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Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. SEDUTA DEL 17 SETTEMBRE 2019 VERBALE N. 21 (seduta n. 886)

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Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria

SEDUTA DEL 17 SETTEMBRE 2019 VERBALE N. 21

(seduta n. 886)

Il giorno 17 settembre 2019 nei locali della sede di Via Solferino n. 15 in Roma, è riunito il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Presidente.

2. Approvazione dei verbali relativi alle sedute del 9 e 16 luglio 2019.

3. Prese d’atto:

Ufficio I - Status dei giudici tributari: cessazioni per raggiunti limiti di età e decesso;

congelamento sezioni; assegnazione giudici tributari a sezioni applicazioni; composizione collegi, calendari, sezioni feriali.

Ufficio VII- Contenzioso: sentenze TAR Lazio.

4. Procedimenti disciplinari: audizioni ore 11.00 e 11,30 (Consigliere: Lucifora).

5. Proposte di delibere:

Ufficio I - Status dei giudici tributari: reclamo avverso decreti di rotazione di presidente di sezione; revoche applicazioni; composizione collegi e calendari; interpello per applicazione presidente di sezione, vicepresidente di sezione e giudici tributari; riconferme quadriennali incarichi di presidenti di commissione.

Ufficio IV – Concorsi: conclusione sfavorevole procedimento di controllo (bando n. 6/2016);

rettifica punteggi all’esito di sentenze TAR (bando n. 6/2016); nomine giudici tributari (bando n.

6/2016).

Ufficio V – Incompatibilità: sospensione art.8, c.4 D.L.gs n.545/92.

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Ufficio VI – Provvedimenti disciplinari e di decadenza: approvazione risoluzione “Linee guida per i Presidenti delle Commissioni Tributarie in ordine all’esercizio della funzione di vigilanza”;

archiviazione procedimento disciplinare; richieste di azioni disciplinari; aperture procedimenti disciplinari; procedimenti disciplinari: riavvio procedimento e decreto di fissazione di udienza;

esposto; decadenza.

6. Bando n. 1/2018: proposta di riesame in autotutela ed emanazione di un bando per le sedi regionali e provinciali individuate dalla commissione concorsi. (già inserito, ai sensi dell’art. 20, quinto comma del Regolamento interno, all’ordine del giorno del 23 luglio 2019, dietro richiesta dei Consiglieri Antonio Mauriello, Angela Tomasicchio, Maria De Cono, Carla Romana Raineri, Giacinto della Cananea e Francesco Lucifora).

7. Varie ed eventuali.

Presenti:

Antonio LEONE, Presidente

Carla Romana RAINERI, Consigliere Antonio GAETANI, Consigliere Francesco LUCIFORA, Consigliere Paola MASTROBERARDINO, Consigliere Giacinto della CANANEA, Consigliere Gianpiero D’ALIA, Consigliere

Edoardo CILENTI, Consigliere Assenti:

Angela TOMASICCHIO, Vice Presidente Maria DE CONO, Vice Presidente

Antonio MAURIELLO, Consigliere Paolo AURIEMMA, Consigliere Alberto LIGUORI, Consigliere

Stanislao DE MATTEIS, Consigliere Luca VARRONE, Consigliere

La seduta ha inizio alle ore 10,00.

Preso atto della regolare costituzione assume la Presidenza il Presidente Antonio LEONE e con funzioni di segretario verbalizzante la dott.ssa Angela DELLO IACONO.

Sul primo punto all’ordine del giorno: Comunicazioni del Presidente.

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Il PRESIDENTE fa presente che è stato richiesto un rappresentante del Consiglio per un Convegno organizzato dalla Commissione tributaria di secondo grado e dall’Università di Trento, che si terrà il 29 novembre p.v. a Trento.

Sul secondo punto all’ordine del giorno: Approvazione dei verbali relativi alle sedute del 9 e 16 luglio 2019.

Il PRESIDENTE fa presente che sono portati all’approvazione il verbale relativo alla seduta del 9 luglio 2019 e relativo alla seduta del 16 luglio 2019 e che se non ci sono osservazioni, si intenderanno approvati.

Il Consiglio approva il verbale n. 18, relativo alla seduta del 9 luglio 2019 ed il verbale n.

19, relativo alla seduta del 16 luglio 2019.

Sul terzo punto all’ordine del giorno: Prese d’atto:

Ufficio I - Status dei giudici tributari: cessazioni per raggiunti limiti di età e decesso;

congelamento sezioni; assegnazione giudici tributari a sezioni applicazioni; composizione collegi, calendari, sezioni feriali.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1306/2019 al n. 1354/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno, facendo presente che il Consigliere CILENTI relaziona anche in sostituzione dei Consiglieri Mauriello e Liguori, assenti.

Ufficio VII - Contenzioso: sentenze TAR Lazio.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1355/2019 al n. 1356/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Alle ore 9,45, giungono la Vice Presidente DE CONO ed i Consiglieri DE MATTEIS, LIGUORI, MAURIELLO E VARRONE.

Sul quarto punto all’ordine del giorno: Procedimenti disciplinari: audizioni ore 11.00 e 11,30 (Consigliere: Lucifora).

Il Consigliere LUCIFORA relaziona in ordine al procedimento disciplinare aperto nei confronti del giudice OMISSIS.

Il Consigliere LUCIFORA relaziona in ordine al procedimento disciplinare aperto nei confronti della Vice Presidente di sezione OMISSIS.

Il Consigliere RAINERI ritiene che si dovrebbe chiedere al Presidente della Commissione il motivo per cui dal 2015 le cause sono state iscritte a ruolo tre anni dopo.

Il Presidente fissa la nuova convocazione alla Dott.ssa OMISSIS, per la seduta omissis.

Alle ore 9,50, giunge la Vice Presidente TOMASICCHIO.

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Sul quinto punto all’ordine del giorno: Proposte di delibere:

Ufficio I - Status dei giudici tributari: reclamo avverso decreti di rotazione di presidente di sezione; revoche applicazioni; composizione collegi e calendari; interpello per applicazione presidente di sezione, vicepresidente di sezione e giudici tributari; riconferme quadriennali incarichi di presidenti di commissione.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1357/2019 al n. 1363/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Il Consigliere LIGUORI fa presente che prossimamente porterà una Risoluzione che modifica la prassi adottata finora dai Presidenti delle Commissioni in merito alle applicazioni.

Il Consigliere della CANANEA con riferimento alla proposta di delibera della CTR Omissis, osserva che si dice che “gli interessati consegneranno la domanda di partecipazione” e chiede come mai non si adotta il sistema telematico atteso che il cartaceo pone problemi di deposito e conservazione.

Evidenzia che peraltro è anche un indirizzo governativo quello del telematico.

Alle ore 9,55, giunge il Consigliere AURIEMMA.

Il Consigliere MAURIELLO osserva che vi sia una contraddizione nelle proposte di delibera concernenti gli interpelli nazionali per le applicazioni temporanee non esclusive dove si concede anche la proroga, affermando che la proroga non può avvenire se non nell’ambito di 12 mesi e poi dicendo che l’applicazione non deve superare l’anno solare, per cui a suo parere, nel bando il punto 6 andrebbe tolto.

Il Consigliere D’ALIA fa presente che nella procedura di interpello i 12 mesi sono previsti e fungono anche da limite temporale, la proroga è motivata solo in via eccezionale ed è consentita solo nel caso in cui c’è una scopertura nel tempo dell’espletamento della procedura concorsuale.

Il Consigliere CILENTI evidenzia che le proposte di modifica della disciplina vigente vanno esaminate e vagliate nella Commissione competente e poi sottoposte all’attenzione del Plenum.

Il PRESIDENTE evidenzia che o si approvano così come sono o si rinviano tutte per aprire in Commissione Status una disamina sul tema emerso.

Il Consiglio dà mandato alla Commissione Status di aprire una pratica per le valutazioni sulla procedura di interpello per le applicazioni.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1364/2019 al n. 1374/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

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5 Alle ore 10,15, si allontana il Consigliere LUCIFORA.

Ufficio IV – Concorsi: conclusione sfavorevole procedimento di controllo (bando n. 6/2016);

rettifica punteggi all’esito di sentenze TAR (bando n. 6/2016); nomine giudici tributari (bando n.

6/2016).

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1375/2019 al n. 1381/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Il Consigliere DE MATTEIS fa presente che sono intervenuti anche i primi decreti presidenziali quindi si sono effettuate le nomine di giudici tributari in quattordici Commissioni, altri provvedimenti sono andati alla Presidenza della Repubblica e con il cambio di Governo sono rimasti fermi ora si dovrebbero sbloccare.

Il PRESIDENTE ritiene che una volta completato l’iter si dovrebbe pensare per i neo giudici tributari una sorta di investitura da parte del CPGT e poi si dovrà organizzare anche la formazione. Si potrebbe predisporre una Risoluzione su questo tema prevedendo l’obbligatorietà prima dell’inizio dell’attività.

Il Consigliere CILENTI ritiene che si possa chiedere in prestito la sala Convegni al CSM predisponendo un calendario e convocare a gruppi di cento.

Il Consigliere VARRONE ritiene anche ai fini del risparmio che la formazione debba essere fatta presso le Commissioni tributarie regionali.

Alle ore 10,20, rientra il Consigliere LUCIFORA.

Il Consigliere MAURIELLO ritiene che dovrebbero affiancarsi ai giudici della Commissione di assegnazione più esperti facendoli partecipare ai collegi.

Il Consigliere CILENTI ritiene che si possa fissare un contributo.

Il Consigliere LIGUORI ritiene che sarebbe una novità ed un segnale di vicinanza ai colleghi, nel documento sulla riforma ha dedicato un paragrafo alla formazione evidenziando l’importanza del tirocinio mirato sul territorio in particolare presso la Commissione Regionale per conoscerne la giurisprudenza. Ritiene utile anche l’incontro in sede centrale che potrebbe riguardare la parte ordinamentale. Evidenzia che i Consiglieri, dividendosi i territori potrebbero andare a fare formazione.

Il PRESIDENTE ritiene che si dovrebbero informare i Presidenti delle Commissioni di non assegnare subito delle cause di rilievo dovendo i nei nominati completare la formazione e vorrebbe comunicare al Presidente della Repubblica che saranno immessi in servizio 400 giudici tributari.

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La Vice Presidente TOMASICCHIO ritiene che le due cose possano andare parallelamente ossia la legge prevede che una volta espletato il giuramento possano essere inseriti nei collegi ma nel contempo devono esser formati.

Il Consiglio dà mandato alla Commissione Programmazione e coordinamento della formazione ed aggiornamento professionale di provvedere alla programmazione della formazione.

Ufficio V – Incompatibilità: sospensione art.8, c.4 D.L.gs n.545/92.

Il Consiglio approva la delibera dal n. n. 1382/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Ufficio VI – Provvedimenti disciplinari e di decadenza: approvazione risoluzione “Linee guida per i Presidenti delle Commissioni Tributarie in ordine all’esercizio della funzione di vigilanza”;

archiviazione procedimento disciplinare; richieste di azioni disciplinari; aperture procedimenti disciplinari; procedimenti disciplinari: riavvio procedimento e decreto di fissazione di udienza;

esposto; decadenza.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1383/2019 al n. 1385/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Il Consigliere RAINERI propone di aprire presso la Commissione Studi e Riforme una pratica per studiare profili di costituzionalità sulla normativa che riguarda il procedimento disciplinare relativamente alla giustizia tributaria.

Il Consigliere MASTROBERARDINO relaziona in ordine al giudice della CTR Omissis, facendo presente che ha integrato la proposta allegando la sentenza.

Il Consigliere RAINERI propone di correggere la dizione relativa all’invito alla difesa nel senso di presentare memorie e osservazioni. Il Consiglio approva.

Alle ore 11,20, si allontana il Consigliere MAURIELLO.

Il Consigliere MASTROBERARDINO relaziona in ordine al giudice della CTR, OMISSIS, nei confronti del quale è stato aperto procedimento disciplinare in quanto sottoposto a procedimento penale e per il quale si doveva fissare oggi la audizione ma in Commissione Disciplina è pervenuta un un’istanza del dottor Omissis di archiviazione, motivata con l’essere stato prosciolto e con la definitività della sentenza di proscioglimento. Si sono chieste informazioni essendo un magistrato ordinario, al CSM sull’esistenza o meno di un procedimento disciplinare a carico del Omissis ed il CSM ha comunicato che lo stesso è sotto procedimento disciplinare e che la sua questione verrà decisa all’udienza Omissis.

Il Consiglio delibera di rinviare la pratica al Plenum del Omissis, al fine di acquisire gli sviluppi della vicenda.

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Alle ore 11,25, rientra il Consigliere MAURIELLO mentre si allontana il Consigliere RAINERI.

Il Consiglio approva la delibera. n. 1386/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Alle ore 11,30, lascia la seduta il Consigliere della CANANEA

Il Consiglio approva la delibera n. 1387/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Alle ore 11,35, rientra il Consigliere RAINERI.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1388/2019 al n. 1389/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Alle ore 11,40, si allontanano i Consiglieri LIGUORI, GAETANI e D’ALIA.

Il Consiglio approva la delibera n. 1390/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Alle ore 11,45, rientrano i Consiglieri LIGUORI, GAETANI e D’ALIA.

Il Consiglio approva la delibera n. 1391/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Ufficio VII – Contenzioso: ratifiche di rapporti informativi trasmessi all’Avvocatura.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1392/2019 al n. 1395/2019, secondo lo schema allegato all’odierno ordine del giorno.

Sul sesto punto all’ordine del giorno: Bando n. 1/2018: proposta di riesame in autotutela ed emanazione di un bando per le sedi regionali e provinciali individuate dalla commissione concorsi. (già inserito, ai sensi dell’art. 20, quinto comma del Regolamento interno, all’ordine del giorno del 23 luglio 2019, dietro richiesta dei Consiglieri Antonio Mauriello, Angela Tomasicchio, Maria De Cono, Carla Romana Raineri, Giacinto della Cananea e Francesco Lucifora).

Il PRESIDENTE evidenzia di voler fare una premessa di natura regolamentare solamente ossia è chiaro che non si può discutere di una proposta perché le proposte che arrivano in Plenum sono proposte delle Commissioni. Se c’è una modifica di una proposta non molto rilevante allora può passare direttamente dal Plenum, su richiesta dei Consiglieri, invece a suo parere, qui vi è una sorta di apertura di pratica perché è diversa rispetto a ciò che era stato proposto e poi bocciato. Ora non può essere presentata una proposta, si discute, la discussione iniziale viene presa e di pari passo mandata nella Commissione competente.

La Commissione competente la elabora accogliendo o bocciando. Siccome i firmatari di questa richiesta sono Consiglieri che non fanno parte o almeno alcuni di quella

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Commissione possono partecipare, per cui la Commissione è pregata di avvisare quando inserirà all’ordine del giorno una proposta qualunque essa sia, anche di rigetto. Comunque deve poi venire in Consiglio e c’è la possibilità in quella sede di proporre una delibera che è contrapposta, questo dovrebbe essere l’iter regolamentare. Qualsiasi deliberazione della Commissione specialmente quelle che nascono da richieste esterne devono esser portate in Plenum. Quando n Plenum viene portata una proposta di rigetto può essere presentata una proposta contrapposta.

La Vice Presidente TOMASICCHIO ritiene che vedendo i verbali che attengono sia alla seduta di giugno che a due sedute di luglio, il discorso era stato già riportarlo in Commissione, nel senso che la Commissione Concorsi aveva elaborato una proposta che era quella di procedere alla pubblicazione frazionata delle sedi quindi proponeva la pubblicazione di alcune sedi, questa è stata valutata in Plenum che decise di rimandare in Commissione questa proposta sulla base di due indicazioni: di verificare la possibilità di un annullamento e/o revoca del concorso 1/2018 e quindi procedere successivamente alla pubblicazione di queste sedi vacanti come si era sempre fatto non a livello nazionale ma frazionate, oppure valutare una integrazione di attività da parte della Commissione Concorsi che si trovava di fronte ad una situazione particolare in quanto le domande di partecipazione alle sedi direttive e semidirettive erano 890. La Commissione Concorsi ha riportato in Plenum la delibera dicendo che c’era stata una discussione in Commissione, questa discussione aveva portato alla conferma di quella proposta che veniva nuovamente portata al Plenum ed alla valutazione delle due richieste alternative. La proposta della Commissione Concorsi di procedere alla pubblicazione nazionale è stata bocciata e poi c’è stata una proposta da parte di alcuni Consiglieri, lei insieme ad altri di provvedere ad una proposta alternativa che poteva essere o quella di annullare il concorso - ma sentendo gli altri Consiglieri pare che non sia in questo senso - oppure e forse è quella più fondata, provvedere ad una integrazione della Commissione Concorsi. Ritornare in Commissione questo è proprio il caso specifico che si sta affrontando.

Il PRESIDENTE interviene per evidenziare che ritornare è il termine sbagliato perché è l’inizio di una nuova pratica derivante dalla richiesta che ha un oggetto diverso rispetto alla proposta della Commissione Concorsi bocciata e a suo parere questo è il Regolamento.

Se non si è d’accordo su questo chiede alla Commissione Studi di risolvere questo problema regolamentare. Bisogna tener conto del principio che tutte le deliberazioni del Plenum provengono dalle Commissioni. Nell’ambito del Plenum non si può formare una

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delibera senza il supporto di una interpretazione regolamentare. Il Regolamento prevede che “ciascuno dei componenti può chiedere al Presidente che un determinato argomento sia posto all’ordine del giorno se il Presidente sentito il Comitato di Presidenza non intende accogliere la richiesta ne informa nella seduta successiva il Consiglio che delibera in proposito, se accoglie la richiesta fissa la seduta di discussione. Quando la richiesta è sottoscritta da almeno cinque il Presidente fissa la data di discussione dell’argomento”.

Invita quindi a parlare dell’argomento per poi mandare il tutto alla Commissione competente che sarà individuata per l’istruttoria successiva e al fine di formare una delibera.

Il Consigliere De MATTEIS evidenzia di non sapere se allo stato questa richiesta di discussione dell’annullamento di questo bando 1/2018, sia ancora attuale, cioè cogliendo un passaggio dell’intervento della collega Tomasicchio gli sembra di aver capito, che la stessa, che ha sottoscritto la richiesta di annullamento abbia abbandonato quella richiesta orientandosi verso l’integrazione.

Il PRESIDENTE evidenzia che lui non lo può sapere perché non ha ricevuto comunicazione formale di ritiro della richiesta da parte dei sottoscrittori.

La Vice Presidente TOMASICCHIO evidenzia che la proposta di riesame poteva consistere in due cose o nell’annullamento o nell’integrazione.

Il PRESIDENTE preliminarmente chiede se è ancora valida quella richiesta.

La Vice Presidente TOMASICCHIO ribadisce che la proposta di riesame in autotutela consiste nel verificare la possibilità di integrare la Commissione Concorsi e valutare il Plenum i criteri di assegnazione dei punteggi dei partecipanti al concorso per aiutare con il coinvolgimento da parte di tutti i componenti questo è l’argomento di cui oggi si sta discutendo. Evidenzia che la richiesta di riesame era generica e aveva due possibilità e come è già stato detto nei precedenti verbali, una possibilità era quella della revoca del concorso, una possibilità era quella dell’integrazione della Commissione Concorsi. I richiedenti hanno abbandonato l’idea della revoca per cui oggi si valuta la possibilità dell’integrazione della Commissione Concorsi, quindi questo è l’argomento in discussione.

Il PRESIDENTE ritiene che prima di discutere sulla valutazione della integrazione bisogna ritirare la richiesta posta oggi all’ordine del giorno.

Il Consigliere LUCIFORA propone di verbalizzare ora che i sottoscrittori rinunciano alla richiesta.

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Il Consigliere MAURIELLO evidenzia che la questione che riguarda questo bando è stata più volte discussa anche in sedi non autorizzate, per cui è passato un certo messaggio ora se si dovesse andare ad integrare una condizione già disposta a suo tempo che era prevista espressamente dal bando, pensa che si troverebbero grosse difficoltà tra i destinatari perché si va a introdurre una normativa che è eventualmente differente da quella del bando originario cioè ove si dovesse far luogo a questa ipotesi di rivisitazione.

Ritiene che nell’ambito della Commissione e non in Plenum si debba verificare se il riesame ha un fondamento avendo sottoscritto una richiesta e non si possono abbandonare le strade con leggerezza.

Il PRESIDENTE fa presente che il Consigliere della Cananea gli ha manifestato oralmente la volontà di ritirare la richiesta.

La Vice Presidente DE CONO evidenzia che questa istanza e proposta di inserimento all’ordine del giorno naturalmente veniva in un momento che era anche abbastanza increscioso in cui c’era una sorta di braccio di ferro e obiettivamente ci sono i verbali, tra la Commissione e il Plenum, nel senso che la Commissione già una prima volta aveva portato in Plenum una proposta che gli era stata bocciata. Successivamente la Commissione ha riportato in Plenum la stessa identica proposta che è stata nuovamente bocciata ed è stato detto che la Commissione un’altra proposta non l’avrebbe fatta. Poiché il concorso non poteva rimanere in quella situazione di stallo e c’era questa posizione rigida e da parte della Commissione e del Plenum a maggioranza che non la avallava, a questo punto era assolutamente necessario che si introducesse un argomento tra virgolette alternativo dentro il Plenum e se ne discutesse insieme. Questa è la ragione per cui è stata firmata una proposta di mettere l’argomento all’ordine del giorno, poi chi ha scritto materialmente proposta di riesame senza allegare neanche la proposta di riesame ovviamente non ha scritto praticamente niente ma questo era il senso di come va inteso.

La sua idea oggi è contrarissima all’annullamento in autotutela.

Il PRESIDENTE evidenzia che le regole come Organo di amministrazione, visto che c’è un tentennamento che è stato già preannunziato, portano a chiedere ai sottoscrittori se andare avanti.

La Vice Presidente DE CONO evidenzia di non ritirare la firma ma oggi dice a chiare lettere che è assolutamente contraria all’annullamento in autotutela del concorso è che invece sarebbe d’accordo quanto prima che la Commissione Concorsi riprenda i lavori nell’ambito di un organico più ampio.

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Il Consigliere MAURIELLO ritiene che si stia procedendo in maniera confusa perché prima di qualsiasi decisione i sei sottoscrittori del documento dovrebbero riunirsi e confrontarsi sull’eventuale ritiro della richiesta.

Il Consigliere RAINERI evidenzia che al di là del nomen iuris, la ratio sottesa a questa iniziativa era quella di rimeditare questo bando perché da un canto c’è l’esigenza ovvia anche per una questione di immagine e anche per la risalenza del bando di definirlo in tempi possibilmente veloci. La Commissione Concorsi che già si è fatta carico e sta ancora scontando tutta la scia del concorso del 2016, adesso deve affrontare quest’ulteriore bando, con una tempistica che nessuno è in grado di valutare se non ipotizzando che forse non è neanche detto che la durata dell’attuale Consiglio sia compatibile con l’esame per come è prevista oggi. E’ evidente che una riflessione su questo punto ci vuole e crede di poter interpretare senza con questo voler assumere iniziative che poi non siano pure condivise dagli altri firmatari, che le si consenta il termine provocatoria cioè nel senso che se questo concorso deve durare quattro anni e non viene gestito da una Commissione allargata e occorre attendere tutto questo tempo forse varrebbe la pena ed era stato promotore principale il professor Della Cananea e nulla vi ostava, ad una revoca in autotutela. Evidenzia di avere delle perplessità e però la Commissione Concorsi si deve far carico di trovare una soluzione che sia condivisa anche con il Plenum e non arroccarsi nella opposizione di non approvare utilizzando naturalmente le maggioranze interne alla Commissione. Quali strumenti si avrebbero per la moral suasion e se la Commissione Concorsi non vuole modificare l’assetto come si potrebbe diversamente introdurre questo criterio parallelo. Concludendo fa presente che la revoca di questa proposta la fa in via subordinata, nel senso che revoca in autotutela subordinatamente al fatto che si trovi una soluzione compatibile decente anche sotto il profilo dell’immagine. Non ritiene di revocare fino a quando non ci saranno ulteriori determinazioni.

Il Consigliere LUCIFORA ritira la firma.

Il PRESIDENTE, attesa anche l’assenza del Consigliere della Cananea propone di rinviare questo punto al prossimo Plenum in modo che i firmatari possano chiarirsi le idee confrontarsi.

Il Consigliere VARRONE ritiene che sia un argomento che si può discutere perché altrimenti si rinvia ulteriormente in attesa di una proposta immaginaria che dovrebbe pervenire alla Commissione Concorsi e nel mentre si sta perdendo ancora tempo.

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Il Consigliere DE MATTEIS evidenzia di voler effettuare delle precisazioni sono state dette delle cose non esatte la prima: la Commissione Concorsi per la prima volta portò in discussione quella delibera di espletamento che prevedeva l’individuazione di determinati sedi e non venne bocciata, il Plenum decise di far ritornare in Commissione quella pratica perché si rivalutasse in Commissione. La Commissione l’ha riesaminata e l’ha riportata in plenum uguale e si è svolta un’unica votazione con un’unica bocciatura. Seconda:

ovviamente nella misura in cui le modalità di espletamento del concorso proposte dalla Commissione Concorsi non sono state approvate, la Commissione comunque si dovrà far carico del bando 1/2018, quindi non c’era nessuna situazioni di impasse come si ricorderà il consigliere Gaetani allo stesso Plenum del 16 luglio 2019, la Commissione aveva proposto due delibere di espletamento del concorso che non sono state poste in discussione perché è stata invocata la pregiudiziale sul fatto che si stava discutendo dell’annullamento ed il Plenum decise all’unanimità di non porle in discussione. Si deve ora procedere con il bando alcune proposte sono pronte e tra l’altro le attività amministrative sono state esaurite dalla Commissione, il funzionario ha depositato una relazione dicendo che tutto quello che era di competenza dell’Ufficio è stato esaurito e quindi manca soltanto l’attribuzione dei punteggi discrezionali. Evidenzia di aver inviato una nota al Presidente Leone il 29 luglio u.s. nella quale faceva presente che nelle more della discussione dell’annullamento del concorso, sono sospese le attività in quanto il Plenum ha deliberato di non approvare le proposte della Commissione Concorsi, per questo è contrario ad un rinvio della discussione perché se non ci sono più i sei Consiglieri che propongono l’annullamento, probabilmente non c’è più la materia del contendere.

Il PRESIDENTE condivide quanto detto dal Consigliere De Matteis in ordine al fatto che tutto è ritornato nelle mani della Commissione Concorsi che deve procedere con i lavori, per cui se anche rimanesse in piedi la richiesta posta oggi all’ordine del giorno si tratterebbe di una soluzione organizzativa. La strada potrebbe essere di ritirare l’argomento di oggi o rinviarlo in Commissione Concorsi il cui Presidente fisserà una riunione soltanto su questo punto aperta anche agli altri Consiglieri che volessero partecipare per decidere l’organizzazione.

Il Consigliere DE MATTEIS pone il quesito sulla fattibilità di questo allargamento, perché gli sembra di aver sentito dal Consigliere D’Alia che forse non fosse possibile dal punto di vista normativo poiché potrebbe essere interpretato come modifica del bando.

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Il PRESIDENTE ritiene che se non incide sui diritti dei terzi questa integrazione potrebbe essere di aiuto nell’interesse del diritto di chi ha partecipato a quel concorso.

Il Consigliere LIGUORI ritiene che il Regolamento parla chiaro e dice almeno cinque Consiglieri sottoscrivono la fissazione di un argomento per l’ordine del giorno, almeno significa letteralmente che è venuto meno il quorum e quindi la proposta decade ipso iure però è una valutazione personale per quello che può valere, perché chi ha scritto quel Regolamento ha pensato che quel numero fosse quello con cui in base alla composizione numerica corrispondesse ad un terzo, quindi il quinto fosse quello sufficiente per portare questo argomento e fungere quasi da Commissione referente così come sono le attuali Commissioni composte da cinque unità. Questo è logico quindi ritiene che non si dovrebbe affrontare oggi questo tema perché l’atto propulsivo è venuto meno quindi simul stabunt simul cadent. Per il futuro, fa presente che si parlava poco fa di impasse, che ci sarebbe una frizione tra la Commissione ed il Plenum, è vero che si sono verificate diversità di vedute ma il Regolamento questa volta suggerisce la via d’uscita che forse all’epoca i firmatari potevano cavalcare, ossia l’articolo 8, comma IV, che è chiarissimo nel senso che il Plenum affida a uno dei componenti anche la presentazione di una proposta.

Il PRESIDENTE evidenzia che non serve parlare di ciò che poteva essere fatto.

Il Consigliere LIGUORI invita a votare oggi, perché a suo parere, quell’ordine del giorno non c’è più perché le sei firme si sono ridotte a tre.

Il PRESIDENTE ritiene che a questo punto chiederà un parere alla Commissione Studi e Riforme.

Il Consigliere VARRONE ritiene che in questa vicenda si sono accavallati due piani paralleli.

Uno che riguarda un’impasse procedurale per questo propone assolutamente che vada alla Commissione Studi e deve essere risolto se i cinque Consiglieri hanno il potere di presentare una proposta al Plenum senza passare per la Commissione, perché pare che su questo non vi sia u unanimità di vedute ed è un elemento fondamentale di garanzia anche per il futuro e quindi su questo punto è necessario fare chiarezza. Invece l’oggetto del contendere che ha determinato questo impasse e cioè il problema di come risolvere la procedura concorsuale, di come procedere si innesta perché non si può aspettare di risolvere questo per quello, c’è un concorso, uno dei firmatari di questa proposta è nella Commissione Concorsi quindi può veicolare una qualsiasi proposta che dovesse venire per organizzare la procedura.

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Il PRESIDENTE ritiene che si possa lasciare in piedi la questione odierna dando mandato alla Commissione Studi di risolvere due problemi: primo deve dire se è ancora in piedi una richiesta di mettere all’ordine del giorno un argomento quando le firme apposte diminuiscono secondo il limite previsto all’articolo 20. Secondo: capire se una proposta di delibera può essere approvata in Plenum indipendentemente dalla Commissione.

Il Consigliere D’Alia evidenzia che per le questioni procedurali è giusto che se ne occupi la Commissione Studi a prescindere dall’argomento all’ordine del giorno, perché potrà succedere in futuro che si riproponga lo stesso caso. Qui la domanda che hanno posto i firmatari e per questo presume che il Presidente l’abbia messa all’ordine del giorno, è: c’è una volontà del Consiglio di andare avanti sul concorso o di annullarlo. Su questo è possibile oggi discutere perché questo taglia la testa ad un’altra questione e siccome la procedura è ferma da lungo tempo, c’è ancora questa intenzione di annullare questo concorso si o no, a questa domanda pensa che si possa rispondere oggi se si è nella condizione di farlo in maniera che si sblocchi anche il lavoro della Commissione. Fa riferimento alla impostazione corretta che ha dato il Presidente, il Presidente ha richiamato la norma regolamentare che dice se un terzo dei Consiglieri chiede che un argomento venga messo all’ordine del giorno e viene valutata l’ammissibilità dal punto di vista della coerenza rispetto ai compiti consiliari, lo stesso ha il dovere di metterlo all’ordine del giorno, quindi traducendo il termine argomento in oggetto della discussione si tratta di annullamento o non annullamento del bando di concorso. Al netto della questione del ritiro delle firme che è oggetto di valutazione da parte della Commissione Studi e come deve funzionare fisiologicamente il sistema nelle Commissioni, però l’argomento è questo, se ne vuole discutere oggi, se si è nella condizione di farlo si faccia un passo per definire la questione anche per dare eventualmente alla Commissione Concorsi un’indicazione.

Il PRESIDENTE ribadisce che deve chiudere prima questa la vicenda e poi si possono aprire tutte le discussioni sull’argomento del bando quindi con il ritiro delle firme di tutti poi si potrà procedere ad iniziativa di chiunque.

Il Consigliere RAINERI evidenzia che fermo restando che è condivisibile sul piano della ragionevolezza l’intervento che ha appena fatto il Consigliere D’Alia ma questa è la prova provata che evidentemente se si deve discutere, perché c’è una richiesta da parte di cinque Consiglieri su questo argomento - che si vuole definire argomento ma in realtà è una proposta - e ciascuno esprime la propria opinione, senza uno sviluppo successivo, si deve ritenere che argomento significa proposta perché se lo stesso D’Alia provoca un voto,

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allora non ha più senso chiedere all’ufficio Studi se c’è un potere di proposta. Cinque Consiglieri possono provocare un ordine del giorno, l’ordine del giorno si compone di un argomento che poi si traduce se si provoca una votazione sulla proposta quindi si chiude il cerchio per cui evidentemente cinque Consiglieri hanno la facoltà di proporre esattamente come può proporre una Commissione.

Il PRESIDENTE evidenzia che vi è una richiesta sulla quale vuole che si prenda una decisione, se c’è un problema regolamentare legato alla possibilità di portare attraverso questa richiesta di argomento all’ordine del giorno una proposta in Plenum che non venga dalla Commissione non la può ritenere fattibile. Ha però il potere di chiedere alla Commissione Studi un’interpretazione regolamentare sul punto.

Il Consigliere D’ALIA evidenzia che il tema sembra molto semplice nella sua apparente complessità e le questioni che si devono separare oggi sono: una proposta di delibera di annullamento in autotutela o di revoca del concorso a seguito di una richiesta di sei Consiglieri di discutere in Consiglio sul tema dell’annullamento o meno del concorso per dare un indirizzo - e questa è competenza del Consiglio - alla Commissione Concorsi. Non esistendo una proposta formalizzata l’unica cosa che oggi teoricamente il Consiglio potrebbe fare è quella di dare mandato alla Commissione Concorsi nel predisporre un atto che porterà in Consiglio sulla base di questo indirizzo politico. Se viceversa si deve andare avanti e quindi poiché il Presidente della Commissione di concorso giustamente a luglio sulla base di questa discussione ha sospeso le procedure e oggi dice che l’istruttoria è matura per essere completata cioè l’istruttoria amministrativa è stata fatta dove sono stati valutati inammissibilità, legittimazione, resta il completamento di questa procedura che consiste nella valutazione dei cosiddetti punteggi discrezionali. Quindi si possono decidere due cose oggi sulla base di quella proposta teorica: andare avanti perché è stato introdotto un argomento non una delibera, un argomento all’ordine del giorno oppure non andare avanti e quindi tornare in Commissione sulla base dell’indirizzo del Consiglio perché si formi un atto che vada nella direzione coerente alla volontà che il Consiglio esplica.

Il Consigliere MAURIELLO condivide quanto proposto dal Presidente Leone in ordine al rinvio di una settimana in quanto lui come sottoscrittore del documento ha l’esigenza di confrontarsi con gli altri Consiglieri firmatari.

Il Consigliere D’ALIA ritiene che i Consiglieri che hanno fatto la richiesta posso chiedere il rinvio di una settimana.

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Il Consigliere MASTROBERARDINO evidenzia che le questioni procedurali sicuramente hanno tutta la loro dignità e sono le regole, il binario nei quali muoversi, però vuole invitare tutti quanti ad un senso di completezza e di responsabilità, perché ogni giorno giudici tributari che hanno fatto istanza per la partecipazione al concorso chiedono informazioni sullo stato della procedura. È abbastanza evidente che anche per loro non è opportuno annullare il concorso pertanto si deve prendere atto di questa situazione che si è formata, che alcuni Consiglieri hanno provocatoriamente formulato una istanza di revoca ma che comunque hanno interesse probabilmente ad incidere sul profilo organizzativo ampliando la Commissione per la partecipazione alle operazioni piuttosto che per annullare il bando.

Ritiene che al momento non vi sia la necessità di bloccare le operazioni atteso che non si è votato, vorrebbe che il Plenum fermo restando tutte le decisioni che vorrà prendere di approfondimento da parte della Commissione Studi consentisse contemporaneamente alla Commissione concorsi di procedere.

Il Consigliere DE MATTEIS ribadisce che la lettera del 29 luglio u.s. era motivata sul punto, poiché si è discusso e c’è una richiesta che proviene da sei Consiglieri, la maggioranza in Consiglio è otto, è probabile che il Presidente della Commissione Concorsi potesse immaginare che chi aveva sottoscritto portasse avanti una richiesta di annullamento del bando in autotutela perché poi dopo bisognava emanare un nuovo bando che prevedesse la individuazione soltanto di quelle sedi che erano state proposte. Atteso che c’è una giurisprudenza della Corte dei Conti fluviale che prevede una responsabilità erariale laddove si facciano lavorare le Commissioni e poi un bando viene annullato, il motivo della sospensione dell’attività era un motivo difensivo per evitare che potesse essere imputati i Componenti la Commissione Concorsi in particolare il suo Presidente, per un danno erariale. Tant’è vero che il 16 luglio u.s, non finirà mai di ripeterlo, questo Plenum non ha deliberatamente deciso alcune proposte manifestando quindi l’intendimento dell’inutilità dell’espletamento delle attività successive nelle more della decisione sulla richiesta di annullamento quindi non c’è un melius re perpensa piuttosto se non c’è più una maggioranza che si avvicina agli otto che faccia prevedere che ci sarà un annullamento di qui a breve, a suo parere le attività possono riprendere, ma lo dovrebbe decidere il Plenum.

La Vice Presidente TOMASICCHIO riassume le osservazioni del Presidente Leone e dei Consiglieri Raineri e D’Alia evidenziando che: oggi ha detto il Presidente questa proposta di sei firmatari è quella relativa alla discussione dell’argomento. Si è poi innestato un discorso di carattere generale che dovrà affrontare la Commissione Studi se i Consiglieri

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dal Plenum hanno la possibilità di fare delle proposte alternative a quelle della Commissione. Come dice esattamente il Consigliere D’Alia l’argomento da affrontare oggi è quello se si deve andare avanti con il concorso o se si deve annullare perché l’argomento di oggi, proposto, riguarda il riesame in autotutela ed emanazione di un bando per le sedi regionali e provinciali individuate dalla commissione concorsi, per cui a suo parere, oggi si deve votare se andare avanti o meno col concorso.

Il PRESIDENTE fa presente che si può votare su una proposta formale formulata da un Consigliere delegato ma alternativa a quella della Commissione e oggi questa proposta non c’è, si possono formulare degli atti di indirizzo alla Commissione Concorsi che poi elaborerà un testo da mettere in votazione.

Il Consiglio delibera di rinviare l’argomento al prossimo Plenum e di dare mandato alla Commissione Studi di dirimere la questione in ordine alla possibilità da parte del singolo o dei singoli Consiglieri di presentare proposte in Plenum senza il previo passaggio istruttorio nelle Commissioni competenti.

Il Consigliere VARRONE ritiene che la Commissione Concorsi valuti la proposta di integrazione della propria composizione.

Ufficio VI – Provvedimenti disciplinari e di decadenza: approvazione risoluzione “Linee guida per i Presidenti delle Commissioni Tributarie in ordine all’esercizio della funzione di vigilanza”.

Il Consigliere MASTROBERARDINO illustra il testo della Risoluzione concernente le Linee guida per i Presidenti delle Commissioni Tributarie in ordine all’esercizio della funzione di vigilanza”.

Il Consiglio, sentito il relatore, esaminati gli atti, delibera di approvare il testo della Risoluzione con assegnazione del n.5/2019. Delibera n. 1396/2019.

Il Consigliere LIGUORI chiede che siano ammesse come trattazione d’urgenza tre proposte di delibera della Commissione Status relative ad applicazioni.

Il Consiglio accoglie le richieste ed il PRESIDENTE dispone che siano trattate immediatamente.

Alle ore 11,35, rientra il Consigliere RAINERI.

Il Consiglio approva le delibere dal n. 1397/2019 al n. 1399/2019.

Il PRESIDENTE illustra la proposta di delibera relativa alla richiesta di personale amministrativo da assegnare al CPGT, considerato che 13 unità andranno in pensione.

Il Consigliere GAETANI per rappresentare la reale difficoltà suggerisce di specificare che già altre unità sono andate recentemente in pensione.

Il Consiglio approva. Delibera n. 1400/2019.

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18 La seduta è tolta alle ore 13,20.

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