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Sindaco Giovanni Ponchio

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Academic year: 2022

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Delibera C.C. n° 67 del 22/09/2003

Sindaco Giovanni Ponchio: trattasi di un’area agricola marginale, per la quale si sono perseguite alcune finalità di pubblico interesse: costruire un tessuto urbano di buona qualità, completare il sistema viario collegando Viale delle Terme e la Circonvallazione con un percorso di tipo indiretto, utilizzare il grande parcheggio di Via Calle Pace, realizzare un’importante area verde a sud del Cimitero. La manutenzione del verde è stata posta a carico dei privati. Si realizzano così le infrastrutture necessarie per la Caserma dei Carabinieri, prevista in quella zona. E’ uno strumento urbanistico di tipo pubblico, un piano particolareggiato. I costi del verde e della viabilità appaiono piuttosto cospicui. Il progetto ha subito modifiche su richiesta dell’Amministrazione Comunale ed anche nella proposta finale sono state introdotte due modifiche: è stata eliminata la possibilità di accorpamento dei lotti ed il 15% della cubatura totale deve essere destinata ad edilizia convenzionata. Questo è un ulteriore elemento di interesse pubblico introdotto.

Alfonso Carrieri (Alleanza Nazionale): la modifica dell’art. 12 della convenzione riguarda poco più di 3.000 metri cubi. Non è il 15% di 40.000 metri cubi

Sindaco Giovanni Ponchio: la convenzione si riferisce al 1° comparto ed alla sua cubatura.

Alfonso Carrieri: ho polemizzato a seguito della diffida e perciò mi ritiro.

(Il Cons. Carrieri esce: il numero dei presenti è di 18).

Mauro Donolato (Verdi): si devono tener conto i diritti acquisiti da parte dei privati. Il piano poteva essere già stato approvato. Mi chiedo se queste due variazioni introdotte stasera debbono comportare la ripubblicazione del piano. Deve essere sottolineato e chiarito il significato di edilizia convenzionata.

Condivido l’operazione. Il 15% è all’interno della cubatura prevista dal P.R.G. o si aggiunge a questa?

Marino Massarotti (Forza Italia): voterò contro. Per me è una questione di principio. Una città si deve ingrandire perché aumenta la sua capacità di produrre lavoro. Se invece costituisce un guscio e poi lo deve riempire, rischia di essere una città dopata, drogata. Sarà gente che viene qui per dormire e per lavorare altrove. La città ha raggiunto un limite di saturazione. Preferisco la soia ed il granturco. Si è raggiunto un livello di guardia ed in casi come questo dirò sempre di no. Per avere qualcosa di pubblico si deve lasciare costruire il privato. E’ un meccanismo perverso. Sono sempre disposto a dire sì alle opere pubbliche, ma no agli appartamentini.

Davide Faggion (Forza Italia): sono stati ridotti metri cubi previsti prima, imponendo edilizia convenzionata, con oneri abbastanza importanti. Come mai l’edilizia convenzionata è stata inserita in questo piano particolareggiato, perché non si è fatto anche in altri piani particolareggiati?

Giovanni Amato (D.S.-Abano Democratica): è un modo diverso di gestire l’urbanizzazione nel nostro Comune. Avevo già detto anch’io che non avrei più approvato piani attuativi senza edilizia convenzionata, non dobbiamo certo fermarci qua, questo è solo l’inizio. Si dovrà pensare a veri e propri piani per l’edilizia convenzionata, si deve dare una risposta pubblica a questa richiesta.

Mi preoccupa la questione Peep: rischiamo di mettere sul mercato appartamenti con affitti vicini a quelli del libero mercato.

Marino Massarotti: l’area bianca della planimetria non è un’area vuota, ci sono case e casette. Non ripetiamo l’errore di Monteortone con le auto parcheggiate sui marciapiedi.

Sindaco Giovanni Ponchio: è necessaria una riflessione sul da farsi della città. Il P.R.G. prevede una città che è termale perché ha certe caratteristiche.

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C’è la costituzione di un sistema di parchi, trasformando aree agricole. Almeno sedici parchi, che possono essere collegati tra loro, costituiscono il sistema del verde per ospiti e cittadini. E’ l’idea di città termale alla tedesca. L’ente pubblico non ha la possibilità economica di acquistare tutte queste aree. C’è il meccanismo dell’urbanistica contrattata e questa è la logica del P.R.G.. Qual è l’alternativa? non ce ne sono. Possiamo solo cercare di migliorare la situazione.

C’è il problema della casa per chi non può rivolgersi direttamente al mercato, questo problema non può essere affrontato solo con lo strumento dell’edilizia convenzionata. In altri casi è necessaria l’edilizia sovvenzionata. Cerchiamo di introdurre una possibilità in più. Dobbiamo chiederci quale città termale vogliamo e ci deve essere la casa per chi non ha le possibilità richieste dal libero mercato. Il piano era già confezionato, è un piano molto costoso. All’interno della normativa vigente è stata aumentata del 15% la cubatura.

Mantenuta la cubatura, si è cercato di migliorare il piano destinando il 15% all’edilizia convenzionata. Si è ricercato l’equilibrio tra i diritti acquisiti da parte del privato e le esigenze pubbliche. Lo stesso era stato fatto per il parco termale, per il quale non è prevista edilizia convenzionata.

Riteniamo che questa soluzione rappresenti un equo compromesso, può essere un inizio interessante per altri interventi. Non corriamo il rischio di creare un ghetto come con i vecchi Peep.

Marino Massarotti: secondo me questo tipo di edilizia non fa parte di una promozione di una città né turistica né termale. Anzi è contrario. Un abitante in più è un turista in meno. Ci aspetta un momento di recessione. I turisti che vengono qui cosa vedono?

Si parla di sistema di parchi, ma se sono come quello di via Don Bosco ….. . Parco è una parola grossa.

Stiamo creando uno squilibrio e questa città non è né carne né pesce. I nostri giovani vanno via perché non trovano lavoro qui. Non mitizziamo la mancanza dell’appartamento a buon prezzo.

Non ha nulla a che vedere con una città turistico termale. Chi è che va a controllare come vengono realizzati questi parchi?

Roberto Meneghetti (Abano di Tutti): 33.700 è la volumetria del P.R.G., il 15% è aggiuntivo per l’edilizia convenzionata o sono ricavati nei 40.000 metri cubi esistenti?

Mauro Donolato: non ho avuto risposta sui dubbi procedurali. Questa edilizia convenzionata quali prezzi avrà? Mi piace chiamare le cose con il loro nome. Vorrei sapere cosa vuol dire edilizia convenzionata e quali prezzi comporterà?

Roberto Rigodanzo (D.S.-Abano Democratica) non si può prescindere dallo studio fatto e dal progetto contenuto nel P.R.G.. Veniva importato il sistema dei parchi, come un insieme di aree verdi collegate tra loro. D’altra parte c’era la situazione delle pubbliche amministrazioni con le difficoltà economiche per costruire e far manutenzione. L’urbanistica contrattata è un’altra cosa. Si ha in quei casi in cui si va a concordare una variante al P.R.G. per raggiungere un obiettivo di interesse pubblico.

Si convince il privato che si deve far così. Ci sono infrastrutture che non riguardano solo quell’area e ci si è avvalsi della possibilità di aumento del 15% della cubatura. Poi questo aumento è stato utilizzato per avere edilizia convenzionata. Si potranno avere prezzi inferiori di circa il 25% rispetto al mercato per chi ha redditi entro certi limiti.

I nativi di Abano Terme non lavorano alle terme; lavorano altrove, ma vorrebbero vivere qui.

Il sistema adesso è andato in crisi e dobbiamo ripensare quale città termale vogliamo.

Sindaco Giovanni Ponchio: è previsto un intervento massiccio ed importante di opere di urbanizzazione. E’ stata recepita una proposta presentata dal privato e siamo intervenuti per ben due volte per modificare la proposta. Prevedeva già l’aumento di cubatura del 15%, che la legge urbanistica regionale consente. Peraltro il piano presenta un indice di cubatura che più basso non si può. Rispetto a quella proposta sono stati modificati gli assetti viari ed il 15% in più è stato destinato ad edilizia convenzionata. Così 6.000 metri cubi vengono spostati dal mercato libero al mercato della convenzionata. E’ una pista che può essere interessante.

Porteremo in Consiglio il piano della residenza. Questo è un primo passo in quella direzione.

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Segretario Comunale: non sembra necessario procedere alla ripubblicazione del piano, tenendo conto del contenuto delle modifiche, che non modifica il disegno urbanistico, e della loro conoscenza da parte dei proprietari.

Davide Faggion: è l’unico piano particolareggiato in cui si poteva fare edilizia convenzionata?

Sindaco Giovanni Ponchio: ci sono stati i comparti centrali. Non c’era l’aumento del 15%. C’è un accenno nella postfazione.

Assessore Cesare Pillon: dobbiamo vedere cosa intendiamo per città termale, anche da parte di chi più sbraita e più è sentito dalla gente.

La città è migliorata di molto rispetto al 1960. Era divisa in due dalla strada statale, c’erano vie che erano impossibili per il traffico e per rumore e che oggi sono tutt’altra cosa.

Perché la gente ambisce venire ad Abano Terme ed è disposta a pagare cari prezzi? perché trova qualità.

Perché viene assalita dai cittadini vicini la domenica?

E’ una città in costruzione; è stato detto che è senza una identità. Nel 1975 con il P.R.G. di Marchi si è dimezzato il dimensionamento di questa città.

(Esce il Cons. Massarotti: il numero dei presenti è di 17).

Furono inseriti correttivi che stanno dando risultati importanti.

L’obiettivo è di non prevedere altre aree di espansione se non per edilizia convenzionata o sovvenzionata o a Giarre.

Bisogna dare nuove funzioni alla città. Non è vero che un abitante in più è un turista in meno, guardiamo Londra.

La nostra città termale è adeguata alle sfide del futuro?

Consegnerò in Commissione Terme la prima fase del documento di marketing territoriale.

Dal 1989 è cambiato il mondo, si sono aperti nuovi mercati. E’ un miracolo grande che la crisi non arrivi alle due cifre. Per quanto tempo terrà ancora questo modello? Si sono fatti errori, ma anche cose pregevoli, come l’interruzione della Statale 250.

Presidente Livio Pezzato: sarei tentato di non partecipare al voto, come Presidente. Dissento dalla diffida.

(Entra il Cons. Massarotti: il numero dei presenti è di 18).

Non condivido alcuni aspetti di urbanistica selvaggia, ma attribuire a questa urbanistica la perdita di consenso delle terme non ha senso.

All’interno degli alberghi il servizio è peggiorato: è aumentato il numero dei letti ed è diminuito il numero dei dipendenti. Che si sia costruito troppo e male può anche esser vero, ma non è la causa della crisi.

Ci siamo trovati di fronte ai 40.000 metri cubi, di tale entità per l’onerosità dell’intervento. Devono essere realizzate opere di urbanizzazione primaria prima di costruire, con oneri di manutenzione a carico dei privati, vi è una rilevante quantità di verde, c’è il 15% di edilizia convenzionata all’interno di tutto l’insieme.

Sono favorevole all’intervento, perché ci sono concreti vantaggi per la popolazione.

Andremo a definire col piano della residenza tutto il nostro territorio, anche le zone agricole.

Siamo stati penalizzati dalla vicenda FIDIA.

Non sono molti i cittadini di Abano Terme che lavorano negli alberghi.

Paolo Gruppo (U.D.C.): il nostro territorio deve essere adeguatamente pianificato, secondo le sue caratteristiche e le sue peculiarità. Ottenere tutto questo in modo equilibrato e vivibile non è facile.

E’ una zona che doveva essere definita molto prima, posta a migliorie nella viabilità e nel traffico. Voto favorevole. Delle terme parleremo in un’altra occasione.

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Marino Massarotti: non ho detto che la crisi dipendeva da questo, ma questo può ancor più squilibrare la situazione. Voto negativo.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che:

con delibera della Giunta Comunale n. 64 del 18/04/2003 è stato adottato il Piano Particolareggiato denominato “P.P.7 Via Calle Pace”, redatto dall’Arch. Gustavo Belloni;

il Piano è stato depositato presso la Segreteria del Comune per la durata di dieci giorni dal 21/05/2003 al 31/05/2003 e che è stata data notizia dell’avvenuto deposito mediante avvisi pubblicati all’Albo Pretorio ed in altri luoghi pubblici;

entro il termine di venti giorni dal predetto periodo di deposito non è stata presentata alcuna osservazione;

Visto l’art. 52 della L.R. n. 61/1985, modificato dall’art. 4 della L.R. n. 47/1993;

Ritenuto opportuno modificare l’art. 8 delle Norme Tecniche di Attuazione stralciando le seguenti parole”Fermi restando i limiti di altezza e i limiti volumetrici e di destinazione d’uso fissati con le presenti norme per singolo lotto, è consentito l’accorpamento fra lotti o loro porzioni (nel numero massimo di 3 per ogni perimetro di massimo insviluppo della superficie coperta, così come evidenziato negli elaborati grafici di progetto); in tal caso il volume risultante sarà determinato in proporzione alle parti accorpate; la superficie coperta massima sarà quella contenuta nel perimetro di massimo insviluppo e derivante dal rispetto delle distanze fra confini, strade e fabbricati precedentemente indicata e riferita al nuovo lotto”

poiché infatti la facoltà di accorpare fra loro lotti o porzioni può portare ad un progetto planivolumetrico del tutto diverso da quello approvato;

Ritenuto altresì opportuno stabilire che la cubatura, prevista ai sensi dell’art. 11 comma 4 della L.R.

n. 65/1981 e successive modificazioni, venga convenzionata ai sensi dell’art. 17, 1° comma e dell’art. 18 del D.P.R. n. 380/2001, integrando in questo senso il punto 2.2 della relazione illustrativa e ritenendo che così possa essere giustificata l’applicazione della citata norma;

Visto il parere favorevole della Commissione Consiliare Territorio ed Ambiente, espresso nella seduta del 18/09/2003

Visto il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale;

Sentita la relazione del Sindaco Giovanni Ponchio e gli interventi sopra riportati;

Con 15 voti favorevoli, 2 contrari (Massarotti e Morello) ed 1 astenuto (Faggion), resi ed accertati secondo legge; avendo il Presidente proclamato l’esito della votazione;

DELIBERA

- di approvare il Piano Particolareggiato denominato “P.P.7 via Calle Pace”, redatto dall’Arch. Gustavo Belloni, composto dai seguenti elaborati:

Relazione tecnica illustrativa (integrata nel senso precisato in premessa);

Computo metrico e stima di massima delle OO.UU.

Norme Tecniche di Attuazione (modificate come precisato in premesse);

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Dimostrazione del calcolo delle superfici su rilievo con libretto delle misure;

Piano particellare d’esproprio;

Disciplinare tecnico Documentazione catastale;

Documentazione fotografica;

Tavola 1) Progetto urbanistico – Planimetrie ed estratti: CTR e PRG vigente;

Tavola 1b) Progetto urbanistico – Planimetrie ed estratti: catastale e PRG adottato Tavola 2) Progetto urbanistico – Stato di fatto dei luoghi

Tavola 3) Progetto urbanistico – Planivolumetrico di progetto;

Tavola 4) Progetto urbanistico – Viabilità pedonale e meccanica;

Tavola 5) Progetto urbanistico – Sezioni stradali tipo;

Tavola 6) Progetto urbanistico – Reti telefonica ed elettrica;

Tavola 7) Progetto urbanistico – Reti dell’acqua potabile e del gas;

Tavola 8) Progetto urbanistico – Rete della pubblica illuminazione;

Tavola 9) Progetto urbanistico – Rete fognaria bianca e nera;

Tavola 10) Progetto urbanistico – Verde pubblico attrezzato e di arredo;

Tavola 11) Progetto urbanistico – Rete di irrigazione aree verdi;

Tavola 12) Progetto urbanistico – Zonizzazione;

Tavola 13) Progetto urbanistico – Calcolo della superficie fondiaria e rilievo topografico;

Tavola 14) Progetto urbanistico – Superfici quotate;

Tavola 15) Progetto urbanistico – Profili altimetrici dei fabbricati;

che vengono identificati con l’apposizione su ciascuno di essi della dicitura “Approvati con deliberazione del C.C. n. ____ del _______” a firma del Presidente del Consiglio Comunale e del Segretario Generale;

- di stabilire che la cubatura, prevista ai sensi dell’art. 11 comma 4 della L.R. n. 65/1981 e successive modificazioni, venga convenzionata ai sensi dell’art. 17, 1° comma e dell’art. 18 del D.P.R. n. 380/2001;

- di confermare in dieci anni il termine per l’attuazione del Piano;

- di stabilire in sei mesi il termine per la costituzione del Consorzio relativo ad ogni singolo comparto ed in un anno il termine per la presentazione dell’istanza di permesso di costruire, ai sensi dell’art. 18 della L.R. n. 61/1985.

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