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 ,ˆ dQcTQcTUSTTVHrCTVcTdt  rCTdxxxdtC ,

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Academic year: 2021

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1.5 CSTR NON ISOTERMO IN REGIME TRANSITORIO 1.5.1 Bilancio di materia

Analogamente a quanto fatto per il CSTR ideale in condizioni isoterme, scriviamo l’equazione di bilancio di materia per un CSTR non isotermo non stazionario con singola reazione:

 

0 ,

ˆ QC QC V r C T d VC

dt (1.17)

dove per semplicità si è abbandonato il pedice u per le variabili nel reattore e all’uscita, mentre ˆt è il tempo dimensionale. Se il volume e la portata sono costanti, introduciamo come prima il tempo di residenza t = V/Q ed inoltre definiamo il tempo adimensionale t ˆt

t per scrivere:

0 1

C C , dC

r C T

t t dt

(1.18)

In questo caso (regime transitorio), in cui i valori in ingresso di temperatura e concentrazione possono variare nel tempo, è opportuno introdurre valori arbitrari per le grandezze di riferimento.

Definiamo quindi rif

rif

C C

x C

da cui C C rif 1x e, in particolare, C0 Crif1x0 . La 1.17 si può scrivere quindi:

1 0 1 , 1

rif rif rif

C x C x r C T C d x

t dt

cioè

0

,

rif

r C T dx x x

dt t C (1.19)

Per una reazione del primo ordine si ha, come già visto,

,     rif 1

r C T k T C k T C x . e quindi

0   1

dx x x k T x

dt t (1.20)

Se la reazione segue la legge di Arrhenius per la dipendenza dalla temperatura, si ha

  0exp a/

k T k E RT (1.21)

1.5.2 Bilancio di energia

L’equazione di bilancio di energia si scrive come:

 

0 ,

ˆ

p p r p

Q c T Q c T US T T V H r C T d V c T

  dt

In questa equazione U è il coefficiente di scambio termico (energia scambiata per unità di superficie, di tempo e per grado Kelvin), S è l’area della superficie esterna del reattore, T è la

(2)

temperatura esterna al reattore (non necessariamente uguale alla temperatura di ingresso T0. Il termine V H r C T r , rappresenta la quantità di energia che scompare nell’unità di tempo per effetto della reazione chimica ed è ovviamente proporzionale alla quantità di materia reagente che scompare nell’unità di tempo. Se il volume V, la portata Q, la densità  ed il calore specifico cp sono costanti, introduciamo come prima il tempo di residenza t = V/Q ed inoltre definiamo il tempo adimensionale t ˆt

t per scrivere:

0 1

p r , p

T T US dT

c T T H r C T c

V dt

t t

 

Definiamo l’entalpia di reazione adimensionale:

rif r

p rif

C H

c T



e la temperatura adimensionale:

rif rif

rif r p ad

T T T T

C H c T

 ,

dove al denominatore con Tad si fa riferimento al valore massimo dell’incremento di temperatura raggiungibile nel reattore, in condizioni adiabatiche e per conversione totale da una concentrazione di reagente pari a quella di riferimento. Esplicitando si ha:

1

rif ad rif rif r p rif rif rif

T T  T T C H  c T  T T 

e anche, ovviamente:

0 rif 1 0 ; rif 1

T T  T T  e, sostituendo, si ha:

1 0 1

1 1

, 1 1

rif rif

p rif rif

r p rif

T T US

c T T

V

H r C T c d T dt

 

 

t



t

 

Si considera qui il caso di reazione del primo ordine, in cui r C T , k T C k T C    rif 1x, da cui

 

0

1 1 1

rif

p rif

r rif p rif

T US

c T

V

H k T C x c d T

dt

  

  

t



t

 

e, dividendo tutto per c Tp rif e moltiplicando tutto per t :

0   1 1

p

US d

k T x

V c dt

   t    t 

(3)

Sia infine

p

US V c

t

e riordiniamo per scrivere l’equazione di bilancio dell’energia in questa forma:

0   1

d k T x

dt

     t

L’equazione di bilancio di materia non cambia con l’ipotesi di adiabaticità e quindi resta:

0   1

dx x x k T x

dt t

Ancora, se la reazione segue la legge di Arrhenius per la dipendenza dalla temperatura, si ha

  0exp / 0exp / 1 0exp

1 = Da exp1

1

a a rif

k T k E RT k E RT  k 





t 

 

dove

a rif

E

RT

e quindi, in definitiva, le due equazioni si scrivono come:

Da exp 0 Da exp

1 1

d x

dt x

      

 

Da exp 0 Da exp

1 1

dx x x

dt x x

 

 

associate alle condizioni iniziali (0) t 0

x x e (0)t0

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