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Forza elettrostatica e campo elettrico

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Academic year: 2021

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(1)

Forza elettrostatica e campo elettrico

Testo di riferimento:

•  “Elementi di Fisica”, Mazzoldi, Nigro, Voci

a.a. 2017-2018

(2)

Dal programma

o  Carica elettrica. Struttura elettrica della materia. Forza di Coulomb. Campo

elettrostatico. Linee di forza del campo

Elettrostatico. Moto di una carica in campo elettrostatico. Sistemi di cariche puntiformi.

Esperienza di Millikan. Lavoro elettrico e

Potenziale Elettrostatico: Lavoro della forza elettrica: definizione di tensione e differenza di potenziale. Potenziale elettrostatico. Energia potenziale elettrostatica. Il campo come

gradiente del potenziale. Superfici

equipotenziali. Dipolo elettrico e forza su un

(3)

Carica elettrica

o  Prime esperienze relative alla forza elettrica note già dall’antichità:

n  ambra, ebanite ed altri materiali, strofinati con panno di lana acquistano la proprietà di attrarre corpuscoli leggeri quali granelli di polvere e pagliuzze (es. di ferro).

o  Oggi conosciamo la struttura elettrica della materia

n  elettroni e nuclei, costituiti da protoni (e neutroni, senza carica)

Leggete con attenzione i paragrafi 1.1 ed 1.2 del Mazzoldi

(4)

Due tipi di carica elettrica

(5)

Elettroscopio a foglie

o  primo strumento per rilevare e

riconoscere lo stato (relativo) di carica elettrica

n  se viene “calibrato” à elettrometro

o  equivalente alla “bilancia” (massa) o dinamometro (forza)

(6)

Conduttori ed isolanti

o  studieremo meglio più avanti le proprietà dei coonduttori e degli isolanti

(“dielettrici”).

(7)

Induzione elettrostatica

avviciniamo un corpo carico (positivamente) ad un

elettroscopio

o  le cariche negative

(elettroni) del metallo si avvicinano al corpo carico o  all’altra estremità resta un

difetto di elettroni (carica netta positiva)

Questo processo di separazione di carica, proprio dei

conduttori, è noto come

induzione elettrostatica

(8)

Induzione elettrostatica

Possiamo facilmente rendere carico (positivamente o negativamente) un

conduttore grazie al fenomeno dell’induzione elettrostatica

o  processo della figura in basso, nella sequenza a,b, c, d

- - - - - -

(9)

La legge di Coulomb

o  già spiegata quando abbiamo studiato la legge di Newton della gravitazione universale

o  La legge di Coulomb ha stessa identica forma

n  differenza: due tipi di cariche elettriche (mentre la massa è solo “positiva”)

F = − ! γ m

0

m r

2

u !

r

!

F = k q

0

q r

2

u !

r

G(P) = − ! γ m r

2

u !

r

F = −! γ mM r2

u!r

E(P) = k ! Q r

2

u !

r

gravitazione elettrostatica

forza

campo

(10)

La legge di Coulomb

o  molto più semplice testare la legge di Coulomb in laboratorio rispetto alla legge di gravitazione

universale (esperienza di Cavendish)

o La forza elettrica è molto più intensa della forza gravitazionale

F = k ! q

1

q

2

r

2

u !

r

(11)

Unità di misura

o Per descrive i fenomeni elettrici (e magnetici) bisogna introdurre una nuova unità di misura fondamentale

o  A noi ora servirebbe l’unità di carica elettrica.

o Come in meccanica (es. Forza e massa), la scelta non è univoca.

o Nel sistema internazionale si introduce, per ragioni pratiche (di riproducibilità), l’unità di misura della corrente elettrica: l’Ampere (A)

o  Per ragioni didattiche, definiremo la corrente elettrica più avanti.

o  La carica elettrica diventa una unità derivata.

o  In ogni caso all’unità di carica elettrica, nel sistema internazionale, si da un nome: il Coulomb (C)

o  il Coulomb è la carica trasporta da una corrente di un Ampere in un secondo

(12)

La legge di Coulomb

F = k ! q

0

q r

2

u !

r

!

E(P) = k Q r

2

u !

r k=8.9875Ÿ109 N m2/C2

k = 1 4 πε

0

F = ! 1 4 πε

0

q

0

q r

2

u !

r

!

E(P) = 1 4 πε

0

Q r

2

u !

r

ε

0

= 1

4 π k = 8.8542 ⋅10

−12

C

2

Nm

2

(13)

Campo elettrostatico

o  Useremo molto il concetto di campo

n  forza sentita da una carica di prova q0 diviso il valore della carica di prova

o  vale anche per la forza

elettrostatica, e quindi per il campo elettrostatico, il principio di sovrapposizione

F =! ! Fi

= 4πε1

0

q0qi ri2

u!i

= q0 4πε1

0

qi ri2

u!i

E =! F!

q0 = 1 4πε0

qi ri2

u!i

(14)

Campo elettrostatico

F =! ! Fi

= 4πε1

0

q0qi ri2

u!i

= q0 4πε1

0

qi ri2

u!i

E =!

F!

q0 = 1 4πε0

qi ri2

u!i

(15)

Unità di misura di E

E =! F!

q0 = 1 4πε0

qi ri2

u!i

[E]=N/C

Più avanti vedremo che spesso si può usare un’altra unità di misura:

[E]=V / m

V=Volt (unità di misura del potenziale elettrico)

(16)

Distribuzioni continue di carica

o  La carica elettrica può essere distribuita continuamente

n  in un volume: ρ = dq/dV [C/m3]

o  densità volumetrica di carica

n  su una superfice: σ = dq/dS [C/m2]

o  densità superficiale di carica

n  su una linea: λ = dq/dl [C/m]

o  densità lineare di carica

(17)

Esempio 1.6

o  Campo elettrostatico di un anello carico

dEx(x) = λdl

4πε0r2 cosθ

E(x) =! λ cosθu!x

4πε0r2 0 dl

l

= 4λπεcosθ

0r2 2πRu!x

r2=R2+x2 e cos θ= x /√(R2+x2 )

E(x) =! q 4πε0

x R2 + x2

( )

3 2

u!x Considerare il limite per x >> R

(18)

Esempio 1.7

o  Campo elettrostatico di un disco carico

d !

E(x) = σ x 2ε0

rdr r2 + x2

( )

32

u!x =

= qx 2πε0R2

rdr r2 + x2

( )

32

u!x

E(x) =! σ x! ux 2ε0

rdr r2 + x2

( )

3/2

0 R

= 2σε

0

1− x

x2 + R2

! ux

x>0:

(19)
(20)

Esempio 1.8

o  Campo elettrostatico di due piani indefiniti

(21)

Linee di forza del campo elettrico

o  le linee di un campo di forza sono quelle linee che, in ogni loro punto, danno la direzione della forza in quel punto

o  le linee di un campo sono quelle linee che, in ogni loro punto, danno la

direzione del campo in quel punto

o  inoltre, la densità delle linee (intorno ad un punto) esprime l’intensità della forza o del campo in prossimità di quel punto

Una linea di forza, in ogni suo punto, è tangente e concorde al campo (elettrostatico) in quel punto

(22)

Linee di forza del campo elettrico

Una linea di forza, in ogni suo punto, è tangente e concorde al campo (elettrostatico) in quel punto Le linee di forza si addensano dove l’intensità del campo è maggiore

Le linee di forza non si incrociano mai

Le linee di forza hanno origine nelle cariche positive e terminano sulle cariche negative

(23)

Linee di forza del campo elettrico

(24)

Linee di forza del campo elettrico

(25)

Linee di forza del campo elettrico

(26)

Moto di una carica in campo elettrostatico

o  F = m a à qE = ma à

a=dr

2

/dt

2

=q/m E

Esempio 1.9

(27)

Esperienza di Millikan

o  solo cenni

v

Δq

= v

o

ΔqE 6 πη r

v0 è la velocità di caduta per sola gravità, quindi in assenza di

campo o di carica elettrica

η rappresenta la viscosità del mezzo

Δq rappresenta la carica

catturata dalla gocciolina Si trova che Δq = ne

(28)

Lavoro elettrico, tensione, potenziale

o  E=F/q

o

à F=q

0

E

o  Il lavoro elementare vale

dW = FŸds = q

0

EŸds =q

0

E cosθ o  Il lavoro per uno spostamento

finito vale:

W = dW

C1

= q0 E ⋅ d! s!

C1

(29)

Concetto di “Potenziale”

o  Anziché usare la forza, conviene servirsi del campo E o  Anche per il campo si può introdurre il concetto di

“campo conservativo”

o  Il campo elettrostatico è conservativo

n  ovvio: tra forza e campo, l’unica differenza è la costante q0

o  La quantità corrispondente all’energia potenziale è detta potenziale e si misura in Volt

F = ! 1 4 πε

0

q

0

q r

2

u !

r

E

P

= U

P

= 1 4 πε

0

q

0

q r

V

P

= 1 4 πε

0

q r E = ! 1

4 πε

0

q r

2

u !

r

Forza [N]

Campo

elettrostat.

[N/C=Vm]

Energia potenziale [J]

Potenziale elettrostat.

[J/C=V]

(30)

Forza elettrostatica

o  Nota: abbiamo dimostrato che la forza (od il campo) elettrostatico è conservativo riferendoci alla carica

F = ! 1 4 πε

0

q

0

q r

2

u !

r

U

P

= 1

4 πε

0

q

0

q r

Forza [N]

Energia potenziale [J]

W = !

F ⋅ d ! s

A B

= −ΔU = − U (

B

−U

A

) = U

A

−U

B

(31)

Potenziale elettrostatico

o  Il campo elettrico è di tipo conservativo solo in condizioni statiche

n  cariche ferme à elettrostatica

o  In generale, il campo elettrico non è conservativo

V

P

= 1 4 πε

0

q r E = ! 1

4 πε

0

q r

2

u !

r

Campo

elettrostat.

[N/C=Vm]

Potenziale elettrostat.

[J/C=V]

E ⋅ d ! ! s

A B

= −ΔV = − V (

B

−V

A

) = V

A

−V

B

(32)

Circuitazione

o  L’integrale di linea, lungo una linea

chiusa, di un campo vettoriale è detto circuitazione

Esempio: circuitazione del campo elettrico

E ⋅ d ! !

"∫ s

(33)

Circuitazione di forza

o  Nel caso di una forza, possiamo

ovviamente considerare la circuitazione

o  Se la forza è conservativa, la sua circuitazione è zero per qualunque

percorso chiuso (parto da un punto e ritorno nello stesso punto)

F ⋅ d ! ! s

"∫

C

= dW

"∫

C

= W

F ⋅ d ! ! s

"∫

C

= dW

"∫

C

= −ΔE

potenziale

= 0

(34)

Forza elettromotrice

o  torniamo al caso più generale (non siamo in condizioni statiche)

o  definiamo la forza elettromotrice (f.e.m.), lungo un dato percorso chiuso C, il risultato della circuitazione del campo E lungo C

ε = !

E ⋅ d ! s

"∫

C

La relazione equivalente, usando la forza anziché il campo è:

[ε]=V

! ! ! !

(35)

Campo elettrostatico: sommario

E ⋅ d ! ! s

A B

= −ΔV = − V (

B

−V

A

) = V

A

−V

B

E ⋅ d ! ! s

"∫

C

= 0

W = !

F ⋅ d ! s

A B

= −ΔU = − U (

B

−U

A

) = U

A

−U

B

F ⋅ d ! s !

"∫

C

= 0

ΔU = q

0

ΔV

[U]= J [W]= J

[V]=V = J/C

(36)

Potenziale elettrostatico

o  Per la carica puntiforme q, conosciamo già il risultato,

perché abbiamo fatto il conto analogo nel caso della forza gravitazionale

n  differenze: màq ; m0à q0 ; γ à k=1/4πε0

VB −VA = q

4πε0rB

q 4πε0rA E =! q

4πε0r2 u!

(37)

Potenziale elettrostatico

VB −VA = q

4πε0rB

q 4πε0rA E =! q

4πε0r2 u!

Ue(B) −Ue(A) = q0q

4πε0rB

q0q 4πε0rA

V (r) = − !

E

r ⋅ ds =! 4πεq 0r U(r) = q0V (r) = −q0 !

E

r ⋅ ds =! 4qπε0q 0r

(38)

Potenziale elettrostatico

VB −VA = qi 4πε0rB,i

i

4πεqi

0rA,i

i

o  l’estensione al caso di n cariche puntiformi è immediato

n  principio di sovrapposizione

W = −q0

(

VB −VA

)

= −⎜⎜

q0qi

q0qi

⎟⎟ = −.ΔUe

(39)

Potenziale elettrostatico

o  l’estensione al caso di carica distribuita con continuità è anch’essa ovvia (dq=ρ dV)

n  principio di sovrapposizione

V (P) =

dV = 4πε1

0

dq

r Ue(x, y, z) = q0V (x, y, z)

(40)

Energia potenziale elettrostatica

o  Sino ad ora abbiamo considerato l’energia potenziale della sola carica q0

o  Ha senso chiedersi qual è l’energia dell’intero sistema di cariche

o  Consideriamo prima 2 sole cariche

L’energia potenziale del sistema è pari al lavoro che deve compiere una forza esterna per portare una delle due cariche da una grande distanza

(41)

Energia potenziale elettrostatica

o  Sino ad ora abbiamo considerato l’energia potenziale della sola carica q0

o  Ha senso chiedersi qual è l’energia dell’intero sistema di cariche

o  Consideriamo n cariche:

Ue(sistema) = 1 2

qiqj 4πε0ri, j

i≠ j

Se aggiungiamo la carica di prova q0, l’energia potenziale di q0 è

Ue(q0) = q0qi

4πε0ri

i=1 n

L’energia totale è U (sistema) +U (q )

(42)

Esempio 2.2

o  Calcolare l’energia potenziale

elettrostatica delle tre cariche q

1

, q

2

e q

3

o  Calcolare il lavoro W necessario per

portare q

0

(inizialmente all’infinito) al

centro del triangolo

(43)

Moto di una carica (q

0

)

o  Il campo elettrostatico è conservativo

o  si conserva l’energia

ΔEk = 12 mvB2 12 mvA2 = W

W = −ΔUe = −[Ue(B) −Ue(A)] = −(q0VB − q0VA)

12 mvA2 + q0VA = 12 mvB2 + q0VB

l’energia vale dunque e si conserva E = Ek +Ue = 12 mv2 + q0V

(44)

Il campo come gradiente del potenziale

o  Noto il campo, posso calcolare il potenziale (o meglio, le differenze di potenziale):

o  È vero anche il viceversa: noto il potenziale (e le sue derivate rispetto allo spazio), posso

ricavarmi il potenziale.

n  Per dimostrarlo rigorosamente ci vuole la matematica che farete l’anno prossimo

o  derivate parziali E ⋅ d! !

r

A B

= −ΔV = − V( B −VA)= VA −VB

“spostamento” tra due punti A e B molto vicini: dr = dx ux +dy uy + dz uz

E ⋅ d! !

r = −dV

(45)

Il campo come gradiente del potenziale

E ⋅ d! ! r

A B

= −ΔV = − V( B −VA) = VA −VB

Ex = −∂V

∂x , Ey = −∂V

∂y , Ez = −∂V

∂z !

E ⋅ d!

r = −dV

Si introduce un simbolo (operatore “nabla”) che permette di

scrivere le tre relazioni di sopra in modo più compatto: il “gradiente”

∇ = (!

∂x,

∂y,

∂z) componenti cartesiane

∇ =! ! ux

∂x + ! uy

∂y + ! uz

∂z somma coi versori

E=-! !

∇V = (−∂V

∂x , − ∂V

∂y , − ∂V

∂z ) Altro modo: E = - grad V

(46)

Il campo come gradiente del potenziale

E ⋅ d! ! r

A B

= −ΔV = − V( B −VA) = VA −VB

E ⋅ d! !

r = −dV

E=-! !

∇V = (−∂V

∂x , − ∂V

∂y , − ∂V

∂z )

E = - grad V

dV = −!

E ⋅ d! r=!

∇V ⋅ d! r VB −VA = − !

E ⋅ d!

A r

B = A ∇V ⋅ d! !r

B teorema del gradiente

(47)

Potenziale di un anello carico

o  Esempio 2.6

V = λ 4πε0

dl

r = λ42πεπR

0r = q

4πε0 R2 + x2

Ex = −∂V

∂x = qx

4πε0

(

R2 + x2

)

3/2

Ey = −∂V

∂y = 0 , Ez = −∂V

∂z = 0

(48)

Potenziale di un disco carico

o  Esempio 2.7

dV (x) = dq

4πε0 r2 + x2 = 2πσrdr

2ε0 r2 + x2 = σ 2ε0

rdr r2 + x2 V (x) = dV

0

R = 2σε 0

rdr

r2 + x2 =

0

R 2σε 0

R2 + x2 − x

( )

∂V σ x

V (x >> R) = q 4πε0x

(49)

Potenziale tra due piani infiniti

o  Esempio 2.8

V (x) = V1 σ

ε0 (x − x1) V1 −V2 = ΔV = σ

ε0 h

V1 V2

(50)

Superfici equipotenziali

o  Superficie equipotenziale è una superfice dello spazio nei cui punti il potenziale elettrostatico ha lo stesso valore: V(x,y,z)=cost

n  per un punto passa una ed una sola superficie equipotenziale

n  le linee di forza sono in ogni loro punto ortogonali alle superfici equipotenziali

(51)

Il dipolo elettrico

o  si definisce “momento del dipolo elettrico” il vettore p=qa

n  a va dalla carica negativa a quella positiva

V (P) = q 4πε0

1 r1 1

r2

⎟ = q 4πε0

r2 − r1 r1r2 r2 − r1 = a cosθ , r1r2 = r2

se r>>a

V (P) = qa cosθ 4πε0r2 =

p cosθ 4πε0r2 =

p ⋅! ! ur 4πε0r2

Ex = −∂V

∂r = 2 p cosθ 4πε0r3 Eθ = −1

r

∂V

θ =

psinθ 4πε r3

E =! p

4πε0r3

(

2 cosθu!r + sinθu!θ

)

(52)

Il dipolo elettrico

o  Sull’asse del dipolo:

E =! p

4πε0r3

(

2 cosθu!r + sinθu!θ

)

E =! 2 ! p 4πε0r3

o  Nel piano mediano: E =!

p! 4πε0r3

(53)

La forza sul dipolo elettrico

o  Consideriamo un campo uniforme:

n  le due forze formano una coppia

! F

1

= −q !

E , !

F

2

= q !

! E

M = !

r

1

× !

F

1

+ !

r

2

× !

F

2

= !

r

2

− ! r

1

( ) × F !

2

=

= q !

a × !

E = !

p × ! E

Il lavoro del campo per ruotare il dipolo dall’angolo θi all’angolo θf vale:

W = M d θ

θi θf

= − pE

θi

sin θ d θ

θf

= pE cos θ

f

− pE cos θ

i

M = −pE sin ! θ u !

z

W = pE cos θ

f

− pE cos θ

i

= −[U

e

( θ

f

) −U

e

( θ

i

)]

U

e

( θ ) = −pE cos θ

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