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Città Metropolitana di Napoli Direzione Pianificazione Strategica e Politiche Comunitarie

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Academic year: 2022

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Città Metropolitana di Napoli

Direzione Pianificazione Strategica e Politiche Comunitarie

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE LEGALITA’

Obiettivo:“investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” 2014-2020

ASSE IV – Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità

AZIONE 4.1.2 – Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari categorie di soggetti a rischio devianza

FONDI FESR FSE

PROGETTO : ESSERCI NEL QUARTIERE

Piani educativi individualizzati per la presa in carico e l'inclusione di giovani a rischio di devianza o in condizione di grave marginalità

CUP H59D1900001006

PRESENTAZIONE PROGETTO

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1. Finalità del Progetto

La Città Metropolitana di Napoli, fin dalla propria istituzione, ha posto al centro della propria strategia e programmazione il tema delle periferie metropolitane per fronteggiare adeguatamente le gravi carenze che affliggono quelle aree caratterizzate da degrado urbanistico, ambientale e marginalizzazione economico sociale, e ne impediscono il tanto auspicato sviluppo e l’integrazione sociale.

Tale situazione è verificabile in tutta la cintura metropolitana e soprattutto nei quartieri periferici dei maggiori concentramenti urbani. Questi si caratterizzano per percentuali più alte di NEET sulla popolazione residente, con tassi che arrivano fino al 58,8% in alcuni quartieri della VII e VIII municipalità della città di Napoli (Dati Istat Campania). Così come si rileva dai dati, nelle periferie prevale la presenza di persone in possesso dei titoli di studio meno elevati. Più alta rispetto ai contesti centrali,

è la percentuale dei residenti che ha conseguito soltanto la licenza media o la licenza elementare, così come l’incidenza della popolazione senza alcun titolo di studio.

Il Progetto “Esserci nel quartiere - Piani educativi individualizzati per la presa in carico e l'inclusione di giovani a rischio di devianza o in condizione di grave marginalità” è un Progetto complessivo innovativo e sperimentale, localizzato sul territorio dell’area metropolitana di Napoli.

Finalità generale del Progetto è quella di “intervenire per prevenire e arginare il possibile inserimento di tali ragazzi in situazioni di devianza, non solo per garantire loro positivi percorsi di emancipazione ma anche per arginare il diffondersi di attività illegali e di ripristinare stabili condizioni di legalità”.

Il Progetto, infatti, intende prevenire e ridurre i fenomeni della devianza e della grave marginalità minorile attraverso azioni di strada e prossimità mirate ad agganciare quei giovani e adolescenti che vivono situazioni a rischio di devianza e grave marginalità proponendo agli stessi dei “Piani individualizzati di accompagnamento educativo (PIAE)” finalizzati al loro reinserimento scolastico/sociale/lavorativo.

Piani sostenuti sia con la messa in rete delle risorse e delle offerte già presenti sul territorio per costruire con le stesse un’alleanza a disposizione dei destinatari, sia con “borse economiche a dote”per consentire ai ragazzi coinvolti di accedere a strumenti e opportunità utili da una parte a sostenere i loro percorsi di uscita dal rischio di devianza e d’altra parte a coinvolgerli in attività educative e in tirocini formativo/lavorativi.

Si garantirà cosi ai destinatari la possibilità di incontrare lungo il percorso di crescita, adulti in grado di promuovere relazioni significative e accompagnare il loro sviluppo individuale.

Inoltre il Progetto è finalizzato a far emergere indirizzi e orientamenti per la definizione di un metodo sperimentale, esportabile, innovativ, di intervento sui temi della prevenzione e del contrasto della marginalità e devianza dei giovani e dei minori a grave rischio sociale.

I destinatari degli interventi previsti dal Progetto, per caratteristiche individuali e per condizioni familiari e di contesto appaiono come ragazzi “intrattabili” che quasi sempre non arrivano ai luoghi tradizionali pensati per loro. Sono ragazzi e ragazze “arrabbiati” perché orfani di opportunità relazionali positive, costretti ad affrontare passaggi complicati e duri, come quelli

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Per questo la strategia e le metodologie progettuali, si basano su un impianto di prossimità, nella consapevolezza che i destinatari individuati, almeno in fase iniziale, vanno agganciati nei loro luoghi e nei loro spazi di vita e relazione, per quanto a rischio e degradati siano.

Con interventi capaci in primo luogo di “farsi prossimi, di esserci”, perché capaci di andare verso e non di aspettare di essere raggiunti. In fase iniziale di saper offrire senza chiedere per superare diffidenza e aprire una relazione e, in seconda istanza, di essere strutturati e seri perché in grado di aprire davvero opportunità e percorsi accessibili e appetibili per i giovani raggiunti.

L’implementazione del sistema rete e della qualità degli interventi integrati tra comuni, scuole e soggetti dei privato sociale favoriscono il contrasto di situazioni di illegalità e devianza, con specifico riferimento a quelle che possono coinvolgere i minori del territorio.

E pertanto è necessario saper intrecciare le risorse progettuali con quelle presenti sul territori, promuovendo e attivando reti integrate intese come “vere e proprie comunità educative fatte da un lato da “istituzioni scolastiche, parrocchie, oratori, centri sportivi, servizi del terzo settore e del volontariato” e d'altro lato dalle altre risorse territoriali come imprese, botteghe artigiane operatori della cultura e dello spettacolo.

Quindi, quello che si propone è una strategia di intervento che si basa sulla necessità di ritornare a mettere al centro il lavoro educativo di strada attraverso l'attivazione, in ogni contesto di “equipe di azione territoriale con competenze di prossimità educativa“ capaci di raggiungere e agganciare i ragazzi che vivono situazioni di maggior sofferenza, difficoltà e rabbia, d'altra parte di individuare, mettere in contatto e collaborare con tutte le risorse e tutti i servizi, pubblici e del privato sociale, formali e informali, presenti sul territorio.

La strada diviene dunque laboratorio e osservatorio della quotidianità per la vita dei ragazzi e dei giovani, possibilità di incontro e di relazione da costruire all’interno delle dinamiche di aggregazione che spontaneamente vengono praticate. La strada è inoltre il luogo che permette di ritrovare relazioni e legami con quei ragazzi dispersi per riconnetterli con la scuola, con le altre opportunità formative, con la comunità.

Il tutto con l'attenzione a considerare le azioni e le metodologie proposte anche come “laboratorio pratico” per la sperimentazione metodi di intervento innovativi e replicabili capaci di dare un'adeguata risposta al fenomeno della marginalità e devianza giovanile e che siano riproducibili, pur con i dovuti aggiustamenti, ad altri territori.

2. Governance del Progetto

La complessità delle tematiche affrontate impone una sinergica struttura di governante del Progetto e un significativo ruolo del partenariato strutturato tra varie amministrazioni coinvolte sia per i livelli politici che amministrativi.

Il modello di governance, prescelto risulta pienamente allineato a quanto previsto delle Linee Guida di Attuazione del Pon Legalità 2014-2020 all’art 2.2.8 versione 2.0 ed è formalizzato nell’ambito dell’ Accordo di Collaborazione Istituzionale (art.15 L.241/90) tra Città Metropolitana ed i Comuni partner di progetto, approvato con Deliberazione Sindacale n.88/2019, nei quali sono disciplinati i compiti e le relative responsabilità delle Amministrazioni coinvolte.

Il predetto Accordo (RCONV R. 130 del 16.04.2019) prevede:

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- la Città Metropolitana di Napoli in qualità di Beneficiario è il soggetto titolare del finanziamento concesso dal PON Legalità 2014-2020 e in quanto tale è responsabile dell’avvio, dell’attuazione e della funzionalità del progetto finanziato.

- I Comuni nel loro ruolo di Comuni partners supporteranno la Città Metropolitana di Napoli e gli Operatori partecipanti al presente Bando nelle varie fasi dell’attuazione del Progetto complessivo e nell’implementazione delle varie azioni individuate nei vari Lotti, in particolare a:

∙ a rafforzare la rete dei vari attori locali interessati alle varie azioni del Progetto;

∙ ad accedere ai dati territoriali del Comune;

∙ a diffondere i risultati del Progetto sia sul proprio sito istituzionale che sul territorio;

∙ a verificare la coerenza tra le attività svolte e la documentazione relativa alle spese presentate dai soggetti aggiudicatari come richiesto dal Manuale di Attuazione del PON Legalità 2014 – 2020, fermo restando la responsabilità esclusiva del Beneficiario.

3. Localizzazione del Progetto e analisi di contesto

I territori interessati agli interventi del Progetto sono relativi a 7 aree definite di 6 Comuni della Città Metropolitana di Napoli e caratterizzati da una forte deprivazione e degrado socio-economico-culturale.

Inoltre tali aree dei seguenti Comuni dell’area metropolitana di Napoli, sono caratterizzate da valori allarmanti in termini di abbandono scolastico e fallimento formativo, rischio di devianza riferito alla popolazione giovanile (14 – 25 anni), ed elevati livelli di pervasività criminale:

- Comune di Napoli, Quartiere S.Giovanni a Teduccio area nord, e Quartiere Ponticelli, area est

- Comune di Giugliano in Campania – Quartiere Casacelle

- Comune di Caivano – Parco Verde

- Comune di Castello di Cisterna – Parco Enrico De Nicola - Comune di Afragola – Rione Salicelle

- Comune di Marigliano – Quartiere Pontecitra

La Città Metropolitana di Napoli è la terza per grandezza in termini di popolazione dopo Roma e Milano ma la prima per densità abitativa.

Rispetto alle 14 Città metropolitane quella di Napoli presenta il maggior numero di comuni con una popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Un’organizzazione territoriale molto complessa disegnata sui confini della Provincia di circa 3 milioni di abitanti, la quinta europea in ordine di grandezza secondo la perimentrazione OCSE.

Il comune capoluogo, Comune di Napoli, presenta da solo una popolazione di circa 1 milione di abitanti ed una superficie di 119,2 kmq raggiungendo una densità abitativa di 8083 abitanti per kmq su una media nazionale di 197 abitanti per kmq. Una città densamente abitata con caratteristiche peculiari rispetto alla composizione della popolazione residente e alla sua distribuzione sul territorio.

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In linea con le maggiori città italiane, Napoli ha visto nello scorso ventennio un progressivo aumento del livello di disagio nella popolazione residente, innescando un processo di interazione sociale che ha generato dinamiche insediative responsabili dell’attuale spazio urbano socialmente ed economicamente disomogeneo.

Le aree di disagio socio ambientale ed economico sono concentrate nei quartieri periferici della città. Questi territori sono caratterizzati, rispetto alla media cittadina, da una consistente popolosità, alla quale non corrisponde una dotazione adeguata di servizi.

L’endemica scarsità di servizi produce sulla popolazione giovanile un effetto negativo e di sfiducia non solo nei confronti delle istituzioni, ma anche in sé stessi e nelle possibilità di modificare la propria condizione.

I dati sulla disoccupazione giovanile e la fotografia dell'area sulla quale si intende intervenire evidenziano una situazione di grave disagio minorile ed elevato rischio disagio. La percentuale di disoccupazionegiovanile si attesta nel Comune di Napoli al 67,5%.

Non meno preoccupante il dato sull'Indice di Permeabilità Mafiosa- IPM che, secondo il rapporto Transcrime (Pon Sicurezza 2007/2013- Elaborazione Transcrime) raggiunge il 61,21 in Campania, prima delle regioni italiane, e presenta il più alto tasso di concentrazione nell'area metropolitana di Napoli (IPM Napoli 101,57; Caserta 25,01; Salerno 13,78; Benevento 6,46%; Avellino 6,53%) I dati relativi alla legalità e alla sicurezza confermano il quadro generale se confrontati con le altre aree metropolitane italiane e del sud Italia in particolare. Nella provincia di Napoli infatti nel 2016 sono stati commessi 31.937 su un totale di 61.056 delitti sono riferibili alla microcriminalità.

(Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo - Istat)

Il verificarsi di eventi, violenti che hanno visto coinvolti giovani e gruppi di ragazzi provenienti dalle aree a maggior degrado della città metropolitana, insieme ai dati allarmanti rispetto a fenomeni come l'abbandono scolastico e il fallimento formativo o il diffondersi di casi di bullismo richiama l'urgenza di interventi in grado di aprire uno spazio di relazione e, contemporaneamente , di agganciare i giovani coinvolti in tali situazioni e in particolare, tra questi, con coloro che sembrano “intrattabili” da tutte le altre istituzioni o interventi territoriali. Adolescenti e giovani che spesso, anche quando vanno a scuola, non hanno comunque relazioni significative e utili con la stessa, vissuta fondamentalmente come “spazio obbligato” fino al raggiungimento dell'età necessaria a liberarsi dell'obbligo scolastico. Sono ragazzi e ragazze che spesso non hanno modelli positivi nelle loro famiglie o che comunque non trovano in ambito familiare o nella cerchia di relazioni amicali e di contesto supporti utili ad affrontare i processi di crescita, anche semplicemente per quanto attiene un uso positivo e utile del tempo libero e degli spazi relazionali.

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4. Lotti e importo dell’appalto

Importo complessivo totale a base di gara è pari a € 2.141.850,02 IVA esclusa.

I Lotti individuati sono i seguenti :

Tabella 1 – Lotti e importi

Lotto Comune IMPORTO

inclusa IVA Lotto 1 Comune di Napoli

(due quartieri)

€ 956.604,10

Lotto 2 Comune di Giugliano € 300.000,00

Lotto 3 Comune di Caivano € 221.311,48

Lotto 4 Comune di Castello di Cisterna

€ 221.311,48

Lotto 5 Comune di Afragola € 221.311,48

Lotto 6 Comune di Marigliano € 221.311,48

5. Destinatari delle azioni

I destinatari degli interventi previsti dal Progetto sono 217 giovani/adolescenti delle aree territoriali sopracitate, a rischio di devianza o coinvolti in comportamenti rischiosi o violenti, con specifico riferimento a quelli coinvolti in atti di bullismo,problematicità con le forze dell’ordine, e con percorsi scolastici estremamente precari e difficili.

In particolare il Progetto interverrà attraverso l’aggancio e la presa in carico, con piani individualizzati, di giovani e adolescenti con situazioni di grave marginalità e forte rischio di devianza, per altro in contesti segnati da una parte da diffuse condizioni di degrado socio-economico e culturale e da sistemi di welfare complessivamente deboli.

I numeri dei destinatari sono stati individuati per consentire una giusta relazione tra educatori di quartiere e giovani presi in carico.

Ogni Ente aggiudicatario dovrà realizzare nel territorio di riferimento le azioni finalizzate ai giovani destinatari (totale complessivo 217) che verranno rispettivamente individuati dai Servizi Sociali dei singoli comuni e divisi secondo la Tabella 2.

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6. Gruppo di Lavoro

Per lo svolgimento del servizio richiesto l’aggiudicatario dovrà prevedere, per ogni Gruppo di lavoro le seguenti figure professionali che cureranno di realizzare le azioni per i seguenti destinatari:

Tabella 2 - Gruppo di lavoro per ciascun Lotto

LOTTI GRUPPO DI LAVORO DESTINATARI

Lotto 1

Comune di Napoli

n. 1 coordinatore di Progetto da realizzare nei due quartieri del Comune di Napoli n. 2 coordinatore equipe di prossimità (1 per ogni quartiere)

(almeno) n. 12 educatori

n. 1 amministratore /responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 5 facilitatori

n. 4 consulenti esperti - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

n. 98

(49 x 2 quartieri)

Lotto 2

Comune di Giugliano

n. 1 coordinatore equipe di prossimità (almeno) n. 4 educatori

n. 1 amministratore /responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 2 consulenti esperti - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

n. 35

Lotto 3

Comune di Caivano

n. 1 coordinatore equipe di prossimità (almeno) n. 2 educatori

n. 1 amministratore/ responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 2 consulenti esperti

n. 21

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LOTTI GRUPPO DI LAVORO DESTINATARI - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

Lotto 4

Comune di Castello di Cisterna

n. 1 coordinatore equipe di prossimità (almeno ) n. 2 educatori

n. 1 amministratore/ responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 2 consulenti esperti - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

n. 21

Lotto 5

Comune di Afragola

n. 1 coordinatore equipe di prossimità (almeno) n. 2 educatori

n. 1 amministratore/responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 2 consulenti esperti - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

n. 21

Lotto 6

Comune di Marigliano

n. 1 coordinatore equipe di prossimità (almeno) n. 2 educatori

n. 1 amministratore/responsabile del servizio n. 2 addetti monitoraggio

n. 2 consulenti esperti - (facoltativo) figure leader*

*(Le figure leader possono essere individuate a seconda delle esigenze che emergono dal lavoro con i destinatari; il loro costo è interamente compreso nell’importo offerto in gara)

n. 21

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7. Attività previste per la realizzazione del Progetto:

In ogni Lotto l’aggiudicatario dovrà:

a) Costituire l’ equipe di azione territoriale con competenze di “prossimità educativa”, definendo in dettaglio il modello gestionale e operativo in cui la stessa agirà sul territorio.

Per il Lotto 1, inoltre poichè le metodologie proposte dovranno rappresentare un

“laboratorio pratico” per la sperimentazione di metodi di intervento innovativi e riproducibili, capaci di dare un’adeguata risposta al fenomeni trattati e un modello di replicabilità, su altri territori di grandi dimensioni urbane (best practice), si dovrà prevedere:

- Una supervisione delle attività al fine di garantire un’omogeneità di intervento delle aree individuate e considerato il carattere fortemente innovativo, un’azione di accompagnamento che consenta, al di là di quelle che saranno le declinazioni nei diversi contesti, di stabilire forme di monitoraggio e valutazione coerenti e condivise.

Tale obiettivo potrà essere raggiunto con una supervisione strutturata sia con focus di valutazione con operatori e enti coinvolti, sia con un monitoraggio costruito su indicatori condivisi.

- Laboratori di sperimentazione ed aggiornamento, organizzati nella fase iniziale delle attività, rivolti agli educatori per omogeneizzare approcci metodologici operativi previsti dal progetto;

b) Ideare e avviare gli interventi di strada e prossimità da realizzare finalizzati a:

• individuare le micro-aree di quartiere da cui avviare il lavoro di strada;

costruire la “mappa delle offerte” educative, sociali, formative, culturali e sportive presenti sul territorio e costituire con esse una rete a sostegno degli interventi;

• individuare i potenziali destinatari nei loro luoghi di vita e relazione, sia per accompagnali alle risorse e opportunità dei territori, sia per verificare il possibile inserimento nei “programmi individualizzati di accompagnamento educativo (PIAE);

c) Costruzione e attivazione dei Piani individualizzati di accompagnamento educativo (PIAE), con la collaborazione di tutti gli attori interessati, e con il coinvolgimento diretto e attivo dei destinatari alla definizione del PIAE (contratto sociale educativo), in cui saranno indicate le finalità del programma, le sue tappe e i suoi tempi, la tipologia di attività, gli enti che saranno coinvolti.

Ogni proposta progettuale presentata per ogni singolo Lotto, dovrà ipotizzare la strutturazione dei Piani individualizzati di accompagnamento educativo (PIAE) in cui inserire giovani e adolescenti che vivono situazioni a rischio di devianza e grave marginalità, per supportarli in percorsi di reinserimento scolastico/sociale/lavorativo.

I PIAE verranno poi declinati attraverso un’analisi di ogni situazione e saranno co-costruiti con i destinatari, ragazze e ragazzi che saranno richiamati ad una partecipazione attiva nella costruzione del programma e nello specifico delle sue finalità, tempi, attività, mandati e impegni di tutte le parti in gioco (educatori, giovani, scuola, famiglie), in una dimensione che a fronte delle

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risorse e del sistema di opportunità messo a disposizione chiede in cambio impegni ed assunzioni di responsabilità.

Per ogni PIAE, a seconda dell’età/bisogno educativo dei giovani destinatari, devono essere definite azioni di:

- supporto alle carriere scolastiche, mirati in prima istanza a recuperare un rapporto positivo con la scuola e rafforzamento delle competenze di base e trasversali (cd. soft skills);

- collaborazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro, anche attraverso il rapporto con il territorio mirato alla costruzione di una rete con botteghe artigiane, attività commerciali, piccole imprese presenti nel contesto di riferimento;

- orientamento professionale rivolto ai minorenni con più di 16 anni che abbiano assolto l’obbligo scolastico, con la possibilità di definire progetti e tirocini formativi per l'inserimento lavorativo;

- interventi educativi su tematiche specifiche (educazione finanziaria e ai consumi; modelli di genere, sessualità e affettività; educazione alla legalità, ecc.);

- recupero di una relazione con la comunità e con lo spazio pubblico, come chiave prioritaria di prevenzione rispetto alla possibilità di scivolare in situazioni di devianza e illegalità;

- orientamento, accompagnamento e inserimento alle diverse opportunità aggregative, di socialità, sportive presenti sul territorio, attivati sia dalla rete progettuale, sia da attori e istituzioni esterni al partenariato

I PIAE saranno sostenuti sia con la messa in rete delle risorse e delle offerte già presenti sul territorio per costruire con le stesse un'alleanza a disposizione dei destinatari, sia con “borse economiche a dote”.

Intorno alle attività legate ai PIAE, il progetto prevede di

realizzare azioni educative di strada e a bassa soglia in grado di entrare in relazione con ragazzi raggiungendoli nei loro luoghi di vita, relazione e aggregazione…

aumentare, attraverso la costruzione e la cura di ponti e reti tra scuola, privato sociale e altri attori territoriali il rafforzamento dei livelli di integrazione tra gli stessi soggetti e le loro attività,

mettere in campo attività e azioni da realizzare nella strada e nei territori, interventi che rendano possibile trasformare gli spazi, il loro utilizzo e le relazioni che intorno e dentro lo spazio si creano e che nel trasformare i luoghi siano opportunità trasformative per gli stessi ragazzi che vi partecipano, mobilitando interessi, desideri, competenze e rendano visibile alla comunità e alla città il lavoro educativo di strada al fine di declinare una idea di “sicurezza” che si costruisce contrastando contrastando le diverse forme di degrado e abbandono che contribuiscono a rendere i luoghi insicuri;

definire una mappa delle risorse e delle offerte educative, culturali, sportive, imprenditoriali presenti nei territori per un loro coinvolgimento nella rete della comunità educante a sostegno dei percorsi personalizzati previsti dal progetto;

costruire individuare e fare incontrare tutte le risorse e i presidi del quartiere per costruire l'habitat socio-educativo su cui innestare i “PIAE” rivolti ai ragazzi;

sostenere e promuovere le capacità di auto-organizzazione, autonomia e assunzione di responsabilità dei ragazzi, individuando modalità innovative e trasformative di coinvolgimento;

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costruire interventi educativi che facilitino il riconoscimento da parte dei ragazzi delle proprie passioni e dei propri talenti, sia per rafforzarne i processi di auto-stima sia per recuperare possibili rapporti positivi con la scuola e con le altre occasioni educative e formative del territorio;

programmare interventi su gruppi aula o gruppi di alunni in condizione di particolare fragilità (gruppi di studio, gruppi di sostegno scolastico e di sostegno all'intreccio tra attività curriculari e altre offerte educative sul territorio, sostegno alla relazione famiglia scuola, laboratori sulla mediazione del conflitto, tutoraggio, rafforzamento dell'alfabetizzazione e competenze linguistiche, etc..);

assegnare Borse, previste dal Progetto per consentire ai ragazzi coinvolti di accedere a strumenti e opportunità utili da una parte a sostenere i loro percorsi di uscita dal rischio di devianza e d'altra parte a coinvolgerli in attività educative e in tirocini formativo/lavorativi.

La seguente Tabella 3 indica i costi fissi delle varie Borse a dote già assegnati dall’Autorità di Gestione, nell’ambito del Progetto complessivo, suddivisi per Comune e relativi destinatari e che non rientrano nella cifra di gara prevista dal presente Avviso.

Le borse a dote saranno assegnate, per le varie tipologie dei destinatari, dalla Cabina di regia, coordinata dall’Ente beneficiario, a cui parteciperanno i referenti delle altre Amministrazioni coinvolte.

Tabella 3 – Borse a dote

Comune Numero

destinatari

Costo unitario borsa

€ 1.500.00

(importo esente di IVA ai sensi dell’articolo 10 del Presidente della

Repubblica n.633/1972)

Comune di Napoli (due quartieri)

n.98 (n. 49 x ogni quartiere)

€ 147.000,00

Comune di Giugliano n. 35 € 52.500,00

Comune di Caivano n. 21 € 31.500,00

Comune Castello di Cisterna n. 21 € 31.500,00

Comune di Afragola n. 21 € 31.500,00

Comune di Marigliano n. 21 € 31.500,00

TOTALI n. 217 € 325.500,00

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8. Monitoraggio delle attività da realizzare

Ogni aggiudicatario dovrà prevedere un sistema di monitoraggio delle azioni progettate che potrà essere elaborato attraverso:

- strumenti di rilevazione e archiviazione (schede,questionari,data base);

- un set di indicatori e procedure di raccolta di elaborazione dati per la verifica periodica delle attività.

Inoltre per la rilevazione ed archiviazione dati si prevede l’utilizzo di schede e questionari, la costruzione di un data base, la definizione di procedure di raccolta ed elaborazione dati per la verifica periodica delle attività e la realizzazione di focus group con i destinatari e con attori locali.

Gli “educatori “di prossimità” individuati per ogni LOTTO cureranno in particolare la raccolta dei dati e li invieranno periodicamente al proprio Coordinatore equipe di prossimità, per la tempestiva rilevazione di eventuali criticità nel percorso, e che saranno utilizzati per la redazione di report di monitoraggio semestrali, da trasmettere alla Città Metropolitana di Napoli, Ente Beneficiario.

9 Cronoprogramma

L’Aggiudicatario di ogni Lotto dovrà indicare la tempistica di realizzazione di tutte le azioni progettate e descritte nell’offerta tecnica.

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