X H. teatro alla 0cala
-OvwvwO—
lì
'l^eta iti
4
attiIL GEMO DELL' ARIA
DI
dall'i, r.stabilimentonaz.priv. di
gwo. mconnM
Contrada degli Omenoni N. 1720 c sottoilporticoafiancodell'I.R.Teatro
allaScala
.
OPERA IN QUATTRO ATTI
MUSICA DI
TRADUZIONE
DICALISTO
BASSIda rappresentarsi
air % ©eatro alla Scala
il
Carnevale 1830-51.
BALL" I. R. STABILIMENTO ^Sb&^NAZIONALEPRIVILEGIATODI
IOVANNI
l^^RI€OHB5]
Cont. degliOmenoni, IV1720.
esotto il portico a fianco dell'I.R. Teatroalla Scafai MDCC€L.
19364
A r VJBJR TMMJBJVTO.
lipresente libretto, essendo di esclusiva proprietà dell'edi- tore Giovanni Ricordi,
come
veline annunciato nella Gazzetta diMilano
ed in altri Giornali d'Italia, re- stano diffidati i signori Tipografi e Librajdi astenersi dalla ristampa della stesso o dalla introduzione e vendita di ristampenon
autorizzate dall'editore proprietario, di- chiarandosi dalmedesimo
che procederà con lutto il ri- gore delleLeggi verso chiunque si rendesse colpevole di simili infrazioni de'suoi dirittidiproprietà a lui deri- vatiper legittimo acquisto,e quindiprotettidalle vigenti Leggi, e più particolarmente tutelati dalle Convenzioni fra i diversi Stati italiani.PERSONA GGM A TTOliF
GASTONE,
Visconte di Bearn . sig. Negrìni CarloII
CONTE DI TOLOSA
. . . sig. Traballoni Alessandro*RUGGERO,
fratello dei Conte . sig. DidotAlfredoADEMARO DI MONTE1L, Am-
basciatore di
Roma ....
sig. BencioliniAnlonioRAIMONDO,
scudiero di Gastone sig Pocchini RanieriUn
Soldato sig.AY N.
Un
Araldo . , . . . . . sig. Lodetli FrancescoL'EMIRO DI RAMLA ....
sig. Sonderegger EnricoUn
Ufficiale dell'Emiro . . . sig.Marconi
NapoleoneELENA,
figlia del Conte . . . sig.aGazzaniga MalaspinaM.
ISAURA
sig.aCucchiàriMalavasiErm.
Cavalieri -
Dame
- Paggi - Soldati - Pellegrini - Penitenti -Un
Esecutore - SceikArabi-Donne
dell'Harem-Popolo di Ramla.
// primo atto a Tolosa nel 1095 dopo ilConcilio di Clermont»
Gli altri atti, quattro anni più tardi, in Palestina.
Lescene tantodell'operaquantodel ballosonodelsig.Filippo Peroni.
Maestri al Cembalo: Signori Panizza Giacomo e Bajetli Giovanni PrimoViolino,Capo e Direttore d'Orchestra: Sig.Cavallini Eugenio Altro primoViolino in sostituzione al sig. Cavallini: Sig.Ferrara Bern.
Capi dei Secondi Violinia vicenda: Signori Corbellini Vino, e Rossi Gius.
Primo Violino per i Balli: Sig. Montanara Gaetano Altro primoViolinoinsostituzionealsig.Montanara:Sig.Brambilla Luigi
Primo Violoncello al Cembalo: Sig. Quarenghi Guglielmo Altro primo Violoncelloinsostituzionealsig.Quarcngbi:Sig.Truffihid.
Primo Contrabasso al Cembalo: Sig. Rossi Luigi
Altroprimo Contrabassoin sostituzioneal sig.Rossi:Sig.ManzoniGiusep.
Prima Viola: Sig. Tassistro Pietro Primi Clarinetti:
per 1'Opera Sig. Cavallini Ernesto-pel Ballo Sig.Piana Giuseppe Primi Oboe a perfetta vicenda: Signori Yvon Carlo e Daelli Giovanni
Primi Flauti:
per l'Opera Sig. Rabbonì Giuseppe - pel Ballo Sig. Marcora Filippo Primo Fagotto: Sig. Canlù Antonio
Primi Corni: Sig. Rossari Gustavo e Carcmoli Antonio Prima Tromba: Sig. Languiller Marco
Fisarmonica: Sig. Francesco Almasio.
Arpa: Signora Ripamonti Virginia Editore e Proprietario dello Spartito e del libro:
Sig. Ricordi Giovanni
Fornitore dei piano-forti pel servizio de'RR. Teatri:
Sig. Abate Stefano.
Suggeritore: Sig. Grolli Giuseppe Vestiarista Proprietario: Sìg.JRovaglia Pietro Fiorista e Piumista: Signora Robba Giuseppa Attrezzista Proprietario: Sig. Croce Gaetano
Direttore delMacchinismo e dell'IIIIuminazione: Sig. Ronchi Giuseppe Parrucchiere: Sig. Vcnegoni Eugenio
&TT@ PROMIQ
SCENA PRIMA.
Una
galleria nel palazzo del Conte di Tolosa che serve di comunicazionefrailpalazzoelaCappellaalla qualesiascende permezzodi alcunigradini, e dicui vedesi V interno.Eletta
,(bastone, Isaura.
É notte. All'alzarsi deliatela,Elenaèpressoallaporta che conduce
agli appartamenti; Gastone è in mezzo al Teatro ascoltando con inquietudine.-Isaura,cheveglia in fondo, lirassicura col gesto.
Gas. Vano
è iltimor; ma
separarci ècTuopo,
(ritornando ad Elena)
Elena mia
diletta.Ele. E senza darmi
Promessa almen, che
scorderaiqueir odio
A
cuimio padre
rinunziar èpresto?
Gas. In
guerra ingiusta egli uccideva ilmio!
Ele.
Questa mane
ei ti attende,onde
riunireLa
sua, la tua famiglia.Gas. Tutto
obbliar potessi!!Ele. Non m
1ami adunque
?Gas.
Iospegnerò
ilmio
sdegno!.Ma.., scegli la tua
mano
ame negasse?
G
Ele.
Attendi, e spera!Gas. Ove
tuosposo
io sia.Tutto perdonerò.
Ele. U
alba5
mio bene
,Appar
!Gas. Diggià
?Ele.
Dividerci conviene.a 2 Gas.
Io parto: e discordare
Quel duol che mi
divora, lo tiprometto ancora Per non pensar che
a te.Ele. Addio, mio cuor, mia
vita!...Va,
fuggi...appar
P aurora!Ci separiam per
ora...Sia teco la
mia
fe.(Gastone scende in giardino - Elena rientra con Isaura negliappartamenti.- Suona.mattutino.-L'or- chestra esprime Valzarsi dèi Sole)
SCENA
II. •Signori
eDame.
Coro Or
ecco ilgiorno
propizio uscioChe appien
cessato sarà il dolor:Quel
dìche
acenno d'un
giustoIddioDue
stringe e lega rivali cor.La pace ovunque
brillò sincera,Di guerra
il gridonon
s^ode più...Una medesima
lealbandiera
Cristian, fratello, seguir dèi tu.Per
laCrociata, dove
sei chiesto,Guerrier
delSanto,
ti affida al ciel:A
palesarsicom
, egli è prestoTu
incampo
mostraliognor
fedel.7
SCENA UL
1 Precedenti, il
Conte, Glena
,Ruggero
edIsaura
arrivando sulla scena dagli appartameli,
(«astone
dal di fuori, seguito daRaimondo,
suo scudiero, e da diversiCavalieri.
Con.
Pria di partirper
la santaCrociata
(a Gas,)Chiede
riconciliati il ciel vederne...Più nessun odio
fra di noi. -appressa:
Questo
lealeabbraccio
a temia
fedeDi
Cavalie.roimpegni
!Ormai non formerem
clPuna
famiglia,
Chè sposa
a te,Gaston, dono mia
figlia.Rug.
Fratello!... (al Conte)Ele.
(con gioia)Giusto
ciel!Gas. Grazie
,mio Dio!
Scelta il
mio
corF
avea...Ogni mio voto
è alcolmo.
Rug. (Oh
furie!Oh
gelosia!)Ele.
Padre!...Gaston
Rug. (Ti
cela,o rabbia
mia).Insieme
Ele. Oh! come P anima
balzaserena!
ColP odio
avito cessòP
affanno...A
tanta gioja resistoappena
!Ah! ne
protesse il cielo ancor.Gas. Sogno
beato!oh! come inondi
LTalrna di gioja, eun ben
v1 infondiChe sperde
Podio,sperde
l'affanno,E
quasi crederlonon posso
ancor.Con. ColP odio
avito cessòP
affanno.Or vada
inbando quel duol
tirannoChe
a noi lapace
eun ben
toglieaChe mai
dichiedere
stanco erail cor.s
Hug.
(No; la tua giojanon
fiacompita
ETrema! Ho
mestieri della tua vita.L^ansia gelosa
che
il corm'invade Fa più
tenibile ilmio
furor.)Coro
Egliimprudente
fida a costuiLa propria
figlia, gli affetti sui.Ma
lavendetta
forse in luidorme,
Ma ferma ha
forsesua morte
in cor.Gas. Sino
allatomba, o Conte, Vostro son
io !Rlg.
(a parte)Mai sposa
%
Ad
esso andrà!...No
mai!...Si cerchiun
bracciaChe
ilmio
furor secondi. (sorte inosservato)Con. Al
piè prostratiDel
santo aitar, ivi suggello s'abbia Nostra
santaamistade!
SCENA
IV.I precedenti.
V Ambasciatore
di Roma.Amb.AI Conte
diTolosa,
L' ambasciator
delgran Rettor
diRoma, Reca un messaggio.
-Urban
t'elegge acapo
De'' crociati francesi! -
Con. Al
dì novelloNoi
partiremo.E
voiChe
indono
avesteuna
figliache
adoro...Gas. Vi
seguirò!Con. Per segno
di tal voto,Del mio bianco mantel
vi ricoprite,E
alTempio
delSignor meco
venite,(quattroCavalierisiavanzano:tolgonoilmantellodalle spalle del Conte e lo pongono suquelle diGastone, chesiè posto a ginocchio; l'Ambasciatore di
Roma
impone le sue manisul di lui capo; quindi Gastone si rialza)
Tutti
Guerrieri del Santo.,delGiusto campioni
:Per
dircifratellibrandiamo
laspada.11
canto
diguerra dovunque sMntuoni}
Piombiam
sui vessilliche
IddiomaledL
Ài vile spergiuro si nleghi dal cielo
NelPora
dimorte
la santarugiada!
Il cor
delPiniquo
sia chiuso alvangelo;
Non
trovi pietade che tronchi i suoi dì.[NtUi entrano nella Cappella ove sentesi intuonare il seguente)
Coro
religioso.Se
a te nell'ora infaustaDei
mali e del dolore,Il derelitto^ il
povero Volge
fidente il core;,E
gli sorridi, etemperi
Gli affanni suoi dal ciel:Oggi
inquei
cor'che pregano Nuova speranza
infondi:Ai
loro voti, ai palpiti,Tu con amor
rispondi,E suonerà
di canticiPiù
lieti il di novel.(nel tempo di questo Coro Ruggero èdi ritorno, ed ascolla la preghiera in silenzio)
SCENA
V.Kuggero
solo; poi unSoldato.
Invan
pelmio
rivaipregate
il cielo!Per
tua figlia,o
fratello,Un indomato amore
Mi
strugge sì...che ad un
delitto Iopenso!
Ma quest'anima mia
(melanconico)non consacrava
A
rei misfatti Iddio...l'amor
potei*Renderla
santa,o
rea!(odesi ripetere nella cappella il canto religioso)
Del
mistero il piùprofondo Ti
ricopri, o focoimpuro
5Il
tormento
al qualeinduro Non
penétriuman
pensier.Dal
furorche
in pettoascondo
Il rivai sarà colpito,
-'Uerusaknme 2
10
E T amante
preferitoFia che piombi
inmio
poter.Ioti attendea. (ad un soldato eh'entra e gli si
Sol.
Dovetti
avvicina)Tutto
disporre io stesso,Onde
poter fuggir.Rug.
Stranier tuqui
inTolosa,
E
a tuttisconosciuto, Mi puoi
sol tu servir.Sol. In
me
fidate!...Rug. E
fidaDel par
tu stesso inme.
(conducendo il soldato sino ai gradini che mettono alfa cappella)
Vedi
que**due
guerrieriChe veston Tarme d'oro?
Quei che un mantel
ricopreE
ilmio
fratelche adoro,
L'altro è ilnemico
mio...Vibra
!...perireei dè. (il soldato penetranella cappella)SCENA
VI.Ruggero,
diversiSoldati
entrano con coppe e vasi pieni di vino.Coro Mentre V
ora si avvicinaDi
partirper
Palestina,
Rinoviam V esperimento
,E beviam
finché ce 11 ha.Morte
esangue
!...Oh che
ruinaFar dovremo
in Palestina !...Il bel sesso
appien contento Sol
di noi si mostrerà.(Il canto religioso si fa udire di nuovo sul terminare delcoro; i soldatiaccennandosi l'un l
?
altrola Gap»
pella escono rispettosamente)
Rlg. Ah
vien,demonio!
affrettati!Ti
è sacra la sua vita:i
Deh
vieni! e facompita
La brama
delmio
cor.m
AI
suo pregar, rispondere
. <Solo dovrà
faverno;
Ad un
supplizioeterno Verrà che
ildanni amor.
Ma qual tumulto!
-Intorno
Di
piantoèsparsoun suono.
(siponeinSi... vendicatoio
sono!
ascolto)(il soldato esce dalla Cappella fuggendo pallido e conturbato)
Lo scudiero
diGastone
(uscendodaliaCappellaseguito dai Si arresti il traditori Cavalieri)Air
assassini (alcuni soldati corronosulle ormeRio. (La
gioja del fuggitivo)Tutto nT inonda
il cor.)SCENA
VII.I suddetti,
Gastone,
poiEleiia, Inaura,
!
Ambasciatore
di Roma, ilConte,
e tutto ilCoro»
Gas. Correte
!fiuG. (stupefatto in vederlo)
(Ah
!desso
vivoI)Chi
fu di vitaprivo?
Gas.
Il tuo fratello!Kl5G. (come colpito dafulmine)
OimèI
(il Conte, ferito, discende i gradini della cappella sostenuto da alcuni Cavalieri che lo conducono negli appartamenti. - Elena è presso suo padre, nella più grande disperazione)
Gas*
State: seguir ilmisero
(ritenendo Elena)Concesso
a voinon
è,Ele, Mio padre!
(con un'angoscia straziante)(i Soldati che hanno arrestato 1'assassino ritornano eoa
lui e lo gettano ai piedi di Ruggero)
Gavaiieri
11 vile è quelloSicario del fratello!
Ele.
Mio padre
vendicateICav. Noi
logiuriam
!Gas.
Fidate,Diletta amica, in
me
!Rug.
(piano alsoldato additandogli Gastone)Ah
sciagurato!!...è quello,Quello
ilnemico
mioi...Cav. Vendetta avrem
del rio!Rug. Salvami,
e salvo sei! (pianoalsoldato)Ambasc. Render
palese or dèiChi
a ciò ti spinse!Tutti
Parla!Sol.
Egli (accennando aGastone)Gas. Io?
Lo scudiero
di GastoneMentìa!
Cav.
Sei tu! (a Gas.)Tutti
Ambasciatore
eCoro
Mostro! spergiuro! barbaro!
(aGas.)Del
cielo è ratto il fulmine.A
te sventura,o
perfido!Sventura, o
infame, a te!Rug. (D"Wror
lafronteho
livida! (separatodatutti) Sii tu esecrato,o barbaro
!Del
cielo è ratto ilfulmine
,Sventura
eterna a me.)Gas. Empio? omicida?
barbaro?...Ah!
tu disvela il perfido,Mio
Dio!...deh!
tudifendimi,
Sii tu discudo
ame.
Ele.
Eglinon
è sacrilego!...Mio Dio,
tu svela il perfido:Proteggilo, difendilo...
Colpevolé non
è.(tutti i cavalieri impugnano la spada)
Amb.
Restate, oprodi
!Un empio Dai
fulmini deltempio Raggiunto un
dì sarà.11
sangue
sparso innalzasi, (aGas.)
E
a te gridaanatema
!15
Pel mondo
in ter liseguano
Onta, rimorso
etema
}Dal
cielomaledetto Ti
niegliiognun
ricetto.Un pane ed una
lagrimaRicusi
a te pietà.Tutti Ambasciatobe
eCobo
|
s?sP
e.s° su te l'anatema.hu
lanciatoIn orrore a
Dio
stesso tu sei! -Impostore!
..Omicida!...deh
trema!...Maledetto dalcielo
sei tu.Reca
altrove il tuomisero
stato,E T
esiliouna
terra ti noliOve T eco
aDio
porti i tuoi voti.,Chè non puoi
sperar graziaquaggiù.
Rug. (Ah!
sume dee
cader Vanatema, Chè
in orrore aDio
stessoson
io!...Fratricida ! dalT ira
suprema Maledetto
esecralo sei tu !Si :
P Eterno
insuo
giusto furoreD^ ogni ben
faràprivo
ilmio
core! Detestato , abborrito, reiettoNon mi
restache morte
quaggiù.) Gas.,Ele.A
sì,crudo
etremendo anatema
Mal
resister,mal regger
poss^io:Questa pena
terribile,estrema
Un
eterno supplizio sarà.Se
tupuoi
consentire,gran Dio, Ch'
5!.°scontar d'altridebba
ildelitto,ei
Non negare
alramingo
proscrittoCompassione, mercede,
pietà.fi
SCENA PRIMA.
Montagna di
Ramla
in Palestina, a poca distanza di Gerusa- lemme. -Una
caverna presso la quale innalzasi una rozza croce, - Vedcsi in lontano l'araba città di Ramla,Wugger»
vestito d'un rozzo sajo e cinto da una corda - All'alzarsi della tela lo si vede inginocchiato dinanzi alla Croce.Oram
!mio Dio!
-Dai
rimorsi angosciato,A
scalzi piedi io corsi ilcammin
santo,E qui mi
strussiper
quattr'anni
in pianto. *"Al
crincanuto ed
alleguancie smorte
» Riflessi dallelìmpide
sorgenti,
Riconoscer me
stesso...oimè
!non
posso!...Tergere almen questa macchia
disangue
Potessiun
di!...Signor
, deltuo perdono Ardente
èPalma mia
} ma...un
fratricida,
Dal tuo sdegno percosso
.
Può
invocarsenza tema
La
sanatrice tua graziasuprema?
Oh
dì fatale!Oh
eccesso!...Oh
avel di luiche ho spento
!...Ognor con ispavento Ti veggo innanzi
ame
!E
del fratello estintoLa
vision funesta,
La mia
preghiera arresta...E chiedo
invarimercè.
Ma pure un
ciel ridenteA me
simostra
ancor.Ed
ilSignor clemente La
fèmi
avviva in cor.(rientra nella sua caverna)
SCENA
II.Raimondo
trascinandosi penosamente affranto dalla stanchezza, poiRuggero.
Rai.
Chi m*
aita ,gran Dio
!Morir
cosìdegg
io?(silasciacadere sovradiunsasso)Rug. Che
vedo!...un uom
dalla faticaoppresso!
(egli si avvicina ed offre a Raimondo da bere)
Rai. La
sete ni' uccidea... mercè... sant'uomo
!Senza
di voi suquesto
suol moria.Rug. Qui
riparate... (additandoglilacaverna)Rai. OimèL. per
lamontagna
Ben
altrison
smarriti.Rug. Ad
essi io volo.Rai.
Oh
!^ accompagni Iddio
!Rug. Tu secondami, o
ciel, nelmio
desio.(parteperdoveè arrivaloRaimondo,che entranellacaverna)
SCENA
III.Elena
edInaura
venendo da un diruto sentiero della montagna, poiRaimondo.
Isa.
Lunge da
vostropadre
e dai Crociati,
Cimentarvi
così!..Ele. Quel
pioromito,
Che
alpar
del cristianoVenera
ilmussulmano
Interrogare io
vo\
Dallasua
terraGaston bandito
, in Palestina eimosse Per
celarvi ilsuo
scorno*, e vien narrato Ch'' ei qui perisse. - I mali suoi finirò, I mieinon
già ! -Quesf eremita appieno
II ver
può
dirmi...Oh!
tu raffretta, Isaura!Isa.(si dirige verso lacavernaescorgendoviRaimondo,cheri- comparisce,rimane come sorpresa)
16
Ma
chi sul limitar?...Ele.
(riconoscendoRaimondo) A' sguardimiei Creder degg^io? Di Gaston
loscudiero!
Rai. In questi luoghi voi!...
ed
èpur vero?
(le si avvicina precipitosamente
Ele. Del
tuosignor
favella:Dimmi
seamica
stella In cielper
luispuntò.
Bai.
Seco
diFrancia andai
,
E quel dolor temprai Che mai
loabbandonò.
La mente sua bramosa Volgeasi
a quellasposa Che
tristaabbandonò.
(EIcna vacilla: Isaura le si avvicina vivamente per sostenerla)
Ele.
Prosegui!... ioson
tranquilla!..*Rai.
Un giorno combattendo...
Ma... il
suo
valortremendo
Inutile tornò...
In
Ramla da
quelgiorno E,
prigionier.Ele.
Ei vive?Rai.
Ed
a voipensa
!./Ele.
Egli vive!..Oh
trasporto!-Oh
giojaImmensa!
Nella
speme
iom*
avvaloroDi
vederti,o mio tesoro:
A una mela
Iddiopietoso Le
nostr5anime guidò.
Nobil
cor! io tidifendo:
Non
sei reo del Talloorrendo!
Tu mi chiami
} equesto
core.Fido sempre
alprimo
amore,,Gusterà
diquel
riposoChe
ottenerda
te solpuò.
Isa.
E
osereste?...Ele. Ah
! tutto...tutta17
Per
vederloun
solo istante.Ho
dell'oro... ead
esso innante...Isa.
Noi
tentateper
pietà.Ele.
Eimi
èsposo innanzi
alNume,
Cir
or beataappien mi
fa.(Elena condotta da Raimondo si avvia con Isauro versoRamla)
SCENA
IV.Molti Pellegrini oppressi dalla fatica e dalla seteentranoin scena a gruppi. - VolgonoIo sguardo con disperazione intorno alla solitudineimmensacheli circonda e si mostranodestitutid'ogni speranza.
Coro a par
tuOh mio Dio!
tumercede
consentiA
ttoi tristi, smarriti, soffrenti!Dai
fratelli Crociati negletti,
Mal
reggianide
la sete al martiriTutti Oh mio Dio! dunque vano
è iltuo pegno?
Qui morrem
olocausti al tuosdegno?
Ah
!non han
le sorgentiuna
stillaChe
ci tolga a sìlungo
soffrir.Tanto
affanno sorpassaogni
offesa!Fin
laspeme
èad ogni alma sospesa
!...Del perdon
se il belP astronon
brillaNoi dovrem qui
depressi morir.Suol
natale! copiosefontane
Delle nostre regioni lontane}
Puro
ciel9 aure miti e
serene
Da
voilunge piangendo
simuor.
Noi
soffriamo insultando agli stenti,
E
a quel suolche
noi tristi fa spenti.,.Oh!
diFrancia
alle floridearene Ritornare potessimo
ancor!!(odesi in lontano una marcia guerriera)
Gerusalemme 3
18
Parte
delCoro
Ma
sentite!...una marcia
guerriera!...(alcuni pellegrini raccolgono le loro forze, e salgonopreci- pitosamente sudellealture; ne discendono quindigridando con gioja)
1 Crociati!
Tutti Ah
!ne
intese ilSignor
! >SCENA
V.Arriva V armata dei Crociatiy preceduta da musici strumenti
,
sfilando dall'alto della montagna; dopo i soldati compariscono a cavallo il
Canto
di Tolosa e VAmbasciatore
diRoma
, circondati da Cavalieri. - L'Ambasciatore si arresta davanti ai Pellegrini, che s'inginocchiano. -Ilseguito del Cor- teggio si ferma sulla montagna.Con.
Sia lodesempre
a Dio,che me
dal ferroScampò
d"1
un
assassino!x\mb.
Eccone
giunti alfine in Palestina !E quando
il Sol disua
luce divina Abbellirà il creato,Avrem Gerusalemme
alguardo
innante.Alcuni
degliastanti
(vedendoRuggerochesiavanza)Qui soppressa
ilsanfuom che venerato
E per
la sua pietade erinomato.
SCENA
VI.! precedenti, e
Ruggero.
Con. Uomo
diDio ne
benedici!Reg.
(colpitoda stupore ed inginocchiandosi)Oh cielo! -Con. Che
fate voi ?Rug. Capo
aicampion
di Cristo,Ti
Che
ilsuo
vessil recate,La mia
fronte lasciateUmiliar
nella polvere!Con.
Sorgete.RuG.(Taci, deh
taci! o grido delmio
core:Tradirebbe
ilrimorso un
fratricida!...)Fra
ivostri prodiun misero
accogliete...(aiCristianCon. Un uomo
santo !Rug. Un peccator che
s'offrePer morire siccome
il de''un
guerriero}Chè da un
delittoancora
Assolto è f
uom, quando
pel cielsen muora!
Tutti
IISignor
cipromette
vittoria!Oh
destiniNoi vedremo
in suagloria,Quella
terrache
santa egli fece,Che
delpuro suo sangue inondò.
Or
s'innalzi il vessillo cristiano, Sidisperda
ilnefando
pagano...Sommo
Iddio!latua causaèla nostra Nel tuonome
sol vincer sipuò.
' * (l'armata si rimette in marcia)
SCENA
VII.// Divano dell'Emiro di Ramla.
{pastone
èintrodotto da un Mutochegliaccenna diaspettare, e che poi si ritira.L'Emiro
a sèmi chiama! Or che mi deggio Temere ancor?
DaliaFrancia bandito,
E
prigion fattoda nemica gente, Combatter non potrò come
vorreiPer
lor chemi
fèronta ingiustamente!
Elena
mia!da
cui l'avverso fatoMi separò,
vederti aneloadesso, Che
ame
vicin tu sei!...Ah
franger io potessi i lacci miei!20
Ch'
iopossa
udirancora
Il
suon
de*5
cari accenti
9
E
lutti i mieitormenti Saran
finiti allor.Angelo mio
,mio bene
!Tu
afforzi inme
la spene,E
sfiderò lamorie Per
rivederti ancor.SCENA
Vili.Gastone
, 1'Emiro
seguito da qualche Arabo Sceik,
quindi un
Ufficiale
dell'Emiro.Emi. In
Ramla
prigionier, la vita indono
10 ti lasciai5 che
non
voleaper
essa SfidarTira
de' tuoi. -Ma
i passi loroVolgono
aqueste mura.
-E
tuaprigione Questo
palazzo. -Or bada ben che dove
Tu
pensassi a fuggirmorte
ti attende. -11 ciel ti guardi!...
U*f.
(entrando)Una donna
cristianaCinta
d'arabe
vesti,o Emir,
fu presaFra
lemura
di Ramla...Ordina... e dessa è spenta!
Emi. No
\ quis'adduca.
Uff. Osserva.
SCENA
IX.I precedenti, SESeaia, condotta da diversi soldati.
Gas.
(Elena!) ,Ele.
(Ciel!Gaslone!) Emi.
Giovinetta... t*appressa
!...Che
chiedi or qui? qual ditua stirpeè ilnome
Ele. A
te ignotason
io,quindi
tupuoi,
21
Senza tuo danno^
ame
clonar ricetto. -Presso
la tua città, senza affrontarla9
Passeranno
i Cristian...ma
lamia morte Cara
ti costerebbe.Emi.
(Qual
orgoglio! qualguardo
!) (all' Uffìziale)Uff.
(piano all'Emiro) (Intesi e'sono
!)Emi.
(all'Uffìziale sotto voce)Restino
soli: essipotran
tradirsi, (sivolge adEie.Se non mentiva
illabbro
ele dice)Conta
sul favormio!
- Mieicenni
attendi!UFF.(alPEmiroallontanandosiconlui)
E qui
a vegliarson
io.SCENA
X.Elea»
eGastone.
(essi seguono con lo sguardo V Emiro che si allontana; ri- masti soli si precipitano l'uno nelle braccia dell'altra)
Gas. Elena mia
!Ele. Gastone!
a 2 Ti benedica
il cielo!Ele. Oh
!mio
diletto! 'Per questo
istante io dato avrei la vita5Poiché
tunon
sei reo.E
ilDio che
tiha
salvatoT
5ha
versome
guidato!Gas.
Nell'infortuniomio
rcTebbi inpensiero, Sfidandone
losdegno,
Fra
mieinemici
rintracciar tuo padre.Ele.
AMoro
sguardi... oh'non
offrirtimai!
6tas.
Errante oimè
! suquesto
suol proscrittoNon
accoglieva inme che un
sol desire:Di
vedertiuna
volta e poi morire.Ele. Oh!
ti affidi laspeme.
Gas. Essa
è bandita.La mia
gloria avvilita...22
De'
padri miei Forgoglio...Tu
stessa alfin...Ele. Teco
restar io voglioPer
la vita!Gas. Angelo mio
!Ele.
Io detestoun mondo
rio!Gas. Oh!
ritrattauna
parolaChe mi
affanna emi
consola.Me che
colseun anatema Seguir
chiedi?...Oh
trema!trema La mia
vita é maledetta...Riedi
alpadre che
ti aspetta.-Va!
-E
piuttostoche
vedertiCorrer meco un
calleorrendo
,
10
rinunziò
a possederti,
Air
offerta del tuo cor...Te
verrà ,ben mio
,
seguendo
11
pensier
delnostro amor.
Fuggi
!Ele.
Io resto!Gas. Ah!
tene
prego.Ele.
Ilmio
fato altuo qui
lego.Gas. Fuggi
•Ele.
Io resto!A
teconsorte
Sul
tuoseno
iomorirò.
Gas. Dio
t'inspiraun
sacrifizioChe me
lietorender può.
Ele. Se con
te perir iodeggio
,
Lieta appieno
io morirò.(Elena si slancia nelle braccia di Gastone, quindi nella sua ebbrezza ò come ad un tratto colpita da una dolorosa ri-
membranza)
a 2
Ele.
\y un padre oimè
!V imagine, Fatto per me
deserto5
Rende
smarritaT anima
9Ed
il pensier fa incerto...A
leiche
tiabbandona...
Deh! padre mio, perdona!
Chè
in lui soltanto è il vivere,Nel suo
costanteamor.
Gas. Oh
tu, leggiadra vergine, Ritorni ame
la vita:Tu
allieti, avvivi e infervori\j
anima mia
smarrita}Per
te,Angiol
diDio
,
Ogni mio duolo
obblio;Chè
in te soltanto è il vivere,
Hel
tuo divinoamor.
Grida interne Air armi
Ele. Che
ascolto! *S'iodeggio morire
(*con ispavento) 11 ciel
mi conceda morire con
te.Gas.
(guardando per una finestradelfondo)Da lunge
ilvessilloondeggia
cristiano,Ovunque
è tumulto. sui merli...ed
alpiano.Ele.
Ah
vieni!...fuggire...salvarci tentiamo.Gas.
Silenzio!...alcun
vieneL.
Ele. Mio
Dio!... (ascoltanocon angoscia)
Gas. No!
-Ele.
Fuggiamo
a 2
Fuggiamo!... sol
morte
nostr^alme divida!Kè
cielonè
terrapuò
togliertiame!
(si dirigono verso la finestra, nel mentre che al di fuoriradoppiano le grida d'allarme. - Soldati Arabi entrano condotti dall'Uffiziale dell'Emiro. - Elena e
^Gastone sono arrestati nella loro fuga)
31
SCENA PRIMA.
/ Giardini dell'Harem*
Eleiia
immersa nella tristezza. Le donne dell'Harem
la guar*dano, e ridono della sua disperazione: le une danzano,,le al»
tre sono mollemente sdrajatesu. de'sedili.
Coro JLa
bella cattivaChe
mostrasi schiva*Di
feste, di giojejDolente
si fe\Perchè vuoi
colpianto Velare F
incanto-Dei
vezzi leggiadriChe
brillano inte?
Perchè
de^tuoi padri Lasciasti le case?Qual genio ^invase?
Fuggire perchè?
(Elenafaun movimento d'impaziènza^
Si affanna, si
sdegnar Ne guarda
severa;La
bella stranieraPaziente non
è! -Perchè vuoi
colpianto Velare Y incanto
De**vezzi leggiadri
Che
brillano inte?
25
Oh
! torni il sorrisoSul mesto
tuo viso,Chè nato
aldolore Quel
core -non
è. -Danze
Comparisce l'Emiro accompagnatodaalcuni Sceik.Arabi.-Atloro avvicinarsi le donne si copronodel velo e si disperdono nei giardini.
SCENA
II.Elena
vl'Emiro,
Séguito. -Un Uffiziale
dell'Emiro entrando dal lato opposto.Uff.
PrestiP
assalto adar sono
i cristiani.Emi.
Gol
soccorso d'Allah vintisaranno
1Dove però non
sian gliempi
respinti,E giunga
inRamla
il crociato trionfanteIl
capo
di costeicada
alP istante. (partono)SCENA
III,Elena
sola.Che mi
cai della vita,Se per
sciaguraestrema
Dovrò perder
coluiche
soloadoro?
Per colmo
dimartoro
Su me cadrà
il furord'un padre
irato...Pietà di
me, Signore
!Tempra, chè
ilpuoi
tu solo,ilmio
dolore.Son
vani i lamenti,
Le
precison vane}
Dar
fine aitormenti La morte
solpuò.
In tanta procella
Di pene,
di mali,Amica una
stellaPer me non
brillòL.
10
Dar
fine aitormenti La morte
solpuò.
Voci m donne
aldifuori.Chi ne
salva!...Ele Oh quai
grida!Soldati
(di dentro)Su!
airarmi!
SCENA
IV.Clelia
, leDonne
dell'Harem, poiGastone
Donne
(traversandoilteatroconispavento)Chi ne
salva dalbarbaro
sdegno?...Entro Ramla
il Cristian penetrò.Ele.
I crociati!... emio padre
ècon
essi! (congioja) (fa alcuni passi per movere incontro a suo padre, quindi s'arresta colpita da un pensiero che la spaventa)Ma
Gaston?...Giusto
cielo!...Oh! quai penei Se
scoperto...Oh
spavento!...Gas.
(entrando)Mio bene!
Ele. Ah, Gastone!
iopiù
vitanon
ho.Gas. Per
vederti, chifama una
viaCol pugnai
fra inemici
si apria.Ele. Ma giunse qui
il Crociato.Gas. Tuo padre ancor
rn^udrà.Ele. Ma
tu seicondannato.
Gas. Ehben, Gaston morrà.
SCENA
V.I
Crociati
irrompono nell'Harem.-IlConte
di Tolosa ar- riva uno dei primi, e scorgeElena
presso aGastone
Con. Oh
cielo! eper
costuiDa
te deserto io fui?Cotto Gastone P
assassino!Gk'
eipera
!Ele. Oh
rio destino!Con.
Sleale cavalieri27
Gas. Non
lo del falloorrendo
A
discolparmiscendo, Chè
reonon son
!'Coro Tu
ilse'.Gas.
Ilmio
destili sicompia
!Ma
ilsangue
voi versateD^ un
innocente... il giuro! -Tormento un giorno
abbiate oltraggio sì crudel!Ele.
Pietà!Coro
Sia trascinato!Ele. Fermate!
Coro E
a voi fidato! (Gastone ècon-dotto dai Soldati)
Ele. E
tu losoffri,o
ciel? - (con disperazione) No... Tiravostra,-Fin-degno insulto (ai Cava- Lasciar inulto-non può
ilSignor. lieri)V
inspiraun demone
- cotal delirio,Ed
il martirio - delmio
tesor.Il
sangue
sparso - la colpa eTonta Vendetta
epronta
-avran
dal Ciel!Con. Oh disonore
!Coro Muoja
il crudel!Ele.
Agli occhisquarciami
-benda
fataleQuel Dio che
vigila -sopra
ilmortale
!Sta
nelletenebre
- d^ età vicina Squallore,morte,
- strage emina.
Con. Empia
sacrilega -da me
rejettaPur maledetta
- .sarai dal Ciel.Ele.
Dio!
la tua collera -sulPempio cada Che
sidegrada
-con
tal viltà.E senza spene
- d^ eternobene La
tua vendetta - lo colpirà.Conte
eCavalieri
Ornai dell'empio
-possa
loscempio Questa
disperdere - fatalità,(il Conte prende per un braccio sua figlia e la trascina seguito dai crociati)
28
SCENA
VI.La
Piazza pubblica di Ramla. -Un
palco coperto di nero.Corteggio conducendo
Gastone,
circondato da Soldati e da Penitenti che portano il suo elmo, ilsuoscudo elasua spada;r
Ambasciatore
di Roma, loScudiero
diGastonere- cando la sua bandiera, iCavalieri,
unAraldo,
un Carnefice, ilPopolo
di Ramla.Gas. Baroni
e Cavalieri,Innanzi
a voi protesto einnanzi
aDio
,
Perchè sono innocente;
Ma mi venner per
voiTarmi
tornate,E morir posso come un uom
lodeve Del mio
natal! -Scudiero
,Scuoti
ame innanzi
ilmio
vessillo.Amb.
Arresta!...Tu,
dalRettor
diRoma condannato
,
Doman
lamorte
subirai:P infamia Oggi
ti coglierà. - Sì}
degradato D' ogni ordine
sarai, gridato
infame
E
traditor...Siccome
taldannato Sin neir
ultima tua posterità.Gas.
Ij infamia!...Oh!
viprendete
Questa mia
vita!... i carnefici io sfido...Ma P
onor...V onor
mio!...AMB.La
legge il vuol!...Gas. Gran Dio!
!O miei
diletticompagni d^armi, Non
isdegnate di sollevarmiDal
disonore... ah!per
pietà!Nessun
di voimi
salverà?Dolce
lamorte
saràper me,
E morte
iochiamo
al vostro piè.Ma...
per
Iddio!... io diffamato, Io traditoreda ognun
gridato!..29 Pietà vi chiedo, pietade imploro..*
La mia preghiera
viscenda
al cor.Per
quellasmania che
in sen divoro.Deh
!me scampate
dal disonor.Amb. Si
eseguisca la sentenza!Cavai^eri Non
pietade,non clemenza!
(un Araldo fa salireGastone sul palco ovetrovasi già il
carnefice; l'Araldo vi sale pur esso)
Ara.
(mostrando Telmodi Gastone)Questo
èTelmo
d'un
infame.Disleale cavalier.
Gas. Ah
!tumenti
!...menti
!...Cavalieri Air empio
Non mercè!
(il carneficecon una mazza frange l'elmo di Gastone) Peni.Se
giudicato sortacondannato
^ (*)E
lapreghiera sua tomi
inpeccato
!Gas. Oh mio dolor
!Oh
tortura!...oh disonor!
Popolo Quel suo duol
faoppresso
il cor!Ambasciatore
eCavalieri Pensa
al cielo, o traditoriAra.
(mostrando lo scudodiGastone)Questa
targa èd'un
infame, Disleale cavalier.Gas. Ah!
tu menti!... menti....Cavalieri A1P empio
Non
pietade,non mercè
! (il carnefice rompelo scudo) Peni.
La mesta
vitasua
breve risplenda:E un
altroquindi
alsuo
retaggioascenda.
Gas. Oh
!mio
Signor!...Mertai forse
un
taldolor?
Popolo La
pietàne scende
al cor !Amb., Cav. Pensa
al cielo, o traditor!Araldo
(sollevando la spadadi Gastone)Questo
è ilbrando d'un infame
C) Sai. 108.50
Disleale cavalier!
Gas. Ah!
tu menti...menti L.
Cavalieri AlP empio
Non
pietade!non mercè!
(il carnefice spezza% la spada) Pesi.
Come Podio ha desso amato
E V ha invocato ^
Nel
colpisca irato il del,Gas. Oh mio dolor
!Quanto
strazio pelmio
cor!Popolo Oh
! pietà di lui,
Signor!
Amb.^Gav. Pensa
al cielo,o
traditoriAmb. Che Fumana
giustiziaA
giudicarlo or pensi; e alnuovo Sole Tronca
gli sia la testa !Gas.
(discendendo dalpaleo)W
uccidete... colpite... eche
v'arresta?Colpite
alfìn!L'orgoglio mio riprendo!
Fu mia
colpaPaver per
voi pugnato-;E
innanziaDio,
quest'uornda
voidannato Mercè
di tanto strazio aver potrà.Amb.
eCavalieri
Empio! Felloni
latuacondanna
è scritta!L'
uom che
uccidesti alfinè vendicato!Tu
porterai -Pobbrobrio
e il tuo reatoInnanzi
aDio^ che abborre
all'empietà.Scudiero
diGastone ePopolo
Possente
Iddio!La
suacondanna
è scritta!Abbi
pietà delmisero
oltraggiato;Tu che
distingui il reo dalP incolpato,Fa che
risplendaun
dì la tua bontà.SCENA PRIMA.
Limite del campo crociato nella valle di Giosafalte, - Alcuni soldati custodiscono l'ingresso d'unatenda principale.
Ruggero
solo.Di
Glosafat lacupa
valle è questa,Gerusalem, che ne
accorrà frapoco.
Trovar
sovra i suoi merli 1Morte
ame
dato sia;E
accolgaquindi
IddioV anima mia!
Coao
(didentroed in lontananza)Gerusalem!... Gerusalem!... la
grande
,
La promessa
città!Oh sangue bene
sparso!... leghirlande iy
Iddio s*5
apprestan
già.Rug.
Fidenti al re dei Cieli, Sivolgono
i fedeli.SCENA
II.Ruggero?
iCrociati
inprocessionecollebandiere spiegateEleiia
è fra leDonne.
Do.NSEDeh! per
i luoghiche veder
n*èdato^
E
dipianto bagnar
,
Possa
nostr*alma
coirestremo
fato Ingrembo
aDio
volar!(Elena che si avanza in mezzo alle donne, rallenta i suoi passi dinanziallatenda,ecercando di penetrarvicon lo sguardo dice)
Ele.
(Potrò
vederloancor
?)Pell.GH empi avvinsero
là fra que^ dirupi agnello delperdon
5
A
terra quicadean
gli ingordi lupiQuand*
5ei rispose, Ioson
!32
TuTTiSovra quel
colle ilNazaren piangea
Sulla città fatai\
E questo
ilmonte onde
saluteavea
11
misero mortai
!Deh! per
i luoghiche veder
n*èdato
E
dipianto bagnar,
Possa
nostr*1alma
colTestremo
fatoIn grembo
aDio
volar!O monti, o
piani,o
valli,eternamente
Sacriad uman
pensier!Ecco
arriva, ecco arriva ilDio
vivente.Terribile guerrieri
(la processione continuando la sua marcia si dilegua, ed i
canti muojono in lontano nella valle. - Ruggero è rimasto in preghiera lutto questo tempo)
SCENA
III.Roggero, l'Ambasciatore
diRoma, poiEletta.
A
MB. (sortendo dallatenda)Siete
pur
voi^ santo eremita?Rdg.
Io volliPrecedere f
armata, JNèpenetrar
inRamla.
A
MS. (indicandola tendadallaquale è sortito) Ivi èun gran
reo vegliato,
Quale
assassin amorte condannato
}
Dategli aita!
(Elena è misteriosamente ricomparsa nel tempo di questeul*
time parole: rimane nel fondo ed ascolta)
Amb.
(voldgenosi aisoldati in guardia allatenda incui è Gas.)Ei venga!
E
tutti a lui5
siccome
ame obbedite
! - Ilperverso
assolvete$
Mentr*
iovo
de**Crociatiin sul sentiero. (parte)Rdg. (Ed
iostesso assassini...fatai pensiero!) (dopo la partenza dell'Ambasciatore Elena siè avanzata aspet- tando con angoscia che Gastone comparisca: egli sorte dalla tenda guidato dai soldati)SCENA
IV.Gastone, Klena, Ruggero
Soldati.Ele. (ponendosi sulsuo passaggio)
E
desso!Gas.
Io ti riveda..E
vi contai!...Rug.
(trasalendo)(Qual
voce!...) (siavvicina eAh
! ti dischiudi ,o
suol! liriconosce)Gas. A
qual supplizio atroceDannato
io fuinon
sai?L'armi da un
vii carnefice Infrante al suol mirai.Rug. (Ed
ionon
fui presente!...)Gas. Ultimo
èquesto
di...Morrò senza combattere.
Rug. (La mente
Iddiom'
aprì)Ne'
suoimomenti
estremi (ai soldati)Solo
col prigionieroMe
voi lasciate. (i soldati partono)Gas. E non mertata ammenda,
Credilo,
ame
s'appresta
!Ele. Eterno
Dio... la tua giustizia èquesta?
(con di-Dio, che
tutto ame
togliesti, sperazione)Che mi
serbi a dì funesti,
Compi T
opra... e nel tuosdegno
Me con
lai colpirpuoi
tu.Dio
crudelL.
Rug.
(avanzandosi)SulT innocenza
Ei qui veglia e alla virtù.Ele. Qual.
mai speme
al cormi scende
!Gas. Beneditemi!
Rug. Gran Dio!
Troppo indegno mi sou
ioPer
poterti benedir.Ele.
Oh sanf uom,
!Il
Gas. Te ne
scongiuro.Ri
g.Non
loposso
:Gas. Oh!
v'arrendete.Qui
prostratomi vedete Pien
dispeme
e di desir.RlG.
(ponendo fra le mani di Gastone la sua spada l'impugna- tura della quale forma una croce)Ebben
, suquesta
croceLo sguardo
intendi e spera,(imponendo le mani sul capo di Gastone che si pose in ginocchio cogli occhi intenti sulla croce della spada)
Gloria
ti aspetta intera:Giustizia splenderà.
E
le.Oh
ventura!P innocenza
Alla fin risplenderà.Ctas.
Non
illuderti ,chè morte Oggi me
colpir dovrà...Non
isperar,o misera
,C1V
io viverpossa ancora:
Lo
decretaro i perfidiE converrà eh
1 iomora.
Oh! nessun ben
la terraPer
noi piùnon
rinserra...Deh
! cessa... le tuelagrime Mi piombano
sul cor.Ele. Ah!
sepur denno
estinguersi1 giorni tuoi fiorenti
,