CENNI DI NEUROLOGIA
Docente: Osvaldo Di Nardo
TRATTEREMO…
• Anatomia del sistema nervoso
• Fisiologia sistema nervoso
• Principali patologie - Ictus e TIA
- Epilessia e convulsioni - Sclerosi Multipla e SLA
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ANATOMIA NERVOSA
COS’È L’ANATOMIA
Scienza che studia la conformazione e la struttura degli esseri
viventi.
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SISTEMA NERVOSO
Per apparato - sistema intendiamo l’insieme degli
organi e dei tessuti che svolgono in sincrono una
funzione finale
ANATOMIA NERVOSA
IL NEURONE
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ANATOMIA NERVOSA
IL NEURONE Guaina mielinica
ANATOMIA NERVOSA
IL NEURONE
TIPI DI NEURONI
Neurone di senso: percezione
Neurone di moto: movimento
Neurone associativo: collegano
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ANATOMIA NERVOSA
IL NEURONE
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
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S.N.C.
ANATOMIA
VISIONE GENERALE
S.N.C.
ANATOMIA
ENCEFALO
Cervello
Tronco Encefalico
Cervelletto
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S.N.C.
ANATOMIA
CERVELLO
Telencefalo
S.N.C.
ANATOMIA
CERVELLO Telencefalo
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S.N.C.
ANATOMIA
CERVELLO Visione laterale
S.N.C.
ANATOMIA
CERVELLO Sezione interna
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S.N.C.
ANATOMIA
CERVELLETTO
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S.N.C.
ANATOMIA
TRONCO ENCEFALICO
S.N.C.
ANATOMIA
TRONCO ENCEFALICO
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S.N.C.
ANATOMIA
TRONCO ENCEFALICO Il bulbo rachidiano
S.N.C.
ANATOMIA
MIDOLLO SPINALE
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S.N.C.
ANATOMIA
MENINGI
S.N.C.
ANATOMIA
MENINGI
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SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
S.N.P.
ANATOMIA
NERVI Cranici
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S.N.P.
ANATOMIA
NERVI Spinali
DOMANDE?
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FISIOLOGIA NERVOSA
COS’È LA FISIOLOGIA
Lo studio scientifico delle funzioni vitali degli
organismi viventi, in condizioni normali
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COMPITI DEL S.N.
• Controllo del movimento
• Controllo viscerale
• Controllo dei pensieri
• Controllo dei sensi
FUNZIONE DEL S.N.
VITA DI RELAZIONE (Sistema Somatico)
Riceve, analizza e risponde agli stimoli esterni.
Agisce sulla muscolatura striata, quella volontaria
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FUNZIONE DEL S.N.
VITA VEGETATIVA (Sistema Simpatico)
Regola i processi vitali dell’organismo, controllando le funzioni involontarie (circolazione, respiro, battito, peristalsi ecc..)
SINAPSI
Permettono il passaggio dell’informazione (impulso)
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PERCORSO DELL’IMPULSO
Sensazione
Neurotrasmettitore sensoriale Nervi spinali
Midollo spinale Encefalo Risposta
PERCORSO DELL’IMPULSO
Per i movimenti volontari, il percorso è inverso!
La richiesta parte dall’encefalo e termina al muscolo
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ARCO RIFLESSO
Azione non gestita dalla nostra volontà.
La sensazione non arriva all’encefalo.
Avviene una risposta automatica immediata dal neurone afferente a
quello efferente
DOMANDE?
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TURBE DEL SISTEMA NERVOSO
ICTUS E TIA
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ICTUS
Danno del tessuto nervoso a livello cerebrale.
Definito anche infarto cerebrale Cause di tipo vascolare (trombi ed emboli) o emorragie
ICTUS
ISCHEMIA CEREBRALE Assenza di Ossigeno a livello tessutale, a causa di un blocco
arterioso
CAUSE
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ICTUS
EMORRAGIA CEREBRALE Assenza di Ossigeno a livello tessutale, per rottura di un’arteria
con relativa perdita ematica.
CAUSE
CONDIZIONE GRAVISSIMA
ICTUS
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SEGNI E SINTOMI
Emiparesi laterale
Afasia
Disartria
Stato confusionale
Vomito a getto
Perdita d’equilibrio
Anisocoria
ICTUS
Cefalea
Rossore cutaneo
Cambio dell’atteggiamento
Incoscienza
Morte
Convulsioni
VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
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VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
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VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
In aggiunta possiamo:
Valutare l’orientamento: Fare domande di cui abbiamo la risposta certa
Dove ci troviamo? In che anno siamo? Come ti chiami? Che ore sono?...
VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
In aggiunta possiamo:
Valutare la forza e sensibilità bilaterale:
- Far stringere nelle loro mani le dita del soccorritore.
- Segno di Babinski
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VALUTAZIONE: SCALA DI CINCINNATI
ICTUS
In aggiunta possiamo:
Valutare gli occhi e lo sguardo:
- Utilizzando uno oggetto (penna, dito, luce) da seguire con gli occhi.
SEGNI CLINICI
Saturazione calante
Aumento della FC
Aumento della FR
Pressione alta
ICTUS
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Età
Genetica
Fumo e alcol (e droghe)
Stress (in condizioni alterate)
Obesità
Diabete
Aterosclerosi
PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
ICTUS
Posizione semiseduta/sdraiata
Valutazione P.V e CINCINNATI
Somministrare 02 ad alti flussi
Trasporto con urgenza in PS
PRIMO SOCCORSO
ICTUS
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ATTENZIONE ALL’ANTISHOCK!
MAI UTILIZZARLA ICTUS
TIA
Quadro sintomatologico dell’ictus ma che si risolve nel
giro di 24/48 ore.
Causato da una stenosi arteriosa
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TIA
ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO
TIA
IN AMBIENTE EXTRAOSPEDALIERO NON È DISTINGUIBILE DALL’ICTUS
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TIA
NEL DUBBIO TRATTARE SEMPRE COME SE FOSSE LA COSA PEGGIORE
CONVULSIONI ED EPILESSIA
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CONVULSIONI
Episodio di movimenti improvvisi, scoordinati ed involontari di tutti i muscoli del corpo a causa di una motivazione definita o indefinita.
CONVULSIONI
Possono insorgere in casi come:
Ictus
Epilessia
Meningite
Iperpiressia
Infezioni
Ipoglicemia
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CONVULSIONI FEBBRILI
Si manifestano entro i 5/6 anni.
Sovvengono a causa di un repentino aumento o
abbassamento della temperatura corporea nel bambino.
EPILESSIA
Affezione cerebrale caratterizzata da manifestazioni cliniche isolate e
limitate nel tempo, dette CRISI EPILETTICHE
La causa è una scarica elettrica incontrollata a livello della sostanza
grigia del cervello
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EPILESSIA
Principali cause
PRE-NATALI
- Malattie dell’embrione o feto - Scarsa ossigenazione dell’utero
- Infezioni placentari (es. toxoplasmosi) DURANTE IL PARTO
- Traumi fisici - Anossia - Infezioni
EPILESSIA
Principali cause
POST-NATALI - Traumi cranici - Neoplasie del SNC - Meningiti
- Encefaliti
- Intossicazioni esogene o endogene
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EPILESSIA
DUE EPLESSIE DIFFERENTI
Grande Male Piccolo Male
EPILESSIA
GRANDE MALE
Attacchi clonico-tonici in uno stato di
«incoscienza» da parte del soggetto.
L’attacco arriva in maniera spontanea e senza preavviso, anche il malcapitato può avvertire un’«aura epilettica»
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EPILESSIA
FASI GRANDE MALE
EPILESSIA
GRANDE MALE
Al risveglio il paziente non ricorda nulla, si sente estremamente stanco.
Possono esserci perdite di fluidi biologici
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EPILESSIA
PRIMO SOCCORSO (grande male)
DURANTE LA CRISI
Allontaniamo i pericoli
Evitiamo che si faccia del male
Monitoriamo i minuti di episodio (se dura più di 3-4 minuti chiamare MSA)
EPILESSIA
PRIMO SOCCORSO (grande male)
DOPO LA CRISI
Valutiamo ABC
Se soporoso mettere in PLS
Valutiamo i PV
Se necessario somministriamo O2
Se primo episodio chiamare MSA 71
EPILESSIA
MAI COSTRINGERE IL PAZIENTE DURANTE LE
SCARICHE CLONICHE
EPILESSIA
MAI METTERE LA MANO SOTTO LA TESTA DEL
PAZIENTE IN FASE CLONICA
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EPILESSIA
NON METTIAMO NULLA IN BOCCA AL PAZIENTE.
EPILESSIA
PICCOLO MALE
Manifestazioni epilettiche tipiche dell’infanzia. Tendono a sparire dopo
i 4 anni o con la pubertà.
Sono molto brevi e non hanno manifestazioni motorie.
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EPILESSIA
PRIMO SOCCORSO (piccolo male)
DURANTE LA CRISI
Evitare il bimbo si faccia male
Metterlo seduto o sdraiato
Monitorare la durata
EPILESSIA
PRIMO SOCCORSO (piccolo male)
DOPO LA CRISI
Soccorso Piscologico
Valutare se portarlo in P.S.
Monitorare i PV 77
EPILESSIA
PICCOLO MALE
Manifestazioni epilettiche tipiche dell’infanzia. Tendono a sparire dopo
i 4 anni o con la pubertà.
Sono molto brevi e non hanno manifestazioni motorie.
Il bambino si isola dalla realtà
SCLEROSI MULTIPLA
Una nozione in +
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SCLEROSI MULTIPLA
La sclerosi multipla (SM) è una malattia autoimmune cronica, spesso invalidante, che colpisce il
sistema nervoso centrale.
SCLEROSI MULTIPLA
Il Sistema Immunitario aggredisce e distrugge la guina mielinica dei
neuroni.
Ha prettamente una componente genetica.
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SCLEROSI MULTIPLA
In base alla zona che viene colpita, vi sarà un danneggiamento della
mielina ed una successiva cicatrizzazione.
Per questo si chiama multipla… può avvenire in qualsiasi parte del corpo
SCLEROSI MULTIPLA
A causa del danno, viene interrotto il segnale tra cervello, midollo e
parte del corpo colpita.
Il sintomo può essere provvisorio, perenne o recidivante.
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SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
80% degli affetti di SM
Può interferire con la vita sociale e lavorativa
SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Parestesie multiple
Arti, volto, corpo
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SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Scarso equilibrio Difficoltà a camminare
Scarsa coordinazione
SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Disturbi enterici-vescicali
Incontinenze Incapacità urinarie
Stipsi
Difficoltà a trattenere
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SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Scarsa visione Nistagmo
Dolore Ipovisione
* Spesso sintomi primari*
SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Dolorabilità
Dolore ai muscoli Bruciore muscolare
Crampi
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SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Spasmi muscolari violenti
SCLEROSI MULTIPLA
SEGNI E SINTOMI
Disturbi cognitivi
Colpiscono il 50% degli affetti.
Perdita di memoria Difficoltà di apprendimento Problemi in calcoli semplici
Perdita della parola Disartria
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SCLEROSI MULTIPLA
Non esiste una cura.
Vi sono alcune terapie per la gestione dei problemi secondari e rallentamento della progressione.
L’alimentazione gioca un ruolo molto importante.
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
Una nozione in +
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SLA
È una malattia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta, determinata dalla perdita dei
motoneuroni spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino
a coinvolgere anche quelli respiratori.
SLA
I MOTONEURONI
I motoneuroni sono le cellule responsabili della contrazione dei muscoli volontari, coinvolti principalmente per il movimento, ma anche per
le funzioni vitali, come la deglutizione, la fonazione e la respirazione: la loro degenerazione implica la progressiva paralisi
dei muscoli innervati.
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SLA
I MOTONEURONI SUPERIORI ED INFERIORI
I due tipi di motoneuroni coinvolti nella malattia sono i motoneuroni superiori, che collegano il cervello al
midollo spinale, e i motoneuroni inferiori, che collegano i neuroni motori superiori dal midollo spinale a tutti muscoli del corpo. Questi neuroni comunicano inviando messaggi elettrici da un neurone all’altro, fino a raggiungere il bersaglio
desiderato, ossia i muscoli
SLA
I MOTONEURONI NELLA SLA
Nella SLA, questa linea di comunicazione neuronale collassa; i motoneuroni non sono in grado di portare le informazioni elettriche dal cervello e dal midollo spinale al muscolo, che come risultato
diventa quindi inattivo (paralizzato).
Se un muscolo è inattivo per un lungo periodo, la sua massa inizia a diminuire ossia di atrofizza. Questo è il motivo per cui il deperimento 97
SLA
SINTOMI E SEGNI PRIMARI
‐ Perdita di equilibrio
‐ Difficoltà lieve nella deglutizione
‐ Stipsi
‐ Difficoltà nell’uso delle mani
‐ «Mani di burro»
‐ Ridotta sensibilità agli arti
‐ Ostruzione delle vie aeree costante
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SLA
FUNZIONI MOTORIE DANNEGGIATE…
QUELLE COGNITIVE NO
La persona affetta da SLA sarò obbligata alla paralisi totale dei muscoli, tranne gli occhi.
La morte è prevalentemente per arresto cardio‐respiratorio
SLA
NEL GIRO DI QUALCHE ANNO SI ARRIVA A DOVER ESSERE SUPPORTATO DA UN
VENTILATORE POLMONARE TRACHEOSTOMIZZATI
Incapaci di parlare, muoversi, deglutire,
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SLA
Non esistono farmaci per curare la malattia.
Vi sono terapie per gestire i sintomi iniziali.
MALATTIE
NEURODEGENERATIVE
Una nozione in +
103
MALATTIE NEURODEGEN.
Patologie che comportano una perdita cognitiva o funzionale da lieve a più grave, a causa di un danno neuronale.
Es. Alzheimer, Parkinson, ecc…
Prettamente sopraggiungono con l’anzianità
MORBO DI ALZHEIMER
Più comune forma di demenza (50-80% dei casi), che provoca problemi con la memoria, il pensare e il
comportamento…
Generalmente, i sintomi si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo, diventando talmente
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MORBO DI ALZHEIMER
Colpisce il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati.
MORBO DI ALZHEIMER
Vi è un danneggiamento dei neuroni cerebrali a causa della presenza di placche (proteine che il cervello non
riesce più ad eliminare)
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MORBO DI ALZHEIMER
La vita media dei pazienti dopo la diagnosi della malattia è indicativamente di 8-15 anni.
La velocità di progressione dei danni è variabile da persona a persona.
MORBO DI ALZHEIMER
• Dimenticare le cose fatte
• Fare sempre le stesse domande o affermazioni
• Utilizzare oggetti in maniera errata
• Depositare oggetti in luoghi errati
• Dimenticare di aver preso o posato oggetti
• Perdersi in luoghi familiari
• Incapacità di seguire indicazioni precise
• Dimenticare persone (anche parenti) e luoghi
• Cambio della personalità (aggressività)
SEGNI E SINTOMI
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MORBO DI ALZHEIMER
Al momento esistono solamente terapie che aiutano a rallentare il decorso .
Alcune ricerche hanno trovato farmaci (come i fitocannabinoidi) che hanno dato segni di microripresa.
Nulla di concreto ed efficace attualmente.
MORBO DI PARKINSON
l Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e
dell'equilibrio.
La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite "Disordini del Movimento" e tra queste è la più frequente.
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MORBO DI PARKINSON
Si riscontra in entrambi i sessi, con una lieve prevalenza, in quello maschile.
L'età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni.
Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l'età è superiore agli 85.
MORBO DI PARKINSON
Le cause sono ancora poco note, sicuramente fattori genetici ed ambientali ne fanno da padrona.
La malattia inizia a presentarsi quando vi è un repentino ed importante calo
della dopamina a livello cerebrale.
Andandosi a danneggiare strutture 113
MORBO DI PARKINSON
• Tremore a riposo (non sempre presente)
• Bradicinesia
• Rigidità
• Instabilità posturale (più avanti)
• Dolore muscolare
• Disturbi del cammino
• Postura incurvata
• Voce flebile e/o tremante
• Disfagia
• Scialorrea
SEGNI E SINTOMI
MORBO DI PARKINSON
• Stipsi
• Ipertensione arteriosa
• Iperidrosi
• Riduzione dell’olfatto
• Disturbi del sonno
• Apatia
• Depressione
• Disturbi cognitivi
SEGNI E SINTOMI SECONDARI
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MORBO DI PARKINSON
La patologia è di difficile riconoscimento agli esordi, in quanto può non presentare tremore, ma una lieve
instabilità e rigidità degli arti o parte del corpo.
MORBO DI PARKINSON
Esistono terapie di supporto abbastanza efficaci, che allungano il decorso della malattia di molto, sino a ridurre
quasi totalmente il divario dell’aspettativa di vita...
117
DOMANDE?
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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