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Conclusioni

Con il presente lavoro ho messo in risalto l’importanza di un fenomeno nuovo e in costante ascesa, quello della collaborative innovation, che sta mutando le logiche chiuse ed endogene della produzione di innovazione e che dischiude scenari affascinanti per le imprese che intendono sviluppare i propri prodotti.

Prima di soffermarmi alla descrizione del fenomeno suddetto ho evidenziato due filoni teorici molto importanti (quello dello sviluppo di nuovi prodotti e quello delle comunità di consumo.

L’analisi teorica svolta ha messo in evidenza il fatto che l’apertura tecnologica e la possibilità di dialogare con il mercato permettono sempre più interazioni finalizzate all’innovazione e, quindi, di trovare soluzioni collaborative fino a qualche anno fa impensabili. Gli attori attivabili a tale fine sono molteplici, sotto il profilo sia della quantità sia della varietà, e il valore prodotto rappresenta una risorsa particolarmente preziosa per chi intende sfruttare l’innovazione come strategia competitiva. Internet, le nuove tecnologie mobili hanno permesso alle persone di agire insieme con modalità inedite e in situazioni in cui l’azione collettiva era stata fino ad allora impossibile. La convergenza tecnologica ha consentito di dare nuove risposte a domande antiche sul come permettere a individui in concorrenza tra loro di lavorare insieme e di apprendere come farlo. In questo scenario i fattori vincenti per la competitività e lo sviluppo sono la capacità di innovare in modo continuativo per favorire un cambiamento permanente, ma anche la capacità creativa e collaborativa delle persone coinvolte nel processo di innovazione. Innovazione, collaborazione e creatività sono in genere espresse all’interno delle organizzazioni da individui creativi, organizzati in reti o comunità, in grado di autoorganizzare se stessi, di sviluppare nuove idee e progetti, e di farlo perché innamorati di queste idee e fortemente coinvolti anche emotivamente; se da un lato le imprese possono avvalersi di società di ricerche di mercato che dispongono di una strumentazione sofisticata per meglio accedere al sapere dei loro clienti, esse possono altresì progressivamente internalizzare tale strumentazione per accedere in via diretta a tali conoscenze.

Il presente lavoro, dopo essersi quindi soffermato in modo piuttosto dettagliato sul

fenomeno della collaborative innovation da un punto di vista teorico, ha analizzato una

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risultati di ricerca e cioè il fatto che nel contesto odierno il ricorso alla collaborative innovation da parte delle imprese sia un fenomeno molto diffuso e in costante crescita.

Un metodo per mettere assieme tutti questi casi e iniziative apparentemente diverse tra di loro è stato quello di operare una classificazione sulla base della tipologia di soggetti con cui viene istaurata la collaborazione da parte dell’impresa. Sono state quindi individuate tre categorie (altre imprese, agenzie pubbliche e istituzioni, consumatori finali), all’interno delle quali sono stati inseriti i casi e le iniziative trovati nel corso delle ricerche.

Ogni categoria presenta elementi e caratteristiche che la differenzia dalle altre.

L’analisi dei casi e iniziative effettuata a livello di singola categoria può essere estesa a livello generale; in particolare è possibile evidenziare alcuni elementi comuni a tutte e quattro le categorie di collaborazione, che servono a tracciare un quadro complessivo del fenomeno:

• la collaborazione tra impresa e ogni singola categoria può avvenire nei modi e per i motivi più disparati;

• l’importanza per l’impresa dell’utilizzo di Internet, sia come strumento per acquisire una maggiore conoscenza a livello globale, sia come mezzo per interagire con la propria clientela, sia come mezzo che permette a progettisti e partner che concorrono allo sviluppo dei prodotti di lavorare insieme pur operando fisicamente in luoghi diversi;

il desiderio da parte dell’impresa di raggiungere una maggiore efficienza ed efficacia produttiva; in particolare essa ha come obiettivo quello di ridurre drasticamente i costi al proprio interno, in particolare a quelli relativi al reparto produzione, progettazione e ricerca e sviluppo

• l’obiettivo di innalzare il proprio livello di competitività;

• il tentativo da parte dell’impresa di creare infrastrutture collaborative di supporto decisionale in grado di proporre un ambiente aperto per favorire la condivisione delle idee nell’azienda;

• l’obiettivo di fare ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche che migliorino la relazione e quindi la soddisfazione del cliente finale;

• il tentativo di ricevere supporto nella definizione di strategie di innovazione e

sviluppo a medio-lungo periodo per favorire lo sviluppo di nuove forme per comunicare

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• la necessità per l’impresa di ideare attività, iniziative e concorsi ideati per incentivare i vari soggetti/organizzazioni con cui entra in contatto a collaborare;

• la necessità per l’impresa di eseguire un monitoraggio continuo per verificare l'efficienza e l’efficacia delle relazioni con i propri collaboratori;

• l’importanza per l’impresa della costanza nella gestione della relazione con i vari soggetti e/o organizzazioni con cui entra in contatto.

L’innovazione collaborativa, alla luce dell’analisi svolta, risulta essere una strada ormai obbligata per le imprese. Questa affermazione è giustificata e legittimata dal pensiero di centinaia di CEO di grandi imprese mondiali che vedono l’innovazione nei prossimi anni basata soprattutto sulla collaborazione che l’impresa saprà realizzare al proprio interno e all’esterno con fornitori, clienti e partner, consumatori finali, università, enti di ricerca e pubblica ammistrazione.

In particolare, tre sono le frasi che sintetizzano questo pensiero comune di molti CEO:

• senza collaborazione l’innovazione sarebbe impossibile;

• sarebbe controproducente fare tutto da soli;

• la partnership è l’unico modo per ottenere massimo valore, senza dover ripartire da zero.

L’analisi condotta sul fenomeno ha evidenziato anche il fatto che il concetto di innovazione collaborativa non è più attribuito soltanto alla generazione di nuove idee e allo sviluppo di nuovi prodotti ma viene oggi percepito come applicabile ai modelli di business. Non è un caso che alcune tra le aziende più innovative abbiano puntato e investito molto sulla collaborative innovation. La grande sfida che attende quindi ogni impresa, e che non può permettersi di perdere, è quella di cambiare, innovare, ma soprattutto di collaborare con tutte le possibili categorie di soggetti presenti nel sistema:

solamente in questo modo essa avrà maggiori possibilità di sopravvivere in un mercato

in cui la concorrenza è sempre più agguerrita.

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