• Non ci sono risultati.

N Deficit cognitivi in medicina generale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "N Deficit cognitivi in medicina generale"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

c l i n i c a

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 6 - Settembre 2015 37

N

ella pratica di medico gene- ralista ciascuno di noi nota sempre con più frequenza un gruppo di assistiti con età com- presa tra i 65 e i 90 anni affetto da deficit cognitivi di vario grado.

Una parte di questi soggetti ab- bandona i percorsi diagnostici e terapeutici proposti dai centri di Unità Valutative Alzheimer vuoi per riservatezza, eccessiva lun- gaggine del percorso, ridotta em- patia, ecc; un’altra parte rifiuta di essere avviata alle indagini dei centri specialistici chiedendo al proprio medico di riferimento un aiuto personalizzato.

Ridotta riserva encefalica

¼

¼

Premesso che il 22% dei deficit cognitivi ha una causa reversibile che si può scoprire con le opportu- ne indagini diagnostiche (ipotiroidi- smo, deficit di vitamine del gruppo B, idrocefalo normoteso, malattia di Addison, alterazioni idroelettroliti- che, farmaci tra i quali idrossicloro- china per le malattie reumatiche, anticolinergici), i deficit della me- moria e cognitivi andrebbero trattati in linea generale alla loro insorgenza sotto forma di sintomatologia lieve o ridotta riserva encefalica.

Per ridotta riserva encefalica si in- tende la comparsa di uno stato di

disorientamento o di confusione mentale che compare in seguito a febbre, ricoveri ospedalieri o stress di varia natura, salvo poi regredire in condizioni di normalità e familia- rità ambientale.

Approccio farmacologico

¼

¼

Ciò che la ricerca più recente ci propone è l’uso dell’antidepressivo paroxetina, molecola generica a basso costo capace di aumentare il numero di neuroni nell’ippocampo (centro di elaborazione della me- moria) a partire da cellule stamina- li endogene, e ancora di più in grado di aumentare la densità delle spine dendritiche per unità di volu- me, migliorando le performance cognitive e di elaborazione.

Altro oligoelemento proposto è il litio, in questo caso si usa non per disturbi pichiatrici, ma in quanto elemento in grado di attivare il ge- ne per la sintesi della proteina REST, proteina che protegge i neu- roni dagli stress ossidativi e dalla morte cellulare indotta dalle plac- che amiloidi.

La nicotina disponibile in compres- se da 2 o 4 milligrammi attiva i re- cettori nicotinici dell’ippocampo e dell’encefalo sia per la memoria breve e sia per l’eloquio verbale e il calcolo.

La galantamina è in grado di attiva- re i recettori NCAM responsabili del rimodellamento delle sinapsi neuronali (efficienza di elaborazio- ne per unità di volume), e moleco- la preferita nelle forme di deficit cognitivi di origine vascolare.

Sin dalla somministrazione di que- ste quattro molecole è possibile verificare nei pazienti che lamenta- no deficit cognitivi iniziali uno stato di benessere cognitivo che li moti- va alla prosecuzione della terapia.

Approccio non farmacologico

¼

¼

Sebbene le molecole in grado di potenziare le prestazioni cognitive sono numerose (come si può evin- cere dal recente testo di ricerca Cognitive Enhancement di Shira Knafo e Cèsar Venero), ai più giova- ni si ricorda come alcune pratiche non farmacologiche hanno amplia- mente dimostrato la loro efficacia nel reclutamento di nuovi neuroni e nella densità di sinapsi quali l’attivi- tà fisica, il digiuno bisettimanale, la meditazione e lo studio.

Deficit cognitivi in medicina generale

Diversi casi di deficit cognitivi iniziali hanno una causa reversibile da indagare con le opportune indagini diagnostiche, nel frattempo alcuni approcci terapeutici permettono di ottenere uno stato di benessere cognitivo che motiva i pazienti alla compliance

Marco Ricchi

Medico di assistenza primaria, endocrinologo - Asl Viterbo 3

Aging. Harrison’s. Principle of internal medicine, 19th edition.

Dementia. Harrison’s. Principle of internal medicine, 19th edition.

Knafo S, Venero C. Cognitive Enhancement. Elsevier 2015

Bibliografia Bibliografia

Riferimenti

Documenti correlati

Dal mondo greco alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, fino all’età

Lo sviluppo di un variabile grado di deficit cognitivo fino alla demenza conclamata, sia di tipo vascolare che di tipo Alzheimer, rappresenta infatti un’evenienza piuttosto comu-

È infine importante ricordare che la terapia deve essere personalizzata e che molti pazienti diabetici, dopo avere per curiosità voluto utilizzare vari tipi di inibitori

La malattia di Wolman e la malattia da accumulo degli esteri del colesterolo (CESD) sono due rare malattie geneti- che caratterizzate da un continuum clinico dovuto

La malattia di Wolman e la malattia da accumulo degli esteri del colesterolo (CESD) sono due rare malattie geneti- che caratterizzate da un continuum clinico dovuto

▼ L’attività fisica può inoltre migliorare le capacità di socializzazione intesa non solo come capacità di interagire con gli altri ma come sforzo comune per

“l’avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta sulle attività produttive e dell’imposta sul valore

• La letteratura specialistica conferma nell’ADHD la presenza, il più delle volte, anche di difficoltà di riconoscimento e gestione efficace delle emozioni.. • In