SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DEL 4 DICEMBRE 2007
(Ore 10.00)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DARIO PALLAORO
PRESIDENTE: Prego procedere all'appello nominale dei consiglieri.
DE ECCHER (Segretario questore) pro- cede all'appello nominale dei consiglieri.
PRESIDENTE: La seduta è aperta. Ha co- municato l'assenza la consigliera Dominici.
Prego dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
GHIRARDINI (Segretario questore) dà lettura del processo verbale della seduta dell'8 novem- bre 2007.
PRESIDENTE: Se non vi sono osservazio- ni il processo verbale si considera approvato nel testo letto.
Do lettura delle comunicazioni all'Aula.
"Comunico che sono state promulgate le se- guenti leggi provinciali:
15 novembre 2007, n. 19 "Norme di sempli- ficazione in materia di igiene, medicina del lavoro e sani- tà pubblica";
15 novembre 2007, n. 20 "Modificazioni del- le leggi provinciali 15 maggio 2002, n. 7, sulla ricettività turistica alberghiera ed extra alberghiera, 13 dicembre 1990, n. 33, sui campeggi, 15 marzo 1993, n. 8, sui rifugi e i sentieri alpini, e 8 maggio 2000, n. 4, sull'attività commerciale";
16 novembre 2007, n. 21 "Ratifica dell'intesa tra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento per favorire la cooperazione tra i territori confi- nanti".
Sono stati presentati i seguenti disegni di leg- ge:
- n. 275: "Interventi a favore degli eredi di appartenen- ti alle forze dell'ordine, alle forze armate, ai vigili del fuoco e alle forze della polizia municipale caduti nell'a- dempimento del proprio dovere" (proponente cons. De- paoli), assegnato alla Quarta commissione permanente;
- n. 276: "Modificazioni della legge provinciale 5 marzo 2003, n. 3 (Disposizioni in materia di referendum propositivo, referendum consultivo, referendum abroga- tivo e iniziativa popolare delle leggi provinciali)" (pro- ponenti consiglieri Pinter, Bondi, Barbacovi e Cogo), assegnato alla Prima commissione permanente;
- n. 277: "Interventi contro la povertà attraverso la
promozione dell'attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale" (propo- nenti consiglieri Morandini e Carli), assegnato alla Quar- ta commissione permanente;
- n. 278: "Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2006" (proponente Presidente della Provincia Dellai), assegnato alla Seconda commissione permanente;
- n. 279: "Iniziative a sostegno dei malati di Alzhei- mer" (proponenti consiglieri Depaoli, Casagranda, Ghi- rardini, Lenzi, Lunelli, Magnani, Odorizzi, Turella, Viganò e Zorzi), assegnato alla Quarta commissione permanente;
- n. 281: "Modificazioni della legge provinciale 5 marzo 2003, n. 2 (Norme per l'elezione diretta del Con- siglio provinciale di Trento e del Presidente della Pro- vincia), in materia di ineleggibilità e di incompatibilità"
(proponenti consiglieri Turella, de Eccher, Chiocchetti, Barbacovi, Bombarda, Carli, Catalano, Delladio, Domi- nici e Muraro, assegnato dalla Prima commissione per- manente.
Sono pervenute le seguenti proposte di mo- zione:
- n. 534: "Utilizzo della centrale Enel di Riva del Gar- da per attività destinate ai giovani", a firma del cons. Pa- rolari,
- n. 535: "Esposizione del crocifisso nelle aule degli istituti scolastici della Provincia", a firma del cons. Ber- tolini;
- n. 536: "Interventi per il ripristino della cappella al- l'interno dell'ospedale di Cles", a firma del cons. Magna- ni;
- n. 537: "Interventi per definire l'assetto organizzativo di Trentino S.p.A. e per promuovere l'offerta turistica", a firma dei consiglieri Malossini, Giovanazzi, Mosconi, Delladio e Viola;
- n. 538: "Disciplina del patrocinio della Provincia per iniziative culturali e scientifiche organizzate in ambito provinciale", a firma del cons. Barbacovi;
- n. 539: "Sull'indicatore della situazione economica familiare (ICEF) e sulla modifica dei relativi criteri", a firma del cons. Bertolini;
- n. 540: "Interventi per impedire l'ascesa dei fondi sovrani nei mercati finanziari", a firma del cons. de Ec- cher;
- n. 541: "Interventi per la tutela delle foreste pluviali e del clima della terra", a firma del cons. Bombarda;
- n. 542: "Esclusione da benefici economici degli im- migrati e degli zingari che abbiano riportato condanne in sede penale", a firma del cons. Bertolini;
- n. 544: "Interventi a sostegno di iniziative a valenza storico-culturali coinvolgenti la regione dalmata-istriana e la relativa popolazione", a firma del cons. de Eccher.
Comunico che il Presidente della Giunta del- le elezioni, consigliere Turella, ha trasmesso alla Presi- denza la relazione conclusiva della Giunta delle elezioni
riguardante l'attività di verifica relativa all'anno 2007, che è stata inviata ai consiglieri in data 27 novembre 2007.
Ai sensi dell'art. 151, comma 7, del regola- mento interno, informo che è in distribuzione l'elenco delle interrogazioni che, scaduto il termine, non hanno ricevuto risposta definitiva."
Passiamo all'ordine del giorno. Siamo al pun- to 1 dell'ordine del giorno:
interrogazioni a risposta immediata.
Do lettura dell'interrogazione n. 2947/XIII,
"Assunzione di giornalisti da parte dell'Azienda provin- ciale per i servizi sanitari", proponente: cons. Carlo An- dreotti.
"Nei giorni scorsi un quotidiano locale ha pubblicato la notizia della decisione dell'Azienda Pro- vinciale per i Servizi Sanitari di procedere alla assun- zione di due giornalisti.
Poiché la Giunta è già dotata di un efficiente e funzionante ufficio stampa per far fronte alle esigenze di tutti indistintamente gli assessorati
si chiede
• se la notizia corrisponde al vero;
• in caso affermativo quali siano i criteri adottati per individuare le due figure professionali, se è prevista cioè una selezione, se è stato informato l'ordine pro- fessionale, se saranno assunti professionisti, oppure pubblicisti e con quale tipo di contratto;
• quali esigenze informative abbia l'APSS che non possano essere soddisfatte dall'Ufficio stampa della Giunta;
• se non era molto più utile alla comunità, vista la preoccupante carenza di personale sanitario, prov- vedere all'assunzione di due medici, o di una mezza dozzina di infermieri al posto di due giornalisti."
Competente per la materia è l'assessore An- dreolli. La parola all'Assessore, prego.
ANDREOLLI (Assessore alle politiche per la salute): Grazie, Presidente. In relazione all'inter- rogazione del consigliere Andreotti., non so se gli è sfug- gito, ma è stato presentato un articolo di legge nell'ambito della finanziaria che prevede la possibilità di rendere stabile l'assunzione di due giornalisti che attual- mente operano all'interno dell'Azienda sanitaria con un contratto di consulenza. Quindi la materia verrà discipli- nata in maniera stabile. Prevede la possibilità di assun- zione con contratto a tempo indeterminato.
Sull'opportunità che la più grande azienda del Trentino, che ha oltre settemila dipendenti, di disporre di personale che curi il rapporto con la stampa e non solo con dell'at- tività di carattere editoriale, pare evidente che ci sia una necessità effettiva e tra l'altro l'Azienda sanitaria in que- sto caso si comporta al pari dell'università, che ha un proprio ufficio stampa, un proprio giornalista, al pari del- l'A22, dell'Autostrada, che ha del personale giornalista, e di tanti enti che hanno funzioni importanti e in continuo
rapporto con la stampa e soprattutto con i cittadini.
PRESIDENTE: La parola in replica al con- sigliere Andreotti: ne ha facoltà.
ANDREOTTI (Trentino Autonomista):
Trovo abbastanza parziale ed incompleta la risposta del- l'Assessore, nel senso che, se per la parte che ha risposto può essere anche condivisibile, ha totalmente ignorato la parte successiva delle domande, perché sappiamo tutti che i giornalisti dipendenti della pubblica amministrazio- ne, che comunque fanno capo alla Provincia, costituisco- no un esercito di soli generali. Cioè, in Provincia ci sono solo capi redattori, addirittura con superminimi. Allora la domanda non era tanto di avere conferma - e me l'ha da- ta, di questo le do atto - che non si tratta in realtà di due nuove assunzioni, ma si tratta della regolarizzazione di due rapporti di consulenza che già esistono all'interno dell'Azienda, e questo va bene. Quello che premeva sa- pere è se anche a questi due giornalisti verrà riservato il trattamento di capo redattore con superminimo, eccetera, che porta ad una retribuzione che credo vada addirittura al di là di quella di un primario per quanto riguarda le retribuzioni giornalistiche. Sono molto alte le retribuzioni di capi redattori con superminimo, si informi, Assessore.
Il senso della richiesta era tutto qui, nel senso che se vengono assunti due giornalisti con contratto gior- nalistico, stipendio base dei giornalisti, eccetera, nessuna questione; se vengono assunti due capi redattori che co- mandano sostanzialmente solo a se stessi, perché non hanno "truppa" sotto di loro, siamo ben oltre quelli che sono i normali parametri. Grazie.
PRESIDENTE: Sull'ordine dei lavori ha chiesto di intervenire il consigliere Malossini: ne ha fa- coltà.
MALOSSINI (Forza Italia): Ho già avuto modo, Presidente, di telefonarle ieri per rappresentarle l'ennesimo episodio al quale siamo stati posti di fronte come consiglieri provinciali. Questa mattina alle ore 11.00, festa di Santa Barbara, si inaugura o si abbatte l'ultimo diaframma dell'importante opera - sia ben chiaro - riguardante le varianti nella Piana Rotaliana e della Rocchetta e abbiamo ricevuto un invito molto cortese e molto opportuno da parte dell'azienda, con però anche ovviamente la compartecipazione, con il simbolo ufficia- le, della Provincia autonoma di Trento.
Io ho già sollevato in passato questa questio- ne: è assolutamente sconcertante che si debbano trovare inaugurazioni, inviti organizzati, condivisi della Giunta provinciale nel momento in cui c'è la convocazione e si svolgono i lavori dell'Assemblea legislativa della nostra Provincia di Trento dal punto di vista istituzionale.
Si era detto e si era assicurato da parte del Presidente che su questo nulla sarebbe più accaduto, ma
credo che tutti quanti siamo testimoni degli inviti che ci arrivano di convegni infiniti che vengono organizzati dagli assessori sulle cose più disparate. Questo mi pare un altro episodio, fra l'altro abbastanza significativo, cir- costanza importante rispetto alla quale qualcuno, come ho già sentito, si sta assentando dall'Aula per partecipare a questa inaugurazione, a questa cerimonia. Spiace che non lo si possa fare da parte di chi altri, come noi, come me, certamente avrebbe voluto farlo.
Le segnalo questo, io glielo avevo segnalato ancora ieri, anche per vedere se c'era un'opportunità di dare modo magari in quel momento di partecipare, vista anche la coincidenza della festa che riguarda Santa Bar- bara. Segnalo e sollevo alla sua attenzione definitivamen- te questo argomento che è scandaloso.
PRESIDENTE: Grazie. Io credo che su questo argomento il consigliere Malossini abbia ragioni da vendere, nel senso che sarebbe opportuno che manife- stazioni di questo tipo, di importanza quasi provinciale e vengono inviatati tutti i consiglieri, non coincidessero con le sedute del Consiglio provinciale. Io ieri ho sentito anche il Presidente della Giunta, il quale mi diceva che ha ragione, però ha precisato che si tratta di un invito pri- vato, anche se c'è tanto di simbolo della Provincia, con richiamato il dipartimento, eccetera. Lui diceva che così è capitato, però l'invito era strettamente privato. E' per quello che io ho ritenuto, sentendo anche qualche capo- gruppo, di non aderire alla proposta di sospendere i lavo- ri, anche perché poi alle ore 12.00 c'è una riunione dei capigruppo, anche perché abbiamo manifestazioni anche fuori da questo Consiglio, quindi ho ritenuto di fare que- sto. Però credo che abbia ragione il collega Malossini nel dire che queste cose non possono essere fatte in coinci- denza con le sedute del Consiglio, per rispetto al Consi- glio, all'Aula e a tutto quello che il Consiglio va a ragionare, va discutere.
E' già stato fatto nel passato, però tornerò a fare una rimostranza al Presidente, di modo che quando ci sono manifestazioni di questo tipo vengano organizza- te non in coincidenza con le sedute del Consiglio provin- ciale.
Detto questo, andrei avanti sull'interrogazio- ne n. 2952/XIII, "Iniziative per favorire il subentro alla Lowara di una nuova attività industriale", proponente:
cons. Guido Ghirardini.
"E' nota la vicenda della Lowara; azienda leader nel settore della produzione di pompe sommerse per impianti idrici, che ha rappresentato per anni un polo occupazionale di primaria importanza per la Valle di Sole e che dava occupazione a 97 addetti provenienti dal comprensorio solandro e oltre.
Purtroppo, lo scorso febbraio ha chiuso de- finitivamente i battenti, provocando innumerevoli effetti negativi sulla manodopera locale e sul comparto pro- duttivo trentino.
Tutto ciò premesso,
si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quali iniziative concrete stia attivando per favorire il subentro di una nuova attività industriale nello sta- bile e quando si possa ipotizzare la prossima riaper- tura del comparto industriale che dovrebbe essere in grado di ricollocare la manodopera ex Lowara e di rilanciare la produzione industriale in valle."
La parola alla Giunta, risponde l'assessore Bressanini, prego.
BRESSANINI (Assessore all'energia, ri- forma istituzionale e autonomie locali): Grazie, Presi- dente. Sostituisco il collega Benedetti, che non ha potuto intervenire alla seduta.
Con riferimento a quanto richiesto dal consi- gliere Ghirardini si fa innanzitutto presente che la Giunta provinciale ha previsto di acquisire alla proprietà pubbli- ca il compendio immobiliare ex Lowara di Malè, tramite Trentino Sviluppo S.p.A.. L'intervento è previsto dal se- sto aggiornamento del piano triennale 2005-2007 della stessa società, approvato con deliberazione del 16 no- vembre 2007. L'acquisizione è imminente e il relativo costo è stimato in tre milioni e mezzo di euro. L'obiettivo è quello di favorire l'insediamento di attività sostitutive, consentendo a queste ultime di limitare l'esborso finan- ziario per la parte immobiliare.
Dopo numerosi contatti con aziende anche esterne alla provincia potenzialmente interessate, una possibile attività sostitutiva è già stata individuata. Nu- merosi incontri hanno già avuto luogo fra l'azienda e l'as- sessorato all'industria. Al momento si è in attesa della presentazione di un piano industriale da condividere con le parti sociali, che avverrà nel corso di un incontro già programmato per questa settimana.
La tipologia e la dimensione dell'attività po- trebbe essere tale da fornire un'adeguata risposta in ter- mini di livelli occupazionali agli ex lavoratori Lowara in tempi ragionevolmente brevi. Lo sviluppo di questa vi- cenda dà l'opportunità di sottolineare tre aspetti. Il primo riguarda la politica industriale, che, nonostante la cura dimagrante imposta agli incentivi tradizionali per lasciare spazio al sostegno della ricerca e dell'innovazione, sta trovando il modo per accompagnare la soluzione di que- sti episodi circoscritti di lacerazioni del tessuto produtti- vo. La politica industriale sta riuscendo, in altre parole, a svolgere la propria funzione non attraverso lusinghe fi- nanziarie, ma attraverso politiche di sistema, che nella specie assumono la forma della messa a disposizione di strutture produttive di proprietà pubblica, grazie anche al supporto di una manovra finanziaria che non ha certo lesinato risorse per questo tipo di interventi.
Il secondo aspetto riguarda il ruolo positivo delle parti sociali, che anche attraverso i tavoli di concer- tazione e di monitoraggio che abbiamo attivato ci aiutano con senso di responsabilità a cercare di attuare le migliori
soluzioni nell'interesse dei lavoratori e delle comunità di riferimento.
Il terzo aspetto riguarda la diversificazione del tessuto produttivo, caratteristica evidente del sistema trentino, che, grazie alla poliedricità delle espressioni imprenditoriali insediate sul territorio e agli strumenti di politica attiva del lavoro, sta consentendo al sistema stes- so di sostituire le aziende cessate con nuove attività in grado di recuperare almeno parzialmente le professiona- lità rese disponibili sul mercato del lavoro.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Ghirardini per la replica: ne ha facoltà.
GHIRARDINI (Civica Margherita): Gra- zie, signor Presidente. Grazie, assessore Bressanini, per la risposta, che va al di là anche di quella che era l'inter- rogazione vera e propria, che comprende tutto l'ampio settore dell'industria trentina.
Riguardo l'interrogazione inerente la Lowara di Malè, io avevo già presentato un'interrogazione il 6 dicembre scorso e il 2 maggio scorso, questa è la terza, solo per sentire dalla viva voce dei responsabili del setto- re come avanzavano le proposte di ricollocazione degli operai che lavoravano in quello stabilimento. Prendo atto che si è fatto già molto con l'acquisizione dello stabili- mento, di fatto già avvenuta, e soprattutto con le trattative per installare una nuova produzione che possa consentire a quegli operai... Ricordiamo che sono circa novanta per- sone che da un anno sono rimaste senza posto di lavoro, quindi il problema è noto e comprendiamo tutti la gravità per persone che non sanno quale sia il loro destino, fra le quali anche persone di mezza età, ma anche molti giova- ni. Quindi la risposta credo sia confortante. C'è solo da augurarsi che l'incontro che lei ha preannunciato possa essere quello conclusivo, in modo tale da poter convoca- re a breve le maestranze per comunicare loro che il pro- blema - almeno così mi è parso di capire - è risolto, consentendo loro di passare un Natale diverso rispetto a quello dell'anno scorso, nel senso che saranno di nuovo sul posto di lavoro. Credo che questo sia il dato più im- portante che può essere comunicato loro. Grazie per la risposta.
PRESIDENTE: La prossima è l'interroga- zione n. 2954/XIII, "Interventi per la sicurezza della via- bilità in corrispondenza dell'incrocio a Vezzano con la valle di Cavedine", proponente: cons. Cristano de Ec- cher.
"Premesso che la deviazione per la valle di Cavedine, subito dopo l'abitato di Vezzano, rappresenta, per riconoscimento unanime, un punto di reale pericolo- sità in ambedue i sensi di direzione e che l'Assessore di merito si era a suo tempo impegnato, rispondendo ad uno specifico quesito posto proprio nel corso di una se- duta consiliare, a completare, entro l'anno in corso, la
fase di progettazione del relativo intervento, da Lui stes- so qualificato inderogabile e risolutivo, anche come ul- tima fase di una serie di lavori stradali certamente significativi realizzati nel quadro complessivo di un più rapido e sicuro collegamento della Valle dei Laghi con il capoluogo della provincia,
il sottoscritto consigliere provinciale di Alleanza Nazionale
interroga
la Giunta provinciale per conoscere quale sia, allo stato, la situazione dell'opera viaria in questione particolar- mente attesa dalla popolazione locale ed in grado di su- perare in via definitiva lo stato di oggettivo rischio attualmente in essere."
La parola all'assessore Gilmozzi, prego.
GILMOZZI (Assessore all'urbanistica, ambiente e lavori pubblici): Con riferimento a questa interrogazione posso riferire che il servizio si è attivato per individuare una ipotesi di soluzione tecnica per risol- vere le problematiche che hanno a che vedere con questo incrocio, dove sulla strada di Trento, poi si devia verso Calavino. La soluzione consiste nella realizzazione di un sovrappasso con le relative piste di svincolo. Si è dovuto tener conto della particolare situazione di criticità am- bientale di quel contesto e soprattutto della strada costrui- ta negli anni Settanta, che rappresenta l'elemento di maggior difficoltà.
Questi approfondimenti, che dovevano esse- re fatti prima del progetto, hanno fatto slittare l'ipotesi progettuale a "daremo l'incarico nei prossimissimi mesi".
Quindi confermo la volontà di andare avanti, c'è stato questo scostamento, ma l'opera è inserita per due milioni di euro tra le opere prioritarie della Provincia e, finita questa fase di valutazione dell'ufficio, diamo subito l'in- carico di progettazione, quindi l'iter sta andando avanti in questo modo.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere de Eccher per la replica: ne ha facoltà.
DE ECCHER (Alleanza Nazionale): Rin- grazio l'Assessore, reputo la risposta soddisfacente. Col- go l'occasione per ricordare la pericolosità di quell'incrocio, sia per coloro che si immettono lungo la via per la valle di Cavedine, sia per coloro che invece dalla valle di Cavedine si muovono verso Trento. C'è in questo momento una situazione di pericolosità che ri- chiede una certa urgenza. Peraltro si tratta di ultimo con- tributo proprio per arrivare alla piena realizzazione di quel collegamento della valle dei laghi con la città capo- luogo che è in essere da tempo. Io so riconoscere i meriti delle opere che sono state realizzate. Manca questo pas- saggio, un passaggio importante, per cui spero vengano mantenute le promesse oggi esplicitate. Grazie.
PRESIDENTE: Passiamo all'interrogazione n. 2956/XIII, "Interventi per favorire l'integrazione degli alunni affetti da dislessia", proponente: cons. Marco Depaoli.
"Famiglie in affanno. Ragazzi con DSA col- pevolizzati ingiustamente.
La LP di riforma del sistema scolastico è sta- ta approvata più di un anno fa e ancora non esiste, con- siderati gli innumerevoli passaggi da un ufficio all'altro, il regolamento di attuazione dell'art. 74 che favorirebbe l'integrazione e l'inclusione nella scuola degli studenti che vivono il problema della dislessia.
Inoltre, sul fronte sanitario, si assiste ad un notevole ritardo di oltre 6 mesi per ottenere un appun- tamento con lo specialista, necessario ai fini della dia- gnosi di DSA.
Tutto ciò premesso,
si interroga la Giunta provinciale per conoscere:
i tempi esatti di applicazione del regolamento attuativo dell'art. 74 della LP 5/06 che darebbe grande sostegno nella scuola agli studenti con DSA accanto alla necessi- tà di intervento da parte dell'assessore alla sanità a ga- ranzia di una diagnosi in tempi accettabili."
La parola all'assessore Andreolli, prego.
ANDREOLLI (Assessore alle politiche per la salute): Grazie, Presidente. L'interrogazione pone alcune domande circa l'attività dell'assessorato all'istru- zione e parte per quanto concerne la sanità. Dalle infor- mazioni assunte presso l'assessorato, il dipartimento istruzione ci informa che il regolamento di applicazione all'articolo 74 della legge provinciale 5 del 2006, volto all'introduzione di misure e servizi per gli studenti con bisogni educativi speciali è attualmente ancora in fase di perfezionamento. Dopo l'individuazione dei contenuti da parte di un apposito gruppo di lavoro, che ha operato per circa un anno, e dopo l'esame da parte dei servizi di staff, è stato trasmesso all'inizio del mese di ottobre al Consi- glio delle autonomie scolastiche e formative, che si è e- spresso in merito in data 30 novembre 2007.
Conseguentemente il regolamento, dopo un ulteriore passaggio alla verifica del servizio legislativo per il defi- nitivo perfezionamento, potrà essere approvato dalla Giunta provinciale e inviato alla Corte dei conti per l'e- same. Dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale del- la Regione entrerà in vigore. Pertanto l'applicazione sarà prevista a partire dall'anno scolastico 2008-2009 per ga- rantire la completa ed effettiva operatività, difficile da avviare in un anno scolastico già avviato, inoltrato.
Per quanto concerne la parte relativa ai tempi di attesa, attualmente l'accesso alla visita specialistica di neuropsichiatria prevede un primo contatto telefonico col servizio e conseguente valutazione al grado di priorità da parte dello specialista. Viene così un tempo di attesa per la presa in carico del paziente, che, in caso di priorità di intervento, è senz'altro inferiore ai sei mesi. In particolare
per una prima visita al Centro servizi sanitari il tempo di attesa è di circa venti giorni; se il paziente ha meno di un anno, la visita è effettuata entro dieci giorni; se è inviato dal tribunale o il bambino ha un'età compresa tra i tre e i sei anni, la visita è effettuata entro i sessanta giorni. A Rovereto il tempo massimo di attesa è di un mese.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Depaoli per la replica.
DEPAOLI (Civica Margherita): Ringrazio l'Assessore della risposta. Vediamo che le problematiche sono due. Uno è il discorso del regolamento. Purtroppo per chi aspetta i tempi sono abbastanza lunghi, ma vedo che è in fase di arrivo, quindi è già un fatto positivo que- sto, anche l'applicazione col nuovo anno scolastico, in quanto i bisogni possono essere programmati per tempo e quindi dare le risposte a chi li ha, in particolare a questo settore, che è un settore molto delicato... Sappiamo che se lo lasciamo perdere, può darsi che ci siano poi dei problemi che si rifletteranno su tutta la vita degli alunni e dei ragazzi, quindi è importante prenderli proprio fin dal- l'inizio. E' proprio per sollecitare la definizione di questo regolamento, del quale avevamo discusso in fase di ap- plicazione della legge, poi avevamo approvato anche un ordine del giorno, penso, abbastanza unanimemente, proprio per sollecitare questo. Penso sia una risposta po- sitiva.
Per quanto riguarda il resto, anche sul resto credo sia necessario mantenere al massimo l'attenzione, in quanto - torno a dire - un'attesa troppo lunga può crea- re dei problemi che poi sono irreversibili per i ragazzi.
La ringrazio.
PRESIDENTE: Grazie. La prossima inter- rogazione è la numero 2957, a firma del consigliere Bo- so. Il Presidente Dellai ha chiesto di spostarla in fondo alle question time, perché spera di riuscire ad arrivare a rispondere. Siccome è una cosa di sua competenza, la mettiamo alla fine. Tengo a precisare che si tratta di una cosa un po' atipica, nel senso che non si potrebbero né spostare in fondo e men che meno spostare alle giornate successive, perché sapete che nel caso di mancata pre- senza o del richiedente o del rappresentante della Giunta, si trasforma in risposta scritta.
Chiedo al consigliere Boso cosa ritiene di fa- re.
BOSO (Lega Nord Trentino - Padania):
Dato che la question time è trasparente, cioè, perché è andato al vivaio con la macchina e col personale della Provincia, non è questione che dica "sì", "no", "perché"...
Questa è la dimostrazione che il presidente Santa Barba- ra la sta festeggiando con i minatori e non la sta festeg- giando con i pompieri. E' un fattore di arroganza politica, capisce, Presidente? La questione non è di spostare o
meno, perché può rispondere uno e può rispondere l'al- tro. Invece ho anche un'altra cosa da consegnare all'as- sessore Gilmozzi, un po' di immondizia di Novaledo e la mascherina di sopravvivenza della gente. Anche questo è fattore di arroganza politica, Presidente del Consiglio!
Il Presidente della Giunta poteva dire: "Spo- state la volata di sparo dell'ultimo diaframma. Vengo do- po le undici e mezza e rispondo in Consiglio provinciale", o ci troviamo nella stessa condizione che non si riesce ad andare avanti ad Avio perché Forza Italia vuol dare la Presidenza del Consiglio alla Margherita?
Queste sono cose che non vanno, Presidente Pallaoro, per niente.
PRESIDENTE: Comunico che è intervenu- to alla seduta il Presidente della Provincia, procedo quindi alla lettura dell'interrogazione n. 2957/XIII, "Sui criteri di utilizzo di mezzi e strutture pubbliche da parte del Presidente della Provincia ", proponente: cons. Er- minio Enzo Boso.
"Con la presente interrogo il Presidente del- la Provincia per sapere come faccia a trovare il tempo nella sua agenda strapiena, per partecipare alle attività di elaborazione socialpolitica che fioriscono al "Vi- vaio";
come giustifichi la presenza al suo seguito di ben nove giornalisti dell'ufficio stampa della Giunta, nonostante che tale attività non evidenzi alcuna palese finalità istituzionale, in orario d'ufficio dei medesimi;
quanti giornalisti sono stati invitati a parte- cipare e con quale mezzo di trasporto il Presidente si è recato al Vivaio di Romagnano;
se non ritenga, viste le finalità private dell'i- niziativa che possano profilarsi atti di abuso penalmente rilevanti in considerazione del fatto che non si possono utilizzare mezzi e strutture pubbliche che appartengono a tutta la comunità."
La parola alla Giunta. Presidente, prego.
DELLAI (Presidente della Provincia - Ci- vica Margherita): Grazie. Come ho avuto modo più volte di spiegare, ma vedo che non serve, desidero preci- sare che l'iniziativa alla quale fa riferimento il consigliere interrogante non ha nulla a che vedere con le funzioni istituzionali che l'ufficio stampa della Provincia svolge.
Preciso peraltro che i giornalisti in servizio presso il no- stro ufficio stampa non hanno un "orario di lavoro", ma svolgono funzioni quando sono in servizio di interesse dell'ente, quando sono fuori servizio svolgono attività da privati cittadini. E' evidentemente in questa sede che mi sono permesso di ospitarli una mattina di qualche giorno fa a vedere un'iniziativa che, appunto, nulla aveva e nulla ha a che vedere con l'attività della Provincia. Del resto io penso che la correttezza e la deontologia professionale dei giornalisti che lavorano nel nostro ufficio stampa sia sotto gli occhi di tutti, e non da oggi naturalmente, ma da
moltissimi anni. Dunque non c'è nessuna interrelazione tra quel fatto e le funzioni che, appunto, a servizio dell'in- tera amministrazione i membri dell'ufficio stampa eserci- tano.
Per quanto riguarda il resto dell'interrogazio- ne sono perfettamente a conoscenza delle norme che pre- siedono l'utilizzo di tutti i mezzi, di tutte le strutture e di tutte le infrastrutture della Provincia e ritengo in assoluta scienza e coscienza di non aver mai abusato nell'utilizzo di queste strutture scambiando finalità di natura istituzio- nale con finalità di natura privata. Questo è un metro di comportamento che, per carità, con tutti gli errori e tutte le difficoltà che ciascuno di noi ha, ho sempre cercato nello svolgere le mie funzioni di mantenere nella maniera più corretta e più trasparente possibili.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Boso per la replica: ne ha facoltà.
BOSO (Lega Nord Trentino - Padania):
Presidente Dellai, lei ha appena detto che i giornalisti della Giunta non hanno orario. Allora, quando non si ha orario, si è sempre al servizio dell'ente pubblico. Questo è il discorso. Se questi viaggiano dalle otto di mattina alle ventiquattro di sera, allora mi dovete dire quando spez- zano l'orario di dipendenti della Giunta e quando diven- tano soggetti privati, Presidente. Mi spieghi qual è l'orario. O è a discrezione di chi fa più comodo l'orario dei dipendenti giornalisti della Giunta provinciale? Que- sto voglio capire, visto che lei ha detto che non hanno orari. O hanno un cartellino e allora marcano il cartellino di entrata e di uscita; non hanno cartellino, allora sono in permanenza di servizio come i carabinieri, come le forze dell'ordine, come i medici, ventiquattro ore al giorno. Ci dovete spiegare qual è l'orario di queste persone, altri- menti noi non possiamo capirlo.
Presidente Dellai, lei certe volte si prende al- cune interrogazioni come fatto personale. Io voglio sem- pre distinguere la sua di figura Lorenzo Dellai Presidente della Margherita da Lorenzo Dellai Presidente della Giunta provinciale, altrimenti non si riesce a capire quando la Margherita è di centrosinistra, quando la Mar- gherita diventa un fattore politico di centro, quando la Margherita non è più niente. Dovete spiegarlo anche po- liticamente. Queste sono quelle cose che si chiede che siano chiarite, anche perché noto che i DS un colpo ci sono, un'altra volta non ci sono. Qua ci sono fattori poli- tici e amministrativi, Presidente Dellai, che sono diffe- renti dalle altre situazioni.
Anche prima ho chiamato in causa la Presi- denza del Consiglio di Avio, dove non ci si vuole mette- re d'accordo, perché alcune componenti che hanno vinto le elezioni non sono d'accordo e io credo che ad un bel momento si vada alle elezioni anticipate. Non si deve regalare la Presidenza del Consiglio alla Margherita, per- ché poi escono gli "inciuci". E io non li accetto.
Dobbiamo essere la provincia degli "inciuci", dove la destra non c'è, la sinistra c'è, la sinistra non è più la Margherita, è più di centrosinistra, non è più i DS, è il centrosinistra autonomista perché gli autonomisti non si dicono più di centrosinistra? Volete farci capire dove siete? La sanità viene gestita nell'interesse della comunità o Bondi ha ragione nel dire che la sanità è stata venduta per la Vicepresidenza della Giunta, la Cogo? Ci dovete spiegare queste cose, perché le cose si leggono. Perché Barbacovi è uscito dai DS? Perché la sanità non era ge- stita nell'interesse della comunità o perché ad un bel momento chi la gestiva la gestiva in maniera sbagliata?
Presidente, quando si interroga la Giunta, la Giunta non dovrebbe sentirsi padrona dell'amministra- zione pubblica trentina, ma un servizio dell'amministra- zione, del cittadino, perché quelli che sono dabbasso a protestare hanno un motivo per protestare e la politica, la Provincia, l'ambientalismo provinciale non risponde a queste necessità. I pompieri protestano, nessuno rispon- de, dicono che sbagliano. Perché non danno spiegazione che tutto questo serve per Bortolotti e Cappelletti, per quando andranno in pensione, perché la questione del- l'ordine pubblico e della protezione civile è in mano a due pensionati della Provincia? Perché non dicono que- sto, Presidente?
PRESIDENTE: La prossima è l'interroga- zione n. 2960/XIII, "Realizzazione di nuova pista da sci in Val de la Mite", proponente: cons. Denis Bertolini.
"La realizzazione della nuova pista sciabile in Val de la Mite ha subìto un iter particolarmente tra- vagliato: tra bocciature, pareri vari, sopralluoghi ecce- tera la situazione è praticamente bloccata dal 2004. In questo contesto è particolarmente preoccupante il futuro sia della società Pejo Funivie che dell'intera della sta- zione sciistica che spera per il rilancio proprio nella rea- lizzazione della nuova pista in Val de la Mite, peraltro già ampiamente pubblicizzata. Considerato che, se non si interviene al più presto la crisi della stazione si riper- cuoterà negativamente su tutta l'economia della Val di Pejo,
interrogo la Giunta provinciale per sapere se non ritiene di intervenire con urgenza per sbloccare e accelerare le procedure di autorizzazione per la realiz- zazione della nuova pista sciistica in Val de la Mite."
La parola all'assessore Gilmozzi, prego.
GILMOZZI (Assessore all'urbanistica, ambiente e lavori pubblici): Il primo progetto che è stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale della Val de la Mite, la telecabina che arriva al rifugio Manto- va, la variante al Vioz, è stato presentato nel 2003 e ha concluso la valutazione di impatto ambientale nel 2004.
La condizione sine qua non posta dal Comitato per l'am- biente per autorizzare l'intero progetto, che prevedeva anche altre cose, il laghetto, il ripristino del rifugio e
quant'altro, è stata quella della stralcio della cosiddetta variante al Vioz, perché esistevano delle soluzioni alter- native. Così è stato licenziato l'intero progetto.
Successivamente il Comune, la Società, ecce- tera, hanno fatto presente di ritenere comunque necessa- ria quella variante, pur se con un'ipotesi alternativa a quella che era stata indicata come non percorribile da parte del Comitato dell'ambiente, in quanto interferente con un sito di interesse comunitario, con l'habitat priorita- rio dello stesso, eccetera. Questo procedimento, questa proposta è oggi alla valutazione di impatto ambientale. Il Comitato si è riunito poco tempo fa, chiedendo ancora delle integrazioni da un punto di vista socio-economico, quindi per motivare questa variante e la consistenza del- l'intero sistema piste-impianti. Non appena il Comitato per l'ambiente - sicuramente prima di Natale - avrà con- cluso il suo iter ed espresso il parere come parere di valu- tazione di impatto ambientale, noi saremo in grado di chiudere questa vicenda.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Bertolini per la replica: ne ha facoltà.
BERTOLINI (Gruppo misto): Ha fatto bene l'assessore Gilmozzi a precisare che di questa pista si sta ormai parlando dal 2003. Siamo alla fine del 2007 e si è ancora in attesa delle autorizzazioni e ciò significa che in questi quattro anni la situazione sciistica di Pejo ha atteso e sta attendendo le autorizzazioni provinciali per la realizzazione della pista. Nel frattempo l'intera stazione sciistica, ma anche gran parte dell'economia della Val di Pejo è in grossa difficoltà. Sappiamo che la stazione scii- stica di Pejo ha notevolmente bisogno di qualificare la propria offerta sciabile ed è stata individuata come pos- sibile soluzione ai problemi sciistici proprio la realizza- zione di questa nuova pista. Da questo dipende un po' il futuro della stazione sciistica e dell'economia della Val di Pejo ed è auspicabile che questa procedura autorizzativa veda al più presto la fine e quindi si possano sbloccare finalmente i lavori per far sì che almeno dalla stagione invernale 2008-2009 anche Pejo possa essere all'altezza, al pari delle altre stazioni sciistiche del Trentino e quindi poter fornire un'adeguata offerta sciabile ai turisti e ai cittadini che frequentano queste piste.
PRESIDENTE: Grazie. La prossima è l'in- terrogazione n. 2962/XIII, "Sull'iter di progettazione e finanziamento delle circonvallazioni di Trento e Rovere- to, nonché della viabilità di accesso sud al tunnel del Brennero", proponente: cons. Roberto Bombarda.
"La possibile realizzazione della tratta di ac- cesso sud al tunnel di base del Brennero sta iniziando a preoccupare la popolazione trentina, sia per gli aspetti riguardanti i rilevanti impatti ambientali, sia per gli in- genti costi economici finanziati da soldi pubblici. Preoc- cupa inoltre che queste opere, se realizzate, possano
realmente portare al trasferimento delle merci da gom- ma a rotaia, cosa impossibile da realizzare senza una precedente o contestuale (rispetto all'opera) normativa che obblighi ed indirizzi verso questa soluzione. Il Con- siglio ha già avviato il dibattito sul tema, grazie ad una nostra proposta di mozione, impegnando la giunta ad avviare un'apposita campagna informativa rivolta a tut- ta la popolazione
ciò premesso
si interroga il Presidente della Provincia di Trento per conoscere lo stato dell'iter di progettazione e finan- ziamento delle circonvallazioni di Trento e Rovereto e più in generale del possibile tratto di attraversamento del Trentino da parte della tratta di accesso sud al tun- nel di base del Brennero."
La parola all'assessore Bressanini, prego.
BRESSANINI (Assessore all'energia, ri- forma istituzionale e autonomie locali): Grazie, Presi- dente. Intervengo in sostituzione del Presidente Dellai.
Allo stato attuale per il progetto di raddoppio della linea del Brennero sono iniziati i lavori per lo scavo di preforo sia sul lato austriaco che sul lato italiano. L'intera opera ha superato l'esame della Commissione europea, com- presa la tratta di Trento quale progetto strategico ed è previsto il finanziamento di 20 per cento dei costi proget- tuali e realizzativi dell'opera, con la possibilità di arrivare al 30 per cento qualora siano rispettati i tempi di realiz- zazione.
Il CIPE ha approvato il lotto 1 (Ponte Garde- na-Fortezza) e 2 (circonvallazione di Bolzano); per quanto riguarda il lotto 3 (circonvallazione Trento- Rovereto) è in corso la progettazione preliminare allega- ta allo studio di valutazione di impatto ambientale, che si prevede possa essere conclusa entro i primi mesi del 2008. Il progetto sarà, quindi, presentato al CIPE entro lo stesso termine. Tuttavia la Commissione europea, rite- nendo unitario il ragionamento di mobilità sul potenzia- mento della piattaforma del Brennero, ha già dato il nullaosta anche al finanziamento per la progettazione del lotto 3.
Le procedure di valutazione di impatto am- bientale prevedono poi opportuni momenti di incontro con le comunità interessate dai lavori, al fine di valutare anche le alternative che nello studio preliminare sono state individuate, sempre e comunque dislocate in sinistra orografica dell'asta dell'Adige.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Bombarda per la replica: ne ha facoltà.
BOMBARDA (Verdi e Democratici per l'Unione): Grazie, Assessore. Io ho fatto questa interro- gazione anche perché l'altro giorno sui giornali abbiamo letto delle notizie su quest'opera e io credo che di que- st'opera, che, se realizzata, sarà la più grande opera nella
storia passata, presente e futura del Trentino, sia per le dimensioni economiche dell'investimento sia per gli im- patti ambientali che genererà, la sede per parlarne debba essere questa e i primi soggetti informati di tutte le varie fasi dell'operazione debbano essere i consiglieri provin- ciali, che, a mio avviso, non dovrebbero apprendere le notizie dalla stampa, che meritoriamente svolge il suo compito, ma io credo che noi dovremmo sapere queste cose a tempo debito e in maniera anche approfondita.
Sarebbe apprezzabile se, a fianco della valu- tazione di impatto ambientale, di quest'opera ci fosse an- che un'analisi seria di costi e benefici, perché evidentemente noi sappiamo che la linea ferroviaria esi- stente è ampiamente sottoutilizzata e ha margini di in- cremento enormi, che potrebbero tranquillamente assorbire altrettanto traffico di quello che già oggi vi scorre.
Ultima cosa: noi riteniamo che sia fondamen- tale che qualunque tipo di investimento infrastrutturale sia preceduto da norme che portino concretamente al tra- sferimento delle merci dalla gomma alla rotaia. Pensare di realizzare delle opere senza che vi sia una norma che stabilisce come devono essere trasferiti i traffici delle merci, questo comporterebbe soltanto una grandissima spesa a carico dei cittadini, un gravissimo danno ambien- tale per la realizzazione dell'opera ed un inesistente risul- tato poi in termini di modalità di trasporti, se non ci saranno poi i modi e le forme per un trasferimento effet- tivo delle merci. Grazie.
PRESIDENTE: Do lettura dell'interroga- zione n. 2963/XIII, "Interventi della Provincia a favore di imprese della Val di Ledro danneggiate dall'incen- dio", proponente: cons. Giuseppe Parolari.
"Il rogo che la notte dello scorso 18 novem- bre ha distrutto a Tiarno di Sopra la segheria di Paolo Filippi, ha lesionato fortemente la ditta di assemblaggio bancali V.B.F. e ha danneggiato la falegnameria Mieli Agostino, rischia di bruciare anche la sicurezza delle famiglie di circa venti lavoratori che ora si trovano sen- za lavoro.
La Valle di Ledro ha sempre saputo far fron- te ai tanti ostacoli e alle situazioni difficili che ne hanno caratterizzato la storia. Anche in questo caso è ammire- vole la solidarietà dimostrata dagli altri operatori eco- nomici della valle, dalle amministrazioni comunali, dalla stessa Provincia nelle immediate fasi dopo il rogo.
Ora però è importante che tale solidarietà si trasformi in atti concreti, tali da permettere alle imprese di Tiarno di Sopra di riprendere l'attività, di dare continuità al lavo- ro dei dipendenti, di non togliere alla Val di Ledro occa- sioni di lavoro e di sviluppo. E' altresì importante far sì che i frequenti incendi nelle segherie e falegnamerie non abbiano più a svilupparsi, aumentando l'impegno per la prevenzione degli stessi.
Ciò premesso, il sottoscritto
interroga la Giunta provinciale per conoscere
il programma di intervento della Provincia e degli enti collegati a favore delle imprese della Val di Ledro di- strutte o danneggiate dal fuoco, nonché il programma della Provincia per incentivare la prevenzione degli in- cendi nelle segherie e falegnamerie."
La parola all'assessore Panizza, prego.
PANIZZA (Assessore all'artigianato, coo- perazione e trasporti): Grazie, Presidente. Per rispon- dere al consigliere Parolari, che effettivamente - come lui ammette - c'è stata molta solidarietà attorno a questo tri- ste evento. L'EBAT si è già data da fare per attribuire ai dipendenti per sei mesi il 70 per cento delle retribuzioni.
I colleghi artigiani hanno provveduto a rispettare le commesse dell'azienda, onde fare in modo che non po- tesse perderle.
Per quanto riguarda la prevenzione degli in- cendi, la normativa è molto stringente, puntuale e rigoro- sa, e, a detta dei nostri tecnici, se fosse rispettata fino in fondo non dovrebbero succedere eventi come gli incen- di. Devo dire peraltro che la Scuola provinciale antin- cendi organizza annualmente dei corsi annuali per professionisti che, soprattutto nel caso in cui si utilizzi legno nella costruzione, come è stato in parte in questo caso, i corsi sono molto puntuali. Quindi tutto ciò che è stato possibile mettere nel campo dell'istruzione, dei pro- fessionisti e di chi poi realizza le strutture è stato fatto attraverso la Scuola provinciale antincendio, attraverso la legge.
Per quanto attiene la prevenzione, ci è la leg- ge sui servizi alle imprese che attribuisce aiuti fino al 40 per cento della spesa prevista per l'acquisizione di consu- lenze e comunque anche per l'acquisizione di consulenze sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, legata al rischio che l'incendio possa poi compromettere la salute di chi lavora nelle aziende. Se però tutti questi strumenti non servono, non sono sufficienti per evitare l'incendio, è chiaro che dobbiamo rimediare con gli aiuti ai danni, quegli aiuti per il ripristino dell'azienda. In questo caso vi sono due casistiche: la prima, se è riconosciuta la pubblica calami- tà, esiste la legge 2 del 1992, che prevede l'organizzazio- ne degli interventi della Provincia in materia di protezione civile; qui è attribuito un aiuto fino al 75 per cento per la ricostruzione dell'immobile e la riparazione o sostituzione delle attrezzature; fino al cento per cento della spesa per il trasloco dell'attività, che in questo caso non c'è, e fino all'8 per cento dei ricavi precedenti l'even- to calamitoso, questo per la riduzione dell'attività. Se in- vece non è riconosciuta la pubblica calamità, può essere utilizzata la legge 6 del 1999, la legge unica sull'econo- mia: sono contributi in conto capitale in un'unica solu- zione se le spese sono fino a centocinquantamila euro per artigianato e trecentomila per l'industria - in questo caso le supera - e quindi vengono concessi contributi in conto
capitale, ma in cinque annualità. La percentuale di inter- vento varia in funzione delle priorità. Nel nuovo regola- mento di esecuzione, che adesso è all'esame della competente commissione consiliare per il parere, e che entra in vigore appena approvato, che comunque avreb- be effetto anche per questo intervento, la percentuale sta- ta aumentata fino al 25 per cento, anche in considerazione del fatto, purtroppo, che in questi ultimi anni alcune falegnamerie si sono incendiate.
Trattandosi, però, di una normativa che ri- guarda le piccole e medie imprese, è necessario rispettare le misure stabilite dall'Unione europea in materia di aiuti di Stato, quindi l'intervento non può essere superiore o al 15 per cento come percentuale, che è il regime massimo di aiuto alle piccole imprese, o in alternativa duecentomi- la euro, che è il massimo aiuto a titolo di de minimis.
Quindi o il 15 per cento o duecentomila euro massimo di contributo. E' chiaro che in entrambi i casi andrà detratto dalla spesa per il ripristino l'eventuale premio assicurati- vo percepito dall'azienda, che peraltro era regolarmente assicurata. Lo posso dire essendomi recato di persona in sopralluogo all'azienda.
Infine sempre all'interno della normativa sulla legge unica dell'economia stiamo studiando la possibilità di incentivare determinati sistemi di prevenzione, che possono essere dei vasconi di acqua o dei sistemi di al- larme particolari, però non abbiamo ancora delle indica- zioni precise su quali potrebbero essere questi sistemi, per agevolare questi sistemi di allarme oppure di ap- provvigionamento di acqua immediata, che però sono ancora in fase di studio.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Parolari per la replica: ne ha facoltà.
PAROLARI (Sinistra Democratica e Ri- formista del Trentino per l'Ulivo): Voglio ringraziare l'assessore Panizza per la risposta, che è stata chiara ed esauriente. Io personalmente ho conosciuto la Val di Le- dro in un momento ancor più difficile dell'attuale, l'ho conosciuta trent'anni fa quando dei lavoratori erano ve- nuti da me a segnalare che c'era una fabbrica nella quale si muore di tumore al polmone. Ho verificato sul posto, sono andato nelle case, ho visitato la situazione e in realtà questo era vero. L'esposizione di tante persone a concen- trazioni di amianto altissime per più di quarant'anni ha riportato a quella valle una serie di lutti, una serie di mor- ti che rimangono ancora segnate in tante di quelle fami- glie. Ho avuto l'occasione in quel momento, girando per le case e contando i morti sul lavoro, di conoscere anche quella gente. La gente della Val di Ledro è gente molto onesta, lo è senza gridarlo, è gente che sa cosa vuole e lo sa anche senza battere mai i pugni sul tavolo, è gente che sa alzarsi da sola quando cade. Io sono convinto che an- che questa volta sarebbe in grado di alzarsi da sola e ri- prendere, ma certe volte basta poco per fare la differenza.
Come trent'anni fa è bastata una visita nelle case da parte dell'allora sindaco di Molina, Agnese Rosa, che io credo sia giusto in questa sede ricordare insieme ad un giovane medico del lavoro per ridare speranza, per ridare fiducia; io credo che in questo momento sia im- portante che la Provincia faccia sentire la propria presen- za, dire: "Ci siamo e facciamo tutto quanto è possibile fare". Credo sia sufficiente questo per rimettere in moto una valle, un'attività che è stata ancora profondamente colpita in questi giorni da questo incendio che ha distrut- to una piccola fabbrica e ne ha lesionate fortemente altre due. Ebbene, io penso che la risposta dell'assessore Pa- nizza sia importante, proprio perché dà questa speranza e dà l'idea di un futuro da costruire insieme. Mi piace an- che perché si tiene conto del fatto che il rischio di incen- dio nelle prime lavorazioni del legno, nelle seconde lavorazioni, nelle segherie e nelle falegnamerie, è un ri- schio che distrugge un po' troppo spesso attività produtti- ve della nostra realtà, una realtà la nostra che vive in molte zone sul legno. Ritengo che qualsiasi sforzo, qual- siasi indicazione, qualsiasi sostegno - non solo economi- co - alle aziende perché possono individuare e mettere in atto sistemi di prevenzione antincendio sia prioritario, per cui ho apprezzato anche questa parte della risposta.
PRESIDENTE: Grazie. Do lettura dell'in- terrogazione n. 2964/XIII, "Interventi a favore delle fa- miglie in relazione al pagamento dei mutui contratti per l'acquisto della casa ", proponente: cons. Pino Moran- dini.
"E' spesso drammatica la situazione di molte famiglie e di molte persone che si trovano in particolare difficoltà nel far fronte al mutuo contratto per l'acquisto della propria abitazione. Si tratta di situazioni sovente insostenibili, che talvolta arrivano a generare anche atti inconsulti e drammatici.
Cosa intende fare la Giunta provinciale per aiutare le famiglie che versano in condizioni-capestro nel far fronte al pagamento del mutuo per la propria abitazione?"
La parola all'assessore Dalmaso, prego.
DALMASO (Assessore alle politiche so- ciali): Grazie, Presidente. L'interrogazione proposta dal consigliere Morandini tocca un problema che è reale e che non si può sottacere né eludere. Si tratta, però, di ca- pire se e quali sono gli interventi che sono possibili da parte dell'ente pubblico su questo tema.
Faccio un parallelo: un altro problema in questo ambito riguarda il caro affitti. Ci si può chiedere cosa fa l'ente pubblico, la Provincia nella fattispecie, per questo problema degli affitti troppo elevati. E' chiaro che su certe dinamiche del mercato è difficile incidere; allora ci si prova con la messa a disposizione di alloggi pubbli- ci, con interventi di integrazione canone, laddove le ca- ratteristiche del nucleo familiare interessato
corrispondano a certi criteri che ci siamo dati. Rimane, però, il problema complessivo, con delle dinamiche che sono tutte interne ad una logica che non è sempre gover- nabile da parte dell'ente pubblico, quindi l'intervento si riferisce in particolare alle situazioni di difficoltà.
Così la questione dei mutui. Sappiamo che periodicamente, annualmente prima, poi con delle scan- sioni diverse, però recuperando tutti coloro che sono in- teressati, abbiamo proposto dei piani di intervento per l'edilizia agevolata, che prevedono la corresponsione di contributi o l'abbattimento di contributi in conto capitale o l'abbattimento del tasso di interesse. Qui sappiamo quanto ampia sia stata la platea di persone interessate da questo tipo di agevolazione. In questo senso la Provincia si è mossa e si muove ancora. Praticamente quasi tutti coloro che hanno fatto domanda per avere questo tipo di agevolazioni hanno avuto risposta positiva.
Ora noi cerchiamo di andare oltre a questo tipo di intervento, nei limiti delle nostre competenze e anche delle nostre possibilità. Nella finanziaria che an- dremo a discutere a breve, ad esempio, è previsto di tra- sformare in automatismo una possibilità che già è contemplata, cioè quando la rata che la famiglia deve pagare dopo aver ricevuto l'agevolazione, quindi nel- l'ambito dell'edilizia agevolata; dicevo, quando la rata supera del 25 per cento, va oltre il 25 per cento di au- mento rispetto alla prima rata versata, a quel punto era previsto che l'ente locale - quindi il comprensorio - po- tesse intervenire per coprire l'eccedenza, oltre quel 25 per cento. Ora l'abbiamo trasformato in automatismo. Ciò significa che, a fronte del fluttuare dei tassi di interesse, abbiamo la possibilità di dire: "Fino ad un certo punto io prevedo che tu possa aumentare la tua rata, però poi, ol- tre quel livello, intervengo io a coprirti per evitare che questa fluttuazione sia eccessiva e ti crei troppe difficol- tà".
Così come è intenzione della Giunta provin- ciale di trovare un accordo con le banche per l'applica- zione ai mutui agevolati di tassi di interesse più favorevoli, ma sarà una contrattazione, quindi non con delle modalità cogenti da parte nostra. Si tratta, come abbiamo già fatto un paio di anni fa nella rinegoziazione di mutui esistenti, di ritornare su questo fronte per cerca- re di concordare in questo modo e anche sensibilizzare per il fronte complessivo di coloro che si rapportano con le banche.
Per finire, abbiamo l'intenzione di adottare un provvedimento in base al decreto Bersani, che permette- rà il trasferimento del mutuo agevolato da una banca al- l'altra. Questo anche con la presumibile conseguenza che ci sia un po' di concorrenza tra le banche nell'offerta che fanno e quindi nella diminuzione dei tassi di interesse.
Detto questo, un intervento onnicomprensi- vo, sapendo che già l'agevolazione arriva, l'accesso al contributo provinciale arriva alle famiglie che hanno di- mostrato di avere delle condizioni particolari, quindi ci si
è già rivolti alle famiglie più deboli rispetto a quelle che intendono acquistare casa. Ulteriori interventi onnicom- prensivi in questo momento m i sembrano difficilmente prevedibili, a meno che non ci sia qualche idea o propo- sta particolarmente incisiva ed interessante, sulla quale possiamo naturalmente ragionare. Grazie.
PRESIDENTE: La parola al consigliere Morandini per la replica: ne ha facoltà.
MORANDINI (UDC - Unione dei Demo- cratici Cristiani e dei Democratici di Centro): Grazie, Presidente. Il problema è particolarmente delicato e at- tuale, come l'Assessore ha rilevato. Lo annoto perché sostanzialmente - mi pare di capire - la Giunta ha qualche progetto in animo, però a tutt'oggi non ci sono, al di fuori dell'edilizia agevolata e pubblica, dei sostegni. Perché dico questo? Perché c'è una fascia di cittadini, che fanno fatica a soddisfare il mutuo della casa e si realizzano sempre più casi di insolvenza, anche i tribunali spesso se ne devono far carico, proprio di persone che hanno que- sto mutuo immobiliare a tasso variabile. Debbo dire che in alcuni casi - parecchi, mi pare di cogliere, facendo un sondaggio - il mutuo arriva perfino a coprire il 50 per cento dello stipendio. I tassi variabili sono raddoppiati.
I dati sono che questi mutui accesi sono circa centottomila nel Trentino, sono interessate circa una cin- quantina di casse rurali. Di questi centottomila, ben no- vantaduemila interessano famiglie, quindi non singoli, e una buona parte sono a tasso variabile. Di fronte a questo il contraente può anche ritirarsi, però non è indolore il ritirarsi, in quanto il consumatore deve farsi consegnare dalla banca il prospetto informativo, alla stregua delle leggi sulla trasparenza bancaria, per capire come andrà ad evolvere il mutuo. Non solo, ma spesso la rinegozia- zione del mutuo non è vantaggiosa, per cui è meglio e- stinguere il vecchio mutuo e accenderne un altro. E poi la portabilità cosiddetta del mutuo che lei ha ricordato menzionando il decreto Bersani bis. Devo dire che la
"portabilità" del mutuo oggi in Trentino è in gran parte ancora sulla carta. Perché? La gran parte dei mutui sono mutui fondiari che non sono soggetti alla portabilità, so- no mutui che godono di finanziamenti provinciali, per cui un consumatore che oggi si trova a decidere di cam- biare mutuo e incontra una serie di problemi e difficoltà, è in una situazione di confusione dovuta proprio all'at- tuazione, alla declinazione del decreto Bersani.
Lei mi ha chiesto una proposta, Assessore. Io gliela faccio, naturalmente mi riservo anche di aggiunge- re ulteriori proposte a questa, ma la prima che a me è ve- nuta in mente è che la Provincia faccia un bando per chi ha il mutuo da estinguere e ha i requisiti dell'edilizia pubblica od agevolata. Cioè, persone che non godono né dell'edilizia agevolata né dell'edilizia pubblica, che però devono fronteggiare un mutuo e si trovano in condizioni davvero difficili. Ebbene, se hanno un mutuo e non go-
dono di edilizia pubblica o agevolata, ma hanno i requisi- ti per questo, io penso che potrebbe essere questa una via di soluzione veloce proprio per andare incontro a queste migliaia... Sono, ripeto, circa novantaduemila famiglie che nel Trentino sono strozzate dalla questione dei mu- tui.
PRESIDENTE: Grazie. Concludiamo con l'interrogazione n. 2965/XIII, "Sulle vicende riportate dalla stampa riguardanti la Federazione provinciale delle scuole materne", proponente: cons. Nerio Giova- nazzi.
"Le vicende riguardanti l'attuale situazione della Federazione provinciale delle Scuole materne di Trento, così come riportate dalla stampa, stanno susci- tando non poche preoccupazioni non solo tra gli addetti ai lavori, ma in gran parte della comunità trentina, vista la delicatezza del servizio reso dalle scuole materne e- quiparate.
Tutto ciò premesso, si interroga
il Presidente della Giunta provinciale per sapere quali iniziative si intenda assumere per evitare conse- guenze negative su un fondamentale servizio per le fa- miglie trentine, considerati anche i cospicui interventi finanziari della Provincia per il mantenimento dei servi- zi in capo alla Federazione provinciale delle Scuole ma- terne, e tenuto altresì conto delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Giunta in cui si diceva disponibile a svolgere ruolo di mediatore."
La parola all'assessore Bressanini, prego.
BRESSANINI (Assessore all'energia, ri- forma istituzionale e autonomie locali): Grazie, Presi- dente. Intervengo anche qui in sostituzione del Presidente Dellai, che ha le competenze in materia scola- stica.
La recente riorganizzazione della propria struttura operata dalla Federazione provinciale delle scuole materne ha suscitato in parte degli enti gestori as- sociati e del personale della Federazione e nelle organiz- zazioni sindacali di categoria riserve e perplessità, che sono state rappresentate agli organismi direttivi della Fe- derazione medesima. Nelle discussioni che ne sono se- guite le parti hanno chiesto all'assessore all'istruzione un intervento di mediazione sulle questioni maggiormente dibattute, intervento al quale l'amministrazione provin- ciale si è resa volentieri disponibile al fine di favorire un riavvicinamento delle posizioni, ferma restando l'auto- nomia organizzatoria della Federazione e dei suoi orga- nismi decisionali nonché la possibilità degli enti gestori di esprimersi liberamente sulle decisioni assunte dai ver- tici della Federazione all'interno di una democratica dia- lettica statutariamente disciplinata.
Gli enti gestori nell'apposita assemblea con- vocata nelle scorse settimane si sono espressi in merito
alla riorganizzazione della Federazione, supportando a netta maggioranza le decisioni assunte dai vertici della Federazione medesima.
Quanto ad aspetti legati ad azioni di protesta indette dalle organizzazioni sindacali, quali l'astensione dal lavoro straordinario, vi sono stati nei confronti del personale di alcune scuole - circa cinque - disservizi nel pagamento entro i termini contrattuali dello stipendio del mese di ottobre, rimediati con il riconoscimento, concor- dato con le banche interessate, della regolare valuta di accredito al 26 ottobre 2007.
Per la doppia mensilità legata al mese di di- cembre, dalle informazioni e comunicazioni pervenute all'amministrazione provinciale, la Federazione sta predi- sponendo tutte le misure organizzative idonee ad assicu- rare l'esecuzione del pagamento di stipendi e tredicesima del personale delle scuole equiparate nei termini contrat- tuali previsti.
Va evidenziato che la dialettica in essere sul- la riorganizzazione della Federazione non ha comportato disservizi sul funzionamento regolare del servizio scola- stico erogato dalle scuole dell'infanzia ed equiparate, dal- l'avvio del corrente anno scolastico, e neppure sugli standard di qualità delle attività rese dal personale delle scuole.
Si assicurano l'interrogante e tutte le famiglie con bambini frequentanti le scuole dell'infanzia equipara- te che, se fossero stati segnalati in questo periodo, o se lo saranno prossimamente, problemi sul regolare e adegua- to funzionamento del servizio scolastico presso una o più scuole dell'infanzia equiparate, la Giunta provinciale per prima, a seconda dei compiti ad essa demandati dalla legge numero 13 del '77, avrebbe assunto l'iniziativa di verificare e controllare tramite i propri coordinatori pe- dagogici competenti per territorio l'osservanza e il rispet- to dei requisiti per il riconoscimento e il mantenimento dell'equiparazione ai fini dell'inserimento delle scuole dell'infanzia nel sistema provinciale.
Se le parti infine ritenessero opportuno coin- volgere ancora l'amministrazione provinciale nel ruolo di mediatore su questioni ancora non del tutto risolte, la Giunta provinciale ed il suo Presidente saranno ampia- mente disponibili a fare quanto in loro potere per stimo- lare soluzioni entro il quadro delle finalità del servizio scolastico da realizzare.
PRESIDENTE: Grazie. La parola al consi- gliere Giovanazzi per la replica: ne ha facoltà.
GIOVANAZZI (Forza Italia): Io porto profondo rispetto all'assessore Bressanini, e mi ha dato anche una risposta abbastanza completa su come sono avvenuti i fatti, cosa sta succedendo, eccetera, non ha fatto una valutazione di ordine politico, assolutamente.
Avrei preferito che la risposta me l'avesse data il Presi- dente, anche perché - torno a dire - il Presidente aveva
dichiarato disponibilità attraverso la stampa per interve- nire, per evitare che ci fossero fratture all'interno della Federazione, considerato altresì il ruolo importante che la Federazione riveste in termini di erogazione dei servizi e di coordinamento delle scuole equiparate.
Era questa la domanda alla quale volevo una risposta, cioè se c'è questo rischio o meno di una frattura all'interno della Federazione, se ci sono risvolti che po- trebbero portare a compromettere quella che è l'attività della Federazione, eccetera. Era finalizzata a questo.
Questa risposta, per la verità, Assessore, non mi è stata data. Mi auguro che in futuro questa risposta possa essere letta magari attraverso la stampa, visto che le informazioni le apprendiamo da lì. Grazie.
PRESIDENTE: Abbiamo esaurito le inter- rogazioni a risposta immediata, quindi passiamo al punto 2 dell'ordine del giorno:
proposta di delibera di bilancio di previsione del Consi- glio provinciale per l'esercizio finanziario 2008 e bilan- cio triennale 2008-2010.
(Testo della relazione accompagnatoria:
"Signori consiglieri,
nel presentare il progetto del bilancio di pre- visione del Consiglio provinciale per l'esercizio finanzia- rio 2008, intendo rilevare lo sforzo compiuto anche in questa occasione, per contenere al massimo le risorse destinate al funzionamento e all'attività dell'Assemblea legislativa dell'autonomia trentina.
In un tempo in cui sempre più centrale appa- re la questione dei costi della politica, senza grandi cla- mori questa Presidenza ha proseguito caparbiamente lungo una linea di sobrietà nella gestione della spesa pubblica ben sapendo che tutto ciò non "fa notizia"; non richiama l'attenzione dell'opinione pubblica; non si pre- sta ad essere strumento dei facili populismi di piazza.
Non chiediamo alcun applauso e ci impegniamo invece a fare costantemente il nostro dovere quotidiano, ma qualche minimo sforzo di obiettività potremo pur richie- derlo anche ai nostri sempre implacabili censori, nella convinzione che la distruzione fine a se stessa di una qualunque forma di governo non porta sempre in grem- bo frutti positivi.
Noi continueremo sulla strada fin qui intra- presa, certi che il nostro agire pubblico, quanto privato, è mosso da quella profonda cultura della correttezza che è nel DNA stesso di questa terra e quindi anche in quello di questo Consiglio provinciale, che si avvia all'appro- vazione di un bilancio di contenimento e di rigore razio- nale.
Questo è stato l'obiettivo prioritario perse- guito dalla Presidenza e dall'intero Ufficio di Presidenza nel predisporre il documento finanziario del 2008 e che, come emerge dalla lettura dei dati, appare pienamente raggiunto. E' qui nuovamente il caso di precisare quan- to già sostenuto in altre analoghe circostanze, vale a
dire che lo sforzo indirizzato ad un sempre migliore im- piego delle risorse pubbliche in risposta anche alle a- spettative dei cittadini, non pregiudica affatto la qualità dei servizi di supporto all'attività politico-istituzionale del Consiglio e delle sue articolazioni.
La proposta di bilancio, evidenzia un incre- mento in termini finanziari di 261.755,77 euro che in percentuale corrisponde all'1,95 per cento e quindi di poco superiore al tasso di inflazione programmato del- l'1,7 per cento. Questo dato, che ad una prima parziale lettura potrebbe sembrare in contrasto con quanto so- praccennato, è in realtà costituito unicamente dalla cre- scita di disponibilità riferita a soli tre capitoli che
"sfondano" la percentuale del tasso di inflazione e che riguardano spese vincolate ad obblighi legislativi e re- golamentari e più precisamente:
l'istituzione del Garante dell'infanzia e del- l'adolescenza (legge provinciale 3 aprile 2007, n. 10) i cui effetti economici ricadono sul capitolo 206 per l'inte- ro esercizio con la previsione di passare dai 22.000,00 euro del 2007 riferiti ad un solo trimestre, ai 90.000,00 euro del 2008 (+68.000,00 euro).
L'incremento di 17.000,00 euro del capitolo 207 (spese per il comitato provinciale per le comunica- zioni) in virtù della crescita consistente delle attività le- gate all'esercizio delle deleghe trasferite dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e, in particolare, per quella relativa alle conciliazioni tra i cittadini e gli ope- ratori delle comunicazioni. Questa previsione di aumen- to tiene inoltre conto che nelle prossime settimane saranno trasferite - sempre dall'Agcom al Comitato - nuove importanti deleghe quali il monitoraggio delle trasmissioni televisive e la tenuto del Registro degli ope- ratori delle comunicazioni.
L'aumento più consistente (+320.000,00 eu- ro pari al 21,91 per cento) è motivato dalla necessità di implementare la disponibilità del capitolo 301 - spese relative al personale dei Gruppi consiliari per stipendi e oneri riflessi - in relazione all'obbligo di corrispondere il trattamento di fine rapporto al personale contrattuale che cesserà dal servizio alla fine della legislatura.
Senza tenere conto dell'andamento di questi tre capitoli, il bilancio di previsione 2008 presenterebbe addirittura una riduzione dell'1,06 per cento a conferma della linea di tendenza di cui si è accennato sopra.
Da evidenziare inoltre - ed è un dato molto significativo - che la maggior parte dei capitoli presenta una previsione di spesa invariata rispetto agli stanzia- menti attuali di competenza, mentre cinque capitoli pre- sentano addirittura una riduzione delle somme iscritte a bilancio.
Per un numero esiguo di capitoli - precisa- mente sette - è stato necessario applicare alla previsione assestata del 2007 una percentuale di adeguamento che rimane comunque al di sotto del tasso di inflazione trat- tandosi di spese strettamente correlate alla dinamica
dell'aumento del costo della vita (personale, servizi e utenze).
Il volume complessivo delle risorse finanzia- rie, desumibile a pag. 19 dell'elaborato contabile, am- monta a 13.685.000,00 euro rispetto ai 13.423.244,23 del 2007. La copertura finanziaria, come per i decorsi esercizi, è assicurata oltre che dal presunto avanzo di amministrazione stimato in 870.000,00 euro, dall'asse- gnazione a carico del bilancio provinciale (cap. 110) che prevede uno stanziamento di 12.618.000,00 (+211.000,00) con un incremento dell'1,7 per cento, corrispondente al tasso di inflazione programmato. Per il resto si tratta di entrate di natura diversa - recuperi, rimborsi e interessi attivi sulle giacenze di cassa - che complessivamente determinano un introito a favore del Consiglio pari a 197.000,00 euro.
Sul versante delle spese, la previsione è ri- partita nel modo seguente fra le varie rubriche rispetto all'analogo dato dell'anno precedente:
Variazioni bi- lancio 2008
Variazioni percentuali bilancio 2008 Organi consiliari + 5.000,00 (+0,60%) Comitati e organi-
smi + 85.000,00 (+17,50%)
Gruppi consiliari + 320.00,00 (+14,08%)
Personale + 41.000,00 (+0,83%)
Servizi generali + 2.000,00 (+0,08%) Servizi del patri-
monio - 20.000,00 (- 1,01%)
Oneri finanziari == ==
Spese diverse == ==
Fondo di riserva - 171.244,23 (- 32,09%)
TOTALE + 261.755,77
Per quanto riguarda l'analisi dei singoli set- tori della spesa, si evidenzia un incremento di soli 5.000,00 euro alla - Rubrica 1 - per adeguare il dato previsionale del capitolo 100 al caro benzina e all'au- mento del costo dei trasporti pubblici che, giocoforza, si ripercuotono sulle spese che i Consiglieri sostengono nel corso delle missioni effettuate per l'espletamento del loro mandato politico-istituzionale. Gli altri capitoli di questa rubrica vengono riconfermati nella loro disponibilità attuale, compreso il capitolo delle spese di rappresen- tanza che, come si ricorderà, era stato sensibilmente ri- dotto in sede di approvazione del bilancio 2007.
E'significativo a questo riguardo considerare che nessu- no dei capitoli ritenuti di gestione "discrezionale" viene ad essere modificato a riconferma che il bilancio di pre- visione 2008 è stato concretamente impostato al conte-