• Non ci sono risultati.

Di conseguenza troveremo la soluzione ˆ x del sistema perturbato Aˆ ˆ x = ˆ b.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Di conseguenza troveremo la soluzione ˆ x del sistema perturbato Aˆ ˆ x = ˆ b."

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Quanto ` e accurata la soluzione di un sistema lineare

Il nostro obiettivo ` e risolvere

Ax = b.

In realt` a quando lavoriamo al calcolatore, gli elementi di A e di b vengono approssimati con i loro rappresentanti di macchina, quindi i nostri dati diventano A = A + δA ˆ e b = b + δb. ˆ

Di conseguenza troveremo la soluzione ˆ x del sistema perturbato Aˆ ˆ x = ˆ b.

x = soluzione esatta, ˆ x = soluzione approssimata.

Vogliamo stimare l’errore relativo sulla soluzione esatta kx − ˆ xk

kxk

(2)

Raggio spettrale di una matrice

-8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8

Re(z) -6

-4 -2 0 2 4 6

Im(z)

ρ(B) = max

i =1,...,n |λ i (B)| raggio spettrale di B (1)

e λ i (B) sono gli autovalori della matrice B.

(3)

Norma di matrice e Numero di condizionamento

Siano A e B matrici in R n×n , α ∈ R.

Norma di matrice: k · k : R n×n → [0, +∞):

1. kAk ≥ 0 e kAk = 0 ⇔ A = 0 (positivit` a);

2. kαAk = |α| · kAk (omogeneit` a);

3. kAk + kBk ≤ kAk + kBk (dis. triangolare).

Norma 2: kAk 2 = p

ρ(A T A) Norma ∞: kAk = max

1≤i ≤n n

X

j =1

|a ij |

Norma 1: kAk 1 = max

1≤j ≤n n

X

i =1

|a ij |

Numero di condizionamento di una matrice A:

K (A) = kAk · kA −1 k.

Si ha K (A) ≥ 1 per ogni matrice A.

(4)

Stima a priori

Ricordo che δA = A − ˆ A.

Teorema. Se kδAk < 1/kA −1 k, allora vale la seguente stima:

kx − ˆ xk

kxk ≤ K (A) kA − ˆ Ak

kAk + kb − ˆ bk kbk

! .

kA − ˆ Ak

kAk + kb − ˆ bk kbk

!

`

e l’errore sui dati.

K (A) ` e il fattore di amplificazione dell’errore sui dati.

Posso stimare l’errore sulla soluzione ancor prima di risolvere il

sistema lineare, semplicemente conoscendo l’errore sui dati ed il

condizionamento di A.

(5)

Matrici bene e mal condizionate

Fissato l’errore sui dati, maggiore ` e K (A) e maggiore sar` a l’errore sulla soluzione.

I se kδAk kAk e kδbk

kbk ∼ 

M

∼ 10

−16

e K (A) . 10

5

⇒ kx − ˆ xk

kxk ∼ 10

−11

,

I se kδAk kAk e kδbk

kbk ∼ 

M

∼ 10

−3

e K (A) . 10

5

⇒ kx − ˆ xk

kxk . 10

2

!!!!, Se K (A) . 10

2

diciamo che A ` e ben condizionata, altrimenti diciamo che A ` e mal condizionata.

A ben condizionata: a piccoli errori sui dati corrispondono piccoli errori sulla soluzione del sistema lineare.

A mal condizionata: a piccoli errori sui dati possono corrispedere GROSSI errori sulla soluzione del sistema lineare.

Per calcolare K (A) il comando di MATLAB ` e: cond(A).

In realt` a possiamo solo calcolare K ( ˆ A) e non K (A).

(6)

Esempio di matrice molto mal condizionata

La matrice di Hilbert (di dimensione n) ` e

A = H n =

1 1/2 1/3 . . . 1/n

1/2 1/3 1/4 . . . 1/(n + 1)

.. . .. . .. . . .. ...

1/n 1/(n + 1) 1/(n + 2) . . . 1/(2n − 1)

 .

In matlab: n=6; A=hilb(n); K=cond(A)

Se supponiamo che gli unici errori sui dati siano quelli di arrotondamento, cio` e dell’ordine di u ' 10 −16 , allora la stima a priori dice:

kx − ˆ xk

kxk . K (A)u.

1. Prendere b=A*ones(n,1) (equivale a dire che la soluzione esatta ` e x = [1, . . . , 1] T ),

2. risolvere il sistema Ax = b,

3. calcolare l’errore relativo sulla soluzione esatta e verificare la

validit` a della stima a priori.

Riferimenti

Documenti correlati

il vettore velocita’ istantanea e’ tangente alla traiettoria.

Ad un dato istante il suo punto di contatto raggiunge una coordinata dell’asse x a partire dalla quale la rotaia diventa scabra, e il disco assume istantaneamente un moto

Ad un dato istante il suo punto di contatto raggiunge una coordinata dell’asse x a partire dalla quale la rotaia diventa scabra, e il disco assume istantaneamente un moto

Ad un dato istante il suo punto di contatto raggiunge una coordinata dell’asse x a partire dalla quale la rotaia diventa scabra, e il disco assume istantaneamente un moto

Studiamo separatamente i due moti. Entrambi i punti materiali sono soggetti alla sola forza peso e la loro traiettoria dipenderà quindi solamente dalle condizioni iniziali del

1) Una carica elettrostatica nel vuoto e’ distribuita all’interno di un volume sferico di raggio a, condensita’ ρ=kr, dove k e’ una costante e r e’ la distanza dal

temperatura esterna al reattore (non necessariamente uguale alla temperatura di ingresso

Esistono tabelle che riportano i limiti di accettazione corretti da utilizzare nel caso in cui si stimino i parametri dalle osservazioni: il problema è che però