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CITTADINI e AMMINISTRAZIONI per lo SVILUPPO dei TERRITORI

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Academic year: 2022

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Scuola di Partecipazione

CITTADINI e AMMINISTRAZIONI per lo SVILUPPO dei TERRITORI

REPORT LAVORI SCUOLA CAST Giornate del 27 - 28 ottobre 2010

Titolo della giornata: Laboratorio sui Piani Strategici “Valle d’Itria” e “A rea Vasta Brindisina” con l’approccio del PCM – Project Cycle Management.

Obiettivo: Conosce re e impa ra re ad utilizza re il metodo PC M.

Docenti/Facilitatori: Se rene lla Pa ci, C ristia na Ve rde .

Metodologia utilizzata: presenta zione e discussione in plena ria – confronto, discussione e simulazione in piccoli gruppi.

Materiali utilizzati/Consegnati: la vagna a fogli mobili; ca rtellone, ca rtoncini e pe nna re lli.

Supporti tecnologici:Note book.

27 ottobre I^ Parte

Questo incontro dà continuità a i due che lo ha nno pre ceduto ed è pe r ta le motivo che l’a vvio è di riepilogo e quindi di presenta zione de i la vori che i va ri gruppi sa ranno chiama ti a fa re in questi due giorni.

L’inte nto è quello di pa rtire da i Piani Stra tegici (Area Vasta brindisina e Va lle d’Itria ) e legge rli a ttrave rso l’approccio del PCM.

Vieni distribuita una tra ccia pe r l’ese rcitazione e vengono individua ti i gruppi ne lla manie ra rappresenta ta in tabe lla:

VA LLE D’ITRIA

GRUPPO 5 • Il C iclo di Vita (fa si di ide ntificazione e proge ttazione );

• Il pro cesso di pianificazio ne e gli a tto ri;

• La so stenibilità del piano ;

• Il fo rma t del piano (la struttura e l’indice);

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• Il mo nito raggio e la va lutazione . A REA VA STA BRINDISINA

GRUPPO 1 Il C iclo di Vita (fa si di ide ntificazione e proge ttazione );

Il processo di pianificazione e gli a ttori.

GRUPPO 2 La sostenibilità del piano

GRUPPO 3 Il forma t del piano (la struttura e l’indice).

GRUPPO 4 Il monitoraggio e la va lutazione

L’ese rcitazione consiste in un’analisi complessiva dei Piani Strategici tenendo presente tutti i principi PCM tranne la struttura logica de l proge tto (questo punto ve rrà infatti tra tta to nella giorna ta de l 28/10).

La scheda che è sta ta distribuita ai pa rte cipa nti risulta molto de ttaglia ta e indica che cosa ce rca re e qua li domande fa rsi.

Ogni gruppo ha a disposizione un m inimo di due notebook con il file rela tivo ai Piani Stra tegici da ana lizza re; si è così da to il via a i la vori.

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28 ottobre II^ Parte Plenaria

La ple na ria viene a vvia ta da lla dott.ssa M. Sasso che sottolinea come in ogni scuola ca st che fino ad oggi si è tenuta si sia crea to uno spirito diverso e come sia importante che in chi vi pa rte cipa eme rga la ne cessità di a vvia re processi partecipativi “veri”. La dottore ssa dichia ra la disponibilità della Regione ad a iuta re e soste ne re l’a vvio di cantie ri de lle pa rte cipazione lì dove se ne prese nti il bisogno.

La dott.ssa Pa ci e videnzia come il punto di partenza non possa e sse re mai lo

“strumento”, la me todologia , ma de ve ne cessa riamente esse re il problema e la ricerca di soluz ioni a llo stesso, è pa rte ndo da questo che si a vvia un processo di pa rte cipazione . Una volta chia rito l’obbie ttivo, le fasi di la voro e i tempi è possibile concentra rsi sulla me todologia pe r capire qua le possa e sse re que lla più ada tta . R ivolgendosi a chi è pa drone de lle metodologie (fa cilita tore) questi può sugge rire la più consona e e ventualmente ada tta re il me todo a llo scopo pe r fa cilita re il processo pa rte cipa tivo.

I 5 gruppi che e ra no inca rica ti dell’ana lisi sui pia ni stra te gici pre sentano le conside razioni a lle qua li sono giunti. Tutti i gruppi appaino molto critici e lamentano come l’ana lisi ne ll’e laborazione de i piani sia manca ta e si sia no ope ra ti in alcuni punti dei vistosi “copia incolla”. Il gruppo Va lle d’Itria in pa rticola re si è diviso in 3 sotto gruppi e videnziando a lcune pe rplessità . Inna nzitutto ne lla formazione de l gruppo di comuni de lla Valle d’Itria , in pa rticola re non è chia ro l’inse rimento di Monopoli che tra l’a ltro de l pia no è anche capofila e ha ottenuto che si tra ttasse ro alcune problema tiche a discapito di altre be n più im portanti pe r la Valle d’Itria.

Ne ll’ana lisi de l Piano stra tegico si nota comunque che gli obie ttivi ge ne ra li, spe cifici, i risulta ti e la a ttività sono fa cilmente individuabili e quindi l’approccio PCM sembre rebbe rispe tta to. Tutta via se si entra più nello spe cifico di questi punti si nota come la forza de l Piano risiede ne lla volontà da pa rte degli amministra tori di costruire un “unicum” ne lla Va lle d’Itria e pe r fa r que sto individuano qua ttro assi (turismo – moda – te cnologia innova zione – agricoltura ) de l Piano. Nella definizione dei risulta ti e de lle a ttività pe rò sembre rebbe che la logica cambi in manie ra brusca pe rché eme rgono le ne ce ssità de i singoli paesi e si a ffe rma una logica campanilistica.

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Viene quindi posta una que stione: la Regione spinge ve rso la creatività e l’innova zione mentre a live llo locale ci si conce ntra più sul breve te rm ine e non si coglie lo spirito che viene dalla Regione , pe rta nto il dubbio è: la partecipazione potrebbe generare una spinta verso il basso e quind i far fare passi indietro?

La dott.ssa Pa ci ricorda l’importa nza di vince re la sfida che è quella de l giusto equilibrio tra i tre vertici del triangolo e cioè: Politici – Esperti – Beneficiari (vedi pag. 3 Report de l 20-21 ottobre), occorre che i tre ve rtici riescano a confronta rsi pe r innalzare la qualità e trovare soluzioni d iverse.

Non dimentichiamo che i cambiamenti cultura li non avvengono in poco tempo ma occorre ave re pa zie nza .

Concluso questo breve ma a cceso confronto si passa ad una nuova ese rcitazione in gruppi.

ESERC ITAZIO NE: LO GIC AL FR AMEWOR K ANALYSIS Vengono individua ti 4 gruppi:

GRUPPI PARTE DEL PIANO DA A NALIZZARE

1-2 (AREA VASTA BRINDISINA) QUALITA’ DELLA VITA (MO BILITA’)

3 (AREA VASTA BRINDISINA) TUR ISMO E ATTR ATTIVITÀ

4 (AREA VASTA BRINDISINA) AGRICOLTURA E INDUSTRIA AGROALIMENTAR E

5 (VALLE D’ITRIA) TUR ISMO

Ad ogni gruppo vie ne consegna ta la pa rte de l documento ne ce ssa ria pe r l’ese rcita zione pur a ve ndo comunque tutti a disposizione il file comple to de i Pia ni Stra tegici.

L’ese rcitazione pre ve de che in rela zione a ll’ambito assegna to si vadano a rice rca re ne l Piano i problem i (ca rtoncino gia llo) e gli obie ttivi (ca rtoncino ve rde ), organizza re quindi i problemi in a lbe ro e trasforma re la situazione negativa in positiva. A questo punto si confrontano gli obie ttivi che il gruppo individua con que lli inse riti nel Pia no e se ne ve rifica la coe re nza . Sicuramente si note rà come siano stati individua ti problemi senza consegue ntemente individua re gli obiettivi corrispondenti oppure vi è un obbie ttivo senza che questo sia sca turito da un problema .

Infine occorre costruire il Quadro Logico.

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III^ Parte Plenaria

Considerazioni finali dei grupp i dopo la giornata di lavoro

I qua ttro gruppi costituiti, che hanno a na lizza to il Piano stra tegico de ll’Area Va sta Brindisina e di Valle d’Itria , hanno tutti rile va to degli e rrori di va luta zione nell’ana lisi SWOT, dove si è consta ta to che i punti di debolezza indica ti pe r la fa ttibilità de l piano in rea ltà rappre senta vano de lle mina cce este rne .

Di seguito le criticità spe cifiche e le conside razioni eme rse ne i singoli gruppi:

GRUPPI CRITICITA ’ E CONSIDERAZIONI

GRUPPO (1-2) 1 MOBILITÀ A REA VA STA BRINDISINA

Il gruppo ha lamentato l’ideazione di un piano obsoleto che tiene poco conto delle reali caratteristiche della mobilità all’interno del territorio, prevedendo la realizzazione di nuove strade, con pochi riferimenti a una mobilità eco-sostenibile. A d esempio si accenna solo alla realizzazione di piste ciclabili, ma non ci sono riferimenti ad azioni concrete per la loro realizzazione. Risulta poso incisivo e soprattutto poco dettagliato e approfondito.

Il gruppo ha inoltre rilevato la prevalenza di un approccio urbanistico al miglioramento della qualità della vita nei centri urbani, fatto di realizzazione di nuove strutture e infrastrutture, tralasciando gli

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interventi sulla sostenibilità o socialità.

Non si tiene conto dei diversi aspetti che possano riguardare una migliore qualità della vita.

Elemento che ha colpito i partecipanti è la discussione all’interno del piano di una “povera identità collettiva”, cui non fanno però riferimento azioni da intraprendere.

GRUPPO 3 TURISMO E A TTRA TTIVITÀ A REA VA STA BRINDISINA

Dall’analisi svolta risulta che non esiste corrispondenza tra i problemi individuati dal piano e gli obiettivi proposti. Spesso tali obiettivi inoltre non sono facile da identificare e così si crea una certa difficoltà a trovare e comprendere i risultati.

Inoltre c’è una incoerenza riguardo a un tema in particolare: l’obiettivo generale sembra essere la destagionalizzazione del turismo, ma all’interno del piano si fa più volte riferimento al tentativo di riunire turismo balneare e turismo culturale

che porterebbe alla

“stagionalizzazione”.

I problemi evidenziati anche in questo caso sono sempre a carattere generale.

Solo la promozione della rete degli attrattori naturali e culturali è sia nel piano che negli obiettivi delineati.

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Gruppo 4 A GRICOLTURA E INDUSTRIA A GROA LIMENTA RE AREA VA STA BRINDISINA

1. I problemi individuati nell’area di studio spesso sono troppo generici, con la conseguente difficoltà di identificare degli obiettivi ad essi correlati.

2. Alcuni obiettivi delineati non sono sostenuti da azioni concrete atti al loro soddisfacimento.

3. La descrizione di alcune azioni possibili da intraprendere

invece non nasce

dall’identificazione di un problema a monte.

Ne risulta, secondo il gruppo, un piano strategico che più che definirsi incoerente è da ritenere deficiente, perché manca di elementi essenziali e azioni concrete per poter parlare di un riuscito e solido Piano Strategico.

GRUPPO 5 TURIMO VA LLE D’ITRIA Il gruppo ha riscontrato un’analisi SWOT deficiente e inesatta: viene infatti svolta una analisi SWOT sul turismo che però non trova riferimenti adeguati nel piano strategico. Inoltre è evidente una incongruenza tra i problemi evidenziati nella SWOT e gli obiettivi che seguono nella progettazione.

Nella delineazione delle azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi enunciati inoltre si nota poca coerenza ed efficacia.

Inoltre c’è la volontà espressa di

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raggiungere molti obiettivi (piuttosto vari) ma purtroppo non sono supportati da azioni concrete.

Non è stato possibile delineare un albero degli obiettivi in quanto questi si posizionavano su un livello molto simile, quindi ne è risultato un albero orizzontale (i partecipanti l’hanno chiamata siepe).

Nonostante la de lusione de i pa rte cipanti rigua rdo la conoscenza de i piani stra tegici de ll’Area Va sta Brindisina e di Va lle d’Itria le facilita trici ha nno ce rca to di tira r su il mora le, ricordando e ribadendo che ciò che de ve rimane re è il “metodo” pe rché que sto può essere applicato in ogni ambito della nostra vita e per qualsiasi progetto.

Hanno chiesto poi cosa a ve va colpito de ll’approccio PCM, i pa rte cipanti ha nno risposto la logica e la coe renza di ta le inte rvento e la sua e ffica cia .

Obiettivi raggiunti: i pa rte cipa nti a ttra ve rso le ese rcitazioni di gruppo hanno spe rimenta to l’approccio PCM sui Piani Stra te gici de lle loro a ree di provenienza e quindi ha nno impa ra to a svolge re un’ana lisi da una prospe ttiva dive rsa riusce ndo a d e videnzia re criticità e incoe re nze. Ha nno inoltre ve rifica to la va lidità de l metodo PC M.

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