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ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01441 Dati di presentazione dell'atto

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ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01441 Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 117 del 13/11/2013 Firmatari

Primo firmatario: AGOSTINI ROBERTA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 13/11/2013

Elenco dei co-firmatari dell'atto

Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma

LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2013

Commissione assegnataria

Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI) Destinatari

Ministero destinatario:

MINISTERO DELLA SALUTE

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/11/2013 Stato iter:

IN CORSO Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/11/2013 Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01441 presentato da

AGOSTINI Roberta

testo di Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

ROBERTA AGOSTINI e LENZI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

sulla base di una ricerca condotta da Datanalysis, istituto di ricerche demoscopiche specializzato nell'area salute, e realizzata in 200 consultori e 100 pronto soccorso-DEA presenti su tutto il territorio nazionale, è emerso che in quasi quattro consultori italiani su cinque non vengono forniti gli stick per i test di gravidanza necessari per la prescrizione della contraccezione d'emergenza, quale è la cosiddetta «pillola dei 5 giorni dopo», introdotta in Italia nell'aprile 2012; al Sud la situazione è addirittura peggiore con poco più di un consultorio su 10 che dispone dei test (15,4 per cento), che la legge prevede debba essere negativo ai fini della prescrizione della pillola dei 5 giorni dopo. Il quadro diventa drammatico nei pronto soccorso dove nell'81 per cento dei casi non ci sono gli stick sulle urine e sono pochissimi (l'11 per cento) i pronto soccorso in grado di effettuare test di gravidanza rapidi; questi dati sono stati riferiti dall'Onda (Osservatorio nazionale per la salute della donna) che denuncia la situazione e parla di «donne costrette a pellegrinaggi estenuanti verso strutture in grado di rispondere alle loro esigenze o verso laboratori di analisi per test più invasivi e costosi»;

la pillola dei cinque giorni dopo è il contraccettivo d'emergenza di ultima generazione, già approvato dall'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, e in commercio in Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna ed ora da poco meno di un anno in Italia; la pillola dei 5 giorni dopo funziona,

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appunto, fino al quinto giorno successivo a un rapporto sessuale non protetto, contrariamente alla tradizionale pillola del giorno dopo, che in realtà ha effetto nell'arco delle 72 ore successive al rapporto; il farmaco è chiamato tecnicamente ulipristal acetato, ed è stato approvato dall'Ema nel maggio 2009, mentre negli Stati Uniti la Fda ne ha autorizzato la commercializzazione dall'agosto 2010.

Proprio un recente studio americano ne ha certificato l'efficacia: somministrata a 1.241 donne, la pillola ha mostrato un tasso di successo del 97,9 per cento, lo stesso della pillola del giorno dopo, ma, per l'appunto, con una efficacia prolungata fino a 120 ore; non si tratta di un farmaco abortivo, come la RU486, ma di un anticoncezionale, che ha un effetto anti-progesterone inibendo temporaneamente i meccanismi dell'ovulazione. Il farmaco, come la pillola del giorno dopo, ha effetto se, quando viene assunto, non è ancora avvenuta la fecondazione: per questo la certezza sulla sua efficacia tende a diminuire con il passare dei giorni;

sulla base della ricerca possiamo sicuramente affermare che il test obbligatorio e la sua carenza negli istituti pubblici deputati alla prescrizione della contraccezione d'emergenza ostacolano, e in molti casi negano, di fatto, la possibilità di accesso a un farmaco più efficace che, se assunto nelle prime 24 ore dal rapporto sessuale, riduce di due terzi il rischio di gravidanza indesiderata; l'Italia è l'unico Paese, tra i 61 nel mondo dove è stata autorizzata la vendita della pillola per la contraccezione d'emergenza, che sottopone la somministrazione all'obbligo della presa visione del medico di un test di gravidanza negativo prima della prescrizione –: quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda assumere per garantire alle donne, se richiesto, l'assunzione della pillola dei cinque giorni dopo, essendo un loro diritto riconosciuto dal nostro ordinamento, sia assumendo iniziative, per quanto di competenza, affinché sia assicurata la fornitura degli stick a tutte le strutture sia uniformando i criteri per ottenere la pillola a quelli del resto d'Europa eliminando l'anomalia del test obbligatorio. (5-01441)

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