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IN G EG N ER IA A ER OSPA ZIA LE A .A . 2021/2022
Esercitazione del 17 Gennaio 2022
dott. Occhicone A gostino (agostino.occhicone@ unirom a1.it)
1. Elettrostatica
In un mezzo dielettrico di costante relativa ππ esiste un campo elettrico uniforme πΈβ . Il mezzo contiene una cavitΓ sferica. Trovare il campo elettrico πΈββββ al centro della cavitΓ prodotto dalle β² cariche indotte sulla superficie della sfera supponendo che il vettore di polarizzazione πβ sia costante ovunque, eccetto che nella cavitΓ . (ππ = 3, πΈ = 12π
πΆ) Soluzione
Il sistema si presenta come in figura qui di seguito:
Il vettore intensitΓ di polarizzazione Γ¨ dato dalla seguente:
πβ = π0ππΈβ = π0(ππβ 1)πΈβ (1)
Se πΜ Γ¨ il versore della normale alla superficie interna della cavitΓ , allora la densitΓ delle cariche di polarizzazione sulla superficie Γ¨ data dalla seguente:
ππ = πβ β πΜ = π πππ (π β π) = βπ πππ π = ππ(π) (2)
Dove ΞΈ Γ¨ lβangolo polare rispetto alla direzione di polarizzazione π§ (vedi figura). Si noti che la distribuzione di carica non Γ¨ uniforme e, in particolare, al polo nord (π = 0) si ha un accumulo di cariche negative, al polo sud (π = π) si ha un accumulo di cariche positive, mentre allβequatore la densitΓ di carica Γ¨ nulla.
Il campo elettrico al centro della sfera puΓ² essere calcolato come di seguito:
πΈβ²
ββββ = 1
4ππ0β« ππππ π2 πΜ
π
= 1
4ππ0β« ππππ π 2 πΜ
π
(3) Essendo π = π costante. Nel nostro caso possiamo ipotizzare, perΓ², che per una corona sferica compresa tra π e π + ππ la densitΓ di carica sia costante, quindi:
ππ = ππ(π)ππ = βπ πππ π 2πππ ππ = β2ππ πππ π π π ππ π π ππ = β2πππ 2πππ π π ππ π ππ (4) Inoltre, per simmetria, il campo totale Eβββ Γ¨ diretto come lβasse polare π§, per cui risulta conveniente β² calcolare la sua componente lungo lβasse, ovvero:
ππΈβ²= ππΈβββββββ β πΜ =β² 1 4ππ0
ππππ
π 2 πΜ β πΜ = 1 4ππ0
ππππ
π 2 πππ (π β π) = β 1 4ππ0
ππππ
π 2 πππ π (5)
Quindi:
2 πΈβ² = β 1
4ππ0β« ππππ π 2 πππ π
π
= β 1
4ππ0β« β2πππ 2πππ π π ππ π ππ
π 2 πππ π
π
0
= π
2π0β« πππ 2π π ππ π ππ
π 0
=π0(ππβ 1)πΈ
2π0 β« πππ 2π π ππ π ππ
π
0
= β(ππβ 1)πΈ
2 β« π‘2ππ‘
β1 1
= β(ππβ 1)πΈ 2 [π‘3
3]
1
β1
=(ππβ 1)πΈ 3
(6)
Dove abbiamo risolto lβintegrale per sostituzione ponendo π‘ = cos π.
Numericamente si ha:
πΈβ² =(ππβ 1)πΈ
3 =2
312π πΆ = 8π
πΆ (7)
2. Circuiti elettrici
Il circuito schematizzato in figura, in cui π1 e π2 rappresentano degli interruttori ed π un generatore a resistenza interna trascurabile, inizialmente Γ¨ sistemato in modo che π1 sia chiuso e π2 sia aperto. Una volta raggiunta la situazione di regime, ad un certo istante assumibile come origine dei tempi, π1 viene aperto e π2 chiuso. Ricavare, per π‘ > 0, lβespressione della funzione π(π‘) che rappresenta la scarica del condensatore al generico istante π‘.
Soluzione
Al tempo π‘ = 0, lβinterruttore π2 viene chiuso e lβinterruttore π1 viene aperto determinando la scarica del condensatore secondo la seguente legge:
π = π0πβπ‘π (1)
Dove Q0 rappresenta la carica che il condensatore aveva per π‘ = 0 e π = π πΈπΆ la costante di tempo del circuito a tempi π‘ > 0, ovvero del seguente circuito:
Quindi il condensatore si scarica attraverso la resistenza equivalente π πΈ data dal parallelo tra la serie π 1 e π 3 e la resistenza π 2, ovvero:
1
π πΈ= 1
π 1+ π 3+ 1
π 2=π 1+ π 2+ π 3
π 2(π 1+ π 3) βΊ π πΈ= π 2(π 1+ π 3)
π 1+ π 2+ π 3 (2)
Infine, per trovare la carica iniziale del condensatore, dobbiamo considerare il circuito a tempi π‘ <
0, ovvero:
3 Dal circuito disegnato si puΓ² facilmente vedere che per tempi molto lunghi (condizione di regime) la corrente che scorre nel condensatore, ππΆ, Γ¨ nulla. Pertanto, diventa π2= π ed Γ¨ data dalla seguente:
π = π
π 1+ π 2+ π 3
(3) E la tensione ai capi del condensatore Γ¨ proprio uguale alla caduta di tensione sulla resistenza π 2, quindi:
ππ΄π΅ = ππ 2
π 1+ π 2+ π 3 (4)
Da cui:
π0 = πΆππ 2 π 1+ π 2+ π 3
(5) In conclusione:
π = πΆππ 2
π 1+ π 2+ π 3πβ
π‘
π πΈπΆ (6)
3. Circuiti RL
Un conduttore rettilineo indefinito Γ¨ percorso da una corrente impulsiva πΌ(π‘) del tipo: πΌ = 0 per π‘ < 0, πΌ = ππ‘ per π‘ > 0, π costante.
Intorno al conduttore, in modo del tutto simmetrico, Γ¨ disposto un avvolgimento toroidale di π spire, raggio maggiore π e raggio minore π βͺ π, chiuso su una resistenza π (come in figura). Calcolare lβandamento della tensione π£(π‘) ai capi della resistenza π e darne unβespressione approssimata valida per π‘ βͺπΏ
π . Soluzione
Dato il circuito in figura, per effetto della f.e.m. indotta ππ, scorrerΓ una corrente indotta π(π‘).
Pertanto, la tensione π£(π‘) ai capi della resistenza sarΓ la seguente:
π£(π‘) = π π(π‘) = ππ(π‘) (1)
Consideriamo il circuito toroidale, la ππ sarΓ data dalla sovrapposizione degli effetti di induzione dovuta al filo rettilineo (mutua induzione) e dalla autoinduzione del solenoide. Quindi:
ππ(π‘) = βπππΌ(π‘)
ππ‘ β πΏππ(π‘)
ππ‘ = π π(π‘) (2)
Ovvero una equazione differenziale del primo ordine:
βππ = πΏππ(π‘)
ππ‘ + π π(π‘) βΊπΏ π
ππ(π‘)
ππ‘ + π(π‘) = βππ
π (3)
4 la cui soluzione Γ¨ la seguente
π(π‘) = π0(1 β πβπ‘π) (4)
Dove π0 = βMk
R e π = πΏ
π . Nota:
la formula risolutiva dellβequazione differenziale
π¦β²(π‘) + π0(π‘)π¦(π‘) = π(π‘) (5)
Γ¨ la seguente:
π¦(π‘) = πβπ΄(π‘)[π + β« π(π‘)ππ΄(π‘)ππ‘] πππ£π π΄(π‘) = β« ππ(π‘)ππ‘ (6) Per cui:
π£(π‘) = π π(π‘) = π0π (1 β πβπ‘π) = βππ (1 β πβππ‘) = π£0(1 β πβπ‘π) (7) Per π‘0βͺ π, possiamo sviluppare in serie e, approssimando al primo ordine, si ha:
π£(π‘0βͺ Ο) β π£(π‘0) + π£Μ(π‘0)(π‘ β π‘0) =π£0 π (πβπ‘π)
π‘=π‘0
(π‘ β π‘0) =π£0
π π‘ = βππ
πΏ π π‘ = βππ
πΏ πΌ(π‘) (8)
Quindi non ci resta che calcolare i coefficienti di mutua e auto induzione del circuito. Per trovare il coefficiente di mutua induzione π, consideriamo la seguente:
πππ= βπΞ¦π
ππ‘ = βπππΌ(π‘)
ππ‘ (9)
Consideriamo il seguente sistema:
Calcoliamo il flusso del campo concatenato al filo attraverso gli avvolgimenti del solenoide, si ha:
Ξ¦π= β« π΅βββββ β πΜπππ
π
= π΅ππππ2 (10)
Questa Γ¨ vera nellβipotesi in cui π βͺ π (possiamo considerare costante il campo allβinterno di ciascun avvolgimento del solenoide). Il modulo del campo Γ¨ dato dalla seguente:
β« π΅βββββ β πππ βββ
π
= π0πΌ(π‘) βΊ π΅π2ππ = π0πΌ(π‘) βΊ π΅π=π0πΌ(π‘)
2ππ (11)
Quindi si ha:
Ξ¦π=π0πΌ(π‘)
2ππ πππ2=π0ππ2πΌ(π‘)
2π (12)
Inserendo lβEq. (12) che abbiamo appena ricavato nellβEq. (9), si ha:
βπ0ππ2 2π
ππΌ(π‘)
ππ‘ = βπππΌ(π‘)
ππ‘ βΊ π = π0ππ2
2π (13)
Analogamente per trovare il coefficiente di autoinduzione πΏ:
πππΏ= βπΞ¦πΏ
ππ‘ = βπΏππ(π‘)
ππ‘ (14)
Quindi:
Ξ¦πΏ= β« π΅ββββ β πΜπππΏ
π
= π΅πΏπππ2 (15)
Mentre il campo nel solenoide Γ¨ dato dalla seguente:
5
β« π΅ββββ β πβπΏ ββββ
β
= π0ππ(π‘) βΊ π΅πΏ2ππ = π0ππ(π‘) βΊ π΅πΏ=π0ππ(π‘)
2ππ (16)
Quindi, per confronto, si ricava:
πΏππ(π‘)
ππ‘ = πππ2π0π 2ππ
ππ(π‘)
ππ‘ β πΏ =π0π2π2
2π (17)
Inserendo i coefficienti che abbiamo ricavato nellβEq. (8), si ha:
π£(π‘0βͺ Ο) β βπ0ππ2 2π
2π
π0π2π2π πΌ(π‘) = βπ
ππΌ(π‘) (18)
4. Onde elettromagnetiche
Unβonda elettromagnetica piana polarizzata linearmente si propaga nel vuoto nel verso positivo dellβasse π₯ di un opportuno riferimento. Allβistante π‘ = 0, il campo elettrico dellβonda ha lβespressione πΈ(π₯, 0) = π΄πβπ₯2/ π2, con π΄ e π costanti. Unβasticciola conduttrice di lunghezza π Γ¨ disposta in modo da formare un angolo π con il vettore campo elettrico dellβonda ad unβascissa π·.
Si calcoli la f.e.m. nellβasticciola allβistante π‘β. (π΄ = 1π
π, π = 400 π, π = 1 π, π· = 1 ππ, π‘β= 2 ππ , π = 30Β°)
Soluzione
Per trovare la f.e.m. indotta, conviene partire dalla sua espressione in termini del campo elettrico πΈβ
associato allβonda, cioΓ¨:
ππ = β« πΈβ β ππβββ
ππππ‘ππππ
(1) Scelto un sistema di riferimento con lβasse π₯ nella direzione di propagazione dellβonda, il campo elettrico giace nel piano π¦π§ e la sua componente nel piano Γ¨ del tipo:
πΈ(π₯, π‘) = π΄πβ
(π₯βππ‘)2
π2 (2)
PoichΓ© propaga nel verso positivo dellβasse π₯. Ponendo π₯ = π· e π‘ = π‘β, diventa:
πΈβ(π·, π‘β) = π΄πβ
(π·βππ‘β)2
π2 (3)
Tornando allβEq. (1), si ha:
ππβ= β« πΈβ β(π·, π‘) β ππβββ
ππππ‘ππππ
= β« πΈβ(π·, π‘)ππ cos π
ππππ‘ππππ
= ππΈβ(π·, π‘) cos π = ππ΄πβ(π·βππ‘
β)2
π2 cos π (4)
Inserendo i valori numerici, si ha:
ππβ=β3ππ΄ 2π =β3
2π π = 0.32 π (5)