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Piacenza vede inoltre la presenza di 218 migranti, accolti a seguito dell’operazione Mare Nostrum

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SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO

“SfAma il mondo 2.0” – COOPERAZIONE E SVILUPPO

Settore ed area di intervento del progetto: Educazione e promozione culturale – Educazione alla pace Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4

Sede Città Indirizzo N° volontari

COOPERAZIONE E

SVILUPPO Piacenza Via Cesare Martelli, 6 4

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5

Descrizione contesto territoriale e settoriale

Piacenza conta una popolazione di 102.404 abitanti (di cui 53.765 di genere femminile, pari al 53,7%) di cui 13.673 bambini e ragazzi in età scolare dai 3 ai 18 anni (6.607 femmine) mentre l’intera provincia è costituta da 288.483 persone con 38.829 bambini e ragazzi in età scolare (di cui 18.889 femmine) - dati ISTAT 2014.

Nel 2013 sono 38.722 gli stranieri residenti nella provincia di Piacenza, pari al 13,5 della popolazione residente (con il 16,8% del totale provenienti dall'Albania, seguiti dal 13,6% provenienti dalla Romania e il 12% dal Marocco) e 16.811 i residenti in città, pari al 16,7% della popolazione residente (il 15,7% provenienti dall'Albania, 12,5% Repubblica di Macedonia e 9,6% Ecuador). Dati ISTAT 2014 pongono la provincia di Piacenza come percentuale di residenti stranieri sul totale residenti in Italia al secondo posto con il 14,2%, dopo Prato (15%). Piacenza vede inoltre la presenza di 218 migranti, accolti a seguito dell’operazione Mare Nostrum.

La provincia di Piacenza si caratterizza per l’incidenza più elevata di stranieri tra i giovani: 21,6 % nella classe 0-14 anni a fronte del 18% della media regionale e oltre il 31% tra i bambini 0-2 anni nati stranieri a fronte del 23,8% della media regionale (ISTAT 2014).

Nell’anno scolastico 2012/2013 gli allievi che frequentano le scuole statali e non di diverso ordine e grado nel comune di Piacenza sono: 4.297 nelle scuole primarie, 2.702 nelle scuole secondarie di I grado e 9.074 in quelle di II grado ( 4.598 liceo, 3.004 istituti tecnici, 1.472 professionali), per un totale di 16.703 iscritti mentre quelli dell’intera provincia sono 12.075 nelle primarie, 7.273 nelle secondarie I grado e 10.998 di II grado per un totale di 30.346 studenti (senza contare i 6.988 bambini iscritti alle scuole dell’infanzia). I bambini stranieri nati in Italia sono 1.527 nelle scuole dell’infanzia, 2.002 nelle primarie, 624 nelle secondarie di I grado e 294 in quelle di II.

Nell’anno scolastico 2013-2014 gli iscritti con cittadinanza non italiana nelle scuole statali e non statali della provincia di Piacenza sono 7.674 di cui 3.762 femmine pari al 20,38% del totale degli alunni del territorio piacentino, % più alta della regione (pari a 15,3%) .

Tenuto conto che l’Emilia Romagna è, ormai da molti anni, la regione al primo posto in Italia per presenza di alunni stranieri (con il 15,3%, il dato medio italiano si attesta al 9,0%), Piacenza è la provincia italiana con la percentuale più alta (20,38%) di alunni stranieri in Italia.

I giovani dai 18 ai 29 anni della provincia di Piacenza sono 32.244 unità (Istat 2014).

Nell’anno accademico 2014-2015 gli iscritti all’Università sono 630 al distaccamento del Politecnico di Milano mentre quelli frequentanti l’Univesità Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza - sono 2.456 per un totale di 3.086 iscritti.

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Il Paradosso alimentare è punto di partenza per una presa di coscienza delle disparità di accesso alle risorse e per un cambiamento degli stili di vita: eccesso di cibo, che porta a malattie quali l’obesità, emarginazione sociale, morte prematura, sprechi; la sua mancanza o insufficienza conduce alla denutrizione, al decesso per fame.

ACCESSO AL CIBO

Mentre il 12% della popolazione mondiale, pari a 842 milioni di persone, soffre tuttora la fame (in particolare l'Africa sub-sahariana rimane la zona con la più alta percentuale di denutrizione, con un africano su quattro - 24,8% - che ne soffre - dati PAM 2013, in Karamoja, nel nord-est dell’Uganda, l’80% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con meno di un dollaro al giorno), in Italia secondo l’”Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane”, il 33,1% della popolazione è in sovrappeso (41% degli uomini e 25,7% delle donne) e il 9,7% è obesa.

Piacenza segue il trend nazionale, collocandosi di poco sotto la media: i Piacentini in eccesso ponderale (somma percentuale persone in sovrappeso e obese) sono il 38% della popolazione contro la media regionale del 42 (dati 2011). Sebbene si registri un calo rispetto agli anni passati i bambini sovrappeso, nel 2014, sono il 20,9%; il 9,8%

obesi . Più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età.

Obesità e sovrappeso sono riconosciuti dall’OMS come problemi di saluti pubblica ma spesso non vengono percepiti come tali.

Da una ricerca redatta a fine del 2010 dal comune di Piacenza sono emersi alcuni dati significativi inerenti al sovrappeso e obesità minorile. Tale ricerca ha preso in considerazione alcuni aspetti delle abitudini di vita dei bambini piacentini. Considerando i dati antropometrici indicati dai genitori e calcolando il BMI o indice di massa corporea (ovvero il parametro di regola utilizzato per definire la presenza o meno di sovrappeso o di obesità), dalle schede raccolte emerge che il 25.2 % dei bambini da 6 a 10 anni e il 17.6% dei ragazzini da 11 a 14 anni è sovrappeso. Per confronto segnaliamo che i valori di sovrappeso rilevati dall’indagine “Okkio alla Salute” nella fascia 8/9 anni in Emilia Romagna si aggirano attorno al 29% e tra gli 11/14 anni circa 23% della popolazione. Ulteriore problema da segnalare è che mediamente a livello nazionale 4 genitori su 10 non riconoscono il sovrappeso dei propri figli.

Sovrappeso minorile:comparazione dati della ricerca in Emilia Romagna “Okkio alla salute” con i dati 2012 relativi alla città di Piacenza. (“Okkio alla Salute” è un sistema di sorveglianza nazionale dello stato ponderale, degli stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico dei bambini delle scuole primarie tra i 6-10 anni e dei fattori favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica, al fine di incentivare la realizzazione di iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute promosso dal Ministero della Salute/CCM -Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie-, nell’ambito del programma strategico "Guadagnare salute-rendere facili le scelte salutari” coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali. “Okkio alla Salute” è collegato al programma europeo “Guadagnare salute” e ai piani di prevenzione nazionali e regionali e fa parte del progetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Regione Europa “Childhood Obesity Surveillance Initiative - COSI”).

Università Cattolica del Sacro Cuore

Facoltà n. iscritti m f

Agraria 299 189 110

Economia 340 176 164

Economia e

Giurisprudenza 1019 520 499 Giurisprudenza 280 106 174 Scienze

Agrarie,

Alimentari e

Ambientali 229 129 100

Scienze della

Formazione 289 38 251

Totale:

2.456

1.158 1.298

Architettura 183 103 80

Ingegneria n.d. 297 232 65

Ingegneria 150 142 8

Totale: 630 477 153

Politecnico di Milano

Facoltà iscritti m f

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Si osserva, per la città di Piacenza, una prevalenza complessiva di obesità e sovrappeso a causa di una scorretta alimentazione e della scarsa attività fisica tra i bambini della scuola primaria pari al 22,5%.

I fattori educativi e socio-economici hanno un’importanza rilevante nel determinare queste situazioni di rischio come dimostra l’associazione promotrice dell’indagine tra titolo di studio della famiglia di provenienza e prevalenza di obesità e sedentarietà.

In uno studio 2013 condotto ad opera di Coldiretti sulla base dei dati Istat è emerso infatti che la percentuale di obesi è tripla (16,8 per cento) tra chi ha frequentato solo la scuola elementare rispetto a coloro che hanno conseguito la laurea (5,5 per cento), a conferma dell’importanza dell’educazione nel combattere stili di vita errati che compromettono anche la salute; conoscere e informare è lo strumento che può tutelarci e tutelare i nostri figli.

Per questo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Ausl, Comune e Ufficio scolastico provinciale, le cui finalità sono la promozione di uno stile di vita sano, fin dalla più tenera età, promuovendo la diffusione di buone prassi non solo nei bambini ma anche nei loro genitori, puntando sulla necessità di fare attività fisica a partire dal tragitto casa - scuola. Un primo obiettivo concreto è l’estensione, a quante più scuole possibile, del progetto Pedibus, che consiste nell’accompagnare a piedi i piccoli a scuola. Al momento a Piacenza vi hanno aderito solo 6 scuole, con circa 250 bambini coinvolti.

Inoltre sul territorio a fine 2011 sono 50 i bambini con il diabete di tipo 1 in cura presso il servizio di Diabetologia pediatrica dell’ospedale.

Inoltre, tra gli adulti anche a Piacenza sono in aumento le persone che si rivolgono al ‘Centro di chirurgia dell’obesità e malattie metaboliche’ dell’Asl che in soli otto anni ha eseguito 200 interventi, con una media di 25 operazioni ogni 12 mesi: il 75% sono donne – dati 2012.

Per rispondere a questa situazione il servizio di Diabetologia pediatrica dell’unità operativa di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Piacenza e l’Associazione autonoma diabetici piacentini hanno organizzato nel 2012 il progetto

“Scuola, sana alimentazione e diabete” per aiutare i bambini delle scuole a conoscere il diabete e i metodi alimentari di prevenzione con incontri formativi per il personale scolastico e i bambini.

SPRECHI

La produzione dei rifiuti urbani rappresenta sicuramente uno degli indicatori di maggiore pressione nelle città italiane, non solo in termini ambientali ma anche in termini economici e di consumi.

In base al X rapporto 2014 sulla qualità dell’ambiente urbano a cura dell’ISPRA – Dipartimento Stato dell’Ambiente e Metrologia Ambientale – si riscontra, per la città di Piacenza, un calo nella produzione di rifiuti nel triennio 2011-2013 tra il 9 e il 2% e nell’anno 2013 il valore relativo alla raccolta differenziata per Piacenza si attesta al 55,07% (Piacenza detiene il podio per la raccolta cellulosica pro-capite a 151 kg/abitante per anno).

A Piacenza siamo passati, nel giro di un solo anno, dal produrre nel 2011 ben 75.869 tonnellate di rifiuti, pari a 756 kg/abitante per anno, a 70.135 tonnellate nel 2012, pari a 699,99 kg/abitante per anno e nel 2013 ridurre a 690,72 kg/abitante per anno, con una produzione di rifiuti di 70.732 tonnellate. Nel corso del triennio di riferimento la raccolta differenziata è passata dal 52,22% nel 2011, al 54,24% nel 2012 ed a 55,07% nel 2013. Nel 2013 la raccolta di

“umido” è stata pari a 8.980,88 tonnellate.

Non si può però cantar vittoria. Dati 2014 rilevano che ogni anno i piacentini buttano tra la propria spazzatura ben quarantacinque chili a testa di cibo avanzato.

ACQUA

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Minori 6/10 anni

Minori 11/14 anni

Emilia Romagna%

minori sovrappeso Sovrappeso

minorile

Minori 6/10 anni

Minori 11/14 anni Emilia

Romagna %

minori

sovrappeso 29% 25,20%

Piacenza %

minori in

sovrappeso 22,5%

17,60%

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Nel 2012 quasi un miliardo di persone, l'11% della popolazione mondiale, non ha avuto accesso all'acqua potabile sicura (OMS 2012). La Commissione mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali (in Karamoja – Uganda - la popolazione ha a disposizione in media 6-10 litri con fonti d’acqua che distano in media 3 km dai villaggi).

Il consumo italiano di acqua potabile di una famiglia media è di circa 200 m3 l'anno, ma solamente una minima parte è utilizzata effettivamente per bere e cucinare – dati AltroConsumo.

Dal “Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano” presentato a ottobre 2013 a Roma dall’ISPRA risulta che gli italiani stanno limitando i consumi ma, in base ai dati raccolti, restano comunque “spreconi”. Il consumo domestico di acqua a Piacenza è calato del 31,1% in dieci anni. In Italia in media, il consumo è diminuito del 14,5% e Piacenza è la terza città con la riduzione più significativa (-31,1%), dopo Monza (-48,4%), seguita da Parma (-34,5%). Questo fa ipotizzare che si inizi a raccogliere i risultati della sensibilizzazione sul territorio, anche grazie agli incontri nelle scuole.

L’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva rileva che nel 2014 in Italia in media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata, in aumento di tre punti percentuale rispetto al 2013.

In Emilia Romagna si registra una dispersione idrica media del 27% e Piacenza si dimostra la più virtuosa della Regione con una dispersione che è rimasta costante dal 2007 al 14%. Piacenza primeggia in positivo anche sul fronte costi, aggiudicandosi il premio di più "economica" dell’Emilia Romagna con 375 euro.

L’acqua effettivamente consumata, o meglio pagata, da ogni singolo utente si attesta su 180 litri al giorno per abitante.

Per quanto riguarda la disponibilità di risorse idriche la provincia di Piacenza ha una rete che si estende per circa 4.200 km con 195 pozzi attivi, 403 sorgenti e più di 1.050 serbatoi servendo più di 260mila abitanti. L’acquedotto principale è quello della città di Piacenza con oltre 330 km di rete di servizio agli 100.843 abitanti mentre sono 2.058 km di rete a servizio della provincia; l’acqua della città viene prelevata da 19 pozzi distribuiti in varie zone cittadine e da questi, attraverso la rete idrica, distribuita direttamente presso le abitazioni. L’acqua fornita è sostanzialmente di buona qualità e non richiede particolari trattamenti, se non, in alcuni casi, una leggera e cautelativa disinfezione con ipoclorito di sodio. Nel resto della provincia l’approvvigionamento d’acqua potabile avviene o da falda sotterranea o, soprattutto in montagna, da sorgenti o da bacino artificiale (acquedotto Val D’Arda).

Nel 2010 l’acqua immessa in rete nella provincia di Piacenza è stata pari a 35.405.031 m3 mentre quella consumata è stata pari a 24.246.396 (Istat 2010).

Inoltre per incentivare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto in città, sono presenti due punti di erogazione d’acqua refrigerata, naturale e frizzante (case dell’acqua) e 18 nel territorio provinciale.

Dal punto di vista formativo, anche per l’anno scolastico 2014-2015 enti del territorio quali il Consorzio bonifica di Piacenza (partner del progetto), ARPA (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna), IREN Emilia (società operante nel settore della distribuzione del gas metano, della raccolta rifiuti e dell'igiene ambientale) hanno promosso per le scuole primarie e secondarie incontri sull’acqua e d’educazione ambientale, visite guidate agli impianti mentre associazioni del territorio come Infoambiente (Centro di Educazione alla Sostenibilità Ambientale dell’Area Urbana del Comune di Piacenza) ha proposto eventi nelle scuole e Legambiente, per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ha promosso incontri su come evitare gli sprechi d’acqua, incentivare il consumo di quella pubblica.

Nell’a.s. 2014/2015 Cooperazione e Sviluppo, con il progetto di servizio civile “IntergAmbientiamoci – quasi un gioco da ragazzi!”, ha avuto la possibilità di portare avanti, per tutto l’anno scolastico in due scuole elementari del territorio, il percorso “A.L.T.: Acqua Libera Tutti” con l’obiettivo di promuovere, sensibilizzare e tutelare l’acqua come risorsa finita, raggiungendo 200 bambini in collaborazione con il Consorzio di Bonifica.

Al di fuori della fascia scolastica, dove l’attività di sensibilizzazione sulla risorsa acqua si limita più a incontri episodici che a percorsi strutturati, si è riscontrato che sono esigui i momenti formativi per la cittadinanza.

L’acqua è un bene prezioso e limitato e utilizzarlo in modo consapevole da parte di tutti diventa un’esigenza, che iniziamo a conoscere direttamente pensando alle limitazioni del suo utilizzo durante il giorno oltre allo scopo igienico- sanitario per il periodo estivo 2014 avvenute in diverse frazioni del comune di Piacenza e della provincia.

Partendo dal paradosso alimentare, dall’iniqua distribuzione delle risorse, Cooperazione e Sviluppo con il presente progetto vuole raggiungere bambini, giovani e cittadinanza, sensibilizzando, coscientizzando e promuovendo stili di vita consapevoli attraverso attività e percorsi di formazione e informazione; si vuole affrontare queste tematiche anche attraverso la messa in relazione fra pari, tra studenti delle scuole piacentine e studenti ugandesi, tra giovani del territorio piacentino e giovani ugandesi attraverso scambi epistolari nelle scuole, viaggi conoscitivi per i giovani e con iniziative di vario genere sul territorio.

Cooperazione e Sviluppo (C&S), costituita 10 anni dopo la nascita nel 1972 dell’associazione Africa Mission, oltretutto è l’unica ONG presente sul territorio piacentino e porta avanti in Italia un’opera di sensibilizzazione ed educazione alla

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solidarietà, all’accoglienza e alla tutela dei diritti dell’uomo indirizzata ad adulti, bambini, società civile, aziende ed istituzioni.

C&S fa parte del “Coordinamento Piacenza Città di Pace” nato nel 2003, composto da una quarantina di associazioni ed enti locali che si occupano di pace, mondialità e cooperazione volto a far rete, coordinare e rafforzare le iniziative sul territorio (da fine 2007 vengono realizzati progetti finanziati dalla regione Emilia-Romagna). C&S inoltre partecipa al Coordinamento dell’Ufficio Missionario Diocesano.

In particolare il tema dell’acqua è cardine nell’attività di C&S. In Uganda C&S ha perforato oltre 1.000 pozzi, ne ha ripristinati oltre 1.500 e ha condotto attività di formazione e sensibilizzazione igienico-sanitaria sul corretto uso delle fonti mentre in ambito di sicurezza alimentare sono diversi i progetti realizzati con la collaborazione di organismi internazionali (FAO, WFP).

In Italia al contempo C&S conduce attività di sensibilizzazione:

· per i bambini e i ragazzi delle scuole, favorendo percorsi di sensibilizzazione sui temi di solidarietà internazionale;

promuovendo percorsi interculturali mettendo in relazione bambini delle scuole dell’infanzia e primarie in Italia e in Uganda, basati sulla sperimentazione attiva e sui laboratori, progetto “TWOgether. Due scuole, due culture, tanti bambini.. sotto lo stesso cielo”, e sullo scambio di favole, “FavolAfricando”; promuovendo concorsi, mostre, eventi.

· per i giovani, formandoli sulle tematiche della solidarietà internazionale e sulla situazione particolare della popolazione del nord-est Uganda, promuovendo il loro coinvolgimento attivo affinché si facciano agenti di cambiamento e di azioni di sensibilizzazione sul territorio, attraverso sessioni di formazione e la realizzazione di viaggi conoscitivi in Uganda (progetti “Vieni e Vedi” e “Kamlalaf”), Servizio Civile Nazionale sia in Italia che all’estero;

· per tutta la cittadinanza, attraverso la promozione di una cultura di solidarietà, sensibilizzando sulle problematiche del nord-est Uganda attraverso la realizzazione di una rivista, l’implementazione di un sito internet e di social network, promuovendo incontri/eventi/manifestazioni nelle parrocchie, nelle piazze, e costituendo e animando gruppi locali di sensibilizzazione.

In particolare, dal 2014 C&S attua progetti di servizio civile in loco presentati assieme a Focsiv (2014-2015

“IntergAmbientiamoci – quasi un gioco da ragazzi!” insieme a MLFM, ong di Lodi; 2015-2016 “SfAma il mondo”) che hanno permesso di realizzare incontri di sensibilizzazione/formazione e percorsi nelle scuole – A.L.T. Acqua Libera Tutti a.s. 2014-2015, con il coinvolgimento per tutto l’anno scolastico di 150 bambini della scuola primaria S. Lazzaro di Piacenza e di 80 bambini della scuola primaria di Ponte dell’Olio (PC), formazione di ragazzi volta a una prima esperienza in Uganda (20 ragazzi nel 2015), organizzazione e promozione di eventi, campagne di sensibilizzazione (sul tema “acqua” – campagna RunForWater RunForLife).

Sul territorio altre organizzazioni sono attive nell’ambito di intervento del progetto, quali:

l’Ufficio Diocesano di Pastorale della Scuola di Piacenza che propone un'idea di scuola per la persona e di scuola delle persone, cioè a uno spazio relazionale, nel quale alcuni soggetti personali concorrono alla costruzione di identità personali libere e consapevoli, tramite una proposta culturale seria e ricca di significati validi e condivisi. Attraverso le relazioni con le Istituzioni Scolastiche e con i loro operatori, collabora all’azione didattica e formativa, riconoscendo le peculiarità delle finalità della scuola e facendo propri i suoi obiettivi e i suoi metodi, cercando di declinare, in una prospettiva culturale, la realtà e la storia della fede cristiana. Con l’Ufficio Diocesano C&S collabora per quanto riguarda l’organizzazione degli incontri nelle scuole e dei percorsi formativi.

Con la collaborazione dell’Ufficio Diocesano si è realizzato il progetto di servizio civile nazionale “SfAma il mondo” sui temi dell’acqua e del diritto al cibo.

il Consorzio di Bonifica di Piacenza che esercita le funzioni e svolge i compiti finalizzati alla difesa del suolo, ad un equilibrato sviluppo del territorio, alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agricole e dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche e al loro uso plurimo. Istituito nel 2009 ha la funzione di contribuire in modo determinante alla sicurezza idraulica del territorio assicurando condizioni idonee allo sviluppo della vita civile e delle attività economiche. Propone diversi progetti nelle scuole primarie e secondarie per creare una coscienza ambientale responsabile attraverso la conoscenza da parte degli studenti del territorio nel quale abitano. Con il Consorzio di Bonifica C&S collabora principalmente nell’organizzazione di eventi di sensibilizzazione e per gli incontri nelle scuole sul tema “acqua”. Con la collaborazione del Consorzio di Bonifica si è realizzato il progetto di servizio civile nazionale

“SfAma il mondo” sui temi dell’acqua e del diritto al cibo.

Destinatari e Beneficiari

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Destinatari diretti del progetto saranno:

· oltre 330 bambini e ragazzi delle scuole di Piacenza e provincia, con particolare attenzione alle scuole primarie (dove un bambino su 5 è in sovrappeso), coinvolti nel percorso didattico con i bambini ugandesi sui temi

“acqua” e “acceso al cibo”;

· oltre 900 bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città di Piacenza e provincia coinvolti in incontri partecipativi di sensibilizzazione sui temi “acqua” e “cibo”;

· 70 insegnanti coinvolti nel percorso educativo e negli incontri di sensibilizzazione compartecipando alle sessioni didattiche;

· 50 ragazzi dai 18 ai 29 anni che risiedono a Piacenza e provincia che parteciperanno al percorso di formazione e sensibilizzazione, in particolare sui temi dell’accesso all’acqua e al cibo e per 30 di loro ad un viaggio formativo in Uganda;

· quasi 1.500 persone di Piacenza e provincia che verranno raggiunte attraverso eventi, campagne informative, di sensibilizzazione e comunicazione.

I beneficiari indiretti saranno:

· le famiglie dei bambini coinvolti nel percorso didattico;

· le scuole (personale docente e studenti) interessate dal progetto;

· le famiglie e gli amici dei ragazzi sensibilizzati nel percorso formativo e al viaggio;

· la comunità raggiunta dai media locali e social network;

· le istituzioni locali (Comune, Provincia, in particolare gli Assessorati alle Politiche Scolastiche e Giovanili, Politiche Sociali);

· le associazioni sul territorio sensibili a tali tematiche (es. la Caritas della Diocesi Piacenza-Bobbio);

· gli enti relativi alla distribuzione e conservazione locale dell’acqua (quali Consorzio Bonifica, comitato acqua pubblica);

· le Asl per quanto riguarda le possibili problematiche legate ad un consumo eccessivo e non salutare del cibo;

le scuole artistiche del territorio nell’organizzazione di eventi Obiettivi del progetto

Gli obiettivi del presente progetto vengono elencati presentando specularmente la situazione di partenza e la situazione desiderata a completamento delle attività previste.

SITUAZIONE DI PARTENZA OBIETTIVI SPECIFICI

(Situazione di arrivo) Indicatore 1

16.703 bambini frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado a Piacenza di cui 20,38% di bambini con cittadinanza non italiana - In particolare 4.297 nelle scuole primarie e i 30.346 bambini frequentanti la scuola primaria e secondari di primo e secondo grado in provincia - in particolare i 12.075 alunni delle scuole primarie totale provincia di cui 2.002 bambini stranieri nati in Italia

obesità e sovrappeso tra i bambini della scuola primaria pari al 22,5%

4 genitori su 10 non riconoscono il sovrappeso dei propri figli

50 i bambini con il diabete di tipo 1

Obiettivo 1a Raggiungere almeno il 2% dei 16.703 bambini frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado della città di Piacenza, con particolare attenzione alle scuole primarie (4.297 bambini iscritti) coinvolgendoli in percorsi strutturati di conoscenza dei loro omologhi ugandesi partendo da diritti comuni come l’acqua e il cibo.

Obiettivo 1b Raggiungere il 3% dei 30.346 bambini che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado della provincia di Piacenza in incontri partecipativi di sensibilizzazione sui temi “acqua” e “cibo” attraverso il confronto e la conoscenza della popolazione ugandese.

Obiettivo 1c Coinvolgere e attivare 70 insegnanti delle scuole, principalmente primarie, nella proposta formativa sui temi legati alle disparità di “acqua” e “cibo”, attraverso la condivisione del percorso formativo, la compartecipazione alle sessioni educative e alle attività legate ai momenti formativi.

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Indicatore 2

32.244 giovani tra i 18 e i 29 anni della provincia di Piacenza

45 chili a testa di cibo avanzato nella spazzatura ogni anno

L’acqua effettivamente consumata, o meglio pagata, da ogni singolo utente si attesta su 180 litri al giorno per abitante

Obiettivo 2

Raggiungere e coinvolgere attivamente lo 0,15% dei 32.244 ragazzi dai 18 ai 29 anni che risiedono nella provincia di Piacenza (circa 50 giovani) in una proposta formativa che, partendo da diritti comuni come l’acqua e il cibo, vada ad analizzare la situazione ugandese del Karamoja con la possibilità di vivere un’esperienza nel Paese, provocando una presa di coscienza diventando agenti di cambiamento sul territorio.

Indicatore 3

102.404 abitanti della città di Piacenza (16.811 stranieri) e 288.483 persone dell’intera provincia (di cui 38.722 stranieri)

i Piacentini in eccesso ponderale (somma percentuale persone in sovrappeso e obese) sono il 38% della popolazione

4 genitori su 10 non riconoscono il sovrappeso dei propri figli

690,72 kg/abitante all’anno con una produzione di rifiuti di 70.732 tonnellate

45 chili a testa di cibo avanzato nella spazzatura ogni anno

L’acqua effettivamente consumata, o meglio pagata, da ogni singolo utente si attesta su 180 litri al giorno per abitante

Obiettivo 3 Raggiungere lo 0,5% della popolazione piacentina (di cui 13,5% costituita da stranieri), partendo dai temi di accesso alle risorse, stimolandone la partecipazione attiva ed un cambiamento negli stili di vita attraverso incontri, eventi, manifestazioni, campagne da realizzarsi anche grazie al coinvolgimento delle istituzioni locali (Comune, Provincia, in particolare gli Assessorati alle Politiche Scolastiche e Giovanili, Politiche Sociali), collaborando con le associazioni sul territorio sensibili a tali tematiche (tra le altre, Caritas Diocesi Piacenza-Bobbio), con enti relativi alla distribuzione e conservazione dell’acqua (quali Consorzio Bonifica, comitato acqua pubblica), con le Asl per quanto riguarda le possibili problematiche legate ad un consumo eccessivo e non salutare del cibo, delle scuole artistiche del territorio e dei media locali per la diffusione capillare del messaggio.

Attività previste e ruolo ed attività previste per i volontari

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.

AZIONE 1: Per i bambini - percorso didattico di incontro e reciproca interazione tra bambini piacentini e ugandesi sui temi “Acqua” e “diritto al cibo”

Attività:

1. Studio, analisi e preparazione di un percorso formativo, strutturato in moduli, sui temi d’interesse da proporre nelle scuole piacentine e ugandesi;

2. Mappare le classi piacentine e ugandesi (queste ultime con la collaborazione dei referenti in loco di C&S) alle quali proporre il percorso ideato, in collaborazione con l’Ufficio Pastorale Diocesano e la SVEP – Centro di Servizi per il Volontariato di Piacenza;

3. Contattare gli insegnanti piacentini e ugandesi da coinvolgere nella proposta formativa;

4. Calendarizzare gli incontri con gli insegnanti italiani e ugandesi (a mezzo Skype) per condividere, coordinare ed organizzare il percorso formativo;

5. Produzione di materiale didattico e degli ausili per le sessioni formative;

6. Messa in atto del percorso didattico simultaneamente con i bambini piacentini e ugandesi incentrato sui temi dell’accesso all’acqua e al cibo, creando relazioni tra i bambini piacentini con quelli ugandesi: laboratori, attività partecipate che consapevolizzino attraverso la conoscenza e il confronto tra pari, con la collaborazione del Consorzio di Bonifica, ASL, …;

7. Realizzazione di scambi epistolari e a mezzo posta elettronica tra i bambini piacentini e i bambini ugandesi dei disegni/elaborati/scritti da loro prodotti;

8. Ideazione e realizzazione a fine anno di una mostra degli elaborati, dei disegni, degli scritti e della corrispondenza dei bambini piacentini e ugandesi coinvolti nel percorso formativo, con la collaborazione del Comune e della provincia di Piacenza (Ass. Politiche Giovanili..);

(8)

9. Ideazione e realizzazione a fine anno di un evento conclusivo del percorso didattico aperto alla cittadinanza con la partecipazione dei bambini e degli insegnanti piacentini e ugandesi in videoconferenza, con la collaborazione del Comune e della provincia di Piacenza (Ass. Politiche Giovanili..);

10. Ideazione e realizzazione di uno strumento di sensibilizzazione (kit-materiale informativo) per la cittadinanza pensato e promosso dalle scuole coinvolte nel percorso didattico;.

11. Ideazione e realizzazione di un concorso per le scuole piacentine sul tema dell’acqua e/o diritto al cibo, con la collaborazione del Comune e della provincia di Piacenza (Ass. Politiche Giovanili..);

12. Produzione di materiale informativo, aggiornamento sito internet e social network e realizzazione newsletter sulle attività relative al percorso didattico;

13. Realizzazione di incontri nelle scuole sui temi dell’acqua e del accesso-diritto al cibo con la collaborazione dell’Ufficio Pastorale Diocesano coinvolgendo la partecipazione di enti legati a tali tematiche (asl, Consorzio di Bonifica, Caritas Diocesana): contattare l’Ufficio Pastorale Diocesano per l’identificazione delle scuole potenzialmente interessate; contattare gli enti legati a tali tematiche (asl, Consorzio di Bonifica, Caritas Diocesana) per il loro coinvolgimento nella proposta formativa; preparare ausili e materiale per gli incontri;

contattare le scuole e, per quelle interessate alla proposta, fissare il calendario degli incontri nelle classi;

realizzare gli incontri con il coinvolgimento degli insegnanti.

AZIONE 2: Per i giovani – percorso di formazione sul volontariato internazionale, in particolare sui temi del diritto al cibo e all’acqua, rivolto ai giovani che prevede un viaggio formativo in Uganda e una restituzione dell’esperienza alla cittadinanza.

Attività:

1. Preparazione di un percorso di formazione sul volontariato internazionale, strutturato su più sessioni, in particolare sui temi del diritto al cibo e all’acqua, mettendo a confronto la realtà italiana e quella ugandese. Il percorso prevede un viaggio formativo in Uganda per 30 di questi giovani (Cooperazione e Sviluppo garantisce la logistica in loco per accogliere i partecipanti) e momenti di restituzione dell’esperienza sul territorio;

2. Produzione di materiale informativo relativo al percorso di formazione e degli ausili per il modulo formativo;

3. Coinvolgimento di formatori/educatori/volontari di C&S per calendarizzare le sessioni formative;

4. Realizzazione del percorso di formazione, che prevede 4 sessioni strutturate su 4 incontri, anche residenziali, a cadenza mensile; durante gli incontri, i partecipanti, riflettendo e confrontandosi sulle tematiche relative all’acqua, al diritto al cibo, agli sprechi, inizieranno a conoscersi e si andranno a delineare i gruppi che vivranno un’esperienza diretta in Uganda per un periodo di circa 20-25 giorni; gli incontri saranno molto partecipativi, con attività laboratoriali, giochi di ruolo, …;

5. Viaggio formativo in Uganda: incontro con realtà locali, visite ai progetti in corso (in particolare a quelli relativi all’acqua e al diritto al cibo) con momenti di riflessione e confronto, e servizio presso strutture in supporto a persone più vulnerabili;

6. Restituzione e condivisione dell’esperienza in Uganda attraverso incontri nelle scuole e per la cittadinanza;

7. Con i partecipanti alla formazione e al viaggio: ideazione e realizzazione di uno strumento (filmato, presentazione ppt, opuscolo..) da proporre nelle scuole e in momenti di sensibilizzazione per la cittadinanza;

8. Con i partecipanti alla formazione e al viaggio: ideazione, organizzazione e realizzazione di un evento pubblico, in particolare sui temi “acqua” e “diritto al cibo”;

9. Realizzazione di stand di sensibilizzazione durante gli eventi rivolti alla cittadinanza, con il coinvolgimento dei giovani che hanno preso parte alla formazione e/o al viaggio;

10. Produzione di materiale informativo, aggiornamento sito internet e realizzazione newsletter sulle attività attinenti a questa iniziativa, in particolare sui temi “acqua” e “diritto al cibo”.

AZIONE 3: Per tutti - Realizzazione di eventi, campagne informative, di sensibilizzazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza, in particolare sul diritto all’acqua e al cibo

Attività:

1. Implementazione del sito internet, dei social network, newsletter e nuovi strumenti di comunicazione per informare, aggiornare, sensibilizzare e raggiungere in modo puntuale ed immediato più destinatari possibili, in particolare sui temi legati alla disparità sull’accesso alle risorse “acqua” e “cibo”;

2. Redazione del periodico bimestrale “Anche tu insieme” di Cooperazione e Sviluppo come strumento di sensibilizzazione, aggiornamento e formazione degli stakeholders, in particolare sui temi “acqua” e “diritto al cibo”;

3. Produzione di materiale informativo (di qualsiasi formato: video, audio, presentazioni, pubblicazioni, brochure,…) relativo alle tematiche di solidarietà internazionale, in particolare sul diritto al cibo e all’acqua;

(9)

4. Organizzazione di 5 eventi, giornate per la cittadinanza, momenti formativi sui diritti umani (in particolare sul diritto all’acqua e al cibo) e sul corretto utilizzo delle risorse, in rete con altre realtà non profit/profit o istituzionali locali o nazionali;

5. Organizzazione di stand espositivi ai fini della promozione di campagne di sensibilizzazione su tematiche internazionali, sul corretto utilizzo delle risorse, in rete con altre realtà non profit/profit o istituzionali locali o nazionali;

6. Stesura di piani di comunicazione per il coinvolgimento dei media locali quali quotidiani (“Libertà” tiratura 31.000 copie), televisioni (Telelibertà – 105.000 telespettatori, Teleducato Piacenza ), radio (radiosound – 49.000 ascoltatori), siti internet (piacenzasera.it, liberta.it, ilpiacenza.it, radiosound95.it, vivipiacenza.it), social network (Facebook) sulle attività dell’organizzazione relative, in particolare, ai temi del diritto all’acqua e al cibo;

7. Ricerca di nuovi canali e metodologie per la promozione di iniziative legate principalmente ai temi “acqua” e “diritto al cibo”.

Ruolo ed attività previste per i volontari VOLONTARIO 1-2

Saranno affiancati agli operatori che seguono il settore formazione e progetti in Italia svolgendo attività nell’ambito della progettazione e gestione attività formative, organizzazione e disseminazione attività di volontariato internazionale. In particolare si occuperanno di:

Ø Collaborare nelle fasi di studio, analisi e preparazione di un percorso formativo, strutturato in moduli, sui temi d’interesse da proporre nelle scuole piacentine e ugandesi

Ø Collaborare nella fase di mappatura delle classi piacentine e ugandesi: creazione/gestione archivi contatti per la promozione del percorso didattico;

Ø Collaborare nel contattare gli insegnati insegnanti piacentini e ugandesi da coinvolgere nella proposta formativa;

Ø Collaborare nella calendarizzare gli incontri con gli insegnanti italiani e ugandesi (a mezzo Skype) per condividere, coordinare ed organizzare il percorso formativo;

Ø Collaborare nella produzione degli ausili e del materiale didattico in supporto alle sessioni formative;

Ø Collaborare nella realizzazione delle sessioni formative del percorso incentrato sui temi dell’accesso all’acqua e al cibo fra classi piacentine e ugandesi: collaborazione nella realizzazione di laboratori, attività partecipate…;

Ø Collaborare nell’organizzazione degli scambi epistolari e a mezzo posta elettronica tra i bambini piacentini e i bambini ugandesi dei disegni/elaborati/scritti da loro prodotti;

Ø Collaborare nell’ideazione e realizzazione a fine anno di una mostra degli elaborati, dei disegni, degli scritti e della corrispondenza dei bambini piacentini e ugandesi coinvolti nel percorso formativo;

Ø Collaborare nell’ideazione e realizzazione a fine anno di un evento conclusivo del percorso didattico aperto alla cittadinanza con la partecipazione dei bambini e degli insegnanti piacentini e ugandesi in videoconferenza;

Ø Supporto nella realizzazione di uno strumento di sensibilizzazione (kit-materiale informativo) per la cittadinanza pensato e promosso dalle scuole coinvolte nel percorso didattico;

Ø Collaborare nell’ideazione e realizzazione di un concorso per le scuole piacentine sul tema dell’acqua e/o diritto al cibo;

Ø Collaborare nella realizzazione di incontri nelle scuole sui temi dell’acqua e del accesso-diritto al cibo: contattare l’Ufficio Pastorale Diocesano per l’identificazione delle scuole potenzialmente interessate; contattare gli enti legati a tali tematiche (asl, Consorzio di Bonifica, Caritas Diocesana) per il loro coinvolgimento nella proposta formativa;

preparare ausili e materiale per gli incontri; contattare le scuole e, per quelle interessate alla proposta, fissare il calendario degli incontri nelle classi; realizzare gli incontri con il coinvolgimento degli insegnanti.

Ø Collaborare nella preparazione di un percorso di formazione sul volontariato internazionale, strutturato su più sessioni, in particolare sui temi del diritto al cibo e all’acqua;

Ø Collaborare nella produzione di materiale informativo relativo al percorso di formazione e degli ausili per il modulo formativo;

Ø Collaborare nella stesura del calendario del percorso di formazione dei ragazzi, contattando formatori/educatori/volontari di C&S;

Ø Collaborare nella gestione contatti e iscrizioni al corso formativo e alla realizzazione degli incontri Ø Predisporre materiale informativo per giovani interessati al progetto

Ø Collaborare nella realizzazione del percorso di formazione, che prevede 4 sessioni strutturate su 4 incontri (ideazione laboratori, giochi di ruolo…);

Ø Collaborare con i partecipanti alla formazione e al viaggio alla realizzazione di uno strumento (filmato, presentazione ppt, opuscolo..) da proporre nelle scuole e in momenti di sensibilizzazione per la cittadinanza;

(10)

Ø Collaborare con i partecipanti alla formazione e al viaggio nell’ideazione, organizzazione e realizzazione di un evento pubblico, in particolare sui temi “acqua” e “diritto al cibo” (contatti con eventuali relatori esterni e attori interessati, trovare lo spazio, stendere il programma dell’evento, darne risalto sui media..);

Ø Partecipazione a stand di sensibilizzazione durante gli eventi rivolti alla cittadinanza e di promozione iniziative.

VOLONTARIO 3-4

Saranno affiancati agli operatori che seguono il settore promozione e comunicazione, svolgendo attività nell’ambito dell’organizzazione e gestione eventi, dell’ufficio stampa, lavoro redazionale. Nel dettaglio si occuperanno di:

Ø Collaborare nella produzione di materiale informativo e di sensibilizzazione

Ø Collaborare nell’aggiornamento sito web e social network, in particolare sui temi legati alle disparità nell’accesso alle risorse (acqua, cibo)

Ø Collaborare nella redazione e invio newsletter, in particolare sulle tematiche relative ad “acqua” e “cibo”

Ø Affiancamento nella realizzazione di un periodico bimestrale sulle attività di solidarietà internazionale, in particolare sui temi “acqua” e “diritto al cibo”

Ø Contatti con stampa locale e nazionale, collaborazione nella redazione dei comunicati stampa per la promozione, in particolare, delle attività legate ai temi “acqua”, “cibo”

Ø Predisposizione e aggiornamento rassegna stampa (predisposizione e aggiornamento archivio comunicati, ricerca web e/o ritaglio, scansione e sistemazione articoli in formato standardizzato, creazione rassegna stampa mensile e per argomento)

Ø Supporto alla stesura del piano di comunicazione

Ø Ricerca nuovi canali di comunicazione per promuovere, in particolare, le attività legate ai diritti relativi ai beni essenziali (acqua, cibo)

Ø Collaborare nella promozione del percorso interculturale nelle scuole attraverso i canali di comunicazione web e il coinvolgimento dei media locali

Ø Collaborazione nella promozione dell’evento finale, della mostra e delle attività relative al percorso interculturale tra le scuole piacentine e ugandesi attraverso tutti i canali di comunicazione (web, media locali..)

Ø Collaborazione nella promozione degli eventi nelle scuole anche attraverso i canali di comunicazione web e il coinvolgimento dei media locali

Ø Collaborazione nella promozione del percorso di formazione sul volontariato internazionale, in particolare sui temi del diritto al cibo e all’acqua, per i giovani attraverso tutti i canali di comunicazione (web, media locali..)

Ø Collaborazione nella promozione dell’evento di restituzione alla cittadinanza dell’esperienza in Uganda dei giovani partecipanti attraverso tutti i canali di comunicazione (web, media locali..)

Ø Collaborare nell’aggiornamento di dati generali Uganda, sulle tematiche che riguardano, in particolare, l’accesso alle risorse “acqua” e ”cibo” e predisposizione materiale informativo

Ø Collaborare nella produzione di materiale informativo: brochure, cd, presentazioni ppt, volantini sulle tematiche del progetto

Ø Promozione eventi alle scuole

Ø Collaborare nella ricerca di nuovi canali e metodologie per la promozione di iniziative legate principalmente ai temi

“acqua” e “diritto al cibo”

Ø Realizzare stand di sensibilizzazione sulle tematiche dei diritti umani (in particolare acqua e diritto al cibo) e di promozione di eventi

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Durante lo svolgimento del periodo di servizio civile ai giovani volontari, in occasione di determinate attività o fasi lavorative, sarà richiesto:

- Flessibilità oraria;

- Disponibilità a partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione/testimonianza dell’Ong.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE IL SERVIZIO

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità sia di maturare ed acquisire specifiche competenze e di sviluppare particolari professionalità, a seconda della sede di attuazione del progetto e delle attività realizzate, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo.

Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di competenze e professionalità:

· Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva da livello locale a quello internazionale;

(11)

· Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;

· Sviluppo di sensibilità per una efficace relazione interculturale;

· Acquisizione di competenze relative alla progettualità;

· Sviluppo di abilità di intervento sul territorio;

· Sviluppo e\o rafforzamento delle abilità relative al dialogo sociale;

· Sviluppo della capacità di analisi e di sintesi e di orientamento all’obiettivo;

· Sviluppo della capacità di problem solving;

· Sviluppo delle capacità di animazione e\o educazione;

· Accrescimento della capacità di lavoro in equipe;

· Comprensione delle dinamiche del lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa);

· Rafforzamento delle competenze nel proprio settore tecnico di formazione.

Si allega al presente progetto, la certificazione, del 01.07.2014 rilasciata dalla società La ELIDEA Studio di psicologi associati, P.I. 08978461005, che svolge la sua azione nel campo della Formazione Continua con la quale si riconosce e certifica l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto.

Inoltre, si allega al presente progetto, la certificazione, del 02.07.2014, rilasciata dalla FONDITALIA, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione Continua nell’Industria e nelle Piccole e Medie Imprese, c.f.

97516290588, società che svolge la sua azione nel campo della Formazione, del Bilancio di Competenze e della Consulenza per Organizzazioni, con la quale si riconosce ed attesta l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto.

Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle competenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

La formazione generale verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.

La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.

Contenuti della formazione:

Come esplicitato nel modello Formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questi verificato, in coerenza con quanto espresso nella determina del 19 luglio 2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” la formazione generale del presente progetto ha come obiettivi:

Ø trasmettere conoscenze che contribuiscano a rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo in seno ad un progetto di impiego di servizio civile volontario;

Ø trasmettere il senso del valore civico e sociale di un’esperienza di servizio civile, approfondendone gli aspetti motivazionali e valoriali;

Ø offrire strumenti di riflessione sui nessi esistenti tra impegno civico e sociale a livello nazionale e impegno civico e sociale a livello internazionale;

Ø offrire strumenti per connettere l’esperienza del servizio civile con la difesa civile non armata e nonviolenta, con la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo;

Ø approfondire alcuni particolari caratteristiche e abilità che deve possedere un operatore delle ONG (es.

capacità negoziale, capacità di relazionarsi in contesti interculturali, gestione dell’affettività, adattabilità);

Ø offrire un’esperienza di vita comunitaria e di confronto con altri giovani in Servizio Civile Volontario.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati verranno sviluppati i seguenti contenuti:

Ø l’identità del gruppo in formazione;

Ø il servizio civile volontario: storia, valori e prospettive: dall’OdC al SCV evoluzione storica e differenze;

Ø il dovere di difesa della Patria, la difesa civile non armata e nonviolenta, la costruzione della pace;

Ø conoscenza dell’Ente, della sua identità e storia, della rete delle relazioni territoriali attivate;

Ø lavorare per progetti;

Ø il sistema servizio civile, la sua organizzazione, la relazione tra enti, giovani in servizio civile ed UNSC Ø le motivazioni del volontario in servizio civile;

Ø diritti e doveri dei volontari in servizio civile, la normativa vigente e la carta di impegno etico.

Ø la gestione dei conflitti interpersonali; la gestione dell’affettività e delle relazioni nelle esperienze di cooperazione internazionale;

Ø cittadinanza attiva: le forme di cittadinanza

(12)

Ø cittadini ed Istituzioni, Diritti e Doveri, la Carta Costituzionale;

Ø cittadini locali e globali: l’appartenenza alla diverse comunità locali, nazionali, europee ed internazionali;

Ø la rappresentanza dei volontari in servizio civile;

Ø la protezione civile: tutele e prevenzione dell’ambiente, della legalità.

Ø il territorio, lo sviluppo locale e il volontario in servizio civile;

Ø educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e lobbying; ruolo e responsabilità della comunicazione;

Ø l’approccio interculturale; operare con una ONG in Italia e nei Paesi in via di Sviluppo;

Ø presentazione dei progetti di servizio civile.

FORMAZIONE SPECIFICA

La formazione specifica verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.

La formazione specifica dei volontari in servizio civile avverrà nella sede di Cooperazione e Sviluppo – Piacenza. La durata della formazione specifica nel totale sarà di 75 ore e sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto.

Contenuti della formazione:

Presentazione del progetto 11 ore

Approfondimenti tematici su “acqua”, “diritto al cibo” 30 ore

Educazione allo Sviluppo e Comunicazione 30 ore

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile

4 ore

TOTALE 75 ore

Modulo 1 – Presentazione del progetto – 11 ore Formatore: Carlo Ruspantini

Metodologia: esposizione con l’utilizzo di presentazioni power point e video associazione, testi, testimonianze dirette Contenuti:

- informazioni di tipo organizzativo/logistico - aspettative/motivazioni personali e di gruppo

- presentazione di Africa Mission e Cooperazione e Sviluppo: le attività in Italia e i in Uganda - presentazione del personale (ruoli, competenze)

- presentazione progetto di servizio civile, dell’Operatore Locale di Progetto e delle attività puntuali nelle quali i volontari saranno coinvolti

- stesura piano di lavoro individuale.

Modulo 2 – Approfondimenti tematici su “acqua” e “diritto al cibo” – 30 ore Formatori: Caro Ruspantini, Paolo Strona

Metodologia: utilizzo di testi, cd multimediali, presentazioni power-point e video Contenuti:

- Accesso all’acqua e accesso al cibo: approfondimento sulla situazione in Italia (in particolare sul territorio di Piacenza) e in Uganda (in particolare sulla regione del Karamoja)

- Acqua: fonti di approvvigionamento, sistemi di distribuzione, tecniche di risparmio in Karamoja (Uganda)

- Strategia per il raggiungimento della sicurezza alimentare e il miglioramento delle tecniche di coltivazione, focus sulla situazione della regione del Karamoja (Uganda) e degli approcci APFS e JFFS (Scuole AgroPastorali sul Campo e scuole agropastorali sul campo per ragazzi)

- Presentazione moduli formativi/laboratori per i bambini e ragazzi relativi ai temi dell’acqua e del diritto al cibo (sprechi alimentari).

Modulo 3 – Educazione allo Sviluppo e Comunicazione - 30 ore Formatori: Carlo Ruspantini, Paolo Strona

Metodologia: utilizzo di presentazioni power-point e video, testi, giochi di ruolo, laboratori, testimonianze dirette Contenuti:

Educazione allo Sviluppo

- Educazione allo Sviluppo e Interculturalità

- Educazione non formale ed educazione interculturale

(13)

- Studio e analisi di alcuni progetti educativi e attività di sensibilizzazione di C&S - Contenuti e metodologia degli percorsi formativi sul volontariato internazionale - Finalità educative di una esperienza nei PVS

- Strumenti di sensibilizzazione in tema di cooperazione internazionale Comunicazione

- I mezzi e gli strumenti di comunicazione: gestione e aggiornamento sito, gestione e realizzazione newsletter, aggiornamento social network, produzione articoli e news

- Panoramica sui media locali

- Promozione di eventi attraverso campagne di comunicazione - Realizzazione di un piano di comunicazione efficace

Modulo 4: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile – 4 ore

Formatore: Carlo Ruspantini

- presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati;

informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di progetto.

Requisiti richiesti ai canditati

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Requisiti generici:

- Esperienza nel mondo del volontariato;

- Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi;

- Competenze informatiche di base e di Internet

Requisiti specifici:

VOLONTARI 1-2

§ preferibile formazione in campo educativo;

§ preferibile conoscenza della lingua inglese;

§ preferibile buon utilizzo del computer (pacchetto Office o software liberi analoghi e posta elettronica).

VOLONTARI 3-4

§ preferibile formazione nel campo della comunicazione;

§ preferibile buona conoscenza della lingua inglese;

§ preferibile buon utilizzo del computer (pacchetto Office o software liberi analoghi e posta elettronica) e preferibile conoscenza dei social network (facebook).

§

Dove inviare la candidatura:

Ø tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato. (Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

COOPERAZIONE

E SVILUPPO Piacenza Via Cesare Martelli, 6 - 29122

0523.499424/

0523.499484 www.africamission.org

Ø tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a coopsviluppo@pcert.postecert.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del progetto e l’ente (““SfAma il mondo 2.0” – COOPERAZIONE E SVILUPPO).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

· è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

· non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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