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(1)

Allegato A2

PROVINCIA DI PISA

NOTA INTEGRATIVA al Bilancio 2018 - 2020

(2)

INDICE

a) criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare

riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali ed al fondo crediti di dubbia esigibilità dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo

pag. 3

Previsioni relative alle entrate “ 6

Analisi delle entrate “ 6

Entrate tributarie “ 9

Trasferimenti erariali “ 11

Entrate extratributarie “ 13

Entrate in c/ capitale “ 14

Previsioni relative alle spese “ 15

Analisi della spesa corrente “ 15

Analisi della spesa di personale “ 19

Capacità di indebitamento e spesa per rimborso prestiti “ 26

Mutui e prestiti in ammortamento “ 28

Analisi della spesa in conto capitale “ 31

Accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità “ 35

Accantonamenti per perdite società partecipate “ 44

Fondo di riserva “ 46

Fondo di riserva di cassa “ 46

Fondo rischi da contenzioso “ 46

Fondo per indennità di fine mandato del Presidente “ 47

Accantonamento per spese potenziali “ 47

Bilancio di cassa “ 47

b) elenco analitico delle quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente

“ 47

c) elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente

“ 48

d) elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili

“ 49 e) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono

anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi

“ 53 f) elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri

soggetti ai sensi delle leggi vigenti

“ 53 g) oneri e impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a

strumenti finanziari derivati o contratti di finanz.to che includono una componente derivata “ 53 h) elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi

sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall’articolo 172, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 267/2000

“ 55 i) elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione delle relative quote percentuali “ 55 j) altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per

l’interpretazione del bilancio

“ 68

Il Fondo Pluriennale Vincolato “ 69

Parametri obiettivi per l’accertamento della condizione di Ente strutturalmente deficitario “ 75 Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio degli enti locali “ 77

Pareggio di bilancio “ 86

(3)

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020 (art. 11 comma 5 D.Lgs. 118/2011)

a) Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali ed al fondo crediti di dubbia esigibilità dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo

In analogia con quanto adottato negli esercizi precedenti, il bilancio di previsione 2018 viene predisposto sulla base della situazione dell’annualità 2017 già definita a seguito dell’approvazione del Conto del Bilancio (delibera del Consiglio Provinciale n. 17 del 31/05/2018) e sulla base delle risultanze della gestione dei primi mesi dell’anno 2018, in gestione ed esercizio provvisorio.

Le previsioni dell’anno 2019 e 2020 sono state predisposte sulla base delle previsioni dell’anno 2018 e delle obbligazioni giuridiche obbligatorie ricadenti sulle annualità 2019 e 2020 che è stato indispensabile assumere, anche se in casi limitati, per poter assolvere alcune funzioni fondamentali.

Per quanto riguarda la spesa di investimento viene effettuata la relativa previsione sugli anni di competenza sulla base delle esigenze del territorio e della collettività amministrativa, individuate dagli uffici e condivise dall’amministrazione.

La programmazione delle spese di investimento per la quale sono stati tenuti in considerazione le priorità degli interventi, è influenzata dalla situazione generale straordinaria finanziaria delle provincie, determinata dalla ri-organizzazione in atto, che ha determinato l’incongruenza delle funzioni fondamentali da esercitare con la sottrazione di risorse in misura sproporzionata rispetto alle effettive possibilità dal comparto delle provincie stesse.

Le previsioni del Bilancio di Previsione 2018 e degli anni successivi sono state formulate tenendo presenti le normative adottate fino alla data del 30/05/2018.

Le annualità 2019 e 2020 risultano in equilibrio, rispettivamente per Euro 5.607.000,00 e per Euro 5.345.000,00 per effetto della legislazione vigente, ossia grazie al comma 866 della Legge di Stabilità per l’anno 2018, che prevede, sulla base di alcune condizioni vincolanti, la possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalle alienazioni patrimoniali, proprio per quell’importo, per finanziare le quote capitale dei mutui o dei prestiti obbligazionari in ammortamento nell’anno o in anticipo rispetto all’originario piano di ammortamento.

Tale possibilità è consentita agli enti locali che:

1. dimostrino, con riferimento al bilancio consolidato dell’esercizio precedente, un rapporto tra totale delle immobilizzazioni e debiti di finanziamento superiore a 2.

2. In sede di bilancio, non registrino incrementi di spesa corrente ricorrente, come definita dall’allegato 7 al decreto legislativo 23.06.2011 n. 118.

3. Siano in regola con gli accantonamenti al fondo crediti dubbia esigibilità.

Di fatto, non è ancora stato ricostituito l’equilibrio strutturale delle province, anche a seguito del referendum costituzionale, nonostante le prese di posizione delle associazioni di categorie e degli amministratori nei confronti del governo.

Per lo stato, invece, sono ripristinate le ordinarie funzionalità delle province, tanto è che non sono state replicate alcune norme di carattere eccezionale che avevano consentito alle province la possibilità di chiudere i bilanci degli anni precedenti: si pensi infatti alla facoltà di approvazione del bilancio triennale ed alla possibilità di applicazione dell’avanzo alla parte corrente.

La ordinaria possibilità di riequilibrio strutturale delle province è avvenuta con il comma 838 dell’art. 1 della legge di bilancio 2018 (Legge 27.12.2017 n. 205), in base al quale, con Decreto del Ministero dell’Interno del 22.02.2018, sono state ripartiti a favore delle province i due contributi di 317 milioni per l’anno 2018 e di 110 milioni per gli anni 2019 e 2020.

Sulla ripartizione del primo contributo, la Provincia di Pisa ha ottenuto Euro 1.262.647,54.

Per gli anni 2019 e 2020 il contributo è 0.

(4)

Tali risorse, per la Provincia di Pisa, sono insufficienti per il riequilibrio strutturale, a regime.

Inoltre, con il D.P.C.M. del 10.03.2017, pubblicato sulla G.U. N. 123 – S.O. N. 25 del 29/05/2017, è stato “sterilizzato”, per tutto il comparto delle province a statuto ordinario, l’aumento del 300%

del rimborso allo Stato rispetto all’anno 2015, ossia il terzo taglio incrementale, effettuato in base all’art. 1 comma 418 L. 23/12/2014 n. 190 ed all’art. 1 comma 10 D.L. 78/2015.

La “sterilizzazione”, a partire dall’anno 2017, è operata mediante assegnazione alla Provincia di Pisa di un contributo per Euro 9.452.105,184, di importo pari al taglio incrementale, che non viene inserito in bilancio, in attuazione del comma 2 dell’art. 7 dello stesso D.P.C.M., che prevede la contabilizzazione al netto.

Nonostante ciò, l’equilibrio del Bilancio di Previsione 2018, è stato raggiunto mediante le seguenti entrate straordinarie, non ripetibili negli esercizi successivi e con contestuale provvedimento di salvaguardia degli equilibri di bilancio, in considerazione del quale è possibile l’applicazione dell’avanzo di amministrazione alla parte corrente:

Imposta Responsabilità civile Auto anni precedenti non contabilizzate per effetto delle compensazioni del Ministero

€ 3.000.000,00 Recupero Proventi canoni concessioni demanio idrico anni precedenti € 1.350.000,00 Recupero Compartecipazione imposta regionale per le discariche €

Rimborso da Regione Toscana per spese personale centri impiego € 500.000,00

Avanzo di amministrazione € 3.000.000,00

Totale complessivo 7.850.000,00

Lo squilibrio degli anni successivi, ossia 2019 e 2020, risulta pari all’impiego delle alienazioni a rimborso prestiti, rispettivamente per Euro 5.607.000,00 e per Euro 5.345.000,00 per i quali viene chiesto al governo di intervenire per il ripristino delle normali condizioni di operatività delle province.

Viene riportato il prospetto riepilogativo delle entrate e delle spese per ciascuna annualità:

2018 2019 2020

Avanzo applicato 4.175.124,51 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 25.739.991,55 0,00 0,00

Titolo 1: Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e perequativa 38.557.000,00 35.770.000,00 36.020.000,00 Titolo 2: Trasferimenti correnti 16.532.494,24 8.731.000,00 8.681.000,00 Titolo 3: Entrate Extratributarie 24.338.000,00 21.913.000,00 24.801.000,00 Titolo 4: Entrate in conto capitale 38.044.585,08 11.142.000,00 13.980.000,00 Titolo 5: Entrate da riduzione di attività

finanziarie 0,00 0,00 0,00

Titolo 6: Accensione Prestiti 0,00 0,00 0,00

Titolo 7: Anticipazioni da istituto

tesoriere /cassiere 0,00 0,00 0,00

Titolo 9: Entrate per conto terzi e partite

di giro 11.000.000,00 11.000.000,00 11.000.000,00

Totale 158.387.195,38 88.566.000,00 94.482.000,00

(5)

2018 2019 2020 Titolo 1: Spese correnti 72.702.018,57 57.830.000,00 57.640.000,00 Titolo 2: Spese in conto capitale 64.796.176,81 9.852.000,00 12.852.000,00 Titolo 3: Spese per incremento di attività

finanziarie 0,00 0,00 0,00

Titolo 4: Rimborso presiti 9.889.000,00 9.874.000,00 12.990.000,00 Titolo 5: Chiusura anticipazioni ricevute da

istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00

Titolo 7: Spese per conto terzi e partite di giro 11.000.000,00 11.000.000,00 11.000.000,00 Totale Titoli 158.387.195,38 88.566.000,00 94.482.000,00

Viene riportato il prospetto riepilogativo delle entrate e delle spese per ciascuna annualità 2018 – 2020 raffrontate all’esercizio assestato 2017:

(6)

Previsioni relative alle entrate

Gli stanziamenti di bilancio dei tributi provinciali sono stati determinati sulla base del gettito dell’anno 2017 e sulla base del gettito degli stessi alla data del 30/05/2018, con:

- un incremento per l’imposta responsabilità civile auto per effetto delle mancate contabilizzazioni di due mensilità nel 2017, dovute alle compensazioni del Ministero per il recupero del contributo alla finanza pubblica, gettito che è stato quindi riportato nel 2018;

- con la stessa previsione iniziale rispetto al 2017 della imposta provinciale di trascrizione, anche se è incrementata dopo anni di riduzione a partire dal 2016.

La maggior parte dei tributi provinciali sono accertati per cassa in relazione alle modalità di gestione derivanti dalla normativa, che non consente una determinazione preventiva.

Analisi delle entrate

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo all’andamento nel periodo 2016-2020 delle entrate tributarie per tipologia:

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo alle entrate da trasferimenti correnti distinte per tipologia:

Assestato 2016 Assestato 2017 Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 101:

Trasferimenti correnti da Amministrazioni

pubbliche

38.137.043,52 35.140.136,50 16.477.494,24 8.681.000,00 8.681.000,00

Tipologia 102:

Trasferimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Entrate tributarie Assestato 2016 Assestato 2017 Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 101:

Imposte, tasse e proventi assimilati

34.920.000,00 37.820.000,00 38.557.000,00 35.770.000,00 36.020.000,00

Tipologia 103:

Tributi devoluti e regolati alle

autonomie speciali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 104:

Compartecipazio ne di tributi

0,00 600.000,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 301:

Fondi perequativi da Amministr.ni

Centrali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 302:

Fondi perequativi dalla Regione o

dalla Provincia Autonoma (solo

per Enti Locali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale

TITOLO 1 34.920.000,00 38.420.000,00 38.557.000,00 35.770.000,00 36.020.000,00

(7)

correnti da Famiglie Tipologia 103:

Trasferimenti correnti da Imprese

55.000,00 55.000,00 55.000,00 50.000,00 0,00

Tipologia 104:

Trasferimenti correnti da Istituzioni

Sociali Private

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 105:

Trasferimenti correnti dall’Unione

europea e dal Resto del Mondo

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 2:

Trasferimenti correnti

38.192.043,52 35.195.136,50 16.532.494,24 8.731.000,00 8.681.000,00

Dall’anno 2015, sulla base de nuovi principi contabili previsti dal D.Lgs. 118/2011, le categorie 1 – 2 – 3 – 5 del Titolo 2 e parte della categoria 5 del Titolo 3 sono confluite nel Titolo 2 Tipologia 101 e 103. Viene riportato il dettaglio delle classificazioni non più vigenti per i soggetti che erogano il contributo, per aver l’evidenza della tipologia di contributo che viene iscritto nel Titolo 2 dell’entrata;

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo all’andamento nel periodo 2016-2020 delle entrate extratributarie:

Entrate extratributarie

Assestato 2016

Assestato 2017

Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 100:

Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

4.178.000,00 3.704.000,00 2.817.000,00 1.432.000,00 4.402.000,00

Tipologia 200:

Proventi derivanti dall’attività di

controllo e repressione delle irregolarità e degli

illeciti

20.150.000,00 20.331.000,00 20.062.000,00 20.002.000,00 20.002.000,00

Tipologia 300:

Interessi attivi 20.150.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400:

Altre entrate da redditi di capitale

680.000,00 460.000,00 0,00 0,00 0,00

(8)

Tipologia 500:

Rimborsi ed altre entrate correnti

1.198.277,12 1.587.866,00 1.459.000,00 479.000,00 397.000,00 Totale Titolo 3:

Entrate extratributarie

26.226.277,12 26.082.866,00 24.338.000,00 21.913.000,00 24.801.000,00

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo all’andamento nel periodo 2016-2020 delle entrate da trasferimenti e altre entrate in conto capitale:

Assestato 2016

Assestato 2017

Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 100:

Tributi in conto capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200:

Contributi agli investimenti

63.064.712,16 14.000.000,00 34.071.585,08 4.285.000,00 3.035.000,00 Tipologia 300:

Altri trasferimenti in conto capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400:

Entrate da alienazione di beni

materiali e immateriali

5.460.000,00 1.000.000,00 3.973.000,00 6.857.000,00 10.945.000,00

Tipologia 500:

Altre entrate in conto capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale titolo 4:

Entrate in conto capitale

68.524.712,16 15.000.000,00 38.044.585,08 11.142.000,00 13.980.000,00

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo alle entrate da riduzione di attività finanziarie per tipologia:

Assestato 2016

Assestato 2017

Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 100:

Alienazione di attività finanziarie

10.000.000,00 10.000.000,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200:

Riscossione crediti di breve termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300:

Riscossioni crediti di medio-lungo

termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400:

Altre entrate per riduzione di attività

finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 500:

Altre entrate in conto capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 5: 10.000.000,00 10.000.000,00 0,00 0,00 0,00

(9)

Entrate da riduzione di attività finanziarie

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo alle entrate da accensione di prestiti per tipologia:

Assestato 2016

Assestato 2017

Previsione 2018

Previsione 2019

Previsione 2020 Tipologia 100:

Emissione di titoli obbligazionari

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200:

Accensione prestiti a breve

termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300:

Accensione mutui e altri finanziamenti a

medio lungo termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400:

Altre forme di indebitamento

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 6:

Accensione prestiti

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Entrate tributarie

Addizionale sui consumi di energia elettrica

Istituita nel 1988 con D.L. 28/11/1988 N. 511, si applica sui consumi non domestici fino a 200.000 Kwh di consumi mensili con potenza impegnata superiore a 200 Kwh.

Nell’anno 2012 L’addizionale sui consumi di energia elettrica è stata sostituita con il fondo sperimentale di riequilibrio che successivamente con il D. Lg. 95/2012 è stato poi oggetto di riduzione. Dall’anno 2012 la previsione risulta essere a zero anche se ogni anno sono stati realizzati importi trascurabili per conguagli riferiti agli anni di vigenza dell’imposizione.

Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli

È stata istituita, con D.Lgs 446/1997, a favore delle Province dal 01/01/1999, riassorbendo l’imposta erariale (IET) e l’addizionale provinciale, dovute fino al 31/12/1998 sulle trascrizioni nel PRA. La sua assegnazione ha comportato, conseguentemente, una riduzione dei trasferimenti erariali.

A partire dal 2000, la Provincia ha deliberato l’aumento massimo consentito del 20% sull’imposta base.

Dall’anno 2007 la Provincia si è avvalsa della facoltà prevista dalla Legge Finanziaria di maggiorare dal 20% al 30% la tariffa base.

Dall’anno 2012 è stato registrato un aumento del gettito, rispetto agli anni precedenti, dovuto alla soppressione della tariffa per gli atti soggetti ad iva ed alla loro previsione degli stessi, secondo criteri vigenti per gli atti non soggetti ad iva. In definitiva, per tutte le tipologie di trascrizioni, dal

(10)

16 Settembre 2011, viene applicata la misura della tariffa proporzionale. (art. 1 comma 12 D.L.

138/2011).

Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto

L’art. 60 del D.Lgs. 15/12/1997 n. 446 ha previsto che il gettito dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, sia attribuito alle Province dove hanno sede i Pubblici Registri Automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti, ovvero per le macchine agricole, alle Province nel cui territorio risiede l’intestatario della carta di circolazione.

Il decreto del Ministero delle Finanze 14/12/1998 n. 457 ha disposto con regolamento le norme per l’attribuzione alle Province ed ai Comuni del gettito delle imposte sulle assicurazioni. I pagamenti vengono effettuati dalle società di assicurazione ai concessionari della riscossione che riversano a loro volta gli incassi alle Province interessate.

La normativa vigente è impostata nel senso che le Province non hanno la titolarità del tributo, ma del solo gettito, per cui risultano difficoltosi i controlli dei soggetti obbligati al versamento del tributo. Tuttavia rimane questo il maggior provento tributario della Provincia.

Il decreto 68/2011 sul federalismo regionale e provinciale ha modificato la tipologia di tale imposta, attribuendo la titolarità alle Province, con gli obblighi ed i poteri conseguenti.

Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi

Il tributo è stato istituito, a favore delle Regioni, con provvedimento di accompagnamento alla finanziaria 1996, Legge del 23/12/1995 n. 549, in ragione di aliquote differenziate per tipologia di rifiuti, prevedendo altresì che il 10% del tributo riscosso venisse devoluto alle Province.

Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi è stato istituito con l’art. 3, commi da 24 a 40 della L. 28 dicembre 1995 n. 549. Il tributo è dovuto per il 90% alle regioni e per il 10% alla Provincia. Il soggetto passivo dell’imposta è il gestore della discarica o dell’impianto di incenerimento (Legge R.T. 29 luglio 1996 n. 60). L’ammontare dell’imposta è fissato, per tipologia e kg di rifiuto, con legge regionale entro il 31 luglio di ciascun anno, per l’anno successivo ovvero, in mancanza della legge regionale, nella misura vigente per l’anno precedente.

La legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”, il Parlamento ha escluso la partecipazione delle province al tributo, eliminando la quota ad esse riservata.

L. n. 221/2015, art. 34, c.2 «All'articolo 3, comma 27, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, le parole: «; una quota del 10 per cento di esso spetta alle province» sono soppresse […]».

La Regione Toscana ha poi provveduto con la legge di stabilità regionale per il 2016 all’adeguamento della propria normativa, eliminando a propria volta la quota riservata alle province.

Di conseguenza, a legislazione vigente, la Regione Toscana trattiene l’intero ammontare del tributo senza dover versare alcunché alle province.

L.R. n. 81/2015, art. 3 «L'articolo 4 della legge regionale 29 luglio 1996, n. 60 (Disposizioni per l’applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi di cui all’articolo 3 della l. 28 dicembre 1995, n. 549), è abrogato.».

Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente

È stato introdotto dal 1993 come addizionale alla tassa rifiuti riscossa dai Comuni, e dal 1995 è applicato con l’aliquota del 2,5%. Dal 2012 è stata applicata l’aliquota massima del 5%.

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Questa addizionale è stata introdotta con il D.Lgs. 30/12/1992 n. 504, art. 19, con decorrenza 1 gennaio 1993 a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative della Provincia di organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, del rilevamento, della disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo.

Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)

Il D.L. n. 201/2011 (art. 14, comma 1) ha istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2013 il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento (TARES), come individuati dal regolamento previsto dal comma 12 dello stesso articolo richiamato.

Dall’entrata in vigore della TARES, disciplinato da apposito regolamento è soppressa l’applicazione della Tarsu (o della Tia) nonché l’addizionale comunale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza. Più in particolare sono eliminati:

 la tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu) – capo III del D.Lgs. 507/93;

 la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA1) – art. 49 del D.Lgs. 22/97;

 la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA2) – art. 238 D.Lgs. 152/2006;

 l’addizionale ex eca, introdotta dal R.D.L. 2145/1937, già interamente devoluta ai comuni dall’art. 3, comma 39, della legge 549/95.

Il nuovo tributo prevede al suo interno:

 la componente destinata al finanziamento dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati;

 la componente volta a finanziare i servizi indivisibili dei comuni.

La componente rifiuti del tributo può avere due diverse modalità applicative (art. 14, comma 29, D.L. 201/2011):

tributo;

tariffa corrispettiva.

L’art. 14, comma 28, del D.L. 201/2011 fa salva l’applicazione del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente, previsto dall’art. 19 del D.Lgs. 504/92.

Il tributo è applicato nella misura percentuale stabilita dalla provincia sull’importo del tributo ed è commisurata alla superficie dei locali e delle aree assoggettabili al tributo, esclusa la maggiorazione relativa alla componente dei servizi.

Dall’anno 2014 è entrata in vigore la TARI (TAssa RIfiuti) per la quale previsione è stato fatto riferimento allo stesso gettito TARES.

Trasferimenti erariali

L’incertezza del quadro finanziario si colloca, inoltre, in un contesto in cui anche lo scenario economico va continuamente modificandosi, rendendo incerta ogni previsione sull’evoluzione dell’economia provinciale. L’incertezza viene ampliata dalle modifiche legislative sull’assetto istituzionale delle province, non ancora definito e tutt’ora in corso. Si fa rinvio alla L. 56/2014, la cui applicazione risulta incerta per l’inadeguatezza delle risorse finanziarie, prelevate alla Provincia dall’art. 1 comma 418 della L. 23/12/2014 n. 190 e dall’art. 1 comma 10 D.L. 78/2015.

Nell'anno 2013 sono andati a regime i tagli operati dalla norma citata: ne è derivato che a fronte di trasferimenti erariali per € 10.330.902,21, sono stati operati tagli di risorse per € 12.579.231,00 (Decreto legge 31/10/2013 n. 126), con il risultato che la Provincia di Pisa ha dovuto restituire allo

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Stato per l’anno 2013 € 2.248.328,79 mediante compensazione da parte dell'Agenzia delle Entrate sui riversamenti effettuati a titolo di imposta responsabilità civile auto, operati nell'anno 2014.

Nell’anno 2014 è poi intervenuto il D.L. 66 del 24/04/2014 (art. 19 e art. 47 comma 2, lettere A, B e C) che ha previsto un ulteriore contributo alla Finanza pubblica a carico delle Province, ripartito fra gli Enti con Decreti del Ministero degli Interni del 10/10/2014 assegnando alla Provincia di Pisa € 4.572.241,76. Questo importo si somma al taglio operato per effetto del D.L. 95/2012 per l’importo di € 2.339.653,61 per l’importo complessivo di € 6.911.895,37 da versare allo Stato per l’anno 2014. Il Ministero ha iniziato a comunicare all’Agenzia delle Entrate le compensazioni da effettuare sui riversamenti effettuati a titolo di imposta responsabilità civile auto, operati a partire dalla fine dell'anno 2014 e conclusi nel mese di aprile 2015.

Nell’anno 2015, in applicazione del D.L. 66 del 24/04/2014 lo Stato ha determinato per la Provincia di Pisa, un contributo alla finanza pubblica per l’importo complessivo di € 5.859.152,96, per effetto dell’art. 16 comma 7 del D.Lgs. 95/2012 un contributo alla finanza pubblica per € 2.868.109,61; per effetto dell’art. 1 comma 418 L. 23/12/2014 n. 190 e art. 1 comma 10 D.L. 78/2015 un importo di € 3.623.447,62, per il totale complessivo di € 12.350.710,19.

Più in particolare, per l’anno 2014, l’importo complessivo di Euro 4.572.241,76 che la Provincia ha restituito allo Stato in applicazione del decreto legge 24/04/14 n. 66, coordinato con la legge di conversione del 23/06/14 n. 89, è andato ad aggiungersi all'importo di Euro 2.339.653,61 che la Provincia ha restituito allo Stato per i tagli previsti dal D.L. 06.07.2012 N. 95, convertito, con modificazioni, dalla Legge 07.08.2012 N. 135, per l’importo complessivo di Euro 6.911.895,37.

La ripartizione dei tagli previsti dal decreto legge 24/04/14 n. 66, coordinato con la legge di conversione del 23/06/14 n. 89 per l'anno 2015 è stata effettuata con decreti ministeriali del Ministero dell'Interno del 28/04/15 e con decreto ministeriale del 3/06/15.

Per l'anno 2015 il taglio previsto dal D.L. 06.07.2012 N. 95, convertito, con modificazioni, dalla Legge 07.08.2012 N. 135, è stato determinato con Decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29/09/2015; lo stesso decreto ha assegnato le somme a titolo di Fondo sperimentale di riequilibrio alle Provincie ed ha contestualmente effettuato le detrazioni corrispondenti alla normativa vigente sulla base del decreto legge 78/2015 che ha confermato i criteri dell'anno precedente.

L'articolo 1 comma 418 della legge 23/12/14 n. 190 ha inoltre stabilito ulteriori contributi da versare al bilancio dello Stato, incrementali rispetto a quelli già vigenti, per complessivi 1 miliardo, da ripartire per Euro 900.000.000 alle Provincie delle Regioni a statuto ordinario, per Euro 100.000.000 delle Provincie a Statuto speciale della Sicilia e della Sardegna.

L’importo del contributo a carico del comparto province è diventato 2 miliardi per l’anno 2016 per arrivare a 3 miliardi nell’anno 2017.

Il riparto complessivo è stato effettuato con l'articolo 1 comma 10 del decreto legge 78/15 coordinato con la legge di conversione 6/08/15 n. 125, assegnando alla Provincia di Pisa l'importo di Euro 3.623.447,62 per l’anno 2015.

Per l’anno 2016 l’art. 8 del D.L. 24.06.2016 n. 113 “Misure urgenti per gli enti territoriali e il territorio” ripartisce il contributo del comma 418 della Legge 23.12.2014 N. 190 fra le province e le città metropolitane.

La Legge di conversione aggiunge la tabella con il riparto del taglio e dei contributi per il 2016. Gli stessi erano stati anticipati da una comunicazione del Ministero dell’Interno del 13.07.2016, che metteva in evidenza l’aggiornamento del sito Internet per il reperimento dei dati utili per la predisposizione del Bilancio, termine rimasto, ossia non prorogato, al 31 Luglio 2016.

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Il criterio di riparto dello stesso contributo della L. Finanziaria per l’anno 2015, per il 2016 è cambiato radicalmente, con una sproporzione rispetto a quello dell’anno precedente senza apparente spiegazione e ragionevolezza. Il taglio viene “nettizzato” dalle riattribuzioni di trasferimenti in applicazione dell’art. 1 commi 754 e 764 della L. 208/2015, assegnando alla Provincia di Pisa l’importo complessivo di Euro 7.787.061,40, quale contributi straordinari non replicabili negli anni successivi se non per quota parte.

Per l’anno 2017, con il D.P.C.M. del 10/03/2017, pubblicato sulla G.U. N. 123 – S.O. N. 25 del 29/05/2017, è stato “sterilizzato”, per tutto il comparto delle province a statuto ordinario, l’aumento del 300% del rimborso allo Stato rispetto all’anno 2015, ossia il terzo taglio incrementale, disposto in base all’art. 1 comma 418 L. 23/12/2014 n. 190 ed all’art. 1 comma 10 D.L. 78/2015.

La “sterilizzazione” è operata mediante assegnazione alla Provincia di Pisa di un contributo per Euro 9.452.105,184, di importo pari al taglio incrementale, che non viene inserito in bilancio, in attuazione del comma 2 dell’art. 7 dello stesso D.P.C.M., che prevede la contabilizzazione al netto.

Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio dei contributi a carico della finanza pubblica della Provincia di Pisa, dal 2013 al 2021, a legislazione vigente, precisando che fino al 2017 trattasi di dati certi, già realizzati, per gli anni 2018 – 2021 vengono riportati gli importi dovuti dalla Provincia di Pisa sulla base della legislazione vigente.

Entrate extratributarie

Al progressivo venir meno della dipendenza dalla finanza derivata (dallo Stato, dalla Regione) per il finanziamento della gestione dell’ente, si è accentuata l’attenzione su tutte le altre entrate correnti della Provincia. Si conferma, nel corso di questi ultimi anni, la maggiore attenzione alla redditività del patrimonio sia per quanto concerne i fitti degli immobili di proprietà provinciale, sia per quanto riguarda le entrate derivanti dai canoni (demanio idrico e occupazione suolo pubblico).

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La competenza della Difesa del Suolo in applicazione della L.R. 22/2015 è passata alla Regione Toscana dal 1° gennaio 2016 e quindi l’importo inserito in bilancio riguarda gli arretrati degli anni precedenti.

Entrate in c/capitale

Le entrate in conto capitale ammontano, per le seguenti annualità e distinte per i seguenti titoli a:

Anno 2018 Anno 2019 Anno 2020

Titolo 4 – Entrate in conto capitale 38.044.585,08 11.142.000,00 13.980.000,00 Titolo 5 – Entrate da riduzione di

attività finanziarie

All’interno dello stesso titolo sono ricompresi i contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche, dettagliate secondo i seguenti soggetti, classificazione vigente prima dell’armonizzazione contabile:

L’anno 2018 comprende, oltre alle somme della competenza in senso stretto, anche le somme reiscritte dagli anni precedenti, che trovano contropartita e per lo stesso importo nella parte spesa.

La tipologia 200, categoria 1, contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche, comprende i contributi dello Stato (in particolare quelli per l’edilizia scolastica – mutui BEI), i contributi della Regione (essenzialmente quelli per il trasporto e la viabilità), risultano ancora partite residuali delle funzioni trasferite alla Regione che dovranno essere ancora regolate e completate. La tipologia 200, categoria 3, contributi agli investimenti da imprese, comprende i fondi della geotermia provenienti da Cosvig per interventi sulle strade provinciali.

Nella tipologia 400, Entrate da alienazione di beni, sono iscritti i proventi derivanti dal programma delle alienazioni e valorizzazione immobiliare per il totale complessivo di Euro 21.775.000,00 nel triennio di riferimento:

 nel 2018 ammontano ad Euro 3.973.000,00;

 nel 2019 ammontano ad Euro 6.857.000,00;

 nel 2020 ammontano ad Euro 10.945.000,00;

I proventi di ciascun anno sono destinati in spesa:

 anno 2018 – € 750.000,00 al programma degli investimenti: € 400.000,00 per intervento di demolizione e messa in sicurezza ex Marconi di S. Miniato ed € 350.000.00 per intervento di messa in sicurezza facciate Cattaneo di S. Miniato; € 3.223.000,00 quale permuta con Comune di Pisa;

 anno 2019 - € 1.250.000,00 al programma degli investimenti: € 250.000,00 per manutenzione straordinaria edifici provinciali ed € 1.000.000,00 per manutenzione straordinaria scuole diverse; € 5.607.000,00 al rimborso ordinario prestiti;

 anno 2020 - € 2.500.000,00 al programma degli investimenti: € 500.000,00 per manutenzione straordinaria edifici provinciali ed € 2.000.000,00 per manutenzione

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straordinaria scuole diverse; € 5.345.000,00 al rimborso ordinario prestiti e € 3.100.000,00 al rimborso straordinario prestiti.

Previsioni relative alle spese

Le previsioni di spesa di parte corrente sono state predisposte sulla base delle obbligazioni giuridiche e sulla base dell’obbligatorietà delle stesse per il normale funzionamento dell’ente, tenendo presente, la spesa dell’anno 2017 assestata, anche in considerazione del fatto che la spesa dell’anno 2017 è quella di un ente completamente diverso dagli anni precedenti per effetto del trasferimento delle funzioni regionali a partire dal 1° gennaio 2016.

La previsione della spesa del personale è stata predisposta prendendo in considerazione il personale dipendente presente alla data dell’1/1/2018, tenendo altresì conto delle cessazioni programmate nel corso dell’anno, delle normative attualmente vigenti, degli incrementi contrattuali e del programma delle assunzioni avviato a partire del 2017 che, in fase iniziale, prevede la copertura dei posti di dotazione organica delle posizioni dirigenziali;

La previsione della spesa per rimborso prestiti è stata effettuata sulla base dell’indebitamento e dei tassi di interesse alla data dell’anno 2017 e dei dati al 30/06/2018, dati già conosciuti alla data di redazione del bilancio, in coincidenza con il pagamento della rata semestrale con percentuali minime di variabilità in base alle evoluzioni dell’andamento dei tassi stessi, in riduzione.

Per quanto riguarda le risorse vincolate la previsione è stata effettuata prendendo in considerazione le attribuzioni degli enti, principalmente dalla Regione Toscana e tenendo presenti le diversità ricadenti su ciascuno degli anni oggetto di previsione.

Dal 2016 la Regione Toscana in applicazione della Legge regionale n. 22/2015 ha disposto il trasferimento delle Funzioni oggetto di delega negli 90/91, dalle Provincie alla Regione stessa. Ciò risulta evidente dai dati complessivi di Bilancio che risultano fortemente ridotti rispetto all’anno 2016 anche se sussistono ancora attività da completare per conto della Regione, che sono state reiscritte dagli anni precedenti. Di scarso rilievo le nuove attribuzioni.

Dall’anno 2018 non sono state inserite le previsioni di spesa per il contratto di trasporto, funzione riassunta dalla Regione Toscana a partire dal 1° gennaio 2018.

Analisi della spesa corrente

Vengono riportati i seguenti prospetti che analizzano la spesa di parte corrente secondo diverse modalità:

Riepilogo spese correnti per missione

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Riepilogo spese correnti per macro aggregati

Riepilogo spese correnti per missioni e programmi

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(18)

18

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Analisi della spesa di personale

L’anno 2018 per gli aspetti relativi alla gestione del personale dovrebbe essere per l’Ente Provincia l’anno di svolta, dopo che l’evento referendario del 4 dicembre 2016 ha definito che le Province rimarranno nel quadro istituzionale della Repubblica Italiana anche se quali enti di secondo livello e non più con l’elezione diretta dei propri rappresentanti.

Questo passaggio che ha modificato complessivamente il quadro su cui questi Enti si sono mossi nell’ultimo periodo, ha modificato una programmazione che non gestisca più la chiusura, ma che, pur sempre nell’ottica di una sempre più puntuale attenzione alla spesa, preveda una organizzazione che gestisca nelle ristrettezze economiche, quelle funzioni che la Legge 56/2014 ha destinato a questi Enti con particolare riferimento alla viabilità, all’edilizia scolastica ed ai trasporti.

L’emanazione del D.L. n. 50/2017, già convertito in Legge, aveva finalmente riaperto uno spiraglio di speranza per questi Enti togliendo il divieto imposto dalla Legge 190/2014 di assunzione di personale, anche se solo per gli incarichi Dirigenziali, lasciando inalterato il divieto per il resto del personale.

Nel corso dell’anno 2017 con l’approvazione del fabbisogno triennale di personale 2017-2019 sono state attivate le procedure per l’assunzione di n°1 Dirigente Amministrativo e n°2 Dirigenti Tecnici per effetto del prossimo pensionamento di n°1 Dirigente e del termine degli incarichi conferiti ai sensi dell’art.110, co. 1 del D.Lgs. n°267/2000 per n°2 Dirigenti incaricati a tempo determinato;

- sono state attivate per i due concorsi le procedure di mobilità obbligatoria, ex art. 34 bis del D.Lgs. 165/2001 e volontaria, ex art. 30 del D.Lgs 165/2001, che non hanno avuto esito positivo;

- con determinazioni del Segretario Generale in data 30/11/2017 sono stati approvato i Bandi di concorso per la copertura, a tempo pieno e indeterminato, di n.3 posti dirigenziali;

- in data 02/01/2018 i Bandi di selezione sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.1 IV serie speciale-concorsi ed esami, con scadenza 01 febbraio 2018;

- per il concorso relativo al Dirigente Amministrativo sono state presentate n°84 domande. Il concorso ha già definito un suo vincitore e nel prossimo periodo, completate tutte le procedure richieste dalla normativa generale, sarà assunto;

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- per il concorso relativo ai Dirigenti Tecnici sono state presentate n°146 domande. Si sono già svolte sia la preselezione che le due prove scritte e nel breve periodo dovrebbero essere completate tutte le attività per la proclamazione dei due vincitori con l’assunzione nel corso del corrente anno;

Con l’approvazione della Legge di Stabilità 2018, Legge n°205 del 27 dicembre 2017, sono stati abrogate tutte quelle norme che apponevano un divieto all’assunzioni di personale non dirigenziale:

- con il comma 846 sono state abrogate le norme che ponevano il divieto di assunzione nelle Province,

- con il comma 845 è stata data la possibilità alle Province di assumere un contingente di personale di personale a tempo indeterminato complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente, da destinarsi prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica, solo se l’importo delle spese complessive di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione, non supera il 20% delle entrate correnti relativi ai titoli I, II e III,

- è consentito l’utilizzo dei resti delle quote percentuali assunzionali riferite a cessazioni di personale intervenute nel triennio precedente non interessato dai processi di ricollocazione di cui all’art. 1, commi da 422 a 428, della Legge 23 dicembre 2014, n°190,

- è stata data la possibilità alle Province di avvalersi di personale con rapporto di lavoro flessibile nel limite del 25 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009;

- è stato inoltre disposto che a far data dall’1/07/2018 il personale in servizio presso i Centri per l’Impiego, in tutto n°29 unità di personale, oggi in avvalimento alla Regione Toscana, transiteranno nel ruolo regionale o di un Agenzia appositamente creata;

Per poter attivare le assunzioni, in ottemperanza a quanto disposto dal co. 845 dell’art. 1 della Legge n°205 del 27 dicembre 2017, l’Ente ha verificato che:

- le entrate correnti relative ai titoli I, II, III nell’anno 2018 previste in Bilancio pari €.

79.427.494,24, per cui la spesa di personale prevista in Bilancio di €. 9.953.582,57, comprensiva delle reiscrizione provenienti dall’anno 2017, è pari al 12,53%, ben al di sotto di quanto previsto dal richiamato comma 845, avendo pertanto capacità assunzionale riferita alle cessazioni dell’anno precedente pari al 100%;

- le cessazioni relative all’anno 2017 sono state n°6 di cui n°1 unità trasferita ad altro Ente Locale, n°1 unità che svolgeva servizio presso il Centro Impiego di Volterra, le altre 4 collocate in pensione, che dispongono una capacità assunzionale della Provincia pari a d €. 116.166,91;

- che sempre il comma 845 dispone la possibilità di accrescere una ulteriore capacità assunzionale riferita a cessazioni di personale del triennio precedente non interessate dai processi di ricollocazione di cui all’art. 1 commi da 422 a 428 della Legge n°190/2014, pari a complessive €.

2.001.385,87, per effetto delle cessazioni a vario titolo di n° 59 unità di personale;

- negli stessi anni questo Ente ha trasferito alla Regione Toscana in applicazione della L.R. n°22/15 e 70/15 n°136 unità di personale, n°6 unità di personale al Comune capoluogo, n°36 unità di personale trasferite ad altri Enti a seguito dei processi di ricollocazione del personale delle Province o a mezzo di processi di mobilità volontaria e sono cessati dal servizio n°10 unità di personale che svolgevano la loro attività presso i Centri Impiego.

La Legge di Stabilità 2018 ha inoltre previsto che ai fini del ripristino delle capacità di assunzione, le Città Metropolitane e le Province delle Regioni a statuto ordinario, preventivamente devono definire un piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n°56 e questo Ente, con apposita determinazione dirigenziale, ha affidato al Società CIA Group S.r.l. di Torino il progetto di riassetto organizzativo dell’Ente che potrà concludersi entro il primo semestre del corrente anno.

Al termine di questo percorso l’Amministrazione presenterà un nuovo assetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali, e sulla base del nuovo riassetto,

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potrà modificare il piano annuale e triennale del fabbisogno di personale, sulla base delle risorse finanziarie che saranno a disposizione in Bilancio.

Il piano triennale dei fabbisogni di personale approvato prevede al momento, in attesa delle definizione del processo di riassetto, l’assunzione dei Dirigenti dei concorsi già citati e solamente il passaggio dal part-time a full time di un posto di cat. B.

In data 21 maggio 2018 è stato siglato il nuovo CCNL del personale non dirigenziale, fermo da oltre 9 anni che prevede modifiche importanti sotto l’aspetto giuridico e adeguamenti economici sin dall’anno 2016. Per questa ragione l’Ente ha provveduto ad accantonare la somma di €. 130.000,00 per gli arretrati relativi agli anni 2016 e 2017 ed a prevedere il costo annuo del nuovo CCNL che è stato quantificato in €. 350.000,00 a regime annuo dal 2018. Il nuovo contratto avrà riflessi anche sulle risorse decentrate dell’Ente, che avranno effetto soprattutto a partire dall’anno 2019.

La Legge di Stabilità 2018 ha disposto al co. 793 dell’art. 1, che il personale in servizio presso i Centri per l’Impiego della Provincia, in tutto 29 unità di personale, già dichiarati soprannumerari ed in avvalimento alla Regione Toscana, transiteranno entro il 30 giugno 2018 nei ruoli regionali o ad eventuali Agenzia appositamente create. La Regione Toscana sta provvedendo ad approvare apposita proposta di legge che prevede il passaggio a far data dal 28 giugno 2018 del personale in questione ad Agenzia Regionale appositamente creata allo scopo.

DOTAZIONE ORGANICA

Con decreto Presidenziale n. 53 del 04/05/2017 è stata rideterminata la dotazione organica a seguito del completamento delle procedure previste dalla Legge n. 56/14 e dalle LL.RR. n. 22/15 e 70/15.

Evidenziamo i vari passaggi nel corso del prossimo triennio, che potranno essere rivisti dopo l’approvazione del piano di riassetto organizzativo e dell’eventuale modifica del piano triennale di fabbisogni di personale:

all’1.1.2018

Cat. D.O. Cop. Sovran. Sovr. C.I. TOTALE Coperti

A 0 0 0 0 0

B1 46 45 0 6 51

B3 43 42 0 8 50

C 85 81 0 13 94

D1 30 26 0 1 27

D3 8 7 0 1 8

Dirigenti 5 4 0 0 4

S.G. 1 1 0 0 1

Totale 218 206 0 29 235

all’1.1.2019

Cat. D.O. Cop. Sovran. Sovr. C.I. TOTALE Coperti

A 0 0 0 0 0

B1 46 44 0 0 44

B3 43 38 0 0 38

C 85 80 0 0 80

D1 30 26 0 0 26

D3 8 7 0 0 7

Dirigenti 5 4 0 0 4

S.G. 1 1 0 0 1

Totale 218 200 0 0 200

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all’1.1.2020

Cat. D.O. Cop. Sovran. Sovr. C.I. TOTALE Coperti

A 0 0 0 0 0

B1 46 44 0 0 44

B3 43 38 0 0 38

C 85 80 0 0 80

D1 30 25 0 0 25

D3 8 7 0 0 7

Dirigenti 5 4 0 0 4

S.G. 1 1 0 0 1

Totale 218 199 0 0 199

Nel corso dell’anno 2018 sono attualmente previste:

l’assunzione di n°3 Dirigenti contestualmente alla cessazione di n. 2 Dirigenti a tempo determinato e ad un collocamento in pensione, e complessivamente la cessazione dal servizio di n. 6 unità di personale per il loro collocamento a riposo.

Rispetto della spesa della D.O. prevista dal co. 421 dell’art.1 della Legge 190/14 Legge di stabilità 2015

Ai fini di quanto disposto dal comma 421 dell’art. 1 della Legge di stabilità 2015 n. 190/2014 la Provincia di Pisa assicura, a seguito del riordino delle funzioni, il rispetto di tale disposizione che prevede una spesa del personale in dotazione organica ridotta almeno al 50% della spesa del personale all’8/04/2014, data dell’entrata in vigore della Legge n. 56/2014, e quantificata €.

10.157.000,00 nel Decreto Presidenziale n. 50 del 28/04/2015 “Dichiarazione di soprannumerarietà del personale a tempo indeterminato nelle more di attuazione del riordino delle funzioni e della L.R.

n°22/2015. Rideterminazione della dotazione organica”.

Per l’anno 2018 le previsioni di spesa complessive di personale sono così evidenziate:

descrizione spesa

- Competenze fisse continuative + oneri riflessi €. 7.168.000,00 - Oneri per il rinnovo contrattuale – anno 2018 “ 350.000,00

- Salario accessorio “ 1.562.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 14.000,00

- Spese per la mensa “ 50.000,00

- Somme reiscritte in Bilancio relative al 2016 “ 823.582,57 Totale €. 9.967.582,57

Dalla complessiva spesa vanno dedotte le sottoelencate somme derivanti dalle competenze del personale in servizio ai Centri Impiego dall’1.01.2018 al 27.06.2018:

descrizione spesa

- Competenze fisse personale Centri Impiego soprannumerario €. 507.000,00 Totale €. 507.000,00

La spesa complessiva nell’anno 2018 per il personale inserito in Dotazione Organica comprensiva degli oneri per il rinnovo contrattuale e delle reiscrizioni è pari a (€. 9.967.582,57 – 507.000,00) =

€. 9.460.582,57, rispetta la disposizione del co. 421 dell’art. 1 della Legge n°190/2014.

Per l’anno 2019 le previsioni di spesa complessive di personale con la previsione degli oneri relativi al rinnovo contrattuale, sono così evidenziate:

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative + oneri riflessi €. 6.649.000,00

(23)

- Oneri per il rinnovo contrattuale – anno 2019 “ 350.000,00

- Salario accessorio “ 1.432.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 13.000,00

- Spese per la mensa “ 100.000,00

Totale €. 8.544.000,00

Per l’anno 2020 le previsioni di spesa complessive di personale, con la previsione degli oneri relativi al rinnovo contrattuale, sono così evidenziate:

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative + oneri riflessi €. 6.636.000,00 - Oneri per il rinnovo contrattuale – anno 2020 “ 350.000,00

- Salario accessorio “ 1.432.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 13.000,00

- Spese per la mensa “ 100.000,00

Totale €. 8.531.000,00

La spesa complessiva dell’anno 2018 è suddivisa nelle Missioni e Programmi nel seguente modo:

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali e generali, di gestione PROGRAMMA 2 – Segreteria generale ed Affari generali

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 928.000,00

- Oneri riflessi “ 279.000,00

- Contributi IRAP “ 87.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 2.500,00

Totale €. 1.286.500,00 PROGRAMMA 3 – Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 234.000,00

- Oneri riflessi “ 82.000,00

- Contributi IRAP “ 24.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 341.000,00 PROGRAMMA 4 – Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 470.000,00

- Oneri riflessi “ 151.000,00

- Contributi IRAP “ 48.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 500,00

Totale €. 669.500,00 PROGRAMMA 5 – Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 220.000,00

- Oneri riflessi “ 70.000,00

- Contributi IRAP “ 23.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 500,00

Totale €. 313.500,00 PROGRAMMA 8 – Statistica e sistemi informativi

(24)

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 92.000,00

- Oneri riflessi “ 39.000,00

- Contributi IRAP “ 13.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 500,00

Totale €. 144.500,00 PROGRAMMA 10 – Risorse umane

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 172.000,00

- Oneri riflessi “ 138.000,00

- Risorse decentrate Dirigenti “ 173.000,00

- Risorse decentrate per i dipendenti “ 1.300.000,00

- Lavoro straordinario “ 76.000,00

- Personale temporaneo e fiduciario “ 193.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 2.000,00

- Spese varie ed accessorie “ 10.000,00

- Contributi IRAP “ 33.000,00

- Assegni familiari “ 50.000,00

- Spese per mensa “ 50.000,00

- Oneri riflessi anni precedenti “ 160.000,00

- Contributi IRAP anni precedenti “ 50.000,00

Totale €. 2.407.000,00 MISSIONE 03 – Ordine pubblico e sicurezza

PROGRAMMA 1 – Polizia locale e amministrativa

descrizione Spesa

- Competenze fisse e continuative €. 316.000,00

- Oneri riflessi “ 100.000,00

- Contributi IRAP “ 33.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 450.000,00 MISSIONE 04 – Istruzione e diritto allo studio

PROGRAMMA 2 – Altri ordini di istruzione non universitaria

descrizione Spesa

- Competenze fisse e continuative €. 713.000,00

- Oneri riflessi “ 233.000,00

- Contributi IRAP “ 66.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 1.013.000,00 MISSIONE 08 – Assetto del territorio ed edilizia abitativa

PROGRAMMA 1 – Urbanistica e assetto del territorio

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 121.000,00

- Oneri riflessi “ 39.000,00

- Contributi IRAP “ 11.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.500,00

Totale €. 172.500,00

(25)

MISSIONE 10 – Trasporti e diritto alla mobilità PROGRAMMA 2 – Trasporto pubblico locale

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 122.000,00

- Oneri riflessi “ 40.000,00

- Contributi IRAP “ 11.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 174.000,00 PROGRAMMA 5 – Viabilità ed infrastrutture stradali

descrizione Spesa

- Competenze fisse e continuative €. 898.000,00

- Oneri riflessi “ 290.000,00

- Contributi IRAP “ 91.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 1.280.000,00 MISSIONE 11 – Soccorso civile

PROGRAMMA 1 – Sistema di Protezione Civile

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 65.000,00

- Oneri riflessi “ 21.000,00

- Contributi IRAP “ 7.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 500,00

Totale €. 93.500,00

MISSIONE 15 – Politiche per il lavoro e la formazione professionale PROGRAMMA 1 – Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

descrizione spesa

- Competenze fisse e continuative €. 307.000,00

- Oneri riflessi “ 100.000,00

- Contributi IRAP “ 31.000,00

- Rimborso spese viaggi “ 1.000,00

Totale €. 439.000,00 MISSIONE 20 – Fondi e accantonamenti

PROGRAMMA 3 – Altri fondi

descrizione Spesa

- Fondo rinnovo contrattuale “ 350.000,00

Totale €. 350.000,00

Totale complessivo 9.144.000,00 Reiscrizioni 2017 823.582,57 Totale complessivo spesa del personale competenza 2018 9.967.582,57

Nel Programma 10 della Missione 1 sono inserite spese riguardanti il personale dipendente di tutta la Provincia che risulta, a preventivo, di difficile ripartizione per Programma e Missione, quali ed

(26)

esempio il trattamento accessorio, sono inoltre comprese €. 823.582,57 quali somme reiscritte derivanti dagli anni precedenti risultanti negli atti approvati: Determinazione n°2095 del 27/12/2017 del Settore Risorse e Decreto Presidenziale n°129 del 29/12/2017.

Reiscrizioni personale anno 2018

Capitolo Descrizione Importo

proveniente anni prec.ti

Importo proveniente

anno 2017

Importo reiscritto nel

2018

100220 Paghe 0,00 10.000,00 10.000,00

100295 Fondo posizione e risultato Dirigenti 0,00 39.274,31 39.274,31

100320 Fondo lavoro straordinario 0,00 32.689,00 32.689,00

100374 Contributi previdenziali anno precedente 0,00 160.000,00 160.000,00

100390 Fondo produttività collettiva 0,00 531.619,26 531.619,26

100386 Contributi IRAP anno precedente 0,00 50.000,00 50.000,00

Totali €. 0,00 823.582,57 823.582,57

Capacità di indebitamento dell’ente e Spesa per rimborso prestiti

L’ente non ha previsto l’attivazione di indebitamento per il triennio 2018 – 2020 per continuare la politica di riduzione dello stesso. Nonostante ciò viene riportato il calcolo della capacità di indebitamento prevista dall’articolo 204 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali – D,Lgs. 18.08.2000 N. 267.

Il testo è stato modificato più volte nel corso degli anni e la percentuale della capacità di indebitamento è diventato il 10% a partire dall’anno 2015, quale limite del rapporto Interessi passivi ed entrate correnti del penultimo esercizio.

Essendo ad esercizio avanzato ed avendo approvato il conto del bilancio 2017, è stato fatto riferimento, per le entrate, all’esercizio 2017, dato più attendibile rispetto alla reale situazione dell’ente.

(27)

La capacità di indebitamento deve essere inoltre verificata con i vincoli degli equilibri di finanza pubblica, incidendo in misura negativa nel caso di assunzione di debito, come peggioramento del saldo e dei vincoli contenuti nell’art. 10 della Legge N. 243/2012, anche se la norma non è ancora entrata a regime.

Viene poi evidenziato che il parametro di deficitarietà strutturale N. 4 previsto dal D. M. 13 Febbraio 2013, dato dal rapporto residuo debito mutui sulle entrate correnti al 31/12/2017 calcolato nelle modalità indicate è pari a:

75.910.911,32/92.863.213,12 = 81,74%

(28)

La spesa al Titolo III è relativa alla quota capitale di rimborso prestiti ordinaria oltre alla quota straordinaria di estinzioni anticipate da effettuare una volta realizzate le entrate derivanti da alienazioni immobiliari.

Viene riportato il prospetto con l’andamento delle spese per rimborso prestiti dal 2015 al 2020 tenendo presente che il dato fino al 2017 è effettivo ed aggiornato alla data di approvazione del conto del bilancio dell’esercizio 2017; i dati dal 2017 al 2020 sono dati di previsione, attendibili per la quota ordinaria, e di realizzazione legata alle alienazioni, per le quote straordinarie:

Mutui e prestiti in ammortamento (allegato al bilancio di cui all’allegato n. 4/1 punto 9.2 lett. e) del dlgs 118/2011 aggiornato dal dlgs 126/2014)

(29)
(30)

Spese per funzioni delegate

Viene riportato il dettaglio relativo alle somme iscritte a bilancio nell’esercizio 2018 per funzioni delegate dalla Regione:

(31)

Analisi delle spese in conto capitale

Vengono riportati i seguenti prospetti che analizzano la spesa in conto capitale secondo diverse modalità;

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo al raffronto con l’esercizio 2017 delle spese in conto capitale:

(32)

Viene riportato il prospetto riepilogativo relativo delle spese in conto capitale, raffrontato all’esercizio 2017, per missione e programma:

(33)
(34)

34

(35)

Accantonamenti a fondo crediti di dubbia esigibilità

Il principio contabile n. 2 della contabilità finanziaria di cui al DPCM del 28/12/2011 prevede l’istituzione del fondo svalutazione crediti regolamentato dall’art. 6, comma 17 del D.L. 95/2012 convertito nella L. 135/2012.

Nel bilancio di previsione deve essere iscritta una apposita posta contabile denominata accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti, inteso come media del rapporto tra incassi ed accertamenti per ciascuna tipologia di entrata. La composizione di tale fondo è diretta ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità previste ed accertate nel corso dell’esercizio possano finanziare spese esigibili nel corso del medesimo esercizio a precauzione del mantenimento degli equilibri di bilancio.

Nella determinazione dell’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità è stata seguita la metodologia prevista nell’allegato 4/2, paragrafo 3.3 del D.Lgs. 23/06/2011 n.118 principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, nel testo modificato dalla Legge di Stabilità per l’anno 2018, nelle seguenti percentuali:

- bilancio 2018 - 75%

- bilancio 2019 - 85%

- bilancio 2020 - 95%

Per la determinazione del fondo è stata seguita la seguente metodologia:

 classificazione di tutti gli accertamenti degli ultimi cinque rendiconti secondo la nuova struttura titolo/tipologia/categoria prevista dal D.Lgs. 118/2011;

 determinazione a livello di capitolo della capacità di incasso su residui e in competenza per ciascuno dei cinque anni rendicontati (2013-2017) e la capacità di incasso media del quinquennio preso a riferimento.

E’ stato predisposto il calcolo, come risultante dalle tabelle allegate, nelle diverse modalità, scegliendo tra di esse la media semplice:

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