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Testo completo

(1)

Analisi costi-benefici per la valutazione degli investimenti: un caso pratico

• Docenti:

Edilio Valentini [email protected]

http://ediliovalentini.jimdo.com Cristina Salvioni

[email protected]

https://economia.unich.it/visualizza.php?type=persona&id=1 18

Progetto Alternanza Scuola-Lavoro 2018/19

(2)

Calendario incontri

• mer 9 gennaio, ore 9-13 (VALENTINI) aula 32

• gio 10 gennaio, ore 9-11 (SALVIONI) aula inf.

• ven 11 gennaio, ore 9-11 (SALVIONI) aula inf.

ore 11-13 (VALENTINI) aula inf.

• gio 24 gennaio, ore 9-11 (VALENTINI) aula 16a

(3)

Cosa faremo…

• Durante questi incontri vedremo in cosa consiste l’analisi costi-benefici (ACB) e come utilizzarla per valutare l’opportunità di un investimento

• Passeremo in rassegna i concetti e le tecniche necessari per impostare un’ACB in una prospettiva inizialmente estesa a tutte le possibili decisioni economiche

• Vedremo poi come l’ACB rappresenti un efficiente strumento per la valutazione di politiche pubbliche e, in particolar modo, ci soffermeremo sulle politiche ambientali per la lotta ai cambiamenti climatici

• Impareremo ad impostare un’ACB su un foglio di

calcolo Exel e, al termine del corso, effettuerete voi

stessi un’ACB riferita ad una vostra decisione di

investimento domestico nel quale potrete utilizzare

tutti i concetti trattati in aula

(4)

Cos’è l’analisi costi-benefici

• In termini generali l’analisi costi-benefici (ACB) si riferisce all'insieme delle tecniche per la valutazione di progetti basate sulla misurazione e la comparazione di tutti i costi e i benefici che sono direttamente o indirettamente ricollegabili ai progetti stessi.

• L’ACB ha assunto con il tempo diversi significati ma, normalmente, con essa si intende un’analisi tesa a valutare la bontà di un progetto dal punto di vista sociale

• L’ACB è diventata oggi uno strumento obbligatorio per l’accesso ai Fondi Strutturali Europei, i quali permettono il co-finanziamento di programmi e progetti di grandi dimensioni che presentano determinate caratteristiche di sostenibilità economico-sociale.

• Comunque, essa è sempre auspicabile nella valutazione di

progetti pubblici e grandi opere

(5)

Un Esempio: la TAV Torino-Lione

• Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, lo scorso 6 giugno, ha dichiarato che le grandi opere, tra cui la Torino-Lione, sarebbero state valutate in base a un’analisi di costi e benefici: «Insieme alla Lega rivaluteremo questo progetto, ma con valutazioni giuridiche e tecnico scientifiche».

• L’analisi dei costi-benefici doveva essere resa

pubblica entro lo scorso 31 dicembre ma la

scadenza è stata rimandata a prima delle

prossime elezioni Europee.

(6)

In cosa consiste l’ACB

• Come abbiamo detto, l’ACB si riferisce in generale a tecniche valutative basate sulla misurazione e la comparazione di costi e benefici direttamente o indirettamente ricollegabili all’oggetto della valutazione.

• L’oggetto della valutazione, nell’accezione comune di ACB, sono decisioni pubbliche (progetti, programmi, investimenti, ecc.)

• La logica dell’ACB, comunque, è estendibile alla

valutazione economica di qualsiasi decisione,

pubblica o privata

(7)

Valutazioni economiche per le decisioni

• La vita di ciascuno di noi è caratterizzata dal dover continuamente prendere decisioni ed effettuare scelte

– Il prossimo anno inizierò a lavorare o continuerò a studiare? In quale università? Che corso di laurea?

– Cosa faccio quando finisce questa lezione? Vado a casa a studiare? Esco con gli amici? Faccio shopping? Cosa compero?

• A fronte di ogni cosa che facciamo c’è

– un «costo» (devo necessariamente rinunciare a qualcos’altro) e

– un «beneficio» (alla vostra età potreste non rendervene

bene conto perché c’è qualcun altro che sceglie per voi…)

ed il fatto che decidiamo di farla indica che il beneficio che

riteniamo di trarne è maggiore del costo che dobbiamo

sostenere

(8)

L’ACB come regola decisionale

• Il confronto fra i costi e i benefici ci fornisce delle semplici regole decisionali:

1. Non fare mai una cosa se il costo è superiore al beneficio

2. Scegliere di fare quella cosa che garantisce il massimo beneficio netto, cioè la differenza fra benefici e costi

3. Quando si fa qualcosa, se il beneficio addizionale che otterremmo dal farne di più è maggiore del relativo costo addizionale, allora dovremmo farne di più, se è minore dovremmo farne di meno

4. La migliore scelta possibile consiste nel fare qualcosa

fino al punto in cui il beneficio addizionale che

otterremmo dal farne di più è esattamente uguale al

relativo costo addizionale

(9)

Un po’ di formalizzazione

1. Un progetto x non deve essere intrapreso se BN(x)=B(x)-C(x)<0

2. Se x e y sono due progetti alternativi, con BN(x)>0 e BN(y)>0,

a) scegli x se BN(x)>BN(y) b) scegli y se BN(x)<BN(y)

3. Se x misura l’ammontare di un investimento,

a) aumenta x se Bmg(x)>Cmg(x) b) riduci x se Bmg(x)<Cmg(x)

c) scegli il livello di x tale che Bmg(x)=Cmg(x)

(10)

Un esempio: lo studio

• Studiare è un investimento che comporta un costo (denaro, tempo, impegno) e dal quale mi attendo dei benefici (piacere di apprendere, reddito futuro, status sociale)

• All’aumentare degli anni dedicati allo studio i benefici addizionali si riducono mentre i costi addizionali aumentano:

– finché i primi sono superiori ai secondi mi conviene continuare a studiare

• Cosa ci serve per confrontare i costi e i

benefici?

(11)

Alcuni «ingredienti» dell’ACB

• La valutazione di tutti i costi e tutti i benefici deve essere espressa in termini monetari

– questo rappresenta un indubbio vantaggio perché ci consente di valutare tutto con la stessa unità di misura ma, al tempo stesso, può rivelarsi un esercizio piuttosto complesso

• Bisogna poter confrontare costi e benefici che possono manifestarsi in momenti molto distanti fra loro

– Per effettuare l’ACB in un contesto intertemporale abbiamo bisogno di calcolare il valore attuale di tutti costi e benefici futuri

• Dobbiamo tener conto dell’incertezza connessa

alla valutazione di costi e benefici futuri

(12)

Valutazioni monetarie

• In linea di principio, i costi e i benefici delle nostre scelte (e di qualsiasi altro agente economico) sono sempre quantificabili in termini monetari (per esempio in euro)

• La valutazione in termini monetari è semplice quando possiamo fare riferimento a prezzi di mercato

• Ad esempio, per un’impresa che produce un determinato bene i benefici sono dati dai ricavi delle vendite e i costi sono quelli necessari per la sua produzione

• I primi si calcolano moltiplicando la quantità venduta per il prezzo di vendita, i secondi moltiplicando gli input utilizzati per la produzione per i rispettivi prezzi di acquisto.

• In tal caso l’ACB corrisponde ad una analisi finanziaria

(13)

Analisi finanziaria e analisi economica

• Molto spesso però l’analisi finanziaria non è sufficiente per poter effettuare un’ACB

• L’ACB, infatti, è un’analisi economica che necessita di monetizzare anche variabili per le quali un prezzo di mercato non esiste o non riflette tutti i costi e tutti i benefici dei quali desideriamo tener conto

• Come abbiamo detto l’ACB è normalmente

riferita alla valutazione della sostenibilità

socio-economica di progetti pubblici per i

quali, perciò, è necessario valutare alcuni

aspetti che non si riflettono nei prezzi di

mercato.

(14)

Un esempio: la valutazione delle

politiche per i cambiamenti climatici

(15)

Correlazioni fra CO2 in atmosfera,

attività umana e cambiamenti climatici

(16)
(17)
(18)
(19)

Gli effetti dei cambiamenti climatici

(20)

Fonte: Stern (2006)

(21)

ACB per la valutazione delle politiche per i cambiamenti climatici

• Ipotizziamo di voler valutare una politica per la riduzione delle emissioni di CO2 che miri a ridurre l’utilizzo di energia elettrica prodotta da combustibili fossili (carbone e petrolio) ed incentivi la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili (solare, eolico, ecc)

• Un’analisi finanziaria dei costi e dei benefici connessi alle due opzioni potrebbe portarci a scegliere di non intraprendere l’investimento necessario per la transizione verso le rinnovabili

• Infatti, produrre energia elettrica con combustibili

fossili è tutt’ora molto economico

(22)

• Tuttavia un’analisi finanziaria non terrebbe conto di tutti i benefici (minori costi) che si avrebbero riducendo le emissioni di CO2

• Ad esempio, minori emissioni potrebbero generare una riduzione dei costi connessi all’innalzamento del livello del mare, alla scarsità d’acqua per irrigazione e usi alimentari, agli eventi metereologici estremi, alle ondate di caldo, al calo di produzioni agricole, all’aumento di malattie, all’estinzione di specie vegetali e animali, nonché ridurre il rischio di eventi catastrofici e irreversibili

• Tali costi però ricadono solo in minima parte sulle

decisioni private relative al consumo dei combustibili

fossili

(23)

• Infatti, chi utilizza carbone e petrolio genera un costo ambientale per il quale non è tenuto a pagare un corrispettivo e che non si riflette quindi in un maggior prezzo

• Questo tipologia di costi è definita esternalità negativa e la sua presenza genera una produzione di CO2 eccessiva rispetto a quanto sarebbe socialmente desiderabile

• Inoltre, come abbiamo detto, se un privato volesse ridurre le sue emissioni di CO2, dovrebbe affrontare dei costi ma non sarebbe in grado di appropriarsi di tutti i benefici connessi alla sua scelta (se la mia azione riduce il rischio di eventi metereologici estremi, non ne beneficio solo io!)

• La qualità dell’ambiente infatti è un bene pubblico in

quanto presenta le caratteristiche di consumo non rivale e

beneficio non escludibile e, pertanto, la sua fornitura deve

essere valutata in una prospettiva pubblica con un’analisi

non soltanto finanziaria ma anche economico-sociale

(24)

Come valutare un’esternalità?

• Quando a certe voci di costo o beneficio non siamo in grado di associare un prezzo di mercato, dobbiamo ricorrere ad espedienti che ci vengono forniti da alcune tecniche:

– Prezzi ombra

– Valutazione contingente – Costo di viaggio

– Prezzo edonico

– Valutazione dei danni (costo opportunità)

(25)

Valore attuale e tasso di sconto

• Una volta che tutti i costi e i benefici rilevanti ai fini del progetto sono stati individuati e per ciascuno di essi si è provveduto ad imputare un valore economico, bisogna rendere tali valori omogenei dal punto di vista temporale

• Poiché la CO2 tende ad accumularsi in atmosfera e può essere riassorbita completamente solo dopo diversi decenni, i costi delle politiche per i cambiamenti climatici dobbiamo sostenerli subito mentre i benefici li potremo vedere solo fra molti anni.

• L’operazione che consente di rendere confrontabili valori economici riferiti a diversi periodi di tempo è l’attualizzazione

• Qual’è il valore attuale di una somma x fra n anni? Cioè, qual’è quella somma VA(x) tale per cui disporre di essa oggi è equivalente a disporre di x fra n anni?

• Per effettuare questa equivalenza dobbiamo applicare ad x un tasso di sconto ∆

n

(con 0 ≤ ∆

n

≤ 1)

– VA(x)= ∆

n

·x

– dove ∆

n

=1/(1+r)

n

(26)

• Come si vede, il valore di ∆

n

=1/(1+r)

n

è tanto più piccolo quanto più grandi sono n e r.

• Ovviamente 100 euro fra un anno valgono meno di 100 euro oggi e più di 100 euro fra due anni.

• La scelta di r invece, per quanto la si voglia riferire a valori di mercato «oggettivi», è sempre soggetta ad una certa discrezionalità

• r può essere parametrizzata al tasso d’interesse di mercato (quello al quale le banche prestano e domandano denaro):

– infatti se il tasso di interesse di mercato è del 10%, posso investire 100 oggi ed avere 110 fra un anno, 121 fra due anni e il VA di 121 fra due anni è 121/(1,1)

2

=110/(1,1)=100

• Fondamentalmente però r riflette le preferenze intertemporali di chi deve prendere la decisione economica

• Per le ACB riferite a scelte pubbliche, queste preferenze saranno necessariamente di natura politica

• Maggiore è r, minore è ∆, minore cioè è l’importanza che attribuiamo al futuro

• Minore è l’importanza che attribuiamo al futuro, minore sarà la

volontà di intraprendere politiche per i cambiamenti climatici

(27)

Valore attuale netto

• Quando il progetto da valutare implica un flusso di costi e di benefici lungo un orizzonte temporale di n anni, l’ACB necessita della valutazione del valore attuale netto (VAN) definito come

VAN= ∑ i=1…n B i /(1+r) i -∑ i=1…n C i /(1+r) i

• La logica decisionale è sempre la stessa:

– Un progetto x non deve essere intrapreso se VAN<0 – Fra più progetti bisogna scegliere quello con il VAN

maggiore

• Per scegliere fra progetti di dimensioni diverse potrebbe essere preferibile basarsi sul

VAN relativo= VAN / [∑ i=1…n C i /(1+r) i ]

(28)

Criteri di scelta alternativi

• Rapporto benefici-costi

RBC= [∑ i=1…n B i /(1+r) i ] / [∑ i=1…n C i /(1+r) i ] per cui

– Un progetto non deve essere intrapreso se RBC<1 – Bisogna scegliere il progetto con il RBC maggiore

• Tasso interno di rendimento (TIR), dato da quel valore r tale per cui

i=1…n B i /(1+r) i = ∑ i=1…n C i /(1+r) i

• Il TIR è pertanto quel valore di r per il quale VAN=0

• Poiché il VAN si riduce al crescere di r, possiamo

rappresentare la relazione fra VAN, r e TIR come

segue

(29)

O r VAN

Il VAN è positivo quando r<TIR

TIR

(30)

O r VAN

Il progetto più conveniente può essere quello con il TIR più elevato, ma…

TIR

TIR’

(31)

O r VAN

…non necessariamente!!!

TIR

TIR’

(32)

Periodo di rimborso

• Un altro criterio di scelta può basarsi sul periodo di rimborso (Payback period o PBP) che è rappresentato dall’intervallo di tempo necessario (ad esempio il numero anni) affinché i guadagni cumulati superino i costi cumulati.

• Minore è il PBP tanto più un progetto è

conveniente

(33)

Rischio e incertezza

• Un altro aspetto determinante nell’ACB è quello dell’incertezza relativa al verificarsi di eventi capaci di influenzare l’entità dei costi e dei benefici futuri.

• Per esempio, i costi futuri dei cambiamenti

climatici possono variare moltissimo in

funzione dei diversi scenari che potrebbero

verificarsi a seguito dell’innalzamento della

temperatura sulla terra.

(34)
(35)

Valore atteso

• In queste situazioni può essere utile cercare di prevedere tutti gli eventi possibili conseguenti ad una certa scelta e attribuire a ciascuno di essi una probabilità

• Ad esempio, a fronte di un costo certo pari a 1500 da sostenere oggi, fra un anno il beneficio attuale di un investimento potrebbe essere pari a 1000 con probabilità 0,25 o a 2000 con probabilità 0,75.

• Possiamo esprimere il VAN di questo investimento in termini di valore atteso:

– VAAN=1000·0,25+2000·0,75-1500=250

(36)

Incertezza e avversione al rischio

• Un decisore neutrale nei confronti del rischio sceglierà sempre l’opzione che garantisce il maggior valore atteso

• Un decisore avverso al rischio potrebbe preferire una opzione che garantisce con certezza una somma minore del valore atteso di una opzione alternativa rischiosa

• La normativa ambientale europea si fonda sul

«principio di precauzione» che implica per il

policy maker un atteggiamento prudenziale,

proprio cioè di un decisore molto avverso al

rischio che teme il verificarsi degli eventi meno

favorevoli (anche se poco probabili)

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