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COMUNE DI QUALIANO Città Metropolitana di Napoli REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI COMUNALI

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COMUNE DI QUALIANO

Città Metropolitana di Napoli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

COMUNALI

APPROVATO ai sensi e per gli effetti di cui all’art 48 comma 3 del D. Lgs 267/2000 CON DGC N.

134

DEL

24/09/2019

in base ai principi approvato in consiglio comunale con delibera n. 4 del 22/02/2019

(2)

2 INDICE GENERALE

Titolo I Disposizioni Generali

Art.1 Oggetto e finalità del regolamento

Art. 2 Ambito di applicazione

Art.3 Principi e criteri

Art. 4Indirizzo politico e di gestione: distinzioni

Art. 5 Criteri di organizzazione

Art. 6 Gestione delle risorse umane

Titolo II Struttura Organizzativa e Assetto Del Personale Capo I Struttura organizzativa

Art. 7 Criteri generali di organizzazione

Art. 8 Individuazione e articolazione dell’Unità organizzativa

Art. 9 Unità di progetto

Art. 10 Definizione e revisione della struttura organizzativa

Capo II Programmazione del personale e dotazione e fabbisogno Art.11 Dotazione e fabbisogno

Art.12 Inquadramento

Art.13 Assegnazione

Art.14 Organigramma

Art.15 Disciplina delle mansioni

Art.16 Responsabilità del personale

(3)

3 Art. 17 Formazione e aggiornamento del personale

Capo III Funzioni Dirigenziali

Art. 18 Competenze del Segretario Comunale

Art. 19 Responsabili dei Settori e del procedimento

Art 20. Individuazione del Responsabile del procedimento

Art 21. Il Responsabile del procedimento di accesso ai documenti

Art 22 Durata e revoca dell’incarico di Responsabile

Art.23 Sostituzione del Responsabile del Servizio

Art.24 Determinazioni: competenze

Art.25 Competenze del Sindaco in materia di personale

Art. 26 Attività propositiva dei responsabili

Art. 27 Attività consultiva dei responsabili

Art 28 Competenze di sub programmazione dei Responsabili

Art. 29 Coordinamento responsabili di settore

Capo IV Incarichi a termine di funzioni dirigenziali di alta specializzazione Art 30 Ricorso agli incarichi esterni

Art. 31 Incarichi a termine per posizioni previste in dotazione organica

Art. 32 Incarichi a termine per posizioni non previste in dotazione organica

Art. 33 Incarichi di consulenza o alto contenuto di professionalità per particolari obiettivi

Art. 34 Personale interno assunto con contratto a termine presso Pubbliche Amministrazioni

Art. 35 Collaboratori presso gli Uffici alle dirette dipendenze degli organi politici

Art.36 Nucleo di valutazione o servizio di controllo interno

(4)

4 Art. 37 Oggetto, finalità, ambito applicativo, contratti di lavoro, autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa.

TITOLO VI Disposizioni sulle modalità di accesso agli impieghi Capo I Principi generali

Art. 38 - Principi generali

Art. 39 Forme di accesso all’impiego

Art. 40 Modalità selettive e relativi contenuti

Art. 41 Pre-selezione e formazione in itinere

Art. 42 Soluzioni in grado di agevolare lo svolgimento dei concorsi

Capo II Condizioni generali per l’accesso all’impiego Art. 43 Requisiti generali per l'ammissione ai pubblici impieghi

Art. 44 Bando di selezione e domanda di partecipazione

Art. 45 Pubblicità del bando

Capo III Ammissione ed esclusione Art. 46 Ammissione alla selezione

Art. 47 Trasparenza amministrativa

Capo IV Valutazione dei titoli e delle prove Art. 48 Punteggio attribuito dalla Commissione

Art. 49 Criteri generali per la valutazione dei titoli

Art. 50 Valutazione dei titoli di studio

Art. 51 Valutazione del curriculum professionale

Art. 52 Valutazione dei titoli di servizio

Art. 53 Valutazione dei titoli vari

(5)

5 Capo V Commissione

Art. 53 La Commissione

Art. 54 Incompatibilità

Art. 55 Funzionamento e attività della Commissione esaminatrice

Art. 56 Compenso ai componenti delle commissioni

Capo VI Prove d’esame Art. 57 Elementi generali.

Art. 58 Svolgimento delle prove

Art. 59 Prova scritta

Art. 60 Prova pratica

Art. 61 Adempimenti della Commissione

Art. 62 Prova orale

Art. 63 Disposizioni comuni alle diverse prove d'esame

Art. 64 Verbale della selezione

Art. 65 Criteri di valutazione delle prove d’esame

Capo VII Procedure speciali di accesso Art. 66 Corso – concorso

Art. 67 Procedure di accesso mediante ricorso agli uffici circoscrizionali per l’impiego

Art. 68 Chiamata numerica di appartenenti alle categorie protette

Art. 69 Paraconcorsuali ex art. 110 1° e 2° comma

CAPO VIII Passaggio diretto tra amministrazioni Art. 70 Principi generali

(6)

6 Art. 71 Bando di mobilità

Art. 72 Pubblicità del bando di mobilità

Art. 73 Domanda di partecipazione

Art. 74 Valutazione delle domande

Art. 75 Graduatoria finale

CAPO IX Somministrazione di lavoro a tempo determinato

Art. 76 Principi

Art. 77 Ambito di applicazione

CAPO X Contratto di lavoro occasionale Art. 78 Ambito di applicazione

Art. 79 Reclutamento

CAPO XI Assunzioni a tempo determinato Art. 80 Ambito di applicazione

Art. 81 Modalità di assunzione

Art. 82 Modalità di assunzione mediante utilizzo di graduatorie Art. 83 Reclutamento del personale stagionale

TITOLO VII Relazioni sindacali Art. 84 Disciplina delle relazioni sindacali Art. 85 Orario di servizio e orario di lavoro Art. 86 Part-time

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7 Titolo I Disposizioni Generali

Art.1 Oggetto e finalità del regolamento

Il presente regolamento determina i principi fondamentali che guidano l'organizzazione amministrativa del Comune di Qualiano, i metodi per la sua gestione operativa, l'assetto delle strutture organizzative.

Il presente Regolamento disciplina l’ordinamento dei Settori del Comune di Qualiano, secondo quanto previsto dallo Statuto e in conformità ai criteri generali di cui alla deliberazione di C.C. n. 4 del 22.02.2019 e ai principi generali stabiliti dalle leggi, dai regolamenti e dai contratti collettivi nazionali del personale dipendente del Comparto “Regioni e AA.LL.”.

Per l'art. 97 Cost: i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. In particolare, il BUON ANDAMENTO afferma che l'attività della PA deve essere diretta a realizzare l'interesse pubblico.

Per far ciò, l’azione amministrativa deve essere guidata non solo dal principio della legalità ma anche dai principi dell'efficacia ed efficienza. Riguardo il principio di efficienza o di economicità fa riferimento ai mezzi impiegati dall’amministrazione nella propria attività dove un’amministrazione si dice che è efficiente quando adotta i mezzi più adatti e meno costosi per svolgere i propri compiti.

Il principio di efficacia riguarda invece i risultati effettivamente raggiunti dalla PA.

Un’amministrazione si dice che è efficiente se riesce a raggiungere i risultati che si e prefissata di voler raggiungere. Sulla base di tale previsione normativa, i criteri generali da osservare sono: 1) economicità; 2) rapidità; 3) efficacia; 4) efficienza; 5) miglior contemperamento dei vari interessi. In riferimento alla IMPARZIALITA', si stabilisce che l'attività della pubblica amministrazione, volta alla realizzazione dell'interesse pubblico, deve essere svolta con imparzialità. L'imparzialità deve intendersi sia come divieto di qualsiasi forma di favoritismo nei confronti di alcuni soggetti (divieto di comportamento negativo), sia come ugual diritto di tutti i cittadini ad accedere ai servizi erogati dalla PA (obbligo di comportamento positivo).

Pertanto il presente Regolamento:

a) costituisce norma di riferimento per i regolamenti del Comune di Qualiano attinenti alla disciplina dell'organizzazione;

b) definisce gli ambiti organizzativi;

c) definisce le modalità di direzione e di assunzione delle decisioni e determina per ciascuno dei

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8 ruoli le responsabilità attribuite e i risultati attesi;

d) disciplina il ciclo dei controlli interni;

e) definisce gli elementi di trasparenza, valutazione, controllo e premialità;

f) definisce i criteri di autorizzazione ai dipendenti allo svolgimento di incarichi esterni;

g) disciplina le modalità di accesso agli impieghi;

h) disciplina le modalità di attribuzioni degli incarichi individuali esterni.

i) disciplina il Codice di Comportamento e il Procedimento disciplinare.

Art. 2 Ambito di applicazione 1.Il presente Regolamento:

a) trova applicazione per tutti i rapporti di lavoro intrattenuti con il personale dipendente;

b) stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulate, al di fuori della dotazione organica e solo in assenza di professionalità analoghe presenti all'interno dell'ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell'area direttiva.

2. Le norme del presente Regolamento si integrano con le altre disposizioni regolamentari aventi attinenza con il personale, con diversi aspetti organizzativi e, in particolare, con le disposizioni primarie e secondarie relative alla disciplina del procedimento amministrativo.

Art.3 Principi e criteri

in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità, in modo che siamo comunque assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'Ente.

L’attività amministrativa e gestionale del Comune di Qualiano si ispira ai seguenti principi:

a) rispetto della riservatezza di terzi nel trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia;

b) ricorso ad appropriati strumenti di rilevazione e di analisi dei bisogni, della qualità dei servizi e del grado di soddisfazione dei differenti stakeholders;

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9 c) orientamento alla soddisfazione dell’utenza, dei cittadini, del sistema sociale ed economico e del personale, anche attraverso il ricorso a forme di autovalutazione;

d) separazione tra le responsabilità di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le responsabilità gestionali spettanti alla struttura burocratica;

e) chiara definizione degli obiettivi e ricorso al sistema di valutazione delle performance come momento strategico di gestione e di motivazione delle risorse umane, anche in relazione agli istituti dell’incentivazione;

f) valorizzazione e sviluppo delle risorse umane e rispetto delle pari opportunità;

g) garanzia della libertà di insegnamento ed autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca;

h) valorizzazione delle capacità, della creatività, dello spirito di iniziativa e dell'impegno operativo di ciascun componente della organizzazione;

i) flessibilità della struttura organizzativa e adeguamento della stessa in occasione di mutamenti organizzativi, gestionali e operativi;

j) ricorso alla collegialità come strumento di coordinamento tra gli uffici e tra la componente politico-amministrativa e la componente gestionale;

k) attenzione alla comunicazione interna tra le strutture organizzative;

l) assunzione della trasparenza come principio per favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e imparzialità, anche attraverso l'istituzione di apposite strutture per l'informazione ai cittadini e attribuzione ad un unico ufficio della responsabilità dei procedimento, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241;

m) ricorso ad un uso diffuso e sistematico della tecnologia e della formazione;

n) ricorso ai contratti di sponsorizzazione, accordi di collaborazione e convenzioni, in applicazione dell'articolo 43 della legge 27 dicembre 1997 n. 449, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati;

o) disponibilità di sedi degli uffici, servizi, centrali tecnologiche, archivi, magazzini, adeguatamente corrispondenti alle esigenze di funzionamento del Comune, essenziali nella loro consistenza,

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10 dimensione e ubicazione nonché idonee a garantire condizioni di lavoro conformi a quelle previste dalle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

2. L’azione amministrativa e la gestione dei servizi si sviluppa nelle fasi della pianificazione strategica, della programmazione, del controllo di gestione, della valutazione e della premiazione.

Il principio della pubblicità e della trasparenza Con l’emanazione della legge n. 241/1990 e il D.lgs.

33/2013 sono stati introdotti questi due nuovi principi. Si tratta di due principi che fanno riferimento al fatto che l’amministrazione deve permettere ai cittadini di potersi informare sulle sue attività.

Infatti a riguardo, la legge n. 241/1990 riconosce a tutti i cittadini di aver il diritto di accesso ai documenti amministrativi. Dall'applicazione di questi due principi ne deriva che: a) il procedimento di formazione dell'atto amministrativo e un procedimento pubblico; b) l'avvio del procedimento deve essere portato a conoscenza degli interessati; c) gli atti finali del procedimento devono essere pubblicizzati; d) gli interessati hanno diritto di prendere visione degli atti e dei documenti procedimentali; e) gli interessati hanno diritto di ottenere copia degli atti amministrativi.

Art.4 Indirizzo politico e di gestione: distinzioni

1. Il presente regolamento si informa al principio della separazione delle competenze, per cui gli Organi Politici esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, mediante la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare, nonché funzioni di controllo, verificando la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.

2. Agli Organi Politici, nel rispetto dell'art.4 del Decreto Legislativo n. 165/2001, competono più in particolare:

a) la definizione degli obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione;

b) l'attività di controllo sul conseguimento degli obiettivi avvalendosi anche del nucleo di valutazione o servizio di controllo interno;

c) la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione delle tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi;

d) le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni;

e) in materia di opere pubbliche l'approvazione di tutti i progetti (preliminari – definitivi) e relative perizie di variante e suppletive;

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11 A gli organi gestionali quella di attuare programmi e metter in campo attività volte al raggiungimento degli obiettivi definiti.

Art.5 Criteri di organizzazione

L'organizzazione delle strutture e delle attività si conforma ai seguenti criteri:

1. Adottare una struttura per funzioni con aggregati di attività omogenee che corrispondano alla mission individuata per singola funzione.

2. Attivare un processo di riorganizzazione di Settori e Servizi con l’obiettivo di migliorare il coordinamento delle interdipendenze operative e informative, cercando di adempiere al principio dell’economicità.

3. Velocizzare l’esercizio delle funzioni istituzionali dell’ente attraverso il riordino delle responsabilità degli uffici eliminando eventuali duplicazioni e risolvendo le interdipendenze specifiche dei diversi processi amministrativi e tecnici.

4. Adeguare la struttura ed i sistemi operativi ai recenti cambiamenti legislativi inerenti in particolare il codici degli appalti e la nuova politica delle infrastrutture, la politica di coesione e gestione dei fondi di finanziamento statali ed europei.

5. Perseguire la coerenza fra la mission delle diverse unità funzionali e le competenze richieste ai profili professionale ed operativi ad essa afferenti.

6. Organizzare persone e processi per ampliare la misurabilità della qualità, della efficienza della prestazione e adottare logiche gestionali coerenti con meccanismi di misurazione e valutazione delle performance organizzative, in ossequio alle disposizioni del D.Lgs.

150/2009.

7. Assicurare il miglioramento della comunicazione interna ed il clima di leale collaborazione con l’adozione di sistemi di organizzativi di collegamento trasversale e laterale.

8. Avviare un processo di semplificazione delle procedure per rendere più veloce ed efficace l’azione amministrativa.

9. Assicurare una adeguata trasparenza delle procedure interne ed esterne, facilitando l’accessibilità dal cittadino.

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12 10. Avviare un percorso di digitalizzazione dei processi di back-office e front-office che garantiscano i principi sopra indicati di trasparenza e snellimento, favorendo l’efficacia organizzativa.

11. Perseguire la coerenza delle diverse attività amministrative e gestionali con il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio.

12. Migliorare le possibilità di valutare eventuali progressioni del personale in servizio secondo quanto previsto dall’articolo 22 comma 15 del d.lgs. n.75 del 2017

Art.6 Gestione delle risorse umane 1. L'Ente nella gestione delle risorse:

a) cura in via prioritaria le esigenze funzionali ed organizzative necessarie al conseguimento degli obiettivi stabiliti dal programma politico- amministrativo;

b) garantisce le pari opportunità tra uomini e donne e la parità di trattamento;

c) cura costantemente la formazione, l'aggiornamento e la qualificazione del personale;

d) valorizza le capacità, lo spirito d'iniziativa e l'impegno operativo di ciascun dipendente;

e) definisce l'impiego di tecnologie idonee per utilizzare al migliore livello di produttività le capacità umane;

f) si attiva per favorire l'utilizzazione di locali ed attrezzature che, tutelando la sicurezza e l'igiene, garantiscano condizioni di lavoro agevoli;

g) individua criteri di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli Uffici e del lavoro, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale o familiare.

2. Nel caso di convenzionamento, ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.), con altri Comuni e/o con la Provincia per l'esercizio di funzioni amministrative o per l'espletamento associato di servizi, il personale individuato dall'Amministrazione Comunale è tenuto a prestare il servizio secondo le modalità e condizioni contenute nella convenzione.

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13 Titolo II Struttura Organizzativa e Assetto Del Personale

Capo I Struttura organizzativa Art.7 Criteri generali di organizzazione

La struttura è un razionale ed efficace strumento di gestione e non deve rappresentare un elemento di rigidità che ostacola la fluidità dei processi. Deve, pertanto, essere garantita la massima collaborazione nel supportare il flusso informativo tra le unità della struttura per il buon funzionamento dell’intera macchina comunale.

Art.8 Individuazione delle unità e articolazione delle Unità organizzative

La struttura organizzativa del Comune di Qualiano è articolata in Settori, Servizi e Uffici.

a) Settori – unità organizzative complesse costituite da una pluralità di servizi, e individuate sulla scorta della omogeneità o attinenza delle materie e/o delle competenze specialistiche dei relativi responsabili. I Settori rappresentano gli ambiti organizzativi di massima dimensione. Ai Settori sono assegnati obiettivi gestionali unitari, al fine di garantire unità di indirizzo, di direzione, di coordinamento e di integrazione delle unità organizzative di massima dimensione.

b) Servizi – unità organizzative complesse costituite da dieci o più uffici, ed individuate sulla scorta della omogeneità e congruità delle materie e/o delle competenze specialistiche dei relativi responsabili. I Servizi rappresentano, invece, la struttura organizzativa elementare che realizza attività tecnico-operative nell’ambito di funzioni esclusivamente omogenee. Il Responsabile di Settore tramite atto formale, può specificare le responsabilità dei procedimenti ai sensi della legge n. 241/1990.

c) Uffici – unità organizzative semplici individuate in base a criteri di efficacia ed economicità dell’organizzazione e vengono costituiti per l’espletamento di compiti e di atti che, per le comuni caratteristiche o per il carico di lavoro, richiedono una struttura organizzativa snella ed omogenea.

Il numero dei settori, dei servizi e degli uffici e le rispettive attribuzioni sono stabiliti dalla Giunta Comunale definiti in base ai criteri di cui al capo I e tenendo conto della omogeneità o affinità delle materie, della complessità e del volume delle attività, dell'ampiezza dell'area di controllo del responsabile dell'ufficio, della quantità e qualità delle risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione, contemperando le esigenze di funzionalità con quelle di economicità.

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14 Il Responsabile del Settore competente stabilisce le attribuzioni specifiche per materia e/o provvedimenti dei singoli servizi, secondo i criteri di cui al comma precedente.

La responsabilità dei Settori è assegnata unicamente ad un dipendente inquadrato nell’area direttiva dell’ente (categoria D), fatto salvo quanto previsto dal combinato disposto dagli artt. 107-109 co. 2 del D.lgs. 267 per i comuni privi della Dirigenza e della Categoria D. Gli stessi assumono in via esclusiva le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, fatta salva la sola informazione ai sindacati, ove prevista nei contratti, con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro.

Ai Responsabili dei settori, fermo restando le competenze attribuite al Segretario, competono tutti gli atti di gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa delle risorse umane, strumentali e di controllo, compresi quelli che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno.

Art. 9 Unità di progetto

Le unità di progetto sono strutture organizzative temporanee, anche intersettoriali, allo scopo di realizzare obiettivi specifici rientranti nei programmi dell'Amministrazione o per situazioni straordinarie. Vengono istituite dal Sindaco e dalla Giunta.

All’atto di assegnazione dell’unità devono essere definiti gli obiettivi, indicato il responsabile, o affidate a un responsabile di Settore, vanno assegnate le risorse umane per lo svolgimento dell’attività, definite le risorse finanziarie e tecniche necessarie e infine indicati i tempi di realizzazione.

Art. 10 Definizione e revisione della struttura organizzativa

La definizione della struttura organizzativa dell’Ente è di competenza della Giunta Comunale, in relazione ai programmi, agli obiettivi strategici e di mandato.

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15 Capo II Programmazione del personale, dotazione e fabbisogno

Art.11 Dotazione e fabbisogno

1. L'assetto della struttura, dotazione e fabbisogno vengono sottoposte da parte della Giunta a programmazione triennale di cui al D.lgs. 75/2017 e relative linee di indirizzo 2018 e ss.mm.ii.

economico-finanziarie. Le variazioni riguardanti l'assetto e le competenze dei settori e dei servizi sono deliberate dalla Giunta, su proposta dell’Assessore competente, previo parere di regolarità tecnica e correttezza amministrativa del Segretario Comunale, e previa consultazione delle OOSS ai sensi e per gli effetti di cui all’art 6 del D. Lgs 165/2001

Il fabbisogno triennale di personale tecnico e del Comune individua il numero complessivo dei posti di ruolo, a tempo pieno o a tempo parziale, distinti in base a Mansione profili professionale e categoria come da sistemi di inquadramento contrattuale, coerenti con il D.U.P (Documento Unico di Programmazione).

L'appartenenza al settore di attività individua esclusivamente il particolare tipo di professionalità e non ha alcuna rilevanza ai fini dell'articolazione organizzativa della struttura, ben potendo essere presenti, nei diversi servizi, professionalità inquadrate nel medesimo settore di attività ovvero di diverso settore.

Al di fuori della dotazione organica si possono costituire uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, della giunta o degli assessori, in posizione di staff, nonché unità organizzative di progetto e gruppi di lavoro per la realizzazione di particolari obiettivi programmati, che non costituiscono unità organiche (ex art. 90 co.1 D.lgs 267/2000).

Art.12 Inquadramento

1. I dipendenti sono inquadrati nel rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

2. L'inquadramento, pur riconoscendo uno specifico livello di professionalità e la titolarità del rapporto di lavoro, non conferisce una determinata posizione nell'organizzazione del Comune, né tanto meno l'automatico affidamento di responsabilità delle articolazioni della struttura ovvero una posizione gerarchicamente sovraordinata.

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16 3. Il dipendente esercita le mansioni proprie della categoria e settore di attività di inquadramento, come definite dal contratto collettivo di lavoro, dal contratto individuale di lavoro, da eventuali ordini di servizio o disposizioni interne.

4. Il dipendente può essere adibito a svolgere attività non prevalenti della categoria immediatamente superiore a quella di inquadramento ovvero, occasionalmente, a compiti e mansioni di categoria inferiore, senza che ciò possa determinare variazioni nel trattamento economico.

5. In linea con il DUP e con la programmazione del fabbisogno e la dotazione per obiettiva esigenza di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: a) nel caso di vacanza di posto in organico per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti come previsto al comma 4; b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza.

6. Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi programmati dall'Amministrazione, in relazione ai servizi svolti dall'Ente ed alle esigenze di operatività, il Segretario Comunale, nel rispetto delle categorie professionali e delle previsioni della dotazione organica, può procedere alla modifica dei profili professionali del personale in servizio, su domanda, tenendo conto delle disposizioni contrattuali disciplinanti in materia. La modifica del profilo per il personale in servizio è subordinata alla verifica della idoneità alle nuove mansioni, acquisibile anche mediante processi di riqualificazione.

Art.13 Assegnazione

1.Il Segretario Comunale, acquisite le direttive di programmazione delle attività e della conseguente gestione delle risorse umane, predispone, con i responsabili di settore, l’assegnazione del personale dipendente alle articolazioni della struttura, individuate con il provvedimento di cui all'art. 6 (Struttura organizzativa).

2.Nell'ambito del contingente di cui al comma precedente, il responsabile assegna le unità di personale ai servizi e uffici, nel rispetto del profilo professionale di inquadramento, sulla base delle mutevoli esigenze connesse con l'attuazione dei programmi dell'amministrazione, per assicurare la piena funzionalità del settore.

Nell'ambito del contingente di cui al comma precedente, ai sensi dell’art. 70 quinquies CCNL21.05.2018, il Responsabile di settore attribuisce, nell’ambito dei servizi da esso gestiti, specifiche responsabilità. Assegna, inoltre, le unità di personale ai singoli servizi e uffici, nel rispetto

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17 del profilo professionale di inquadramento, sulla base delle mutevoli esigenze connesse con l'attuazione dei programmi dell'Amministrazione, per assicurare la piena funzionalità del settore.

In tutti i casi l'assegnazione non esclude peraltro l'utilizzazione del dipendente per gruppi di lavoro infra ed intersettoriali, che vengono costituiti secondo criteri di flessibilità, per la realizzazione di specifici obiettivi.

Art.14 Organigramma

L' Organigramma del Comune di Qualiano rappresenta la mappatura completa del personale in servizio, con l'indicazione delle singole posizioni di lavoro alle quali lo stesso risulta assegnato ai sensi dell'articolo che precede, nell'ambito delle articolazioni previste.

L' Organigramma è tenuto costantemente aggiornato a cura del Responsabile del Settore competente per l'organizzazione e la gestione del personale.

Art.15 Disciplina delle mansioni

Il dipendente, fatto salvo quanto previsto al comma 4 art. 11, deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto od alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. In ogni caso il dipendente, per obiettive esigenze di servizio, può essere adibito a svolgere mansioni superiori secondo le previsioni di legge. I dipendenti sono obbligati a sostituire i colleghi di pari categoria nei casi di brevi assenze, di congedo ordinario o per altre esigenze di pubblico interesse.

L'esercizio di fatto di mansioni corrispondenti alla categoria di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione o responsabilità.

L’attribuzione di incarico di mansioni immediatamente superiori, debitamente motivata, è disposta dal Segretario Generale per i Responsabili di Settore e dai Responsabili di Settore per tutti gli altri dipendenti e deve indicare i criteri di scelta della persona proposta. Spetta, comunque, al Sindaco affidare con proprio decreto le funzioni di responsabilità dei settori.

Art.16 Responsabilità del personale

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18 Per l'art. 28 Cost: “I funzionari ed i dipendenti dello stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende anche allo Stato e agli enti pubblici”. Pertanto ne consegue che tutti coloro che svolgono la propria attività in un determinato ufficio rispondono in solido con l’amministrazione degli atti che producono.

Pertanto ogni dipendente, nell’ambito della posizione di lavoro assegnata, risponde direttamente della validità delle prestazioni e risponde della inosservanza dei propri doveri d’ufficio secondo la disciplina dettata di legge, di contratto e di regolamento.

Inoltre il Responsabile di Settore risponde nei confronti degli organi di direzione politica dell'attività svolta ed in particolare:

a) del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati dalla Giunta;

b) della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri proposti, adottati e resi;

c) della funzionalità degli Uffici ricompresi nel settore e del corretto impiego delle risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate.

d) del buon andamento e della economicità della gestione.

Art. 17 Formazione e aggiornamento del personale

Le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, sono tenute, nell’ambito della gestione del personale, a programmare l’attività formativa al fine di garantire l’aggiornamento professionale e disporre delle competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi e al miglioramento delle qualità di erogazione dei servizi ai cittadini. In quest’ottica, la formazione è un processo complesso che assolve ad una duplice funzione: la valorizzazione del personale e, conseguentemente, il miglioramento della qualità dei processi organizzativi e di lavoro dell’ente.

In ogni caso il Comune deve garantire la formazione obbligatoria per legge, con particolare riferimento a quella prevista in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza, nonché a quella connessa alle innovazioni tecnologiche di cui all’attuazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale.

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19 1. La formazione, l'aggiornamento ed il perfezionamento professionale del personale sono assicurati garantendo idonei stanziamenti nel bilancio di previsione annuale. Pertanto il responsabile del personale sulla base dei bisogni formativi, predispone, con il supporto del Responsabile del Settore Amministrativo, un piano triennale, articolato su base annua, in base alle risorse assegnate, di formazione ed aggiornamento del personale.

2. Al fine di garantire un idoneo e permanente percorso formativo l'Ente promuove, eventualmente anche attraverso l'attivazione di forme associative o di convenzionamento con altri Enti locali e soggetti privati, la partecipazione a seminari di studio, l'organizzazione di corsi, la frequenza di tirocini pratici finalizzati anche presso altri Enti.

2. L’attività di formazione è finalizzata:

a) a garantire l’acquisizione da parte di ciascun dipendente di specifiche attitudini culturali e professionali necessarie all’assolvimento delle funzioni e dei compiti attribuitigli nell’ambito della struttura cui è assegnato;

b) a fronteggiare i processi di innovazione e di ristrutturazione organizzativa, o qualora sia necessario effettuare processi di mobilità che comportano modifica del profilo professionale e delle attività assegnate, nell’ambito del medesimo livello retributivo.

3. La frequenza ai corsi di formazione è obbligatoria.

4. E’ necessaria la partecipazione ad almeno l’ 80% della durata del corso, affinché l’attestato di partecipazione possa costituire titolo di servizio.

5. Il personale che partecipa ai corsi di formazione, autorizzati e/o organizzati direttamente dall’Amministrazione, è considerato in servizio a tutti gli effetti ed i relativi compensi sono a carico dell’Amministrazione, salvo accordi diversi con i singoli dipendenti.

Capo III Funzioni Dirigenziali

Art. 18 Competenze del Segretario Comunale

Il Segretario Comunale, dirigente pubblico, dipendente del Ministero degli Interni, iscritto all'albo di cui all'art. 98 del D.Lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.), è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente, con le modalità stabilite dalla legge.

1. Oltre i compiti di collaborazione e attività di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi del Comune in ordine alla conformità dell’azione amministrativa, alle leggi, allo statuto

(20)

20 ed ai regolamenti, nonché alle funzioni di cui all’art.97, D.lgs 207/2000, al Segretario generale spetta:

a) la sovrintendenza ed il coordinamento dei responsabili dei settori;

b) la direzione dell’ufficio per i procedimenti disciplinari, qualora non conferito ad altro responsabile;

c) il coordinamento delle attività attinenti la programmazione del fabbisogno e dotazione del personale e del relativo parere tecnico;

d) la presidenza delle commissioni di concorso riguardanti i responsabili delle aree;

e) la presidenza della conferenza dei responsabili di settore;

f) la definizione di eventuali conflitti di competenza tra i settori stessi;

g) la decisione sui ricorsi gerarchici proposti attraverso gli atti di competenza dei responsabili dei settori.

h) la partecipazione, con funzioni consultive, referenti e di assistenza, alle riunioni del Consiglio Comunale e della Giunta, curandone la verbalizzazione;

i) l’autorità di rogare tutti i contratti nei quali l'Ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell'interesse del Comune;

l) la possibilità di esercitare ogni altra funzione attribuita dallo Statuto o dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco;

m) la sovrintendenza alla stesura dello Statuto e dei Regolamenti;

n) ogni altra funzione aggiuntiva conferita dal Sindaco e nello specifico:

• la Presidenza del nucleo di valutazione o del servizio di controllo interno;

• la partecipazione alla fase istruttoria è costitutiva del processo deliberativo e l’attestazione dell’avvenuta esecutività delle deliberazioni;

• l’eventuale responsabilità di Settore;

• sottoscrizione di tutti gli atti autorizzatori e gestionali relativi ai dipendenti incaricati di “posizione organizzativa”;

(21)

21

• stipula dei contratti di lavoro dei dipendenti “apicali”;

• esame definitivo di tutti i regolamenti e delle convenzioni di particolare complessità;

• gestione del contenzioso giudiziale e stragiudiziale;

• coordinamento e predisposizione atti programmatori relativi all’organizzazione;

• attività di direzione nell’organizzazione dei corsi di formazione del personale dipendente;

• supporto nella predisposizione di altri atti organizzativi a valenza generale;

• presidenza della delegazione trattante di parte pubblica;

• sostituzione dei responsabili di settore in caso di assenza o impedimento;

o) l’espressione del parere di regolarità tecnica ex art. 49 D.lgs 267/2000 nel caso di assenza del Responsabile del servizio;

3. Resta ferma la facoltà del Sindaco di conferire al Segretario ulteriori attribuzioni nell’ambito di quelle proprie del Capo dell’Amministrazione e con esclusione di quelle a rilevanza squisitamente politica.

4. La nomina, la conferma e la revoca del Segretario Comunale sono disciplinate dalla legge.

5.Il Segretario Comunale, ai sensi di quanto disposto dall'art.2, del D.L. 26 Gennaio 1999, n.8, convertito con modificazioni dalla legge 25 marzo 1999, n.75, cessa automaticamente dall'incarico con la cessazione del mandato del Sindaco, continuando ad esercitare le funzioni sino alla nomina del nuovo Segretario.

6. L'Ente può stipulare una convenzione con uno o più comuni per la gestione del servizio di Segreteria Comunale, previa deliberazione del Consiglio Comunale comunicata alla Prefettura, ai sensi delle disposizioni legislative di settore.

7. Il Sindaco può con apposito decreto, ed in conformità alle prescrizioni dello Statuto, procedere alla nomina di un Vice Segretario, scelto tra i dipendenti di Categoria D, e munito della Laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio, o Scienze politiche. Si osservano, in proposito, le disposizioni della Prefettura.

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22 Art.19 Responsabili dei Settori e del procedimento

1. I Responsabili dei Settori sono responsabili di tutti i servizi ricompresi nel settore di competenza ed assicurano con autonomia operativa l'ottimale gestione delle risorse loro assegnate per l'attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti dagli organi politici. Rispondono altresì della validità delle prestazioni e del raggiungimento degli obiettivi programmati. Le responsabilità dei settori è disciplinata nel dettaglio dal Regolamento per la disciplina del conferimento degli incarichi di posizione organizzativa dei criteri per la pesatura delle indennità di posizione del Comune di Qualiano che si considera parte integrante e sostanziale del presente Regolamento, ai sensi dell’art 48. Co. 3 D.lgs. 267/2000.

2. La responsabilità di Settore spetta al personale con qualifica direttiva inquadrati nella categoria

“D”, fatto salvo quanto previsto dal Regolamento attuale e precedente. I Responsabili di Settore rispondono al Sindaco del raggiungimento degli obiettivi nel rispetto degli indirizzi impartiti dagli organi di governo.

4. . I Responsabili dei settori assicurano con autonomia operativa, negli ambiti di propria Competenza l’ottimale gestione delle risorse loro assegnate per l’attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti dagli organi politici. Compete alla Giunta Comunale e al Segretario Comunale, nei limiti delle rispettive competenze, emanare direttive ai responsabili dei settori, al fine del perseguimento degli obiettivi di programmazione, spetta al Sindaco l’adozione della direttiva, al Comandante della P.M. nel rispetto del principio di autonomia di cui all’art 9 co.1 della l. 65/86.

ART. 20 - L'INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

1. La fase istruttoria di ogni procedimento amministrativo fa capo al responsabile del procedimento di cui alla L. 241/90.

2. Il Responsabile del Procedimento è identificato nel responsabile del servizio competente per materia o in altro dipendente assegnato al servizio.

3. Il Responsabile del Settore può individuare preventivamente i responsabili del procedimento ripartendo i procedimenti di competenza tra i singoli dipendenti addetti al servizio.

4. In caso di mancata individuazione del responsabile con le modalità di cui sopra o di volta in volta in relazione al singolo procedimento esso si identifica con il responsabile del servizio.

Il Responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 241/1990 e s.m.i.:

(23)

23 a) valuta ai fini istruttori:

- le condizioni di ammissibilità;

- i requisiti di legittimità;

- i presupposti;

b) accerta d'ufficio i fatti;

c) dispone il compimento di ogni atto istruttorio necessario;

d) chiede il rilascio di dichiarazioni;

e) chiede la rettifica di dichiarazioni od istanze erronee od incomplete;

f) può esprimere accertamenti tecnici;

g) può disporre ispezioni;

h) ordina esibizioni documentali;

i) acquisisce i pareri;

j) cura:

- le comunicazioni, ivi compresa quella di avvio e preavviso di rigetto del procedimento;

- le pubblicazioni;

- le notificazioni;

k) trasmette gli atti all'organo competente all'adozione del provvedimento, tranne che non abbia egli stesso la competenza in materia, come disposto dall’art. 17 co. 1bis D.lgs. 165/2001.

A norma dell’art. 6 della Legge n. 241/90, il Responsabile del Procedimento trasmette gli atti al Responsabile del Settore competente per l'adozione degli stessi e la firma all’esterno.

(24)

24 ART.21 - IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI 1. Il Responsabile del Procedimento di accesso ai documenti amministrativi di cui al D.P.R.

184/2006 è identificato nel responsabile del servizio competente a formare l'atto o, qualora l'atto, una volta formato, sia trasmesso ad altra unità operativa affinché lo detenga stabilmente, nel responsabile del servizio competente a detenerlo.

2. Il Responsabile del servizio può identificare il responsabile del procedimento di accesso in altro dipendente addetto al servizio cui è preposto.

Art. 22 Durata e revoca dell’incarico di Responsabile

L'incarico di responsabile di settore è conferito a tempo determinato, con durata non inferiore a tre anni e non superiore a quella del mandato del Sindaco. La durata e la revoca sono disciplinati dalla legge, dal CCNL vigente e dal Regolamento per la disciplina del conferimento degli incarichi di posizione organizzativa.

In ogni caso gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di valutazione negativa della performance individuale

Art.23 Sostituzione del Responsabile del Servizio

In caso di assenza o impedimento di un Responsabile di Settore, il Sindaco con atto espresso può attribuire transitoriamente le funzioni ad altro Responsabile e, in caso di impossibilità, al Segretario Comunale, anche sulla base di specifiche priorità in relazione al Settore da coprire.

La sostituzione è ulteriormente disciplinata dal Regolamento per la disciplina del conferimento degli incarichi di posizione organizzativa del Comune.

Art. 24 Determinazioni: competenze

1. I Responsabili dei Settori adottano atti di gestione che assumono la denominazione di

“determinazioni”.

2. Tutte le determinazioni sono pubblicate all'Albo Pretorio a titolo di pubblicità-notizia.

3. Per la visione ed il rilascio di copie delle determinazioni, si applicano le norme vigenti per l'accesso alla documentazione amministrativa previste dall'apposito regolamento.

(25)

25 4. La proposta di determinazione è predisposta dal responsabile del procedimento e comunque dagli addetti individuati dal responsabile di settore.

6. La determinazione di assunzione di impegno di spesa acquista efficacia dalla data di apposizione del visto di copertura finanziaria.

Art.25 Competenze del Sindaco in materia di personale

Restano ferme in capo al Sindaco in materia di personale, nell’ambito delle norme di legge in materia:

a) La nomina del Segretario Comunale;

b) la nomina del Vice Segretario;

c) La nomina dei responsabili di settore quali Responsabili di tutti i servizi ricompresi nel settore;

e) L'individuazione dei collaboratori degli uffici posti alle dirette dipendenze sue, della Giunta e degli Assessori;

f) la nomina del nucleo di valutazione;

2. Gli atti di competenza del Sindaco implicanti assunzioni di impegno di spesa sono adottati di concerto con il responsabile del servizio interessato, per ciò che concerne l'imputazione della spesa.

Art. 26 Attività propositiva dei responsabili

1. I Responsabili dei Settori esplicano anche attività di natura propositiva.

2. Destinatari dell'attività propositiva sono il Sindaco, l'Assessore di riferimento e il Segretario Comunale.

3. L'attività propositiva si distingue in:

a) proposte di atti di indirizzo politico-amministrativo, quali indirizzi generali di governo, bilancio di previsione, relazione previsionale e programmatica, piano esecutivo di gestione ed altri atti di programmazione, indirizzo e direttiva;

b) proposte di deliberazione relativamente ad atti amministrativi di competenza del Consiglio e della Giunta Comunale;

c) proposte di ordinanze e decreti di competenza del Sindaco;

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26 d) proposte di modifica della dotazione delle risorse assegnate con il piano esecutivo di gestione;

e) proposte di provvedimenti o atti amministrativi.

Art. 27 Attività consultiva dei Responsabili

1. L'attività consultiva dei responsabili di settore si esplica attraverso:

a) l'espressione del parere di regolarità tecnica di cui all'art. 49 del D. Lgs 267/2000 sulle proposte di deliberazione di competenza della Giunta e del Consiglio;

b) relativamente al responsabile del servizio finanziario l'espressione del parere di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione di competenza di Giunta e Consiglio aventi risvolti di natura finanziaria;

c) relazioni, pareri, consulenze in genere;

d) informazioni sulle novità legislative, bandi, e quant'altro interessi il Settore dei Finanziamenti;

2. Destinatari dell'attività consultiva sono gli organi politici.

3. Il parere di regolarità tecnica afferisce:

a) la correttezza ed ampiezza dell'istruttoria;

b) l'idoneità dell'atto a perseguire gli obiettivi generali dell'azione amministrativa dell'Ente indicati dagli organi politici.

4. Il parere di regolarità contabile riguarda:

a) l'osservanza delle norme di natura contabile - finanziaria;

b) la regolarità della documentazione;

c) l'imputazione ad idoneo intervento di bilancio ed eventualmente al capitolo;

d) la capienza dell'intervento di bilancio ed eventualmente del capitolo;

e) la regolarità della proposta sotto ogni aspetto disciplinato da norme contabili e fiscali;

f) la valutazione delle eventuali spese di gestione derivanti da un investimento;

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27 5. I pareri di cui all'art. 49 del D. Lgs 267/2000 devono essere espressi entro tre giorni lavorativi dalla data della richiesta e può essere prorogato dal Segretario Comunale.

6. In caso di decorrenza dei termini senza che il parere sia espresso si procederà all'avvio dell'azione disciplinare a carico del soggetto inadempiente. In tal caso, su espressa richiesta del Sindaco, il parere sarà formulato dal Segretario Comunale, nei limiti delle proprie competenze.

Art. 28 Competenze di sub programmazione dei Responsabili

1. Ai Responsabili di Settore competono anche funzioni di programmazione di secondo livello o di sub programmazione, ovvero definizione di progetti in attuazione dei programmi deliberati dagli Organi politici, da attuarsi attraverso il corretto utilizzo delle risorse assegnate.

2. In particolare la sub programmazione riguarda l’assegnazione degli obiettivi e risorse economiche ai dipendenti facenti parte della struttura di riferimento del Responsabile di settore, il raggiungimento dei quali è condizione per la erogazione della produttività annuale collettiva e della performance individuale annuale dei Responsabili di Servizio

Art. 29 Coordinamento responsabili di settore e sovraintendenza alle loro attività

1. La sovrintendenza allo svolgimento delle funzioni dei Responsabili di Settore e servizio ed il coordinamento delle loro attività spetta al Segretario Comunale ai sensi dell’art 97 comma 4 del D.

Lgs 267/2000

2. Al fine di garantire il coordinamento e il raccordo delle attività delle strutture del Comune il Segretario Comunale almeno una volta al mese e comunque ogni volta lo ritenga necessario convoca apposite riunioni dei Responsabili di Settore denominata “Conferenza dei Responsabili di Settore”.

3. Il Segretario Comunale ha facoltà di disporre la partecipazione di altri dipendenti comunali.

3. Le riunioni possono svolgersi anche in ordine all'assetto organizzativo ed alle problematiche gestionali di carattere intersettoriale.

4. La riunione svolge un ruolo di impulso operativo e di supporto organizzativo;

5. Su richiesta degli organi di governo la Conferenza dei Responsabili di Settore avanza anche suggerimenti ed esprime valutazioni su problematiche concernenti il funzionamento della struttura comunale, l'ambiente di lavoro e la formazione professionale.

Capo IV - Incarichi a termine di funzioni dirigenziali di alta specializzazione

(28)

28 Art. 30 Ricorso agli incarichi esterni

1. Il conferimento di incarichi esterni può avere luogo al verificarsi delle seguenti condizioni:

a) che lo statuto preveda espressamente che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato.

b) In presenza di oggettive, concrete e puntuali situazioni di fatto rispecchianti carenze organizzativo -funzionali di specifiche aree di attività, tali da non poter essere risolte mediante interventi amministrativo-gestionali normali posti in essere dall'interno dell'Ente con l'ausilio delle figure professionali già presenti e tali comunque da non poter ricorrere a procedure concorsuali;

c) quando le necessità esposte al punto precedente corrispondano a specifica ed urgente domanda di servizi qualificati da parte della cittadinanza o di una rappresentanza istituzionale, tale da non poter essere soddisfatta in tempi accettabili mediante assunzione operata con contratto di diritto pubblico previo espletamento di pubblico concorso. Incarichi esterni

Art. 31 Incarichi a termine per posizioni previste in dotazione organica

1. Ai sensi dell’art. 110, comma 1 del D. lgs. 267/2000 e dell’art.19, comma 6 del D. Lgs. n.165/2001, successive modifiche decreto legge 90 del 2014 i posti di Responsabile possono essere coperti mediante apposita costituzione di rapporti a tempo determinato, fermi restando i requisiti richiesti dal vigente ordinamento per la qualifica da assumere, nel limite del 30% delle posizioni di categoria

“D” previsti in dotazione organica per la copertura di Responsabili di Settore.

2. Tali incarichi sono conferiti fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in posizioni direttive, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione professionale, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio in posizioni funzionali per le quali sono previsti i medesimi requisiti per l’accesso all’area apicale dell’Ente.

3. Qualora l’Amministrazione ravvisi l’opportunità di costituire simili rapporti contrattuali si segue all’art 69 del presente regolamente.

(29)

29 4. Il trattamento economico è stabilito nel contratto di assunzione, tenuto conto di quanto previsto dai CCNL per il personale di ruolo. La Giunta può attribuire un’indennità “ad personam” rispetto a quella prevista dai contratti di lavoro per la corrispondente qualifica, commisurata:

a) alla specifica qualificazione professionale e culturale del candidato;

b) alla temporaneità e quindi alla durata del rapporto;

c) al bilancio dell’Ente.

5. Alla stipula del contratto di lavoro a tempo determinato provvede il Segretario Generale. Il soggetto reclutato è legittimato all’assolvimento di ogni attribuzione direttamente o indirettamente connessa con l’incarico affidato.

6. Il trattamento economico è stabilito nel contratto individuale di lavoro, tenuto conto di quanto previsto dal CCNL applicato.

7. La durata del rapporto costituito ai sensi del presente articolo non può essere inferiore a tre anni e superiore al mandato sindacale.

8. Il contratto di lavoro può essere risolto, con provvedimento motivato del Sindaco, in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o dell’Assessore di riferimento, ed in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati, nonché negli altri casi disciplinati dalla legge o dalle clausole specificatamente stabilite dal contratto stesso.

L’atto finale di risoluzione è preceduto da motivate contestazioni.

9. Sono cause di incompatibilità per la stipulazione del contratto a tempo determinato previste dal presente articolo avere rapporti di parentela o affinità sino al 4° grado con il Sindaco o con gli Assessori.

10. Il personale assunto a tempo determinato, oltre agli obblighi e divieti previsti dal contratto sottoscritto, è tenuto ai medesimi doveri ed obblighi previsti per il personale di ruolo e osserva i medesimi divieti. E’ soggetto inoltre alle responsabilità accessorie previste dal proprio contratto di lavoro.

11. Il contratto di lavoro stipulato ai sensi del presente articolo non può, ad alcun titolo, comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

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30 12. Oltre che nei casi previsti dal precedente articolo il contratto di lavoro di cui al presente articolo è risolto di diritto nel caso in cui l’Ente dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle condizioni strutturalmente deficitarie.

13. Per il periodo di durata dell’incarico di cui ai commi precedenti, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell’anzianita’ di servizio.

Art. 32 Incarichi a termine per posizioni non previste in dotazione organica

1. L’amministrazione può avvalersi di collaborazioni esterne mediante il conferimento di incarichi dirigenziali al di fuori della dotazione organica, in assenza di corrispondenti professionalità nell’ambito del personale in servizio.

2. Gli incarichi di cui al comma 2 possono essere conferiti in misura non superiore al 5% della dotazione organica complessiva, purché l’ente non si trovi nelle condizioni di deficit strutturale o dissesto di cui agli articoli 224 e 244 del d.lgs.

3. Per l’assunzione del personale previsto dal presente articolo si applicano gli obblighi e le incompatibilità previste per il personale apicale come stabilito dal presente Regolamento.

4. Il trattamento economico è stabilito nel contratto di assunzione, tenuto conto di quanto previsto dai CCNL per il personale di ruolo.

5. La Giunta può attribuire un’indennità “ad personam” rispetto a quella prevista dai contratti di lavoro per la corrispondente qualifica, commisurata:

a) alla attribuzione di responsabilità di più settori tra loro disomogenei

b) alla specifica qualificazione professionale e culturale del candidato;

c) alla temporaneità e quindi alla durata del rapporto;

d) al bilancio dell’Ente.

6. La durata del rapporto costituito ai sensi del presente articolo non può essere inferiore a tre anni e superiore al mandato sindacale.

7. Il contratto di lavoro può essere risolto, con provvedimento motivato del Sindaco, previa deliberazione della Giunta, in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o

(31)

31 dell’Assessore di riferimento, ed in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati, nonché negli altri casi disciplinati dalla legge o dalle clausole specificatamente stabilite dal contratto stesso. L’atto finale di risoluzione è preceduto da motivate contestazioni.

8. Sono cause di incompatibilità per la stipulazione del contratto a tempo determinato previste dal presente articolo avere rapporti di parentela o affinità sino al 4° grado con il Sindaco o con gli Assessori.

9. Oltre che nei casi previsti dal precedente articolo il contratto di lavoro di cui al presente articolo è risolto di diritto nel caso in cui l’Ente dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle condizioni strutturalmente deficitarie.

10. Il contratto a tempo determinato e’ risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.

11. Per il periodo di durata dell’incarico di cui ai commi precedenti, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell’anzianità di servizio.

Art. 33 Incarichi di consulenza o ad alto contenuto di professionalità per particolari obiettivi 1. In assenza di adeguate professionalità interne, l’amministrazione può altresì conferire incarichi di consulenza o ad alto contenuto di professionalità, per il conseguimento di particolari obiettivi, ai sensi dell’articolo 110, comma 6, del d.lgs. n. 267/2000, e dell’articolo 7, comma 6, del d.lgs. n.

165/2001, anche a dipendenti di altre pubbliche amministrazioni, senza l’obbligo, in tal caso, della previa risoluzione del rapporto di lavoro con l’amministrazione di appartenenza o dell’aspettativa senza assegni.

2. Il conferimento di incarichi del tipo di cui al comma 1 a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche è comunque subordinato all'inesistenza di condizioni di incompatibilità, di fatto o di diritto, ed al previo assenso dell’amministrazione di appartenenza, cui la richiesta di autorizzazione può essere formulata anche dal dipendente interessato.

Art. 34 - Personale interno assunto con contratto a termine presso altre Pubbliche Amministrazioni

1. In applicazione a quanto disposto dall’art. 19 comma 6 ultimo periodo del D. Lgs. n.165/2001, è facoltà dell’Amministrazione collocare in aspettativa senza assegni propri dipendenti di ruolo,

(32)

32 qualora gli stessi accettino proposte d’impiego a tempo determinato, del tipo disciplinato dall’art.

110, commi 1 e 2 del D. Lgs. n.267/2000, presso altre pubbliche amministrazioni e ne formulino espressa richiesta con congruo preavviso.

2. Qualora l’incarico a tempo determinato sia assunto da parte di dipendente di ruolo del Comune di Qualiano, lo stesso è collocato in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell’anzianità di servizio, per il periodo di durata del contratto, ai sensi dell’art. 19 comma 6 ultimo periodo del D.

Lgs. n.165/2001.

Art. 35 Collaboratori presso gli Uffici alle dirette dipendenze degli organi politici

1. Il Sindaco ai sensi dell'art. 90 del D.Lgs n. 267/2000 T.U.E.L. ha facoltà di istituire un ufficio posto alle sue dirette dipendenze. Gli Uffici di supporto agli organi di direzione politica possono essere costituiti da dipendenti dell’Ente assegnati funzionalmente ovvero da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato oi con le forme di cui al successivo articolo 36.

2. La Giunta comunale, su richiesta del Sindaco, assume ogni decisione motivata in ordine alla eventuale costituzione degli uffici di cui al precedente comma 1) mentre la scelta del personale da assegnare ai predetti, è affidata al Sindaco.

3. Per l’istituzione degli uffici di cui ai commi precedenti, la Giunta Comunale, con propria delibera motivata, dovrà indicare:

a) i compiti da assegnare agli uffici;

b) il numero delle unità lavorative che comunque non potrà superare il 5% arrotondato per eccesso del personale in servizio di ruolo;

c) la categoria, la professionalità e le modalità di selezione del personale da assegnare.

4. Per il reclutamento di professionalità esterne, il Sindaco procede ad una selezione mediante pubblico avviso.

5. Il personale di cui al presente articolo è posto alle dipendenze funzionali del Sindaco.

6. Non possono essere assunti collaboratori a termine con rapporti di parentela o affinità sino al 4°

grado con il Sindaco e Assessori.

(33)

33 7. Qualora l’incarico sia assunto da dipendenti di pubblica amministrazione, gli stessi, ai sensi dell’art. 90 comma 1, ultimo periodo del D. Lgs. n.267/2000 sono collocati in aspettativa senza assegni.

8. La durata dei rapporti costituiti con la presente norma, non può essere superiore alla durata del mandato elettivo del Sindaco in carica. In caso di termine anticipato del mandato elettivo del Sindaco in carica cessano, contestualmente, i rapporti di lavori assunti per la copertura dei posti presso gli uffici di cui al precedente comma 1);

9. Al personale assunto per la copertura dei posti presso gli uffici di cui al precedente comma 1), nel caso di contratti a tempo determinato, si applica il C.C.N.L Enti Locali e può essere prevista la sostituzione del trattamento economico accessorio con un unico emolumento, comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale con provvedimento motivato della Giunta comunale. Nel caso di assunzione ai sensi e per gli effetti di cui al successivo art. 35 si applicheranno le relative regole giuridiche e fiscali

Art. 36 - Nucleo di valutazione o servizio di controllo interno

1. Il Sindaco istituisce il nucleo di valutazione o il servizio di controllo interno di cui al D.lgs.vo 30.07.1999 n.286 per la disciplina del quale si rinvia al Regolamento per il Nucleo di Valutazione e del Controllo di Gestione.

2. Ai componenti il servizio di controllo interno compete il rimborso delle spese di viaggio debitamente sostenute e documentate, nonchè un'indennità aggiuntiva di importo pari all'indennità dovuta al Revisore dei Conti del Comune.

3. E' facoltà del Sindaco determinare l'indennità, di cui al comma 2, in un importo inferiore, in relazione alle capacità di Bilancio

Art. 37 Oggetto, finalità, ambito applicativo contratti di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa

1. Per esigenze a cui non si può far fronte con personale in servizio, i Responsabili di Settore dell’Ente, con propria determinazione, possono conferire incarichi individuali di collaborazione, di consulenza, di ricerca e studio esclusivamente con contratti di lavoro autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria.

(34)

34 2. I contratti di collaborazione autonoma indipendentemente dall’oggetto della prestazione, possono essere stipulati solo con riferimento alle attività istituzionali dell’Ente stabilite dalla legge e sono indicati nella relazione revisionale e programmatica.

3. Nel bilancio preventivo l’Amministrazione fissa il limite massimo della spesa annua per gli incarichi di collaborazione che poi sarà articolata tra i vari centri di responsabilità tramite i P.E.G.

4. Il ricorso agli incarichi di cui al presente articolo può avvenire in presenza dei seguenti presupposti:

- l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ Ordinamento degli Enti locali (D. Lgvo 267/2000) al Comune e deve rispondere ad obiettivi e progetti specifici e determinati preventivamente dal responsabile del Settore competente, inoltre deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell’Amministrazione.

- deve essere stata preliminarmente accertata l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;

- la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata. Per le collaborazioni coordinate e continuative la prestazione deve essere di natura temporanea e comunque legata alla durata del progetto e l’incaricato deve essere in possesso del titolo di studio adeguato al tipo di incarico previsto;

- nel contratto devono essere preventivamente determinate durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione;

- l’importo del compenso deve trovare adeguata copertura negli appositi stanziamenti previsti nel bilancio di previsione dell’Ente, attribuiti ai Responsabili di Settore con la deliberazione di approvazione del PEG.

5. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione anche universitaria in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che debbono essere svolte da professionisti iscritti in ordini e albi o con soggetti che operino nel campo dello spettacolo o dei mestieri artigianali, o dell’attività informatica nonché a supporto dell’attività didattiche di ricerca, per i servizi di orientamento, compreso il collocamento, e di certificazione dei contratti di lavoro, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore attraverso l’esame di documentati curricula nei quali dovranno essere evidenziate anche le maturate esperienze lavorative nel settore specifico oggetto dell’incarico. Al di fuori delle predette ipotesi derogatorie, deve sempre essere richiesto il

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35 requisito professionale minimo del diploma di laurea conseguito con il vecchio ordinamento (DL), la laurea specialistica (LS) o la laurea magistrale (LM).

6. Il Responsabile del Settore che intende conferire un incarico disciplinato dal presente regolamento, una volta definito il profilo e le caratteristiche curriculari necessarie, accerta preliminarmente l’impossibilità oggettiva di utilizzare all’interno della propria struttura le figure professionali idonee allo svolgimento delle prestazioni oggetto dell’incarico, analogamente accerta che non siano disponibili figure professionali all’interno dell’ente, interpellando in proposito i responsabili dei Settori che, entro cinque giorni lavorativi, sono tenuti a trasmettere una comunicazione in ordine alla possibilità di utilizzo di professionalità interne alla struttura organizzativa di propria competenza laddove sussistano, compatibilmente con i carichi di lavoro assegnati. Se la ricognizione dà esito negativo, il Responsabile del Settore avvia le procedure per l’affidamento con propria determinazione nella quale dà atto della ricognizione effettuata e provvede alla redazione e pubblicazione di apposito avviso pubblico per l’esperimento di procedure comparative di selezione.

7. Il Responsabile di Settore, in via del tutto eccezionale può conferire ad esperti esterni incarichi professionali, in via diretta e fiduciariamente, senza l’esperimento di procedure di selezione ed in casi di particolare urgenza, quando le condizioni per la realizzazione delle attività mediante l’esecuzione di prestazioni professionali particolarmente qualificate da parte di soggetti esterni non rendano possibile l’esperimento di procedure comparative di selezione.

8. Il Responsabile di Settore può conferire, altresì, incarichi in via diretta, senza l’esperimento di procedure di selezione:

a) quando non abbiano avuto esito le procedure comparative, a patto che non vengano modificate le condizioni previste dall’avviso di selezione;

b) in casi di assoluta ed imprevedibile urgenza, non imputabile all’Amministrazione Comunale, e per il periodo di tempo necessario per l‘espletamento delle procedure comparative finalizzate al conferimento degli incarichi esterni

Nella scelta della professionalità idonea si deve tenere conto della insussistenza di cause di incompatibilità legate ad interessi di qualunque natura con riferimento all’oggetto dell’incarico.

9. Per l’affidamento degli incarichi di cui al precedente comma 6 l’ufficio competente predispone un avviso nel quale sono evidenziati i seguenti elementi:

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