SEGNALI E SISTEMI
(a.a. 2004-2005) Proff. L. Finesso, M. Pavon e S. Pinzoni Seconda prova di accertamento – 11 dicembre 2004Testo e Soluzione Esercizio 1 – [punti 5]
Determinare la risposta impulsiva h(n), n ∈ Z, del filtro passa-basso ideale, la cui risposta in frequenza `e definita, per θ ∈ (−π, π], come
H(ejθ) =
( 1, se |θ| < π2, 0, altrimenti.
Svolgimento. Direttamente integrando, si ottiene
h(n) = 2π1
Z π
−πH(ejθ)ejθndθ = 2π1
Z π
2
−π
2
ejθndθ =
1
2, n= 0
1 2πjnejθn
π 2
−π
2
= senπ2n
πn , n6= 0 In conclusione,
h(n) = 1 2sinc
n 2
, n∈ Z.
In particolare, risulta h(0) = 1
2, h(n) = 0 per n 6= 0 pari, h(n) = (−1)m
(2m + 1)π per n = 2m + 1 dispari.
Esercizio 2 – [punti 6]
Il segnale x(t) = 1 + sen 2t − cos 6t `e l’ingresso di un filtro LTI con risposta in frequenza H(jω) =
( jω, se |ω| < 3, 0, altrimenti.
Calcolare la corrispondente uscita y(t).
Svolgimento. La trasformata di Fourier del segnale periodico x(t) `e X(jω) = 2π
"
δ(ω) + 1
2jδ(ω − 2) − 1
2jδ(ω + 2) − 1
2δ(ω − 6) − 1
2δ(ω + 6)
#
. Perci`o, osservando che H(jω) = 0 per |ω| > 3 e ricordando le propriet`a della δ,
Y(jω) = H(jω)X(jω) = 2πjω
"
δ(ω) + 1
2jδ(ω − 2) − 1
2jδ(ω + 2)
#
= 2π
δ(ω − 2) + δ(ω + 2)
`e la trasformata di Fourier dell’uscita y(t). Risulta dunque y(t) = 2 cos 2t,
corrispondente alla derivata delle componenti dell’ingresso di pulsazione ω = 0 e ω = 2. Si riconosce infatti nel filtro di risposta in frequenza H(jω) = jω · rectω6 la serie di un derivatore e di un passa-basso ideale che taglia le componenti armoniche di pulsazione ω > 3, in particolare quella di pulsazione ω = 6.
Esercizio 3 – [punti 5]
Determinare l’insieme dei periodi di campionamento T che permettono la ricostruzione esatta del segnale x(t) = 1+sen 2t−cos 6t considerato nell’esercizio precedente, a partire dai campioni {x(kT ), k ∈ Z}, mediante un filtro passa-basso ideale.
Svolgimento. La trasformata X(jω) calcolata sopra `e nulla per |ω| > 6 [rad · s−1]. Tale valore minimo coincide con la pulsazione di banda ωM = 2πB del segnale x(t). Per il teorema del campionamento, possiamo allora concludere che il segnale `e ricostruibile dai suoi campioni x(kT ) se e solo se il periodo
T < 1
2B = π ωM = π
6 [s], essendo 2B = 6
π [s−1] la frequenza di Nyquist di x(t).
Esercizio 4 – [punti 6]
a. Calcolare il segnale x(t), antitrasformata di Laplace bilatera della funzione
X(s) = −6
(s + 1)(s − 2), −1 < Re s < 2.
b. Qual `e, se esiste, la trasformata di Fourier del segnale x(t)?
Svolgimento. a. La trasformata X(s) `e una funzione razionale strettamente propria, con poli semplici p1 = −1 e p2 = 2. Si pu`o pertanto rappresentare mediante lo sviluppo in frazioni parziali
X(s) = A
s+ 1 + B s− 2, dove i coefficienti A e B si calcolano, ad esempio, come
A= lim
s→−1(s + 1)X(s) = 2, B = lim
s→2(s − 2)X(s) = −2.
Osserviamo ora che la regione di convergenza R(x) = {s : −1 < Re s < 2} `e l’intersezione del semipiano destro R(x1) = {s : −1 < Re s} con il semipiano sinistro R(x2) = {s : Re s < 2}, relativi rispettivamente ai termini X1(s) = 2
s+ 1 e X2(s) = −2
s− 2 dello sviluppo. Con queste regioni di convergenza, si ottiene allora
x1(t) = 2 e−t u(t), x2(t) = 2 e2t u(−t) e quindi
x(t) = x1(t) + x2(t) =
( 2 e2t, se t < 0, 2 e−t, se t ≥ 0.
b. Poich´e X(s) `e una funzione razionale strettamente propria e l’asse immaginario jR ap- partiene alla regione di convergenza R(x) = {s : −1 < Re s < 2}, il segnale x(t) `e assolutamente integrabile e la sua trasformata di Fourier, che esiste nel senso L1, coincide con la funzione X(s) valutata per s = jω. Dunque
X(jω) = −6
(jω + 1)(jω − 2) = 6
2 + jω + ω2, ω∈ R,
come si pu`o per altro verificare direttamente dall’espressione di x(t) trovata al punto a.
Esercizio 5 – [punti 6]
Per l’equazione differenziale
y0(t) + 3 y(t) = x(t),
con x(t) = 30 sen t u(t) e condizione iniziale y(0−) = 2, calcolare la soluzione y(t), t > 0, determinando separatamente le componenti di risposta libera e di risposta forzata.
Svolgimento. Trasformando secondo Laplace unilatera i due membri dell’equazione differenziale, otteniamo l’equazione algebrica
sY(s) − y(0−) + 3Y (s) = X(s), da cui
Y(s) = y(0−) s+ 3 + 1
s+ 3X(s), Re s > max(−3, σ0x), essendo σ0x l’ascissa di convergenza di x(t). Il primo addendo Y`(s) = y(0−)
s+ 3 `e la trasformata della componente di risposta libera, che dipende solo dalla condizione iniziale e coincide con la risposta totale qualora x(t) ≡ 0. Antitrasformando e sostituendo il valore della condizione iniziale, per t ≥ 0 si ottiene
y`(t) = 2 e−3t. Il secondo addendo Yf(s) = H(s)X(s), dove H(s) = 1
s+ 3, Re s > −3, `e la funzione di trasferimento dell’unico sistema LTI causale associato all’equazione differenziale, `e la trasfor- mata della componente di risposta forzata: questa dipende solo dall’ingresso e coincide con la risposta totale quando y(0−) = 0. Calcolando X(s) e decomponendo,
Yf(s) = 1
s+ 3 · 30
s2+ 1 = A
s+ 3 +Bs+ C s2+ 1 , dove i coefficienti A, B e C si trovano come
A= lim
s→−3(s + 3)Yf(s) = 3, Bs+ C = (s2+ 1)
Yf(s) − A s+ 3
= (s2+ 1)30 − 3(s2+ 1)
(s + 3)(s2+ 1) = −3s2− 9
s+ 3 = −3(s − 3).
Antitrasformando termine a termine, per t > 0 si ottiene yf(t) = 3 e−3t− 3 [cos t − 3 sen t] = 3 e−3t+ 3√
10 sen(t − atan1 3).
Infine,
y(t) = y`(t) + yf(t) = 5 e−3t+ 3√
10 sen(t − atan1
3), t >0.
Esercizio 6 – [punti 2] [difficile, da svolgere per ultimo!]
Dimostrare che i segnali nψn(t) = sinc(t−nTT ), n ∈ Zo, base per lo spazio vettoriale dei segnali a banda rigorosamente limitata B < 2T1 , costituiscono una famiglia di segnali ortogonali.
Suggerimento. Si applichi il teorema di Parseval generalizzato:
E(x, y) =
Z ∞
−∞
x(t)¯y(t) dt = 1 2π
Z ∞
−∞
X(jω) ¯Y(jω) dω, x, y ∈ L2(R).
Svolgimento. Si deve mostrare che due qualunque segnali distinti della base hanno energia mu- tua nulla, cio`e E(ψn, ψm) = 0, se n 6= m. Come suggerito dal teorema di Parseval generalizzato,
E(ψn, ψm) =
Z ∞
−∞
ψn(t) ¯ψm(t) dt = 1 2π
Z ∞
−∞
Ψn(jω) ¯Ψm(jω) dω,
essendo ψn un segnale a quadrato integrabile su R, per ogni n ∈ Z. Ora, la trasformata di Fourier di ψ0(t) = sinc(Tt) `e Ψ0(jω) = T rectωT2π, mentre in generale la trasformata di ψn(t) = sinc(t−nTT ) = ψ0(t − nT ) `e, per la propriet`a di traslazione temporale,
Ψn(jω) = e−jωnTΨ0(jω) = T e−jωnTrectωT
2π, n∈ Z.
Perci`o,
E(ψn, ψm) = 1 2π
Z ∞
−∞
Ψn(jω) ¯Ψm(jω) dω = T2 2π
Z πT
−π
T
e−jω(n−m)Tdω
=
T2 2π
Z Tπ
−π
T
dω= T, se n = m,
− T2
2πj(n − m)Te−jω(n−m)T
π T
−π
T
= T
π(n − m)sen(n − m)π = 0, se n 6= m.
c.v.d