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Carmela Pierri - La formazione continua e lo sviluppo professionale

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Academic year: 2022

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Indice

1. LO SVILUPPO PROFESSIONALE NELLE FASI DI VITA PRODUTTIVA ... 3 2. LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE DIMENSIONI “VERTICALE E ORIZZONTALE” DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ... 6 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ... 9

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1. Lo sviluppo professionale nelle fasi di vita produttiva

Superata la concezione in cui si distingueva un tempo per apprendere da un tempo in cui mettere in pratica le cose apprese, attraverso la partecipazione alla vita lavorativa, oggi ci

troviamo di fronte un altro modo di intendere questi diversi momenti.

L’apprendimento appartiene a tutte le fasi del ciclo di vita, anche in una dimensione

funzionale ad imparare e a reimparare per dare stabilità alla propria posizione lavorativa in una o più organizzazioni.

Ha acquisito centralità il concetto di sviluppo professionale come azione trasversale che valorizza il capitale umano; componente che ha avuto nel tempo una crescente considerazione per gli investimenti delle realtà produttive.

Un’azienda per essere competitiva sul mercato deve saper gestire la velocità dei cambiamenti, soprattutto associati alle innovazioni in ambito tecnologico. Ciò rende breve il tempo di valorizzazione delle competenze acquisite da una persona nel suo specifico lavoro e richiede un adeguamento delle competenze e uno sviluppo professionale ciclico e frequente.

In questa dimensione si sono strutturate funzioni e ruoli aziendali che hanno tra gli obiettivi lo sviluppo professionale del capitale umano e pianificano azioni finalizzate alla crescita del personale durante il percorso professionale. Sempre più frequentemente, le organizzazioni, nell’ambito della propria strategia di consolidamento o di sviluppo, elaborano piani di valorizzazione delle professionalità, realizzano direttamente o affidano a terzi qualificati azioni di formazione e progetti di empowerment.

Inoltre, in una dimensione più ampia, la formazione consente all'organizzazione di diffondere il piano strategico e di motivare i dipendenti a svolgere nel miglior modo possibile i loro compiti tenendo ben presente gli obiettivi da raggiungere.

Il processo formativo ha un ruolo fondamentale soprattutto quando si realizza come attuativa di piani di valorizzazione e sviluppo dei lavoratori a cui viene dato il ruolo chiave per la

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crescita di un’organizzazione. Questo approccio ha la funzione di gratificare i lavoratori che valutano positivamente l’azienda che investe sul loro futuro professionale.

Lo sviluppo professionale è dunque una delle leve della produttività ma anche un’azione di fidelizzazione delle risorse professionali. Il tempo investito in formazione crea un legame tra l’organizzazione e il capitale umano che consente di avere una risposta positiva ed efficace alle richieste di adattamento ai cambiamenti.

Per avere riscontri positivi da ogni azione di formazione continua è importante valorizzare le competenze acquisite anche attraverso meccanismi di gratificazione non solo economica ma anche di consolidamento e progressione di carriera delle persone impegnate in un’organizzazione o in un’azienda.

Si distinguono due tipi di percorsi collegati allo sviluppo professionale:

1. Individuale: processo attraverso il quale gli individui acquisiscono competenze, accrescono la capacità di controllare attivamente la propria crescita nel loro ruolo o per progredire in altri ruoli, nell’ambito della stessa realtà lavorativa o in situazioni professionali differenti.

Progressioni verticali e orizzontali, mobilità interna, gestione delle traiettorie di sviluppo

professionale.

2. Collettivo: processo attraverso il quale individui appartenenti ad un gruppo di lavoro sono coinvolti attivamente in un percorso collettivo che spesso è funzionale all’acquisizione di conoscenze collegate a cambiamenti interni ad un’organizzazione o a fattori esterni che interessano un team, per esempio la partecipazione a specifici nuovi progetti.

Nelle organizzazioni che pianificano piani di sviluppo delle risorse professionali, vengono realizzate entrambe le dimensioni della formazione (individuale e collettiva), la scelta dei una tipologia o dell’altra è guidata dagli obiettivi che si perseguono e dalle specifiche esigenze che sono state rilevate.

La predisposizione di un piano di sviluppo professionale aziendale è una delle azioni che consente di gestire i percorsi formativi con maggiori risultati e soddisfazione di tutti i soggetti che

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Gli obiettivi indicati nel piano della formazione devono essere in linea con la missione e le priorità strategiche dell’organizzazione-impresa. Devono essere specifici e misurabili in termini concreti e chiari, finalizzati a determinare un accrescimento del profilo delle risorse coinvolte nelle

azioni formative. Inoltre, per essere realmente utili i piani di sviluppo devono essere flessibili per recepire le esigenze di qualificazione o riqualificazione che possono verificarsi in itinere.

Il mix tra scelte di formazione individuale o di gruppo, interne od esterne alla realtà aziendale sono elementi che variano in ragione di costi, tipologia di contenuti, disponibilità logistiche.

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2. La formazione continua nelle dimensioni “verticale e orizzontale” dello sviluppo delle competenze

L’acquisizione di conoscenze e di competenze in tempi successivi alla formazione iniziale dei lavoratori è un’esigenza che progressivamente si è consolidata come attività necessaria per migliorare la competitività dei sistemi produttivi e delle organizzazioni.

In questa dimensione la formazione continua ha cominciato ad essere una priorità delle politiche formative in ambito europeo e nazionale con l’obiettivo di realizzare percorsi di accrescimento e di sviluppo delle competenze professionali, intese come saper fare nei contesti di lavoro, organizzativi e, più complessivamente, di vita.

Quando si parla di dimensione verticale dello sviluppo professionale si intende l’insieme delle azioni che vengono poste in essere per implementare specifiche conoscenze collegate agli aspetti tecnici e procedurali di un lavoro o di una professione. La formazione sui temi attinenti competenze verticali e molto spesso definita “aggiornamento”. A seguito di novità, peculiari per il settore in cui opera una persona e ascrivibili alle seguenti macro-categorie:

- innovazioni tecnologiche

- variazioni di processo produttivo per cambiamenti organizzativi - adeguamenti per obblighi normativi

Questa tipologia di formazione richiede la realizzazione di percorsi in cui sono necessarie metodologie didattiche capaci di trasferire aspetti applicativi, nei contesti operativi in cui le persone si troveranno ad applicare le conoscenze oggetto della formazione.

La presenza di esperti di settore e le attività di affiancamento sono delle caratteristiche di questa dimensione in cui spesso la componente tecnica e, o metodologica richiede una dimensione di training on the job. Talvolta questo tipo di percorsi viene realizzato anche con la

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presenza di veri e propri coach (allenatori) che oltre a trasferire le conoscenze specialistiche lavorano anche sulla motivazione all’apprendimento di nuove conoscenze e a contestualizzarle.

Nella dimensione orizzontale dello sviluppo professionale si sviluppano competenze di tipo trasversale ai ruoli e alle funzioni che una persona svolge in un’organizzazione. Associate alle capacità e conoscenze tecniche vengono potenziate le cosiddette soft skill, caratteristiche attitudinali che rendono un lavoratore una risorsa capace di valorizzare al meglio le competenze tecniche non solo nell’organizzazione in cui è inserito ma in qualsiasi azienda.

La formazione nella dimensione orizzontale si riferisce ad una varietà molto eterogenea di contenuti che potenziano:

- le abilità interpersonali per favorire i processi di interazione, ascolto, partecipazione costruttiva per la gestione dei conflitti. Lo sviluppo di queste abilità hanno oltre all’obiettivo di migliorare la relazione con i colleghi e quindi contribuire ad un clima di lavoro positivo, hanno anche la finalità di potenziare le modalità di interfaccia con i clienti e i fornitori, qualità che diventa di tipo verticale per i ruoli professionali che si occupano di attività commerciali, di marketing e supporto ai clienti;

- la flessibilità per adattarsi a novità e cambiamenti senza disorientamenti o resistenze. La capacità di essere adattivi al variare delle situazioni, dei contesti, dei gruppi di lavoro, rappresenta un importante caratteristica che evita la gestione di lunghe fasi di accompagnamento alle novità;

- le capacità di lavorare in gruppo per favorire il saper lavorare in team, a prescindere dalla posizione ricoperta nella propria organizzazione. Lo sviluppo di capacità di condividere, cooperare e appartenere a comunità professionale è molto importante soprattutto per le professioni in cui la produzione di beni o di servizi è organizzata in squadre;

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- le capacità comunicative che soprattutto in questo periodo storico sono diventati fondamentali per rendere efficace la visibilità interna ed esterna delle attività di un’organizzazione. Inoltre, per gestire le informazioni è importante acquisire padronanza degli strumenti per organizzare il lavoro e condividerlo (query sui motori di ricerca, calendari elettronici, ecc.) e distinguere le fonti attendibili da quelle non affidabili;

- la capacità di gestione del tempo a disposizione, assegnando le giuste priorità alle attività in relazione ad obiettivi e scadenzari e di organizzarsi in maniera efficace per evitare di dimenticare impegni e appuntamenti. Una buona gestione del tempo consente di sviluppare abilità per svolgere più di un’azione (attività in parallelo);

- la capacità di analisi per un approccio che scompone la complessità in modo logico e consente di comprendere in maniera lineare e a fondo le caratteristiche e le dimensioni elementare problemi e situazioni che non possono essere superate in maniera istintiva o tramite un comportamento abituale, individuando le relazioni di causa ed effetto;

la creatività per trovare nuove soluzioni e proporre modalità alternative in tecniche e processi di lavoro che potrebbero essere divenute obsolete. Anche per questa caratteristica trasversale vale la componente verticale se ci riferiamo a contesti lavorativi come quello artistico, della moda, del design, ecc.

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Riferimenti Bibliografici

• Sviluppare il potenziale nelle professioni, nel lavoro, nello studio, nello sport.

Approcci, metodi, applicazioni - Giuseppe Gandolfi - Editore: Franco Angeli – 2009

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