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Didattica e laboratorio di Letteratura Italiana

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Academic year: 2021

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(1)

Didattica e laboratorio di Letteratura Italiana

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Studi Umanistici

P. a.S. 2013/14

Docente M.L.Sancassano

(2)

Programma generale

(obiettivi e temi)

Obiettivi formativi del corso articolati sui piani del

Sapere: conoscenza della normativa e della bibliografia di riferimento (esame critico);

Saper fare: ideazione, realizzazione e valutazione di percorsi

didattici adeguati alla peculiare situazione educativa (dall’analisi complessa della classe alla didattica per competenze);

Saper essere: riflessione attiva sul ruolo (e il senso) del

“Docente di Letteratura Italiana” oggi.

Macro-aree tematiche:

La normativa: sfondi e orizzonti della normativa recente;

Didattica delle competenze e cittadinanza attiva: ipotesi operative e buone prassi;

Il “Docente di Letteratura Italiana” e la domanda di senso: la chance della disciplina?

(3)

Programma generale

(contenuti)

Il problema della motivazione nella Scuola Secondaria di I grado: oltre le criticità, realistici orizzonti?

La letteratura nella scuola italiana dall’Unità al Secondo Dopoguerra: una visione d’insieme;

Educazione letteraria ed educazione linguistica nella Scuola Secondaria di I grado: il dibattito attuale;

La progettualità nella didattica e la programmazione: le Unità di Apprendimento;

Ipotesi di programmazione e simulazioni in aula: tra la normativa e l’esperienza;

L’uso del testo letterario nella prassi didattica: modelli operativi a confronto;

Il testo letterario e l’educazione alla cittadinanza: per una didattica delle competenze;

Gli strumenti didattici: tra creatività e tecnologia;

La classe come comunità narrativa.

(4)

Modulo I

Il problema della motivazione nella Scuola Secondaria di I grado:

oltre le criticità, realistici orizzonti?

(5)

La motivazione e la domanda di senso, oggi, nella Scuola Secondaria di II grado

 Indice del Modulo 1 (3 ore circa)

La motivazione e la domanda di senso:

automotivati per motivare

“Motivazione”: un termine noto?

La memoria della propria esperienza

La letteratura: perché?

Esperienze a confronto

Strategie di motivazione: Alunne e Alunni al centro

Primo lavoro di gruppo: ipotesi operative

Sintesi dell’incontro

(6)

Le domande-guida dell’incontro

Premessa:

Che significa motivare?

In generale:

Perché motivare?

In particolare:

Perché motivare alla lettura di testi letterari nella scuola media?

Come motivare?

(7)

La motivazione:

un termine noto?

Primo interrogativo:

Che significa motivazione?

“1. esposizione dei motivi che determinano un fatto, un modo di agire…”

“2. (psicol.) ogni fattore dinamico del

comportamento, che indirizza le attività dell’

organismo verso una meta…”

(Diz. Garzanti s.v.)

(8)

La motivazione e la scuola

Qualche spunto di riflessione:

“Qualsiasi attività può diventare altamente motivante se si aggiunge un contesto motivante al compito di base”

La

noia

mortal nemica;

Motivazione = energia:

“Le esperienze motivanti liberano energia”;

“Il livello di apprendimento dello studente sarà sempre commisurato al livello della sua motivazione”

Da Dean R. Spitzer, La motivazione: un fattore trascurato nella progettazione didattica, “Educational Technology”

1996,vol. 36 n. 3 pp.45-48 (T.D. n. 11 1996 pp. 38 ss.)

(9)

Quale motivazione?

Una classificazione “operativa”

Quale motivazione?

Estrinseca = gli scopi sono estrinseci all’attività

Intrinseca = l’attività è stimolante e gratificante per se stessa; si basa sulla curiosità attivata davanti a

caratteristiche ambientali strane, sorprendenti, nuove;

implica il bisogno di sentirsi sempre competenti

Orientamento motivazionale (approccio cognitivista) = l’Alunna/o costruisce attivamente il proprio

orientamento motivazionale attraverso la

rappresentazione degli obiettivi che vuole raggiungere/evitare,

la percezione dei propri mezzi e limiti,

la stima di sé e la attribuzione causale.

(10)

La motivazione

nella realtà della classe

Obiettivo generale:

Come motivare?

Obiettivo specifico:

Come motivare alla lettura di testi letterari?

(11)

Come motivare alla lettura di testi letterari?

Passaggi

Dalla mia esperienza

alla loro esperienza:

un percorso preliminare individuale (da me a loro)

volto a un viaggio collettivo (da loro a noi)

attraverso interrogativi

ed esperimenti con la classe

per una didattica dell’apprendimento

(12)

La motivazione:

da dove partire?

Primo passaggio

Gli interrogativi :

Che cosa ha rappresentato PER ME la letteratura fino ad oggi?

(13)

La motivazione:

quali incontri?

Come, attraverso quali persone e situazioni, ho

“incontrato” la letteratura?

(14)

La motivazione:

una prospettiva soggettiva

Questo incontro ha cambiato la mia vita?

(15)

La motivazione:

una prospettiva soggettiva

Perché ho deciso di insegnare questa

materia?

(16)

La motivazione:

una prospettiva soggettiva

Che cosa significa, per me, educare alla

lettura?

(17)

La motivazione:

una prospettiva soggettiva

Secondo Passaggio

 La lettura: a che cosa serve?

Serve!

(18)

Una possibile risposta

Tzvetan Todorov, La letteratura in pericolo, Milano, Garzanti, 2008

«Il lettore non specialista, oggi come un tempo, non legge le opere per padroneggiare meglio un metodo di lettura, né per ricavarne informazioni sulla

società in cui hanno visto la luce, ma per trovare in esse un significato che gli consenta di comprendere meglio l’uomo e il mondo, per scoprire una bellezza che arricchisca la sua esistenza; così facendo riesce a capire meglio se stesso. La conoscenza della

letteratura non è fine a se stessa, ma rappresenta una delle vie maestre che conducono alla

realizzazione di ciascuno.»

Tzvetan Todorov, La letteratura in pericolo, 2008

(19)

Un’altra possibile risposta: le competenze di cittadinanza

da F. Vennarucci, Appunti per una didattica delle competenze, Convegno COMPITA Tivoli, 27.10.12

“La lezione dell’umanesimo diviene

irrinunciabile e vitale nella misura in cui entra nella scuola come cultura del legame

fra soggetti, accomunati dalla ricerca di una propria ragione esistenziale”

“La formazione di un cittadino responsabile con un ruolo attivo nella società non può far a meno della letteratura”

(Cf. Dichiarazione del Consiglio d’Europa

2006)

(20)

Le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente

(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 18.12.06

Combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto.

Delle competenze chiave tutti hanno bisogno per la

realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

1. Comunicazione nella madre lingua;

2. Comunicazione nelle lingue straniere;

3. Competenza matematica, scientifica e tecnologica;

4. Competenza digitale;

5. Imparare a imparare;

6. Competenze sociali e civiche;

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8. Consapevolezza ed espressione culturale.

(21)

La lettura come educazione

La lettura di testi letterari come

educazione alle emozioni

alla conoscenza di sé

al confronto con l’altro

ad una visione democratica e plurale della vita e della convivenza tra gli uomini

L’educazione alla lettura come grande sfida

della nostra professionalità

(22)

La motivazione: condivisione e memoria

Se ci è costantemente chiaro quanto è servita a noi la letteratura, possiamo tentare di

condividere con altri questa esperienza importante nella nostra vita.

La memoria di tale esperienza, costantemente ravvivata nel tempo, può esserci d’aiuto nei

momenti (tanti!) di difficoltà e frustrazione.

In momenti di difficoltà “motivare” significa più che mai “automotivarsi”, ovvero

riconoscere in sé i motivi per cui ne è valsa la

pena, ne vale la pena, ne varrà la pena.

(23)

La motivazione: una prospettiva soggettiva L’ingresso in classe

Terzo passaggio

Motivare significa quindi, prima che suscitare la curiosità altrui, rivivere dentro di sé quel bisogno di conoscere, sentirne la potenza e le potenzialità, non temere il confronto con l’altro, anche se è

ostile o indifferente.

Con queste premesse, entriamo in classe.

L’incontro con Alunne e Alunni: scambio di esperienze e valutazione

Come avete vissuto/vivete l’incontro con una classe?

(24)

Strategie di motivazione:

Alunni e Alunne al centro

Conoscere la classe premessa indispensabile per partire dalla loro esperienza nella ideazione di una

“programmazione motivante”

Come conoscerli? (oltre i test d’ingresso…)

Esempi operativi:

L’effetto sorpresa

Il racconto “libero/guidato”

Raccolta di possibili argomenti distinti per fasce d’età e ordini di scuola

La scuola media: “di me ci tengo a dire”/ fotografie/mi piace non mi piace….

La scuola superiore: il mio profilo/ un’esperienza “forte”/ i miei amici/ i miei oggetti….

(25)

La motivazione

Obiettivo specifico:

Come motivare gli alunni alla lettura di testi letterari?

(26)

La motivazione

Presupposti e premesse confortanti:

Un’alta motivazione scaturisce da un alto grado di coinvolgimento

“Le esperienze motivanti liberano energia”

“Qualsiasi attività può diventare altamente

motivante se si aggiunge un contesto motivante al compito di base.”

“Qualsiasi attività può essere resa motivante se vi si inseriscono sufficienti motivatori”

da D. R. Spitzer, cit., passim)

(27)

La motivazione

Il compito di base = contenuti disciplinari della

programmazione (cf. Indicazioni nazionali e Linee Guida)

Il contesto motivante = la situazione in cui ha luogo il processo di apprendimento

I motivatori (sull’esempio del golf)

Azione

Divertimento

Varietà

Scelta

Interazione sociale

Sistema di misurazione

Feedback

Sfida

Apprezzamento

(28)

La motivazione

Dal golf alla classe:

Azione > forme di apprendimento ATTIVE =

stanare gli Studenti e coinvolgerli attivamente nel

processo di apprendimento, fisicamente e mentalmente

Divertimento > inserire nelle lezioni

humor, sorprese, gratificazioni

Scelta > fornire una gamma di scelte a livello di

contenuti, metodi, materiali didattici

Interazione sociale > creare situazioni di contatto diretto

discussione in piccoli gruppi, Peer Tutoring, decisioni collettive

(29)

La motivazione

Tolleranza errore > creazione di un ambiente sicuro per l’apprendimento, in cui l’errore è possibile e serve a migliorare

Valutazione > errore come traccia di un

progresso in fieri, non in senso giudicante =

valutazione formativa, coinvolgimento dello Studente nella definizione di ciò che va

misurato, sviluppo della autovalutazione

Feedback > rafforzare gli aspetti positivi,

concentrando l’attenzione su come si possa

migliorare in futuro

(30)

La motivazione

Sfida > cercare di “tirar fuori il meglio di sé”

=

definire gli obiettivi fondamentali all’inizio del percorso, stimolando l’autodefinizione degli stessi (spesso più ambiziosi se autoimposti)

Apprezzamento > manifestare apprezzamento =

fonte di ulteriore motivazione,

favorire forme di Peer Recognition

(Cf. D.R. Spitzer, Super Motivation 1995)

(31)

Un vademecum della motivazione?

In che misura il progetto didattico corrisponde a questa lista di “motivatori”?

Azione: Il progetto didattico prevede molta partecipazione attiva?

Divertimento: Gli studenti si divertono nell’eseguire le attività didattiche?

Varietà: I mezzi, le risorse e le attività didattiche sono sufficientemente diversificati?

Scelta: Gli studenti possono operare scelte rispetto ai contenuti, metodi e materiali?

Interazione sociale: Ci sono sufficienti opportunità di interazione fra gli studenti?

Tolleranza dell’errore: È stato creato un ambiente “sicuro” per gli studenti?

Misurazione: È previsto un sistema per “marcare i punti” positivo e facilitante?

Feedback: Il feedback è tempestivo e incoraggiante?

Sfida: Gli studenti trovano il tipo di didattica abbastanza stimolante ?

Apprezzamento: È previsto rinforzo positivo nel progetto didattico?

(32)

La motivazione e la domanda di senso, oggi, nella Scuola Secondaria di II grado

Riepilogo del percorso svolto:

La motivazione e la domanda di senso

> La prospettiva soggettiva: automotivati per motivare

“Motivazione”: un termine noto?

La memoria della propria esperienza

La letteratura: perché?

Esperienze a confronto

Strategie di motivazione: Alunne e Alunni al centro

Primo lavoro di gruppo: ipotesi operative

Sintesi dell’incontro

(33)

La motivazione: lavoro di gruppo

Ipotesi operative e condivisione esperienze

Come motivare alla lettura di testi letterari nella scuola secondaria di primo grado?

Gruppi per tipologie di classi 1) I media

2) II media 3) III media

Successiva presentazione delle ipotesi dei vari gruppi e discussione finale

(34)

L’impatto con la classe:

la prima ora di letteratura italiana

Scheda base (iscrizione)

Titolo del lavoro di gruppo distinto per tipologia di classe

Titoli dei contributi specifici individuali

all’interno del gruppo

(35)

Area tematica: Letteratura Italiana, il primo impatto “motivante”

Individuare

Classe di destinazione

Titolo

Descrizione

Obiettivi = motivare alla lettura di testi letterari

Durata

Strumenti

Metodologia

Modalità di verifica/Feed back e valutazione)

(36)

Feed back

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