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PROVINCIA DI VERCELLI DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI VERCELLI

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2022 - 2024

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Sommario

Sommario ...3

Premessa...4

Sezione strategica ... 5

Strumenti di informazione ai cittadini ...5

Analisi strategica delle condizioni esterne all’ente...5

Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato...5

La valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali...7

I parametri economici essenziali utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali...18

Analisi strategica delle condizioni interne all’ente...20

Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard...20

Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica...21

Indirizzi strategici dell’amministrazione riferiti alle missioni del bilancio di previsione finanziario ...29

Sezione Operativa... 43

Riflessi sul bilancio di previsione dell’emergenza sanitaria causata dall’epidemia del nuovo Coronavirus...43

Indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica ...44

Analisi della parte entrata ...45

Valutazione generale sui mezzi finanziari ...45

Analisi della parte spesa...50

Obiettivi dei programmi all’interno delle singole missioni ...50

Valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni...96

Programmazione triennale del fabbisogno di personale a tempo indeterminato ...105

Programmazione triennale del fabbisogno di personale a tempo determinato – lavoro flessibile ...105

Programma della collaborazioni autonome...105

Programma delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ...106

Programma triennale dei lavori pubblici 2022/2024 Programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2022/2023...110

Programma triennale dei lavori pubblici (articolo 21 d.lgs. 50/2016) ...111

Programma biennale degli acquisti di beni e servizi (articolo 21 d.lgs. 50/2016)...123

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Premessa

Il presente Documento Unico di Programmazione 2022 – 2024 è stato redatto a legislazione vigente, senza anticipare nelle grandezze finanziarie alcuna maggiore disponibilità finanziaria se non già contenuta in disposizioni statali o regionali definitive.

Com’è noto il bilancio di previsione nell’impostazione data dal decreto legislativo 118/2011 prevede una programmazione almeno triennale. Ne consegue che è già esistente un pareggio contabile per gli esercizi 2022 e 2023, rispetto al quale però sono necessarie alcune limitate modifiche.

Occorre infatti finanziare alcune maggiori spese correnti, già in parte evidenziate in assestamento nello scorso mese di giugno. A finanziamento dei maggiori oneri si possono prevedere minori spese di gestione e maggiori entrate extratributarie per servizi e per rimborsi, così da riportarsi in una situazione di pareggio.

Le entrate correnti (vedasi le pagine 45 e seguenti) sono previste per ciascuno dei tre esercizi pari a 31.000.000 di Euro circa, anche se la reale disponibilità è di 18.666.000 a causa del prelievo statale di oltre 12 milioni di Euro imposto a seguito della riforma delle Province operata dalla Legge 56/2014.

Mentre inevitabilmente le spese correnti non mostrano differenze significative rispetto agli esercizi finanziari precedenti, trattandosi della copertura di contratti di lavoro, di mutuo o per utenze e servizi di durata pluriennale, gli elementi maggiormente qualificativi delle scelte riguardano la programmazione dei lavori e servizi (pagina 110 e seguenti). Per il loro finanziamento si possono confermare gli importi consolidati negli ultimi anni, vale a dire:

 Euro 100.000 di entrate correnti (fondi disabili)

 Euro 350.000 proventi delle sanzioni stradali

 Euro 4.205.152,02 fondi per la sicurezza comma 889 legge 145/2018

 Euro 1.600.000 compensazioni impianti nucleari, di cui 400.000 Euro per gestione calore

 Euro 510.000 canoni grandi derivazioni idriche

Altri importanti canali di finanziamento, in parte collegati al PNRR, per interventi sulla viabilità e sugli edifici scolastici sono stati recentemente definiti e inseriti nella programmazione dei lavori pubblici.

Per nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato non vi sono al momento risorse, in quanto le cessazioni di personale recentemente avvenute liberano un importo di circa 100.000 Euro, appena sufficiente per dare corso al piano approvato con decreto del Presidente n. 70 del 26.10.2021. Si provvederà eventualmente con successivi atti ad aggiornare il documento con la programmazione dei fabbisogni di personale.

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Sezione strategica

La Sezione strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.

In particolare, la SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

Strumenti di informazione ai cittadini

I dati del bilancio di previsione finanziario sono resi disponibili ai cittadini principalmente tramite il sito internet istituzionale www.provincia.vercelli.it.

Analisi strategica delle condizioni esterne all’ente

Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato

Il contesto generale

Il quadro di riferimento complessivo in cui avviene l’azione della Provincia di Vercelli, in tema di orientamenti programmatici, di assetto istituzionale, e di finanza pubblica, ha subito un brusco cambiamento determinato dall’insorgenza e dal persistere dell’emergenza sanitaria causata dal nuovo Coronavirus.

Il Def nazionale, approvato ad aprile 2020, è passato quindi da una strategia di progressiva riduzione dei deficit di bilancio, sia pure a ritmi rallentati rispetto al periodo precedente, ad uno straordinario aumento dell’indebitamento netto, finalizzato a sostenere una manovra fiscale espansiva, da affiancare ai programmi comunitari Next Generation EU e Recovery and Resilience Facility .

Di seguito si riproduce la tabella riassuntiva allegata alla Nota di aggiornamento al DEF. Come si evince dalla tabella, il Governo prevedeva di tornare ai livelli pre-Covid nel 2022, ma con un significativo recupero già nel 2021.

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TAVOLA I.4: INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA (in percentuale del PIL) 2018 2019 2020 2021 2022 2023 QUADRO PROGRAMMATICO

Indebitamento netto -2,2 -1,6 -10,8 -7,0 -4,7 -3,0

Saldo primario 1,5 1,8 -7,3 -3,7 -1,6 0,1

Interessi passivi 3,6 3,4 3,5 3,3 3,1 3,1

Indebitamento netto strutturale -2,3 -1,9 -6,4 -5,7 -4,7 -3,5 Variazione strutturale -0,5 0,4 -4,5 0,7 0,9 1,2 Debito pubblico (lordo sostegni) 134,4 134,6 158,0 155,6 153,4 151,5 Debito pubblico (netto sostegni) 131,1 131,4 154,5 152,3 150,3 148,6

QUADRO TENDENZIALE

Indebitamento netto -2,2 -1,6 -10,8 -5,7 -4,1 -3,3

Saldo primario 1,5 1,8 -7,3 -2,4 -0,9 -0,1

Interessi passivi 3,6 3,4 3,5 3,3 3,2 3,2

Indebitamento netto strutturale -2,4 -2,0 -6,6 -4,2 -3,8 -3,2 Variazione strutturale -0,5 0,4 -4,5 2,4 0,4 0,5 Debito pubblico (lordo sostegni) 134,4 134,6 158,0 155,8 154,3 154,1 Debito pubblico (netto sostegni) 131,1 131,4 154,5 152,5 151,2 151,1

MEMO: DEF 2020, QUADRO CON NUOVE POLITICHE Indebitamento netto -2,2 -1,6 -10,4 -5,7

Saldo primario 1,5 1,7 -6,8 -2,0

Interessi passivi 3,7 3,4 3,7 3,7

Debito pubblico lordo sostegni 134,8 134,8 155,7 152,7 Debito pubblico netto sostegni 131,5 131,6 152,3 149,4

PIL nominale tendenziale (val. assoluti x 1.000) 1771,1 1789,7 1647,2 1742,0 1814,81865,2 PIL nominale programmatico (val. assoluti x 1.000) 1771,1 1789,7 1647,2 1759,2 1848,91916,6

La programmazione regionale più recente è il DEFR 2021 – 2023, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale del 24.11.2020.

Il Piemonte è stato tra le Regioni più colpite dall'emergenza Covid. Per il 2021 si stima un calo del PIL fra il 7% e il 9% e un tasso di disoccupazione al 10,2%. Per dare speranze che consentano al tessuto economico di rispondere all'emergenza, la Regione si è mossa su tre direttrici: liquidità, investimenti e sostegno al credito;

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sul primo fronte con i 131 milioni del Bonus Piemonte, cifra enorme per le casse regionali che però ha consentito a 80.000 imprese di avere il denaro in pochi giorni; sul secondo fronte rafforzando il fondo unico da 80 milioni e sul terzo sostenendo il credito alle imprese attraverso il pagamento a fondo perduto dei tassi di finanziamento bancari.

I passaggi per ottenere un miglioramento passano, oltre che dal Recovery Fund, anche dalla nuova programmazione europea 2021-27, con la quale arriveranno in tutto circa tre miliardi.

La valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali

Popolazione residente

Al momento in cui il presente documento viene redatto, i più recenti dati disponibili di fonte ufficiale ISTAT sulla popolazione residente sono riferiti al 1° gennaio 2021. In base a tale riscontro, la popolazione della provincia di Vercelli risulta di 167.189 abitanti (81.377 maschi e 85.812 femmine), in costante diminuzione sugli anni precedenti. Nell’arco degli ultimi sei anni consecutivamente di segno negativo, che si accompagna peraltro ad una tendenza generale in atto nell’insieme del paese, che vede ridursi la numerosità complessiva dei residenti.

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione è definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Si conferma la tendenza all’invecchiamento della popolazione (popolazione di tipo regressivo), con una progressiva ed ulteriore diminuzione, nell’ultimo anno, dello 0.2% nelle classi di età giovani (0-14 anni pari al 11,2%), invariate per classi medie (14-64 anni pari al 61,4%), mentre cresce ancora, seppure solo dello 0,2% il peso relativo delle classi più anziane (65 anni e oltre al 27,4%). La percentuale di popolazione straniera è pari a 13.923 unità e passa, nell’ultimo anno, dall’8,2% all’8,32% comunque più bassa della media regionale (9,6%).

Dal comunicato stampa dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” del 10 giugno 2021 e tabelle allegate, elaborate su base provinciale, in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità (Iss) risultano: 2.475 media decessi totale anni 2015/2019; 3.183 decessi totali anno 2020; variazione % del 28,6 sugli anni 2020/2015-2019.

Situazione economica

Il mercato del lavoro in Piemonte nel 2020 si chiude con una flessione del numero di occupati e di disoccupati, crescono gli inattivi. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno attenuato le ricadute indotte dalla crisi pandemica sull’occupazione. Nel 2020 l’emergenza sanitaria e le misure introdotte per contenerla hanno portato alla sospensione delle attività di interi settori produttivi generando,

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anche in Piemonte, uno shock senza precedenti sia sulla produzione di beni e servizi sia, di conseguenza, sul mercato del lavoro. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, tuttavia, evitato che le ricadute su occupazione ed economia assumessero toni drammatici.

- Occupati – 2,8% sul 2019;

- Tasso di occupazione 64,6% (era 66% nel 2019);

- Disoccupati + 4,6% sul 2019;

- Tasso di disoccupazione 7,5% (era 7,6% nel 2019);

- Tasso di disoccupazione giovanile 24,6%1.

Nel terzo trimestre del 2020 il sistema manifatturiero in provincia di Vercelli registra un calo generale della produzione industriale, con differenze piuttosto rilevanti tra i diversi settori. Nel periodo luglio-settembre 2020, la variazione tendenziale grezza della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a -6,3 punti percentuali, risultato peggiore di quello registrato a livello medio regionale (-2,4%). Il risultato della produzione industriale in provincia di Vercelli, risente fortemente della crisi del settore tessile - abbligliamento che, nel trimestre in esame, ha segnato un crollo pari al -28,2%. In sofferenza, seppur decisamente meno marcata, la metalmeccanica (-4,7%), nel cui ambito il comparto della rubinetteria e valvolame registra un dato lievemente positivo (+1,2%). In negativo anche la chimica (-2,5%), mentre mostrano una sostanziale tenuta i settori alimentari e delle altre industrie (rispettivamente +0,9% e +1%). Restano purtroppo in calo gli ordinativi dal mercato interno (-5,6%) e in maniera più preoccupante quelli dal mercato estero (-6,8%). Il fatturato totale scende (-4.8%), in misura ancora maggiore quello estero (-7,8%)2.

Assetto del territorio

La superficie territoriale della Provincia di Vercelli è di complessivi 2.081,64 chilometri quadrati. La metà (il 55,1%) si trova in area di pianura, mentre un terzo del territorio (il 37,5%) appartiene all’area montana della Valsesia e il restante 7,4% coincide con la zona collinare pedemontana situata in posizione intermedia.

Tutti i tratti particolari e rilevanti del territorio provinciale derivano le proprie connotazioni da questa tripartizione morfologica. Nell’area pianeggiante la necessità è quella di salvaguardare gli ambienti rurali e la biodiversità, operando al tempo stesso azioni di ripristino di una maggiore naturalità del territorio tramite l’attuazione del sistema della rete ecologica e interventi di recupero ambientale di talune porzioni degradate del territorio. La presenza di impianti produttivi e di infrastrutture per la mobilità impone di creare un’armonizzazione con il paesaggio. La stessa esigenza emerge per l’area collinare, dove è in fase di progettazione definitiva la Pedemontana piemontese (collegamento tra l’autostrada A4 Torino-Milano e l’A26 Genova Voltri - Gravellona Toce, tratta Masserano-Ghemme). L’area valsesiana vede la presenza di

1Fonte: comunicato stampa Unioncamere Piemonte del 22 marzo 2021.

2Fonte: CCIAA di Biella e Vercelli – Servizio Ricerca economica - Indagine congiunturale trimestrale (25 novembre 2020)

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ampie zone naturali non compromesse sotto il profilo ambientale: alla necessità di rendere paesaggisticamente compatibili le opere viarie si aggiunge quella di limitare l’invasività delle strutture turistiche.

Pressoché tutte le evidenze disponibili concorrono a qualificare il territorio provinciale vercellese (per aspetti e motivi diversi, sia in zona pianeggiante che sui rilievi) come un’area caratterizzata dall’assenza di forti effetti da congestione insediativa. Quella vercellese è infatti una delle Province del Piemonte a più contenuto consumo di suolo. Negli ultimi decenni si è ovunque affermato l’orientamento secondo cui la qualità territoriale è rilevante per la vivibilità dei luoghi in cui i cittadini si trovano, come pure per l’attrattività locale dal punto di vista economico. L’assetto del territorio è tradizionalmente una priorità per la realtà provinciale. Per questo la cura dell’armonizzazione paesaggistica continua ad essere vista come una potente leva per lo sviluppo del territorio. Negli ultimi anni si è sviluppata, inoltre, la necessità di intraprendere strategie integrate e partecipate di contrasto e contenimento dei cambiamenti climatici.

Tutela dell’ambiente

L’assenza di elevati livelli di congestione insediativa tende a tradursi in una ridotta pressione ambientale, confermata dalla maggior parte dei dati disponibili. Non mancano tuttavia situazioni in cui affiorano criticità e rischi che richiedono decise politiche di contrasto. Tale stato di cose appare avvalorato da alcuni riscontri significativi, i quali mettono in luce una compresenza di elementi favorevoli e altri più problematici.

Bonifiche

Secondo i dati del 2020, escludendo i siti inseriti in Anagrafe per il quali non si è reso necessario un intervento di bonifica e quelli che sono stati certificati, nel territorio provinciale erano in corso 78 procedure di bonifica di siti inquinati: tale dato corrisponde a poco meno del 5% delle procedure aperte in tutto il Piemonte (1.869 siti). Tenendo conto delle dimensioni della provincia vercellese nel contesto regionale, si tratta di un’incidenza comunque, abbastanza sensibile

Smaltimento dei rifiuti

Non essendo ancora disponibili, allo stato attuale, i dati di fonte regionale della produzione di rifiuti urbani per l’anno 2020, si evidenziano i risultati relativi al 2019. Questi ultimi mostrano che a livello provinciale è stato superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, raggiungendo la percentuale del 67%. La produzione totale di rifiuti nell'anno 2019 per abitante è stata di kg 501, a fronte di un obiettivo di 455 kg/abitante all’anno di produzione totale di rifiuti, che il Piano regionale ha fissato al 2020, leggermente superiore alla media della Regione Piemonte (494 kg/abitante). Rispetto all’obiettivo di produzione di rifiuto urbano indifferenziato pro capite, significativo indicatore della qualità della raccolta differenziata, che il Piano individua in 159 kg/abitante anno, la provincia di Vercelli si attesta a 167, collocandosi in posizione intermedia nel panorama piemontese (anche in questo caso il dato è migliore della media regionale di 181).

Discariche

Nel 2020 risultano attivi sul territorio della provincia di Vercelli i seguenti impianti di discarica:

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- impianto sito in Alice Castello, regione Valledora. Il conferimento di rifiuti è cessato al 01/03/2019 e lo strato di impermeabilizzazione superficiale è tutt'ora in fase di completamento.

La Ditta ha in corso di istruttoria una richiesta di modifica della struttura di capping. La data prevista per la fine del periodo di gestione operativa è il 31/10/2021, salvo ulteriori proroghe.

- impianto sito in Livorno Ferraris, località Cascina Coppa. Classificato come “discarica per rifiuti inerti”, l’autorizzazione è stata aggiornata con provvedimento del 21/12/2020 che ne ha fissato la scadenza al 31/12/2023.

- impianto sito in Borgo d’Ale, località Bosasse (discarica per rifiuti inerti). L’autorizzazione è stata rinnovata sino al 30/05/2028.

- impianto sito in Vercelli, località Cappuccini (discarica per rifiuti inerti). L’autorizzazione è stata da ultimo rinnovata sino al 09/02/2028.

Esistono inoltre sul territorio della Provincia di Vercelli due impianti in fase di gestione post-operativa:

l’impianto sito in Crescentino, durante la fase operativa classificato come “discarica per rifiuti speciali non pericolosi”. Il 24/01/2014 la Provincia ha preso atto della chiusura della discarica; l'impianto sito in Alice Castello, località Ciorlucca, classificato come discarica per rifiuti inerti. Il 27/03/2019 la Provincia ha preso atto della chiusura della discarica.

Qualità dell’aria

Nell’anno solare 2020 la situazione della qualità dell’aria in provincia di Vercelli è stata rispettosa dei limiti imposti dalla Comunità Europea per quanto riguarda il Biossido di azoto e Ozono, mentre per i PM10 si sono rilevati 53 superamenti del valore limite come media giornaliera (50 mg/Nm3) contro i 35 permessi nella centralina di Corso Gastaldi e 40 superamenti nella centralina del Campo Coni:

Ø PM10

· valore obiettivo come media annuale (40 mg/Nm3)

· 35 superamenti annui del valore limite come media giornaliera (50 mg/Nm3) Centralina di Vercelli Corso Gastaldi: media annuale 32 mg/Nm3 – numero di superamenti 53 Centralina c/o Vercelli Campo Coni: media annuale 26 mg/Nm3 – numero di superamenti 40 Centralina di Borgosesia: media annuale 17 mg/Nm3 – numero di superamenti 7

Ø Biossido di azoto (NO2)

· valore obiettivo come media annuale (40 mg/Nm3)

· 18 superamenti annui del valore limite come media giornaliera (200 mg/Nm3) Centralina di Vercelli Corso Gastaldi: media annuale 21 mg/Nm3 – numero di superamenti 0 Centralina c/o Vercelli Campo Coni: media annuale 13 mg/Nm3 – numero di superamenti 0 Centralina di Borgosesia: media annuale 12 mg/Nm3 – numero di superamenti 0

Ø Ozono (O3)

· livello di protezione della salute umana media sulle otto ore (120 mg/Nm3)

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· obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana media massima sulle otto ore (120 mg/Nm3)

· Soglia di informazione (180 mg/Nm3)

Centralina c/o Vercelli Campo Coni: 69 superamenti del livello di protezione della salute umana – 20 superamenti dell’obiettivo a lungo termine - 0 superamenti della soglia di informazione.

Centralina di Borgosesia: 162 superamenti del livello di protezione della salute umana – 38 superamenti dell’obiettivo a lungo termine - 0 superamenti della soglia di informazione.

Il valore di media annuale per il parametro PM2,5 rilevato è stato pari a 13 mg/Nm3 a Borgosesia e 18 mg/Nm3 presso il Campo Coni a Vercelli.

Qualità dell’acqua

Particolare attenzione si è posta alla tutela delle acque dalle pressioni derivanti dai principali nutrienti (azoto, fosforo e potassio ) che sono all’origine dei fenomeni di eutrofizzazione delle acque, con monitoraggi e controlli nonché, in merito alle problematiche derivanti dalla pandemia da COVID-19, per all’attivazione dei sistemi di disinfezione nei depuratori con potenzialità uguale o superiore a 2.000 a.e. secondo le indicazioni di Arpa Piemonte e dell’ISS in sinergia con gli enti competenti in materia e gli stakeholder.

Va infine tenuto conto che il contrasto al degrado ambientale a danno delle acque, del suolo e delle infrastrutture di viabilità è importante sia per la tutela della salute dei cittadini, che per il decoro e la vivibilità dei luoghi.

Viabilità

La rete stradale provinciale è articolata su 135 tratti stradali, con un’estensione complessiva di 968,73 chilometri, di cui 168 in area montana. Di tale rete fanno inoltre parte dodici gallerie e 706 ponti.

Il complesso infrastrutturale della viabilità provinciale si suddivide a sua volta secondo la seguente caratterizzazione:

− strade a relativamente elevato volume di traffico (13 strade);

− strade provinciali “storiche” di maggiore portata (7 strade);

− strade provinciali storiche di minore portata di traffico e di collegamento tra le strade principali (100 strade);

− strade di limitata portata, dalla sezione ridotta, situati in prevalenza in aree rurali o lungo rilievi (15 strade).

Questi dati si riferiscono al sistema stradale interurbano che garantisce la mobilità prevalentemente all’interno del territorio provinciale, o con le aree immediatamente circostanti, e che si innesta in un insieme di direttrici della mobilità di tipo interregionale e funzionalmente sovraordinato. Nel suo insieme, la Provincia di Vercelli può contare su un elevato indice di accesso alle infrastrutture di mobilità. Tale vantaggio è particolarmente accentuato per la parte meridionale e pianeggiante del suo territorio, mentre la

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parte settentrionale montana necessita in realtà di un miglioramento delle condizioni viabili. Fondamentale è infatti, per l’ottimizzazione dei flussi di mobilità in area valsesiana e nella zona collinare centrale, la messa in funzione della strada pedemontana piemontese. Le maggiori infrastrutture di mobilità con cui la rete provinciale è interconnessa sono l’autostrada Torino-Milano in direzione Ovest-Est, l’autostrada Genova- Gravellona Toce in direzione Sud-Nord, oltre al collegamento autostradale Stroppiana-Santhià-Ivrea in direzione Sud-Nord Ovest. Vi è poi la linea ferroviaria Torino-Milano. L’assetto della mobilità nel territorio provinciale risulta pertanto dall’interconnessione e dall’integrazione tra più livelli di viabilità e mobilità. La funzionalità della rete stradale provinciale per l’utilizzo da parte degli utenti e il ruolo di tale infrastruttura ai fini dello sviluppo complessivo del territorio dipendono in larga misura dall’efficienza della manutenzione e dal grado di sicurezza della circolazione veicolare.

Edifici scolastici

Il sistema delle scuole secondarie di II grado della provincia di Vercelli conta nel complesso su 22 istituti scolastici, in alcuni dei quali sono compresi ordini e tipologie di scuola diversi. Gli edifici scolastici in cui tali istituti sono dislocati dal 2021 con il termine dei lavori del nuovo edificio scolastico di Borgosesia, destinato a laboratori per il Liceo Ferrari, raggiungono un totale di 26. Dal 2022 gli edifici diventeranno 27 con il previsto completamento del nuovo edificio scolastico in fase di costruzione a Vercelli da destinarsi a laboratori per il Liceo Scientifico Avogadro di Vercelli: l’Ente Provincia, come è noto, è incaricato di provvedere alla loro cura, alla manutenzione ed allo sviluppo della dotazione esistente.

Secondo i dati forniti dall’Ufficio Scolastico territoriale di Vercelli, riferiti all’anno scolastico 2020/2021, gli alunni iscritti alla scuola secondaria di II grado della Provincia sono 7.183 in diminuzione di 126 unità rispetto all’anno scolastico precedente (7.309), dei quali 654 di origine straniera, dato questo in aumento (619) rispetto all’anno scolastico precedente di 35 alunni. L’offerta complessiva di servizi scolastici pubblici nella provincia vercellese presenta soddisfacenti requisiti di completezza, se si considera che la disponibilità va dalle scuole per l’infanzia fino all’istruzione universitaria. Ormai da molto tempo, il rapporto tra il numero degli iscritti alle scuole secondarie di II grado nel territorio provinciale e la popolazione locale di corrispondente età è relativamente elevato, e ciò fa pensare ad un buon grado di attrattività delle scuole provinciali nei confronti di famiglie e alunni di territori limitrofi. La Provincia di Vercelli si adopera per valorizzare ulteriormente questo elemento di positività. La qualità dell’offerta di servizi di istruzione consiste in misura rilevante anche nella funzionalità delle strutture: buone condizioni e regolarità strutturale degli edifici, unitamente alla presenza di adeguati dispositivi di sicurezza, sono aspetti fondamentali su cui l’Ente si sforza di intervenire con attenzione. Come pure sono ritenuti importanti la funzionalità degli ambienti didattici, la comodità degli accessi, la disposizione delle aule e la qualità dell’illuminazione.

Gli anni scolastici 2019/20 (per i mesi da marzo a giugno) e 2020/21 sono stati caratterizzati da aspetti di eccezionalità organizzativa e didattica al fine di consentirne lo svolgimento e l’avvio nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Sono stati anni scolastici di transizione che

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hanno visto la deroga ai parametri minimi e massimi per la formazione delle classi e il ricorso alla didattica digitale integrata, la sospensione e ripresa della didattica in presenza e in sicurezza.

Contrasto ai fenomeni di discriminazione e sviluppo della parità di genere

La Provincia di Vercelli ha sottoscritto un Protocollo di Intesa con la Regione Piemonte per la costituzione di un Nodo Territoriale della Rete Regionale contro le discriminazioni in applicazione della Legge regionale 23 marzo 2016, n. 5, “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” nel 2017 che ha rinnovato nel 2020.

Il Nodo, che ha sede presso la Provincia di Vercelli e competenza su tutto il territorio provinciale, ha svolto le seguenti funzioni: a) accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone che segnalano una discriminazione e gestione dei casi; b) costruzione e coordinamento della Rete territoriale contro le discriminazioni; c) informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie.

Obiettivi della Rete provinciale sono la prossimità alle potenziali vittime e la capillare diffusione di informazioni sul territorio. È pertanto cruciale il coinvolgimento dell’associazionismo che lavora a contatto con le potenziali vittime di discriminazione e la creazione di sinergie tra il settore pubblico e quello privato.

Il Nodo vercellese è presente sul territorio con i Punti informativi che raccolgono le segnalazioni ( violenza, mobbing, molestie, discriminazioni) e le inviano al Nodo provinciale.

Grazie a questa presenza fatta di azioni formative ed informative rivolte alle associazioni, alle amministrazioni comunali, agli enti, le donne e gli uomini che si rivolgono ai ns sportelli sono in aumento, ma a fronte di questo dato , negativo, c’è quello positivo che riguarda la risoluzione delle problematiche . Il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale sono inseriti tra le funzioni che la Legge n. 56/2014, all'art. 1, comma 85, lettera f), ha qualificato come "fondamentali" per le Province quali enti con funzioni di area vasta. In tale ambito la Provincia collaborerà con la Regione per la realizzazione dei progetti contro le discriminazioni attraverso il Nodo provinciale contro le discriminazioni, istituito in attuazione della LR 5/2016 a seguito del rinnovo del Protocollo d’intesa con la Regione Piemonte a dicembre 2020 e con i Punti informativi a giugno 2021.

Azioni previste approvate dal Centro regionale:

● Formazione in materia di discriminazione e disabilità.

● Evento di animazione del territorio in materia di disabilità

● Realizzazione Guide informative

● Promozione delle Pari Opportunità – Superamento delle discriminazioni su lavoro

● In prima fila contro il cyber bullismo

● Non misurare la vita in centimetri

● Entriamo nel carcere

Servizi ai Comuni e assetto delle autonomie locali

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Rilevante per l’assetto del territorio, non solamente dal punto di vista operativo, è la prestazione di servizi ai Comuni da parte dell’ente provinciale. Il servizio SUA (Stazione unica appaltante) assicura le procedure telematiche per gare e appalti in forma centralizzata su base provinciale attraverso l’adesione in convenzione dei Comuni ed all’occorrenza di altri soggetti istituzionali (C.O.Ve.Va.R.). A ciò va aggiunta la prestazione, da parte delle strutture provinciali, di consistenti servizi di assistenza in materie ambientale ed urbanistica.

Permangono in Provincia di Vercelli quattro enti locali di tipo unionale: l’Unione Montana di Comuni della Valsesia, di cui fanno parte 24 Comuni, l’Unione Co.Ser. Bassa Vercellese (6 Comuni), l’Unione tra Baraggia e Bramaterra (nel complesso 6 Comuni, 3 dei quali appartenenti alla provincia di Biella) e l’Unione dei Comuni Oltre Sesia (6 Comuni, 2 dei quali appartenenti alla provincia di Novara), non si sono registrate ulteriori modifiche nell’assetto dei Comuni della nostra provincia (fusioni e/o incorporazioni) e sono quindi 82 il numero complessivo dei Comuni della provincia di Vercelli.

Comuni della Provincia di Vercelli ordinati per popolazione residente.

Dal 2019, grazie al processo di digitalizzazione centralizzata delle anagrafiche ed al Censimento permanente della popolazione residente di 167.189 abitanti, è possibile anche visualizzare la situazione suddivisa per Comune che al 1° gennaio 2021 risulta la seguente:

Comune Popolazione residente

Altitudine Comune Popolazione residente

Altitudine

1. VERCELLI 45.875 130 6. Varallo Sesia 6.956 450

2. Borgosesia 12.355 354 7. Trino 6.703 130

3. Santhià 8.125 183 8. Serravalle S. 4.759 313

4. Gattinara 7.636 263 9. Cigliano 4.312 237

5. Crescentino 7.615 154 10. Livorno F. 4.171 188

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11. Quarona 3.879 406 23. Moncrivello 1.361 322

12. Saluggia 3.801 194 24. Pezzana 1.277 117

13. Tronzano V.se 3.379 182 25. Stroppiana 1.164 119

14. Alice Castello 2.527 258 26. Palazzolo V.se 1.110 137

15. Roasio 2.307 278 27. Caresanablot 1.093 135

16. Borgo d'Ale 2.267 242 28. Desana 1.068 131

17. Borgo Vercelli 2.224 126 29. Fontanetto Po 1.067 143

18. Valduggia 1.894 390 30. Caresana 1.043 119

19. Bianzè 1.847 182 31. Cellio con Breia 946 685

20. Villata 1.542 136 32. Rovasenda 906 221

21. San Germano V.

1.454 161 33. Arborio 840 185

22. Asigliano V.se 1.380 127 34. Buronzo 833 189

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35. Ghislarengo 809 206 48. Lamporo 512 165

36. Lozzolo 798 320 49. Formigliana 487 157

37. Lenta 792 219 50. Rive 424 126

38. Olcenengo 782 149 51. Villarboit 397 162

39. Carisio 753 183 52. Crova 388 167

40. Costanzana 748 129 53. Quinto V.se 380 140

41. Motta de' Conti 736 107 54. Scopa 373 622

42. Alagna Valsesia 730 1.191 55. Scopello 373 659

43. Prarolo 721 117 56. Greggio 338 161

44. Tricerro 669 141 57. Guardabosone 338 479

45. Postua 572 459 58. Albano V.se 304 151

46. Ronsecco 526 145 59. S. Giacomo V. 291 197

47. Lignana 517 134 60. Pertengo 284 122

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61. Cravagliana 251 615 72. Vocca 158 506

62. Civiasco 238 716 73. Alto Sermenza 147 906

63. Casanova Elvo 221 152 74. Pila 138 686

64. Campertogno 215 815 75. Rimella 131 1.176

65. Oldenico 214 143 76. Balmuccia 114 560

66. Balocco 213 166 77. Sali Vercellese 102 139

67. Salasco 199 148 78. Mollia 94 880

68. Piode 188 752 79. Collobiano 85 143

69. Fobello 185 873 80. Carcoforo 72 1.304

70. Rossa 184 813 81. Rassa 69 917

71. Boccioleto 160 667 82. Cervatto 53 1.004

TOTALE 167.189

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I parametri economici essenziali utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali

I flussi finanziari ed economici delle Province dopo la riforma dettata dalla Legge 56/2014, conseguente alle scelte già enunciate dalla Legge 42/2009 in tema di “federalismo fiscale”, poggiano su tre pilastri:

- tributi propri legati principalmente al mercato degli autoveicoli - fondi perequativi per gli Enti con capacità fiscale ridotta

- fondi specifici regionali (eventualmente sostituiti da compartecipazioni a tributi) a finanziamento di funzioni decentrate.

Sostanzialmente si tratta di flussi settoriali, che hanno andamenti sganciati dalle previsioni a livello macro contenute nel DEF, quando non stabiliti con legge nazionale o regionale.

Le entrate extratributarie sono costituite per lo più dai proventi delle attività di controllo (sanzioni). Anche queste risultano quindi non correlate all’andamento macro dei conti pubblici.

Pertanto la programmazione pluriennale assume andamenti sostanzialmente stabili per gli esercizi del periodo di mandato amministrativo, tenendo conto solo delle variazioni già previste a normativa vigente e riguardanti principalmente i versamenti da effettuare all’entrata del bilancio dello Stato previsti dalla Legge 56/2014 (“costi della politica”) e dalla Legge 190/2014.

La Provincia di Vercelli beneficia inoltre dei Fondi per le compensazioni territoriali iscritti tra le entrate correnti e collegati a rendicontazione al Ministero Ambiente.

Riflessi finanziari della Legge 56/2014 

Il passaggio di competenze disposto dalla legge 56/2014 ha trovato un’applicazione finanziaria nella previsione dettata dalla legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) che disegnava un percorso triennale di riduzioni di risorse a carico dei bilanci delle Province e Città metropolitane. In sostanza fu stabilito un versamento forzoso all’entrata del bilancio dello Stato di complessivi un miliardo nel 2015, due miliardi nel 2016 e tre miliardi dal 2017.

Correlato al prelievo di risorse veniva statuito un intervento obbligatorio di riduzione alla metà (50%) della spesa per il personale delle Province, percentuale ridotta al 30% per le Città metropolitane e per le Aree vaste interamente montane (Verbania, Sondrio e Belluno).

Si innescava così un complesso procedimento di individuazione del personale da considerare in soprannumero e di ricollocamento dello stesso, mentre di pari passo veniva definita la metodologia per calcolare l’importo che ogni Ente doveva versare allo Stato.

Non si teneva conto però che per le funzioni delegate con il decentramento amministrativo, gli oneri del personale (e le spese di funzionamento) erano già trasferiti dalle Regioni. A queste ultime quindi veniva trasferito del personale che in buona parte già era a suo carico, mentre per le Province l’uscita dai propri ruoli di questo personale non generava alcun risparmio, in quanto veniva meno contemporaneamente il trasferimento regionale.

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In pratica nel 2016, a fronte di una riduzione della spesa di personale netta di circa 440.000 Euro il prelievo forzoso dello Stato è aumentato di 3.420.000 Euro.

Per le Province e Città metropolitane a livello nazionale si è creata una situazione finanziaria insostenibile.

Dopo il referendum costituzionale del 4/12/2016 per la loro abolizione il Governo e il Parlamento, con le leggi di stabilità e numerosi altri interventi con Decreto Legge, sono stati costretti a rivedere e attenuare il prelievo di risorse, introdotto dal meccanismo della legge 190/2014.

Tuttavia gli interventi a mitigazione a volte sono stati scollegati da parametri oggettivi inducendo anche la Provincia di Vercelli in squilibri strutturali. Anche se dal 2019 la situazione migliora nettamente per effetto delle nuove contribuzioni stanziate dalla Legge di bilancio, il sistema dei tagli e contribuzioni è contorto e contradditorio.

Va segnalato che nel quadro complessivo di riferimento si inseriscono:

- il tavolo del Ministero dell’Interno presieduto dal Sottosegretario Stefano Candiani, istituito a fine 2018, che ha l’obiettivo di giungere a breve ad un superamento della legge Delrio.

- il percorso di richiesta di autonomia differenziata, previsto dall’articolo 116 della Costituzione italiana, avviato formalmente dall’Amministrazione regionale piemontese il 10 gennaio 2018 e fortemente sostenuto dalla rinnovata Amministrazione regionale. La sua concreta applicazione comporterà inevitabilmente un forte coinvolgimento delle Province, sia in termini di funzioni che di attribuzioni di competenze.

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Analisi strategica delle condizioni interne all’ente

Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard

L’analisi della spesa degli enti territoriali al fine di ricavarne i fabbisogni standard, condotta da Sose, società del Mef, ha prodotto uno studio preliminare dei fabbisogni standard delle Province la cui nota metodologica è stata approvata in Conferenza Stato Città e poi con decreto ministeriale nel corso del 2017.

Dal predetto studio per le Province derivava che il fabbisogno minimo per le funzioni “efficientate” faceva emergere, un disequilibrio, per la sola parte corrente, pari a 651 milioni che, a fronte delle risorse assegnate dal c.1 dell’art 20 del dl 50/2017, si riduceva a 471 nell’anno 2017.

Per la Provincia di Vercelli, secondo SOSE, mancavano all’appello per il 2017 per le sole spese correnti circa 8,5 milioni di euro (anche dopo aver conteggiato il contributo di cui al c. 754 l. 208/2015).

Tale situazione non è migliorata di molto nel 2018 anno in cui il prelievo forzoso è rimasto uguale al 2017 e a fronte del quale il Governo ha stanziato 317 milioni per le Province con la legge di bilancio. Ma dal riparto Vercelli ha ottenuto 1,2 milioni per il solo 2018.

Nel 2018 residuava uno squilibrio superiore ai 7 milioni se paragonato allo studio SOSE richiamato. Questo squilibrio, in parte è stato controbilanciato con mezzi straordinari (avanzi, compensazioni, entrate Una tantum) in part si è tradotto in compressione dei servizi al territorio e alla collettività.

Dal 2019 con gli stanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio per Piani di sicurezza nella manutenzione di strade e scuole e con il riparto questa volta basato su un’analisi più strutturale dei fabbisogni, che vede la Provincia assegnataria di nuovi fondi per un arco temporale di quindici anni , viene a mitigarsi il disequilibrio predetto, considerato altresì che le maggiori risorse vanno impiegate per le due maggiori funzioni fondamentali dell’ente.

Stanno riprendendo tramite Ifel gli studi sui fabbisogni standard delle Province e si auspica quindi che in futuro si possano abbandonare i contributi a mitigazione per giungere ad una reale autonomia finanziaria normalizzata.

La Provincia, ente vocato alle infrastrutture, non effettua servizi pubblici locali a domanda individuale, se non per situazioni occasionali e trascurabili. Pertanto la modalità pressoché esclusiva di organizzazione dei servizi provinciali è la gestione in economia di servizi legati alle funzioni fondamentali elencate nel comma 87 della Legge 56/2014. Gli utenti dei servizi provinciali di fatto sono principalmente persone giuridiche, Comuni e imprese.

L’eccezione più rilevante era costituita dal trasporto pubblico locale, per il quale fin dagli anni Ottanta, anticipando forme gestionali che avrebbero preso piede nei decenni successivi, la Provincia ancora unita di Biella e Vercelli costituì una società di capitali, l’ATAP spa. Ma l’Ente cui è demandata la fissazione delle tariffe all’utenza è la Regione, che ora opera attraverso l’Agenzia per la mobilità piemontese.

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Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica

Gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche  

Oltre alle spese indispensabili al funzionamento generale dell’Ente, l’Amministrazione Provinciale intende concentrare i massimi sforzi sulla sicurezza nella viabilità stradale e nella manutenzione degli edifici scolastici, tenuto conto della necessità sempre rilevante di cui abbisogna il patrimonio viabile e scolastico al fine di garantire il più possibile, compatibilmente con le risorse disponibili o ottenibili da Stato e Regione, la loro messa in sicurezza. L’ampliamento del demanio stradale (circonvallazioni, varianti, rotatorie, ecc.) è necessariamente messo in secondo piano pur in presenza dell’assegnazione regionale di fondi FSC.

In ordine al programma investimenti, si lavorerà sempre per essere preparati nella partecipazione tempestiva ai Bandi regionali e statali in modo da non essere costretti all’indebitamento. Saranno risolte tramite le risorse della programmazione regionale, ormai in fase avanzata di procedimento di assegnazione, le problematiche dei due Licei scientifici di Vercelli e Borgosesia, si attiverà la progettazione per la Scuola innovativa a Vercelli e altri interventi finanziati dalla Regione, mentre per la viabilità tramite i fondi statali e FSC si continuerà con lavori di messa in sicurezza delle strade e alla bitumature con relativa segnaletica orizzontale oltre alla sistemazione di ponti e versanti per la quale occorre risorse esterne.

È comprensibile che le risorse disponibili siano insufficienti al fabbisogno per investimenti in strade e scuole. Secondo uno studio del Settore Viabilità, per la sola manutenzione straordinaria della viabilità, sarebbe necessari oltre 20 milioni annui (bitumature, segnaletica, guard rails, etc) somma che aumenta notevolmente se si considera la messa in sicurezza di ponti e viadotti con il loro adeguamento tecnologico come da monitoraggio effettuato su richiesta del Mit a fine agosto 2018 dopo il crollo del ponte “Morandi”

di Genova.

L’onere dell’indebitamento è sostanzialmente fisso almeno fino al 2027, rendendo insostenibile ogni previsione di nuovi mutui. Pertanto la Provincia non potrà che fare affidamento sui finanziamenti regionali e nazionali per gli interventi sulle proprie infrastrutture.

I  programmi  ed  i  progetti  di  investimento  in  corso  di  esecuzione  e  non  ancora  conclusi  al  01.01.2021 

Si elencano i principali interventi previsti negli strumenti di programmazione dei lavori pubblici di anni precedenti che risultano ancora in corso. Non sono indicati interventi ormai conclusi per i quali restano somme residuali da liquidare per problematiche meramente amministrative.

Opera anno di pro-

grammazione

importo previsto

importo liquidato al 31.12.2020 Riqualificazione edificio scolastico Istituto tecnico

Agrario di Vercelli per efficientamento energetico (riduzione consumi e produzione energia con fonti

2017 870.871,03 608.897,06

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22 rinnovabili) - bando Regione Piemonte DD 170 del 21/04/2017

Liceo Scientifico "Ferrari"- Borgosesia - Opere di completamento dell'intervento di ampliamento per laboratori

2018 700.000,00 162.627,95

Liceo Scientifico "Avogadro" di Vercelli - Opere di demolizione edificio inagibile e ricostruzione edificio per laboratori

2018 1.160.000,00 214.336,32

Ponte Po Trino Vercellese. Interventi di emergenza per infrastrutture stradali insistenti sul fiume Po

2018 1.287.110,00 191.191,13

SP 9 Comune di Fobello. Lavori di messa in sicurezza tratti di versante attraverso la fornitura e la posa di reti armate in località La Para

2019 400.000,00 0,00

SP 81 Comune di Rossa. Lavori di messa in sicurezza e consolidamento del muro di sostegno in località bivio Cà dei Bianchi.

2019 100.000,00 0,00

SP 78 Comuni di Varallo e Civiasco. Lavori di messa in sicurezza tratti di versante mediante interventi di difesa attiva e passiva. 1° Lotto.

2019 500.000,00 0,00

SP 299 Comune di Riva Valdobbia. Lavori di messa in sicurezza e completamento del vallo paramassi in località Pietre Gemelle. 1° Lotto.

2019 1.380.000,00 0,00

I tributi e le tariffe dei servizi pubblici 

I tributi propri delle Province sono tre:

1) l’imposta sui premi di assicurazione contro la responsabilità civile degli autoveicoli;

2) l’IPT, cioè l’imposta provinciale sulle formalità (iscrizione, annotazione, trascrizione, ecc.) da espletare al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.);

3) il tributo per l’esercizio di funzioni ambientali (TEFA), di fatto una addizionale della tassa rifiuti.

Per tutti i tributi sopra elencati l’aliquota è fissata al suo livello massimo.

La diminuzione del carico fiscale è senz’altro una priorità della Provincia di Vercelli. Tuttavia nell’arco temporale coperto dalla presente programmazione strategica non pare possibile ridurre le aliquote per non compromettere gli equilibri di bilancio. Si è già prevista dal 1° aprile 2019 l’agevolazione per l’acquisto di auto elettriche in sintonia con quanto previsto dalla Legge di bilancio n. 145/2018 c. 1031 e seguenti, come segnale favorevole alla salvaguardia ambientale cui questo ente è deputato.

Per quanto riguarda le tariffe applicate ad alcuni servizi (autorizzazioni, tenuta di registri, utilizzo di locali dell’Ente, ecc.) l’intendimento programmatico è la moderazione degli importi, quale misura di favore alle

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imprese e alle associazioni locali, con l’indirizzo di adeguare i canoni in genere al solo incremento dell’indice ISTAT.

La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con  riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio 

Il comma 85 della Legge 56/2014 elenca per le Province “ordinarie” le seguenti funzioni fondamentali:

a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza;

b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;

c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale;

d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;

e) gestione dell'edilizia scolastica;

f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.

Oltre alle funzioni fondamentali dettate dalla legge nazionale, la Regione Piemonte ha delegato alle Province alcune funzioni, da svolgersi avvalendosi di personale regionale distaccato presso le Province stesse.

In base alla classificazione delle spese conseguente all’armonizzazione contabile disposta dal D. Lgs 118/2011 e successive modifiche e integrazioni, la ripartizione delle risorse tra funzioni fondamentali e riconferite per gli anni 2015-2023 è sintetizzata nel grafico seguente.

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La gestione del patrimonio 

Ai sensi dell’art. 56 del D.L. n. 112 del 25/06/2008 convertito con L. n. 133 del 06/08/2008 la Provincia di Vercelli ha puntualmente deliberato ogni anno il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni che ha portato alle casse dell’Ente importanti entrate derivanti dalla vendita di beni di proprietà provinciale (terreni Cascina Boschine, Caserma dei Carabinieri, porzione dell’ex Convento dei Barnabiti adibito a sede della Prefettura e dell’alloggio prefettizio, nonché le case cantoniere ex ANAS) che hanno consentito la realizzazione di numerose opere di investimento importanti per il territorio provinciale, come meglio evidenziato nei rendiconti degli anni precedenti.

A causa della crisi che ha investito il mercato immobiliare a livello nazionale e locale a partire dal 2011, alcuni dei beni inclusi nei piani non sono ancora stati alienati e, dove possibile, l’Ente ha optato per una diversa valorizzazione degli stessi, trovando soluzioni che hanno ridato “nuova vita” agli immobili o attraverso un ricavo economico derivante dalla loro locazione o trovando altri impieghi di pubblico interesse che hanno permesso di evitare il degrado dei beni derivante dall’abbandono e dell’inutilizzo degli stessi.

Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale 

La Provincia di Vercelli beneficia di ingenti risorse straordinarie, stabilite da normative settoriali. Questi programmi finanziari pluriennali sostengono la spesa per investimenti e la manutenzione ordinaria dei beni demaniali e patrimoniali dell’Ente, che diversamente avrebbero molte difficoltà di finanziamento.

Di seguito si elencano i programmi pluriennali di finanziamento e le risorse straordinarie di cui la Provincia di Vercelli è assegnataria

Norma di riferimento

Oggetto del finanziamento anno 2022 anno 2023 anno 2024

art. 4 decreto legge 314/2003

Misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano centrali e impianti del ciclo nucleare

1.600.000,00 1.600.000,00 1.600.000,00

art. 1 comma 889 legge 145/2018

Piani di sicurezza per la manutenzione di strade e scuole

4.205.152,02 4.205.152,02 4.205.152,02

art. 1 comma 1076 legge 205/2017 – DM 49/2018

Programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane

1.642.479,57 1.642.479,57 0,00

art. 1 comma 1076 legge 205/2017 – DM 123/2020

Programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane - integrazione

1.525.751,74 1.525.751,74 1.525.751,74

art. 1 comma 1076 legge 205/2017 – DM 224/2020

Programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane – integrazione legge

116.511,95 166.445,64 169.268,57

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160/2019

DPCM 7 luglio 2020 Fondi MIUR per Province e città metropolitane – piano I

686.000,00 1.450.000,00 500.000,00

DPCM 7 luglio 2020 Fondi MIUR per Province e città metropolitane – piano II

1.375.000,00 1.393.000,00 701.507,79

L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di  mandato 

La Provincia di Vercelli ha costantemente mirato a contenere l’indebitamento fin dal distacco della Provincia di Biella nel 1995. Questa politica ha dato i suoi frutti, in particolar modo negli ultimi anni di severa crisi finanziaria. Gli andamenti demografici negativi e la tendenza deflazionistica dell’economia, oltre che le manovre finanziarie di spending review, hanno fortemente penalizzato altre Province piemontesi che avevano largamente fatto ricorso all’indebitamento e si trovano a dover sostenere pesanti oneri di ammortamento con un drastico calo delle risorse disponibili.

A causa dell’equilibrio corrente non ancora raggiunto con fondi ordinari, la Provincia di Vercelli non prevede l’accensione di nuovi mutui nel presente e nei successivi esercizi.

Nel corso del 2020, in considerazione delle difficoltà finanziarie causate dall’emergenza sanitaria Covid19, la Cassa Depositi e Prestiti ha concesso una rinegoziazione dei mutui, con allungamento del piano di ammortamento fino al 2043. Anche gli Istituti di credito privati hanno concesso facilitazioni, prevalentemente come sospensione per un anno delle rate in scadenza.

In conseguenza di tali variazioni l’andamento del residuo debito 2009/2023 è quello rappresentato sotto.

L’onere dell’ammortamento dei mutui resterà pressoché costante fino al 2027. L’andamento nel tempo è rappresentato dal grafico sottostante, da cui si evince il dato eccezionale del 2020 ed il ritorno successivo all’importo di circa 1.150.000 Euro annui.

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Gli  equilibri  della  situazione  corrente  e  generali  del  bilancio  ed  i  relativi  equilibri  in  termini  di  cassa 

L’equilibrio della situazione corrente è tuttora assicurato attingendo ai fondi per la sicurezza (articolo 1 comma 889 della Legge 145/2018) e alle somme per compensazioni nucleari (D.L. 314/2003). Sono aperti tavoli di concertazione presso il MEF per arrivare nuovamente a equilibri meno precari per tutti gli enti di area vasta.

In termini di cassa la situazione della Provincia è molto solida, consentendo di anticipare fondi regionali per circa 900.000 Euro per le funzioni regionali (caccia e pesca, vigilanza ambientale, protezione civile) svolte dalla Provincia.

Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente  in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa 

SPESA DI PERSONALE CONFRONTO 2009-2023

CONSUNTIVO CONSUNTIVO CONSUNTIVO PREVISIONE

2009 2015 2019 2020-21-22

TOTALE GENERALE LORDO 3 10.313.144,29 7.895.153,75 4.961.797,22 5.190.178,81 TOTALE GENERALE NETTO 4 8.936.167,93 6.634.652,51 4.031.345,40 4.245.719,09

% DELLE ENTRATE CORRENTI 5 21,50% 22,32% 19,38% 22,53%

3 Spesa lorda di personale (componenti considerate dalla Corte dei Conti per la determinazione della spesa di personale: retribuzioni lorde comprensive di IRAP, oneri riflessi, spese per lavoro flessibile e buoni pasto).

4 Spesa di personale netta ridotta delle componenti escluse (rinnovo contratti, spese per categorie protette, diritti e Agenzia Segretari)

5Ai fini dell’incidenza percentuale delle spese di personale sull’entrate correnti si è espressa la Corte dei Conti dell’Umbria con parere n. 66/2018

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Nella tabella sopra riportata si riassume il trend della spesa per il personale, confrontando il 2015, ultimo anno della Provincia ante riforma e l’andamento degli ultimi esercizi.

La spesa del personale dal 2016, anno in cui ha preso avvio il riordino del personale dettato dalla L.R.

23/2015, non è confrontabile agevolmente con quella degli anni precedenti.

Infatti la spesa dal 2017 è quella imputata sul bilancio della Provincia, di cui Euro 857.385,10 per stipendi rimborsata dalla Regione per il personale di vigilanza ambientale e ittico venatoria nonché da APL per il personale dei Centri per l’impiego di Vercelli e Borgosesia cui si somma la spesa per buoni pasto di circa € 20.000,00. La Regione contribuisce, inoltre, al 40% della spesa storica per il personale dedicato alle funzioni in materia di ambiente (euro 338.000,00). Va notato che presso gli uffici della Provincia erano distaccati nel 2017 quindici dipendenti regionali addetti a funzioni riconferite all’Ente dalla legge regionale. Dal 01/07/2018, per effetto di un pensionamento di un’unità di personale distaccato, il numero delle persone distaccate è sceso a quattordici.

SUDDIVISIONE DEL PERSONALE IN BASE ALLE CONOSCENZE E COMPETENZE

Area tecnica: cantonieri, geometri, periti, ingegneri, architetti, geologi (compreso personale regionale distaccato)

Q.F. PROFILO PROFESSIONALE IN SERVIZIO AL 1/1/2020 IN SERVIZIO AL 1/1/2021

Dir. Dirigente tecnico 0 1

D Funzionari e istruttori direttivi 29 32

C Istruttori 10 9

B Collaboratori + Esecutore 11 11

A Operatori 0 0

Area economico-finanziaria:personale con competenze contabili dell’Ufficio Stipendi e dell’Area Finanze

Q.F. PROFILO PROFESSIONALE IN SERVIZIO AL 1/1/2020 IN SERVIZIO AL 1/1/2021

Dir. Dirigente 1 0

D Funzionari e istruttori direttivi 8 8

C Istruttori 3 2

Area di vigilanza

Q.F. PROFILO PROFESSIONALE IN SERVIZIO AL 1/1/2020 IN SERVIZIO AL 1/1/2021

D Funzionari e istruttori direttivi 7 7

C Istruttori 2 2

Area demografica/statistica e informatica

Q.F. PROFILO PROFESSIONALE IN SERVIZIO AL 1/1/2020 IN SERVIZIO AL 1/1/2021

D Funzionari e istruttori direttivi 2 0

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Area amministrativo-contabile (compresi esperti legali)

Q.F. PROFILO PROFESSIONALE IN SERVIZIO AL 1/1/2020 IN SERVIZIO AL 1/1/2021

Dir. Dirigente 1 1

D Funzionari e istruttori direttivi 19 20

C Istruttori 28 28

Coerenza e compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica. 

A seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, che ha cassato le norme che penalizzavano l’applicazione dell’avanzo di amministrazione da parte degli Enti Locali, la recente legge di bilancio 2019 (legge 145/2018) commi dal 819 e seguenti ha rivoluzionato in senso espansivo il concorso delle autonomie locali al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, noto negli scorsi anni come patto di stabilità interno o più recentemente pareggio di bilancio.

L’obiettivo richiesto agli Enti Locali è ora rappresentato dal saldo di competenza maggiore di zero, ove tra le entrate vengono considerate senza esclusioni tutte le voci: fondo pluriennale vincolato di parte corrente e di parte capitale, avanzo di amministrazione, accensione di prestiti.

Va da sé che in sede di previsione tale saldo è pari a zero, pertanto non è richiesto di allegare alcun prospetto dimostrativo ulteriore.

Non è banale il saldo di finanza pubblica a consuntivo, poiché da un lato è richiesto di produrre un risultato non negativo, ma d’altro canto si penalizzano gli enti che espongono avanzi eccessivi.

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Indirizzi strategici dell’amministrazione riferiti alle missioni del bilancio di previsione finanziario

Linee programmatiche di mandato ‐ LPM 

Le Linee programmatiche di mandato 2019-2023 sono state presentate dal Presidente della Provincia di Vercelli al Consiglio Provinciale, come previsto dall’art. 46 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 in data 11 dicembre 2019 e sono pubblicate sul sito web della Provincia.

Il documento ha come riferimento essenziale i contenuti del programma elettorale del candidato a Presidente della Provincia Eraldo Botta, risultato eletto a seguito delle elezioni provinciali svoltesi domenica 13 ottobre 2019.

Alle Linee programmatiche è affidato il compito di stabilire le linee strategiche per tutto il periodo di mandato amministrativo. Guidano pertanto la definizione di tutti i successivi documenti di programmazione politica e gestionale che la legge prevede per il funzionamento dell’Ente. I contenuti dello strumento, individuano i capisaldi per l’azione politico-amministrativa e per l’azione gestionale delle strutture operative.

I contenuti delle Linee programmatiche si articolano in:

● Assistenza agli enti locali e politiche di area vasta

● La viabilità e gli edifici scolastici: strade sicure e scuole sicure

● Ordine pubblico e sicurezza

● Ambiente

● Sinergia con i Comuni e ascolto dei territori

Il Dup è predisposto in coerenza a questi indirizzi generali e nell’ottica di una Provincia che intende aprirsi a una nuova prospettiva, sempre più vicina alle persone e ai loro bisogni, una Provincia cerniera di comunità, che tiene insieme i territori e con essi condivide le scelte e le azioni, una Provincia “Casa dei Comuni”, in cui tutti gli enti locali del territorio possano riconoscersi e ritrovarsi, lavorando insieme per dare risposte concrete ai territori.

Indirizzi strategici riferiti alle missioni  

Missione 01 – Servizi istituzionali generali e di gestione

Programma organi istituzionali: La Provincia, con le risorse contenute nella legge di bilancio 2019, ha finalmente ripreso la doverosa attività di programmazione, gestione e manutenzione delle strade, delle scuole, dell'ambiente ma questo non significa aver risolto definitivamente le problematiche presenti a livello finanziario.

Le Province italiane sono state destinatarie di ingenti tagli alle risorse proprie, e ciò ancor prima del riordino istituzionale definito dalla legge n. 56/14. Infatti, dal tagli o di 1,6 miliardi di euro per l ’anno 2014, si è arrivati a 2,6 miliardi nel 2019. La già precaria situazione degli equilibri di parte corrente non può sostenere

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ulteriori tagli. Come lo stesso DEF conferma, i consumi intermedi delle Province sono stati fortemente contratti dalle manovre di spending review degli ultimi anni, con effetti deleteri sulla qualità e quantità dei servizi erogati alle collettività amministrate. Per mantenere e migliorare i servizi fondamentali da garantire ai cittadini, per assolvere agli obblighi di legge e ai contratti assunti si continuerà l'opera di sensibilizzazione presso gli opportuni tavoli politici in un'ottica di recupero di ulteriori risorse. In questo senso la Provincia si impegnerà, con le iniziative politico istituzionali che reputerà più idonee e in raccordo con l'UPI, a sostenere l'attuazione del Titolo V della Costituzione e della Legge Delega sul Federalismo Fiscale n. 42/2009, affinché sia attribuito ad ogni Provincia un Livello essenziale di prestazioni (Lep) e l’attuazione del criterio del fabbisogno standardizzato, per evitare da un lato sprechi di risorse e dall’altro esagerate sofferenze finanziarie per alcune Province a limitata capacità fiscale come la nostra. Occorrerà poi insistere affinchè nell’azione di governo del prossimo triennio, trovi piena condivisione il tema della forte responsabilizzazione delle Province, quali strumento di gestione diretta e indiretta degli investimenti pubblici territoriali.

La Provincia ribadirà con forza la necessità di una riforma strutturale che, nell'ottica di una semplificazione di tutta l’amministrazione pubblica a livello territoriale, consenta di rendere più semplice e funzionale la pubblica amministrazione italiana, come richiesto da diversi organismi internazionali, attraverso il consolidamento e l’ampliamento delle funzioni fondamentali di Province ( e Città metropolitane ) , la ricostruzione di organi di governo che rispondano direttamente ai cittadini e alle comunità territoriali, la revisione del testo unico dell’ordinamento degli enti locali per dare certezza all’organizzazione e funzionamento delle istituzioni della Repubblica più vicine ai cittadini e alle imprese.

Sosterrà, inoltre, il processo di riconoscimento dell'autonomia differenziata, previsto dall’articolo 116 della Costituzione italiana e avviato formalmente dall’amministrazione regionale piemontese il 10 gennaio 2018.

Nell’attesa che si realizzi da parte del Governo il processo di superamento della Legge 56/14 e il riconoscimento dell'autonomia differenziata, la Provincia proseguirà lo sforzo diretto a migliorare le logiche e i processi delle strutture operative dell’Ente e, in considerazione dell'inevitabile coinvolgimento che le Province otterranno sia in termini di funzioni che di attribuzioni di competenza, adotterà le necessarie azioni affinché la struttura a supporto della direzione politica sia in grado di offrire la collaborazione necessaria a completare il complesso iter.

Si conferma l’obiettivo di pervenire ad un avanzato grado di adeguamento delle procedure amministrative ai nuovi metodi di lavoro fondati sulla dematerializzazione e la completa gestione digitale degli atti..

Continuerà infine l'attenzione alla riduzione dei costi, pur senza pregiudicare i livelli di servizio essenziali prestati ai cittadini e al territorio.

Obiettivo specifico dell’Amministrazione rimane infatti quello del contenimento dei costi di gestione.

Prevenzione e contrasto della corruzione e trasparenza

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