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CITTADINI e AMMINISTRAZIONI per lo SVILUPPO dei TERRITORI

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Academic year: 2022

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Scuola di Partecipazione

CITTADINI e AMMINISTRAZIONI per lo SVILUPPO dei TERRITORI

REPORT LAVORI SCUOLA CAST Giornata del 14 ottobre 2010

Titolo della giornata: La Pa rte cipazione ne lle De cisioni Stra tegiche .

Titolo I^ scena: Il proce sso di Pianificazione Strate gica nel nostro te rritorio: Area Va sta Brindisina e Pia no Stra tegico Valle d’Itria.

Titolo II^ scena Labora torio di riflessione sulle due espe rie nze .

Obiettivo: Ascolta re dagli a ttori prota gonisti come sono na ti e si sono sviluppa ti i processi di Pianifica zione Strate gica nella Provincia di Brindisi e Va lle d’Itria; ana lizza re le due espe rie nze e rifle tte re sulle ste sse.

Docente/Moderatore: Augusto Vino.

Ospiti: Ange la Sciana tico (Assistenza te cnica Pia no Stra tegico Va lle d’Itria), Candida Bite tto (Assiste nza te cnica Piano Stra tegico Va lle d’Itria e Area Vasta Brinidisina ), Em ilio Romani (Sinda co di Monopoli), Gia nvincenzo Ange lini De Miccolis (Sinda co di Putignano), Giuseppe Moro (Professore pre sso l’Unive rsità di Bari e responsabile de lle Linee Guida pe r la Pianificazione Stra te gica in Puglia), Rosa Ca rlone (Task force Regione Puglia).

Metodologia utilizzata: diba ttito – confronto e discussione colle ttiva in plena ria . Materiali utilizzati/Consegnati: la va gna a fogli mobili.

Descrizione lavori

I^ scena: Il processo di Pianificazione Strategica nel nostro territorio: A rea Vasta Brindisina e Piano Strategico Valle d’Itria

Il dott. Vino funge da mode ra tore di questa prima pa rte della giorna ta che inizia con la pre sentazione degli ospiti. O gni ospite è stato a ttore importante ne lla Pianifica zione Stra tegica de lla Valle d’Itria e /o della Area Vasta Brindisina .

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OSPITE RUOLO C ATEGORIA ATTORI

Angela Scianatico

A ssistenza tecnica Piano Strategico Valle d’Itria

Candida Bitetto

A ssistenza tecnica Piano Strategico Valle d’Itria e A rea Vasta Brinidisina

STRUTTURA TECNICA

Emilio Romani

Sindaco di Monopoli, Comune capofila del Piano Strategico Valle d’Itria

Gianvincenzo Angelini De Miccolis

Sindaco di Putignano, Comune del Piano

Strategico Valle d’Itria PARTE POLITICA

Giuseppe Moro

Professore presso l’Università di Bari e responsabile delle Linee Guida per la Pianificazione Strategica in Puglia

NUCLEO DI VALUTAZIONE

Rosa Carlone

Task force Regione Puglia

Task force Regione Puglia

TASK FORCE

Finito il bre ve giro di pre sentazione degli ospiti, il dott. Vino e videnzia le tre tappe che ha nno ca ra tte rizza to l’Area Vasta :

o 2005 una delibera del CIPE stanzia dei fondi per finanziare dei piani di sviluppo urbano

o 2007-2013: la Regione Puglia vuole costruire aggregazioni affinché nei va ri te rritori si possa no costruire i Piani Strate gici e i Pia ni Urbani de lla Mobilità .

o 2009: I territori che hanno progettato sono chiamati a dire quali tra i proge tti sono da conside ra rsi priorita ri.

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La prima domanda viene rivolta al Sindaco di Monopoli: In che modo è stato visto questo processo?

Risposta: Il Piano Stra te gico di Area Vasta, è una Piano che de ve rigua rda re un te rritorio più “va sto” di que llo comuna le . Il te rritorio della Va lle d’Itria non è tra i più grandi ma ha la ca ra tte ristica di tocca re ben tre province (Ba ri, Brindisi e Ta ra nto).

Abbiamo ela bora to un “Te ca ” delle proge ttua lità dove veniva inse rito tutto ciò che pote va rappresenta re inte rventi stra tegici, che a nda va a ldilà della amministrazione ordina ria e fosse sovra -comunale . I proge tti gua rda vano tutti a llo sviluppo rura le, ambientale , cultura le e turistico.

Ne i Consigli di Piano ci si poteva confronta re con gli a ltri su e lementi che rigua rda vano il proprio te rritorio è questo è sta to molto positivo.

Tra i Sindaci si creano dei rapporti di collaborazione che trascendono l’appartenenza di partito.

Alla dott.ssa Scianatico viene chiesto di raccontare le strutture degli organismi di partecipazione.

Risposta: struttura re gli organismi di pa rte cipazione è sta to molto complesso.

Ne ll’a vvio del processo e ra sta ta lamenta ta l’assenza de l pa rte na ria to socio- e conomico. Il problema ve ro e ra il metodo, occorre va lascia re tra ccia di tutto ciò che si fa ce va e a questo proposito è sta to crea to un sito che ha svolto il ruolo di

“Archivio a ttivo”. Sono sta ti quindi pe nsa ti va ri orga nismi: il Consiglio di Piano, Nucleo pe r lo sviluppo e sopra ttutto i Ta voli di discussione tematici (Ambiente e Te rritorio – Economia e Sviluppo – La voro, Formazione e Welfa re – Gove rnance ) a i qua li i cittadini pote vano pa rte cipa re iscrive ndosi. I ta voli si sono tenuti ne i dive rsi comuni della Va lle d’Itria e pe r ogni ta volo ve niva pre senta to uno studio.

Rea lizza re questo studio è sta to molto complica to pe rché e ra difficile disaggrega re i da ti de lle province e poi ricomporli in rife rimento al te rritorio. Lo studio forniva il tema a lla discussione e pe rtanto si e vita vano discussioni su tutto.

Si è utilizza ta la stenotipia pe rché si registra sse qua nto si diceva nei ta voli e quindi si potesse a ve re tra ccia di tutto.

Alla dott.ssa Bitetto si chiedono differenze e analogie tra il Piano strategico della Valle d’Itria e l’A rea Vasta del Brindisino.

Risposta: Il nume ro de i comuni dell’Area Vasta de l Brindisino è più e le va to e in più c’è la pa rte cipa zione attiva de lla Provincia ne l proce sso. Inizialmente è sta to

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Provincia 5 comuni in rappre sentanza di tutti i 19 comuni dell’Area . Quest’orga no ha a vuto un funzionamento lento e a d un ce rto punto è stato e liminato. Solo a llora si è registra ta e spe rimenta ta una pa ri dignità tra i va ri comuni (grandi e piccoli) che hanno inizia to a conside ra re l’Area Vasta come il luogo in cui incontra rsi e pa rla re de l te rritorio. Prima vi sono sta ti degli incontri istituziona li (tra i sinda ci) e in seguito il coinvolgimenti degli enti tra i quali in pa rticola re i sinda ca ti che ha nno svolto un ruolo a ttivo di monitoraggio e ve rifica , si è crea to così un dia logo continuo che ha porta to a lla condivisione de l Pia no stra tegico.

Al prof. Moro il moderatore chiede: dal punto di vista di chi ha osservato qual’era il valore che si voleva assegnare a questo processo?

Risposta: l’inte rlocutore che manca a questo tavolo e il de cisore regiona le . Da osse rva tore dico che è un processo lungo inizia to nel 2005 e che ancora oggi non è concluso. Tempi lunghi giustifica ti a ll’inizio da lla modifica in corsa degli obbie ttivi de l Piano Stra tegico che na sce pe r i ca poluoghi di Provincia e che in seguito è sta to utilizza to come strumento di implementazione de i programm i te rritoria li.

Ne l 2007 la Regione ha de ciso che la Pianifica zione stra tegica dove va esse re coe re nte con l’esistente e non dive rge re e pe r ta le motivo sono sta te realizza te e approva te le linee guida contene nti:

a ) processo partecipato

b) progetti coerenti con quanto stabilito dal Governo Nazionale e Regionale Se condo le a tte se il Processo di Pianifica zione si sa rebbe dovuto conclude re entro un a nno ma i tempi pe r una se rie di responsabilità si sono a llunga ti a dism isura.

Ad oggi a lla Regione ne sono sta ti presenta ti 7 e tra questi solo 2 sono stati approva ti.

Tene ndo conto de ll’a llungamento de i tempi ne l 2009 si fa strada l’idea che si possano e stra rre da i piani alcuni proge tti prioritari che possa no esse re finanzia ti.

Si pa rla quindi di “Piani Stralcio”; piuttosto che pe rde re i finanziamenti si finanziano a lmeno a lcuni proge tti e , ne lla primave ra de l 2010, sono stati approva ti i prim i che ora sono ne lla fa se di implementazione .

• A questo punto del dibattito viene chiamato in causa il Sindaco di Putignano, egli (a proposito della collabora zione tra i sinda ci) mette in e vide nza come a ve re la

“costrizione ”, frutto della ne ce ssità , di ottene re ed utilizza re finanziamenti conduce a “tura rti il naso e incontra rsi”. E continua : la ne cessità di sta re insieme è matura ta già ne l Pa tto Polis e nasce va da lla conside razione che il te rritorio ha

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una omoge neità cultura le, te rritoria le che prescinde da lle pe rsone . D'a ltronde espe rie nze comuni si fa nno anche negli ambiti sociali. Pe rtanto il pe rcorso intra preso è lungo ma inevitabile.

È sta to pe rso molto tempo con litigi tra i sinda ci su qua le dovesse esse re il Comune capofila e proposte proge ttua li ritenute essenzia li ma che non e ra no stra te giche pe r il te rritorio. Nonostante il tempo a vuto a disposizione solo la ne ce ssità di sceglie re e ntro dicembre de l 2009 ci ha porta to a de cide re e a fa rlo concre tamente in 20 giorni.

Il Processo richie de in manie ra esplicita lo sve cchiamento de lla Pubblica Amministrazione e un ammode rnamento de i cittadini con un’ope ra concre ta di sensibilizza zione che supe ri gli strumenti tradiziona li di pa rte cipazione che non appa iono più sufficie nti.

Non è tutto be llo, non è tutto fa cile, ci sono problema tiche e d è ne cessa rio che chi ha responsabilità pubblica fa ccia e spe rienze come questa .

Chiede di intervenire la dott.ssa Sasso (Dirigente Servizio Innovazione – Regione Puglia):

la Regione ha predisposto pre ventivamente un documento di massima che de finiva va rie stra tegie. La reda zione è sta ta a ccompagna ta da un processo di pa rte cipazione molto complica to; è sta to fa tto un la voro di sintesi di ½ pagina pe r ogni ambito, sono sta te prodotte de lle schede e distribuite in prim is a lle associa zione iscritte agli a lbi regiona li, tutto que sto pe r a rriva re a più cittadini possibili e fornire informazioni de ttaglia te.

Il processo di pa rte cipa zione è una cosa se ria , pe rché la pa rte cipazione sia più aute ntica è ne cessa rio a ve re gli strumenti pe r le gge re le informa zioni.

C AST ha un nume ro di richieste di iscrizione che è il doppio o il triplo rispe tto a quelle a ccolte , questo pe rché ha guadagna to credibilità, in sostanza non basta un manifesto pe r coinvolge re i cittadini e crea re un processo di pa rte cipa zione.

A chiedere la parola è la dott.ssa Carlone la quale afferma molto brevemente che come giustamente detto dai sinda ci, Area Vasta è sta ta un occasione pe r sta re insieme e proge tta re qua lcosa con rica dute sui te rritori. In realtà si sa rebbe potuto realizza re un unico gra nde proge tto re la tivo ad un comune con rica dute su tutto il te rritorio piuttosto che ta nti piccoli proge tti.

I proge tti e laborati a vra nno comunque rive rbe ri importanti sul te rritorio ed è ve ro che i porta tori d’inte resse non ha nno be n compreso qua le sa rà il cambiamento.

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È la volta della dott.ssa Tropeano (Responsabile di Progetto – Formez): quando si pa rla di pa rte cipazione, non sono solo i politici lo zoccolo duro di resistenza a l cambiamento ma più spesso sono i te cnici. Ai processi pa rte cipa tivi i cittadini pa rte cipano, i politici quando possono ci sono e re cepiscono, si fa più fa tica a vede re i te cnici de ll’amministrazione . Proprio que sti ultim i ha nno un’estrema difficoltà a cambia re le modalità di la voro e gua rdano a i ta voli di pa rte cipa zione come a dempimenti burocra tici, procedure da seguire . In rea ltà proprio i te cnici de vono a cquisire altre compete nze e a que sto se rvono scuole come questa . Il punto critico è infa tti trasfe rire l’importanza de lla pa rte cipazione ne i mode lli organizza tivi.

Il dott. Vino rivolge un’altra domanda al sindaco di Monopoli: premesso che la pa rte cipazione se rve pe rché e leva la qua lità proge ttua le, il fatto di aver messo in piedi processi di partecipazione ha fatto nascere progetti che altrimenti non ci sarebbero stati?

Risposta: l’idea guida dei comuni de lla Va lle d’Itria e ra quella dell’unione, il nostro te rritorio anche se pe rce pito da ll’este rno come un tutt’uno ci siamo resi conto che non ve niva pe rcepito allo stesso modo da i suoi abitanti, pe rta nto il nostro sforzo è sta to di rende rlo omogeneo nella sostanza. Pe r fa re questo i due assi e rano: dal ma re alla Valle d’Itria e l’este nsione e quindi l’omogene izza zione di regolamenti (come pe r e sempio que llo e sistente ad Albe robe llo pe r i Trulli).

Il moderatore non comple tamente soddisfa tto dalla risposta la riformula in questo modo: il Comune di Monopoli cos’è che ha visto grazie a questo processo?

Risposta: nulla pe rché trova re un proge tto che va da bene pe r tutti è impossibile;

l’a spe tto positivo è que llo di proge tta re con rica dute sovra comuna li. Il pa rtne ria to ne lla Va lle d’Itria ha porta to un contributo dentro a l processo. I conte nti e gli scontenti possono tra rre le loro conclusioni conside rando quanto ha nno re ce pito e ottenuto.

Il dott. Vino a questo punto chie de al Prof. Moro: c’è un valore aggiunto dato dal processo di partecipazione?

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Risposta: il va lore aggiunto c’è pe r il fa tto stesso che i proge tti esistono. La Puglia è l’unica Regione ita liana che può vanta re di a ve re così tanti proge tti te rritoria li. Q uando il Processo è pa rtito si pensava che pote sse ro na sce re molti meno proge tti ed inve ce pa rliamo di m iglia ia di proge tti, non c’è dubbio pe rò che tra questi ve ne sia no di priorita ri. Sicuramente questo pa trimoni di proge tti non si sa rebbe a vuto senza la pianificazione stra tegica.

• Viene rile va ta una criticità e cioè la mancanza di un ta volo negozia le a l qua le si possano sede re Aree Vasta e Regione.

L’ultima domanda viene rivolta a l Sinda co di Putigna no: cosa rimane?

Risposta: l’avvio di un proce sso , a ve r da to alla colle ttività un profumo nuovo, una strada si è ape rta . O ra pe rò bisogna da re risposte, i proge tti sui quali si è discusso bisogna rea lizza rli e continua re con que sti processi di pa rte cipa zione.

II^ scena: Laboratorio di riflessione sulle due esperienze Plenaria

In que sta se conda pa rte non è pre vista la presenza degli ospiti pe rtanto il dott. Vino da immedia tamente il via a lle conside razioni che i pa rte cipanti deside rano esprime re in me rito agli inte rventi ascolta ti.

o le cose dette sono state molto interessanti sebbene non è chiaro come si concre tizzi la pa rte cipa zione di un cittadino ne lla proge ttazione;

o ho colto aspetti polemici nelle parole dei sindaci verso la Regione ed è stata e vidente una sca rsa capa cità di a ffronta re la pa rtecipazione . I cittadini de vono esse re messi ne lla condizione di sape re come esse re in questi processi. Ne l paese da l qua le provengo nessuno sa niente de ll’Area Vasta Brindisina. Di questa espe rie nza a mio a vviso dovre bbe rimane re un me todologia , un se ntire comune che la Regione ha da to la possibilità di rea lizza re ;

o (sono molto arrabbiato) quanto fatto in Valle d’Itria è bellissimo, si parla di ambiente , cultura e poi mi ritrovo un pa rcheggio ne l programma di stra lcio. Il processo di pa rte cipazione è inte ressante se divie ne una visone futura di sviluppo de l te rritorio.

Ho sentito il Sinda co di Monopoli loda re e magnifica re que sta scuola di Pa rte cipa zione eppure non c’è un solo pa rte cipa nte della sua città e questo dice

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o chi è che guida? Chi è “il padrone del vapore”? I politici, i tecnici o i cittadini? Se a ve te bisogno de i te cnici che fanno la pa rte cipazione allora occorre da rgli strumenti pe rché la fa ccia no;

o dell’Area Vasta del Brindisino avrei voluto capirne di più. Sui media locali non è appa rso qua si nulla se si fa e ccezione pe r le fotografie di rito. Pe rché dalla pa rte cipazione sono sta te escluse le associazioni?

o cosa ha impedito che si prendesse l’albo regionale delle associazioni e si inviasse una le tte ra informa tiva?

o sicuramente occorre avere consapevolezza delle criticità ma anche rimboccarci le maniche e a nda re a vanti pe rché i risulta ti a rrivano di ce rto. La Task force è una risorsa molto importante . Ne ll’Area Vasta de lla Valle d’Itria si sono tenuti va ri ta voli con la pa rte cipazione di quanti e rano inte ressa ti. C iò che ce rtamente occorre migliora re è la comunicazione e occorre studia rne i sistem i. Fino ad ora un Processo di Pa rte cipazione non e ra ma i sta to a ttivato. È inizia to un processo e occorre ave re fiducia .

Il dott. Vino me tte in e videnza a lcuni aspetti importa nti: innanzi tutto la programmazione stra tegica di Area Vasta è un processo complica to ne l qua le vanno ad intre ccia rsi va ri livelli. Se si pa rla di politiche da l basso que sta di Area Vasta è l’e spe rienza più significa tiva che si è fa tta in Puglia .

Le testimonianze di prima confe rmava no la costruzione di progetti condivisi, quindi politiche de cise in ma nie ra e stremamente dive rsa rispe tto a come a vveniva die ci anni fa.

È opportuno fa re una se rie di distinzioni a proposito di pa rte cipazione, infa tti que lla che si è a vuta con la Gronda di Genova è dive rsa dalla pa rte cipa zione nell’Area Vasta.

I modi di partecipazione possono essere ben diversi a seconda dell’aspetto su cui s i va a lavorare.

Il limite ve ro di que sto processo non può esse re che non sono sta ti coinvolti “tutti” i cittadini. In un’a rea di 8 comuni a vvie rò un processo dive rso piuttosto che se devo fa rlo pa rtire in un solo qua rtie re. Solo una volta che ho individuato i criteri posso capire se il processo di partecipazione è stato fatto bene o male.

Se pa rlo di pa rte cipazione da l basso fino a che punto è il basso?

L’informazione non è partecipazione, io posso decidere da solo cosa fare e poi informare tutti.

La domanda è : la partecipazione perché la faccio?

1. quando ho una situazione d i conflitto manifesto o potenziale;

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2. quando ho un conoscenza da condividere, de vo sviluppa re il te rritorio? ragiono con chi lo conosce e in pa rticola re con coloro che ha nno una conoscenza immedia tamente spendibile pe r definire lo sviluppo.

o Uno dei partecipanti interviene con una riflessione: se invito all’Area Vasta i sinda ca ti e le imprese a vrò strade la rghe pe r il passaggio de lle me rci e più la voro ma la qualità de lla vita sa rà a ll’ultimo posto

Il dott. Vino insiste la domanda giusta è : a questo processo abbiamo fatto partecipare tutti gli stakeholder?

o Il dibattito sul livello di coinvolgimento è acceso e in un altro intervento si continua a sottolinea re che pa rte cipa zione significa che l’Area Va sta a vrebbe dovuto rivolge rsi e chiede re a tutti i cittadini che esprimono bisogni ed esigenze.

Pre nde la pa rola la dott.ssa Sasso pe r dire che ci sono de lle e ntità che si re lazionano tra di loro ognuna con il suo ruolo e con le sue re sponsa bilità . Tutti abbiamo dei limiti e se di questi assumiamo consa pevolezza possiamo fa re un passo indie tro.

Non si può a vvia re un Pia no Stra tegico e chiede re : “voi che cosa ne pe nsa te?” Ma occorre fornire una base da cui pa rtire e che dopo può anche cambia re .

Qua ndo chiediamo qua lcosa dobbiamo chiede rci anche la congruità de lle nostre richieste . A proposito di ca renza informa tiva , l’informazione non è solo te le visione ma pe r esse re comple ti bisogna dire che le reti nazionali non trasmettono spot regiona li, le te le visioni loca li sono tantissime e la più diffusa è Te lenorba, uno spot su questa re te costa tantissimo e comunque sono a nda ti in onda spot a rigua rdo. Bisogna sape re pe rò che su 600 contributi 1 o 2 sono a rriva ti pe rché hanno appreso dell’iniziativa in tv.

Chiude la se conda scena e quindi la giorna ta il dott. Augusto Vino il qua le puntualizza che esistono i processi di pa rte cipazione e i luoghi di pa rte cipazione e pa rla re dei prim i non significa me tte re in ombra i se condi.

Sugge risce infine i criteri pe r la valutazione dei processi di partecipazione:

PRECOCITÁ (tanto più è buono il processo quanto più è precoce e con a lte rna tive a pe rte)

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TRASPARENZA (il processo di partecipazione funzione se è visibile da parte di chiunque )

TRACCIABILITÁ

CIRCUITI DI FEEDBACK

COMUNICAZIONE NEL MERITO (INFORMAZIONE) (diminuire le asimmetrie informa tive )

PROFONDITÁ DELL’ANALISI (il tempo impiegato per approfondire le analisi, le questioni non è tempo pe rso)

REGOLE (PER LA DECISIONE)

CONTINUITÁ (ANCHE DOPO LA DECISIONE)

INCLUSIVITÁ (il processo partecipativo è tanto migliore quanto più è inclusivo tene ndo conto di un pe rime tro adeguato)

Obiettivi raggiunti: ne lla prima pa rte della giorna ta si è a ppresa da lla viva voce degli a ttori protagonisti l’espe rienza de ll’Area Vasta in Va lle d’Itria e ne l Brindisino; sono sta ti offe rti nume rosi spunti di riflessione e discussione che sono sta ti diba ttuti ne l corso de l pome riggio dura nte il qua le sono sta ti più pre cisamente de finiti e d individua ti i crite ri di va lutazione de i processi di pa rte cipazione .

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