DIPTERA
Bilancieri
= halteres
1 solo paio di ali, quelle anteriori;
ali posteriori sostituite da bilancieri
Vari tipi di apparati boccali
(lambenti, pungenti)
Diete svariatissime Larve vermiformi
Pupe obtecte, secondariamente exarate e coartate in pupari
DITTERI
moscerini e zanzare (=Nematocera)
mosche e mosconi (=Brachicera) 2 sottordini
Nematocera Brachicera
Nematoceri
Tra quelli di importanza agraria si ricordano:
le
tipule
e icecidomidi
Larve di tipula
I Cecidomidi sono specie
galligene
; alcune di loro causano gravi danniin frutticoltura.
Adulti chiamati comunemente
zanzaroni degli orti
cecidomia del pero
Dasineura oleae
Resseliella oleisuga
Prolasioptera berlesiana
Ditteri Cecidomidi
Moscerino suggiscorza dell’olivo Esito sull’oliva del ciclo di P. berlesiana
e del fungo simbionte, dopo aver consumato l’uovo del daco.
3 mm
Cecidomia delle foglie
Danno da fillominatore Ditteri di rilevante importanza agraria
sono le
specie minatrici
della famiglia degliAgromizidi
liriomiza
Femmina ovideponente
FILLOMINATORI
Liriomyza spp.
Campionamento:
esaminare 100 foglie/ha scelte a caso.
Controllo chimico:
soglia di intervento= 2-3 mine/foglia.
(ciromazina, spinosad, abamectina, acetaprimid)
Le specie più pericolose sono
L. trifolii e L. huidobrensis (5-6 gen./ anno).
I danni li provoca anche l’adulto che fora la pagina
superiore delle foglie sia per alimentarsi che ovideporre
1,3-2,3 mm
Mosca dei cavoli
Delia radicum
Sverna da pupario nel terreno;
riprende i voli all’inizio della primavera.
Gli adulti frequentano fiori per maturare le gonadi.
Le uova sono deposte al colletto delle piante ospiti e le larve attaccano radici e parte interrata dei fusti.
Si succedono fino a 3-4 generazioni all’anno.
In molte aree europee è il fitofago chiave per i costanti danni arrecati che predispongono anche a dannosi attacchi batterici.
5-7 mm
Agronomico:
eliminazione delle crucifere spontanee e dei residui delle precedenti colture;
anticipare la semina delle cv primaverili;
preferire cv invernali;
effettuare lavorazioni superficiali.
Controllo
Monitoraggio
Con bacinelle gialle o le “trappole per uova” che sono spirali di feltro alte 2 cm avvolte intorno alla base di piante spia.
Sono sufficienti 20 spirali/ha.
Chimico:
al terreno alla semina o al trapianto con immersioni delle piantine in soluzioni insetticide.
In post-trapianto a 2 - 10 giorni dalla comparsa delle uova nelle spirali, a seconda delle temperature ambientali.
DITTERI TRIPETIDI Le “mosche della frutta”
ceratite
ragoletide
Key pests
ovopositore di
sostituzione
Bactrocera oleae
Altro fitofago chiave
DITTERI TRIPETIDI: SPECIE CARPOFAGHE
La puntura realizzata con l’ovipositore di sostituzione
Rhagoletis cerasi
Mosca delle ciliege
1 gen./anno Specie dalla lunga diapausa
fine aprile
maggio - luglio
maggio - luglio
giugno – aprile successivo
Danni Le cv precosissime sfuggono agli attacchi
Partite infestate non sono
commerciabili né trasformabili
Gli apparati cefalo-faringei delle larve si individuano
con appositi metodi analitici.
Monitoraggio
Seconda metà di aprile installare trappole cromo- chemiotropiche innescate con attrattivi ammoniacali.
Controllo chimico:
intervenire alle prime catture con metodo attratticida (es. Spintor Fly) Adatto ai moderni ceraseti con coperture anti-pioggia
alle prime catture e con frutti invaiati valutare altre possibilità
esche proteiche + spinosad
fosmet, etofenprox, acetamiprid
Rhagoletis completa
Mosca delle noci
Lunga diapausa (+ superpausa) fine giugno
luglio - settembre
giugno - ottobre
ottobre – giugno successivo
1 gen./anno
Ogni femmina depone 200-400 uova
In un’unica deposizione rilascia in media 22 uova Preferenza per la zona peduncolare del frutto
Marcatura del frutto con feromone deterrente
Curve di volo
determinate
in Campania
Dannosità
Monitoraggio
Uso di trappole cromotropiche
innescate con sostanze
ammoniacali
Lotta
Verificare possibile abbinamento dei trattamenti
contro la
carpocapsa con quelli contro la
mosca
Ceratitis capitata
Mosca mediterranea della frutta
Specie polivoltina omodinama;
rallenta la sua attività solo nelle giornate invernali più fredde.
Negli ultimi anni gli attacchi su mele in maturazione sono diventati molto frequenti.
Le consociazioni frutticole
a maturazione successiva sono una manna per questo fitofago
Fenologia di Ceratitis capitata in relazione al periodo di maturazione delle principali specie frutticole nel Meridione
G F M A M G L A S O N D LARVE SVERNANTI
PUPE SVERNANTI
Nespolo
Albicocco
Pesco
Fico
Kaki
Agrumi Pomacee
De nsità di pop ola zio ne
(3-5) (2)
(1)
Voli degli adulti
Dannosità
Monitoraggio
Uso di trappole cromotropiche innescate con sostanze paraferomonali attrattive (trimedlure) o con esche proteiche.
SI= prime catture con osservazione delle prime punture fertili
Si interviene in genere con EF Metodi biotecnici attratticidi
Metodi biotecnici attratticidi
Metodo attratticida AgriSense
acetato di ammonio,
trimetilamina
altri componenti
Mosca delle olive
Bactrocera oleae
Specie strettamente vincolata a piante del genere Olea, costituisce il
fitofago chiave
dell’oliveto.Le zone coltivate ad olivo, rispetto alle esigenze
termiche del Daco, si dividono in pandacie, merodacie e adacie.
Assenza di generazioni inverno-primaverili
del Daco
Assenza di frutti in post raccolta (zone collinari interne)
4-5 mm
Riproduzione continua per tutto l’anno.
Fino a 7 gen./anno Frutti pendenti fino
a primavera consentono almeno 1 gen invernale
Limite nord/sud dell’areale di distribuzione (freddo – arido) Zero di sviluppo
pari a 9°C 379°G / gen.
Ciclo biologico
punture
ovipositore
uovo
Il daco ospita batteri intestinali che servono alle giovani larve, che si sviluppano nelle olive verdi con pochi
amminoacidi, come endosimbionti.
Adulti longevi (fino a 9 mesi) - grandi volatori Ovideposizione rituale
(anche 1000 uova/fem)
Il ciclo preimmaginale può durare da 30 a 170 giorni
Evoluzione delle generazioni della mosca
3 ambienti diversi
mesi critici
Ovideposizione giornaliera
(grafico cumulativo)Ovideposizioni
Punture sterili
L’incidenza delle
punture sterili è molto alta nei primi giorni di ovideposizione da parte delle femmine
Stimoli visivi e chimici
Dannosità
Influenza la qualità dell’olio in modo decisivo, deprezzandolo
quando le infestazioni raggiungono il 30%, a causa dell’aumento dell’acidità e del numero di perossidi oltre i limiti ammessi per un prodotto extra-vergine. La sottrazione diretta di polpa da parte di una larva è calcolata in 100mg (ca. il 5% in peso del frutto).
È stato calcolato che in media il Daco causi perdite di produzione del 30% nel Bacino del Mediterraneo.
Fattori di limitazione
Temperatura e umidità
Antagonisti
Con valori superiori a 30°C e bassa umidità le femmine riassorbono le uova; si ha la “demuscazione” delle olive, per mortalità ovo-larvali a causa di valori di UR molto bassi.
Imenotteri Calcidoidei
Eupelmus urozonus Pnigalio agraules Imenotteri Icneumonoidei
Opius concolor
Coleotteri terricoli predatori
su larve
su pupe
Alternanza di produzione
Monitoraggio
Punto di partenza è la fase di indurimento del nocciolo: le drupe diventano recettive per la mosca.
Questa fase coincide con la fine di giugno nelle aree più favorevoli all’olivo.
L’uso di vari tipi di trappole ci consente di seguire il volo del fitofago.
È sempre necessario eseguire un campionamento ogni 5-7-10 giorni nei mesi favorevoli alla specie (luglio e settembre-ottobre).
È la femmina che emette il feromone di richiamo, contrariamente alle altre mosche della frutta.
bottiglia trappola trappola feromonica
Interventi possibili
Lotta preventiva
È essenzialmente adulticida; scopo è mantenere
le popolazioni a bassa densità per evitare di ricorrere a trattamenti generalizzati, utilizzando sostanze
attrattive miscelate, o non, con insetticidi in bottiglie- trappola oppure con i vari metodi attratticidi (es. Vioryl).
Sistemazione dei dispositivi attratticidi su ogni pianta oppure ogni due piante, a seconda delle dimensioni degli alberi.
Si riesce ad annullare quasi completamente l’impatto ambientale negativo di difese basate solo su trattamenti chimici.
SI = 3-4 ad/trap/sett e fino al 4-5 % di infestazione
(con infestazioni superiori si deve attuare la lotta curativa)
Metodi biotecnici attratticidi
Metodo Magnet Oli
Cattura massale
Bottiglie trappola innescate proteine idrolizzate
Da collocare lungo il perimetro esterno del frutteto, a 1,5 metri di altezza, sulla parte della chioma esposta a sud, evitando sole diretto ed il contatto con rami e foglie. La bottiglia contiene 850 ml di soluzione attrattiva e la capacità attrattiva si mantiene
attiva per circa 120 giorni. Il numero di dispositivi ad ettaro dipende dalla densità di popolazione di B. oleae, cultivar, giacitura ed esposizione
(70-100 bottiglie/ha).
Lotta preventiva
Applicazioni di caolino
repellenza nei confronti degli adulti con riduzione dell’attività trofica e dell’ovideposizione.
Lotta curativa
Al superamento della soglia d’intervento pari a 10-15% di olive con infestazione attiva.
(
per le olive da mensa SI = 1-3%)
Prodotti citotropici quali dimetoato, fosmet
Infestazione attiva: solo gli stadi larvali giovani e uova !!
(
attenzione ad escludere le punture sterili!!)
Ad invaiatura iniziata valutare la possibilità
di raccolta anticipata per sfuggire alle generazioni
autunnali della Bactrocera oleae !!
Maturazione commerciale delle olive
È il periodo ottimale di raccolta, in cui il tenore in olio delle
drupe è alto, la cascola contenuta, i parametri qualitativi
eccellenti e si può ottenere il max. quantitativo per ha.
Maturazione commerciale delle olive
Italia
meridionale
Parametri necessari:
curva d’inolizione cascola naturale
resistenza al distacco
I 4 moschettieri
Drosophila suzukii
Evidente dimorfismo sessuale
Moscerino dei piccoli frutti (3-4mm)
Originario del Sud-est asiatico Presente in Italia dal 2009
Danni gravi nel 2014 a causa dell’andamento climatico mite
Numerose generazioni all’anno (10 o più)
Drosophila suzukii
Stadi di sviluppo
Uovo: 0,6-0,8 mm Larva: 1-4 mm
Pupa: 3 mm
Durata ciclo biologico Uovo: 12-72 ore
Larva: 5-7 giorni Pupa: 4-15 giorni Adulto: 20-30 giorni
Biologia e danni
Piccoli frutti – fragola - ciliegie – uva da vino e da tavola - kaki La durata del ciclo è varabile in funzione
delle condizioni climatiche
(es. 1 gen. in 9-11gg a 25°C costanti).
Durante la maturazione dei frutti, si notano fori di ovideposizione contornati da aree depresse con rammollimenti della polpa.
Patogeni secondari, fungini o batterici accelerano il processo di degradazione dei frutti.
30-100% della produzione distrutta
Inizio dell’attacco di Rhagoletis
Inizio dell’attacco di Drosophila
Fattori predisponenti
Boschi e siepi
Ombreggiamento
Scarsa ventilazione
Frutti abbandonati
Consociazioni
Raccolta scalare
Monitoraggio
Lotta
Reti anti- insetto
Cattura massale – attract & kill (70-100 dispositivi ad ettaro) Chimica adulticida: fosmet - spinosad – piretroidi - spinetoram
Attrattivi alimentari (aceto, zucchero, vino) DROSALURE abbinato a DROSAL PRO
3-4 trappole / ha
In Spagna:
Hemitrap fly catcher + Suzzi liquid attractant
HYMENOPTERA
Presentano ali membranose, addome sessile o peziolato, ovopositore o pungiglione.
Frequente la partenogenesi + aplodiploidia olometaboli
IMENOTTERI
Si raggruppano in
fitofagi
edentomofagi
app.boccale lambente o masticatore.
Ali membranose
Apparato boccale lambente di ape
Modello di partenza
galea Ligula (= glosse fuse)
Funzionamento dell’apparato lambente dell’ape
ligula sbocco salivare
galee canale di
suzione
CLASSIFICAZIONE
SYMPHYTA APOCRITA
Classico torace a 3 segmenti
I urite addominale, detto propodeo, fuso con il torace II urite addominale
che forma il peziolo, una strozzatura,
con il resto dell’addome che appare peduncolato
Larve apode
Larve polipodeAddome sessile
Addome sessile Addome peziolato
Symphyta Apocrita
Symphyta
Addome sessile
Larva polipoda
Imenotteri fitofagi
Le tentredini defogliatrici
Hoplocampa testudinea + brevis Tentredini di mele e pere
Le tentredini dei fruttiferi
1 gen./anno Lunga diapausa
Hoplocampa testudinea + brevis
Monitoraggio
Dannosità
Si usano trappole cromotropiche bianche, molto selettive per questi fitofagi.
Esiste una buona correlazione tra
intensità dei voli e grado d’infestazione
Campionamento sui fiori alla ricerca delle ovideposizioni
In fioritura
Possibili interventi
SI = 20 ad. / trappola oppure 6% di fiori con tracce di ovideposizione.
L’eventuale intervento chimico specifico va effettuato alla sfioritura.
In genere le specie sono controllate dai trattamenti
aficidi che spesso si rendono necessari in pre-fioritura.
Hoplocampa flava + minuta Tentredini delle susine
1 gen./anno Lunga diapausa
Monitoraggio Dannosità
Installare le trappole cromotropiche bianche in pre-fioritura, nei frutteti dove è nota la presenza del fitofago.
Intervento chimico:
soglia di intervento: in post-fioritura 50catture/trappola
Arge rosae - Arge pagana Le tentredini delle rose
Svernano allo stadio di pupa, gli adulti compaiono
tra aprile e maggio.
L’ovideposizione è endofita
Schiusa delle uova da fine maggio
Rispettivamente 2 e 3 gen./annoArge pagana
Biologia e dannosità
Le larve sono defogliatrici, causano tipiche erosioni totali del lembo
fogliare, partendo dai margini
Insetti a comportamento gregario, in caso di forti infestazioni il danno può essere grave
Lotta
Eliminazione dei rametti con ovature Interventi larvicidi contro L1-L2
Addome peziolato
Sottordine Apocrita
larve apode
I cinipidi
Galle su querce
APOCRITA
Galle su castagno causate dal cinipide orientale del castagno
Dryocosmus kuriphilus
Cinipide orientale del castagno ( noto come vespa cinese)
IDENTIKIT
della vespettaOriginario dell’Estremo Oriente, attacca sia il castagno europeo che gli ibridi euro-giapponesi
Dimensioni: 2-3 millimetri
ovopositore corto
Colore: corpo nero lucido zampe brunastre Presenza: giugno - agosto
2 mm
La diffusione del cinipide sul territorio italiano è stata
favorita da scambi di
materiale vivaistico infestato inizialmente proveniente prima dal Piemonte e poi
anche da altre regioni
Diffusione del cinipide 2002-2011
La colonizzazione della penisola
CAMPANIA
Ultima mappa disponibile
Completata la colonizzazione
delle aree castanicole
regionali
Il maschio non è stato mai trovato;
La specie è partenogenetica telitoca
Le femmine sfarfallano in giugno-luglio e possono deporre 100-150 uova, in piccoli gruppi, all’interno delle gemme.
Poiché più femmine possono ovideporre nella stessa gemma, alcune di queste possono ospitare anche 40-50 uova.
Le femmine adulte vivono pochi giorni, senza nutrirsi.
ASPETTI BIOLOGICI
La schiusa delle uova avviene dopo 30-40 giorni, con la comparsa del primo stadio larvale, dallo sviluppo molto lento, che dura fino alla primavera dell’anno successivo:
in questo periodo le gemme infestate sono asintomatiche.
Con la ripresa vegetativa si ha l’induzione delle galle da parte delle larve che attraversano altri quattro stadi prima dell’impupamento.
Le galle possono localizzarsi lungo la nervatura mediana delle foglie, alla base degli amenti, oppure coinvolgere tutto il germoglio, con
dimensioni fino a 3-4 cm di lunghezza e 2-3 cm di diametro.
Dalle galle mature in estate sfarfallano le femmine in modo scalare
Aspetti biologici
DANNOSITÀ
Mancato incremento legnoso
Forte riduzione della produzione di frutti (50-70%).
Maggiore suscettibilità a patogeni delle piante indebolite da anni di attacchi
Il cinipide attacca diverse specie di castagno:
Castanea sativa Castagno europeo C. crenata C. giapponese
C. dentata C. americano C. mollissima C. cinese
Suscettibilità e resistenza varietale di
Castanea sativa e degli ibridi euro-giapponesi
ASPETTI AGRONOMICI
Notevole variabilità nel livello di suscettibilità delle diverse cultivar di castagno europeo all’insetto.
Il parco varietale italiano perlopiù è altamente suscettibile
Alcune cv ibride risultano decisamente poco attaccate dal cinipide
Possibilità di lotta
Varietà molto suscettibili
Varietà tolleranti / resistenti
Bouche de Betizac
Primato Marsol
Marval Marigoule
e quasi tutte le cv italiane
Uso di varietà tolleranti e/o resistenti
La Bouche de Betizac molto impiegata
nella sostituzione di cv tradizionali e nei
nuovi impianti di pianura e bassa collina
Lotta chimica
Risulta efficace una lotta adulticida durante i voli estivi? NO!
Problemi fitosanitari economici ecologici
Grado di efficacia Intervalli di sicurezza
Residui
Necessari più trattamenti visto il lungo periodo di volo
Ripercussioni di ripetuti interventi
sull’ambiente.
Sovrapposizione tra fioritura e
lotta chimica
Bioinsetticidi e sostanze attive autorizzate su castagno
Bacillus thuringiensis kurstaki Beauveria bassiana
Lambda-cialotrina Etofenprox
Rynaxypyr Spinosad
Eupelmus urozonus
CONTROLLO NATURALE DEL CINIPIDE
27 specie di Imenotteri parassitoidi indigeni censiti
che contribuiscono al controllo naturale in maniera più o meno efficace
Per la tipologia degli impianti castanicoli italiani l’unica lotta valida sin dall’inizio è apparsa essere quella biologica.
Nel 2003 è stato introdotto in Piemonte dall’Asia un nemico
naturale del cinipide: il Torymus sinensis.
Torymus sinensis
L’antagonista naturale del cinipide IDENTIKIT
Dimensioni: 2-3 millimetri
ovopositore prominente Colore: verde metallico
Presenza: aprile-maggio
Lotta biologica propagativa classica
L’antagonista naturale si è stabilmente insediato nelle aree di lancio del Piemonte a partire dal 2006 e ha portato alla drastica riduzione delle popolazioni del cinipide a partire dal 2014.
Dal 2009-2010 il Piemonte ha fornito al resto d’Italia il materiale
biologico necessario per fare migliaia di lanci del parassitoide in
tutte le aree castanicole regionali italiane.
Momento del lancio del parassitoide
Distrutto il cinipide, la larva matura del torimide trascorre l’inverno nella galla ormai disseccata
torimide cinipide
Il torimide adulto compare poco dopo la formazione delle galle del cinipide in primavera in tempo per
attaccare le larve in sviluppo all’interno delle galle.
Gli Imenotteri entomofagi
Parassitoide di afidi Specie oofaga
Parassitoide di cocciniglie
Parassitoide di specie xilofaghe
Oltre 100.000 specie di antagonisti naturali
Presentano società variamente evolute
ape
formiche vespe