Galleria Toledo Napoli dal 10 al 12 performance di Manuele Morgese sul tema della Shoah
Dal 10 al 12 novembre 2019 il palco del teatro Galleria Toledo ospiterà l’intensa performance di Manuele Morgese sul tema della Shoah, una esecuzione polifonica, un “canto recitato” a più voci e a più personaggi, in cui la voce dell’attore, attraverso le filastrocche di nera luce, si fonde alla musica della tromba di Fabrizio Bosso e del pianoforte di Julian Oliver Mazzariello nel disegno registico di Livio Galassi.
Lo spettacolo debutterà domenica 10 novembre alle ore 18 e proseguirà lunedì 11 e martedì 12 novembre in mattinata per il giovane pubblico delle scuole napoletane.
Cronache dalla Shoah ha debuttato in forma di “breve lettura” nella Giornata della Memoria 2019, ad Auschwitz.
10 novembre 2019 ore 18.00
11 e 12 novembre 2019 ore 10.30
Teatro Zeta dell’Aquila – Teatro Nazionale della Toscana CRONACHE DALLA SHOAH, FILASTROCCHE DELLA NERA LUCE
di Giuseppe Manfridi regia Livio Galassi con Manuele Morgese
musiche dal vivo Fabrizio Bosso [tromba]
Julian Oliver Mazzariello [pianoforte]
informazioni
orario spettacoli
domenica ore 18
teatro/scuola ore 10.30
biglietti intero € 15 ridotto € 12 studenti € 4
*per i titolari di Carta Più e Carta Multipiù il costo - del biglietto è di € 10
È possibile prenotare i biglietti telefonicamente o via mail.
Il ritiro del biglietto prenotato deve essere effettuato 30 minuti
p r i m a d e l l ’ i n i z i o d e l l o s p e t t a c o l o , salvo diversa comunicazione.
convenzionati con Supergarage
via Shelley 11 – Napoli / tel. 0815518708
M linea 1 / stazioni Toledo / uscita Montecalvario indirizzo
Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione
Via Concezione a Montecalvario, 34 – 80134 – Napoli
contatti
t.+39 081425037 – t.+39 08142582 http://galleriatoledo.info/
RAF TOZZI “Live Teatri 2020”
Venerdì 10 aprile ore 21.00 – TRIESTE, Politeama Rossetti
Biglietti disponibili online su TicketOne.it dalle 10.00 di mercoledì 13 novembre e in tutti i punti vendita dalle 10.00 di lunedì 18 novembre. Info e punti vendita su www.azalea.it
Dopo il tour nei palasport di tutta Italia e l’evento che li ha visti protagonisti lo scorso settembre all’Arena di Verona, Raf e Umberto Tozzi, due fra i cantautori più amati da pubblico, proseguono il loro viaggio musicale tornando a esibirsi a grande richiesta insieme in un imperdibile tour teatrale, che prenderà il via a marzo 2020. Alle date già annunciate le due leggende della musica italiana aggiungono oggi un nuovo imperdibile concerto in programma il prossimo venerdì 10 aprile 2020 (inizio ore 21.00) al Politeama Rossetti di Trieste. I biglietti per questo nuovo importate appuntamento musicale in Friuli Venezia Giulia, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Politeama Rossetti e Friends a n d P a r t n e r s , s a r a n n o d i s p o n i b i l i o n l i n e su TicketOne.it dalle 10.00 di mercoledì 13 novembre e in tutti i punti vendita del circuito dalle 10.00 di lunedì 18 novembre. Info e punti vendita su www.azalea.it . Radio Italia è la radio ufficiale del tour.
Il 29 novembre esce “Due, la nostra storia”, l’album dal vivo di Raf e Umberto Tozzi, contenente le registrazioni dei brani eseguiti live durante il tour nei palasport della primavera 2019. Un doppio CD composto da 25 tracce con tutti i più grandi successi e i medley più emozionanti. Due repertori indimenticabili, rivisitati a due voci, uniti all’atmosfera intima dei teatri, che si scalderà grazie a una scaletta straordinaria, in cui non potranno mancare i loro grandi successi, da “Gloria” a “Self Control”, da “Si può dare di più” a “Cosa resterà degli anni 80”, da “Infinito” a “Ti amo”, ma anche “Ti pretendo”, “Gli altri siamo noi”, “Il battito animale”, “Immensamente”, il loro ultimo brano a due “Come una danza” e molti altri, tra cui la super hit, “Gente di Mare”.
Lo scorso 30 novembre hanno pubblicato l’omonimo album “Raf Tozzi”, contenente 34 tracce, con tutti i successi del duo a cui si sono aggiunte due bonus track del brano “Gente di Mare”, l’originale in versione rimasterizzata e una seconda in veste speciale “GENTE DI MARE – New Version 2018”. Il brano è s t a t o c a n t a t o d a R a f e U m b e r t o T o z z i n e l 1 9 8 7 all’Eurofestival, classificandosi al terzo posto ed è rimasto per 27 settimane nelle classifiche italiane.
La loro avventura a due è iniziata nel 2017 quando, all’Arena d i V e r o n a , R a f e U m b e r t o T o z z i s i s o n o r i t r o v a t i all’anfiteatro in occasione del concerto-evento di Tozzi “40 Anni Che Ti Amo”, e travolti dall’entusiasmo hanno deciso di tornare a collaborare, di cantare insieme, di condividere lo stesso palco. A distanza di due anni, i due artisti hanno intrapreso la scorsa primavera un tour nei palasport di tutta Italia, che si è concluso il 25 settembre con uno speciale concerto evento all’Arena di Verona.
Luca Bonaffini approda a Roma con il suo tour dedicato alla
“Madre Terra”
Sette concerti in sette città, ispirandosi ai Chakra, tra uomo e Universo
L’umanità, il Pianeta, il diritto alla ricerca della bellezza, il cosmo: saranno questi i temi portanti del tour unplugged (solo voce e chitarra acustica) che Luca Bonaffini – cantautore italiano con alle s p a l l e u n p e r c o r s o a u t o r a l e d i g r a n d i s u c c e s s i m u s i c a l i
(vedi Pierangelo Bertoli e Flavio Oreglio), di libri e di regie teatrali – inizierà nelle prossime settimane.
Titolo del recital è “Il Cavaliere degli Asini Volanti”, come il suo ultimo album, uscito a cavallo tra il 2018 e il 2019, “Anche se… – specifica Bonaffini – i brani contenuti nello spettacolo cambieranno di concerto in concerto, a seconda del tema e del Chakra scelto per la serata. Ci saranno canzoni mie, vecchie e nuove, quelle scritte con Pierangelo Bertoli, con Claudio Lolli e con Flavio Oreglio, ma anche nuove e sconosciute, forse inedite. Non mancheranno omaggi ai grandi maestri del Novecento che mi hanno ispirato e fatto scegliere la professione artistica del cantautore”.
Il tour è partito sabato 2 novembre a Milano dal Teatro della Memoria con l’omaggio alle radici e alla madre per proseguire a Roma domenica 10 novembre al Teatro Lo Spazio con il tema dell’identità. Ritornerà al nord mercoledì 13 novembre presso l’Officina della Musica (Como) con “il potere personale”, raggiungendo sabato 16 novembre il Teatro Domus Pacis di Pavia con “il cuore”. Non poteva far mancare al viaggio la sua città d’origine, ovvero Mantova, dove approderà giovedì 21 novembre al Teatro Campogalliani con “voci”, per poi spostarsi a Legnano presso il Teatro Ratti il 3 dicembre con il tema “diversamente
Re”, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.“
Il tour si chiuderà a Padova, presso il Fistomba Social Park, sabato 7 dicembre con il tema “visioni”.
Comunicato stampa a cura di Lc Comunicazioni Pubblicazione a cura di Furlan Guendy
TEATRO COMUNALE DI CORMONS
‘Un tram che si chiama desiderio’ Martedì 12 nov. in prima regionale
Un’altra serata a teatro, un’altra prima regionale: al Comunale di Cormòns è atteso per martedì 12 novembre, alle 21,
‘Un tram che si chiama desiderio’ di Tennessee Williams (nella traduzione di Masolino D’Amico) con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci, che calcheranno il palco assieme a Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e Massimo Odierna, guidati dalla regia del grande Pier Luigi Pizzi. Lo spettacolo sarà corredato dalle musiche di Matteo D’Amico. La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tenessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il capolavoro di Williams un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: Una storia in tre atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della
famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali. Il dramma, premio Pulitzer nel
’47, mette per la prima volta l’America allo specchio su cose come l’omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo di altre ragioni, sociologiche, ideologiche. Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata si trasferisce dalla sorella Stella sposata con un uomo rozzo e volgare di origine polacca Stanley. Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale, e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley.
Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia, già latente in lei.
La regia dello spettacolo è affidata ad un grande maestro di fama internazionale: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei giovani”. Regista, scenografo costumista ha dedicato le sue immense doti di creatività e sensibilità al servizio di spettacoli teatrali sia di prosa che di lirica, con lavori che hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del Teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.
Il ruolo di Blanche Du Bois è affidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani.
Il ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, è affidato a Daniele Pecci.
Prevendite biglietti lunedì e venerdì dalle 17 alle 19 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
E. L.
Teatro Verdi Pordenone 9 e 10 nov. BRACHETTI UN VIAGGIO IMMAGINIFICO CHE LASCIA SEMPRE IL PUBBLICO ESTASIATO
PORDENONE- La sezione Prosa d e l T e a t r o V e r d i d i P o r d e n o n e , f i r m a t a d a l l a consulente artistica Natalia Di Iorio, avvia quest’anno una piccola sottosezione dall’evocat i v o t i t o l o L ’ a p p a r e n z a inganna dedicata a chi ama il divertimento, il garbo e la l e g g e r e z z a , m a n o n l a superficialità. Ad inaugurare lo speciale percorso in scena il maestro del trasformismo contemporaneo, conosciuto in tutto il mondo per fantasia ed estro magico. Sabato 9 novembre alle 20.30 e domenica 10 con doppia replica (ore 16.30 e 20.30), ritorna sul palcoscenico di Pordenone Arturo Brachetti con la sua ultima creazione “Solo. The Legend of quick-change”, una vorticosa girandola di cambi d’abito e personaggi.
Uno spettacolo-evento che si preannuncia già come un sold out in ogni ordine di posti, una vorticosa girandola di cambi d’abito e personaggi, un viaggio immaginifico che lascia sempre il pubblico estasiato.
Dopo il trionfale debutto in Francia, Italia e Svizzera (oltre
di 300.000 biglietti venduti in 300 repliche) questo nuovo, coinvolgente one-man-show di Brachetti è un grande assolo d’artista, un ritorno alle origini
per uno spettacolo che apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli
oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme al più grande maestro mondiale di quick-change che mette adesso in scena un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Nello spettacolo protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con oltre 60 personaggi, molti ideati appositamente per questo show. Ma in “Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e
la chapeaugraphie, e sorprendenti n o v i t à c o m e l a p o e t i c a “ s a n d painting” e il magnetico raggio l a s e r . I l m i x t r a s c e n o g r a f i a tradizionale e videomapping, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show. Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti tiene il ritmo sul palco: 90 minuti di spettacolo
puro pensato per tutti. Uno show magico e affascinante che pensa ai bambini e al bambino che è in ognuno di noi, ma non manca di ironia e irresistibile cattiveria.
Carlo Liotti
PICCOLIPALCHI 2019/2020 | Presentato il cartellone della rassegna teatrale per i bambini e le famiglie
Il cartellone di Piccolipalchi, la rassegna dedicata alle famiglie dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia che quest’anno giunge all’edizione numero 14, prenderà il via sabato 9 novembre al Museo Etnografico di Udine con lo spettacolo La donna che cammina. L’intera rassegna 2019/2020 è stata presentata ufficialmente al pubblico e alla stampa stamattina, giovedì 7 novembre, nella sede della Fondazione Friuli di Udine.
A fare gli onori di casa Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli,
ente che da molti anni sostiene la rassegna Piccolipalchi valorizzando l’attività artistica e teatrale del nostro territorio con una particolare attenzione per l’infanzia. Per l’ERT sono intervenuti il presidente Sergio Cuzzi, il direttore Renato Manzoni e le curatrici della rassegna Silvia Colle e Lucia Vinzi. Piccolipalchi è organizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e grazie alla
collaborazione e al contributo dei Comuni aderenti e delle associazioni locali quali il CIT – Centro Iniziative Teatrali di Latisana, la Comunità collinare del Friuli, il Centro culturale L’Ottagono di Codroipo e, per il primo spettacolo in cartellone, i Civici Musei di Udine.
Il cartellone 2019/2020 si compone di 21 appuntamenti. Come detto, la rassegna inizierà da Udine e toccherà le piazze di Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Latisana, Monfalcone, Muggia (la new entry di questa stagione), San Daniele del Friuli, San Vito al Tagliamento e Tolmezzo.
Anche quest’anno, quindi, elemento cardine dell’offerta, assieme alla qualità certificata dall’ERT, è la capillarità che, grazie anche all’approdo per la prima volta nella provincia di Trieste, offre la possibilità alle famiglie di tutto il territorio regionale di accedere agli spettacoli della rassegna. Come accade nella prosa per adulti, l’ERT ha voluto proporre un cartellone multidisciplinare dove, oltre alla prosa, viene riservato uno spazio importante a danza e musica.
Entrando nel dettaglio del cartellone, sarà proprio la danza ad aprire ufficialmente la stagione 2019/2020. Grazie alla collaborazione con la Compagnia Arearea, nella città di Udine graviterà l’offerta dedicata alla danza che prende il nome di Paesaggi. L’apertura, come detto, è programmata per sabato 9 novembre al Museo Etnografico – grazie alla collaborazione con i Civici Musei di Udine – con La donna che cammina de La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna, uno spettacolo che coniuga danza e arte figurativa. Due le repliche previste, una alle 15.30 e una alle 16.30. La rassegna Paesaggi proseguirà presso Lo Studio in via Fabio di Maniago, sede della Compagnia Arearea, con altri quattro appuntamenti: domenica 17 novembre
con Morfeo della compagnia udinese, domenica 24 novembre con La prima volta che ho fatto bù (Onda Teatro / Zerogrammi di Torino), domenica 15 dicembre c o n N e v e r l a n d (Versiliadanza/Elsinor Teatro S t a b i l e d i I n n o v a z i o n e d i Firenze) e, infine, domenica 19 gennaio con Il Cenacolo, prodotto e interpretato da Arearea. La rassegna dedicata all’arte coreutica offre spettacoli per bambini a partire dai 3 anni.
Domenica 10 novembre inizierà anche Piccolissimipalchi, il fiore all’occhiello dell’intera rassegna. L’accogliente spazio dell’Ottagono di Codroipo ospita per il terzo anno consecutivo gli spettacoli dedicati anche a bambini di pochi mesi. Il primo appuntamento avrà per protagonista la Compagnia TPO di Prato con Mini (pensato per la
fascia 2-4 anni), seguiranno domenica 8 dicembre Libra della Compagnia If Prana di Viareggio (3-6 anni), domenica 12 gennaio Pam Pam della formazione italo- brasiliana Quarteto Gordon, un concerto vocale per piccoli
dagli 0 ai 3 anni, e infine domenica 2 febbraio La barca e la luna de La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna (3-6 anni).
La terza e ultima rassegna tematica, quella dedicata alla Musica, sarà itinerante e toccherà le piazze di Colloredo di Monte Albano (grazie alla collaborazione con la Comunità Collinare del Friuli), San Daniele del Friuli e San Vito al Tagliamento. Tre pomeriggi con veri e proprio concerti per i più piccoli. Il primo, domenica 26 gennaio nella cornice del Castello di Colloredo, sarà un omaggio alla musica jazz di Duke Ellington: Music is my mistress Small Ensemble. Domenica
16 febbraio all’Auditorium Alla Fratta di San Daniele toccherà al Centro Spettacolo Network di Cuneo con Concert Jouet, un concerto comico che strizza l’occhio anche alla clownerie. La prestigiosa Orchestra da Camera Ferruccio Busoni di Trieste salirà sul palco dell’Antico Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento domenica 16 febbraio con Eine Kleine Kinemusik, la musica da film pensata per bambini a partire dai 6 anni.
Oltre alle tre rassegne a tema, Piccolipalchi mantiene anche la sua vocazione territoriale con alcuni teatri del Circuito ERT che ospiteranno due o più spettacoli di prestigiose e premiate compagnie nazionali e regionali. Il Teatro Comunale di Monfalcone aprirà il sipario sui suoi Piccolipalchi domenica 8 dicembre con Belle Bestie, viaggio semi-serio tra piccoli animali, uno spettacolo di Giovanna Pezzetta, Leo Virgili e Stefano Gion Fattori che si avvale dei testi di Chiara Carminati, mentre sabato 11 gennaio andrà in scena una doppia replica di Pam Pam, il concerto vocale per piccolissimi del Quarteto Gordon programmato anche all’Ottagono di Codroipo. Il Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo, invece, inizierà l’attività di Piccolipalchi domenica 15 dicembre con Casca il mondo casca la terra di Oltreilponte Teatro (Torino), uno spettacolo di teatro di narrazione con canzoni dal vivo che verranno eseguite assieme al pubblico, mentre domenica 19 gennaio toccherà al Teatro Città Murata di Como con Pinochhio Pinochio, un’originale rilettura del capolavoro di Collodi.
L’ultimo dei tre spettacoli in programma al Candoni avrà per protagonisti i ferraresi Teatro Perdavvero/Accadema Perduta Romagna Teatri con Enrichetta dal ciuffo, tratto dalla fiaba di Charles Perrault. Il Teatro Odeon di Latisana ospiterà due appuntamenti: il primo, sabato 18 gennaio, è con Pinochhio Pinochio, mentre il secondo, sabato 15 gennaio è con Concert Jouet. Infine, il nuovo ingresso nella famiglia Piccolipalchi, quello del Teatro Verdi di Muggia. Nella cittadina rivierasca andranno in scena domenica 29 dicembre Zuppa di Sasso dell’Accademia Perduta Romagna Teatri di Ravenna, uno spettacolo di teatro d’attore e narrazione in cui gli oggetti
di scena prendono vita, e sabato 25 gennaio Haná e Momò dei leccesi Principio Attivo Teatro, ispirato dall’opera Favola d’amore di Hermann Hesse, un lavoro che parla del valore dell’incontro e dello scambio.
Tutto il programma di Piccolipalchi è consultabile al sito www.ertfvg.it nella sezione dedicata dove è possibile trovare anche le informazioni su prezzi e orari di inizio degli spettacoli. Per ulteriori informazioni contattare lo 0432.224211 o scrivere a [email protected].
La redazione
TEATRO LA CONTRADA: DA VENERDì 8 AL 13 NOVEMBRE AL BOBBIO “La Camera Azzurra”
Arriva a Trieste per il secondo appuntamento del cartellone La Contrada venerdì 8 novembre alle 20.30 al Teatro Bobbio lo spettacolo “La camera azzurra” dalla penna di Georges Simenon e la regia della pluripremiata Serena Sinigaglia, interpretato da Fabio Troiano, attore popolare e sensibile di cinema e tv, e la giovane Irene Ferri affiancati da Giulia Maulucci e Mattia Fabris.
Si tratta della prima trasposizione teatrale
dell’omonimo romanzo erotico noir, pubblicato nel
1963 e poi divenuto importante film, ed è una
vicenda archetipica ove si mescolano sensualità,
paura, pettegolezzo, omertà, tradimento e moralismo
nello scenario di una provincia francese retriva e g i u d i c a n t e . L o s p e t t a c o l o s i a v v a l e d e l l e scenografie di Maria Spazzi, vincitrice del Premio Hystrio Altre Muse , che per l’occasione ha immaginato un’ambientazione di grande impatto estetico ed emotivo. La storia, che coinvolge quattro volti sulla scena, è quella di due amanti, T o n y e A n d r è e , e x c o m p a g n i d i s c u o l a o g g i quarantenni ed entrambi sposati, che si incontrano nella camera azzurra per dare sfogo alla propria passione irrefrenabile. Sono loro a ritrovarsi tempo dopo separati in un’aula di tribunale, accusati di aver commesso crimini efferati: l’eliminazione di entrambi i coniugi con modalità diaboliche.
L’interrogatorio cui vengono sottoposti per svelare
la verità e rispondere alla sete di giustizia della
comunità diventa occasione per scoprire intriganti
meccanismi e condurre uno scandaglio sull’umano e i
suoi istinti più segreti, la parte più interessante
del romanzo. Concentrata sul cupo erotismo del testo
e l’eterna conflittualità tra passione e ordine – la
passione degli amanti e l’ordine della famiglia – la
regia lavora sul concetto di colpa e l’ipotesi di
plagio, scegliendo l’interrogatorio come luogo
drammaturgico in cui si snoda il racconto e da cui
si aprono e chiudono frammenti di realtà come
flashback della storia. A guidare il confronto tra i
personaggi un commissario ossessionato dalla
risoluzione del caso, un poliziotto che conosce e
vive in quell’ambiente di provincia asfittico, lui
stesso parte di quella comunità chiusa e giudicante
d e l l a q u a l e , f o r s e , è a n c h e l u i v i t t i m a e
carnefice.
Lo spettacolo sarà in scena fino al 13 novembre.
PREVIDENZA E PROVVIDENZA Martedì 12 novembre, alle ore 17.30, POLITEAMA ROSSETTI TRIESTE
Martedì 12 novembre, alle ore 17.30, il Teatro Politeama Rossetti di Trieste ospiterà “Previdenza e Provvidenza”, un suggestivo appuntamento culturale promosso dal “Cortile dei Gentili“, dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura per il dialogo tra credenti e non credenti, e organizzato in collaborazione con Assicurazioni Generali.
L ’ i n c o n t r o s i p r o p o n e d i a p r i r e u n a r i f l e s s i o n e multidisciplinare sul significato e sulla storia della Previdenza e della Provvidenza, ponendo in dialogo esponenti del mondo laico e cattolico, chiamati a confrontarsi sull’attualità socio-economica, ma anche sull’aspetto etico- spirituale del tema.
Sul palco del Teatro interverranno il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Prof.
Massimo Bray, Direttore Generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, la Prof.ssa Paola Severino, Vicepresidente dell’Università LUISS Guido Carli, il dott.
Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali e il Dott. Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines. La conversazione,
moderata da Antonio Polito, Vicedirettore del Corriere della Sera, si completerà con l’intervento di Simone Bemporad, Direttore Comunicazione e Public Affairs di Assicurazioni Generali che introdurrà l’iniziativa The Human Safety Net, la fondazione del Gruppo che ha l’obiettivo di generare un impatto di lungo termine nella vita delle persone più vulnerabili, affinchè possano esprimere il loro potenziale, migliorando le comunità in cui vivono.
Ad arricchire la conversazione ci sarà una performance teatrale dell’attore Giovanni Scifoni, che metterà in scena alcuni dei passi più significativi de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni e de “I Miserabili” di Victor Hugo.
«“Previdenza” e “provvidenza” – commenta il Card. Ravasi – nella loro radice etimologica contengono entrambe il verbo
“vedere”: la “pre-videnza”, tuttavia, rimanda a un “prima”
temporale, alla prudenza, alla lungimiranza, a una pianificazione futura. La “pro-vvidenza”, invece, evoca la benevolenza, un atto gratuito a favore dell’uomo, donato per amore. Sono, in un certo senso, parole tra loro sorelle, che nella società contemporanea rimandano però a due universi differenti, quello della fede e della trascendenza, e quello legislativo, socio-economico e politico. A Trieste affronteremo entrambe le dimensioni, da un punto di vista laico e cattolico, nel vero spirito del “Cortile dei Gentili”:
ci interrogheremo sul significato di “bene comune”, sul confine tra bisogni materiali e bisogni spirituali e sulle principali sfide economiche e culturali del nostro tempo.”
L’evento è gratuito, aperto al pubblico e alla stampa, fino ad esaurimento posti. Per partecipare è necessario ritirare il proprio biglietto presso il botteghino del Teatro, dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura, nato su iniziativa del Cardinale Gianfranco Ravasi, il “Cortile dei Gentili” dal 2011 si è affermato come spazio aperto al
pluralismo delle idee, per promuovere e stimolare il dialogo costruttivo tra credenti e non credenti; con questo obiettivo, dunque, il “Cortile” affronta e approfondisce ogni anno grandi tematiche e problematiche di attualità – come l’etica, la legalità, la scienza, la fede, l’arte e le nuove tecnologie – attraverso eventi, incontri, dibattiti, ricerche e occasioni di condivisione tra voci e personalità di spicco delle culture laiche e cattoliche, con l’obiettivo di superare la diffidenza tra due mondi apparentemente inconciliabili.
Generali è un Gruppo assicurativo indipendente, italiano e con una forte presenza internazionale. Nato a Trieste nel 1831, è presente in 50 paesi del mondo ed è leader in Italia, vanta una posizione di leadership nei Paesi dell’Europa Occidentale e una presenza sempre più significativa nei mercati dell’Europa centro-orientale e in quelli asiatici. L’ambizione di Generali è quella di essere il partner a vita dei propri clienti, offrendo soluzioni innovative e personalizzate grazie a una rete distributiva senza pari. e una vastissima gamma di soluzioni assicurative allo scopo di prevenire i rischi e, soprattutto, aiutare a pianificare il futuro con maggiore fiducia.
E.L.
PRESENTATE OGGI LE TRE
GIORNATE TRIESTINE DEL PRIMO
FESTIVAL DELLA PSICOLOGIA IN
FRIULI VENEZIA GIULIA (8, 9 e 10 NOVEMBRE)
Dopo le numerose anteprime in regione, il Primo Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia approda a Trieste. La tre- giorni, cuore del Festival, abbraccia eventi di alto valore scientifico, artistico e culturale.
Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 novembre un fitto programma al Museo Revoltella e all’Università degli Studi di Trieste (Edificio H3 e Scuola Interpreti e Traduttori).
– tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero –
Entra nel suo “cuore pulsante”, il Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia, organizzato dall’Associazione Psicoattività grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e approda a Trieste, venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 novembre, al Museo Revoltella, nell’Edificio H3 e alla Scuola Interpreti e Traduttori dell’Università degli Studi di Trieste, con un fitto programma tra eventi scientifici, culturali e artistici.
Il Festival, sotto la direzione scientifica di Claudio Tonzar – psicologo, psicoterapeuta e docente all’Università di Urbino – racconta questo approccio pluridisciplinare alla disciplina, grazie ai numerosi eventi focalizzati sul rapporto tra la figura di Leonardo da Vinci e la psicologia.
L’idea principale della manifestazione è quella di sviluppare nelle persone una conoscenza e una sensibilità verso i temi di natura psicologica per migliorare la qualità della vita degli individui, dei gruppi e della comunità.
LE ANTEPRIME IN REGIONE
Sono state di grande soddisfazione le giornate che hanno
toccato nelle scorse settimane tutte le province del Friuli Venezia Giulia: il Festival è stato ospite, dallo scorso 10 ottobre, a Udine, Gorizia e Nova Gorica, Pordenone, Gradisca d’Isonzo e Palmanova e ha presentato 12 appuntamenti tra conferenze, concerti, spettacoli teatrali e incontri. I più vari temi sono stati affrontati, da diversi punti di vista: il rapporto tra genialità e disturbi; le relazioni tra la psicologia e l’arte; il ragionamento e l’intuizione; il rapporto tra architettura e psicologia; il processo della fruizione estetica dell’arte.
Il pubblico, sempre numeroso a tutte le tappe, è stato composito e ha visto la partecipazione di “addetti ai lavori”, di appassionati della psicologia e anche di semplici curiosi che hanno potuto apprezzare sia le proposte scientifiche che quelle artistiche con passione, profondità di contenuti e semplicità d’approccio.
LE GIORNATE TRIESTINE
Le giornate attese a Trieste venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 novembre presentano simposi e performance orientate ai nuovi ambiti di applicazione della psicologia: psicologia e lavoro, psicologia e giustizia, psicologia ed emergenze, psicologia e benessere degli individui, psicologia e sport.
VENERDì 8 NOVEMBRE
Si tratta di una vera e propria maratona di alto valore scientifico e artistico, quella che per il Primo Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia inizia venerdì 8 novembre a Trieste nell’Edificio H3 dell’Università degli Studi (via Valerio 12/2): la mattina (dalle 9 alle 14) l’Unità di Psicologia del Dipartimento di Scienze della Vita organizza l’annuale “Trieste Symposium on Perception and Cognition”, simposio dedicato alla percezione con studiosi italiani e stranieri.
Alle 15 il Festival si sposta all’Auditorium “Marco
Sofianopulo” del Museo Revoltella con la cerimonia d’inaugurazione della tre giorni e la Presentazione (a cura del prof. Walter Gerbino, Università di Trieste) della Kanizsa Lecture che quest’anno, oltre che al celebre fondatore della scuola triestina di Psicologia Sperimentale, fa riferimento anche al grande Leonardo. Ed è alle 16 che inizia, appunto, la Kanizsa Lecture, a cura di Roberto Casati (CNRS, direttore Istitut Nicod, Parigi) dal titolo “The visual world of shadows”, dedicata alle ombre, tema molto caro a Leonardo.
Tra le 18 e le 19.30 l’attenzione si sposta sulla mostra «Il pittore deve studiare con regola» Arte e psicologia della visione in Leonardo da Vinci con lo sguardo di Alberto Argenton e della Scuola
di Psicologia della Gestalt dell’Università di Trieste.
L’intento di questa breve mostra è di porre in luce affinità tra speculazioni di Leonardo sulla scienza della pittura o aspetti del suo operato artistico e ricerca in psicologia dell’arte e in psicologia della percezione di impronta gestaltista.
La guida prescelta per accompagnare il percorso espositivo è Alberto Argenton, psicologo dell’arte e artista, assieme ai suoi principali maestri d’elezione: Rudolf Arnheim, Paolo Bozzi e Gaetano Kanizsa. Dopo alcuni cenni all’immensa opera speculativa e creativa di Leonardo, gli studiosi guidano il pubblico a cogliere (attraverso loro e teorizzazioni) il legame tra Leonardo e la psicologia. La mostra è visitabile per tutta la durata delle tre giornate, come descritto negli orari del programma.
Alle 21 va in scena lo spettacolo multimediale “Il teatro dell’Arte. Leonardo da Vinci: la scienza della vita” a cura del celebre critico d’arte Giancarlo Bonomo, con la partecipazione di Raffaella Ferrari, Arianna Sossa, Micaela Sossa, Emilio Zangiacomi Pompanin e la partecipazione straordinaria di Kàartik, con una performance di danza “Corto
Circuito Vitruviano” tratta dallo spettacolo “Anima” di Luciano Roman con i visual di Gigi Funcis(spettacolo co- organizzato da Festival Invisible Cities – Contaminazioni Digitali) su elaborazione dei testi originali di Leonardo.
Si tratta di uno spettacolo culturale a soggetto storico- artistico che, esaltando alcune delle più celebri opere del Vinci, combina la tradizionale fruizione delle opere pittoriche con altre forme espressive, quali il teatro, la musica dal vivo, la poesia. L’idea è di trovare una divulgazione più completa, condotta sul filo di una fluida e sintetica narrazione dei soggetti figurativi, collegando percorsi artistici ed umani. La finalità ultima della performance, oltre alla valenza didattico-divulgativa, è quella di restituire il coinvolgimento emozionale attraverso un’interazione ideale ‘senza-tempo’ volta ad evocare l’infinita contemporaneità della grande arte.
Giancarlo Bonomo, critico dell’arte, storico dell’arte e firma eclettica nota per le sue trasmissioni televisive e per aver curato varie tappe italiane della mostra multimediale dedicata alla figura di Van Gogh, “Van Gogh Alive The Experience” che ha raggiunto la quota di 600.000 partecipanti
.
SABATO 9 NOVEMBRE
Sabato 9 novembre il Festival continua nell’Aula magna della Scuola Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste (via Filzi 14): a partire dalle 9.30 fino alle 13 sono quattro gli interventi che raccontano i temi legati all’eccentricità e al mistero che da sempre circondano Leonardo, la sua immensa creatività e il suo genio scientifico. Protagonisti sono ancora Giancarlo Bonomo, Remo Job (Università di Trento) e Michele Grassi e Maria Chiara Passolunghi (Università di Trieste). Questi aspetti della figura di Leonardo serviranno d a c o r n i c e p e r p a r l a r e d i l i n g u a g g i o , s c r i t t u r a e
apprendimento matematico in una prospettiva psicologica.
Una pausa accattivante, sempre di sapore storico-scientifico, è quella delle 12.30, dedicata a “Leonardo, ingegno dino”: a partire dalle 12 Roberto Miravalle dell’Università di Milano spiega come sia stato riprodotto e fatto rinascere, a Milano, il vino che era stato di Leonardo. Al termine dell’incontro viene offerta una degustazione proprio di quel “Vino di Leonardo”, Malvasia di Candia Aromatica dei Colli Piacentini prodotto dal Consorzio Vini DOC Colli Piacentini.
Le attività riprendono alle 15 nella stessa location, con gli interventi (ben sette) dedicati al talento, alla fantasia, al gioco e all’espressione artistica, con Maria Assunta Zanetti (Università di Pavia), Carlo Trombetta (La Sapienza Università di Roma), Valentina Danelon (musicista), Raffaella Ferrari e Caterina Bembich (Università di Trieste).
Attesissima, alle 18.15 la Lectio Magistralis di Maurizio Ferraris (Università di Torino) che rifletterà sul tema dell’intelligenza umana. Ferraris è un filosofo e accademico (oggi Ordinario all’Università di Torino) che lega il suo nome all’estetica e all’ontologia sociale. Studioso lungimirante e riconosciuto, è anche noto al grande pubblico per i suoi contributi sul Sole 24 Ore, su La Repubblica e sui format culturali della Rai.
Alle 20.30 (a cura di Progetto Musica) tocca al concerto di Chiara Bleve, talentuosa pianista di soli dodici anni, che porta nuovamente in evidenza le dinamiche e i pregi dei geni precoci. In programma musiche di Beethoven, Chopin, Ravel, Albéniz.
DOMENICA 10 NOVEMBRE
La giornata conclusiva del Festival è domenica 10 novembre:
all’Auditorium “Marco Sofianopulo” del Museo Revoltella di Trieste (via Diaz 27) dalle 10 del mattino sei relatori si impegnano con i loro interventi su “Psicologia e contesti di
vita personale” (dalle abitudini alimentari allo sport, dalla fertilità al contesto giuridico): si tratta di Sara Cervai (Università di Trieste), Roberta Crevatin, Daris David, Marco Pizzi, Gianluigi Luxardi (psocologi-psicoterapeuti) e Mauro Murgia (psicologo e assegnista di ricerca dell’Università di Trieste).
Alle 11.40 una conversazione con Walter Gerbino (Università di Trieste) è incentrata sulle figure di riferimento della psicologia in Friuli Venezia Giulia e alle 12.30 va in scena
“Il sogno di Leonardo”, spettacolo teatrale a cura del Teatro degli Asinelli di Trieste per la regia di Margot De Palo. La piéce racconta di un tempo e uno spazio immaginari dove le grandi menti possono sfiorarsi, che accoglie l’incontro di Leonardo con Sigmund Freud. Una cornice onirica sfuggente porta alla luce la vita di Leonardo e tante riflessioni.
Alle 13.30 una breve cerimonia chiude il Primo Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia.
*********************
Il Festival è realizzato dall’Associazione Psicoattività, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in partnership con l’ Università degli Studi di Trieste, il Comune di Trieste, il Comune di Palmanova, Aetos – Scuola di specializzazione in psicoterapia, Progetto Musica, Teatro degli Asinelli, Associazione Teatrale Cantiere dei desideri, Examina, Fondazione Luigi Bon, Mongolfiere Tascabili. L’evento gode del patrocinio di pro-Esof e della collaborazione di Club per l’Unesco di Udine. Sponsor: Piace Doc, Cjasal di Pition, Nonino eVini Lunardelli. Si ringraziano inoltre per la realizzazione delle singole giornate: il Comune di Udine che ha dato il suo patrocinio per l’evento di apertura, lo Javni zavod Kulturni dom di Nova Gorica (Slo) e il Goriški muzej Kromberk per gli eventi goriziani, l’International Association for Art and Psychology – Arte e Psicologia per l’evento a Pordenone, il Comune di Gradisca d’Isonzo che collabora
all’organizzazione della giornata del 29 ottobre e che ha i n s e r i t o i l F e s t i v a l a l l ’ i n t e r n o d e l p r o g e t t o
“Leonardo/Gradisca 1519/2019” un programma di appuntamenti che la cittadina dedica al Maestro toscano, l’Associazione Cantiere dei Desideri di Fiumicello per l’evento a Palmanova.
Elio Germano con Omar Rashid al VRE Virtual Reality Experience Il 7 novembre
7 n o v e m b r e a l l e 2 0 . 0 0 E l i o G e r m a n o e d O m a r R a s h i d i n c o n t r e r a n n o i l p u b b l i c o a l V R E V i r t u a l R e a l i t y Experience (ex Caserma Guido Reni, via Guido Reni 7) per raccontare la loro avventura fra teatro e VR in Segnale d’allarme – La mia battaglia: uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale in cui il pubblico viene letteralmente immerso nell’opera teatrale diventando parte dell’opera stessa. Il pubblico potrà partecipare allo spettacolo – un’opera che parla della nostra epoca -a partire dalle 21.40 (una seconda performance in programma alle 22.30).
Ricordiamo che il lavoro è tratto da La mia battaglia, scritto a quattro mani da Elio Germano e Chiara Lagani.
Omar Rashid sarà presente già dal pomeriggio per parlare di La narrazione in Realtà Virtuale in una talk in programma a partire dalle 17.00.
Due le talk in programma nel pomeriggio: dalle 15.00 operatori del settore, ingegneri e ricercatori si incontreranno per parlare di La realtà estesa (XR) per la valorizzazione del p a t r i m o n i o c u l t u r a l e . S i m o n e A r c a g n i , p r o f e s s o r e
universitario, giornalista e conferenziere, modererà un dibattito che vedrà partecipanti personalità quali: Giampaolo Letta, vicepresidente Unindustria, Francesco Rutelli, presidente dell’ANICA, Giovanna Marinelli, direttore editoriale RomeVideoGameLab. Altri relatori: Antonio Libonati, Presidente dell’Associazione Giovani per l’UNESCO, Carlo Bianchini, professore universitario presso “Sapienza” di Roma.
Saranno presenti anche Massimo Spaggiari, Amministratore Unico Gsnet Italia e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalicon Antonello Fatello, Direttore Interventi Edilizia Monumentale per Circo Maximo Experience.
Mentre alle 17.00 il focus si sposterà su La narrazione in Realtà Virtuale. A parlarne saranno Simone Arcagni, professore universitario, giornalista e conferenziere, Antonino Muro, Founder & Account Manager di Giffoni Innovation Hub, Omar Rashid, co-fondatore della Gold e produttore, Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Digital Rai Cinema, Alessandra Bonavina, CEO Next One Film Group.