PROLOGO Protocollo CAPITOLO 1 Quesito CAPITOLO 2 Background CAPITOLO 3 Ricerca degli studi CAPITOLO 4 Selezione degli studi CAPITOLO 5 Valutazione critica
degli studi CAPITOLO 6
CAPITOLO 7 CAPITOLO 8 EPILOGO
VALUTAZIONE CRITICA DEGLI STUDI
Processo sistematico mirato a identificare le forze e le debolezze di un articolo di ricerca per valutare l’utilità e
la validità dei suoi risultati
VALUTAZIONE CRITICA DEGLI STUDI
SCOPO
Stabilire se i risultati siano vicini alla verità e rilevanti nel setting
o nel gruppo di pazienti che ci interessa
PERCHÈ È IMPORTANTE
Gli studi possono essere molto diversi tra loro come qualità e per il rischio di sviluppare bias
I risultati potrebbero dipendere da come è stato condotto lo studio e non dalla reale efficacia dell’intervento
Evidenze non valide possono portare a conclusioni fuorviate e quindi a danni o aumento dei costi immotivato
STRUMENTI DI VALUTAZIONE CRITICA
•
SCALE
−
La qualità viene valutata mediante punteggi che combinati insieme danno un punteggio riassuntivo
•
CHECKLISTS
−
Elenco di quesiti specifici che valutano gli elementi che definiscono la qualità dello studio ma non viene calcolato un punteggio riassuntivo
•
DOMAIN-BASED
−
La valutazione critica viene fatta in modo separato per diversi ambiti della qualità
SCALE
Le scale non sono raccomandate
Calcolare un punteggio totale vuol dire dare un peso alle singole voci della scala e questo peso è difficile da giustificare
Valutare lo stesso trial con scale diverse può portare a risultati diversi
Un punteggio totale non è trasparente per i
lettori
APPROPRIATEZZA DEL DISEGNO
Aum ento d
el ris chio d
i bias
http://www.cancerguidelines.ca/guidelines/backup/WebSite/Content/Files/gr_appraisal_quality_re port.pdf
APPROPRIATEZZA DEL DISEGNO
L’RCT è considerato la tipologia di studio migliore per valutare l’effetto di un intervento
Quando uno studio sperimentale non è possibile o non è etico randomizzare i partecipanti si possono cercare disegni quasi-sperimentali o osservazionali.
APPROPRIATEZZA DEL DISEGNO
Possono però essere implementati in modo da rendere probabile che i loro risultati siano seriamente inficiati da bias e quindi si riduca il loro valore ai fini di essere utilizzati per la pratica.
QUALITÀ VERSUS RISCHIO DI BIAS
Il bias è un errore sistematico nella stima dell’
effetto reale di un intervento
Il bias può emergere da diversi difetti nel disegno dello studio. Più rigoroso sarà lo studio, minore sarà il rischio di bias
Il rischio di bias ≠ ≠ ≠ ≠ qualità di uno studio. La qualità si riferisce a quanto gli investigatori si attengano ai migliori standard per condurre il loro studio.
QUALITÀ VERSUS RISCHIO DI BIAS
(Handbook Cochrane 2011)
Ci sono delle caratteristiche della qualità di uno studio che probabilmente non influenzano il suo rischio di bias.
Esempio: Esempio: Esempio: Esempio: Approvazione etica, ottenere il consenso
informato, riportare il calcolo delle dimensioni del campione
QUALITÀ VERSUS RISCHIO DI BIAS
(Handbook Cochrane 2011)
Gli studi possono essere condotti seguendo gli standard migliori possibili ma essere ancora a elevato rischio di bias.
Esempio:Esempio:Esempio:Esempio:
Un trial dove sia impossibile la cecità dei
partecipanti può essere condotto seguendo gli
standard migliori possibili ma essere comunque a alto
rischio di bias per la mancanza di cecità.
Differenze sistematiche tra le caratteristiche di base dei gruppi comparati
FONTI DI BIAS SELECTION BIAS
RANDOMIZZAZIONE: I partecipanti dovrebbe essere allocati ai gruppi usando una vera sequenza di randomizzazione. Usare la data di nascita, la data di ingresso o il numero di ricovero non è una vera randomizzazione.
OSCURAMENTO DELL’ALLOCAMENTO (CONCEALMENT): I partecipanti e gli investigatori non dovrebbero essere in grado di prevedere l’allocazione prima che il partecipanti sia inserito nello studio. Allocazione centralizzata (uso del telefono o numerazione generata dal web) o numeri sequenziali contenuti in buste anonime.
PERFORMANCE BIAS
Differenze sistematiche tra i gruppi rispetto al tipo di assistenza ricevuta o all’esposizione a fattori diversi
dall’intervento in oggetto.
CECITÀ: I partecipanti e gli investigatori dovrebbero essere all’oscuro dell’allocazione per fare in modo che ognuno riceva la stessa quantità di attenzioni, di trattamenti secondari o di esami diagnostici.
DETECTION BIAS
Differenze sistematiche tra i gruppi dovute al modo in cui viene determinato l’esito
CECITÀ
:La cecità di coloro che valutano gli esiti può ridurre il rischio che la conoscenza dell’intervento ricevuto, piuttosto che l’intervento stesso, influenzi la misurazione degli esiti.
OUTCOME DATA
:Nel report del trial dovrebbe essere descritto come sono stati misurati gli outcome nella sezione dei metodi.
ATTRITION BIAS O DI VIOLAZIONE DEL PROTOCOLLO
Differenza sistematica nei ritiri dallo studio tra i due gruppi
OUTCOME DATA: Nell’analisi dei risultati dovrebbero essere inclusi tutti I partecipanti che sono stati randomizzati, inclusi quelli che si sono ritirati dallo studio o non hanno ricevuto l’intervento a cui erano stati destinati (intention-to-treat)
Le ragioni per cui I partecipanti sono usciti dallo studio dovrebbero essere riportate
REPORTING BIAS
Differenze tra gli esiti inseriti nel protocollo e quelli che vengono riportati nel lavoro finale.
REGISTRAZIONE DEGLI OUTCOME: Dovrebbero essere riportati i
risultati per ogni outcome identificato all’inizio, primari e secondari.
I report degli studi non dovrebbero focalizzarsi solo su quegli outcome che sono favorevoli o quelli che hanno dimostrato una differenza statisticamente significativa tra i gruppi.
Tutti gli outcome, primari e secondari, dovrebbero essere descritti nella sezione Metodi.
ALTRI BIAS
Relativi soprattutto a particolari disegni di studi (p.e.
carry-over nei trial cross over o il recruitment bias nei trial randomizzati per cluster)
Altri si presentano in un largo spettro di studi ma solo in particolari circostanze (p.e. la contaminazione
dell’intervento sperimentale con quello di controllo)
ESEMPIO
Cochrane Collaboration Cochrane Collaboration Cochrane Collaboration
Cochrane Collaboration’’’’s Risk of Bias Tool: s Risk of Bias Tool: s Risk of Bias Tool: s Risk of Bias Tool:
Strumento di valutazione del rischio di bias negli RCT basato su degli ambiti
STRUMENTO DI VALUTAZIONE CRITICA
I potenziali bias che si possono ritrovare in uno studio sono stati suddivisi in ambiti/aree e sono state definite le strategie per la loro valutazione.
GLI AMBITI
Ambiti Bias
Generazione della Sequenza Randomizzata
Selection Bias
Oscuramento dell’allocazione Selection Bias Cecità dei Partecipanti e del
Personale
Performance Bias
Cecità di Coloro che valutano gli Outcome
Detection Bias
Dati incompleti sugli Outcome Reporting Bias Altre fonti di bias Other Bias
LA VALUTAZIONE
1) Descrizione di come è stato considerato quell’ambito all’interno dello studio
2) Assegnazione di un giudizio sul rischio di bias nello studio per quell’area
–
Low risk of bias
–
High risk of bias
–
Unclear risk of bias
I CRITERI
Generazione della Sequenza Randomizzata
Selection bias (allocazione all’intervento pregiudicato da bias) dovuto a una inadeguata generazione della sequenza di randomizzazione
Low risk of bias Gli investigatori descrivono la generazione della sequenza di randomizzazione come:
-Tavola di numerazione random -Generatore computerizzato di numeri random
-Testa o croce, pescare una carta o una busta, tiro dei dadi, tirare a sorte, -Minimizzazione
High risk of bias Gli investigatori descrivono una componente non randomizzata nella generazione della sequenza. In genere riguarda alcuni approcci sistematici non randomizzati, per esempio:
-Sequenze generata da: non ben specificato o anche la data di nascita, qualche regola basata sulla data di ammissione o il numero nosologico
Altri approcci non randomizzati che si presentano meno frequentemente e che in genere riguardano giudizi o categorizzazioni dei partecipanti come:
-Allocazione secondo il giudizio del clinico, le preferenze del partecipante, risultati di un test di laboratorio, disponibilità dell’intervento
Unclear risk of bias Informazioni insufficienti sul processo di generazione della sequenza per permettere un giudizio di basso o alto rischio.
LO STRUMENTO
TABELLA RIASSUNTIVA
Review Manager (RevMan) 5 Software VERDE: Low risk GIALLO: Unclear risk ROSSO: High risk
TABELLA RISCHIO BIAS COCHRANE
TABELLA RISCHIO BIAS COCHRANE
(Handbook Cochrane 2011)
Esempio fittizio
STUDI OSSERVAZIONALI
http://www.cancerguidelines.ca/guidelines/backup/WebSite/Content/Files/gr_appraisal_quality_re port.pdf
STUDI OSSERVAZIONALI
Gli studi che tracciano inferenze o testano ipotesi attraverso I metodi osservazionali
Studi osservazionali descrittivi:
Gli eventi sono semplicemente osservati e descritti mentre seguono il loro corso naturale
Studi osservazionali analitici:
Comparazione di due gruppi nei quali l’obiettivo è spiegare la relazione di causa ed effetto dove non sia possibile condurre un intervento controllato o sperimentale
STUDI OSSERVAZIONALI
http://www.cancerguidelines.ca/guidelines/backup/WebSite/Content/Files/gr_appraisal_quality_re port.pdf
I BIAS PIÙ FREQUENTI
Selection bias
Differenze sistematiche tra i gruppi rispetto a fattori diversi da quelli dell’esposizione sotto osservazione
Misclassification bias
Errori nella categorizzazione dello stato di esposizione o dell’outcome tra i gruppi in modo che non sia random ma collegata all’esposizione o all’outcome.
Attrition bias
Quando i soggetti che presentano l’outcome non rispondono in modo selettivo o si perdono al follow-up
I BIAS PIÙ FREQUENTI
Recall bias
Differenze nel modo in cui le informazioni sull’esposizioni vengono ricordate o riferite dai partecipanti nei diversi gruppi
Observation (information, detection) bias
Quando la conoscenza dello stato di esposizione o della presenza dell’outcome influenza il modo in cui vengono riferite le informazioni dai soggetti sotto osservazione o dagli investigatori
Le differenze tra I gruppi sulla quantità d’informazioni ottenute
CONFONDIMENTO
QUANDO LE DIFFERENZE NEGLI ESITI TRA I GRUPPI IN STUDIO SONO DOVUTE A QUALCOSA DI DIVERSO DALL’ESPOSIZIONE SOTTO
OSSERVAZIONE
Fattore collegato all’esposizione e all’outcome che è distribuito nei gruppi in modo irregolare
Variabile esterna correlata (in modo positivo o negativo) sia con la variabile dipendente che con quella indipendente
Non è un bias.
I bias riguardano errori nella misurazione, i fattori di confondimento invece sono errori di interpretazione di una misurazione accurata
STRUMENTI DI APPROCCIO CRITICO
Ci sono centinaia di strumenti per l’approccio critico disponibile per gli studi di coorte, caso controllo e cross-sectional
Alcuni sono specifici per un tipo di studio osservazionale mentre altri sono più generici
Non c’è accordo su quali siano gli elementi importanti per valutare il rischio di bias negli studi osservazionali
Non c’è un solo gold standard per l’approccio critico degli studi osservazionali
STRUMENTO DI APPROCCIO CRITICO
Revisione sistematica sugli strumenti per l’approccio critico degli studi osservazionali
Sanderson S, Tatt ID, Higgins JPT. Tools for Tools for Tools for Tools for assessing quality and susceptibility to bias in assessing quality and susceptibility to bias in assessing quality and susceptibility to bias in assessing quality and susceptibility to bias in observational studies in epidemiology: a systematic observational studies in epidemiology: a systematic observational studies in epidemiology: a systematic observational studies in epidemiology: a systematic review and annotated bibliography.
review and annotated bibliography.
review and annotated bibliography.
review and annotated bibliography. International Journal of Epidemiology 2007;36:666-76.
STRUMENTI PER L’APPROCCIO CRITICO
COME SCEGLIERE LA CHECKLIST
La checklist dovrebbe includere delle voci che valutano:
Il metodo di selezione dei partecipanti
I metodi di misurazione dell’esposizione e degli outcome
Le fonti di bias specifiche per la tipologia di disegno
Metodo di controllo del confondimento
I metodi statistici
La presenza della menzione degli eventuali conflitti di interessi
La checklist dovrebbe fornire informazioni su come sia stata sviluppata edeve essere stata testata per validità e affidabilità.
STROBE STATEMENT
http://www.strobe-statement.org/
Checklist con 22 voci considerate essenziali per scrivere nel modo giusto gli studi
osservazionali
von Elm E, et al. The Strengthening the Reporting of Observational Studies in Epidemiology (STROBE) Statement: guidelines for reporting observational studies. BMJ.
2007;335(7624):806-808