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Cari amici, Superato lo smarrimento iniziale, ci siamo subito

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Academic year: 2022

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Notiziario del Rotary Club Caserta Terra di Lavoro 1954 - Destinato, in distribuzione gratuita, ai soci rotariani.

Responsabile: Silvana Gramegna- Stampato da: DEPIGRAF – Caserta Ea pro natum invidunt repudiandae, his et facilisis vituperatoribus. Mei eu ubique altera senserit.

ROTARY CLUB

CASERTA TERRA DI LAVORO 1954

Distretto 2100

Anno 2020-2021

Presidente: Silvana Gramegna

Notiziario del Club

n°9 giugno 2021

THE

XT RA NE

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È vero, abbiamo rinunciato all'aspetto più piacevole del nostro stare insieme, ma in una fase di bisogno abbiamo concretamente realizzato parecchio.

Forse, non distratti dall'organizzazione di conviviali, convegni o attività varie, ci siamo concentrati di più sui tanti bisogni che via via venivano alla luce, ed abbiamo cercato di soddisfarne tanti.

Le borse di studio, la tutela e la cura di spazi verdi, i tamponi sospesi, i doni alle case famiglia, il completamento del servizio igienico per disabili a Caserta Vecchia, le conversazioni per approfondire tematiche varie, gli incontri in interclub, i progetti condivisi con altri club, fino agli ultimi realizzati, come

"Adotta un quartiere" e "Il mondo che verrà " e la manifestazione per le Forze dell'ordine, sono stati, a grandi linee, le tappe fondamentali di quest'anno.

Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato, l'assistente del Governatore, il Formatore, i componenti del Consiglio e tutti i soci che sono stati coinvolti, in verità senza troppa fatica, nelle varie attività e che hanno messo a disposizione del club il proprio tempo e le proprie professionalità.

Tanto tempo e tante risorse hanno dedicato al Rotary anche coloro che hanno redatto questo Notiziario che è stato il collante fondamentale di quest'anno e che è stato da tutti particolarmente apprezzato.

Quanto fatto, quindi, mi inorgoglisce e mi rende proprio felice, confermando che, se il Rotary è arrivato fin qui, lo deve alla sua resilienza, dimostrata in tante occasioni.

Ringrazio, perciò, tutti voi per la fiducia che avete avuto nei miei confronti, per l'onore che mi avete concesso nel presiedervi e per il calore e l'amicizia che mi avete sempre dimostrato.

Un forte ed affettuoso abbraccio a tutti

Silvana

Silvana

Dalla lettera di giugno del governatore Massimo Franco

...Il 2020-2021 è stato un anno particolare che certamente non dimenticheremo, un anno “incredibile”, segnato dalla pandemia da Covid-19 e dalle devastanti conseguenze innanzitutto sanitarie, con la perdita di intere generazioni, soprattutto ma non solo anziani, ma anche economiche, con la comparsa di nuove povertà...

...

La newsletter della presidente Cari amici,

la fine di quest'anno rotariano sembrava tanto lontana ed, invece, ormai ci siamo!

Inutile rimarcare quanto sia stato difficile e strano quest'anno, iniziato con un'illusione di normalità, che però ben presto è venuta meno.

Superato lo smarrimento iniziale, ci siamo subito messi all'opera ed ora, in momento di bilancio, devo esprimere la mia soddisfazione.

Silvana Gramegna

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DAL ROTARY

Un anno incredibile di opportunità

Sta per concludersi il nostro anno di servizio. La ruota gira e tra pochi giorni passeremo il testimone ai nostri successori. Un ringraziamento va innanzitutto a tutti Presidenti dei 180 Club Rotary e Rotaract del Distretto 2100 insieme ai nostri giovani dell’Interact, ma anche a tutti gli Assistenti, Formatori e Componenti della Squadra distrettuale e a tutti i soci del glorioso Distretto 2100. “Insieme siamo andati lontano”, e, nonostante le tante difficoltà siamo riusciti a realizzare grandi progetti di service per i nostri territori e per le nostre comunità.

Il 2020-2021 è stato un anno particolare che certamente non dimenticheremo, un anno

“incredibile”, segnato dalla pandemia da Covid-19 e dalle devastanti conseguenze innanzitutto sanitarie, con la perdita di intere generazioni, soprattutto ma non solo anziani, ma anche economiche, con la comparsa di nuove povertà (basti pensare che la maggior parte dei poveri che si rivolgono alla Charitas sono cittadini italiani che hanno perso il lavoro o hanno bisogno di un supporto per andare avanti).

E tuttavia è stato anche un anno straordinario caratterizzato da tante opportunità, durante il quale è emerso il senso di solidarietà che ci accomuna, con tanti progetti di service rivolti a migliorare le condizioni dei meno fortunati, l’ecosistema del nostro martoriato territorio, la convivenza civile. Ma per il Distretto 2100 questo è un anno particolare anche perché dal 1 luglio, infatti, prenderanno vita il Distretto 2101 della Campania ed il 2102 della Calabria, mentre gli amici del Club di Lauria passeranno al Distretto 2120 che comprende i Club della Puglia e della Basilicata.

E qui si intrecciano i ricordi di una vita rotariana trascorsa a condividere progetti e service rotariani che hanno reso il Distretto 2100 un invidiato punto di riferimento. Ma bisogna guardare avanti, ed allora a tutti i nuovi dirigenti va il mio più affettuoso augurio. In particolare, il mio augurio sentito va ai nuovi Governatori Costantino Astarita e Fernando Amendola e a i due ormai Governatori Eletti Alessandro Castagnaro e Gianni Policastri.

In bocca al lupo per gli anni rotariani che vi vedranno protagonisti: certamente per i vostri territori e per i Distretti che vi accingete a guidare farete meglio di quelli che vi hanno preceduto, e chi vi seguirà farà meglio di voi. La ruota gira e girerà ancora. E adesso ho proprio terminato il mio mandato. Saluto ancora tutti, con grande commozione, invitandovi a credere negli ideali del Rotary e testimoniarli nella vita di tutti i giorni. Siamo un grande sodalizio, animato da grandi ideali, quotidianamente impegnato in grandi progetti di “service” ed iniziative di solidarietà in tutto il mondo: siate orgogliosi di farne parte così come io sono orgoglioso del service rotariano svolto, del vostro affetto, della vostra amicizia.

Grazie ancora a tutti, cari amici, torno ad essere un socio rotariano come noi tutti, con la consapevolezza di aver profuso tutto l’impegno possibile e con la assoluta volontà di continuare il nostro comune percorso di servizio.

Massimo Franco

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3 INCONTRI IN PRESENZA

Interclub con Roma Capitale

Scambio delle consegne al Rotartact INTERCLUB DA REMOTO Incontro sul Covid con medici nostri soci.

Dante in terra di lavoro, con Pino de Nitto e Massimo Santoro.

Valle Caudina col prof.Ascierto.

Con il Club Napoli Angioino, dr.Giuditta Giorgio: G7 tra sfide,innovazione ed opportunita.

Con il Club Napoli Napoli Castel dell'Ovo, M.R.Acciardi: prospettive future del Rotary.

Con il Club Capua, Catello Maresca: legalità.

Con Il Club Maddaloni: problemi relativi all'autismo.

Con il Club Sessa Aurunca: Le tradizioni della Settimana Santa.

PROGETTI DI CLUB

Adozione di due spazi verdi in città.

Assegnazionme di due borse di studio.

Il tampone sospeso.

Un sorriso per la Befana.

Servizio igienico per disabili a Caserta Vecchia Attivazione del progetto Adottiamo un quartiere.

Il mondo che vorrei, in collaborazione con UNICEF.

Adesione al progetto Burundi del club di Maddaloni.

PROGETTI DISTRETTUALI Progetto Nemo.

Piantumazione di tigli in piazza Cattaneo.

Consegna di tablet ad alcuni istituti superiori di Caserta CONVERSAZIONI

Le conseguenze della pandemia sul mercato immobiliare (Fabrizio Fusco) I problemi della scuola al tempo del Covid (preside Emma Marchitto) Le conseguenze psicologiche del covid (dott.ssa Luce De Marco) Commento alla "Fratelli tutti" da parte di Padre Antonello AUGURI DI NATALE

Con la musica di Rosalba Vestini

INCONTRI DI FORMAZIONE

Con il Formatore distrettuale Antonio Citarella, il Formatore di club Ferdinando Ghidelli ed il district trainer Ugo Oliviero.

INCONTRI SULLA ROTARY FOUNDATION Con Franco Cervo, Peppe Luberto, Pino Ianniello e Loredana Pisani INCONTRI COL ROTARACT

Con il presidente Fabio Scapaticci.

RICONOSCIMENTI ALLE FORZE DELL'ORDINE Presso il Circolo Ufficiali della BRIGATA Garibaldi.

GIUGNO, MESE DELLA FELLOWSHIP

Conversazione da remoto in interclub da parte del presidente di Commissione, nostro socio,Walter Russo.

L’anno 2020-2021: l’anno incredibile

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Incontri in presenza

Interclub con Roma Capitale

Scambio delle consegne al Rotaract.

La nostra Presidente e il delegato Rotaract hanno partecipato alla cerimonia del passaggio del collare tra:

Ludovica Russo e

Fabio Scapaticci

Scambio dei gagliardetti tra la Presidente del nostro Club, Silvana Gramegna, e il Presidente del Club Roma Capitale, avv.Gennaro Contardi.

scambio delle consegne al Rotaract

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I ncontro sul covid con medici nostri soci

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Rotary Club Caserta Terra di Lavoro 1954 16 gennaio 2021, h19:00

COVID 19,luci ed ombre

Saluto del Presidente,Silvana Gramegna Introduce Antonio Palermo

- Punto Rotary e COVID 19, Prof.Vincenzo Cappello

- COVID 19: il punto di vista del paziente, dr.ssa Giovanna Curcio, Presidente Innerwheel Caserta

- PATOLOGIA DA COVID19, Dr.ssa Loredana Pisani,

UOC Anestesia e Rianimazione ,Ospedale FATEBENEFRATELLI Benevento - FARMACI: USO ED ABUSO, Dr.ssa Felicia di Perna

UOC Pneumologia,AORN S.Sebastiano e S.Anna, Caserta - COVID ed integratori: c’ è ancora spazio?, Prof.L.Di Tommaso

UOC Cardiochirurgia,Policlinico Federico II, Napoli - COVID 19 , la vaccinazione, Dr.ssa C. Simeone

UOC Malattie infettive, AORN S.Sebastiano e S.Anna Caserta Conclusioni: Silvana Gramegna

Felicia Di Perna Loredana

Pisani Antonio

Palermo

Vincenzo Cappello

Luigi Di Tommaso

Silvana Gramegna Nuccia

Simeone Giovanna

Curcio

Interclub da remoto

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6 Il 23 febbraio, anniversario della fondazione del Rotary, è stato celebrato dal Club Caserta Terra di lavoro 1954 con un'altra ricorrenza, il ricordo dei 700 anni dalla morte di Dante.

Dante è stato celebrato con un'ottica particolare ed inconsueta, quella dei Dantisti casertani che, dalla fondazione della Società Dante Alighieri a Caserta a fine '800, hanno operato in modo culturalmente elevatissimo, fino agli anni '60.

Sono stati relatori:

Pino De Nitto, già socio del nostro Club e il prof.Massimo Santoro.

Dante in Terra di lavoro

Napoli Angioino con la dr.Giuditta Giorgio

"G7 tra sfide, innovazione ed opportunita".

Interclub da remoto

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7 Il 3 0ttobre si è tenuta la manifestazione di consegna dell’area da parte del Sindaco di Caserta alla Presidente del nostro Club, Silvana Gramegna.

Presente il Governatore del distretto 2100, Massimo Franco, accompagnato dalla gentile consorte, Signora Antonella, e di una nutrita rappresentanza di soci, nonchè del Presidente Rotaract.

Adozioine area verde antistante la Flora

Progetti di club

Come era

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8 Alla presenza del rappresentante del Governatore, Gianpaolo Iaselli del tesoriere Attilio Reggiani, del nostro socio Padre Antonello, sono state consegnate due borse di studio per l’iscrizione all’Università e per l’acquisto dei libri agli studenti Alessia Squillino e ad Alberico Izzo.

I ragazzi, selezionati da una apposita commissione, si sono iscritti rispettivamente al primo anno di Designer e Comunicazione, sede di Aversa, e Viticcoltura ed Enologia sede di Avelllino. Se i risultati che conseguiranno nell’anno saranno positivi, il Club si impegna a seguire questi due ragazzi anche nei prossimi anni, sino alla laurea magistrale.

Attribuzione di due borse di studio

Caserta Vecchia: Completamento servizi per disabili

Bagno attrezzato per persone con diversa abilità in Caserta vecchia.

Domenica 20 dicembre, alle ore 11:00, la struttura è stata inaugurata ed è stata scoperta una targa a testimonianza che l’opera è stata realizzata con il finanziamento del Club Rotary Caserta Terra di Lavoro.

Progetti di club

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9 La Befana

è

in arrivo

In occasione della festività dell’Epifania, ai bambini ospitati nelle Case Famiglia sono stati recapitati dei doni.

L’attività ha impegnato la Presidente Silvana Gramegna ed i soci Danila Esposito, Manuela Vigliotta ed Edoardo Filippone.

Sono stati raggiunti gli ospiti di numerose Case Famiglia ubicate nei comuni di Caserta, Casagiove e San Clemente.

Gli incontri sono stati molto toccanti e commoventi perchè hanno determinato un contatto diretto con realtà difficili e a volte inimmaginabili.

Tutto possibile grazie ai proventi della vendita del libro di Giulia Pascarella sulla storia urbanistica di Caserta ed anche grazie a contributi personali di alcuni soci.

Un sorriso per la befana

Progetti di club

In occasione della festività dell’ Epifania, ai bambini ospitati nelle Case Famiglia sono stati recapitatio dei doni.

L’attività ha impegnato la Presidente Silvana Gramegna e i soci: Danila Esposito, Manuele Vigliotta e Eduardo Filippone.

Tutto possibile grazie ai proventi della vendita del libro di Giulia Pascarella sulla storia urbanistica di Caserta e grazie a conbtributi personali di alcuni soci.

La

befana è

in arrivo

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"adotta un quartiere’’

(da un articolo di Gianpaolo Iaselli) Il progetto è nato da una idea del socio Walter Russo condivisa da tutta la Commissione Punto Rotary (Antonio Citarella, Danila Esposito, Edoardo Filippone, Antonello Giannotti, ed Antonio Palmiero) e si è avvalso della stretta collaborazione dei soci Antonio Citarella, Edoardo Filippone, Antonello Giannotti e Giuseppe Ianniello. Il progetto ha lo scopo di andare oltre le iniziative di solidarietà in corso cercando di attuare iniziative di sussidiarietà che possano spiegare effetti positivi nel tempo. Il progetto è ambizioso ed avrà un necessario tempo di rodaggio per verificare in concreto se sia attuabile e che impatto avrà nei confronti dei beneficiari.

Il progetto va oltre quelle che sono le prime necessità delle famiglie in difficoltà e cioè tutto ciò che riguarda l’agroalimentare e si propone di intervenire per soddisfare, nei limiti del possibile, altri tipi di esigenze primarie quali il reperire prodotti per l’igiene personale e della casa, abbigliamento e calzature. Il progetto “Adotta un quartiere”

si pone, pertanto, un duplice obiet- tivo: a) dare un supporto eco nomico ad alcune famiglie in difficoltà, b) contribuire alla ripartenza delle attività commerciali locali, più preci samente delle piccole realtà esistenti nel territorio del Comune di Caserta che più hanno sofferto i drammatici risvolti anche economici oltre che sanitari generati dalla pandemia.

Il progetto inizierà con il periodo della Santa Pasqua. Il C.D. del Club ha finanziato il progetto con lo stanziamento della somma di € 5.000,00 sul corrente anno rotariano.

il ticket utilizzato per l’attuazione pratica del progetto

Progetti di club

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Il mondo che verrà

Progetti di club

Il progetto, ideato e realizzato in collaborazione con L’UNICEF, è stato coordinato dal nostro socio Corrado Verzillo.

La disponibilità dell’hardware e del software è stata data dall’ITI F.Giordani di Caserta.

La foto mostra la Presidente del nostro Club, Silvana Gramegna, che ringrazia la preside Antonella Serpico.

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Progetto NeMoMaiSolo

Obiettivo del progetto è stato quello di affiancare il centro Ne.MO di Napoli, struttura ad alta specializzazione che ospita degenti affetti da patologie neuromuscolari e neurodege- nerative, nel sostenere le fasi di diagnosi, assistenza e riabilitazione del paziente, per mezzo di elettromedicali all’avanguardia.

In particolare, sono stati acquistati n.2 cicloergometri.

Al progetto hanno partecipato:

Il ROTARY DISTRETTO 2100 Il Rotary Club Napoli Angioino

Il Rotary Club Caserta Terra di lavoro 1954 Il Rotary Club Pozzuoli

Il Rotary Club Afragola Frattamaggiore ”Porte di Napoli”

Il Rotary Club Campania-Napoli

Targa affissa all’ospedale Monaldi di Napoli a testimonianza del service NeMoMaisolo per l’acquisto di macchinari da utilizzare per le terapie relative alla cura della SLA.

Progetti distrettuali

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13 Il progetto “USAID-Rotary in Italy: Communities Against COVID-19”, attraverso il coordinamento del Distretto Rotary 2100 e degli Uffici Regionali della Campania e della Calabria, come primo intervento ha consentito di donare 500 tablet agli studenti degli Istituti professionali delle 10 province della Calabria e della Campania.

I 500 tablet, per un valore di 100.000 $, sono stati assegnati a studenti che non dispongono di strumenti per la didattica a distanza (DAD), particolarmente utili, se non indispensabili, in questo momento contingente che non consente la presenza fisica degli studenti nei plessi scolastici.

Il progetto è stato presentato dal Governatore del Distretto Rotary 2100, prof. Massimo Franco e dal Presidente della Commissione Rotary Foundation del Distretto 2100, ing. Giancarlo Calise, insieme ai vertici scolastici della Campania e della Calabria rappresentati dalla dott.ssa Luisa Franzese (Ufficio Regionale della Campania) e dalla dott.ssa Maria Rita Calvosa (Ufficio Regionale della Calabria) in occasione della firma del protocollo d’intesa.

“Il Distretto 2100 ha deciso di sostenere una progettualità per l’alfabetizzazione e l’istruzione soprattutto per gli studenti degli Istituti professionali che non possono seguire le lezioni in quanto sprovvisti del tutto o in parte di dispositivi tecnologici necessari. Un’iniziativa che si propone di dare un contributo al fine di risolvere le tante situazioni difficili, portando la didattica a distanza nei contesti in cui non sarebbe entrata”, ha dichiarato il Governatore del Distretto Rotary 2100, prof. Massimo Franco.

Consegna dei tablet donati dal Distretto 2100 del Rotary 2100

Progetti distrettuali

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14 Certificato per la libera circolazione in uso

nel 1818.

Quello riprodotto, abilitava il titolare a compiere il viaggio da Milano a Genova.

(da una nota del socio Sante Capasso)

Conversazioni

Conseguenze psicologiche del Covid

…Si pensò allora ad un vaccino per contrastare questa terribile malattia ma il suo impiego fu ostacolato soprattutto da quelle madri che vedevano, nell’ingerenza della scienza e della medicina,una mancanza di rispetto nei confronti della volontà di Dio.

Agli inizi del secolo XVIII in Turchia si sperimentò un nuovo metodo, detto

“variolizzazione” la cui procedura consisteva nel prelevare una piccola quantità di pus dalle piaghe d’un ammalato con una forma lieve di vaiolo ed inocularla attraverso un graffio sul braccio della persona che si voleva immunizzare…

(da una nota del socio Antonio Citarella) La relatrice: prof.ssa Luce de Marco

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Incontri Rotary Foundation

A cura di:con Franco Cervo, Peppe Luberto, Pino Ianniello e Loredana Pisani

Perché sempre Rotary Foundation?

La Rotary Foundation nacque dal sogno rotariano di A.Klumph che pensò di istituire nel 1917 un fondo di dotazione permanente al fine di far del bene nel mondo ponendo il seme di quella che oggi è la Fondazione Rotary.

Il suo compito è di sostegno essenzialmente

“FINANZIARIO” alle iniziative dei singoli Rotariani, dei singoli Club, dei singoli distretti, purchè rientrino nelle aeree di intervento stabilite dalla fondazione.

I nostri 35.000 club sono impegnati a:

• Prevenire e curare le malattie

• Fornire acqua e strutture igienico sanitarie

• Sostenere l’istruzione

• Sviluppare le economie locali

• Salute materno-infantile

• Promozione della pace

Il fiore all’occhiello della R.F. è sicuramente il progetto “Polio Plus”,un progetto più che trentennale per l’eradicazione della Poliomelite nel mondo. Ad oggi,il numero dei casi di Polio in tutto il mondo è sceso del 99% ma il virus resta endemico ancora in tre paesi: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Quest’anno la Nigeria è stata dichiarata POLIO FREE,questo significa che si è lavorato bene negli ultimi cinque anni, purtroppo c’è una ripresa dei casi negli altri due stati che sono passati dai 33 casi nel 1999 a 132 nel 2020.

Si stima che se tutti gli sforzi volti all’eradicazione della Polio si fermassero oggi, entro dieci anni, la Polio potrebbe paralizzare fino a 200.000 bambini l’anno. È per questa ragione che ogni volta che si eseguono donazioni per la R.F. si consiglia di dividere equamente l’importo tra fondo annuale e POLIO PLUS .

Ogni anno il Rotary International dedica il mese di novembre alla Rotary Foundation per sensibilizzare i club e tutti i Rotariani sull’importanza della fondazione ed invitare ciascun rotariano ad un progetto umanitario o educativo sollecitando inoltre tutti i Rotary Club a darsi un obbiettivo minimo di 100 USDl’anno per socio a favore del fondo permanente.

Vi presentiamo ora quanto in sintonia con il distretto ci proponiamo di realizzare:

Progetto USAID: collaborazione diretta con la Casa Bianca sotto forma di grande contribuzione economica per realizzare progetti su tre temi principali: Istruzione,Sanità, Aiuto alle piccole e medie attività.

E’ nostro intento,se le iniziative in presenza saranno possibili, organizzare una “CENA CON DELITTO”per raccogliere fondi e condividere un momento di convivialità.

Quindi appuntamento a presto per la

Cena con delitto ?

.

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Circolo Ufficiali della Caserma Garibaldi

Seguendo una tradizione ultradecennale, il Rotary Club Caserta Terra di Lavoro 1954, presieduto da

Silvana Gramegna, ha inteso, per il suo primo evento in presenza, relativo all’anno rotariano 20-21, onorare le Forze dell'Ordine.

Una targa è stata attribuita alla memoria del luogotenente C.C. Baldassarre Nero per la sua meritoria azione di contrasto alla criminalità ed un'altra al capitano della Guardia di Finanza Pietro Gentile per le sue indagini condotte, in modo particolare, in ambito ambientale.

Un altro riconoscimento è stato assegnato alla carriera del Dirigente Generale della Polizia di Stato dr. Natale Argirò per le numerose azioni nella lotta al crimine in varie parti d'Italia.

La Paul Harris Fellow, il più importante riconoscimento rotariano, è stato assegnato alla Brigata Garibaldi per aver messo a disposizione i suoi uomini, le sue strutture e le sue risorse per la somministrazione dei vaccini alla popolazione di Caserta e provincia.

Grazie all’opera della Brigata Garibaldi, la provincia di Caserta è ai primi

posti in Italia nella vaccinazione contro il Covid-19.

Infine, a conclusione della cerimonia che si è svolta nella magnifica cornice del Circolo Ufficiali della Brigata Garibaldi, si è proceduto alla nomina di due soci onorari del Club: la dr.ssa Nadia Verdile, insegnante, giornalista, storica e scrittrice, una delle menti più culturalmente vivaci della nostra città ed il gen. Massimiliano Quarto, comandante della Brigata Garibaldi, casertano ed artefice del

"miracolo vaccini”.

Riconoscimenti alle forze dell’ordine

Il Generale Massimiliano Quarto e la Presidente del Club Caserta Terra di Lavoro Silvana Gramegna.

La dr.ssa Nadia Verdile e la Presidente Silvana Gramegna.

Il dott. Natale Argirò e la Presidente Silvana Gramegna.

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CONVERSAZIONE

da parte del coordinatore della

Commissione Fellowship, Walter Russo.

Fellowship of Rotarians

Il mese di Giugno è dedicato dal Rotary International alle Fellowships, gruppi di rotariani che si incontrano per condividere una passione comune: uno sport, un hobby, un interesse profes- sionale.

Le Fellowships hanno radici lontane: nacquero nel 1928 quando un gruppo di Rotariani decise di riunirsi in un’associazione. Nel 1947, per la prima volta, un gruppo, appassionato di nautica, espose, sulle proprie imbarcazioni, la bandiera del Rotary ed utilizzò il nome di

“International Yachting Fellowship of Rotarians”, cioè il Circolo internazionale nautico dei Rotariani. Essa è, quindi, la più antica Fellowship del Rotary.

L’International Fellowship of Rotarians Magna Graecia, invece, è la prima Fellowship fondata in Italia, nel marzo 1994, da una brillante idea di Giovanni Lazzara (RC Napoli Castel

Giugno, mese della fellowship

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18 dell’Ovo) che riunisce i rotariani del mondo interessati alle radici greche, romane e italiane della cultura moderna, con particolare riguardo al Meridione d’Italia, l’antica Magna Graecia.

Nel distretto 2100 la più recente è la Fellowship degli Scout, che è stata costituita grazie all’interessamento del nostro Governatore, Massimo Franco, e del Presidente di Salerno Est, Dino Bruno, il quale ha organizzato l’evento del 24 giugno scorso, che ha visto partecipare numerosi club, tra i quali il nostro.

Le Fellowships sono caratterizzate dalla coesione tra i soci al di là e al di sopra delle strutture di Club, dei vincoli distrettuali, di Paese, di lingua, di età e costituiscono una fonte di salda amicizia basata su intenti condivisi.

Le Fellowships dei Circoli Rotary hanno l’intento di “riunire la singola diversità”, di privilegiare l’omogeneità, mentre nei Club Rotary si privilegia la diversità, cercando di accomunare soci appartenenti alle più diverse professioni, secondo i dettami del fondatore Paul Harrys. Parrebbe, questo, un elemento contrastante, ma così non è. Infatti, i rotariani di una Fellowship, ad esempio del tennis, ricercheranno i soci che praticano quello sport non solo nel club di appartenenza, ma anche in altri, sia nell’ambito del proprio Distretto che in altri, addirittura a livello internazionale. Il fenomeno delle Fellowships è rilevante e coinvolge un vasto numero di persone. Queste Associazioni promuovono e sviluppano azioni di volontariato e, oltre a propri progetti, supportano i Club per sviluppare le priorità strategiche del Rotary.

Le donazioni o comunque i fondi raccolti dalle varie Fellowships vengono poi destinati alla realizzazione di service locali o anche nazionali o internazionali, a seconda delle diverse situazioni, nel rispetto dei principi e delle finalità, quindi nell’ambito delle diverse aree tematiche e linee guida dettate dal Rotary International.

Nell’anno rotariano che volge al termine sono stato nominato Coordinatore Distrettuale delle Fellowships ed era mia intenzione organizzare, questa volta “in casa” -avendo preso parte alla organizzazione della 4^ edizione- il “Meeting Fellowship di Rotariani - Distretto 2100”

sull’abbrivio di quello organizzato nel 2019, con base a Salerno.

In tanti ricorderanno la splendida giornata organizzata dal nostro Club per i Rotariani provenienti da tutta Italia, con visita alla Reggia e “pausa pranzo” presso la nostra sede. La partecipazione dei soci del club, nonostante il periodo festivo, e l’accoglienza ricevuta, colpì molto gli amici rotariani che manifestarono il loro apprezzamento anche in occasione della serata conclusiva.

Purtroppo in questo anno flagellato dalla pandemia non è stato possibile! Auguro a colui il quale mi succederà di riuscire nell’intento.

Un caro saluto a tutti,

Walter

Giugno, mese della fellowship

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19

Da Achille Cipullo

NON C’È ITALIA SENZA IL SUD

Dell’Italia si è detto che fosse soltanto una espressione

geografica.

Sappiamo tutti che la paternità di tale definizione è di un austriaco tristemente noto, Metternich, intento a mantenere l’Italia divisa nei suoi Stati a vantaggio politico del suo paese e a reprimere i moti liberali e indipendentisti che la percorrevano.

Quei moti dimostravano che l’Italia proprio tra quei confini

geografici, i quali la avevano naturalmente e storicamente distinta e che l’avrebbero dovuta con malevolo proposito dispregiativo soltanto geograficamente individuare, era invece pervasa da una forte passione politica per la sua indipendenza e una convinta coscienza unitaria.

Al fine l’unità fu raggiunta, frutto di abili manovre politiche, di guerre e spedizioni inevitabili, di atti di eroismo, e venne proclamata il 17 marzo 1861 con la legge n. 4671, pur se mancava ancora Roma. Ma i tempi per la breccia di Porta Pia non si sarebbero fatti attendere e sarebbero maturati dopo qualche anno nel 1870.

Il 2021 è stato l’anno celebrativo del 160esimo dell’unità d’Italia e nell’occasione, mentre i trascorsi e distorti intenti separatisti volti a fare a meno del Sud non sono riaffiorati, di contro hanno fatto capolino, a sorpresa, istanze addirittura neoborboniche. Nostalgie anacronistiche di un passato del tutto tramontato, le quali perseguono, tra le tante assurdità, il malcelato obiettivo di far transitare come

“resistenza” nei confronti dello Stato Savoiardo il fenomeno del brigantaggio meridionale.

Sull’argomento dello Stato unitario si intrattiene la saggistica recente con il libro di Dino Messina,

“ITALIANI PER FORZA”, il cui sottotitolo “Le leggende contro l’Unità d’Italia che è ora di sfatare”, ne anticipa il contenuto ed evidenzia le vicende fondative della nostra nazione.

Delle vicende fondative si è detto recentemente in occasione della mostra della “prima” Italia, inaugurata a Roma, facendo storicamente risalire all’età augustea quell’unificazione poi nuovamente realizzatasi nella “seconda” Italia proclamata nel 1861. Ed è interessante il rilievo storico secondo il quale lo spirito italico, in seguito riaffiorato in epoche diverse, ma in termini decisivi nel nostro Risorgimento, troverebbe il suo germe nei secoli addietro rispetto all’età augustea: si vuole farlo risalire nella mancata rivolta contro Roma delle genti celte, etrusche, umbre e sannite; rivolta sulla quale fidava invece Annibale, quando invase l’Italia. Quelle genti italiche si ritennero oramai parte del mondo politico ed economico di Roma e non si schierarono con il condottiero cartaginese. Ed è così accaduto che secoli dopo, nel nostro inno nazionale, Mameli avrebbe scritto con uno splendido collegamento storico i versi riferiti a Scipione, vincitore dell’invasore, del cui elmo l’Italia risorgimentale si era cinta la testa per conquistare pur essa la vittoria.

Ma mi accorgo che mi sono allontanato dall’intento di questo scritto, intrattenendomi su temi pur attinenti, che non meritano di essere così fugacemente accennati; certa cosa è che questo breve cenno ci consente di affermare che già allora ai tempi delle guerre puniche l’Italia si avviava a non essere di certo solo una espressione geografica.

Tornando al mio alveo, ritengo che per quanto appena accennato non ci è dato sentirci italiani se non perché tutti partecipi della storia della nostra Italia e dobbiamo respingere fermamente ogni ipotesi di revisionismo separatista ed ogni iniziativa di chi vorrebbe ravvisare nel triste fenomeno del brigantaggio un’epica patriottica sudista.

La voce dei soci

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20 Occorre però annullare quel distinguo che scaturisce dal divario tra un Nord, che dopo l’unificazione si aprì all’industrializzazione, ed un Sud che continuò, salve rare occasioni, nelle sue tradizioni prevalentemente agricole e artigianali.

L’opportunità ci viene data dall’impiego nel Mezzogiorno delle risorse del recovery fund; necessita riorganizzare ulteriormente la sanità con assunzioni professionalizzate e non precarie ed evitare così i viaggi della speranza al Nord, dove ci indirizziamo non per le “menti” pur valide, ma per l’efficienza organizzativa e per la disponibilità delle strutture; avviare un sistema economico produttivo che rilanci il Mezzogiorno, che possa attrarre investimenti e creare posti di lavoro purtroppo notevolmente ridotti nel 2020 dal Covid; combattere le organizzazioni malavitose e la corruzione politica, che allontanano ogni proposito imprenditoriale; curare l’istruzione con l’auspicio di disancorarla finalmente dalla DAD e dall’obbligo delle distanze; riformare la pubblica amministrazione; rendere efficiente la giustizia civile e penale; far leva su una politica responsabile e solidale e creare un fronte di imprenditori, sindacati, parti sociali, senza trascurare la partecipazione del mondo della Chiesa così vicina con il suo pontificato a questa crisi globalizzata, la quale ha investito con conseguenze diverse il Nord ed il Sud dell’Italia.

È bene dirlo ad alta voce che queste risorse del recovery fund cadrebbero su un humus fertile, perché il Mezzogiorno è dotato vuoi di elementi spirituali, culturali, sociali, dai quali può senz’altro trarre sviluppo; vuoi di un contesto di bellezze naturali, che non ha eguali; vuoi di intelligenze artistiche uniche nel loro genere; vuoi di una classe imprenditoriale che, quando opera, eccelle per inventiva e risultati.

Per ora, leggevo, il Sud contribuisce in termini rilevanti a che l’Italia possa vantare la prima agricoltura in Europa e primeggiare nel settore turistico.

Non sono mancate e non mancano evidenti testimonianze dell’arte e dell’ingegno del Mezzogiorno che contribuiscono a caratterizzare l’intera Italia.

Invero, i paesi europei non fanno riferimento all’Italia quando apprezzano l’arte del teatro di Eduardo De Filippo, di scrittori come Pirandello e Verga? Che dire poi quando l’Italia annovera un gigante del pensiero filosofico come Benedetto Croce, che ha fatto scuola ed è morto a Napoli? Che dire di artisti dello spettacolo come Modugno con la sua “Volare” nota in tutto il mondo? Che dire ancora di Massimo Troisi, Antonio de Curtis, in arte Totò, figure della napoletanità e al tempo stesso dell’Italia? Che dire infine di registi come De Sica, Rosi e Patroni Griffi?

Inoltre, tra le bellezze naturali del Sud non sono forse espressione dell’Italia nel mondo la costiera amalfitana, le isole come Capri, Ischia e Procida, quest’ultima capitale della cultura nel 2022, le testimonianze sia dell’antica Magna Grecia, come i bronzi di Riace, la Valle dei Templi in Sicilia, i templi di Paestum, e sia dell’epoca romana come gli scavi dell’antica Pompei e di Ercolano con intonaci affrescati e mosaici policromi? Non sono orgoglio nazionale i sassi di Matera, città assurta a capitale della cultura europea nel 2019, la reggia vanvitelliana di Caserta che gareggia e supera quella di Versailles?

Non sono forse tutte queste meraviglie uniche per arte e per bellezza, mete degli italiani di ogni dove?

In tutto ciò, sia pure elencato in modo semplicistico, il Sud si manifesta nella sua eccellenza ed ugualmente eccelle nel campo delle libere professioni, degli alti gradi della Magistratura, valga ricordare Falcone e Borsellino, dello Stato, ne sia testimonianza più evidente il nostro Presidente della Repubblica Mattarella, e in tanti settori dell’artigianato, della pittura, della poesia dove la cura, la fantasia, la sensibilità e l’intelligenza campeggiano.

Quella che però resta un calzare di piombo, che impedisce il cammino e di cui dobbiamo liberarci è la diversità di sviluppo fra Nord e Sud, che dovremo senz’altro ridurre e via via azzerare, avvalendoci dell’irripetibile occasione che ci viene data dal recovery fund e dai fondi destinati al Mezzogiorno.

Frattanto, deve essere in noi radicata la ferma convinzione che, come non vi può essere storicamente una Italia di cui non sia parte il Sud, così economicamente non potrà più esserci un Sud dallo sviluppo diverso, non competitivo, rispetto al resto dell’Italia.

Achille Cipullo

La voce dei soci

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21 Carissimo Achille,

accolgo l'invito che hai rivolto a tutti i consoci di rendersi parte attiva, una vera convivenza, col nostro Notiziario. Lo faccio nonostante il rischio che possa apparire invadente la mia presenza, stante la mia rubrica stabile che mi assegnasti fin dal primo momento e alla quale ho tenuto fede per l'intero anno sociale in corso.

Ma lascio comunque a te la decisione se accettare la presente o cestinarla.

Prendo lo spunto dalla cerimonia del 18 giugno scorso: Cerimonia di riconoscenza alle forze dell'Ordine. Mi è piaciuta per più motivi che , ritengo opportuno porre nel giusto rilievo.

Innanzi tutto è stato scelto il luogo più adatto. Non ho da scusarmi per non aver detto location, ma dobbiamo smettere di rubacchiare parole all'Inghilterra, la lingua di Shakaespeare , quando abbiamo quella di Dante che soltanto le persone ignoranti non c'invidiano. La scelta è da sola meritevole di un consenso unanimemente manifestato, non solo per essere un luogo del demanio militare, ma per essere anche un luogo dignitosamente e ordinatamente mantenuto dal nostro Esercito. Esso è anche un luogo dove le forze dell'Ordine si sentono maggiormente in casa propria.

Mi compiaccio, inoltre, con tutti i componenti del Consiglio che hanno collaborato con la nostra presidente nell'organizzazione dell'accoglienza, in particolare il prefetto,

il tesoriere e i segretari. Si sono prodigati tutti e in tutto, chi in modo più visibile, chi nella maggiore riservatezza del rispettivo ruolo.

Non può mettersi in seconda linea la scelta oculata dei destinatari del predetto riconoscimento, primo, fra tutti, e mi pare per la prima volta, una persona delle

quale abbiamo soltanto potuto richiamare la memoria, degna del ricordo per il suo sacrificio. Non è fuori posto ricordare che l'idea di questa cerimonia, nacque nei fortunatamente lontani Anni di piombo. Forse la prima fu proprio nell'anno della presidenza di Egidio Amato, come ha menzionato la presidente; ma di sicuro l'idea nacque dall'allora socio, il conte ing. Ugo Gaetani dell'Aquila d'Aragona, e fu subito condivisa unanimemente, e persistentemente negli anni successivi. Infatti, tranne

che in qualche anno, per contingenti necessità, è stata voluta con fermezza la continuazione. È un atto formale di riconoscenza, ma eticamente di grande suggestione e importanza. Personalmente, ma penso di potere interpretare il giudizio di tutti, ho apprezzato la scelta dei nostri soci onorari del futuro anno sociale.

Magnifica è stata poi l'idea di affidare alla fanfara della Brigata i nostri tre

gloriosi inni, il nazionale di Mameli, l'europeo di Beethoven e il rotaryano, ancora di quest'ultimo. Lo scenario naturale e strutturale dell'accoglienza non è stato da

meno, in un tramonto roseo di speranza.

Questa speranza si estende anche al nostro Club, che ritrova la sua strada e dovrebbe riprendere, finalmente, la sua normale ed ordinaria , nonché insostituibile

e tanto sospirata attività, senza la gabbia informatica, a mio avviso, portatrice di un clima asettico e asfissiante.

Abbiamo fatto, finalmente, il primo assaggio della ritrovata amicizia rotariana, e, ... anche un po' la prova generale del prossimo grande evento del primo luglio.

Un abbraccio a tutti, ai quali rinnovo, come attuale presidente della Commissione deputata all' affiatamento, una viva esortazione all'amicizia, unico strumento della nostra azione collettiva, unica arma che potrà consentirci di vincere qualsiasi sfida.

Ruggero Pilla

Da Ruggero Pilla

La voce dei soci

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22 Buongiorno Achille,

nel ringraziarti per il contributo, molto concreto, al nostro notiziario ti invio solo una breve considerazione che ti affido e che potrai utilizzare come credi.

"La foto che ritrae i dirigenti dei tre club casertani uniti, finalmente in un progetto comune, apre alla speranza che l'unitá di intenti possa proseguire. Il Rotary a Caserta può offrire un considerevole apporto alla elaborazione di progetti utili per la comunità e per il territorio ,che certo non possono considerarsi in condizioni ottimali ,nel contesto nazionale ed europeo. E, finalmente, la cooptazione delle migliori energie ed intelligenze potrà avvenire in un contesto ancora più democratico ,atteso che i tre club potranno orientare la composizione delle singole squadre attingendo al patrimonio di competenze che certamente Caserta sa offrire. Un giacimento di risorse umane che l ' attuale e, finalmente vincente moltiplicazione dei club, ora consente di vedere in competizione o in assonanza. Quanti vedono il Rotary come motore ed intelligenza del sistema non possono che apprezzare gli intenti di collaborazione di quanti hanno scelto di spendersi per gli altri. Ed in questa visione il nostro notiziario può costituire il veicolo utile ad informare ed anche a dibattere gli argomenti scelti."

Grazie.

Guido Perrotta

La Presidente del nostro Club, Silvana Gramegna, accompagnata dal Segretario Agostino Natale e dal socio Alessandro Scorciarini Coppola, alla inaugurazione dello spazio verde curato dai tre cub Rotary di Caserta.

La voce dei soci

Da Guido Perrotta

(23)

23

Carissimi Amici rotariani,

in questo mio ultimo appuntamento con Voi, nell'anno sociale rotariano che volge al tramonto, mi piace immaginare che sto salutando proprio ciascuno di Voi, singolarmente, mentre mi scuso se, a volte, sono riuscito noioso.

Ho ritenuto di prestare un servizio al Club, sollevando un velo polveroso dai ricordi in via di evanescenza, per il tempo trascorso. Ma l'ho fatto per due principali motivi: il primo, per ravvivare il clima di amicizia e dì laboriosità che ha caratterizzato il nostro Club nel passato remoto; il secondo, per cercare di non fare andare perdute le modalità di vita associativa che ci hanno garantito la compattezza.

Spero di essere riuscito almeno in parte: me lo farete sapere.

Oggi vi propongo due brevi e significativi interventi della presidente Silvana Gramegna alla quale sono grato, come socio, per ciò che ha fatto, e come amico per avermi accolto nel Notiziario, e del presidente incoming Giusto Nardi, al quale auguro buon lavoro per la sua preziosa guida mentre mi congratulo con lui per le sue non comuni doti di equilibrio, di sag- gezza e di pazienza.

Ecco entrambi:

Cara Silvana, è trascorso un intero anno sociale da quando hai tenuto, con encomiabile zelo, la carica di Presidente del nostro Club. Avevamo sperato di avere soltanto un difficile inizio per l'opprimente pandemia da COVID , ma, purtroppo non è andata così, e abbiamo dovuto affrontare in maniera anomala l' intero anno sociale. Grazie a te e ai nostri consoci, tuttavia, sono stati realizzati servizi di alto valore, nonostante le grandi difficoltà. Di questi si parla ampiamente in questo Notiziario.

Ti rivolgo soltanto tre brevi domande:

Quale cosa ti è apparsa meglio riuscita fra le molte che, nonostante tutto, sono state fatte in questo nostro anno sociale?

Sarebbe come chiedere ad una madre quale figlio ami di più.Ogni service, e quest'anno sono stati particolarmente numerosi, ha avuto la sua valenza e tutti sono stati di grande sup- porto alla collettività che li ha molto apprezzati. Ognuno, nel suo ambito,è stato curato e seguito dal Consiglio, dalla sottoscritta e da vari soci che di volta in volta, si sono offerti per collaborare. Ed è soprattutto questo entusiasmo da parte di soci non facenti parte del Diret- tivo che mi piace sottolineare.

Che cosa ti rammarica di più per non aver potuto fare ?

Ovviamente non aver potuto curare l'aspetto ludico e più ameno del club, come qual- che gita che avevo programmato ,la festa degli auguri o delle conviviali o caminetti con ospiti meno "istituzionali".

Quale priorità, secondo la tua esperienza, può essere suggerita al nostro presidente incoming ?

Mi piacerebbe poter iniziare con qualche attività tra quelle che io non ho potuto realizzare e che, credo, servirebbero a ritrovarci, per poi continuare a lavorare insieme.

Le interviste di Ruggero Pilla

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24 È giunto il momento dell'intervista al Presidente incoming Giusto Nardi, socio di gran valore, con una lunga carriera professionale alle spalle, con robusta esperienza di educatore, portato di esempio per essere infaticabile, amante della natura e delle cose naturali, sempre presente, sempre disponibile.

Carissimo Giusto, ti colgo di sorpresa, mentre attraverso gli spazi esterni della tua bella villa, con Zoe che scodinzola correndo inebriato in tutte le direzioni, ma senza mai distanziarsi da te. Mentre corre tra le verdi piante di olivi, vorrebbe imboccare la stradina per la vigna, ma sente che ti ho chiamato e vede che ti sei fermato e ritorna subito accanto a te. Mi accogli con la cordialità che ti è connaturata, mentre la signora Clara ci osserva e saluta dalla finestra.

Sono in anticipo ? Sono stato molto mattiniero ?

Certamente no: i contadini, è il mio nuovo lavoro, si alzano presto!

Le incombenze sono tante, legate alla stagione, al tempo meteorologico, al tempo scandito dal sole e dalla luna.

Passando per riflessioni mai fatte, facendo, insomma, il poeta e il nonno e godendo di tale privilegio.

Ti faccio subito la prima domanda. Tra poco riceverai il Collare del Presidente del nostro Club. Sperando di poter superare quanto prima le difficoltà che ci ha riversa- to addosso la pandemia, vorremmo un sintetico anticipo delle linee del programma che intendi svolgere durantela tua presidenza.

La pandemia, ancora non superata, ci porta ad una programmazione su due percorsi paralleli: uno con attività in presenza ed un altro, in alternativa, con attività

da remoto. Ovvio che la nostra aspirazione è quella di un fare vero, che può concretizzarsi solo incontrando persone e muovendosi nella realtà.

Anche se devo dire che le possibilità offerte dal web sono tante e da valoriz- zare anche nella vita futura “normale” che presto ricomincerà.

Per la formulazione del piano delle attività, che è quasi pronto, ho avuto la fortuna di poter contare sulla collaborazione dei componenti del Direttivo che hanno

profuso grande entusiasmo. Personalmente ho ercato di capitalizzare I suggerimenti dei tanti soci da te intervistati nel corso di questo anno. Ne è scaturito un piano che ha come filo conduttore la sostenibilità ambientale e che potenzia attività consolidate come quella del Punto Rotary che opererà nel settore medico e sempre di più in quello assistenziale.

Sei stato chiaro ed esauriente. Sarà certamente un anno sociale molto impegnativo per dare nuova forza e vigore all'amicizia e all'affiatamento. So anche che hai già riunito più di una volta il tuo Consiglio. Ritengo che dovrete lavorare non poco per attivare la

partecipazione di ciascun socio.

Come pensare di fare ?

La partecipazione attiva dei soci è l’alimento base del Club che non può operare ed avere l’efficacia del fare senza che vi sia amicizia rotariana e affiatamento.

Le interviste di Ruggero Pilla

(25)

25 Gli incontri mensili, che tutti speriamo conviviali, avranno la funzione primaria di consolidarel’affiatamento e saranno interamente a carico dei singoli soci che relazioneranno su casi di studio inerenti la loro professione e sui temi attualizzati e contestualizzati del calendario rotariano.

Per quanto attiene ai progetti,i responsabili delle Commissioni dovranno assegnare compiti specifici ai singoli soci e dovranno relazionare sistematicamente sull’avanzamento dei lavori.

I compiti assegnati potranno anche essere di collaborazione alla ideazione, alla progetta- zione ma saranno soprattutto costituiti da compiti legati al fare quotidiano inquanto non occorreran- no tanti ingegneri ma tantissimi operai.

Poiché l’aspirazione è quella di una attività progettata nei dettagli e la stesura di un coerente bilancio preventivo, bisognerà che l’attenzione e la partecipazione di tutti sia massima.

Ciò non toglie che eventi che dovessero verificarsi nel corso dell’anno non possano generrare attivitgà non programmate.

Rimane, questo, solo il tentativo di non subire gli eventi ,la speranza, in qualche misura, di poterli anticipare, come nel caso della gestione del calendario rotariano che dedica ogni mese ad una problematica specifica.

Sono certo che con la collaborazione di tutti ci riusciremo.

Non insisto su altre domande, perché è opportuno che un piano completo sia rappresentato soltanto allo scambio delle consegne. Ti ringrazio e non posso fare a meno di dirti che sono particolarmente orgoglioso di essere stato proprio io lo scopritore del tuo talento rotariano.

Permettimi di rivolgere un saluto, accompagnato da un ringraziamento e da una richiesta di perdono ad Achille Cipullo, per avere accolto quanto ho scritto in tutti i numeri del Notiziario di quest' anno sociale, che egli ha raccordato con encomiabile zelo.

Le interviste di Ruggero Pilla

(26)

26

La clessidra

-a cura di Walter Russo-

Compleanni di AGOSTO

1 agosto CITARELLA Antonio 7 agosto IANNIELLO Giuseppe 9 agosto PASCARELLA Clemente 9 agosto TARABUSO Michele 12 agosto FILIPPONE Edoardo 16 agosto MOLINARI Lucio 17 agosto IORIO Vincenzo 19 agosto PILLA Ruggero 21 agosto PAPA Elpidio 23 agosto SORIANO Crescenzo 25 agosto DAMIANO Rocco 30 agosto GHIDELLI Ferdinando

Onomastici di AGOSTO

6 agosto DE BIASIO Salvatore 7 agosto CIPULLO Gaetano 8 agosto PIPERNO Domenico 9 agosto FUSCO Fabrizio 13 agosto SIMEONE Filomena 14 agosto CAPASSO Sante 16 agosto DAMIANO Rocco 26 agosto PASCA di M. Alessandro 26 agosto SCORCIARINI Alessandro 28 agosto NATALE Agostino 30 agosto VESTINI Rosalba

Un affettuoso abbraccio e tanti

auguri da tutti i soci.

Compleanni di LUGLIO

3 luglio PROVITERA Paolo 16 luglio LUMINOSO Ferdinando 17 luglio PELUSO Roberto 22 luglio PALMIERO Antonio 25 luglio CIPULLO Gaetano 25 luglio GIANNOTTI Antonello 26 luglio MARZANO Pietro

Onomastici di LUGLIO

16 luglio NAPOLITANO Fausto

18 luglio GIUNTA Calogero

25 luglio DI MAIO Anna Maria

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27

presidente: Silvana Gramegna vice presidente: Antonio Citarella past president: Enzo Cappello;

presidente incoming: Giusto Nardi

segretario: Agostino Guido Natale; segretario operativo: Gianluca Tretola prefetto: Giovanni Discepolo; prefetto operativo: Walter Russo

tesoriere: Attilio Reggiani

consiglieri: Giovanni De Felice; Vincenzo Iorio; Maura Letizia; Lucio Molinari

AMMINISTRAZIONE DI CLUB: Fusco, Liotti, Cicia EFFETTIVO: Pilla R., Perrotta, Santabarbara, Cipullo G.

IMMAGINE PUBBLICA: Pasca, Tedeschi, Piperno PROGETTI: Verzillo, Soriano, Di Biasio, Rescigno

FONDAZIONE ROTARY: Cervo F., Luberto, Ianniello, Pisani DELEGATI ROTARACT: Iorio, Mele

LEGALITA': Bobbio e componenti a sua scelta

PUNTO ROTARY: Filippone, Citarella, Don Antonello Giannotti, Palmiero PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO: Cuomo, Natale G.

AMBIENTE: Capasso, Ricciardi, Scorciarini, Caiola MICROCREDITO: Pilla P., Antonucci, Vigliotta FORMATORE DEL CLUB: Ghidelli

RESPONSABILI INTERNET: Ianniello, Napolitano RESPONSABILE MYROTARY: Zoff

Consiglio Direttivo

Commissioni

Soci del Club con incarichi distrettuali:

Gianpaolo Iaselli, Assistente del Governatore Antonio Citarella, Formatore Distrettuale

www.rotaryclubcaserta.it - @rotaryclubcasertaterradilavoro1954 - www.my.rotary.org Rotary Club Terra di Lavoro, c/o Hotel Royal, via Vittorio Veneto,13 81100 Caserta – C.F. 80102430610-

Segretario: Agostino Natale, 340 4797314, [email protected] [email protected]

Tesoriere: Attilio Reggiani, 346 8658273, [email protected] IBAN IT13C0898774840000000100441 -

Banca di Credito Cooperativo Terra di Lavoro- Casagiove (CE)

Commissione Notiziario del Club: Achille Cipullo, Fabrizio Fusco, Giuseppe Santabarbara, Ruggero Pilla.

Grafica: Giusto Nardi

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