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ATTI DEL CONVEGNO DI STUDI IN ONORE DI DON DORE Do-Re-Musica

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Academic year: 2021

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Do-Re-Musica

ATTI DEL CONVEGNO DI STUDI

IN ONORE DI DON DORE

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des

EDITRICE DEMOCRATICA SARDA

TADASUNI

25-26 maggio 2012

a cura di

Marcello Furio Pili

Salvatorangelo Pisanu

Gianluca Dessì

ISBN 978-88-6025-349-1

Euro 16,00

Creatore ed animatore del primo museo degli strumenti musicali sardi, nonché autore di diverse pubblicazioni tra cui Gli strumenti

della musica popolare della Sardegna

e Gosos e ternuras, don Giovanni Dore è stato una figura simbolo per tutto il movimento di risco-perta, divulgazione e riappropria-zione della cultura musicale sarda negli ultimi decenni del se-colo scorso. Oggi, a pochi anni dalla sua scomparsa (2009), con-tinua ad essere ricordato con stima e ammirazione ma anche con grande simpatia, grazie alle sue doti di comunicatore e al fascino che esercitava sui visitatori del museo e sugli ascoltatori delle tante conferenze cui veniva invitato in diversi con-testi, dalle sedi universitarie alle scuole materne. Il volume contiene gli atti del Convegno in suo onore svoltosi nel 2012 a Tadasuni (OR), storica sede della sua parrocchia e del suo museo. Gli organizzatori hanno chiesto ad alcuni tra musi-cologi di chiara fama, giovani studiosi e semplici appassionati di intervenire sui due argomenti principali della ricerca del sacerdote-musicologo, gli strumenti musicali e i canti religiosi, non in chiave puramente commemorativa ma con l’in-tento di produrre nuove conoscenze e punti di vista. Naturalmente non mancano interventi incentrati in modo diretto sulla sua figura, a partire dal ricordo in limba di Michele Pinna, intervento ‘militante’ che mette l’accento sull’aspetto ‘mi-litante’ di Dore, per arrivare all’approfondito resoconto di Febo Guizzi, che lo in-quadra all’interno della storia degli studi di etno-organologia italiana ed internazionale. Oppure incentrati su specifiche opere del sacerdote, come l’arti-colo di Roberto Milleddu, elaborato ‘a partire dall’opera di’ o, in generale, sul ruolo del suo impegno per la ‘circolazione di saperi’, su cui getta uno sguardo il-luminante Marco Lutzu. Per quanto riguarda gli strumenti, abbiamo quello sul professionismo musicale dei suonatori di launeddas di Gian Nicola Spanu e quello su un singolo strumento musicale, lo scacciapensieri, di Pier Gavino Vacca. Per quanto riguarda i canti religiosi, abbiamo gli interventi sul canto liturgico e pa-raliturgico di Luigi Oliva, sul Deus ti salvet Maria di Salvatorangelo Pisanu e infine sul Rosario cantato di Giovanna Demurtas.

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