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Gli utensili di brocciatura ed il loro impiego

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Academic year: 2022

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Tabella 6.

Nello stesso p r i n c i p i o è stata p u r e studiata u n a fresa con b a r r e t t e p r i s m a t i c h e in lega d u r a integrali fissate meccanicamente. Come è evidente nella fot.

n. 3 le b a r r e t t e vengono fatte avanzare nella sede attraverso successive affilature. La fresa lavora pra-

ticamente a spoglia negativa poichè le facce taglienti delle lame affrontano il lavoro di taglio con un an- golo di 6 ÷8° neg. Tale angolo è d e t e r m i n a t o dalla posizione della sede dove è serrata la b a r r e t t a . Le sedi devono, come è evidente, essere rettificate per- fettamente concentriche con u n a tolleranza necessa- r i a m e n t e molto ristretta ( 0 , 0 1 ÷ 0 , 0 2 m m . ) .

La fresa si presenta come un insieme solido, ca- pace di assorbire le vibrazioni e gli u r t i che si ripe- tono ad ogni attacco delle facce taglienti contro il pezzo. I prismi presentano anche in questo caso 4 taglienti che possono essere via via utilizzati anche a fresa m o n t a t a sulla m a c c h i n a . Sono di semplice e veloce affilatura, poichè si t r a t t a u n i c a m e n t e di spianare con mola d i a m a n t a t a u n a superficie.

T a l e fresa ci ha permesso di ottenere risultati degni di n o t a . Ad esempio con u n a fresa di n o r m a l e costruzione venivano fresati n e l l ' o p e r a z i o n e di fini- t u r a , t r a due affilature, in m e d i a 6 0 ÷ 8 0 piani in ghisa delle seguenti dimensioni m m . 900 x 220 con u n o spessore di circa 1 m m . Con la fresa illustrata si lavorano oggi, p e r ogni tagliente, circa 450 p i a n i (totale circa 1800 tra due affilature) o t t e n e n d o mi- gliori superfici ed i m p i e g a n d o p i ù alte condizioni di lavoro. La fresa è p u r e idonea p e r lavorazioni su ac- ciaio, sostituendo n a t u r a l m e n t e il grado della lega dei p r i s m i . Data inoltre la sua robustezza è p a r t i - colarmente idonea p e r eseguire fresature su mac- chine che consentono elevate condizioni di lavoro.

Renzo Colombino

{al V Convegno Internazionale delle Fabbricazioni Meccaniche)

Gli utensili di brocciatura ed il loro impiego

Vengono trattati importanti argomenti relativi a realizzazioni pratiche di operazioni di brocciatura, e sono pure esaminate alcune particolarità per le brocce a profilo cilindrico, scanalato, ad evolvente, per

taglio chiavetta e per spianatura esterna.

Nella presente relazione non saranno prese in esame la progettazione e la costruzione delle brocce con t u t t i gli accorgimenti relativi in q u a n t o , detta m a t e r i a , è già diffusamente sviluppata su pubblica- zioni tecniche.

Ci limiteremo a t r a t t a r e i m p o r t a n t i p u n t i rela- tivi a realizzazioni p r a t i c h e p r o d u c e n d o n e la docu- m e n t a z i o n e . Saranno esaminate alcune particolarità p e r le brocce a profilo cilindrico, scanalato, evol- vente, p e r taglio chiavetta e p e r s p i a n a t u r a esterna.

A l c u n e particolarità s u l l e b r o c c e c i l i n d r i c h e Su questo t i p o di broccia l ' i m p o r t a n z a dei r o m p i - trucioli dei denti sgrossatori è t a l m e n t e nota che sarebbe i n o p p o r t u n o mettere in rilievo la loro fun-

zione. Ci limitiamo a segnalare che da prove effet- t u a t e è risultato che, a u m e n t a n d o la larghezza del rompitruciolo e r i d u c e n d o di conseguenza la lar- ghezza di taglio, si è ottenuto un maggior rendi- m e n t o tra due affilature. I risultati sono r i p o r t a t i nel d i a g r a m m a fig. 1.

Lisciatura della superficie brocciata.

P e r ottenere superfici brocciate molto liscie e ri- d u r r e al m i n i m o nei particolari a p a r e t i sottili le deviazioni si è usata l'accortezza di a u m e n t a r e il n u m e r o dei denti in presa della broccia r i d u c e n d o o p p o r t u n a m e n t e l ' i n c r e m e n t o dei taglienti. Ottimi risultati sono ottenuti a u m e n t a n d o i denti in presa dal 30 al 50 % rispetto alle brocce n o r m a l i . Le on- dulazioni sono state ridotte a d o t t a n d o due o tre va-

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riazioni di passo in m o d o da evitare che il dente lavori n e l solco generato dal dente che p r e c e d e .

Nei casi in cui è richiesta u n a elevata finitura è bene includere nella broccia u n a serie di denti li- sciatori, con r o m p i t r u c i o l i piatti distanziati di circa 1 5 ÷ 2 0 m m . o meglio ancora senza r o m p i t r u c i o l i , che con incremento radiale di m m . 0 , 0 0 2 5 ÷ 0 , 0 0 5 a s p o r t a n o complessivamente da m m . 0 , 0 2 ÷ 0 , 0 4 di soprametallo. Si tenga presente che q u a n d o l'in- cremento radiale è inferiore di m m . 0,005 il tru- ciolo viene asportato con azione raschiante e si mi- gliora la superficie lavorata d i m i n u e n d o gli angoli di spoglia frontale. A d o t t a n d o i valori r i p o r t a t i nella tabella a pag. 430 sono stati ottenuti ottimi risultati.

A titolo indicativo r i p o r t i a m o sul d i a g r a m m a fig. 2 il grado di scabrosità ottenuto con i diversi an- goli di spoglia f r o n t a l e :

Brocciatura di pezzi con foro greggio di stampaggio.

Nel caso del particolare A è sufficiente eseguire i r o m p i t r u c i o l i di larghezza 1 , 5 ÷ 2 m m . ed in nu- m e r o tale da ottenere la larghezza di taglio non su- p e r i o r e a 2 , 2 ÷ 2 , 7 m m . L ' i n c r e m e n t o dovrà essere previsto del 2 5 ÷ 5 0 % superiore a quello n o r m a l - m e n t e assegnato ai denti sgrossatori, p e r un t r a t t o di broccia da 1 , 5 ÷ 3 volte la lunghezza del foro da lavorare.

Nel caso del particolare B sono stati ottenuti ri- sultati ancora più soddisfacenti con un incremento superiore al n o r m a l e del 5 0 ÷ 1 0 0 % ed interca- l a n d o i denti con rompitrucioli a denti lisci di u g u a l d i a m e t r o . A p p e n a i denti in presa sono sufficienti a garantire la guida della broccia si eseguono i denti n o r m a l i .

Fig. 2 - Diagramma del grado di finitura in funzione dell'angolo a di spoglia frontale.

NOTA: Scabrosità misurata in tutti i casi sul So pezzo l'affilatura della broccia.

(hm = altezza media aritmetica del profilo reale espressa in micron).

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. 11 - NOVEMBRE 1953 Fig. 1 - Diagramma di resa in funzione delle dimensioni dei rompitrucioli.

430 431

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Fig. 3a - Foro ottenuto con punzonatura a caldo.

Fig. 3b - Foro con svasature coniche all'estremità del pezzo.

Taglienti in lega dura.

L ' i m p i e g o dei denti finitori in lega dura si è dimostrato molto utile nella brocciatura dei partico- lari in ghisa o in b r o n z o , in q u a n t o sono partico- l a r m e n t e efficaci p e r il m a n t e n i m e n t o delle misure e per la creazione di ottime superfici. P u ò interes- sare a tale proposito esaminare il d i a g r a m m a sotto r i p o r t a t o nel quale è posto in evidenza il logora- m e n t o della broccia e la scabrosità della superficie o t t e n u t a nelle lavorazioni di un particolare in ghisa.

Brocciatura cilindrica Ø = mm 25; l=mm 50 Materiale = Ghisa Hd. 210 I Prova: con broccia normale II Prova : con broccia nitrurata

III Prova: con broccia con taglienti in lega dura

Fig. 4 - Diagrammi di consumo della broccia e del grado di finitura dell'alesatura bracciata.

A l c u n e particolarità s u l l e b r o c c e scanalate Le brocce scanalate possono essere progettate in due sistemi :

1) ad aletta costante (vedi figura n. 5);

2) ad aletta decrescente con calibratura finale (vedi figura n. 6).

Fig. 6 - Broccia ad alette decrescenti con calibratura finale.

Il 1° sistema presenta i seguenti i n c o n v e n i e n t i : a) difficoltà di costruzione di brocce in serie;

b) difficile intercambiabilità in caso di r o t t u r a di una broccia della serie;

c) imperfezioni dei pezzi brocciati ( q u a n d o occorrono p i ù brocce p e r l'esecuzione) create da er- rori di divisione, da spessore dell'aletta e da devia- zioni.

In molti casi per evitare g r i p p a t u r e nel diametro interno del foro si prevede il basso fondo conico, in m o d o da a u m e n t a r e il gioco a fine broccia da m m . 0 , 0 5 ÷ 0 , 1 0 . È c o m u n q u e s e m p r e preferibile far p r e - cedere ai denti scanalati alcuni denti cilindrici in m o d o da ottenere la concentricità dei diametri quan- do si inizia a creare le scanalature. In altri casi, p e r ottenere la concentricità dei diametri p u ò risul- t a r e conveniente t e r m i n a r e la broccia con alcuni denti cilindrici calibratori del foro.

Il 2° sistema presenta l'unico inconveniente di richiedere una broccia calibratrice. Tale inconve- niente p u ò essere in molti casi compensato adottan- do o p p o r t u n i accorgimenti quali l ' a u m e n t o di incre- m e n t o nelle p r i m e brocce della serie e la scelta di elevati incrementi p e r la calibratura in m o d o di li- m i t a r e questa funzione solo in u n a parte d e l l ' u l t i m a broccia della serie.

Si osserva che q u a n d o per la calibratura occorre una broccia completa è o p p o r t u n o asportare sui fianchi delle alette almeno m m . 0,6 m e n t r e sono suf- ficienti m m . 0,3 di asportazione q u a n d o p e r la cali- b r a t u r a delle alette è sufficiente un solo t r a t t o del- l ' u l t i m a broccia. La calibratura sarà p u r e effettuata sul d i a m e t r o esterno, t e n e n d o presente che i denti calibratori dei fianchi s o p p o r t a n o forti incrementi con passo corto (0,7 x passo dente sgrossatore) men- t r e i denti calibratori del d i a m e t r o esterno dovranno avere l ' i n c r e m e n t o ridotto da m m . 0 , 0 3 ÷ 0 , 0 6 con un passo uguale agli sgrossatori o p e r lo m e n o con le gole aventi sufficiente spazio p e r contenere age- volmente il truciolo.

Nella calibratura dei fianchi del profilo scana- lato si possono adottare incrementi anche fino ad 1 m m . sul d i a m e t r o , senza che si d e b b a registrare una sensibile caduta di r e n d i m e n t o nella broccia.

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Gli incrementi d i a m e t r a l i n o r m a l m e n t e a d o t t a t i sono indicati nel d i a g r a m m a fig. 7.

È p u r e interessante in q u e s t ' a l t r o d i a g r a m m a se- guire i r e n d i m e n t i ottenuti con brocce a diverso incremento :

Brocciatura scanalata Ø est — 60 mm Ø int = 52 mm n. 16 alette 1 = 120 mm

Acciaio legato: R = 75 kg/mm2

p r e v e d e r e la c a l i b r a t u r a finale, è possibile eseguire all'inizio della seconda broccia, la ripassatura dei

Fig. 9.

vani creati con la p r i m a e proseguire q u i n d i nell'e- secuzione del profilo scanalato come avviene nel si- stema ad aletta costante.

A l c u n e particolarità s u l l e b r o c c e p e r profili a d e v o l v e n t e

Le identiche n o r m e seguite p e r lo studio delle brocce a profilo scanalato valgono p e r le brocce con profilo ad evolvente. Segnaliamo u n i c a m e n t e che è possibile eseguire la sgrossatura con profilo retti- lineo o p p u r e a profilo evolvente. (Vedi figura n. 10).

Oggi non siamo ancora in grado di dire con certezza quale dei due metodi è il migliore.

In queste particolari brocce i taglienti possono essere i n c r e m e n t a t i in p r o p o r z i o n e alla corda del d e n t e in corrispondenza al d i a m e t r o di lavoro. P e r facilitare e r e n d e r e razionale la costruzione della broccia si formano da 3÷4 g r u p p i di incrementi

(vedi figura n. 11).

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432 433

Fig. 10 - Sgrossatura con brocce a profilo ad evolvente e con brocce a profilo rettilineo.

Fig. 8 - Diagramma del rendimento ottenuto con brocce cali- bratrici a incrementi diversi.

Si è osservato che le r o t t u r e dei denti nelle cali- bratrici si verificavano con frequenza all'inizio della calibratura del d i a m e t r o esterno vale a dire al ter- mine della calibratura delle alette. Detto inconve- niente è stato eliminato intercalando i tagliandi fra il p r i m o dente calibratore del d i a m e t r o ed il terzo dente finitore come illustrato nella figura 9.

Nel caso in cui la serie sia di due brocce, anzichè

Incremento massimo Incremento medio Incremento minimo Bronzo

Ghisa Hd > 210

Ghisa Hd < 210

Acciaio R = 115 k g / m m2

Acciaio R = 105 kg/mm2

Acciaio R = 90 kg/mm2

Acciaio R = 75 kg/mm2

Acciaio R = 60 kg/mm2

Incremento minimo Incremento medio Incremento massimo

Fig. 7.

Diagramma degli incrementi in funzione del metallo da brocciare.

III Broccia

II Broccia

I Broccia

Fig. 6 - Broccia ad alette a larghezza costante.

Calibratrice III Broccia

II Broccia

I Broccia

Scabrosità media Scabrosità media misurata sulla generatrice misurata sulla circonferenza

NOTA - Le scabrosità sono state rilevate sul 3° pezzo.

N. pezzi eseguiti prima che la minora- zione della broccia risulti intollerabile.

quota minima

quota massima

N. pezzi eseguiti tra 2 affilature I Prova: Broccia 1° sist. incrini.

diam. mm 0,10

II Prova: Broccia 2° sist. calibr.

con incr. diam. 0,25 III Prova: Broccia 2° sist. calibr.

con incr. diam. 0,35 IV Prova: Broccia 2° sist. calibr.

con incr. diam. 0,45

Materiale da brocciare

Incremento diametrale mm

(3)

Broccia

Fig. 11 - Ripartizione degli incrementi in funzione della corda del dente.

A cagione del profilo evolvente n o n è possibile r a s t r e m a r e i denti come nelle brocce scanalate p e r cui nella brocciatura dei m a t e r i a l i pastosi, p o t r a n n o riscontrarsi g r i p p a t u r e nei fianchi dei d e n t i . L'inizio

Fig. 12

delle g r i p p a t u r e si osserva sulla p a r t e posteriore del dente p e r cui in q u a l c h e caso si r e n d e necessario p r o c e d e r e ad assottigliarlo p e r circa metà della sua lunghezza come da figura n. 12 allo scopo di r i d u r r e l'attrito ed ovviare l ' i n c o n v e n i e n t e . Nella maggio- ranza dei casi è p e r ò sufficiente n i t r u r a r e la broccia.

A l c u n e particolarità s u l l e b r o c c e p e r t a g l i o c h i a v e t t a

Risultati interessanti sono stati ottenuti cali- b r a n d o i fianchi e c o s t r u e n d o la broccia in d u e t r a t t i distinti : il p r i m o con passo e i n c r e m e n t o nor- male p e r la sgrossatura, il secondo con passo corto e i n c r e m e n t o elevato p e r la c a l i b r a t u r a . A n c h e in queste brocce, come p e r le scanalate è bene inter- calare il tagliente tra l ' u l t i m o dente c a l i b r a t o r e del- l'aletta ed il terzo dente finitore. Nel d i a g r a m m a seguente sono r i p o r t a t i dati relativi al r e n d i m e n t o ricavati con brocce a diverso i n c r e m e n t o :

Brocciatura taglio chiavetta:

largh, mm 12; prof. mm 5; l = mm 70 Acciaio legato R = 75 kg/mm2

I Prova : Broccia

1° sistema increm. mm 0,10 II Prova : Broccia

calibratr, increm. mm 0,15 III Prova: Broccia

calibratr, increm. mm 0,30 IV Prova : Broccia

calibratr, increm. mm 0,40

N. pezzi eseguiti tra 2 affilature Fig. 13 - Diagramma del rendimento, ricavato variando l'incremento

dei denti di calibratura.

Alcune particolarità s u l l e b r o c c e per l a v o r a z i o n e e s t e r n a

Le brocce p e r la lavorazione esterna sono im- piegate n o r m a l m e n t e p e r forti p r o d u z i o n i dove l'e- levato costo dell'utensile è compensato dal m i n o r costo di esercizio. A causa delle difficoltà che si in-

contrano nella lavorazione dell'acciaio i m p i e g a n d o frese con taglienti in lega d u r a , a n c h e se si adotta la spoglia negativa, la b r o c c i a t u r a , nella maggio- ranza dei casi è vantaggiosa. Nella lavorazione della ghisa, la fresatura con taglienti in lega d u r a con- sente già elevate p r o d u z i o n i a basso costo, p e r cui difficilmente p o t r à essere sostituita con vantaggio dalla brocciatura. Si p u ò r i t e n e r e c o m u n q u e che il p r o b l e m a di dotare le brocce con taglienti in lega d u r a n o n sia ancora stato studiato a fondo, special- m e n t e p e r q u a n t o r i g u a r d a la lavorazione della ghi- sa n o r m a l e , dove lo sforzo di s t r a p p a m e n t o u n i t a r i o è a l q u a n t o basso, il truciolo è friabile e possono es- sere a d o t t a t e velocità di taglio r i d o t t e (inferiori a 10 m t . ) , senza particolare d a n n o alla lega d u r a . A n c h e l ' a c c o p p i a m e n t o fresa broccia su m a c c h i n a fresatrice n o n risulta che sia stato ancora sufficien- t e m e n t e diffuso m e n t r e tale p r i n c i p i o m e r i t a di es- sere preso p a r t i c o l a r m e n t e in esame p e r l'economia che p u ò p o r t a r e su molte lavorazioni. La fresa ese- guirà la sgrossatura con forte a v a n z a m e n t o m e n t r e la broccia p o t r à eseguire la c a l i b r a t u r a sfruttando l ' a v a n z a m e n t o r a p i d o della tavola. P e r la calibra- t u r a di pezzi in ghisa è consigliabile usare la broccia con taglienti in lega d u r a .

duzioni di quota dovute a l l ' a s p o r t a z i o n e del sopra- metallo nell'affilatura di q u a l u n q u e t i p o di broccia :

Profilo da eseguire Frese Brocce

Fresa Broccia Profilo da eseguire

Fig. 14 - Esempi di brocciatura e fresatura combinate.

A l c u n e particolarità c o m u n i a diversi tipi di b r o c c i a

Riduzione di quota riscontrabile nelle affilature del- le brocce.

Nei casi di brocciatura in cui è richiesta u n a tol- leranza sul pezzo finito molto ristretta è necessario a d o t t a r e u n a m i n i m a spoglia superiore del taglien- t e , allo scopo di limitare al m i n i m o le riduzioni di quota causate nell'affilatura. Le riduzioni che si riscontrano r i s u l t a n o :

— p e r brocce a nucleo c i r c o l a r e : D — Dl = 2.s.tg.β.

(vedi fig. n. 15);

— p e r brocce p i a t t e : H — Hl = s.tg.β.

Nel diagramma (fig. 16) sono dimostrate le ri-

S = metallo asportato nell'affilatura Fig. 15

P e r limitare al minimo la riduzione di quota si adotta l'accorgimento di r i d u r r e gradualmente l'an- golo di spoglia superiore dei denti finitori come segue:

— I° dente β = 1°

— II° dente β = 30'

— III° dente e seguenti β = 15'.

dove p e r effetto della riduzione del coefficiente di attrito si evitano le grippature sui fianchi dei denti.

Il diagramma (fig. 17) riporta i risultati medi otte- nuti con diversi tipi di brocce n i t r u r a t e .

Profilo dente corretto.

P e r favorire il distacco del truciolo evitando di rimuoverlo dal tagliente con lo scopino è consiglia- bile eseguire la d o p p i a affilatura frontale come da figura n. 8. In p a r t i c o l a r e nelle brocce p e r lavora- zioni esterne p u ò rendersi necessario provocare il distacco del truciolo servendosi di speciali forme di profilo (vedi figura n. 19). Altre volte p e r evitare g r i p p a t u r e sul dorso del dente è necessario preve- dere la d o p p i a spoglia superiore (vedi figura n. 20).

Brocce con manicotto finale riportato.

Allo scopo di a u m e n t a r e la d u r a t a della broccia ed evitare di eseguire la finltura con ripassatrice, possono essere studiate brocce con manicotto finale

Fig. 16 - Riduzione delle di- mensioni della broc- cia, causata dall'af- filatura.

Q u a n d o l'angolo β è m i n o r e di un grado è con- sigliabile p e r evitare g r i p p a t u r e sul dorso dente di eseguire l'indurimento superficiale della broccia in sali tipo Holden. P e r d i m i n u i r e la fragilità della p u n t a tagliente si consiglia d o p o la n i t r u r a z i o n e di riaffilare la broccia frontalmente.

Le esperienze condotte con brocce n i t r u r a t e h a n - no registrato un a u m e n t o di r e n d i m e n t o dal 20 % al 100 % rispetto alle brocce n o r m a l i . In particolare la n i t r u r a z i o n e è vantaggiosa sui profili ad evolvente

r i p o r t a t o che p u ò p e r m e t t e r e la sostituzione dei denti lisciatori q u a n d o questi risultano m i n o r a t i sul d i a m e t r o (vedi figura n. 21).

Tale accorgimento è risultato utile sia su brocce scanalate che cilindriche p u r c h è di d i a m e t r o supe- riore a 45 m m .

Refrigerante.

Deve r i s p o n d e r e ai seguenti r e q u i s i t i :

— r i d u r r e gli a t t r i t i , assorbire calore, a u m e n t a r e

B) Rendimento brocce nitrurate

A) Rendimento brocce normali

Cilindriche Scanalate Evolvente

Fig. 17 - Diagramma del rendimento con brocce nitrurate.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - A. 7 - N. Il - NOVEMBRE 1953 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO -NUOVA SERIE - A. 7 - N. 11 - NOVEMBRE 1953 Pezzo

Zona con incremento: 1,25 x i Zona con incremento: 1,1 x i Zona con incremento = i (come

p. prof. scanalati) Zona con incremento = 0,9 x i

434

Riduzioni radiali in 1/100 Riduzioni diametrali

Metallo asportato nell'affilatura

Indice di rendimento

435

Whitworth Per spianatura Per chiavetta

(4)

Figg. 18-19-20 - Profili di denti corretti.

la d u r a t a di taglio, facilitare il distacco del tru- ciolo.

Da prove p r a t i c h e si p u ò d e d u r r e che p e r l'ac- ciaio con R < 6 5 K g . / m m q . e p e r pezzi corti con l 50 m m . si p u ò usare con b u o n i risultati miscela refrigerante acqua-olio solubile, m e n t r e p e r ac-

Fig. 21 - Broccia con manicotto finale riportato.

con l'impiego della miscela acqua-olio solubile nella brocciatura dell'acciaio con R = 6 5 ÷ 1 1 5 K g . / m m q . un a u m e n t o di circa il 10 % nello sforzo di taglio rispetto ai risultati ottenuti con olio m i n e r a l e .

Come dimostrazione r i p o r t i a m o i d i a g r a m m i in cui sono indicati i r e n d i m e n t i ottenuti e gli sforzi di taglio registrati nella brocciatura di un foro ci- lindrico e nella spianatura di un pezzo r e t t a n g o l a r e .

kg. richiesti per la trazione della broccia

Con olio emuls. I Prova : Registrato kg 3400

Sostituito il refrigerante emulsionabile con olio da taglio, lo sforzo di trazione è sceso a 2800 kg.

I Prova: con olio emulsionatole 10% + 90%H2O

V Prova : con olio sulfonato, S = 5%

NOTA: L'affilatura delle brocce veniva effettuata quando lo sforzo di trazione raggiungeva kg 3500.

N. pezzi eseguiti tra 2 affilature

Brocciatura cilindrica Ø mm 26;

l = mm 109; Mater. Acciaio le- gato R = 80 k g / m m2

Fig. 22 - Diagramma di rendimento e di sforzo di taglio in una brocciatura cilindrica con differenti tipi di lubrificanti.

kg richiesti per la trazione della broccia

Con olio emuls. I Prova: Registrato kg. 17.000-

Sostituito il refrigerante emulsionabile con olio da taglio, lo sforzo di trazione è sceso a 15.000 kg.

I Prova: con olio emulsionabile 2 0 % + 80% H2O

NOTA: L'affilatura delle brocce veniva effettuata quando lo sforzo di trazione raggiungeva kg 20.000.

N. pezzi eseguiti tra 2 affilature

Spianatura pezzo rettangolare;

1 = 5 0 mm; h = 140 mm; Mater.

Acciaio legato R = 80 kg/mm2

Fig. 23 - Diagramma di rendimento e di sforzo di taglio in una brocciatura di superficie rettangolare con differenti tipi di lubrificanti.

ciaio con R > 65 K g . / m m q . e p e r pezzi lunghi oltre Superfinitura delle superfici affilate.

50 m m . è preferibile l'impiego di olii da taglio. Ot- L ' a r g o m e n t o della superfinitura delle superfici t i m i risultati si ottengono con gli olii sulfonati ri- che si ottengono con l'affilatura è oggetto di n u m e - spetto agli olii c o m u n i . È stato inoltre riscontrato, rose t r a t t a z i o n i , l i m i t e r e m o a r i p o r t a r e nei dia-

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N. pezzi eseguiti tra 2 affilature Scabrosità media Scabrosità media misurata sulla generatrice misurata sulla circonferenza

I Prova - Durata, scabrosità e forza di trazione su:

Brocciatura cilindrica Ø 25 mm; 1 = 30 mm Mater. Acciaio legato R = 75 k g / m m2

NOTA: I rilievi sono stati effettuati ogni 250 pezzi.

kg necess. traz. broccia

Toller. di scabr. ammessa Toller. di scabr. ammessa

Broccia con tagl. lappato

Fig. 24 - Grado di finltura e potenza assorbita con broccia normale e broccia lisciata.

NOTA - L'affilatura delle brocce viene eseguita quando lo sforzo di

trazione raggiunge kg 13.500. II Prova - Brocciatura di un profilo ad

evolvente: Ø est. mm 57; 0 int.

mm 50; 1 = 90 mm; Z = 16; Modulo =

= 3,25; Acciaio legato R = 75 k g / m m2

Fig. 25 - Confronto tra rendimento e potenza assorbita con broccia nonnaie e broccia lisciata.

g r a m m i (figg. 24-25) alcuni risultati ottenuti in pra- tica che convalidano l'utilità di tale operazione.

Le prove sono state eseguite con brocce aventi la seguente forma del tagliente :

Fig. 26

P e r l'affilatura sono state impiegate mole aventi le seguenti caratteristiche :

Grado di molatura

S g r o s s a t u r a F i n l t u r a L a p p a t u r a

Caratteristiche mola

3 8 A 6 0 K 5 V B E 3 8 A 8 0 J 5 V B E

A 1 2 0 M 8 E

Casa costruttrice

N o r t o n N o r t o n N o r t o n

A u t o m a t i s m o d e l l e brocciatrici

Risultano in corso in America prove p e r r e n d e r e automatica l'operazione di b r o c c i a t u r a . Non è facil- m e n t e giustificabile come p e r le grandi p r o d u z i o n i non siano ancora state costruite m a c c h i n e a u t o m a - tiche specialmente p e r la brocciatura interna dove non occorra il bloccaggio del pezzo. È provato nella maggioranza dei casi che la broccia, progettata, co- struita e riaffilata a regola d ' a r t e p u ò lavorare senza inconvenienti e meglio degli altri utensili m u l t i p l i . Gran p a r t e delle anomalie che si riscontrano nella brocciatura sono i m p u t a b i l i al materiale da broc- ciare che sovente presenta variazioni intollerabili di lavorabilità tra pezzo e pezzo. Questo ostacolo do- vrebbe essere superato con il miglioramento della tecnica siderurgica, dello stampaggio e del tratta- m e n t o termico e si dovrebbe giungere al p i ù presto, seguendo tale p r i n c i p i o , gradi di produttività supe- riori agli attuali con brillanti risultati economici.

Felice Basili

{al V Convegno Internazionale delle Fabbricazioni Meccaniche)

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Broccia con affilat. normale

N. pezzi eseguiti tra 2 affilature

kg richiesti per la trazione della broccia

I Proca: con affilatura normale

II Prova : con taglienti lappati

437

II Prova: con olio minerale comune

III Prova: con olio sulfonato, S = l%

IV Prova: con olio sulfonato, S = 2%

II Prova: con olio minerale comune

III Prova : con olio sultanato, S — 2%

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