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DIREZIONE DIDATTICA SECONDO CIRCOLO PERUGIA

Via Magno Magnini , 11 – 06127 PERUGIA

Tel. 075/5010600 Fax 075/5010746 – e mail: pgee00200l@istruzione.it- P.E.C.: pgee00200l@pec.istruzione.it Codice Fiscale 80002130542 Codice Meccanografico: PGEE00200L

Cod. Fatturazione: UF5IUH

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL MERITO

APPROVATI DAL COMITATO DI VALUTAZIONE IN DATA 24/02/2017

PREMESSA NORMATIVA

La legge n. 107/2015 ha introdotto nel sistema retributivo della scuola italiana una prima forma di valutazione delle attività dei docenti volta a valorizzarne, seppure in modo limitato e non strutturale, la professionalità attraverso un bonus assegnato annualmente sulla base di specifici criteri definiti dal Comitato di valutazione istituito in ciascuna istituzione scolastica.

Il nuovo comma 3 dell’art. 11 del testo Unico della scuola rivisitato dalla legge 107/2015 elenca tre aree dell’attività professionale docente all’interno delle quali i Comitato dovrà indicare i criteri per l’assegnazione del bonus. Le tre aree riguardano:

a. «qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti».

b. «risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche».

c. «responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale».

La norma definisce in tal modo un confine non rigoroso alle singole aree, lasciando ai Comitati la libertà di individuare gli indicatori per la valutazione in rapporto alle esigenze delle relative scuole e dei loro alunni. La FAQ n. 16, pubblicata sul sito del ministero alla pagina del Sistema Nazionale di Valutazione, precisa in proposito che «è il comitato che individua autonomamente i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base di indicatori esplicitati dalla legge stessa».

Mentre la successiva FAQ n. 17 sottolinea che, se è «opportuno che non vengano individuate altre aree diverse da quelle indicate dalla legge, mutuandole, ad esempio, da contesti istituzionali di altra natura», tuttavia, «in considerazione delle caratteristiche organizzative e strutturali dell'istituzione scolastica, il Comitato può eventualmente decidere, con adeguata motivazione, di definire criteri valutativi non per tutte e tre le aree in cui si esplica la qualità professionale degli insegnanti».

Il Comitato di Valutazione, ex art. 11 del D.L.vo 297/1994, come modificato dal comma 129 dell’art. 1 della legge 107/2015, in conformità con quanto previsto al comma 3 del predetto articolo 11, è chiamato pertanto ad adottare dei criteri per la valorizzazione dei docenti e l’accesso al fondo di cui ai commi 126, 127 e 128 del richiamato art. 1.

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Al Dirigente scolastico compete invece (legge n. 107/2015, art. 1 c. 127), «sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti» e «di motivata valutazione», l’onere di assegnare annualmente il bonus ai suoi docenti. «È indubbio – commenta la FAQ n. 4 – che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia gestionale delle istituzioni scolastiche». Secondo il MIUR, quindi, sarebbe proprio la completezza dei criteri rispetto alle tre aree indicate e una buona analiticità dei relativi indicatori/descrittori con rispettivi pesi, costruiti in modo coerente intorno alle effettive esigenze della scuola, a fare la differenza.

NOTE INTRODUTTIVE

La scuola è una comunità professionale che aumenta il proprio grado di efficienza e di efficacia formativa e che migliora la performance organizzativa generale attraverso l’armonica co-azione di tutte le sue componenti. La qualità di un risultato individuale e organizzativo si declina in termini di competenze professionali in continua formazione, messe a disposizione di tutti i componenti dell’organizzazione stessa con alto senso di responsabilità e spirito di collaborazione. La motivazione di tutti è necessaria allo sviluppo di un’organizzazione che ha bisogno di innovarsi e di crescere continuamente, per essere all’altezza del compito educativo nei confronti delle nuove generazioni. L’attribuzione del bonus deve essere una leva per il miglioramento della scuola, per una motivazione del personale docente che è il cuore di tutta l’organizzazione.

Ciò premesso, i criteri dovranno essere ispirati all’istanza del miglioramento progressivo dell’espressione professionale dei docenti e delle pratiche didattiche e organizzative d’istituto.

L’espressione professionale dei docenti costituisce, unitamente al potenziale di maturazione e sviluppo degli alunni, il principale capitale e la principale risorsa della scuola ed ha un rilevante interesse pubblico. Il fine dei criteri è di incrementare e valorizzare tale capitale.

Per tali motivi è importante garantire che la valorizzazione del merito possa essere equa, giusta, trasparente e che i criteri siano riconducibili il più possibile all’oggettività evidente e condivisa.

Pertanto l’individuazione dei criteri da parte del Comitato ha rispettato i seguenti principi e caratteri generali:

- Trasparenza, intesa come accessibilità a tutte le fasi del procedimento, anche attraverso la pubblicazione nel sito della scuola di tutte le informazioni relative.

- Equità, giustizia e generalità. L’equità si realizza nell’attribuzione di un equo valore alle diverse indicazioni contenute nelle lettere a), b) e c) del punto 3, comma 129 dell’art. 1 della L. 107/15. Pertanto non si è omesso o svilito un punto a vantaggio degli altri. La generalità riguarda la possibilità data a tutti, ciascuno per le proprie peculiari qualità e meriti, di concorrere all’attribuzione del bonus. Si prende atto anche dell’obiettiva difficoltà di elaborare un sistema distinto per la valutazione della classe docente di scuola dell’infanzia e per quella di scuola primaria, in quanto il servizio didattico si esplica attraverso peculiari sfumature e caratteristiche oggettive e soggettive di lunga portata non facilmente quantificabili e inquadrabili in griglie e tassonomie specifiche. I

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criteri saranno dunque comuni, generali e non riconducibili a singoli docenti o a gruppi di insegnanti o a categorie (infanzia o primaria) ma l’importo assegnato all’Istituto sarà ripartito tra i due ordini di scuola in percentuale relativa al numero di richieste di accesso al bonus presentate.

- Oggettività ed autovalutazione: la valutazione è collegata ad indicatori di performance definiti, trasparenti e pubblici, che si collegano ad evidenze oggettive, documentate e documentabili dal docente stesso che compilerà la parte della valutazione di sua competenza e si assegnerà una quota di punteggio utile all’attribuzione del bonus, considerando che il processo valutativo deve anche costituire un’opportunità per stimolare e orientare gli insegnanti in un percorso di auto-osservazione e fornire spunti e indicazioni utili per il proprio auto-miglioramento.

- Fattibilità: il procedimento valutativo deve risultare anche fattibile e compatibile con i vincoli e con i limiti imposti dalle risorse umane e dai tempi disponibili, per tale motivo i criteri individuati per l’a.s. 2016/17 risultano essere i medesimi del precedente anno scolastico, integrati sulla base delle oggettività registrate nell’a.s. 15/16. Dal corrente anno scolastico infine i punteggi relativi alla documentazione e pubblicazione per la diffusione di buone prassi saranno attribuibili solamente a seguito di compilazione di modello di documentazione appositamente strutturato.

NOTA RELATIVA ALLE BUONE PRATICHE DIDATTICHE

Il CdV ha esaminato approfonditamente, mediante confronto con le componenti tutte del mondo della scuola e con altre istituzioni scolastiche, la tematica delle “buone pratiche”, intendendo così valorizzare e rendere trasferibili esperienze, procedure o azioni significative e che hanno permesso di ottenere i migliori risultati, relativamente a svariati contesti e obiettivi preposti. Nella necessità di definire una “buona pratica didattica”, che non può configurarsi come mera attuazione di un metodo o semplice realizzazione di un progetto, il CdV intende esplicitare in questa nota l’analisi compiuta ed i conseguenti criteri elaborati.

In letteratura, il concetto di buona pratica si utilizza per descrivere i risultati, i punti di forza e di debolezza ed i processi di un qualsivoglia progetto o iniziativa in relazione alle sue linee operative, all’efficacia del suo svolgimento ed alle sue modalità di realizzazione. In questo senso, una pratica – un’idea progettuale, un originale approccio metodologico, una soluzione operativa – si connota come buona per l’efficacia dei risultati che ha consentito di raggiungere, per le sue intrinseche caratteristiche di qualità e innovatività, e per il contributo offerto alla soddisfazione del bisogno o alla soluzione dell’eventuale problema che l’ha fatta intraprendere.

Le buone pratiche sono utili da condividere e divulgare nella misura in cui tali esperienze siano in grado di alimentarne di nuove in contesti diversi da quello originario, o rappresentino un

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riferimento efficace per trarre spunti, informazioni e soluzioni utili ad innestare sviluppi innovativi o implementazioni alle proprie iniziative, ovvero essere adattate – con le dovute accortezze - al proprio contesto classe ed alle proprie esigenze interne. Proprio per questo le procedure di raccolta, selezione ed analisi delle singole esperienze ai fini della loro classificazione come buone pratiche si baseranno su criteri oggettivi e condivisi, nelle rispettive dimensioni di replicabilità e di risultato, nonché su un iter strutturato.

A livello metodologico, il processo di identificazione di una buona pratica consiste nel modellizzare e divulgare soluzioni sperimentate in un dato contesto che sono risultate soddisfacenti; per questa ragione, al fine di connotare un percorso quale buona pratica è necessario che ne siano comprensibili le specifiche modalità di attuazione, congiuntamente alle risorse utilizzate, alle valutazioni ed agli esiti delle singole azioni intraprese. Il concetto di buona pratica viene solitamente utilizzato per descrivere i risultati, i punti di forza (ma anche di debolezza) ed i processi di un progetto in relazione alle sue linee operative, all’efficacia del suo svolgimento ed alle modalità di realizzazione. In linea generale, dunque, un'esperienza che mostra di aver efficacemente raggiunto gli obiettivi attesi (anche grazie all'adozione di strategie qualitativamente rilevanti o innovative), che ha permesso di innestare cambiamenti stabili nel contesto di riferimento, che presenta la necessaria sostenibilità e si ritiene trasferibile o replicabile in altri contesti per soddisfare bisogni o risolvere problemi di natura analoga, può essere ritenuta una buona pratica.

Ciò premesso, i criteri di cui tenere conto per l’individuazione di un intervento/una iniziativa da diffondere e disseminare quale buona pratica sono i seguenti:

 Riproducibilità

Possibilità di riprodurre la pratica didattica in presenza di problemi analoghi o uguali a quelli che l’hanno originata, nonché in contesti che presentano analogie con quelli in cui è stata realizzata.

 Trasferibilità

Idoneità della pratica didattica ad essere utilizzata come modello, anche in contesti diversi da quello in cui è originata.

 Misurabilità

Orientamento della pratica didattica a dimostrare il grado di raggiungimento di obiettivi e risultati attesi attraverso riscontri oggettivi dal punto di vista qualitativo e quantitativo. La valutazione positiva dei risultati raggiunti dovrà quindi essere documentata mediante indicazione di criteri e strumenti di monitoraggio.

 Innovatività e originalità

Introduzione di nuove soluzioni, strumenti o know-how che hanno migliorato le condizioni di partenza o soddisfatto il bisogno originario (innovazione/potenziamento di processo).

 Sostenibilità

Possibilità di garantire continuità e stabilità dei benefici della pratica didattica anche dopo la conclusione dell’azione iniziale. Tale possibilità si fonda, in una visione prospettica, sulle risorse esistenti o sulla capacità di generare nuove risorse per auto-alimentare l’iniziativa.

 Disseminazione

Requisito che ha a che fare con l’efficacia, l’impatto ed il valore aggiunto derivante dall’attuazione della pratica didattica, in termini di capacità di ingenerare una serie di effetti

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consequenziali attraverso il coinvolgimento degli altri docenti. Per questo motivo gli insegnanti che presentano una buona pratica dovranno dare la disponibilità a consegnare alla scuola e a chi ne faccia richiesta tutta la documentazione del percorso posto in essere e a socializzare in prima persona al Collegio Docenti o a chi interessato quanto realizzato.

ACCESSO AL BONUS

L. 107/2015 art. 1 comma 128: “La somma di cui al comma 127, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria”.

Sulla base degli indicatori esplicitati dalla L. 107/15 e tenendo conto di quanto espresso nelle Note Introduttive il Comitato definisce i seguenti criteri di accesso al bonus:

 Ruolo con contratto a tempo indeterminato (vincolo di legge)

 Non aver superato il tetto del 15% di assenze (nei periodi di attività didattica e nel corso di attività collegiali; in caso di docenti con contratto part-time o con cattedra oraria esterna sono previsti accordi preventivi con i Dirigenti delle altre scuole)

 Non aver riportato provvedimenti disciplinari negli ultimi 2 anni di servizio

 Presentazione della documentazione secondo i parametri che verranno indicati (la mancata presentazione del modulo e della documentazione stessa implica la consapevole e volontaria rinuncia all’attribuzione del bonus premiale)

 Soglia minima del 25% (a monte è prevista una soglia minima per l’accesso al bonus, ovvero un punteggio pari o superiore al 25% del punteggio più alto, sia per evitare una premialità a pioggia che la legge non ammette, sia per non incorrere in premialità di tale basso livello economico da risultare assolutamente insignificanti).

PROCEDURA DI QUANTIFICAZIONE DEL BONUS

L’importo che sarà assegnato al nostro Istituto verrà suddiviso per il totale dei punteggi validi conseguiti da ciascun docente (che ha avuto accesso alla premialità), in questo modo si otterrà il valore economico di ogni punto. Dalla moltiplicazione di tale valore per il punteggio di ogni docente si otterrà il valore economico del bonus per ciascuno. Questa procedura di calcolo produrrà indici di valorizzazione differenziati a seconda del carico di lavoro e della professionalità documentata evitando il ricorso ad una strutturazione precostituita di fasce di merito che a giudizio del Comitato di Valutazione potrebbe non corrispondere alla realtà dei fatti.

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CRITERI: L. 107/15 ART. 1 COMMA 129/3

A. Qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti.

 La qualità dell’insegnamento è garantita dalla formazione e dall’aggiornamento continuo del docente, si riconosce pertanto nell’indicatore della partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione afferenti allo sviluppo delle competenze professionali comprese nella funzione docente, un valore oggettivo da tenere nella debita considerazione.

 Il contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti: il termine miglioramento si collega necessariamente al cambiamento e all’innovazione e, anche lessicalmente, è strettamente connesso agli obiettivi strategici contenuti nel Piano di Miglioramento della scuola. Vi afferiscono tutte le iniziative riferite alle aree progettuali del PdM. Il coordinamento del gruppo classe, da parte del docente, nella partecipazione ad attività progettuali innovative (si vedano le schede di progetto allegate al PTOF correlabili alle priorità ed agli obiettivi di processo del PdM) promosse nel proprio Istituto, per il miglioramento delle pratiche didattiche ed educative, trova un riconoscimento in quest’area. Attraverso questo criterio si riconoscerà il merito ai docenti che progettano e realizzano attività, anche in rete, che producono un significativo cambiamento/potenziamento dei servizi offerti, con un elevato impatto sul miglioramento organizzativo e didattico della scuola. Nel miglioramento confluiscono anche tutte le progettualità che contribuiscono a costruire un’immagine positiva della scuola (ad es. partecipazione a gare sportive o competizioni quali sfide matematiche o letterarie) ovvero a darle una visibilità di eccellenza.

B. Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche.

 Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni: il potenziamento delle conoscenze afferisce a due livelli, il primo di ordine disciplinare, la cui valutazione è demandata a prove di verifica e osservazioni preparate e condotte dal docente stesso e pertanto difficili da ricondurre ad un ambito di indiscutibile oggettività; il secondo, pluridisciplinare, complesso da osservare, verificare, certificare. Le valutazioni esterne quali le prove INVALSI o le certificazioni di livello di Enti esterni sono fenomeni valutativi importanti ma comunque non strutturali all’interno dell’istituto ed includerebbero solo docenti che insegnano un numero limitato di discipline, per cui il valore da attribuire non corrisponderebbe al criterio dell’equità e della generalità. D’altro canto la normativa stessa non correla gli

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esiti delle prove INVALSI alla valutazione del singolo docente (DPR 80/2013 – Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione - art. 6, comma 3 “le istituzioni scolastiche sono soggette a periodiche rilevazioni nazionali sugli apprendimenti e sulle competenze degli studenti, predisposte e organizzate dall'Invalsi anche in raccordo alle analoghe iniziative internazionali. Tali rilevazioni sono effettuate su base censuaria ..” poiché “la valutazione – si legge nella Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17, emanata ai sensi dell'articolo 2, comma 3, del DPR n. 80/2013 - è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti”). Si ricorrerà pertanto a criteri oggettivi quali l’impegno del docente in progetti di recupero e potenziamento delle conoscenze, abilità e competenze chiave, a garanzia del successo formativo dell’alunno. Trattasi di attività eccedenti il proprio orario di servizio, che il docente ha regolarmente condotto, sia per la propria classe che per gruppi di classi aperte.

 Risultati in relazione all'innovazione didattica e metodologica: l’innovazione didattica e metodologica corrisponde oggi ad una didattica laboratoriale che impiega anche strumenti informatici. Possono essere valorizzati i docenti che partecipano con il proprio gruppo classe ad azioni quali classi digitali e didattica aumentata, dove si realizzano pratiche di apprendimento cooperativo, di peer education fra alunni ed anche di peer tutoring tra docenti, a favore di un miglioramento dei risultati scolastici. Per i docenti che collaborano ad iniziative di ricerca didattica producendo materiali di apprendimento originali ed innovativi a complemento dei libri di testo da utilizzare con gli alunni, si attribuisce un punteggio che ne riconosce adeguatamente l’impegno.

C. Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

 Il coordinamento organizzativo: si esplica attraverso l’assunzione di responsabilità, ossia accettando incarichi che, per la parte organizzativa, possono riguardare i ruoli di collaboratori del DS, fiduciari di plesso, funzioni strumentali, coordinatori di gruppi di lavoro, referenti per la sicurezza ecc. adeguato punteggio viene riconosciuto anche ai componenti di commissioni ed ai responsabili di laboratori e sussidi.

 Il coordinamento didattico: viene riconosciuto ai responsabili dei Dipartimenti, ai coordinatori dei gruppi di lavoro per classi parallele ecc. una figura introdotta dalla L.

107/15, ai fini dell’implementazione del PNSD è quella di coordinatore della didattica

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digitale, figura organizzativa complessa che assume compiti di promozione e sviluppo della didattica digitale nella propria scuola (Animatore Digitale).

 La formazione del personale: i docenti che organizzano corsi di formazione a vantaggio della scuola ed anche i docenti che mettono a disposizione le loro competenze per formare i colleghi, i neoassunti ed i tirocinanti, sono premiati con adeguato punteggio (peer tutoring).

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TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO

(A cura del docente – ogni inserimento deve essere debitamente documentato allegando la documentazione o facendo espresso riferimento a quanto già consegnato alla scuola o presentando autocertificazione)

A. Qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti.

Tipologia Numero Totale ore Totale punti Convalida

Corsi di formazione/aggiornamento *

Da 10 a 20 ore Punti 2

Da 20 a 30 ore Punti 3

Da 30 a 40 ore Punti 4

Da 40 a 60 ore Punti 5

Da 60 a 80 ore Punti 6

Da 80 a 100 ore Punti 7

Oltre 100 ore Punti 8

NON COMPILARE

Certificazioni (ECDL, EIPASS, linguistiche ecc.)*

Per ogni certificazione fino ad un massimo di 3

Punti 2

NON COMPILARE

Seconda Laurea, Master, Pubblicazioni**

Per ogni titolo fino ad un massimo di 3

Punti 2

NON COMPILARE

Partecipazione con il gruppo classe a progetti innovativi per il miglioramento (in linea con il PdM della scuola)***

Per la partecipazione a ciascun progetto senza l’ausilio di esperti

esterni fino ad un massimo di 3

Punti 2

Per la partecipazione a ciascun progetto con l’ausilio di esperti esterni fino ad un massimo di 3

Punti 0,5

NON COMPILARE

Partecipazione con il gruppo classe a concorsi, gare, comunali regionali o nazionali

Per la partecipazione a ciascuna attività fino ad

un massimo di 6

Punti 1 Per la classificazione al

NON COMPILARE

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primo, secondo o terzo posto in concorsi/gare a carattere comunale o

regionale

Punti 2

Per la classificazione al primo, secondo o terzo posto in concorsi/gare a carattere nazionale

Punti 4

TOTALE PUNTEGGIO

*La formazione deve essere riferita all’a.s. 2016/17 e deve essere “certificata”, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Eventuali altri soggetti proponenti devono riportare in calce agli attestati gli estremi del Decreto Ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Allegare elenco corsi dichiarati.

**L’acquisizione del titolo o la pubblicazione deve essere riferita all’a.s. 2016/17.

*** Si fa riferimento alle schede di progetto allegate al PTOF correlabili alle priorità ed agli obiettivi di processo del PdM.

B. Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche.

Tipologia Numero Totale

punti

Convalida

Progetti di consolidamento delle competenze extracurricolari (oltre il proprio orario di servizio) e/o progetti per il contrasto alla

dispersione e all’abbandono scolastico.

Per la partecipazione a ciascun progetto fino ad un massimo di 3 Punti 1

Utilizzo di strumenti innovativi correlati alla didattica come ad es.

Edmodo, Google classroom, Moodle, Blog di classe …

Per l’utilizzo di ciascun strumento fino ad un massimo di 3 Punti 1

Buone pratiche didattiche (da documentare mediante schema allegato)

(3 punti ogni buona pratica fino ad un massimo di 9 punti)

TOTALE PUNTEGGIO

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C. Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Tipologia Numero Totale punti Convalida

Collaboratore DS (4 punti) NON COMPILARE

Coordinatore scuole dell’infanzia (4 punti) NON COMPILARE

Fiduciario di plesso (4 punti) NON COMPILARE

Funzione strumentale (4 punti) NON COMPILARE

Responsabile PNSD – Animatore Digitale (4 punti) NON COMPILARE

Membro team PNSD (2 punti) NON COMPILARE

Responsabile Dipartimento (2 punti) NON COMPILARE

Coordinatore classi parallele (2 punti) NON COMPILARE

Componente Commissione continuità;

componente Commissione formazione classi/sezioni;

componente gruppo di lavoro per elaborazione progetti ministeriali ed europei o con Enti esterni accreditati;

componente gruppo di lavoro ICF o progetti ministeriali;

componente gruppo di lavoro per elaborazione di RAV, PdM, PTOF, PAI, Certificazione Competenze;

componente GLI;

Altro (specificare):

……….

(1 punto per la partecipazione ad ogni gruppo fino ad un massimo di 5 punti)*

Tutor docente neoassunto (2 punti per ogni neoassunto tutorato fino ad un massimo di 4 punti)

Tutor tirocinanti (2 punti per ogni tirocinante tutorato fino ad un massimo di 4 punti per la SCUOLA PRIMARIA - 2 punti per ogni tirocinante tutorato fino ad un massimo di 12 punti per la SCUOLA DELL’INFANZIA) se partecipanti al piano di formazione

Tutor tirocinanti (0,5 punti per ogni tirocinante tutorato fino ad un massimo di 2 punti) se non partecipanti al piano di formazione

Formatore del personale (1 punto per ogni ora di formazione effettuata fino ad un massimo di 15)

Responsabile laboratorio di informatica e attrezzature informatiche (2 punti)

NON COMPILARE Responsabile registro elettronico (2 punti) NON COMPILARE

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Responsabile sito web (2 punti) NON COMPILARE Referente sicurezza: preposto, responsabile primo

soccorso, responsabile antincendio (1 punto)

NON COMPILARE

TOTALE PUNTEGGIO

*Punteggio attribuibile solo ai docenti che abbiano svolto queste attività al di fuori delle proprie specifiche funzioni.

I MEMBRI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE

Giovanni Jacopo Tofanetti ______________________________________________

Massimo Mariani ______________________________________________________

Mauro Marini ________________________________________________________

Loris Sassoli __________________________________________________________

Loriana Tiberini _______________________________________________________

Giuseppina Di Girolamo _________________________________________________

Patrizia Tini ___________________________________________________________

Riferimenti

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I GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO "Don Giulio Testa" Venafro 70 DI SALVIO ANNAMARIA INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO ''GIOVANNI XXIII'' Isernia 71 DI TOMMASO ANTONIO

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B) Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni/e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché

Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché

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