• Non ci sono risultati.

Relazione storico-descrittiva

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Relazione storico-descrittiva"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)
(2)

Pagina 1 Relazione storico-descrittiva

Il Comune di Castrocielo intende avvalersi dei contributi previsti nel bando pubblico approvato con Determinazione del 22.01.2019 n. G00484 pubblicata sul BURL n. 8 del 24.01.2019 concernente “La valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio”, in attuazione della DGR n. 835 del 18.12.2018.

In particolare intende realizzare interventi tesi a migliorare il grado di fruibilità e di accessibilità al pubblico dell’area archeologica di Aquinum e di migliorarne gli standard di sicurezza.

L’area interessata dagli interventi, di proprietà comunale, è distinta in catasto al foglio 27 mappali 49, 50, 51, 52, 452 (ex 138) e 326; è localizzata a nord del tracciato dell’Autostrada A1, dista poche centinaia di metri dal Casello Autostradale di Castrocielo – Pontecorvo ed è disposta su una superficie pianeggiante estesa per circa 8 ettari. Ricadente all’interno del perimetro urbano della città romana, il terreno è delimitato a sud dalla moderna Strada Provinciale Via Latina, che lì ricalca il vecchio tracciato, ad est dalla Strada Comunale Campo Spinello e ad ovest dalla Strada Comunale Civita Vetere, da considerare tutte sopravvivenze moderne di antichi assi stradali dell’impianto urbano, in quello che doveva essere un isolato centrale collocato subito a nord-est dell’incrocio della due principali arterie stradali antiche: la Via Latina (cd. decumano massimo) e la Via Montana (cd. cardine massimo).

Quest’area, in passato mai oggetto di indagini finalizzate, è stata recentemente interessata da un approfondito studio da parte del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento;

l’insieme delle diverse attività di indagine ha permesso una migliore definizione dell’impianto urbano della città romana e delle caratteristiche edilizie che interessavano in antico questo quartiere.

Le indagini e gli scavi archeologici sono stati condotti dall’Università del Salento sotto la direzione e supervisione del Prof. Ceraudo.

A seguito di accurate indagini aero-topografiche, geofisiche, geognostiche e delle campagne degli scavi archeologici che si sono succedute negli anni 2009-2018, il sito dell’abbandonata città romana sta riemergendo e si sta portando alla luce l’antico impianto urbano di Aquinum.

(3)

Pagina 2 Importante è stata la scoperta di un imponente edificio termale oltre ai resti di

edifici pubblici e privati definiti da alcuni assi viari, sia all’interno della maglia urbana sia all’esterno della linea delle mura.

Di notevole bellezza e valore storico archeologico sono alcuni manufatti portati alla luce, in particolare la monumentale iscrizione musiva individuata all’interno di uno degli ambienti dell’edificio termale, il mosaico con scena nilotica della latrina, le due sculture in marmo raffiguranti Ercole con la testa del leone (Leontè) e una testina infantile.

Nelle ultime campagne di scavi ci si è imbattuti in ambienti rivelatisi di grandissimo interesse culturale, artistico, storico e letterario. Indagando per volere della competente Soprintendenza, ci si è trovati di fronte a scoperte eccezionali, come mosaici raffiguranti un rinoceronte, una pantera marina ed un grifone; nel Frigidarium del settore maschile, all’interno di una tabula rettangolare disposta in senso Nord - Sud, ci si è imbattuti in una iscrizione di quasi 9 metri, che riporta il nome del costruttore dell’intero edificio termale in tutte le sue parti caratterizzanti:

si tratta del duoviro quinquennale Marcus Veccius, che si dedica non solo alla costruzione di tutte le parti termali vere e proprie, ma anche alla realizzazione di una imponente palestra e dell’intero suo apparato decorativo.

Questo è un documento importantissimo per la storia della colonia romana e per l’epigrafia latina.

Ancora più recentemente è stato rinvenuto un altro reperto di notevole valore storico, si tratta di un busto marmoreo di straordinaria fattura che tutti, storici ed archeologi, concordano rappresentasse il busto di Giulio Cesare.

Il sito archeologico di Aquinum per la sua importanza, per la bellezza e il valore storico di tutti i manufatti portati alla luce fino ad oggi e di quelli ancora nascosti ma che sicuramente verranno scoperti nelle prossime campagne di scavi già programmate, non solo riveste interesse di carattere locale e nazionale ma ormai può considerarsi patrimonio internazionale. L’intera area archeologica, tra l’altro, è stata anche inclusa come parte integrante e sostanziale nel Monumento Naturale

“Aquinum” istituito con Decreto del Presidente della Regione Lazio in data 29.09.2017 n. T00161 pubblicato sul BURL n. 82 del 12.10.2017 supplemento1.

(4)

Pagina 3 CENNI STORICI

La prima organizzazione urbana di Aquinum può datarsi al tempo della venuta dei Volsci nella regione (seconda metà del IV secolo a.C.).

Inizialmente il centro doveva rispondere piuttosto ad esigenze di pianificazione territoriale e di migliore sfruttamento delle risorse agricole della zona. Nell’area della città e nei suoi dintorni si sono rinvenuti oggetti databili fino al VI sec. a.C., da mettere in relazione con luoghi di culto a ridosso di antichi laghi ora scomparsi.

Proprio alla presenza di questi laghi e delle numerosi sorgenti d’acqua si fa derivare il suo nome.

L’abitato dovette avere un significativo sviluppo con l’espansione romana nella valle del Liri, in particolare dopo la costruzione della via Latina verso il 312 a.C..

Il primo rapporto con Roma, però, si traduce in una decurtazione di territorio per la fondazione della colonia di Interamna Lirenas e nella sottoscrizione di un trattato con i potenti colonizzatori.

Le fonti storiche iniziano a parlare di Aquinum nel 211 a.C., durante la marcia di Annibale proprio lungo la via Latina, quasi a confermare il ruolo strategico che ha acquisito la posizione della città nelle comunicazioni nord-sud. Un aspetto rilevante della politica e dell’economia di Aquinum durante il periodo repubblicano è rappresentato dal diritto di battere moneta.

Ai tempi di Cicerone la città è costituita in municipium, e come tale risulta iscritta alla tribù Oufentina. Durante il secondo Triumvirato, quando vi si insedia una colonia di veterani di Antonio, appare governata dai duoviri. Con l’occasione il suo territorio viene riorganizzato e fino al tempo di Augusto anche il centro urbano subisce numerosi interventi di edilizia pubblica come dimostrano i resti dei grandi monumenti superstiti, in quel tempo un centro tanto prospero da raggiungere una popolazione di circa quarantamila abitanti.

Anche le iscrizioni rinvenute nelle campagne circostanti sottolineano la particolare vitalità civile e religiosa di quel tempo. Durante l’impero Aquinum continua a godere di una certa floridezza.

Rinomata per l’industria della porpora, fu patria del poeta satirico Giovenale e dell’Imperatore Pescennio Negro. A partire già dal V secolo la città è ricordata quale sede vescovile.

La città venne devastata alla fine del VI secolo dai Longobardi e rimase quasi spopolata.

(5)

Pagina 4 I MONUMENTI

Gli edifici della città romana, desertificati durante le invasioni barbariche, e poi dalla peste, servirono purtroppo per diversi secoli da cava di materiale per costruzioni di epoca medievale, infatti sia il castello dei conti, sia la chiesa della Madonna della Libera, sia il medievale monastero di San Gregorio, furono edificati con il materiale edilizio prelevato dalla città romana abbandonata.

Questi monumenti si trovano oggi nel territorio che comprende Aquino e Castrocielo, con l’Arco trionfale di Marcantonio, un lungo tratto della via Latina con la porta Capuana ancora quasi integra, la cinta muraria, la Porta Romana, il Teatro, il Capitolium o Tempio Maggiore, l’Anfiteatro, la Basilica, la necropoli, una torre di tipo megalitico, alcune ville lungo la via pedemontana tra gli attuali centri di Castrocielo e Piedimonte.

Un altro grande monumento romano sono le rocce tagliate, usate per secoli come cave di travertino per l’edificazione di edifici e monumenti romani. I resti di queste cave, ancora poco studiate, alte ed imponenti, fanno parte oggi del parco archeologico comunale del “Vallone d’Aquino”.

Lungo l'antica Via Latina, pavimentata di blocchi lavici, sorge la chiesetta di S.

Tommaso, scoperchiata e che incorpora avanzi di un tempio romano (tra cui un elegante bassorilievo a sinistra dell'ingresso); a sinistra un tratto delle mura antiche a grossi blocchi rettangolari. proseguendo si oltrepassa un quadrivio e si vedono a destra i resti di un edificio absidato, erroneamente chiamato «tempio di Diana», da identificarsi con terme o una basilica, quindi, presso la strada gli avanzi seminterrati del teatro in «opus reticulatum» di età augustea. Dello stesso periodo e con tecnica simile, ma più verso le mura, fu eretto l'anfiteatro.

Si continua fino a un incrocio di strada ove, a sinistra, sono altri avanzi di mura di grandi massi, quindi si vedono a destra, a qualche distanza, due muri di notevole altezza di cui il maggiore consta di c. 30 filari di grandi massi regolarmente squadrati, resti del creduto tempio di Cerere Elvina, dedicato poi a S. Pietro e perciò detto Basilica di S. Pietro Vetere, la prima chiesa di Aquino cristiana, e in cui, invece, è stato riconosciuto il Capitolium della città, a tre celle su podio:

interessante il fregio in alto, con metope e triglifi. Il fatto che avesse tre celle conferma l'ipotesi della Triade Capitolina.

(6)

Pagina 5 INQUADRAMENTO URBANISTICO E QUADRO DEI VINCOLI

L’area interessata dall’intervento, sita in località San Pietro Vetere, occupa le particelle catastali 49, 50, 51, 52, 452 [ex 138] e 326, tutte afferenti al Foglio 27.

L’area interessata dal casale, distinta in catasto al foglio 27 mappale 50, nell’ambito del P.R.G. adottato dal Comune con atto di CC. N. 27del 21-9-99 ed approvato con delibera di G.R. n. 895 del 25-10-2005 ricade in zona omogenea

”A” (DM1444/68) sottozona A3 riguardante singoli organismi edilizi o borghi rurali di interesse storico compreso le relative aree di pertinenza. In tale area sono previsti interventi di manutenzione e restauro, di riqualificazione dei fabbricati (trasformazione di coperture piane in coperture a falde, ridefinizione delle bucature e membrature architettoniche, eliminazione delle superfetazioni etc.).

Le altre aree distinte in catasto al foglio 27 mappali 49-51-52-326 e 452, ricadono in zona E sottozona E5 del PRG – agricola di tutela archeologica – in tale sottozona valgono le norme edificatorie della zona E3 con le prescrizioni di pareri preventivi della Soprintendenza competente, di disponibilità agli scavi e ricerche archeologiche sull’area e conseguente ubicazione dei manufatti condizionata al risultato dei saggi e degli scavi ed in ultimo del mantenimento della vegetazione di alto e medio fusto esistente sull’area.

Per quanto concerne il quadro dei vincoli territoriali, l’area in questione è interessata da un vincolo archeologico indiretto apposto con D.M.10.03.1975 (part.

50, part. 138 da cui deriva l’attuale 452, part. 51 da cui derivano a seguito di frazionamento le attuali 51 e 326, part. 52, part. 49).

Tutte le particelle summenzionate, inoltre, trovandosi nel settore centrale di Aquinum romana, ricadono all’interno sia del PTP n.14 (tavv. E1.1- E1.3, Class.

Area A), sia nella Tavola B del successivo PTPR (ID Regione Lazio m60_1031).

Per il presente progetto il Comune ha già ottenuto tutti i pareri necessari per l’immediata cantierabilità e nello specifico:

- Autorizzazione sismica in data 28.10.2015 prot. 548304 posiz. n. 35178/c relativa al manufatto in legno rilasciata dall’Area Genio Civile Lazio Sud di Cassino;

- Parere favorevole della Soprintendenza Archeologia del Lazio via Pompeo Magno n. 2 Roma con nota del 15.12.2014 prot. n. 14300 e con nota del 28.08.2015 prot. n. 7496;

(7)

Pagina 6 - Parere favorevole della Soprintendenza dei Beni Architettonici e

Paesaggistici del Lazio via Cavalletti n. 2 Roma con nota del 26.01.2015 prot. n. 2371 e con nota del 20.08.2015 prot. n. 14435;

- Parere favorevole della Regione Lazio Area Urbanistica e Copianificazione Comunale via Giorgione n. 129 Roma con nota del 05.08.2015 prot. n.

402175;

INTERVENTI GIA’ REALIZZATI

Il Comune di Castrocielo ha già realizzato un primo intervento di recupero e restauro del casale all’interno dell’area archeologica di “Aquinum”, destinato ad antiquarium del parco archeologico, ed interventi a protezione del sito e degli scavi con la realizzazione della recinzione e impianto di allarme finanziato con mutuo con la Cassa DD.PP. posiz. n. 4557063/00 del 13.12.2012, a totale carico del bilancio comunale per un importo di € 697.000,00, ultimato e collaudato.

Inoltre ha già realizzato un secondo intervento dell’importo complessivo di

€ 430.000,00, finanziato con mutuo contratto con la Cassa DD.PP. posiz. n.

6012866 del 22.12.2014, a totale carico del bilancio comunale, riguardante il restauro della latrina, del frigidarium femminile e vasca laterale sud e relative coperture con tettorie metalliche, il recupero e consolidamento della strada basolata, via delle terme e marciapiede laterale, la copertura con tettoia del settore caldarium e tepidarium e il restauro dell’iscrizione musiva vecciana contenuta nella tabula rettangolare, anche il secondo intervento è stato ultimato e collaudato.

È in fase di appalto il progetto, dell’importo di € 300.000,00, per la realizzazione dei lavori relativi alla copertura del frigidarium maschile ed annesso caldarium; le opere sono previste con le stesse modalità e le stesse caratteristiche tecnologiche di quelle già eseguite negli altri ambienti termali.

INTERVENTI PREVISTI CON IL PRESENTE PROGETTO

Conformemente alle autorizzazioni e pareri rilasciati e in adempimento alle direttive ed ai criteri riportati nel bando pubblico il presente progetto prevede lavori tesi al miglioramento di fruibilità ed accessibilità al pubblico dell’area archeologica, al miglioramento degli standard di sicurezza nonché prevede, tra le somme a disposizione, tra l’altro, le spese di promozione del sito e dell’arredo per l’allestimento della sala multimediale.

(8)

Pagina 7 In particolare gli interventi si distinguono nelle seguenti tipologie:

a) interventi volti al miglioramento della fruibilità ed accessibilità del sito:

- realizzazione di camminamenti pedonali, marciapiedi, passerelle, parcheggi e pavimentazioni, compreso di opere necessarie al superamento delle barriere architettoniche.

- manufatto in legno da destinare a postazione multimediale e biglietteria;

b) interventi volti al miglioramento degli standard di sicurezza:

- impianto di video sorveglianza e di illuminazione architetturale compreso delle linee elettriche principali e di distribuzione e di tutte le opere necessarie alla piena funzionalità.

c) attivazione strategie per la promozione e valorizzazione del sito archeologico, (website, social network, forum).

d) Arredo della sala multimediale funzionale ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del sito.

Nel dettaglio si prevedono le seguenti opere:

tipologia a) passerella

Fornitura e posa in opera di passerella pedonale smontabile sollevata dalla quota del terreno di circa 50 cm, della larghezza di cm 180, costituita da tavolato di calpestio in legno di castagno (o altro legno duro certificato) e/o cristallo; travatura principale in UPN 160 e secondaria in acciaio di sezione adeguata fissata su montanti tubolari in acciaio del diametro minimo di mm 54 spessore mm 12,5 posti ad interasse massimo di cm 200 e infissi nel terreno. Balaustra costituita da montanti in profilato metallico di adeguata sezione posizionati ogni 120-150 cm, passamano circolare in legno di castagno del diametro di mm 50-60 e pannellatura realizzata con tiranti in acciaio del diametro di mm 6-8 ad interasse di cm 10.

Compresi i trattamenti di tutte le parti lignee e la protezione con vernici ecologiche sia delle parti lignee che in acciaio.

camminamenti pedonali, marciapiedi e parcheggi

Camminamenti pedonali e parcheggi costituiti, previo scavo a sezione aperta, da fondazione in misto granulare stabilizzato dello spessore di cm 20, massicciata in pietrisco calcareo di cm 10 e pavimentazione rispettivamente: per i percorsi pedonali in pozzolana stabilizzata con malta di calce naturale frammista con polvere di laterizio ed inerti naturali; per le aree a parcheggio con fornitura e posa

(9)

Pagina 8 in opera di elementi carrabili in PEHD rigenerato tipo Salvaverde delle dimensioni

di cm 50*50 ed altezza minima cm 4 riempiti con una miscela di sabbia e terriccio in caso di inerbimento o in pietrischetto.

I marciapiedi avranno pavimentazione con scapoli di pietrame calcareo dello spessore di cm 6-8 posati ad opera incerta su letto di malta cementizia e delimitati da cigli in travertino smussati. I camminamenti pedonali e i marciapiedi avranno larghezza massima di mt 2,00.

I percorsi pedonali, i marciapiedi e le passerelle sono progettati con tutte le opere necessarie, materiali e pendenze, per l’accesso e l’uso anche alle persone diversamente abili.

Tutti i materiali utilizzati, autorizzati dalle relative Soprintendenze, sono ad alta sostenibilità ambientale, ecocompatibili e perfettamente integrati nell’area archeologica.

manufatto in legno

Manufatto da adibire a biglietteria e postazione multimediale ubicato all’ingresso dell’area archeologica, nella zona interna alla recinzione di perimetrazione.

Tale manufatto, di dimensioni esterne m 10,00*7,00, è completamente in legno sia per la struttura portante in elevazione che per il pavimento, le pareti e il controsoffitto, è dotato di ampie pareti vetrate con vetri termoisolanti e porte in legno e sarà alloggiato su platea in calcestruzzo gettato in opera dello spessore cm 30.

Il tetto sarà realizzato con pannelli coibentati e superficie in lamierino di alluminio di colore marrone, le scossaline e i discendenti saranno in rame, sarà dotato di tutti gli impianti tecnologici: elettrico, filodiffusione, audiovisivo e di illuminazione con lampade a led; inoltre sarà completo altresì di arredo e ogni rifinitura necessaria allo svolgimento delle funzioni cui è destinato.

Tutte le soluzioni adottate con l’uso di materiali e tecnologie innovative, struttura in legno, isolamento della copertura, vetri termo-isolanti e apparecchi illuminanti di ultima generazione a LED ad alto rendimento illuminotecnico e a basso consumo elettrico, consentono di ottenere ottime prestazioni energetiche del manufatto e un edificio ecosostenibile.

(10)

Pagina 9 tipologia b)

impianto di videosorveglianza

Al fine di garantire la totale protezione e messa in sicurezza del sito si dovrà realizzare un impianto di videosorveglianza perimetrale all’area archeologica. Tale impianto è costituito da 20 telecamere a colori digitali ad alta risoluzione, sistema DSS, sensore CCD, sensibilità minima 0,01 lux, illuminatori all’infrarosso, monitor, videoregistratore, programmi e messa in servizio del software di supervisione da installare all’interno del casale.

illuminazione architetturale

l’impianto di illuminazione architetturale è costituito da cavidotti corrugati e tubi in acciaio portacavi, cavi elettrici, treccia di rame e dispersori per la messa a terra, pozzetti, apparecchi illuminanti in alluminio pressofuso di forma cilindrica con lampade a LED di altezza variabile (cm 25, cm 50 e cm 100) opportunamente posizionati lungo le antiche strade romane rinvenute, gli spazi destinati a camminamento e parcheggi, e faretti adeguatamente fissati nelle passerelle e nelle coperture metalliche in modo da illuminare la colonia romana e in particolar modo i manufatti portati alla luce all’interno degli ambienti delle terme centrali.

tipologia c)

Attivazione strategie per la promozione e valorizzazione del sito archeologico, (website, social network, forum).

Tra le somme a disposizione, è prevista una spesa di € 5.000,00, al fine di implementare la componente promozione sul web e i servizi in rete volti a potenziare e migliorare i flussi turistici nell’area.

Lo scopo principale del sistema, è quello di aggregare tutte le informazioni dell'Area Archeologica Aquinum e di renderle fruibili dalla rete internet, attraverso applicazioni e strumenti multimediali, sia da postazioni fisse che mobili come smartphone e tablet, verrà utilizzata una piattaforma web avanzata, MDC-365, Management Data Collection, con la quale oltre ad inserire dati già in possesso, descrizioni, immagini, video, informazioni generali, permetterà agli operatori autorizzati di rilevare punti di interesse, mappature di aree specifiche, percorsi, con parametri di geolocalizzazione e nuove immagini associate. Questo strumento, che consentirà di aggiornare costantemente i dati, sarà il server web,

(11)

Pagina 10 fonte dati per le componenti lato utente, parliamo dell'app Aquinum, che verrà

pubblicata sugli store e scaricabile in forma gratuita, del sito web, dei principali social network come ad esempio facebook, twitter, google+. Inoltre verrà implementato un forum virtuale di discussione ed una applicazione interattiva specifica che, attraverso una postazione multimediale touch screen e maxischermo, permetterà di proiettare le informazioni in tempo reale, programmi di intrattenimento educativi tematici, fruibili anche da soggetti con specifiche esigenze, una sezione con la mappa del sito archeologico ed infine una sezione di supporto per le guide nella quale presenteranno la storia di Aquinum, le Terme Centrali, le ragioni di una ricerca e la realizzazione di un progetto. Sintetizzando i servizi che verranno erogati nella rete: dagli smartphone sarà possibile accedere alla storia del sito archeologico, alla geolocalizzazione del punto di interesse indicando i percorsi guidati, alla integrazione con il social network, alla segnalazione degli inconvenienti, news real time ed alla possibilità di acquistare il biglietto di ingresso on line e generazione del QR Code, il quale sostituirà la presentazione del biglietto cartaceo e all'ingresso verrà letto direttamente dallo schermo del dispositivo smartphone o tablet. Il sito web dedicato, oltre a fornire le informazioni di carattere generale, la programmazione di eventi e ad essere aggiornato tempestivamente, avrà una sezione servizi dove si potrà acquistare il biglietto e stamparlo, si potranno effettuare prenotazioni di visite di gruppi, di scuole, di esperti di settore. Immaginiamo di essere un visitatore di Aquinum, ci troviamo ad esempio vicino alla via delle Terme; con il nostro smartphone apriamo l'applicazione Aquinum, ci geocalizza e ci apre le informazioni specifiche sul punto dove ci troviamo, condividiamo la nostra visita sui social network e in un secondo momento commentiamo insieme ai nostri amici e con i vari link, li instradiamo sul sito web o sui post dei social di Aquinum.

tipologia d)

Arredo della sala multimediale.

Al fine di rendere funzionale i lavori da realizzare e per la fruizione pubblica dell’area archeologica è prevista, tra le somme a disposizione, un importo di € 5.800,00 da investire per l’arredo della sala multimediale.

Nel costo sono incluse le somme per l’acquisto delle poltroncine, scrivanie e sedie, schermo e proiettore.

(12)

Pagina 11 Le soluzioni progettuali proposte, tra le varie esaminate consentono la

realizzazione delle opere ottenendo i massimi benefici in rapporto ai costi di costruzione e di gestione e alla ottimizzazione dei servizi.

Per la contabilizzazione e stima dei lavori, si fa riferimento ai prezzi unitari desunti dal prezzario approvato con deliberazione di G.R. n. 412/2012 e pubblicato sul supplemento n. 1 del BURL n. 41/2012 e dal prezzario della Sovrintendenza Archeologica del Lazio 2012 vigente; i prezzi non previsti nella tariffa, sono ricavati da un’ apposita indagine di mercato.

L’applicazione di detti prezzi unitari sulle categorie di lavoro previste e quantificate fornisce il computo metrico estimativo il cui risultato finale ha determinato un costo

complessivo dei lavori di € 213.923,06 di cui soggetti a ribasso d’asta

€ 210.526,02.

Dal piano di sicurezza redatto ai sensi del decreto legislativo n° 81 del 09.04.2008, si desume un costo complessivo per la sicurezza pari ad € 3.397,04 non soggetti a ribasso d’asta secondo quanto prevede la normativa vigente

Ulteriori dettagli si evincono negli elaborati grafici ed analitici allegati al progetto.

L’importo delle opere complessivamente ammonta ad euro 300.000,00 (trecentomila/00), spesa minima per la realizzazione dei suddetti lavori necessari al miglioramento degli standard di sicurezza, del grado di fruibilità e di accessibilità al pubblico dell’area archeologica, ripartito come da quadro tecnico economico allegato.

Con il presente elaborato si richiede l’approvazione degli interventi tesi a migliorare il grado di fruibilità e di accessibilità al pubblico e gli standard di sicurezza dell’Area archeologica di Aquinum, in territorio di Castrocielo, quale

“Luogo della Cultura” attraversato dalla via Francigena del Sud, direttrice Prenestina-Casilina (D.G.R. n. 385 del 28.07.2015).

Si riporta nella pagina successiva la planimetria catastale aggiornata con l’ubicazione dei principali monumenti emergenti della città romana di Aquinum.

(13)

Pagina 12

Riferimenti

Documenti correlati

40.000 m3. j) Impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora la capacità superi le 12 tonnellate di prodotto finito al giorno. l) Impianti di smaltimento e recupero di

A seguito di fenomeni franosi che hanno interessato il tratto stradale compreso nei pressi dell’abitato di Acquavena sulla scorta della relazione geologica redatta dal Geologo

Attività Tecniche della II Municipalità del Comune di Napoli, ha provveduto a redigere una perizia per lavori che ha come obiettivo l'esecuzione di interventi immediati

a) L’operatore economico svolge la propria attività nel Comune di Tavazzano con Villavesco e ha un’attività commerciale e/o attività artigianale di servizio in

Con il progetto redatto in conformità alle indicazioni ricevute dalla committenza  –  e  con  relativo  Nullaosta  della  Soprintendenza  competente  al 

Nel prezzo sono comprese le opere provvisionali di protezione, i puntellamenti, i ponti di servizio o trabattelli con altezza fino a 4 metri, il calo e la movimentazione di tutti

16 comma 11 del citato D.P.G.R., contestualmente alla relazione finale ed ai fini del rilascio della concessione, è tenuto a presentare, anche sulla base dei risultati dei lavori

Il compenso «CP», con riferimento ai parametri indicati, è determinato dalla sommatoria dei prodotti tra il costo delle singole categorie componenti l’opera «V», il parametro