INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA SICUREZZA Bando ISI 2013. Scheda 3
1. RISORSE 2013
Complessivamente sono stati messi a disposizione 307.359.613 milioni di euro, ripartiti in budget regionali e composti da:
295.238.520 milioni di euro di risorse Inail (art.11, comma 5 del D.lgs 81/2008) destinati a:
o progetti di investimento (strutturali e macchine);
o progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
12.121.093 milioni di euro trasferiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art.
11, comma 1, lett. a), del d. lgs. n. 81/2008 e s.m.i ed in applicazione dell’art. 2, comma 1, del decreto interministeriale 2010), destinati ai progetti di sostituzione e adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio prima del 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti previsti dal Titolo III del D.lgs. 81/2008 e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia.
Per favorire l’accesso al credito e limitare l’incidenza dei riflessi negativi della crisi economica che frenano gli investimenti delle imprese in materia di salute e sicurezza, i finanziamenti Inail sono cumulabili con i benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’art. 2, comma 100, lett. a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 ovvero quelli gestiti da ISMEA ai sensi dell'art. 17, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102.
Destinatari
imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, con criteri orientati a privilegiare le micro, piccole e medie imprese.Progetti finanziabili
un solo progetto per azienda in una sola Regione/Provincia, riguardante una sola unità produttiva tra le seguenti tipologie: investimento;
adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
nell’Avviso 2013 è stato introdotto un nuovo asse di finanziamento per progetti di sostituzione o adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del d. lgs 81/2008 e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia.
Contributi economici
a fondo perduto, pari al 65% delle spese necessarie, per un importo minimo di 5.000 euro e massimo di 130mila euro.Esito
29mila le aziende che hanno presentato i propri progetti, attraverso la procedura online sul portale dell'Istituto nella prima fase (21/01/2014- 08/04/2014). Di queste, 23mila hanno partecipato alla seconda fase di invio telematico il 29 maggio 2014. Sono state ammesse a beneficiaredel contributo, a seguito dell’invio telematico delle domande, 4.211 imprese, pari al 18% delle 23mila partecipanti.
Beneficiari
Il 61% delle imprese ammesse a contributo sono microimprese (fino a 10 dipendenti), in crescita rispetto al bando 2012 (54%) e al bando 2011 (51%), attive in prevalenza in settori ad alto rischio con tasso di tariffa massimo (115-130).La distribuzione percentuale per dimensione aziendale evidenzia che:
- il 94% dei progetti ammessi sono stati presentati da imprese con meno di cinquanta dipendenti;
- solo nel 3% dei casi la dimensione delle aziende supera le cento unità.
Progetti finanziati
Il 95% dei fondi è andato ai progetti di investimento;il 4% ha riguardato la sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996;
il restante 1% ha interessato i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
Tipologie (principali)
Il 31% dei progetti punta alla riduzione delle principali cause di infortunio legate all’attività dell’impresa;il rimanente 69%, invece, al contrasto degli altri fattori di rischio.
I primi assorbono circa 93milioni di euro e la causa più contrastata è la caduta del lavoratore dall’alto (33% degli interventi) e, a seguire, lo sforzo fisico a carico del sistema muscolo-scheletrico (28%).
I secondi (eliminazione e riduzione dei principali fattori di rischio) assorbono 197milioni di euro con prevalenza di interventi per contrastare gli infortuni derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi, da movimenti e sforzi ripetuti e da posture incongrue (31%), e per la bonifica dell’amianto, escluso lo smaltimento (27%).
Risultati territoriali
Il 43% dei fondi complessivi è risultato destinato al Nord, la quota destinata al Centro è stata pari al 26% e quella del Sud e delle Isole è stata pari al 31%, in linea con i criteri di ripartizione delle risorse economiche che tengono conto non solo della distribuzione territoriale degli addetti, ma anche della gravità degli infortuni registrati.Le regioni cui sono state assegnate le quote maggiori dei 307milioni messi a disposizione dall’Inail sono:
Lombardia (49.218.014 euro, pari al 16%, con 611 progetti ammessi su 3.961 domande di partecipazione);
Lazio (40.771.780, pari al 13,3%, con 536 progetti ammessi su 1.634 domande di partecipazione);
Campania (27.622.411, pari al 9%, con 332 progetti ammessi su 1.617 domande di partecipazione);
Toscana (25.071.481, pari all’8,2%, con 373 progetti ammessi su 1.640 domande di partecipazione);
Sicilia (23.848.615, pari al 7,8%, con 306 progetti ammessi su 2.017 domande di partecipazione),
Veneto (22.327.302, pari al 7,3%, con 341 progetti ammessi su 1.782 domande di partecipazione).