La struttura dell’atomo
PROTONI carichi positivamente
NEUTRONI privi di carica
ELETTRONI carichi negativamente Protoni e neutroni hanno più o meno la stessa massa che è circa 1800 volte più
grande di quella degli elettroni. La maggior parte della massa dell’atomo è nel nucleo.
La maggior parte del volume di un atomo è occupata dagli elettroni.
N° PROTONI = N° ELETTRONI Allo stato fondamentale
l’atomo è NEUTRO
A X
Z
IL NUCLEO
Simbolo:
X
Numero atomico:
Z
(è il numero di protoni)Numero di massa:
A
(somma dei protoni e neutroni) Il numero di neutroni èN = A - Z
1
H
1
Idrogeno
12
C
6
Carbonio
9
Be
4
Berillio
14
N
7
Azoto
1 protone 0 neutroni
6 protoni 6 neutroni
7 protoni 7 neutroni
4 protoni 5 neutroni
2
H H
11
1 3 1
H
Idrogeno Deuterio Trizio
ISOTOPI:
I nuclei degli atomi di un elemento non hanno necessariamentelo stesso numero di neutroni. Gli isotopi di un elemento hanno stesso numero atomico (Z) ma diverso numero di massa (A)
Gli ISOTOPI
1 protone 0 neutroni
1 protone 1 neutrone
1 protone 2 neutroni
Il Peso Atomico di un elemento naturale è la media pesata della massa dei suoi atomi (isotopi).
12C = 98,89% 13C = 1,11 % Carbonio naturale
12,0000 x 0,9889 + 13,0034 x 0,0111 = 12,011 uma Peso atomico del Carbonio
12C = 12,0000 uma 13C = 13,0034 uma
Gli ELETTRONI
Gli ELETTRONI sono particelle cariche negativamente aventi anche proprietà ondulatorie.
La meccanica quantistica usa le stesse equazioni matematiche che descrivono il movimento oscillante di una corda di chitarra per caratterizzare il moto dell’elettrone intorno al nucleo.
Secondo Schroedinger (1887-1961) il comportamento di ogni elettrone in un atomo o in una molecola può essere descritto da una equazione d’onda.
Le soluzioni dell’equazione di Schroedinger sono dette funzioni d’onda o ORBITALI e ci danno informazioni sull’energia dell’elettrone e sulla regione di spazio intorno
al nucleo in cui è più probabile trovare l’elettrone.
Nube elettronica
Gli ELETTRONI
Gli ELETTRONI di un atomo si trovano a determinate distanze dal nucleo e formano strati o gusci elettronici concentrici , ciascuno dei quali possiede una certa energia (quantizzata), detta livello energetico.
Il primo livello è quello più vicino al nucleo, il secondo livello si trova più lontano del primo ed ancora più lontano si trovano il terzo livello ed i successivi
n = 1 n = 2 n = 3
n = 1 n = 2 n = 3
Livello N° elettroni (massimo)
1 2
2 8
3 18
1° Livello 1 Sottolivello (s) 1 orbitale “1s”
2° Livello 2 Sottolivelli (s, p)
1 orbitale “2s”
3 orbitali “2p”
3° Livello 3 Sottolivelli (s,p,d)
1 orbitale “3s”
3 orbitali “3p”
5 orbitali “3d”
Configurazione elettronica
Ogni livello energetico contiene dei sottolivelli chiamati ORBITALI ATOMICI.
Orbitali atomici: i Numeri Quantici
Valori permessi Numeri Quantici Nome, Simbolo
(proprietà)
Principale, n
(energia, dimensioni)
Intero positivo (1, 2, 3...)
Momento Angolare, l
(forma)
Da 0 a n-1
Magnetico, m
(orientazione)
Da -l a +l
n = 1
n = 2
n = 3
1° Livello 1 Sottolivello (s) 1 orbitale “1s”
Configurazione elettronica
1° Livello
Principio di Esclusione di PAULI:
Un orbitale può essere occupato al massimo da 2 elettroni aventi spin opposto.
1
H
1 1 solo elettrone occuperà l’orbitale 1s 1s1
1s
1s2
4
He
2 2 elettroni occuperanno l’orbitale 1s
1s
Configurazione elettronica
2° Livello
Principio dell’aufbau (“costruzione”):
Ogni elettrone va sempre nell’orbitale atomico a più bassa energia.
2° Livello 2 Sottolivelli (s, p)
1 orbitale “2s”
3 orbitali “2p”
6
Li
3 3 elettroni occuperanno gli orbitali 1s e 2s 1s2 2s1
1s 2s
6
Be
4 4 elettroni occuperanno gli orbitali 1s e 2s 1s2 2s2
1s 2s
Configurazione elettronica
2° Livello
Regola di HUND:
Quando ci sono orbitali degeneri (aventi stessa energia) l’elettrone occupa un orbitale vuoto prima di appaiarsi con un altro elettrone.
2° Livello 2 Sottolivelli (s, p)
1 orbitale “2s”
3 orbitali “2p”
11
B
5 5 elettroni occuperanno gli orbitali 1s, 2s e 2p 1s2 2s2 2p1
1s 2s 2p
12
C
6 6 elettroni occuperanno gli orbitali 1s, 2s e 2p 1s2 2s2 2p2
1s 2s 2p
Configurazione elettronica
Regola dell’ottetto:
Un atomo ha la massima stabilità quando o il suo livello più esterno è completo o il suo livello più esterno contiene otto elettroni. (regola empirica)
1s2
1s2 2s2 2p6
Atomi ELETTROPOSITIVI
7
Li
3
1s2 2s1
- elettrone 7 3
Li +
1s2 2s0
1° livello completo
Il litio tende a perdere un elettrone (dal livello esterno o guscio di valenza) per assumere una configurazione elettronica
stabile.
ione litio
Gli elementi che hanno bassa energia di ionizzazione sono detti ELETTROPOSITIVI (Li, Na, K, ecc).
Gli elementi nella prima colonna della tavola periodica sono tutti elettropositivi, ovvero perdono facilmente un elettrone nel livello più esterno.
23
Na
11
1s2 2s2 2p6 3s1
- elettrone 23 11
Na +
1s2 2s2 2p6 3s0
2° livello completo ione sodio
Per rimuovere un elettrone da un atomo occorre energia, e questa energia è detta Energia di Ionizzazione. Il litio ha un’energia di ionizzazione bassa.
Atomi ELETTRONEGATIVI
19
F
9
1s2 2s2 2p5
+ elettrone 19 9
F -
1s2 2s2 2p6
2° livello completo ione floruro
Il fluoro ha sette elettroni di valenza, di conseguenza acquista facilmente un elettrone in modo da avere un livello esterno con otto elettroni.
Cl
+ elettroneCl -
1s2 2s2 2p6 3s2 3p5 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6
+ elettrone
Cl -
. .
. . . .
. .
Cl . .
. . . . .
Gli elementi che acquistano facilmente un elettrone sono detti ELETTRONEGATIVI, poichè acquistando un elettrone
diventano carichi negativamente.
Anche gli altri elementi della colonna del fluoro, gli alogeni (cloro, bromo, iodio) acquistano facilmente un elettrone per completare il guscio di valenza.
LEGAMI IONICI
Poichè il sodio cede facilmente un elettrone , ed il cloro acquista facilmente un elettrone, quando si mischiano sodio metallico e cloro gassoso ogni atomo di sodio cede un elettrone ad un atomo di cloro , e come risultato si formano cristalli di cloruro di sodio (sale da cucina).
Il LEGAME è una forza attrattiva tra due atomi.
Le forze attrattive tra cariche di segno opposto si chiamano attrazioni elettrostatiche.
Un legame che sia il risultato esclusivamente di forze elettrostatiche si chiama LEGAME IONICO.
Esempi di legami ionici: KF, LiBr, NaI... (un elemento della prima colonna si combina con uno dell’ultima)
Gli ioni sodio carichi positivamente e gli ioni
cloruro carichi negativamente sono tenuti assieme
dall’attrazione tra cariche opposte.
cristalli di NaCl
reticolo cristallino di NaCl
LEGAMI COVALENTI
Invece di acquistare o cedere elettroni, un atomo può raggiungere un livello esterno completo condividendo elettroni.
Per esempio due atomi di fluoro possono ottenere ciascuno un livello completo di otto elettroni condividendo i loro elettroni di valenza spaiati.
+
. .
F . .
. . .
. .
F . .
. . . . .
F . . . .
. .
F . .
. . . .
. .
F . . . .
. .
F . .
. .
Il legame che si forma mediante la condivisione di elettroni è detto LEGAME COVALENTE.
elettroni spaiati
elettroni appaiati (legame)
Anche due atomi di idrogeno possono formare un legame covalente condividendo
gli elettroni posseduti. In tal modo ciascun idrogeno avrà un guscio di valenza completo quindi stabile.
due elettroni condivisi (legame) sono rappresentati con una linea che unisce i due atomi legati
LEGAMI COVALENTI
L’ossigeno ha sei elettroni di valenza, deve formare due legami per raggiungere l’ottetto.
8
O
16
1s2 2s2 2p4
L’azoto, con cinque elettroni di valenza, deve formare tre legami per completare il guscio esterno.
7
N
14
1s2 2s2 2p3 ammoniaca
acqua
6
C
13
1s2 2s2 2p2
Il carbonio, ha quattro elettroni di valenza, deve formare quattro legami per avere il livello esterno completo.
metano
LEGAMI COVALENTI POLARIZZATI
Nei legami covalenti
H H
eF F
, mostrati prima, gli atomi che condividono gli elettroni sono identici. Per questo, essi condividono equamente gli elettroni: in altre parole, gli elettroni passano lo stesso tempo nelle vicinanze di un atomo e nelle vicinanze dell’altro.Ne risulta una distribuzione di carica paritetica (non polare). Un legame di questo tipo è detto legame covalente APOLARE.
COSA ACCADE SE GLI ATOMI LEGATI SONO DIVERSI?
Gli elettroni di legame dell’acido cloridrico, dell’acqua o dell’ammoniaca sono invece attratti più da un atomo che dall’altro, poiché gli atomi che condividono gli elettroni in queste molecole sono diversi e hanno diversa ELETTRONEGATIVITÀ.
L’elettronegatività è la tendenza di un atomo ad attirare gli elettroni verso di sé.
Legami covalenti: ELETTRONEGATIVITÀ
Valori di Elettronegatività di alcuni elementi
Elettronegatività crescente
Elettronegatività crescente
I valori di elettronegatività sono relativi, non assoluti. Per questo esistono varie scale di eletronegatività. Quella mostrata è la scala di PAULING.
Il legame covalente polare ha una parziale carica positiva ad una estremità ed una parziale carica negativa all’altra. L’estremità negativa corrisponde all’atomo più elettronegativo.
ELETTRONEGATIVITÀ E TIPI DI LEGAMI
Legami tra atomi diversi, ma con valori di elettronegatività paragonabile, possono essere considerati legami covalenti apolari. Carbonio e Idrogeno, ad esempio, hanno valori di elettronegatività molto vicini (2.5 e 2.1 rispettivamente) pertanto il legame C-H è da
considerarsi un legame apolare in cui C e H condividono in misura paragonabile gli elettroni.
TIPI DI LEGAME
IONICO COVALENTE POLARE COVALENTE APOLARE
In parentesi è riportata la differenza di elettronegatività tra i due atomi legati (2.2)
(3.1)
(1.4)
(0.9)
(0)
(0.4)
La comprensione della polarità dei legami è fondamentale per capire come avvengono le reazioni organiche, perché una regola basilare che governa la reattività dei composti organici è che atomi o molecole ricchi di elettroni sono attratte da atomi o molecole carenti di elettroni
Elettronegatività e Raggio atomico
Valori di Elettronegatività di alcuni elementi
RAGGIO ATOMICO
dimensioni crescenti
dimensioni crescenti
Strutture di LEWIS
Le strutture di Lewis costituiscono un utile strumento per la rappresentazione schematica delle molecole.
In particolare gli elettroni dei legami covalenti vengono indicati con linee mentre gli elettroni non condivisi sono rappresentati da punti.
Le strutture di Lewis sono utili perché ci aiutano a capire quali atomi sono legati tra loro se ci sono atomi che possiedono coppie solitarie di elettroni e/o carica formale.
Disegniamo la struttura di Lewis dell’acqua:
H
2O
1) Determiniamo il numero totale di elettroni di valenza (1 per ogni H e 6 per O = 1+ 1+ 6 =8 ) 2) Utilizziamo gli 8 elettroni di valenza per legare gli atomi tra loro...
3) ...e per completare l’ottetto dell’ossigeno con coppie di elettroni solitari.
Strutture di LEWIS
4) Una volta completato il livello esterno di ciascun atomo si può passare al calcolo della carica formale.
CARICA FORMALE = N° elettroni di valenza – (N° elettroni solitari + ½ elettroni di legame) Per l’ossigeno: 6 – (4 + 2) = 6 – 6 = 0
Per ciascun idrogeno: 1 – (0 + 1) = 0
Gli atomi dell’acqua non hanno carica formale.
La carica formale è definita come la differenza tra il numero degli elettroni di valenza che l’atomo ha quando non è legato e il numero di elettroni che possiede quando è legato.
Disegniamo la struttura di Lewis dello ione idronio (o idrossonio):
H
3O
+1) Determiniamo il numero totale di elettroni di valenza (1 per ogni H e 6 per O = 1+ 1+ 1 +6 =9 )
La presenza di una carica positiva, nello ione idronio, ci impone di sottrarre un elettrone dal guscio esterno: 9 – 1= 8
2) Utilizziamo gli elettroni di valenza per legare gli atomi tra loro .
3) Riempiamo gli ottetti con le coppie di elettroni solitari.
Strutture di LEWIS
Tutti gli atomi hanno ora il livello esterno completo
Strutture di LEWIS
4) Calcoliamo le cariche formali
CARICA FORMALE = N° elettroni di valenza – (N° elettroni solitari + ½ N° elettroni di legame)
per l’ossigeno: 6 – (2 + 3) = +1
per ciascun idrogeno: 1 – (0 + 1) = 0
Struttura di Lewis
IONE IDRONIO La carica formale dell’ossigeno è +1
Strutture di LEWIS
Disegniamo la struttura di Lewis dello ione IDROSSIDO:
OH
-1) Determiniamo il numero totale di elettroni di valenza (1 per H e 6 per O = 1+ 6 =7 )
La presenza di una carica negativa, nello ione idrossido, ci impone di aggiungere un elettrone nel guscio esterno: 7 + 1= 8
2) Utilizziamo gli elettroni di valenza per legare gli atomi tra loro .
3) Riempiamo gli ottetti con le coppie di elettroni solitari.
4) Calcoliamo le cariche formali:
per l’ossigeno: 6 – (6+1)= – 1 per l’idrogeno: 1 – (0+1)= 0
IONE IDROSSIDO
Strutture di LEWIS
Disegniamo la struttura di Lewis dell’acido nitroso:
HNO
21) elettroni di valenza (1 per H, 5 per N e 6 per ciascun O = 1+ 5 + 6 + 6 = 18 ) 2) Utilizziamo gli elettroni di valenza per legare gli atomi tra loro .
3) Riempiamo gli ottetti con le coppie di elettroni solitari.
4) Se dopo aver assegnato tutti gli elettroni qualche atomo non ha l’ottetto completo usiamo una coppia solitaria per formare un DOPPIO LEGAME
3) Calcoliamo le cariche formali:
ossigeno: 6 – (4+2) = 0 azoto: 5 – (2 + 3) = 0 idrogeno: 1 – (0+1)= 0
Acido NITROSO
Strutture di LEWIS
Disegniamo la struttura di Lewis dell’acido nitrico:
HNO
31) elettroni di valenza (1 per H, 5 per N e 6 per ciascun O = 1+ 5 + 6 + 6 + 6= 24 ) 2) Utilizziamo gli elettroni di valenza per legare gli atomi tra loro .
3) Riempiamo gli ottetti con le coppie di elettroni solitari.
4) Se dopo aver assegnato tutti gli elettroni qualche atomo non ha l’ottetto completo usiamo una coppia solitaria per formare un DOPPIO LEGAME
3) Calcoliamo le cariche formali:
ossigeno: 6 – (4+2) = 0, ossigeno: 6 – (6 +1) = – 1 azoto: 5 – (0 + 4) = +1
idrogeno: 1 – (0+1)= 0 Acido NITRICO
LEGAME COVALENTE DATIVO
Il legame covalente DATIVO è un particolare legame covalente in cui un atomo (donatore) condivide una coppia solitaria di elettroni con un’altro atomo (accettore).
Questo tipo di legame, con parziale carattere ionico, si forma tra un atomo che ha già raggiunto l’ottetto (in tal caso l’azoto) ed un atomo più elettronegativo al quale mancano 2 elettroni per completare il guscio di valenza (nel caso specifico l’ossigeno).
acido Nitrico
ORBITALI ATOMICI
Un ORBITALE è una regione dello spazio, intorno al nucleo, dove c’è un’alta probabilità di trovare un elettrone.
Calcoli matematici indicano che l’orbitale s ha forma sferica con al centro il nucleo.
Un elettrone nell’orbitale 1s può trovarsi in qualsiasi punto all’interno della sfera 1s, mentre un orbitale 2s ha una zona, chiamata NODO, dove la probabilità di trovare un elettrone è nulla.
orbitale 1s orbitale 2s
nodo
Poichè la distanza media dal nucleo è maggiore per un elettrone in un orbitale 2s che per un elettrone in un orbitale 1s un orbitale atomico 2s è rappresentato da una sfera più grande.
ORBITALI ATOMICI
Gli orbitali atomici p vengono comunemente raffigurati con due lobi a forma di goccia.
I due lobi hanno fase opposta che può essere indicata con i segni + e – o anche con colori differenti.
I simboli + e – non indicano cariche elettriche ma la fase dell’orbitale, sono segni aritmetici che la funzione d’onda assume nello spazio.
La probabilità di trovare un elettrone sul piano nodale è pari a zero.
orbitale 2p
piano nodale
+
-
Nel 2° livello troviamo 1 orbitale s e 3 orbitali p degeneri (stessa energia).
L’energia dell’orbitale 2p è leggermente maggiore di quella dell’orbitale 2s poiché la posizione media dell’elettrone nell’orbitale atomico 2p è più distante dal nucleo.