• Non ci sono risultati.

Come la paghiamo cara la crisi! Ondata di licenziamenti e casse integrazione in arrivo

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Come la paghiamo cara la crisi! Ondata di licenziamenti e casse integrazione in arrivo"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Come la paghiamo cara la crisi!

Ondata di licenziamenti e casse integrazione in arrivo

Un candido Natale da disoccupati o, se proprio va bene, in cassa integrazione. Questa è la mesta prospettiva per centinaia di migliaia di lavatori italiani secondo gli allarmi lanciati dai sindacati. La CISL denuncia che nel corso dei prossimi due anni più di 900.000 posti di lavoro saranno a serio rischio e solo nel settore industriale. Quasi un milione di operai che rischia seriamente di rimanere a casa in breve tempo, senza naturalmente considerare gli occupati del settore dei servizi, né di quello del commercio. Alla CISL fa eco la CGIL che annuncia 360.000 lavoratori già in cassa integrazione, di cui quasi 180.000 “tute blu”. La sola FIAT, a causa della crisi del mercato dell’auto, dal 15 dicembre al 10 gennaio sospende la produzione, mettendo in cassa integrazione 58.000 dipendenti. Le stime parlano, dunque, di circa un milione e mezzo di lavoratori che perderà il proprio posto e risulta difficile prevedere il futuro di 2,3 milioni di precari, tra contratti a tempo determinato e collaboratori. Certo è che le agenzie per l’impiego segnano già un crollo del 30-35%

dei contratti di lavoro stipulati. Grandi gruppi, come FIAT, Granarolo, Alitalia, Pininfarina..., sono in grandi difficoltà e anche i grandi distretti industriali avvertono seriamente la crisi: da quello della lana di Prato a quello calzaturiero delle Marche. Insomma la crisi si abbatte violenta anche

sull’economia italiana, toglie certezze senza risparmiare nessuno e segna la vita reale con conseguenze critiche. Mentre un anno fa terrorismo e criminalità comune erano le paure più radicate negli italiani, ora ciò che più spaventa è il licenziamento e il futuro dei propri figli (i poteri della crisi e della propaganda!). Il governo, capace di stanziare decine di miliardi per aiutare chi la crisi l’ha causata (banche e speculatori), non è ancora riuscito a proporre un piano serio ed incisivo per proteggere chi la crisi ingiustamente la subisce di più (i lavoratori).

E se in Italia si sta male, negli Stati Uniti non si sta certamente meglio. Durante il difficile passaggio dall’amministrazione Bush a quella Obama , il bilancio della crisi si aggrava ulteriormente con banche e industria automobilistica (la spina dorsale dell’economia) in gravissime difficoltà ad alimentare una disoccupazione in costante crescita (6,7 % a novembre).

Pare proprio che la crisi ci tocchi pagarla!E pagarla anche cara!

Jacopo Rasmi II E

Riferimenti

Documenti correlati

Dopo aver comparato un team composto da medici e in- fermieri con uno omogeneo fatto solo da infermieri i risultati hanno fornito un responso chiaro: meno prescrizioni di

Naturalmente non è affatto inviato da Equitalia e se si seguono i link, il risultato è quello di scaricare un virus (CBT-locker) che cripta tutti i file del disco e poi chiede

- Dice in qualche modo la legge che la cosa migliore è tenersi il più possibile calmo nelle disgrazie e non irritarsi, dato che né è chiaro il bene e il male in tali eventi, né

Peraltro a supporto della condanna la stessa Corte di Cassazione sottolinea come il Legislatore ha, già da tempo, provveduto a disporre un sistema solidaristico

Fonduta di Toma, cime di rapa e nocciole Spezzatino di Cinghiale ♦ in umido Speck, scamorza, cipolla rossa e rucola Cuor di burrata, prosciutto crudo e olive Calamari ♦ in

Attribuirli alle persone con disturbi mentali, in relazione alla loro condizione di malattia, non solo è sbagliato ed improprio ma alimenta uno stigma assai dannoso che

Quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità.. ed inizierai a riempire quella degli altri, scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà

Il dato anamnestico di ipoglicemie frequenti ha reso neces- sario il posizionamento di un sensore glicemico (continuous glucose monitoring, CGM) unitamente al microinfusore