R
Riiccoonnoosscciimmeentntooeededetteerrmmiinnaazziioonnee s
sffeerree ee
cciirrccoonnffeerreennzzeenenelllloossppaazziioo
P
Poossiizziioonniipipiaannoo--sfsfeerraa P
Piiaannoottaannggeenntteeadadununaasfsfeerraaiinnununptptoo
RoRottaazziioonnee didipupunnttii aattttorornnooaarerettttee
Rosalba Barattero
ESERCITAZIONE N.11 14 maggio 2008
ESERCIZIO 1.(CONTINUAZIONE DALL’ESERCITAZIONE PRECEDENTE)
Riconoscimento di circonferenze nello spazio
Sia data C :
¯®3xx2 +−y4y2 ++z152 −=20x −4y −4=0 ::Sπ.
a) provare che C è una circonferenza b) trovare centro e raggio di C .
1. Sfera di centro C(a
1, a
2, a
3) e raggio R ≥0 è per def. l’in- sieme delle soluzioni dell’equazione
(x- a
1)
2+(y- a
2)
2+(z- a
3)
2= R
2S: x
2+ y
2+ z
2-2x-4y-4=0 . Completiamo i quadrati : (x
2-2x+1
2-1
2)+(y
2-4y +2
2-2
2)+ z
2-4 =0
S: (x-1)
2-1 + (y-2)
2-4 + z
2-4 =0 S: (x-1)
2+ (y-2)
2+ z
2=9
S è la sfera di centro C(1,2,0) e raggio R=3
Per provare che C è una
circonferenza occorre verificare che:
1. S è una sfera, π è un piano 2. d(C, π) <R
(x-1)
2(y-2)
22. Occorre ora verificare che sia d(C, π)<3 , ossia la distanza del centro C(1,2,0) dal piano π: 3x-4y+15=0 sia minore del raggio della sfera, in tal caso π∩S = C con C circon-
ferenza.
d(C, π ) =d(C,Q)
con Q P.O. di s su π: Q= π ∩ s s: retta per C di vettore dir.
N
π=(3,-4,0)
s:
°¯
°®
+
=
− +
= +
=
t z
t y
t x
) 0 ( 0
) 4 ( 2
) 3 ( 1
Q:
°°
¯
°°
®
= +
−
=
−
= +
=
0 15 4 3
0 4 2
3 1
y x z
t y
t x
°°
¯
°°
®
= + +
− +
=
−
= +
=
0 15 16 8 9 3
0 4 2
3 1
t t
z t y
t x
°°
°
¯
°°
°
®
=
= +
=
−
= +
=
5 -2 t 0 10 25
0 4 2
3 1
t z
t y
t x
Q:
°°
°
¯
°°
°
®
=
= +
=
=
−
=
0 5 18 5 2 8
5 -1 5 1 6
z y x
π
C
Q
s
C
N
πd(C,Q) =
05 2 18 5 1 1
2 2
¸ +
¹
¨ ·
©§ −
¸ +
¹
¨ ·
©§ +
= 2 < 3 OK !
N.B. Qui Q=C1 centro della circonferenza sezione di S con π
b) trovare centro C
1e raggio r di C .
r
2+[d(C,C
1)]
2=R
2 sostituendo si ha: r
2=9-4 =5
r= 5
- C
1è la P.O. di C su π : già trovato !
C
1=
¸¹
¨ ·
©§ − ,0 5 ,18 5 1
- r è t.c. r
2+[d(C,C
1)]
2=R
2ESERCIZIO 2.
Piani tangenti/esterni a sfere Sia S la sfera di equazione cartesiana x
2+y
2+z
2+2y=0.
a) Determinare il piano tangente ad S in P(0,-2,0).
b) Verificare che il piano π: x+2y-z+10=0 è esterno ad S e determinare la sfera S
∗riflessa di S rispetto a π.
a) Controlliamo che il punto P(0,-2,0) ∈S : sì !
Completiamo i quadrati per determinare centro e raggio di S : x
2+y
2+z
2+2y=0.
x
2+(y
2+2y)+z
2=0 x
2+[(y
2+2y+1)-1]+z
2=0
S: x
2+ (y+1)
2+z
2=1 S ha centro C(0,-1,0) e raggio R=1
Un piano π è tangente ad una sfera se la distanza del centro della sfera dal piano π è uguale al raggio della sfera. In tal caso la sfera e il piano si intersecano in un solo pto.
Poiché conosciamo il pto di contatto, π è il piano passante per P(0,-2,0) con vettore normale N=C-P = (0,1,0) : π: 0(x-0)+1(y+2)+0(z-0)=0
π:y+2=0
b) π: x+2y-z+10=0 è esterno alla sfera ⇔ d(C, π)>R
S=1 Occorre trovare la P.O. Q di C su π :
°°
¯
°°
®
= +
− +
−
= +
−
= +
=
0 10 2
0 2 1 0
z y x
t z
t y
t x
… Q
¸¹
¨ ·
©
§− − 3 ,4 3 , 11 3 4
Ora d(C, π)=d(Q,C) =
96 >9 1 π esterno ad S.
Il pto medio M del segmento C
SC
S*coincide con …
Risposta : S
∗:
38 193 38 12 2
2
=
¸¹
¨ ·
©§ − +
¸¹
¨ ·
©
§ + +
¸¹
¨ ·
©
§x + y z
S* ha stesso raggio di S.
Il centro di S* è
il riflesso del
centro di S.
ESERCIZIO 3.
Determinazione di circonferenze nello spazio Siano dati nello spazio reale R
3i tre pti P(0,0,1), Q(0,1,1), S(1,1,1).
a) Verificare che per P, Q, S passa una ed una sola circonferenza.
b) Determinare due distinte rappresentazioni cartesiane della circonferenza C passante per P, Q, S.
L’esercizio è l’equivalente dell’esercizio 3. ( Eserc. N.10) nello spazio, anziché nel piano. Vediamo le variazioni che comporta !
a) P(0,0,1), Q(0,1,1), S(1,1,1) sono allineati ? P-Q = (0,-1,0) , S-Q=(1,0,0) : P-Q, S-Q L.I.
P,Q,S non allineati Allora per P, Q, S passa una ed una sola circonferenza, giacente nel piano π di P,Q,R.
b) π passante per 3 pti non allineati
A(a1, a2, a3), B(b1, b2, b3), C(c1, c2, c3):
(cfr.Esercitazione N.8, pag.6 )π:
03 3 2 2 1 1
3 3 2 2 1 1
3 2
1
=
−
−
−
−
−
−
−
−
−
a c a c a c
a b a b a b
a z a y a x
00 1 0
0 0
1
1 0
0
=
−
−
−
− y z
x
π: z=1
In alternativa al determinante si può individuare
π
come il piano per un pto di data giacitura …Dunque π: z=1.Sorpresa ? !… i tre pti P,Q,S hanno tutti la stes- sa quota z=1, quindi stanno necessariamente nel piano z=1 !
• Ora siamo sul piano π che contiene P, Q, S
Nell’esercizio svolto nel piano R
2la situazione era quella della figura:
Nel piano l’asse di un segmento è una retta, la retta passante per il pto medio M di PQ e perpendicolare a PQ.
Nello spazio il luogo dei pti equidistanti dagli estremi di un segmen- to è un piano (detto piano-asse): il piano passante per il pto medio del segmento e ad esso perpendicolare.
L’intersezione del piano asse α con π è l’asse del segmento PQ nel pianoπ e così π∩β è l’asse del segmento QS in π.
L’asse di un segmento in R2, R3è il luogo dei pti equidistanti dagli estremi del segmento.
Nel piano il centro C, essendo equidistante dai 3 pti P, Q, S, sta su entrambi gli assi ed è quindi l’intersezione dell’asse h del segmento PQ con l’asse k del segmento QS.
Nello spazio il centro C, essendo equidistante dai 3 pti P, Q, S, sta su entrambi i piani assi e quindi sta sulla retta α∩β, ma C sta anche suπ, quindi C=α∩β∩π.
La circonferenza
C
può essere rappresentata in infiniti modi:intersezione di una sfera che la contiene con il piano π.
Una sfera contenente
C
ha il centro V sulla retta α∩β ( luogo dei pti equidistanti da P, Q, S) che è ⊥ al piano π in C.• Se V coincide con C allora abbiamo la sfera di cui
C
è la circonfe- renza di raggio massimo, ″equatore″ ( centro e raggio della sfera coincidono con centro e raggio della circonferenza).• Se V ≠ C abbiamo una sfera di cui
C
è un ″parallelo″ non equa- toriale.Iniziamo quindi a determinare α eβ.
α : piano per M=
2 Q P+
, ortogonale a P-Q
P(0,0,1), Q(0,1,1), P-Q=(0,-1,0) = N
αM= 2 Q P+
= (0, 2 1,1)
α : (X-M) ⋅
N
α=0
(x-0,y- 2
1,z-1)⋅
(0,-1,0)=0
α : y-21=0β : piano per N=
2 S Q+
, ortogonale a S-Q
Q(0,1,1),S(1,1,1), S-Q=(1,0,0) = N
βN=
2 S Q+
=(2 1,1,1)
β : (X-N) ⋅
N
β=0
… β : x-21=0
Ora la retta α∩βè:
°°
¯
°°®
=
−
=
− 2 0 1 2 0 1
x y
.
Scegliamo un pto di α∩β, ad esempio V ¸
¹
¨ ·
©
§ ,0 2 ,1 2
1 , V∉π e lo conside- riamo centro di una sfera Fcontenente
C .
In tal caso il raggio di F è la distanza di V da uno qualsiasi dei tre pti P, Q, S : VP= 21 2 12¸2+( )−12 = 23
¹
¨ ·
© +§
¸¹
¨ ·
©
§ .
In definitiva
C
=F ∩π :°¯
°®
=
−
= +
¸¹
¨ ·
©
§ − +
¸¹
¨ ·
©
§ − 0 1
2 3 2
1 2
1 2
2 2
z
z y
x .
Invece per rappresentare
C
tramite la sfera di cuiC
è equatore,determiniamo C : α∩β∩π :
°°
°
¯
°°
°
®
=
=
=
1 2 1 2 1
z y x
C(
2 1,
2 1,1)
Raggio della circonferenza
C
è la distanza del suo centro C da uno dei tre pti, ad esempio r = d(C,P) =2 2
2 1 2
1 ¸
¹
¨ ·
© +§
¸¹
¨ ·
©
§ =
2 1
Ora la circonferenza C si può rappresentare, in modo diverso da prima, come intersezione del piano π con la sfera di cui C è l’equatore
C :
( )°¯
°®
=
−
=
− +
¸¹
¨ ·
©
§ − +
¸¹
¨ ·
©
§ − 0 1
2 1 1 2
1 2
1 2
2 2
z
z y
x
.
ESERCIZIO 4.
Rotazione di un pto attorno ad un asse Siano dati la retta r:
¯®
=
=
−
− 1
0 3 x
z
y
e il pto P(2,0,1).
Determinare una rappresentazione cartesiana della circonferenza descritta dalla rotazione di P attorno ad r.
r:
¯®=
=
−
− 1
0 3 x
z
y
D(r) :
¯®
=
=
− 0
0 x
z y
D(r)=<(0,1,1)>
u
r=(0,1,1).
P (P∉r) descrive una circonferen- zaC , con centro C sull’asse di rotazione, giacente sul piano π passante per P e ⊥ all’asse.
C è la P.O. di P su r , ma per rappresentare C non è indi- spensabile determinarlo ! C : S∩π con S sfera di centro un pto V qualsiasi dell’asse e raggio VP.
Possiamo scegliere N
π=u
r=(0,1,1) e il piano π per P(2,0,1), con vettore normale N
πè :
a(x-x
0)+b(x-x
0)+c(x-x
0)=0
0(x-2)+1(y-0)+1(z-1)=0 π: y+z-1=0
Scegliamo ora V sulla retta r:
¯®
=
=
−
− 1
0 3 x
z
y
, ad.es. V(1,3,0)
(*)Ora calcoliamo d(P,V), con P(2,0,1) : d(P,V) =
1+9+1=
11Sfera di centro V e raggio d(P,V) : S: (x-1)
2+(y-3)
2+z
2= 11
Quindi C : S ∩π :
¯®
=
− +
= +
− +
−
0 1
11 )
3 ( ) 1
( 2 2 2
z y
z y
x
(*)Si osservi che in questo caso V∉π: y+z-1=0; se si fosse scelto V=(1,2,-1), si poteva notare che essendo il pto
V= r∩ π , V coincide con C= P.O. di P su r, ossia il centro e il raggio della sfera coincidono con il centro e il raggio della circonferenza ( ′equatore′ )
ESERCIZIO 5.
Superfici di rotazione
a) Sia L la linea di rappresentazione parametrica :
°¯
°®
−
= +
=
−
= t t z
t y
t x
2 1 2
2
2
al variare di t in R. Determinare una
rappresentazione cartesiana della superficie ottenuta facendo ruotare la linea L attorno alla retta q:
¯®
=
= 0
0 z
y
.
b) Sia s la retta :
¯®
=
= 0 0 y
x
. Determinare una rappresenta- zione cartesiana della superficie generata dalla rota- zione di s attorno alla retta r:
°¯
°®
−
=
−
=
= t 1 z
t y
t x
e stabilire di che superficie si tratta.
a)
…continua alla prossima eserc.
SUPERFICIE DI ROTAZIONE: luogo delle circonfe- renze descritte al variare di P∈L attorno all’asse . Ogni circonferenza
- giace sul piano per P , ⊥ asse - ha il centro
sull’asse ( vedi es. prec.)