Introduzione ad alcuni concetti di Fisica Moderna
L. Martina
Dipartimento di Fisica - Università del Salento e Sezione INFN - Lecce
Lecce, 7/11/2008
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Come funziona?
Perché isolante e trasparente?
Perché malleabile e conduttore?
Come si trasforma
la luce in forza vitale?
La Natura è il Mondo dei Quanti
I concetti del Mondo dei Quanti non possono essere costruiti sulla sola osservazione e interpretazione dei fenomeni e delle evidenze sperimentali dirette
(macroscopiche)
Micro-Macro Fisica
¾Interazione Radiazione – Materia a livello microscopico
¾Il “mondo esterno” è necessariamente “classico”,
¾La coerenza interna della Fisica richiede
una forte revisione critica dei concetti della Fisica Classica.
¾Il mondo dei fenomeni fisici non è lo stesso di prima!
http://www.microscopy-uk.org.uk /dww/home/hombrown.htm
In questo articolo dovremo mostrare che, …., particelle di dimensioni visibili al microscopio
sospese in un fluido, in seguito al moto molecolare del calore possono descrivere moti osservabili.
A. Einstein, Ann. d. Phys., 17 (1905) 549
Coefficiente di diffusione
Molecole e
Moto Browniano
mod
d N
D RT
A 6 πη
= 1
NA = Numero di Avogadro d = raggio della particella η = coeff. di viscosita’
Moto Browniano e Blu del Cielo
0.1 µm 0.6 µm 1.2 µm
E
p r = α r
20(
2)
24cos 2
1 λ
θ α +
= r
I I I
b= I
0e
−h x( )
h
4n
2 2
1 3
32
λ µ
π −
=
( a h ) x
b I e
I = 0 − +
Iu
I0
rivelatore
sorgente
λ= 520 nm, a= 4.0 10-4 cm-1, h= 1.3 10-4 cm-1 λ= 650 nm, a= 27.4 10-4 cm-1, h= 0.5 10-4 cm-1
Acqua dist.
nr
u
I e
I =
0ξ
−τ γJ. Perrin: “ Les Atomes“, (Paris, 1914)
La scoperta dell’elettrone
“We have in the cathode rays matter in a new state, a state in which the
subdivision of matter is carried very much further than in the ordinary gaseous state: a state in which all matter... is of one and the same kind; this matter
being the substance from which all the chemical elements are built up."
(J.J. Thomson, "Cathode Rays," The London Phil. Mag. J. Science, V, Oct.1897 )
http://www.aip.org/history/electron/jjhome.htm
m = e
B
-1.758 820 12(15) x 1011 C kg-1
Misuriamo e/m
tubo di Wehnelt
bobine di Helmholtz , alimentatori, voltimetri, amperometro cavetti di collegamento
r evB mv
=
2http://web.uniud.it/cird/secif/mec_q/mq.htm
L’esperienza di Millikan
ην π r F
visc= 6
e = 1.602 176 53(14) x 10-19 C
v r g
r ρ π η
π 6
3 4
3=
g v U
Q d
ρ η π
2 18
3 3=
http://www.aip.org/history/gap/Millikan/Millikan.html Quantizzazione della carica !!!
1.602 176 487 x 10-19 C
Standard uncertainty 0.000 000 040 x 10-19C
Relative standard uncertainty 2.5 x 10-8
La Scoperta
della Struttura Atomica
Incoerenza con la Ficica Classica!!
Formula di Balmer
Modell Atomico di Bohr
L’effetto Fotoelettrico
Hertz, 1887
Quarzo SI
Gesso SI Vetro Ridotta Legno Nulla
Lenard 1899 - 1902
Relazioni caratteristiche dell’effetto fotoelettrico
Frequenza fissata
•Solo luce con frequenza > della frequenza di soglia produce una corrente
•La corrente è attivata in tempi < 10-6 s
•L’azione della luce incidente è “puntuale”
•La corrente è proporzionale all’intensità luminosa incidente
•Il potenziale di arresto è proporzionale alla frequenza della luce incidente Incoerente con la Fisica Classica !!!
E = w + eVr.
E = hν
Einstein – PlanckMisura della costante di Planck
hν = eVdiodo + cost GaAs1-x Px 1.43 eV per x=0
2.26 eV per x=1;
eVd = hν + Q
Q: calore, altre transizioni non luminose Vd: d.d.p. effettivamente applicata alla giunzione pn
Vd = Vdiodo - Rs Id
λ(µm) ≈ hc/Eg ≈ 1.24/Eg(eV) 850 > λ > 550 nm
ILED1 = ILED1 ---Æ Q(ILED1) = Q(ILED2)
ν = (e/h ) V
d+ cost
e/h = 2.418×1014 s-1V-1.
e/h = 2.418×1014 s-1V-1.
h /e = (3.99 ± 0.22) × 10-15 V s
h = (6.39 ± 0.35) × 10-34 J s.
e = 1.6021 × 10-19 Coulomb
( ) ν ν
2T
ε ≈
Spettro di Corpo Nero
Ipotesi di Planck dei Quanti (1900)
Ipotesi di Plank (1900): per ogni data frequenza, il sistema materiale può scambiare con la radiazione multipli interi di un quanto fondamentale
ν
h E =
∆
= 1
inc ass
E
E P
emiss= f ( ) T
T σ
SBλ
max=
L.Wien
( )
1
3
−
≈
T k
h
e
Bh
ν
ν ν ε
( ) ν =
ε
¡ Fotoni !
Einstein (1905)
ν p λ h
h
E = , =
0
2 4 0 2
2 2
=
=
−
fotone
m
c m
c p E
c p = E
Elettromagnetismo Classico
Relazioni Planck - Einstein
Invariante Relativistico
… e la
DIFFRAZIONE !?!
( θ )
λ
λ
′− = 1−cos cm h
el
Effetto Compton
(1923)
•Cons. dell’energia
•Cons. Quantità di moto
K E
E = ' +
el X
X
p p
p v = r ' + r
v m h p
h p
p
X X elγ
elλ
λ = =
= ,
' '
,
Diffrazione di luce e di particelle
Elettroni su Au policristallino
Diffrazione di Bragg Neutroni termici su
un monocristallo di NaCl Raggi X su
un monocristallo di NaCl
Diffrazione di singolo fotone
Elettrone su doppia fenditura
http://physicsweb.org/articles/world/15/9/1/1 P.G. Merli, G.F. Missiroli, G. Pozzi,
Am. J. Phys. 44 (1976 ) 306-7.
http://www.hqrd.hitachi.co.jp/
em/doubleslit.cfm
• La Fisica possiede* una “costante di scala” : – il quanto d’azione
h = 6.626068 × 10
-34m
2kg / s determina la granularità intrinseca della natura,
• Relazioni di Planck – Einstein – de Broglie – proporzionalità fra grandezze descrittive di un
oggetto quantistico
.
.
Grandezze
“corpuscolari”
Grandezze
“ondulatorie”
Complementarietà onda-corpuscolo
* Altre scale: c = 299 792 458 m s-1 Relatività
Applicazioni
Noi sappiamo quale è il comportamento degli elettroni e della luce. Ma come potrei chiamarlo? Se dico che si comportano come particelle, dò un'impressione errata. Ma anche se dico che si comportano
come onde. Essi si comportano nel loro proprio modo inimitabile che tecnicamente potrebbe essere chiamato il
"modo quanto meccanico".
Si comportano in un modo che non assomiglia a nulla che possiate aver mai visto prima. La vostra esperienza con cose che avete visto prima è incompleta. Il comportamento delle cose su scala molto piccola è
semplicemente diverso.