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6.000 PERSONE NELL’ASL TO 3 SOFFRONO DI ARITMIE CARDIACHE

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Academic year: 2022

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COMUNICATO STAMPA

SONO BEN 1.500 GLI INFARTI ALL’ANNO NELL’ASL TO 3

6.000 PERSONE NELL’ASL TO 3

SOFFRONO DI ARITMIE CARDIACHE

DOPO IL SUCCESSO DELLA PRIMA SERATA SUL DIABETE A COLLEGNO PROSEGUE IL PROGRAMMA “ATTENTI ALLA

SALUTE”

MARTEDÌ 13 NOVEMBRE E’ LA VOLTA DELLE ARITMIE CARDIACHE A PINEROLO

Prosegue il programma di serate pubbliche di informazione sanitaria “Attenti alla salute “: dopo il notevole successo della serata sul diabete a Collegno di giovedì scorso ( nella foto) con la partecipazione di persone molto interessate e coinvolte ( non si riusciva a chiudere la serata a causa delle numerose domande dei partecipanti) , presentiamo ora la seconda serata sulle “aritmie cardiache:

riconoscerle e trattarle” che si terrà presso la sede ASL TO3 di stradale Fenestrelle 72 (sala conferenze palazzo di vetro) ore 21,00 avente come relatori dr. Riccardo Riccardi - Direttore della Cardiologia dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo il dr. Biagio Ganci Cardiologo ed il dr. Claudio Peila Cardiologo.

La conduzione scientifica della serata è del Dr. Paolo Laurenti, Direttore dell’Area integrata della Prevenzione nell’ASL TO3.

Dopo le relazioni introduttive con l’ausilio di slides buona parte della serata è dedicata alle domande del pubblico.

ASL TO3 - S.C. COMUNICAZIONE URP e RELAZIONI ESTERNE

Dirigente Responsabile Dott. Mauro Deidier – tel. 0121 235220 – fax 0121 235163 mdeidier@asl10.piemonte.it

URP sede Pinerolo: Str.le Fenestrelle n° 72 – 10064 Pinerolo – tel. 0121 235202 / 235221 – fax 0121 235163 urp@asl10.piemonte.it URP sede Collegno: Via Martiri XXX Aprile n° 30 – 10093 Collegno – tel. 011 4017271/058 – fax 011 4017096 urp@asl5.piemonte.it

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Nella sola ASL TO3 le persone affette da aritmie cardiache di natura patologica sono circa 6.000 ( di cui 2.000 nel solo Pinerolese, area di riferimento dell’Ospedale Agnelli) e di queste sono circa 500 all’anno quelle che pervengono e che quindi vengono prese in carico presso le Cardiologie degli ospedali dell’ASL TO3 escludendo i pazienti che vengono trattati dai Pronto Soccorso-DEA nelle situazioni di emergenza e nelle strutture di medicina interna e cardiologia.

Più in generale , al di là del discorso aritmie, altri dati da non sottovalutare nell’area cardiologia sono quelli relativi al numero indicativo di 1.500 infarti ogni anno nell’area dell’ASL TO3 di cui 500 nel solo Pinerolese (area interessata dalla conferenza di domani sera sulle aritmie) con 400 trasferimenti all’anno da Pinerolo all’Emodinamica di Rivoli per la coronarografia-angioplastica. Sono circa 200 gli impianti all’anno di pace maker e/o defibrillatori nella sola cardiologia dell’Ospedale di Pinerolo.

LA PROSSIMA SERATA INFORMATIVA

Giovedì 15 Novembre , presso il Salone di Via Gobetti n. 2 a Collegno, alle ore 21,00 sarà la volta della serata sull’” Ipertensione:Cause e rimedi” a cura del Primario di Cardiologia dell’Ospedale di Rivoli Dr. Ferdinando Varbella e della sua equipe di Cardiologi.

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Aritmie cardiache: riconoscerle e trattarle

( Abstract della serata 13 novembre a Pinerolo)

Le aritmie cardiache sono un’alterazione della normale sequenza dei battiti del cuore. Se tale alterazione è caratterizzata da un aumento anomalo del numero dei battiti cardiaci, l'aritmia viene classificata come tachiaritmia o tachicardia; se, al contrario, si registra una diminuzione anomala del numero dei battiti, si parla di bradiaritmia o bradicardia. Convenzionalmente si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca è superiore a 100 battiti al minuto mentre si parla di bradicardia se tale frequenza è inferiore ai 60 battiti al minuto.

L’indice di prevalenza di diffusione delle aritmie nella popolazione varia da 1,5 al 2 % per cui nel solo Pinerolese le persone affette da aritmie patologiche di varia natura sono all’incirca da 1.500 a 2.000.

Spesso le aritmie vengono definite come episodi di “batticuore”. queste anche quando non sono gravi o pericolose tuttavia peggiorano la qualità di vita dei pazienti sia per i sintomi, sia perché, spesso, richiedono ricoveri brevi in ospedale o accesso al pronto soccorso.

Le aritmie non sono necessariamente segno della presenza di una patologia cardiaca.

La comparsa di extrasistole è un fenomeno che, nella stragrande maggioranza dei casi, è assolutamente benigno. Le tachicardie possono essere provocate da sforzi fisici o da episodi febbrili, mentre le bradicardie possono essere semplicemente la conseguenza di un'attività fisica praticata costantemente e a intensità medio-alta.I sintomi sono i più vari e possono essere una sensazione di battito irregolare o mancanza di uno o più battiti, di “batticuore veloce”, di stanchezza o riduzione della capacità ad eseguire sforzi fisici.

In alcuni casi più rari possono essere una difficoltà di respiro, vertigini o sincopi.

L’aritmia più frequente è la Fibrillazione atriale che è caratterizzata da un battito cardiaco veloce e irregolare che può compromettere la funzionalità cardiaca. La Fibrillazione atriale è più frequente in presenza di cardiopatie, di ipertensione arteriosa e la sua incidenza aumenta con il progredire dell’età ed il 10% della popolazione di età superiore ai 75 anni soffre di questa aritmia sia nella forma intermittente che in quella cronica. La Fibrillazione atriale è, nella maggior parte dei casi un’aritmia sostanzialmente benigna ma, se non trattata correttamente, può essere causa di una dilatazione del cuore

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(cardiopatia dilatativa) o di complicanze emboliche (si ritiene che circa il 25% degli ictus cerebrali siano associati a questa aritmia).

Un’altra aritmia frequente è l’extrasistolia; con questo termine si identifica una contrazione cardiaca prematura, che avviene prima rispetto al ritmo normale provocando un'alterazione nella successione regolare dei battiti cardiaci. Generalmente l'extrasistole si forma in seguito a un impulso generato in un punto diverso rispetto alla sede abitualmente deputata alla genesi del battito cardiaco (nodo del seno- atriale). Si parla di Tachicardia (sopraventricolare o ventricolare a seconda dell’origine) quando i battiti extrasistolici non sono singoli ma sono in sequenza causando frequenze cardiache elevate spesso maggiori di 150-180 battiti al minuto. Indipendentemente dal loro significato prognostico, la loro presenza abitualmente comporta un peggioramento della qualità della vita.

Nell’ampio capitolo delle aritmie rientrano anche le sincopi. Per sincope si intende una transitoria e completa perdita di coscienza, che solitamente provoca una caduta a terra, a volte preceduta da sintomi premonitori e si stima che almeno il 30% della popolazione in generale sperimenta un episodio di perdita di coscienza nel corso della vita e che questo rappresenti la causa di circa l’1-3% degli accessi al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri; per fortuna spesso si tratta di eventi benigni che non compromettono la qualità del vita né hanno un significato prognostico negativo. In questi casi è importante differenziarne la causa scatenante che può essere cardiaca (aritmica o ipotensiva) ma può essere anche secondarie ad altre patologie, in particolari neurologiche, metaboliche o psicogene. Non sempre è possibile riconoscere una causa precisa per la sincope e circa il 20-30% di queste resta “inspiegata” ma per fortuna nella maggior parte di questi casi si tratta di eventi del tutto benigni. Tra le cause cardiache di sincopi le più frequenti sono quelle cosiddette “neuromediate o situazionali” causate da un brusco ed improvviso calo pressori che avviene abitualmente in situazioni particolari (es. posizione eretta prolungata, ambienti caldi, subito dopo essersi alzati dal letto, durante febbre con temperatura elevata). Significato prognostico più negativo hanno le sincopi primitivamente “aritmiche” causate o da un’improvvisa riduzione della frequenza cardiaca (fino all’arresto del battito cardiaco per alcuni secondi) o viceversa da una suo brusco ed eccessivo aumento con frequenze cardiache spesso maggiori di 200/ battiti al minuto. Nel primo caso le cause sono abitualmente un Blocco Atrioventricolare o Sinusale e vengono trattate con l’impianto sottocutaneo di un Pace Maker in grado di far batter il cuore più velocemente. Nel secondo caso si tratta di Tachicardie Ventricolari che possono prevedere, come terapia, l’impianto sottocutaneo di un Defibrillatore automatico in grado di riconoscere le tachicardie e di interromperle ripristinando il normale ritmo cardiaco.

Le persone che avvertono questi sintomi possono essere indirizzate direttamente dal medico di base agli ambulatori della cardiologia dedicati alla diagnosi e cura delle aritmie e delle sincopi (“Ambulatorio Aritmie”). In particolare presso l’ospedale Agnelli di Pinerolo è presente un centro di eccellenza nazionale (“Sincope Unit”) certificato per lo studio e la ricerca sulla sincope opportunamente attrezzato ad eseguire tutti gli esami specialistici richiesti e con le professionalità opportunamente formate secondo le indicazioni della Società Europea di Cardiologia.

Nell’ASL TO3 le persone prese in carico e curate per problemi legati alle aritmie sono circa 500 escludendo i pazienti che vengono trattati dai DEA nelle situazioni di emergenza e nelle strutture di medicina interna e cardiologia.

La diagnosi delle aritmie prevede:

visita cardiologica ed esami ematici di routine con accurata anamnesi relativa ai sintomi e ai problemi riferiti dalle persone;

esami strumentali quali ecocardiogramma, test da sforzo, monitoraggio elettrocardiografico continuo che può essere effettuato da un minimo di 24 ore sino a 20 gg con registratore esterno o addirittura 3 anni con registratore impiantabile, tilt test (esame per lo studio dei “comuni

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svenimenti” costituito da un prolungato ortostatismo passivo sotto controllo dei valori pressori e della frequenza cardiaca), studio elettrofisiologico transesofageo od intracavitario.

In tutti casi, oltre a norme comportamentali (soprattutto nelle forme dovute a calo pressorio) la terapia può prevedere sia un approccio farmacologico che non farmacologico ed a volte entrambi sono necessari:

1) terapia farmacologica con l’obiettivo di interrompere l’aritmia quando si presenta o di prevenirne la comparsa o le sue complicanze;

2) terapia non farmacologica che oltre all’impianto di Pace Maker o Defibrillatori già descritti in precedenza prevede la cardioversione elettrica o l’ablazione transcatetere.

La cardioversione elettrica consiste nell’utilizzare una scarica elettrica applicata al torace con lo scopo di “resettare” l’impianto elettrico del cuore. L’aritmia si interrompe ed il cuore riprende a batter e con il normale ritmo. Viene eseguita in Day Hospital con modesta sedazione ed il paziente viene dimesso alcune ore dopo. Viene utilizzata abitualmente per interrompere gli episodi di Fibrillazione Atriale o di Tachicardia Ventricolare.

L’ablazione transcatetere viene eseguita introducendo all’interno del cuore alcuni fili, chiamati elettrocateteri, per registrare l’attività elettrica dall’interno del cuore ed individuare il tipo di aritmia di cui soffre il paziente. Successivamente con gli stessi elettrocateteri è possibile eseguire “l’ablazione” vera e propria che consiste nell’eliminare la parte di tessuto cardiaco “malato” responsabile dell’aritmia mediante una “cauterizzazione” a caldo o a freddo. La procedura non richiede anestesia totale ma solo un’anestesia locale a livello inguinale sede di introduzione degli elettrocateteri e non è dolorosa. Al termine della procedura gli elettrocateteri vengono rimossi e si esegue una semplice medicazione a livello inguinale, senza bisogno di punti di sutura ed il paziente viene abitualmente dimesso il giorno successivo all'intervento A differenza della Cardioversione che si limita a far ripartire l’impulso elettrico l’Ablazione ha lo scopo di curare il disturbo elettrico responsabile dell’aritmia e quindi di guarire il paziente. L’efficacia di questa metodica dipende dal tipo di aritmia da trattare e varia dal 60 al 99%.

12 novembre 2012

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