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Appello di pace Meeting interreligioso di Cipro

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Academic year: 2022

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Appello ai lettori Ricordiamo ai nostri affezionati lettori che abbiamo sempre bi- sogno delle contribu- zioni volontarie.

Chiunque vuole può lasciare una modesta offerta al momento del ritiro della pro- pria copia. Per offerte consistenti ci si può rivolgere al Parroco o al Direttore.

Teniamo a precisare che si tratta di contri- buzioni volontarie, che nessuno deve sentirsi minimamen- te obbligato, “Il Dialo- go” resta gratuito per tutti.

Da ricordare:

• Venerdì 12: Centri di ascolto della Parola

• Sabato 13: Santa Lucia, Santa messa ore 8,30

• Domenica 14: Offertorio per i bisognosi della comunità

• Venerdì 26: Progetto Tabor in Parrocchia

S O M M A R I O

Un po’ di magistero p. 2 Scuola di teologia….. p. 3 P Cantalamessa… la

Parola di Dio

p. 3

Consigli per la salute p. 4

Intenzioni di Preghiera p. 8 Verbale consiglio pastorale p. 7

Uomini e donne di religioni e culture differenti ci siamo ritrovati a Cipro, in questa isola

bella e ferita, per pregare, dialogare, far crescere una civiltà di pace, di cui il mon- do ha bisogno per non di-

ventare disumano. Sono stati giorni di pace, pieni di fiducia che la pace è pos- sibile.

Siamo in un passag- gio difficile della storia. Tante sicu- rezze sono scosse dalla crisi economi- ca che attanaglia il mondo. Molti sono

pessimisti sul futuro. I paesi più ricchi

concentrano la loro attenzione sulla tutela dei loro cittadini. Ma un gran-

de mondo di poveri pagherà un duro prez- zo di questa crisi. Pen- siamo con molta pre- occupazione ai milioni di nuovi e antichi po- veri, vittime di un mer- cato che si pensa onni- potente.

Troppi, infatti, soffrono in questo nostro mondo, per le guerre, la po- vertà, la violenza. Non si può essere felici in un mondo così pieno di sof- ferenze. Non si può chiudere il cuore alla compassione. Sentiamo il dolore dei popoli ostaggi della guerra, di quanti debbono lasciare le loro case per l'odio etnico o per i nazionalismi, di quanti sono rapiti e scomparsi.

Tanti, troppi,

Appello di pace

Meeting interreligioso di Cipro

Continua a Pag. 4 Nicosia, martedì, 18 novembre

2008 - Ecco l'Appello di pace lan- ciato al termine del Meeting in- ternazionale dal titolo “La civiltà della pace. Religioni e culture in dialogo”, organizzato dalla Co- munità di sant'Egidio e dalla Chiesa Ortodossa di Cipro.

Il mondo odierno potrebbe imparare molto dalla veggente Bernadette Soubi- rous di Lourdes, afferma l'autrice di un nuovo libro sulle apparizioni mariane alla ragazza francese.

Elizabeth Ficocelli, giornalista e autrice di “Lourdes: Font of Faith, Hope and Charity” (Lourdes: Fonte di Fede, Spe- ranza e Carità) (Paulist Press), ha confes- sato la sua speranza che Benedetto XVI presenti al mondo l'esempio della Santa durante la sua visita a Lourdes.

In questa intervista concessa a ZENIT, la Ficocelli commenta le ragioni per le quali è in continuo aumento la popolarità di questa meta di pellegrinaggi, racconta la sua esperienza personale a Lourdes e confessa ciò che spera che il Papa sottoli- nei nel corso della sua visita.

Perché Lourdes continua ad attirare le folle

Una giornalista e scrittrice condivide il suo pensiero

Cosa attira di Lourdes, soprat- tutto per quanto riguarda gli stranieri che la visitano?

Ficocelli: Ci sono molti fattori che at- tirano la gente a Lourdes, anche a co- sto di attraversare oceani e continen- ti. Sicuramente si spera nei miracoli fisici, com'è avvenuto fin dai primi giorni delle apparizioni. Ciò si eviden- zia nel numero di pellegrini malati e handicappati a livello fisico che visita- no ogni anno la cappella provenendo da ogni parte del mondo – più di 7- 0.000 – e nei 100.000 volontari che viaggiano con loro per assisterli du- rante il loro pellegrinaggio. Meno vi- sibili, ma non per questo meno im- portanti, sono i pellegrini che vanno a Lourdes spe-

Continua a pag. 5 ANNO IX 7 DICEMBRE 2008

NUMERO 12

MENSILE DI INFORMAZIONE - PARROCCHIA “NOSTRA SIGNORA DEL CEDRO” - S. MARIA DEL CEDRO (CS) E-Mail: definogaetano@libero.it - info@nostrasignoradelcedro.it - http://www.nostrasignoradelcedro.it

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Dio ha l’iniziativa. La divina Rivelazione si manifesta co- me Parola di Dio.

6. “Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelare se stesso e manifestare il mistero della sua volontà”. Di fronte al rischio di imprigionare il mistero di Dio in schemi soltanto umani e in un rapporto freddo ed arbitrario, il Concilio Vaticano II, nella Dei Verbum, fa sintesi della fede plurisecolare della Chiesa, pro- ponendo le linee maestre di una corretta riflessione. Dio si manifesta in manie-

ra tanto gratui- ta, quanto di- retta a stabilire un rapporto in- terpersonale di verità e di amore con l’uomo e il

mondo che ha crea- ti. Egli ri- vela se stesso nella realtà visibile del cosmo e della storia “con e- venti e parole intimamente con- nessi”, mostrando così una

“economia della rivelazione”, ossia un progetto che mira alla salvezza dell’uomo e con lui di tutta la creazione. Ci viene così rivelata insieme la verità su Dio, uno e trino, e la verità sull’uomo, che Dio ama e vuol rendere feli- ce, verità che attinge il massimo splendore in Gesù Cristo, il qua- le “è insieme il mediatore e la pienezza di tutta intera la Rivela- zione”.

Questo rapporto di gratuita co- municazione, che suppone una profonda comunione, in analo- gia con la comunicazione uma- na, viene qualificato da Dio stes- so sua Parola, ‘Parola di Dio’.

Essa va perciò, sempre radical- mente compresa come un atto personale di Dio uno e trino che ama, perciò parla, e parla all’uo- mo perché riconosca il suo amo- re e gli corrisponda. Una lettura attenta della Bibbia lo attesta

fidatagli dal Padre (cf. Gv 5,36; 17,4)”.

Sicché Gesù nella sua vita terrena ed ora celeste assume e realizza tutto il fine, il senso, la storia e il progetto che sta dentro la Parola di Dio perché, come recita Sant’Ireneo: “Cristo ci ha recato ogni novità portandoci se stes- so”.

È pastoralmente importante, alla luce di Gesù Cristo, saper cogliere, per a- nalogia, la valenza plurima che riveste la Parola di Dio nella fede della Chie- sa, secondo la testimonianza della Bibbia stessa. Si manifesta, infatti, come Parola eterna in Dio, si irradia nella creazione, assume profilo stori- co nei profeti, si manifesta nella per- sona di Gesù, risuona nella voce degli apostoli, ed oggi viene proclamata nella Chiesa. Forma un insieme, la cui chiave interpretativa, per l’ispirazione dello Spirito Santo, è Cristo-Parola.

“La Parola di Dio, che era in principio presso Dio, non è, nella sua pienezza, una molteplicità di parole; essa non è molte parole, ma una sola Parola che abbraccia un gran numero di idee di cui ciascuna idea è una parte della Parola nella sua totalità (…). E se il Cristo ci rimanda alle ‘Scritture’, co- me quelle che gli rendono testimo- nianza, considera i libri della Scrittu- ra un unico rotolo, perché tutto ciò che è stato scritto di lui è ricapitolato in un solo tutto”. Si vede così una continuità nella differenza.

A questa ricchezza della Parola, la Chiesa presta il suo essenziale annun- cio. Dalla Parola di Dio la comunità cristiana si sente generata e rinnova- ta, se la sa comprendere in Gesù Cri- sto. Ma è anche vero che la Parola di Gesù (che è Gesù) deve essere com- presa, come lui stesso diceva, secondo le Scritture (cf. Lc 24,44-49), ossia nella storia del popolo di Dio dell’An- tico Testamento, che lo ha atteso co- me Messia, ed ora nella storia della comunità cristiana, che l’annuncia con la predicazione, lo medita con la Bibbia, ne sperimenta l’amicizia e la guida nella vita. San Bernardo affer- ma che sul piano dell’Incarnazione della Parola, Cristo è il centro di tutte le Scritture. La parola di Dio, già udi- bile nell’Antico Testamento, è diven- tata visibile in Cristo.

LA PAROLA DI DIO NELLA VI- TA E NELLA MISSIONE DELLA CHIESA, Lineamenta del sinodo dei vescovi,, ottobre 2008

dalla Genesi all’Apocalisse. Quando si legge, e soprattutto si proclama la Parola di Dio, come avviene nella Eucaristia “sacramento per eccel- lenza” e negli altri sacramenti, il Signore stesso ci invita a ‘realizzare’

un evento interpersonale, singolare e profondo, di comunione tra Lui e noi, e tra di noi. La Parola di Dio, infatti, è efficace e compie ciò che afferma (cf Eb 4,12).

Gesù Cristo è la Parola di Dio fatta carne, la pienezza della Rivela-

zione

9. “Dio, che aveva già

parlato nei tempi anti- chi molte volte e in diversi mo- di ai padri per mezzo dei pro- feti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Fi- glio” (Eb 1,1s). I cristiani per lo più avvertono la centralità della perso- na di Gesù Cristo nella Rivelazione di Dio. Ma non sempre sanno co- gliere le ragio-

ni di tale im- portanza, né capiscono in che senso Ge- sù è il cuore della Parola di Dio, e quindi, anche nella lettura della

Bibbia, faticano a farne una lettura cristiana.

Intanto, sempre alla luce della Dei Verbum, si ricorderà che Dio ha voluto una iniziativa del tutto im- prevedibile, eppure avvenuta:

“Mandò suo Figlio, cioè il Verbo eterno, che illumina tutti gli uomi- ni, affinché dimorasse tra gli uomi- ni e ad essi spiegasse i segreti di Dio (cf. Gv 1,1-18). Gesù Cristo dunque, Verbo fatto carne, manda- to come uomo agli uomini, ‘parla le parole di Dio’ (Gv 3,34) e porta a compimento l’opera di salvezza af-

Un pò di Magistero...

RIVELAZIONE, PAROLA DI DIO, TRADIZIONE E MAGISTERO

(parte 1

a

)

Rubri ca, cu rata d a Fat ima Rezzu ti, con la pr opost a di

alcun i bran i tratt i dai docu-

menti uffici ali de lla Ch iesa

(3)

Sono trascorsi tre anni dall'ini- zio del corso di

teologia, è stata un'esperienza ricca di cose nuove, le materie erano interes- santi e coinvolgenti, tutto bello e nuo- vo da ascoltare ma gli esami erano un bel problema per un cervello messo a riposo per ciò che riguardava lo stu- dio, ma la disponibilità e la compren- sione dei professori quasi tutti Don mi ha fatto superare anche quell'osta- colo. Don Michele Oliva ci ha spiega- to la Sacra Scrittura una delle materie più comprensibile perchè arricchita dal modo di fare di Don Michele.

Ad ogni lezione ci portava delle foto- copie sui passi della Bibbia. Una di queste dataci all'inizio del corso mi ha fatto provare un sentimento di fan- ciullezza, perchè raccontava la Bibbia come una fiaba, ed è proprio di questo

scritto che voglio farvi partecipi. Il titolo è LA CITTA' DELLA BIB- BIA.

La Bibbia è simile a una città bellissima. Possiamo chiama- re questa città con il nome di città della Bibbia. E' una città attraver- sata da un fiume di acqua limpida e cristallina, un fiume che da bel- lezza e vita a tutta questa città. La Città della Bibbia, come ogni città ha le sue strade che sono i libri in cui è suddivisa. Le sue case, ossia i capitoli. Le stanze di cui ogni casa è formata che sono i versetti.

Guardando gli anni in cui si co- minciò a costruire e a quelli in cui la costruzione fu completata e fis- sandoci sullo stile architettonico

delle strade e degli edifici , possiamo in- travedere due zone : la più antica e la più recente. Nella parte antica ci sono 46 strade e nella nuova 27.

Non tutte le strade sono uguali. Ce ne sono di più lunghe e di più cor- te. Alcune sono strette e oscure,ma non ci sono vicoli ciechi: tutte co- municano le une con le altre. An- che le case sono molto diverse, ce ne sono di grandi come veri palaz- zi. Altre sono piccoline. A dire del postino, nelle 27 strade della parte nuova ci sono 259 case. E' anche abbastanza facile in questa città trovare quartieri tipici. Nella parte antica ad esempio c'è il quartiere degli Storici, dei Profeti, dei Saggi.

Nella parte più recente c'è il quar- tiere dei Van-

Piccola esperienza del corso di teologia

(Mandato Lina)

La prima domanda è la stessa che si pongono anche i nostri lettori: cosa

fa per scrivere le sue omelie?

Padre Cantalamessa: [...ride...] Co- sa faccio? Leggo la Parola di Dio.

Prima di pensare alle mie riflessio- ni, cerco di stare sul-

la Parola di Dio, di cercare qual è il mes- saggio che in quel momento particolare in cui ci troviamo, in cui mi trovo, emerge della Parola di Dio.

Di solito all'inizio è una piccola luce che

poi via via si conferma, si rassoda, rivela un rapporto con una situazio- ne o un problema presenti. Aiuta molto un clima di preghiera, di a- scolto dello Spirito Santo, perché è lui che ha ispirato la Sacra Scrittura e solo lui la sa spiegare, applicare al mondo di oggi.

Cosa consiglia a un cristiano che vuole meditare sulla Parola per trarne delle lezioni utili per la pro- pria vita o per prendere delle deci- sioni importanti sotto lo sguardo di Dio?

Padre Cantalamessa: Dipende un po' dallo stato, dai doveri di questa persona. Se si tratta di un uso solo personale della Parola di Dio per la propria vita, la cosa migliore è co- minciare a usare la Parola di Dio

che la Chiesa ci offre attraverso la liturgia: la liturgia delle ore, la messa...Perché spesso il Signore per parlare si serve della scelta

della Chiesa, delle let- ture del giorno.

Stare

con le orecchie attente alle let- ture del giorno spesso rivela che c'è una risposta ad un problema particolare. Una parola appare fatta su misura per noi tanto che alle volte uno è costretto a dire:

"Questo è stato scritto proprio per me!". Dun- que valorizzare molto la scelta non personale ma comunitaria fatta dalla Chie- sa nella liturgia.

E poi c'è la scelta personale, cioè, rileggere dei brani della Scrittura che in passato hanno avuto certa un'importanza per noi, che ci hanno parlato. Spesso il Signore torna a parlare attraverso gli stes-

si testi e a dirci cose sempre nuove e a- datte alle situazioni che stiamo vivendo.

Quindi, valorizzare delle Parole di Dio che sono state per noi in pas- sato delle indicazioni importanti.

C'è un altro mezzo poi che viene usato volentieri nel Rinnovamen- to Carismatico, ma non solo, ed è quello - dopo aver pregato - di fare un atto di fede, di aprire la Bibbia pensando di trovarci una risposta del Signore, o alle volte addirittura decisioni da prendere in base alla Parola di Dio che ci capita sotto gli occhi. Questo è un mezzo non inventato oggi dal Rinnovamento Carismatico. Per esempio, è quello che accadde a Sant'Agostino, che nel momento cruciale della sua conversione, aveva con sé le Lettere di San Pa-

olo e aprendole deci- so a prendere come volontà di Dio il pri- mo passo che vi a- vrebbe letto, gli capi- tò Romani 13, dove si dice: “non fra impu- rità e licenze”,

"indossiamo le armi della luce”. Subito sentì che leg- gendo gli veniva addosso una luce e una serenità tali che capì di po- ter vivere casto. Lo stesso accad- de a san Francesco, quando non sapeva ancora

Continua a Pag. 7

Consigli di padre Cantalamessa per scoprire la Parola di Dio

Come è possibile rintracciare nel- la Bibbia la Parola di Dio indiriz- zata a me in questo momento?

A questa domanda ha voluto ri- spondere padre Raniero Cantala- messa, OFM Cap., predicatore della Casa Pontificia, in una re- cente intervista.

Continua a Pag. 6

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casi è secondaria a malattie sistemiche (sindrome di Ra- ynaud). Il fenome- no di Raynaud si può dunque accompagnare a malat- tie autoimmuni o collagenopatie (Sclerodermia, LES, Artrite Reumatoide) in cui il sistema di difesa dell’or-

ganismo aggredisce le sue stessi compo- nenti; si può associare a malattie profes- sionali, per i piccoli ripetuti traumi sulle

arteriole come per i pianisti, dattilogra- fe, carpentieri; a farmaci (nicotina, e- stro-progestinici); a malattie vascolari (arteriopatie obliteranti, compressio- ne dell’arteria succlavia per una costa sopran- numeraria); a malattie endocrine come l’ipofunziona- mento della tiroide, alterazioni del ciclo mestruale. Ai fini di una corretta diagnosi, oltre alla visita dall’an- giologo e agli esami del sangue si dovrà effettuare un esame doppler del distretto vascolare interessato. Il fenomeno di Raynaud è assolutamente benigno e autolimitante, a meno che non sia secondario ad altre patologie, in questo caso non esistono cure specifiche ma si possono solo limitarne le manifestazioni. I casi più gravi possono presentare delle piccole ulcere con lesioni necrotiche delle dita. Essendo scatenato dal freddo, dal fumo o da forti emozioni, risulta indispen- sabile smettere di fumare, evitare di sporsi al freddo (ben coperti d’inverno, e non so- lo le mani) e qualora la visita medica lo richiedesse assumere vasodilatatori e antiaggreganti.

La malattia di Raynaud (medico che per primo la descrisse nel 1862) è una patologia vascolare che

interessa il 2-5% della popolazione mondiale e si manife- sta a carico delle dita delle mani e in misura minore dei piedi; raramente possono essere interessati dal fenomeno anche il naso e le orecchie. Il tipico fenomeno di Raynaud si manifesta dapprima con colorazione bianca delle dita (fase ischemica) dovuta all’arresto della circola-

zione nei microvasi sia arteriosi che ve- nosi per vasocostrizione, la ridotta ossigenazione dei tessuti si associa a formicolii, perdita di sensibilità e dolore; successivamente le dita assu- mono una colorazione bluastra (fase

cianotica) per vasodilatazione arteriola- re (non arriva sangue al dito), ed infine con rossore (fase eritematosa) per iperafflusso da vasodilatazione massiva.

Il fenomeno è bilaterale e si presenta sempre con l’espo- sizione al freddo, per regredire sino a

scomparire con il caldo; i fattori in grado di scatenare i sintomi sono, oltre al freddo, il fumo di sigaretta e le forti emozioni. Si presenta per lo più in giovani donne o in donne nella prima fase della menopausa. Presente per anni può scomparire improvvisa- mente e migliorare con la gravidanza.

In più del 50% dei casi il fenomeno può essere primitivo, cioè dovuto ad

una esagerata risposta al freddo, o ad altri stimoli, da parte delle arteriole delle dita (vasospasmo), in questo caso si parla di malattia di Raynaud, nell’altra metà dei

Rubrica curata da Guaragna Morena, studentessa di me- dicina, che offre alcuni pic-

coli consigli per la salute.

stanno soffrendo.

Questo non è il tempo per chiu- dersi nel pessimismo. Ma è l'ora di ascoltare il dolore di tanti e di la- vorare per fondare un nuovo ordi- ne mondiale di pace. La ricerca della giustizia, il dialogo, il rispet- to dei più deboli, sono gli stru- menti per costruire

questo nuovo ordine.

Ma, per fare questo, c'è bisogno di più spi- rito e di più senso di umanità! Un mondo senza spirito diventa presto disumano.

Le nostre tradizioni

religiose, nelle loro differenze, di- cono forte che un mondo senza spirito non sarà mai umano: gri- dano che lo spirito e l'umanità non possono essere calpestati dalla guerra; chiedono pace. Vogliono la pace, la chiedono, la implorano nella preghiera da Dio. Le religioni

sanno che parlare di guerra in no- me di Dio è un assurdo ed è una bestemmia. Sono convinte che dalla violenza e dal terrorismo non nasce un'umanità migliore. Non credono al pessimismo dello scontro inevita- bile tra religioni e civiltà. Sperano e pregano perché, tra i popoli e tra gli uomini, si costruisca una comunità

vera nella pace.

Nessun uomo, nessun popolo, nessuna comuni- tà è un'isola. C'è sempre bisogno dell'altro, dell'a- micizia, del per- dono e dell'aiuto dell'altro. Abbiamo un comune de- stino globale: o vivremo insieme in pace o insieme periremo. La guerra non è mai inevitabile e lascia mace- rie anche nel cuore di chi vince.

Nessun odio, nessun conflitto, nes- sun muro può resistere alla pre- ghiera, all'amore paziente che si fa Segue da Pag. 1: Dialogo inter...

CONSIGLI PER LA SALUTE...

La sindrome del dito blu

dialogo, al perdono. Il dialogo non indebolisce, ma rafforza. E' la vera alternativa alla violenza.

Niente è perduto con il dialogo.

Tutto può diventare possibi- le. Per questo, qui a Cipro, pre- ghiamo perché ogni ingiustizia, ogni guerra, ogni male, sia pre- sto cancellato e i popoli possano ritornare fratelli, a partire da questa isola, fino al Medio O- riente, all'Africa, all'America latina e al mondo intero.

Dio conceda allora al mondo il gran dono della pace per la pre- ghiera di tutti i credenti! Non è l'utopia di un paradiso in terra, ma il dovere di costruire un mondo più umano. Questo mon- do è possibile, se ci sono spirito e fratellanza. Nessuna guerra è mai santa. Solo la pace è santa!

Dio conceda al mondo il gran dono della pace per la preghiera di tutti i credenti!

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rando in una guarigione mentale ed emotiva. Questo può includere il fatto di guarire dalla depressione, dalla malattia bipolare e dalle di- pendenze di ogni tipo.

Ovviamente, la gente si sente at- tratta da Lourdes anche per ragioni spirituali. Alcuni vengono per rin- graziare per le grazie che hanno ricevuto, altri per rispetto per la Madonna e per i messaggi di pre- ghiera e penitenza che ha lanciato nella grotta.

Molti pellegrini di Lourdes – me compresa – sono rimasti sorpresi dalla conversione spirituale che si sperimenta nel santuario in mo- menti commoventi come la parteci- pazione alle processioni, l'immer- sione o una confessione profonda e sentita.

Lei ha avuto la possibilità di parlare con alcuni dei perso- naggi chiave di Lourdes. Come è avvenuto e in cosa ha aiutato il suo libro?

Ficocelli: Devo ringraziare Dio per ogni aspetto di questo libro, dall'in- vito a scriverlo alla mia esperienza di pellegrinaggio e all'accesso dav- vero senza precedenti. Sono stata a Lourdes con personaggi fondamen- tali. Marlene Watkins è stata la pri- ma porta importante che Dio mi ha aperto. Questa “veterana” di Lour- des mi ha presentato padre Regis- Marie de La Teyssonniere, una fon- te inestimabile.

Padre Regis-Marie è stato padre generale a Lourdes per 10 anni. E' uno dei massimi esperti, scrittore e conferenziere delle apparizioni, se- condo solo al grande teologo maria- no padre René Laurentin. Per mia fortuna, padre Regis-Marie parlava inglese. Si è offerto molto gentil- mente di rivedere il mio manoscrit- to per evitare qualunque inesattez- za nel racconto della storia delle apparizioni. Ha anche ottenuto per me interviste con alcune importanti figure del santuario, come il Vesco- vo di Tarbes e Lourdes, monsignor Jacques Perrier; padre Patrick- Louis Desprez, cappellano genera- le; il dottor Patrick Theillier, diret- tore medico, Gabriel Barbry, ex re- sponsabile dell'accoglienza; Philip- pe Tardy-Joubert, coordinatore della Conferenza dell'Ospitalità In-

ternazionale; padre Raymond Zambelli, rettore; Pierre Adias, direttore di comunicazione, e nu- merosi cappellani, volontari e altri ancora.

Queste affascinanti interviste mi hanno permesso di presentare un punto di vista unico del santuario oggi e della sua importanza per il futuro. In particolare, ho potuto analizzare per i miei lettori il complesso processo di autentica- zione dei

miracoli di Lour- des, la potente conver- sione spi- rituale

che ha luogo o- gni giorno

nei confessionali, come testimo- niano i cappellani, la rete inegua- gliabile di volontari del santuario e l'effetto notevole su tutti i pelle- grini, i ricordi personali dei testi- moni delle storiche visite di Papa Giovanni Paolo II a Lourdes, co- me il santuario sia qualificato e preparato per contribuire agli sforzi della Chiesa universale per evangelizzare il mondo.

In quali false idee sul san- tuario si è imbattuta nel cor- so delle sue ricerche per scrivere questo libro?

Ficocelli: Ci sono dei cattolici che vorrebbero catalogare Lourdes come una “spiritualità pre- Vaticano II” - in altre parole, qualcosa di pittoresco e che forse sa di superstizione, ma che in re- altà non ha rilevanza per il mon- do moderno.

Ho constatato che niente potreb- be essere più lontano dalla realtà.

La mia esperienza al momento di effettuare le ricerche e di scrivere questo libro mi ha convinto del fatto che Lourdes è un importan- te centro del cattolicesimo, un luogo in cui la nostra fede è viva, vibrante e attraente per le perso- ne di ogni età, stile di vita e anche credo religioso.

Ad esempio, se la propria idea di Lourdes è quella di un luogo per piccole signore anziane che sgra- nano rosari, si rimarrà sorpresi

dalla presenza dei giovani che visi- tano il santuario e vi lavorano.

Lourdes è una calamita per i giova- ni di tutto il mondo. Si possono davvero identificare con Bernadet- te Soubirous, che al momento delle apparizioni aveva 14 anni.

Bernadette è un'icona per i giovani cattolici, che possono essere anche strumenti potenti per cambiare il mondo quando dicono “sì” a Dio. I giovani non solo sono i benvenuti nel santuario, ma sono anche neces- sari, perché molti degli incarichi come volontari richiedo- no la forza fisica, il vigore e l'esuberan- za tipici dei giovani.

In secondo luogo, Lourdes non è un fenomeno mera- mente cattolico. E' certo che la gran parte dei pellegrini è di fede cattolica, ma il santuario attira an- che protestanti, musulmani e bud- disti – anche lo stesso Dalai Lama –, che considerano Lourdes un im- portante centro spirituale per il mondo odierno. Si sa che giungono al santuario anche persone atee, la maggior parte per curiosità, per cercare di comprendere la potente forza d'attrazione esercitata dai luoghi di questo tipo. Molte perso- ne si sono convertite in seguito alla loro esperienza positiva a Lourdes.

Lourdes ha infine una grande im- portanza non solo per l'attualità, ma anche per il futuro della nostra Chiesa. Non è, insiste monsignor Jacques Perrier, un museo storico per commemorare un evento del passato, ma un santuario vivo che continua a condurre la gente verso una spiritualità più profonda. E' per questo che ho lavorato intensa- mente con i leader delle organizza- zioni di pellegrinaggi di tutta Euro- pa per discernere le aree specifiche in cui Lourdes può offrire alla Chiesa universale idee ed esperien- za. Queste aree includono la mis- sione della Chiesa con i malati, gli handicappati, i giovani, la pace, Maria, la promozione dell'Eucari- stia, il servizio al prossimo, agli emarginati, alle Nazioni, l'unità dei cristiani e il dia-

logo interreligio- Continua a pag. 6 Segue da Pag. 1: Lourdes...

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In terzo luogo, il processo ri- chiede il consenso e la coopera- zione del personale medico di origine dell'individuo e, cosa più importante, del suo Vescovo. In alcune occasioni, medici e Vesco- vi non vogliono o non possono farsi coinvolgere in questi temi.

Secondo il dottor Theillier, ci sono più di 7.000 dossier riguar- danti guarigioni scientificamente inspiegabili nell'archivio dell'ufi- cio medico ai quali mancano al- cuni requisiti che gli consentano di arrivare alla fase finale prima di essere considerati miracolosi.

Affinché Lordes possa presentare al mondo una immagine più e-

quilibrata di ciò che avviene attualmetne nel santuario, il Ve- scovo e il direttore medico hanno fatto appello a Roma. La loro intenzione non è quella di cambiare il modo in cui la Chie- sa riconosce l'auten- ticità dei miracoli.

Cercano, per meglio dire, di creare una nuova categoria di

“guarigioni autenti- che”.

La nuova categoria non ridurrà in alcun modo il rigore del pro- cesso di valutazione. Continuerà ad essere necessario l'accerta- mento medico della grave situa- zione della persona e del cambia- mento occorso in maniera in- spiegabile dal punto di vista scientifico. Verrà offerta, tutta- via, per la prima volta la possibi- lità di valutare i benefici spiritua- li delle guarigioni e permetterà alle persone di testimoniare la loro guarigione e conversione spirituale nelle loro parrocchie, una prassi attulmente non ap- provata dalla Chiesa.

Un altro importante passo è che Lourdes, attraverso il suo Comi- tato Medico Internazionale che si riunisce annualmente a Parigi, sta riflettendo seriamente di con- siderare anche le guarigioni lega- te a infermità psicologiche e mentali, e sul modo di valutarle e presentarle.

so.

Sembra ci siano state delle conversazioni per proporre una nuovo modo di giudi- care i miracoli che si verifi- cano nel santuario. Può spiegarci meglio?

Ficocelli: Da quando hanno a- vuto luogo le apparizioni, 150 anni fa, milioni di persone han- no visitato Lourdes. Generazio- ni di persone hanno dato credi- to ai risultati miracolosi del santuario e delle sue acque gua- ritrici. Però se si guarda al nu- mero dei miracoli approvati dalla Chiesa, si vede una storia diversa. Sono sola-

mente 67. Come mai così pochi?

Secondo il dottor Pa- trick Theillier, Diret- tore medico a Lour- des, questa disparità è il risultato di tre fatto- ri. In primo luogo, i criteri utilizzati per valutare i miracoli – gli stessi criteri utiliz- zati oggi per dichiara- re autentici i miracoli

nel processo canonico – furono stabiliti nel 1734. Questi criteri escludono le guarigioni spiri- tuali e psicologiche, poiché non possono essere misurate da un punto di vista scientifico. Ciò elimina automaticamente un significativo numero di guari- gioni a Lourdes

In secondo luogo, non tutti i pellegrini che guariscono im- provvisamente si sottopongono al lungo e intenso processo di esame richiesto per l'autentica- zione della guarigione – o alla pubblicità che normalmente l'accompagna. Ci si attende, per esempio, che colui che è guarito inspiegabilmente torni all'uffi- cio medico di Lourdes alcune volte nel corso di cinque o più anni per provare che la guari- gione è avvenuta in maniera permanente. Questo semplice- mente non è possibile per tute le persone, specialmente per quelle che vengono da molto lontano.

geli, degli Atti degli Apostoli, delle Let- tere e dell'Apocalisse. Vi invito a pas- seggiare in questa città, se qualcuno di voi si intende almeno un pò di arte si renderà conto che ci sono edifici restau- rati. A volte si mescolano anche nella stessa costruzione vari stili. E se attra- verserete questa città in gruppo, tutto questo lo apprezzerete ancora di più. E fate attenzione a non perdere mai di vista il fiume che attraversa tutta la cit- tà. Scoprirete che questo fiume è Gesù Cristo. E' allo stesso tempo il centro e la strada principale della città. Quasi di- menticavo di dirvi che nel fiume c'è una grande cascata. La cascata dello Spirito Santo. E' una cascata che genera luce e forza per illuminare e muovere il popo- lo che vive nella Città della Bibbia. Non è una città fantasma , morta, ma è una città viva, piena di vita e generatrice di vita. In questa città troviamo il Dio del popolo e il popolo di Dio. Troviamo vita nei parchi e nei giardini, nelle fonti di acqua viva, nei canti e inni di lode e di supplica. Nella strada più grande della città ho scoperto fino a 15O realtà diffe- renti: gruppi di pellegrini che avanzava- no cantando a danzando: mendicanti che chiedono l'elemosina, bambini che gridano e giocano. Mi impressionò an- che un corteo funebre. I monumenti che ci sono nelle piazze e nei giardini sono tutti monumenti di eroi e perso- naggi del passato ma sono tutti ricordi vivi di coloro che hanno lottato per il bene del popolo. Quando ero bambino mi parlavano di questa città e mi aveva- no anche offerto alcune guide turisti- che. La prima volta che ho visitato la Città della Bibbia ero solo. Adesso ci ritorno spesso, ma preferisco andarci accompagnato. E' molto diverso, mi rendo conto che molti particolari mi erano sfuggiti, non li avevo colti, e ogni volta che la visito imparo qualcosa di nuovo, ormai non mi perdo più lungo le strade della parte antica. E la cosa più interessante è questa: mi sembra la cit- tà ideale dove vivere oggi. Sono certo che l' Architetto che l'ha progettata ha saputo pensare alle persone in carne e ossa, ai bambini. E i muratori che l'han- no costruita hanno pensato anche a noi.

Concludendo dico grazie a Don Gaetano che mi ha incoraggiata a segui- re il corso , a Jenny che ha preparato la cena per il papà, ed a tutti i partecipanti che con simpatia e allegria hanno fatto la mia stessa esperienza.

Segue da Pag.5: perché Lourdes... Segue da pag. 3: Corso di teologia….

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Il giorno 19 del mese di novem- bre 2008 , si è riunito nei locali parrocchiali ” Auditorium Mons.

Francesco Gatto”, alle ore 19,00, il Consiglio Pastorale Parrocchia- le. Sono presenti : Avolicino Ma- ria , Presta Lina, Magurno Lidia , Picerno Lucia, Rezzuti Fatima , Pandolfi Vincenzo, Marino Gio- vanni , Avolicino Angelo , Man- dato Sandra , Miraglia Adele, Forte Maria, Mancuso Franca, Ruffo Loredana , Ruffo Emilia, Ruffo Marisa, Pignataro Gianlu- ca, Grillo Filomena, Pignataro Pino, Ciriaco Salvatore. Sono as- senti giustificati : Pignataro Bat- tistina e Presta Antonella.

L’ordine del giorno è il seguente : 1.Programmazione Pastorale 2. Peregrinatio Marie

3. Varie ed eventuali.

In merito al primo punto Don Gaetano sottolinea la necessità di un maggior lavoro nei centri d’a- scolto. Buona la costituzione del Gruppo di Preghiera di Padre Pio , ne fanno parte oltre 100 persone, presidente è Saverio Arieta che per questo entrerà di diritto nel Consiglio Pastorale.

Riparte il settore adulti di Azione Cattolica , molteplici sono invece i problemi con i giovani. Al pro- posito Grillo Filomena propone di organizzare un incontro con i genitori . Incontro che viene pro- grammato per il quattordici di- cembre 2008 alle ore 16,30. Ne- cessario è anche un incontro con il gruppo liturgico, questo viene fissato per il prossimo martedì 25 novembre 2008 alle ore 1- 8.30.

In merito al secondo punto : Pe- regrinatio Mariae , come già pre- annunciato, la statua pellegrina della Madonna del Pettoruto, sarà presente nella nostra comu- nità parrocchiale dal 27 al 30 no- vembre. Il programma viene co- sì articolato: l’arrivo è previsto per il 27 novembre alle ore 1-

6,00 , la Madonna sarà accolta presso la stele della Madonnina all’ingresso del paese ed in pro- cessione sarà portata nella Chie- sa parrocchiale. Sul sagrato ci sarà una preghiera di accoglien- za. Quindi la celebrazione della S. Messa e in serata veglia di pre- ghiera animata dal Consiglio Pa- storale Parrocchiale sul tema

“Maria segno di riconciliazione e di unità”. Si occuperanno in par- ticolare della veglia : Pignataro Gianluca, Pignataro Pino, Mari- no Giovanni e Avolicino Angelo.

Venerdì 28 novembre in matti- nata celebrazione eucaristica per gli ammalati, alle ore 12,00 sup- plica. Nel pomeriggio alle ore 17,00 rosario meditato , quindi celebrazione della S. Messa con pensiero catechetico. Dalle ore 18.30 alle 20.00 tempo libero per la preghiera personale. Saba- to 29 novembre , dopo la cele- brazione mattutina della S.Messa, esposizione del S.S. Sa- cramento con adorazione guidata alle ore 12,00. Nel pomeriggio alle ore 17,00 rosario meditato, celebrazione della S. Messa e in serata Lectio divina. Domenica alle ore 11,00 , celebrazione della prima domenica d’avvento, ac- censione della corona d’avvento da parte del gruppo catechisti, omaggio floreale dei bambini e offertorio libero per i bisognosi da parte degli adulti. Alle ore 1- 2,00 supplica.

Nel pomeriggio alle ore 15,00 dopo la recita del rosario , pre- ghiera di saluto e processione con fiaccolata verso la Chiesa di Grisolia Scalo .

In merito alle varie ed eventuali Sandra Mandato e Adele Mira- glia si occuperanno del sorteggio di Gesù Bambino che per tradi- zione si fa ogni anno il sei gen- naio. La riunione si conclude alle ore 20,15.

cosa fare, andò in una chiesa e aprì tre volte il Vangelo e ogni volta u- sciva fuori un brano che parlava dell'invio degli apostoli senza ba- stone, bisaccia, senza denaro, senza due tuniche, e disse: questo è quel- lo che il Signore vuole per noi. Ma gli esempi si moltiplicano fino ai nostri giorni. Teresa di Lisieux non sapeva che cosa fare, aprì la Lettera ai Corinzi e vi trovò la sua vocazio- ne a essere il cuore, a essere la cari- tà.

Io ho avuto tante conferme perso- nali e anche di altri che hanno tro- vato nella Bibbia la Parola di Dio.

Non mi stanco mai di riferire un episodio simpaticissimo. Predicavo una missione in Australia, e l'ulti- mo giorno venne un operaio, una persona semplicissima, dicendomi che nella sua famiglia aveva un pro- blema grosso. Aveva un figlio di undici anni, non battezzato, perché la moglie era diventata testimone di Geova e non voleva il battessimo. E per questo mi chiese: "Cosa faccio?

Se lo battezzo ci sarà un problema, se non lo battezzo non sono tran- quillo perché quando ci siamo spo- sati eravamo tutti e due cattolici".

Io gli risposi: "Fammi riflettere questa notte". Venne il giorno dopo e mi disse: "Padre ho trovato la so- luzione. Ieri sera andando a casa, ho pregato, poi ho aperto la Bibbia ed è uscito l'episodio in cui Abramo porta il figlio Isacco all'immolazio- ne. Ed ho visto che in quell'occasio- ne Abramo non disse niente a sua moglie". Era un discernimento per- fetto, perché, di fatti, i Rabbini di- cono che Abramo non disse nulla proprio per evitare che la moglie gli impedisse di ubbidire a Dio. Battez- zai io stesso il bambino. Natural- mente bisogna evitare un uso magi- co della Scrittura, aprirlo alla legge- ra senza aver pregato. Questo uso della Scrittura si può fare solamen- te quando si vive in un clima spiri- tuale di ubbidienza a Dio. Non si scherza con Dio, perché Dio non si interroga per scherzo, si interroga anzitutto decisi a fare quello che Lui ci farà capire.

Ecco ci sono tanti mezzi, da quello pubblico a quello più personale, per orientare la propria vita con la Pa- rola di Dio.

Segue da Pag. 3 consigli di padre...

Verbale del Consiglio Pastorale

19.11.2008

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APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

INTENZIONI DI PREGHIERA OTTOBRE

INENZIONE DEI VESCOVI Perché la multiforme testi- monianza dei cristiani renda visibile il grande Si che Dio ha detto in Gesù Cristo al- l’uomo,alla sua vita,alla sua libertà,alla sua intelligenza e alla sua sete di amore.

Il cristianesimo ha come base del loro credo tutto quello che è giu- sto vero e puro,San Paolo stesso nella lettera ai Filippesi afferma che i cristiani devono avere come oggetto dei loro pensieri e azioni tutto ciò ,e solo ciò che è nobile merita lode . Il cristiano ha il compito di vivere e accogliere quel SI che Cristo ha dato all’uo- mo e alla vita perché solo la fede nel Dio dal volto umano può dar- ci la vera gioia.

INTENZIONE MISSIONARIA Perché i cristiani, soprattutto nei paesi di missione, attraver- so concreti gesti di fraterni- tà,mostrino che il Bambino na- to nella grotte di Betlemme è la luminosa Speranza del mondo Noi uomini del terzo millennio ci sentiamo sempre più artefici del no- stro destino e soprattutto autosuffi- cienti in un modo tale da pensare che il Salvatore per noi non abbia più un ruolo preciso ,ma in realtà nonostante questo immenso pro- gresso raggiunto dobbiamo renderci conto che il nostro cuore ha sempre bisogno del suo Salvatore soprattut- to perché la società nella quale vi- viamo diventa sempre più comples- sa per cui noi non dobbiamo respin- gere né negare questa importante verità il Cristo è il nostro Salvatore.

DICEMBRE 2008 01/12/08 lun Incontro Gruppo Liturgico

02/12/08 mar Corso di FORMAZIONE BIBLICA

03/12/08 mer LUCERNARIO 1 anno del gruppo Confermazione

CENTRI DI ASCOLTO animati dall’Apostolato della Preghiera (Ore 16,00) 04/12/08 gio LUCERNARIO 1 anno del gruppo Eucaristia

Incontro di Preghiera per il Rinnovamento nello Spirito

05/12/08 ven Primo Venerdì del mese – Comunione ammalati – Adorazione Eucaristica

Incontro degli Animatori dei Centri di Ascolto - Incontro di Formazione per i GIOVANI 07/12/08 dom

II DOM AVVENTO SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE 08/12/08 lun

IMACOLATA CONC. Consegna del Magnificat 2 anno gruppo confermazione 09/12/08 mar Incontro di formazione al BATTESIMO per genitori e padrini 10/12/08 mer Incontro degli Adulti di AC

11/12/08 gio Incontro di Preghiera per il Rinnovamento nello Spirito

12/12/08 ven Incontro di Formazione per i GIOVANI - CENTRI DI ASCOLTO DELLA PAROLA 13/12/08 sab Santa messa Santa Lucia (mattina)

14/12/08 dom

III DOM AVVENTO Offertorio per i bisognosi della Parrocchia - Percorso di FORMAZIONE AL MATRIMONIO - ISCRIZIONE DEL NOME 3 anno del gruppo Accoglienza

16/12/08 mar Corso di FORMAZIONE BIBLICA - Incontro di formazione al BATTESIMO per genitori e padrini - Inizio Novena del Santo Natale

18/12/08 gio Incontro di Preghiera per il Rinnovamento nello Spirito 21/12/08 dom

IV DOM AVVENTO Percorso di FORMAZIONE AL MATRIMONIO 25/12/08 gio

SANTO NATALE

26/12/08 ven Progetto TABOR – (S. Maria del Cedro) - Incontro di formazione per i membri dell’Apostolato della Preghiera 27/12/08 sab Celebrazione Comunitaria del S. BATTESIMO

INTENZIONE GENERALE Perché di fronte al crescente espandersi della cultura del- la violenza e della morte, la Chiesa promuova con corag- gio la cultura della vita con ogni sua azione apostolica e missionaria.

Oggi come oggi si deve trovare la forza di dire un sincero e profon- do NO a tutte quelle cose che sporcano la nostra vita con un falso benessere che si esprime nella menzogna,nell’ingiustizia nel disprezzo verso l’altro,nella sessualità diventata solo diverti- mento carnale e tutto ciò che fa diventare l’uomo un oggetto e non più persona degna d’amore.Il SI che invece dobbiamo procla- mare è il si al Cristo vincitore del- la morte perché è il solo si alla vite vera e giusta.

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Dio altissimo ed eterno, che nel mistero Pasquale hai stabilito il nuovo patto di riconciliazione, concedi che tutti coloro che sono rinati nell’unione con il corpo di Cristo