“La mia vita a cento a l’ora”:
- La straordinaria vita di Maria Antonietta Avanzo –
Maria Antonietta Avanzo (Porto Viro, 5 febbraio 1889 – 17 gennaio 1977) è stata una pilota automobilistica italiana nota soprattutto per essere stata la prima in Italia e la prima in assoluto a correre le Mille Miglia (Brescia-Roma andata-e-ritorno), la Targa Florio (presso le montagne del Palermitano) e ad aver tentato di qualificarsi per le 500 Miglia di Indianapolis, negli Stati Uniti d'America (senza però riuscirci).
Ha guidato Alfa Romeo e Maserati, tuttavia gli appassionati di automobilismo,
perlopiù, la associano alla statunitense Packard 299 del 1919 (il quale, come si usava, non aveva freni anteriori).
È stata una personalità del Femminismo italiano dell'epoca.
La chiamavano "Baronessa", tuttavia, anche se di famiglia benestante, non lo era.
Di una certa notorietà godettero le vicende familiari e sentimentali: ha infatti intrattenuto corrispondenza col D'Annunzio (al quale, tra l'altro, uccise l'amata tartaruga "Cheli"); era zia del regista Roberto Rossellini e parente acquisita
di Luchino Visconti (che contribuì a salvare, nel 1944, dall'arresto forzato da parte della banda Koch).
Durante la Seconda guerra mondiale ha salvato, tenendoli nascosti, alcuni ebrei dall'Olocausto. Successivamente, a 67 anni, si è recata in jeep al confine austro- ungherese per accogliere i profughi della Rivolta di Budapest (1956).
È autrice dell'autobiografia: “La mia vita a 100 a l'ora.”