• Non ci sono risultati.

Business Process Re-engineering e Information Technology

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Business Process Re-engineering e Information Technology"

Copied!
11
0
0

Testo completo

(1)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

1 Anno Accademico 98/99

Ing. Giovanni Rumolo Business Process Re-engineering

e

Information Technology

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

2 Anno Accademico 98/99

Sommario

• ,O%XVLQHVV3URFHVV5HHQJLQHHULQJH O¶,QIRUPDWLRQ7HFKQRORJ\

– L’IT come fattore abilitante – L’IT come fattore inibitore – I legami it-processo

• /DUHLQJHJQHUL]]D]LRQHGHLSURFHVVL – Problematica generale

– Il caso della PA

• 0RGHOOLH7HFQRORJLH

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

3 Anno Accademico 98/99

L’azienda come Sistema Aperto

• Ogni organizzazione è assimilabile ad un sistema aperto – Un sistema che evolve

– Un sistema che interagisce con l’ambiente esterno – Un sistema che si adatta al contesto

– Un sistema che influenza l’ambiente esterno

• La capacità di adattamento di un’organizzazione dipende dalla sua abilità nell’imparare e nell’agire rispetto a cambiamenti contingenti del contesto

• La scelta di tecnologia basata su architetture aperte garantisce un elevato grado di adattamento

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

4 Anno Accademico 98/99

L’azienda come Sistema Aperto

,13876 2873876

5 ,6 2 5 6(

&

2 1 7 5 2 / / 2

,13876 ,13876 2873876 2873876

«O¶LQJHJQHUH GHGLFDVHPSUH PROWDDWWHQ]LRQHD FRPHVLHVHUFLWDLO

FRQWUROOR

PDOHSUHVWD]LRQL GHOO¶D]LHQGDVLPLVXUDQR VXLSURFHVVL

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

5 Anno Accademico 98/99

Il Concetto di Processo

• Un 3URFHVVRG¶,PSUHVD %XVLQHVV3URFHVV è un insieme strutturato di attività, finalizzato alla realizzazione di un ben definito risultato di interesse per l’organizzazione in cui il processo agisce

• Il processo (di Business) si realizza in modo trasversale rispetto alla suddivisione amministrativa di una organizzazione

• L’individuazione dei processi di lavoro è un’attività critica sia per le pubbliche amministrazioni che per le imprese

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

6 Anno Accademico 98/99

‡ 3URFHVVLPDWHULDOL

‡ 3URFHVVLLQIRUPDWLYL

‡ 3URFHVVLGLVHUYL]L

,QJHJQHULD,QGXVWULDOH

$QDOLVLGHL6LVWHPL

$QDOLVLGHL3URFHVVL

Il Concetto di Processo

FONTE: Corso S.I. Prof. C. Batini

(2)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

7 Anno Accademico 98/99 IL PROCESSO E’ UN FLUSSO DI

MATERIALI, INFORMAZIONI E ATTIVITA’

IL PROCESSO E’ UN INSIEME DI INPUT E OUTPUT

IL RISULTATO E’ DETERMINATO DALLA ESECUZIONE DI UNA SEQUENZA PREDEFINITA DI ATTIVITA’

IL PROCESSO E’ UN FLUSSO DI TRANSAZIONI

IL PROCESSO E’ UN GRUPPO DI PERSONE CHE LAVORANO INSIEME PER PRODURRE LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE

IL RISULTATO DIPENDE DALLA RESPONSABILITA’ E CAPACITA’ DELLE PERSONE NEL GESTIRE VARIANZE, PROBLEMI, TEMPI E COSTI

,/6(162&2081( /¶,17(535(7$=,21((0(5*(17(

Il Concetto di Processo

FONTE: Corso S.I. Prof. C. Batini

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

8 Anno Accademico 98/99

Il Concetto di Flusso

)/8662'(//(75$16$=,21,

)/866225(7,&2/2',75$16$=,21,&+(/(3(5621( &/,(17, ()251,725, 67$%,/,6&2123(5&225',1$5(/(/252$=,21, 1(/352&(6623(5$66,&85$5(/$62'',6)$=,21(',81

&/,(17((62))5,5(81352'27721(*2=,$5(81

&2175$772(&&

)/8662'(,0$7(5,$/,

)/8662$775$9(562&8,,0$7(5,$/,9(1*21275$63257$7,

,00$*$==,1$7,75$6)250$7,($66(0%/$7,

)/8662'(//(,1)250$=,21,

)/8662$775$9(562&8,'$7,'2&80(17,(&&9(1*212 75$60(66,$5&+,9,$7,5(&83(5$7,(/$%25$7,($66(0%/$7,

FONTE: Corso S.I. Prof. C. Batini

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

9 Anno Accademico 98/99

Il Concetto di Processo

• 3URFHVVLGLVHUYL]LR

– processi primari finalizzati al raggiungimento della missione fondamentale della P.A. e alla soddisfazione di bisogni ed esigenze dei clienti

• 3URFHVVLGLVXSSRUWR

– processi che offrono servizi a strutture e ruoli interni, allo scopo di acquisire, gestire e sviluppare le risorse necessarie ai processi di servizio

• 3URFHVVLGLGLUH]LRQHHFRQWUROOR

– processi finalizzati alla definizione delle strategie di servizio e al coordinamento, controllo e supervisione dei processi

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

10 Anno Accademico 98/99

La Reingegnerizzazione dei Processi

• Il Business Process Re-engineering (BPR) è un approccio radicale al miglioramento organizzativo che, in modo critico, esamina, ripensa e ridisegna i processi fondamentali di una organizzazione

• La reingegnerizzazione è tesa al raggiungimento di fortissimi miglioramenti dei risultati

• La reingegnerizzazione è l’ultimo passo in una gestione dei processi organizzativi orientata al continuo miglioramento

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

11 Anno Accademico 98/99

Livelli di Miglioramento Attesi

TEMPO EFFICIENZA E

EFFICACIA

Miglioramento continuo Forte incremento

discontinuo

intervento BPR

intervento BPR

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

12 Anno Accademico 98/99

Le iniziative di Reingegnerizzazione

– Nessun cambiamento  – Cambiamento sporadico e graduale 

– In corso molteplici e inter-connesse iniziative di cambiamento 

  





  



  

 

FONTE: Daryl R. Conner “Managing at the speed of change”

(3)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

13 Anno Accademico 98/99

La Tecnologia Come Fattore Abilitante del Cambiamento

• La tecnologia è uno dei fattori abilitanti al cambiamento organizzativo, in particolare le tecnologie dell’informazione (IT) e quelle della comunicazione (TLC) ricoprono un ruolo strategico

• Storicamente, l’IT è stata considerata uno strumento per migliorare l’esecuzione di operazioni ripetitive ma a basso valore aggiunto

• Le moderne IT e TLC consentono di realizzare un vastissimo insieme di soluzioni a problemi non solo operativi, ma anche gestionali e direzionali

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

14 Anno Accademico 98/99

La Tecnologia Come Fattore Abilitante del Cambiamento

• La tecnologia è oggi un fattore abilitante per la reingegnerizzazione perché essa è in grado, non solo di migliorare il tradizionale processo di lavoro ma anche di realizzare nuovi processi

• BPR guidato dalla tecnologia

– La reingegnerizzazione viene spesso avviata per valutare le opportunità che una (nuova) tecnologia può introdurre in una organizzazione

Il cambiamento tecnologico è inefficace se non è accompagnato da un cambiamento organizzativo

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

15 Anno Accademico 98/99

Le Leve dell’Intervento di BPR

• La risorsa informazione

– Le tecnologie — in particolare, la tecnologia dell’informazione e della comunicazione — sono DELOLWDQWL al cambiamento

– Le soluzioni non sono mai solo tecnologiche

• Le risorse umane

– La reingegnerizzazione ha un notevole impatto sulle attività e sul loro svolgimento — quindi sulle persone coinvolte

– Responsabilizzazione e nuove professionalità – Informazione, formazione, addestramento

• La normativa

– Vincolo e campo di intervento

• L’organizzazione e la sua cultura

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

16 Anno Accademico 98/99

Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione

• Soluzioni tecnologiche – Informatica individuale

– Reti di calcolatori e sistemi distribuiti – Messaggistica

– Groupware

– Tecnologia internet e intranet – Sistemi di gestione di basi di dati – Sistemi di workflow

– ...

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

17 Anno Accademico 98/99

Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione

• Opportunità — ambito individuale

– Eliminazione di attività manuali – Gestione in linea di tutte le informazioni – Trasmissione in linea di flussi informativi – Rilevare e monitorare lo stato del processo

• Opportunità — ambito generale

– Introduzione di nuovi servizi – Modifica di servizi – Modificare i flussi tra attività

– Introduzione di nuove modalità di erogazione – Sistemi di supporto alle decisioni e al controllo

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

18 Anno Accademico 98/99

Principi di Riferimento per la Reingegnerizzazione Alcuni principi comuni

– Operare guidati da obiettivi strategici definiti e formalizzati – Ragionare per processi e non per strutture organizzative – Concentrarsi sui processi legati alla missione istituzionale che

producono servizi verso l’esterno

– Mettere la centro dell’analisi il servizio fornito e le esigenze del

“cliente”

– Operare sul flusso del processo e su tutte le altre componenti – Considerare le tecnologie dell’informazione e della

comunicazione come “fattori abilitanti”

– Operare in maniera integrata tra dirigenti amministrativi e responsabili informatici

– Porsi obiettivi misurabili e verificarne il raggiungimento

attraverso opportuni sistemi di misura

(4)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

19 Anno Accademico 98/99

Aspetti Caratteristici del BPR

• Il BPR non è una metodologia

– È un approccio generale al problema del miglioramento radicale dei processi

• Il BPR non è la mera applicazione di una insieme di strumenti metodologici e tecnologici

– Gli strumenti metodologici e tecnologici vanno utilizzati, in un contesto generale che considera tutti i fattori di innovazione organizzativa

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

20 Anno Accademico 98/99

Aspetti Caratteristici del BPR

• Il BPR non offre una soluzione facile – Individuazione dell’intervento di BPR – Gestione dell’iniziativa di BPR – Progettazione dell’intervento di BPR – Realizzazione dell’intervento di BPR

• Il BPR è un’iniziativa rischiosa – Pianificazione strategica

– Metriche di valutazione delle prestazioni – Gestione del cambiamento

• Cambiamenti culturali e tecnologici

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

21 Anno Accademico 98/99

Il Cambiamento del Contesto e l’IT

“$EELDPR PRGLILFDWR LO QRVWUR DPELHQWH GL ODYRUR LQ PDQLHUD FRVL UDGLFDOH GD FRVWULQJHUFL D PRGLILFDUH QRL VWHVVLSHUFRQWLQXDUHDGRSHUDUHQHOQXRYRDPELHQWH´

Norbert wieber

• LÍT permette di aumentare la flessibilità di un;

organizzazione

+ Adattamento ai cambiamenti – Assorbe ingenti quantità di risorse

• L’efficacia dell’IT dipende dalla capacità

dell’organizzazione di adattare in sinergia i processi di business e le necessità organizzative

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

22 Anno Accademico 98/99

Il Cambiamento del Contesto e l’IT

Un intervento di cambiamento deve attentamente considerare:

• Il coinvolgimento di tutti gli attori

• Le esigenze di formazione

• La pianificazione dell’intervento

• L’individuazione delle criticità

• La verifica dei nuovi sistemi

• La strategia dei piccoli passi

• La scelta di tecnologie di successo

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

23 Anno Accademico 98/99

Cosa Aspettarsi dall’Adozione di IT

• Il trasferimento tecnologico non è un processo lineare – Per molte tecnologie, il loro uso efficace dipende da radicali

cambiamenti nei ruoli funzionali, nei profili professionali e nella pratica organizzativa

– Per molte tecnologie, l’integrazione di diverse tecnologie, nuove e vecchie, comporta problemi di non facile soluzione (legacy systems)

• Fattori cognitivi

– La tecnologia non deve essere percepita come una soluzione “chiavi in mano”, le novità tecnologiche vanno adattate alle esigenze organizzative – Il processo di re-configurazione tecnologica deve andare di pari passo

con il processo di realizzazione di nuovi sistemi

– L’integrazione di diverse tecnologie deve andare di pari passo alla diffusione e condivisione delle conoscenze

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

24 Anno Accademico 98/99

Cosa Aspettarsi dall’Adozione di IT

• Innovazione e implementazione di tecnologia – Orientamento non di successo

• L’introduzione delle nuove tecnologie è delegata agli esperti

• Il fornitore ha la soluzione giusta

• Il sistema da realizzare fornirà esattamente la soluzione voluta

• Ogni altro punto di vista non è da prendere in considerazione

• L’innovazione tecnologica è di per se buona – Orientamento di successo

• L’introduzione delle nuove tecnologie cambia il modo di operare di tutti

• La tecnologia va adeguata alle nostre esigenze

• Considerare molti punti di vista permette di adottare la soluzione migliore

• Non tutte le tecnologie offrono una valida soluzione

• I fornitori e i consulenti hanno un preciso interesse a proporci nuove

tecnologie

(5)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

25 Anno Accademico 98/99

Il Legame IT Processo

Innovazione Tecnologica

Innovazione di Processo Risultato Tecnologia

Individuale

Produttività Personale

Ridisegno attività

Semplificazio ne Operativa Tecnologia di

Gruppo GroupWare

Ridisegno Processo di

servizio

Efficacia Efficienza Tecnologia di

Unità Intranet Intervento di BPR

Posizione Competitiva

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

26 Anno Accademico 98/99

Ambito dell’IT nel BPR

$PELWR (IIHWWR

Automazione Eliminazione delle risorse umane

Informazionale Gestione completa delle informazioni di Processo Sequenzializzazione Cambiamento delle sequenze

di attività

Monitoraggio Controllo completo dello stato di un Processo Analisi Miglioramento e realizzazione

del controllo di qualità Geografico Coordinamento di Processi

globali

Integrazione Integrazione completa di risorse differenti Conoscenza Diffusione delle conoscenze e

aggiornamento professionale Disintermediazione Semplificazione di Processo,

rapporto diretto con il cliente

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

27 Anno Accademico 98/99

Ruolo dell’IT nei Processi di Business

• Processo di sviluppo di prodotti – Automazione del progetto

• Cad, cam – Simulazione – Ricerca di informazioni

• Internet

– Supporto alle decisioni – Comunicazione

• Video-conferenze, telefonia mobile

• Fax, e-mail

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

28 Anno Accademico 98/99

Ruolo dell’IT nei Processi di Business

• Processo di produzione di prodotti – Scelta dei prodotti

• e-commerce, cataloghi elettronici – Analisi e previsione

• Data-ware-house – Comunicazione interna

• Telefonia tradizionale, telefonia mobile

• Fax, e-mail – Lo scambio di dati

• Electronic data interchange (EDI) – Produzione di documenti

• Desk-top publishing, generazione documenti contabili/amministrativi

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

29 Anno Accademico 98/99

Ruolo dell’IT nei Processi di Business

• Processo di supporto all’organizzazione (logistica) – Dislocazione di prodotti

• Tracking, stocking

– Riconoscimento automatico di prodotti

• Robotica, BHS

– Sicurezza e controllo del personale

• Tesserino intelligente, firma digitale,

• Riconoscimento identità – Gestione del personale

• Aggiornamento professionale, valutazione prestazioni – Servizi di interoperabilità e cooperazione

• Rupa

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

30 Anno Accademico 98/99

Motivi di Innovazione nel Settore Pubblico

• Innovazione di riforma:

opportunità indotte da nuove normative

– L’effetto di un provvedimento esterno all’amministrazione produce una rottura e ricomposizione di assetti amministrativi e vincoli normativi tradizionali

• Innovazione di servizio:

opportunità indotte da nuove esigenze degli utenti

– L’esistenza di una domanda di nuovi servizi introduce nuovi processi di servizio e nuove unità organizzative

• Innovazione tecnologica:

opportunità indotte dalle nuove tecnologie

– L’evoluzione tecnologica consente interventi radicali nell’organizzazione dei

processi di servizio

(6)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

31 Anno Accademico 98/99

Il BPR e i Motivi di Innovazione nella PA

• La reingegnerizzazione dei processi nella pubblica amministrazione raggiunge il massimo dei risultati dove sono presenti tutti i motivi di innovazione

%35

,QQRYD]LRQHGL

5LIRUPD

,QQRYD]LRQH

7HFQRORJLFD ,QQRYD]LRQHGL

6HUYL]LR

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

32 Anno Accademico 98/99

Il BPR nella Pubblica Amministrazione

• Il BPR nella pubblica amministrazione è la contestualizzazione di un approccio al miglioramento radicale in organizzazioni vincolate al rispetto di norme giuridiche e amministrative

Criticità:

• Difficoltà a pensare per processi

– La pubblica amministrazione utilizza una organizzazione verticale, per norme e procedimenti amministrativi, inoltre la cultura del miglioramento continuo è scarsamente diffusa

• Autoreferenzialità

– La cultura della conformità alle norme privilegia la soddisfazione dell’iter burocratico rispetto alle esigenze degli utenti

• I vincoli normativi

– La modifica di vincoli normativi richiede interventi legislativi o regolamentari

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

33 Anno Accademico 98/99

Il BPR nella Pubblica Amministrazione

• Esistono oggi condizioni irripetibili di riforma della pubblica amministrazione, che permettono la modifica di vincoli normativi. Oggi è possibile, ed è forse necessario, introdurre la reingegnerizzazione dei processi nel settore pubblico

Strumenti normativi

• Disposizioni in materia di semplificazione dei procedimenti amministrativi L.59/97 art.20

– Rende possibile l’abrogazione di disposizioni di legge senza dover ripercorrere l’intero iter legislativo

• Possibilità di ottenere deroghe normative per sperimentazioni L.537/93 art.2 e L.59/97 art.16

• Le amministrazioni possono modificare disposizioni e regolamenti interni nell’ambito della propria autonomia

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

34 Anno Accademico 98/99

L’informatizzazione dei Processi nella PA

L’informatizzazione dei processi è uno strumento di cui la pubblica amministrazione si è dotato per raggiungere gli obiettivi strategici del D.L. 39/93

• Obiettivi di efficienza

– Contenimento dei costi e dei tempi dell’azione amministrativa

• Obiettivi di efficacia

– Miglioramento dei processi di servizio – Trasparenza dell’azione amministrativa

– Potenziamento dei supporti conoscitivi alle decisioni pubbliche

Obbiettivi di miglioramento dell’azione amministrativa

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

35 Anno Accademico 98/99

Analisi e Modellazione del processo

Metamodello Business Object/Process/Role

Modello di Processo

e sa m e in te g ra z io ne - a gg i orn am en to fa sc i co lo 1.2.2.2 VX SS RUWRL QWH JUD]LRQ H 1 .2.2.1

f ine istruttoria c om pl eta in te grazi onei nf ormazionidati convoc.

rich ies ta integ razione

.

Modello di simulazione Schede per la raccolta di dati

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

36 Anno Accademico 98/99

• Process Modeling:

– Individuazione e rappresentazione dei flussi informativi e dei flussi di controllo

• Simulazione:

– Quantificazione costi/tempi

– Proposte e valutazioni di più soluzioni alternative ( “what if”)

Analisi e Modellazione del processo

(7)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

37 Anno Accademico 98/99

Modello di processo per la simulazione

Metamodello Business Object/Process/Role

Modello di Processo

es am e integ razi on e -

a ggi orn am ento fa sc ic ol o 1.2.2.2 VXS SRUW RLQWHJ UD]LRQH 1.2.2.1

fi ne istruttoria co mplet a int egrazionein form azionidati c onvoc.

richies ta int egrazione

.

Modello di simulazione Schede per

la rilevazione dei processi

Modello di Processo orientato alla simulazione

Schede per la rilevazione

dei tempi

L QL]LDOL]]D]L RQHIDVFLFROR 1.1.2 ricezione in cancelleria 1.1.1

fascicolo2 richiesta2

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

38 Anno Accademico 98/99

ProcessWise WorkBench

• Caratteristiche positive

– definizione concettuale e grafica di nuovi modelli – modello di base valido

– basato su KSL

Knowledge Specification Language

• Caratteristiche negative – capacità di reporting limitate – è necessario programmare – è necessario un utente “esperto”

– documentazione incompleta

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

39 Anno Accademico 98/99

Il metamodello di ProcessWise

• Le principali MetaClassi

Application Object

Business Object

Process

Role

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

40 Anno Accademico 98/99

UML: modellare i Processi

• Attori primari e secondari

• Use Case: descrizione, struttura, granularità

• Il contesto dell'analisi:

scoperta e validazione degli Use Case

• Use Case come scenari

• Use Case estesi e astratti

• Riusabilità degli Use Case

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

41 Anno Accademico 98/99

Use Case:

descrizione, struttura, granularità

• Uno Use Case diagram descrive la relazione tra attori e Use Case all’interno di un sistema.

• Uno Use Case diagram è un grafo.

• I nodi possono essere:

– attori

– Use Case (eventualmente racchiusi in un box).

• Gli archi possono rappresentare – la comunicazione tra gli attori e gli Use Case, – i legami d’uso tra Use Case

– l’estensione di uno Use Case da parte di un altro.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

42 Anno Accademico 98/99

Use Case

ATTORE

Use Case

(8)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

43 Anno Accademico 98/99

Use Case: Associazioni

• &RPXQLFD]LRQH

– La partecipazione di un attore ad uno Use Case è rappresentata da un arco tra il simbolo dell’attore e il simbolo di Use Case;

si dice che l’attore “FRPXQLFD” con lo Use Case

Financial Planner om Use Case View)

Market Analysis

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

44 Anno Accademico 98/99

Use Case: Associazioni

• 8VR

– Una relazione XVR tra Use Case è rappresentata da una freccia di generalizzazione tra lo Use Case che usa e quello che è usato.

– La freccia è etichettata con lo stereotype ©XVHVª

– Una relazione d’uso da uno Use Case A ad uno Use Case B, indica che ogni istanza dello Use Case A includerà anche il comportamento specificato per lo Use Case B.

Market Analysis Printing Reports

<<uses>>

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

45 Anno Accademico 98/99

Use Case: Associazioni

• (VWHQGH

– Una relazione HVWHQGH tra Use Case è rappresentata da una freccia di generalizzazione dallo Use Case che definisce l’estensione allo Use Case base.

– La freccia è etichettata con lo stereotype ©H[WHQGVª

– Una relazione estende tra uno Use Case A ed uno Use Case B indica che ogni istanza di uno Use Case B può includere (con riferimento a condizioni particolari specificate nell’estensione) il comportamento definito dallo Use Case A.

– Per uno stesso Use Case, i comportamenti definiti attraverso diverse estensioni possono occorrere all’interno di ogni singola sua istanza.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

46 Anno Accademico 98/99

Use Case: Associazioni

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

47 Anno Accademico 98/99

Attori e Use Case

• Un attore è definito come una classe con lo stereotype ©DFWRUª 

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

48 Anno Accademico 98/99

Attori Use Case

• Uno Use Case definisce un particolare modo di usare un sistema, il quale offre servizi e funzionalità in risposta a eventi prodotti da attori esterni.

• Uno Use Case è formulato sulla base delle funzionalità offerte dal sistema così come sono percepite dagli utenti.

• Uno Use Case rappresenta la porzione del processo d’impresa implementata nel sistema.

• Un attore è un ruolo che un utente gioca interagendo con il sistema. La stessa persona può essere rappresentata da più di un attore(può giocare più ruoli).

• Più utenti possono essere rappresentati dallo stesso attore.

(9)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

49 Anno Accademico 98/99

Use Case come scenari

Mantain ATM machine USER

BANK transaction

ATM Maintenance

RUN reports

BANK

ATM System

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

50 Anno Accademico 98/99

Use Case come scenari

• Deve essere preparato almeno uno scenario per ogni significativa differente categoria di istanza di Use Case.

• Ogni scenario mostra una sequenza di interazioni tra gli attori e il sistema.

• La specifica del comportamento esterno di uno Use Case definisce la possibile sequenza di messaggi scambiati tra gli attori e il sistema.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

51 Anno Accademico 98/99

Use Case come scenari

• In forma di diagramma uno Use Case può essere descritto – da una macchina a stati, in cui le transazioni sono etichettate con i

messaggi scambiati – da un diagramma delle attività.

• L’implementazione di uno Use Case può essere definita come una collaborazione, ovvero

– un insieme di oggetti e collegamenti unitamente a tutte le possibili sequenze del flusso di messaggi prodotto come effetto dallo Use Case.

• Il diagramma di collaborazione mostra la sequenza di messaggi tra gli oggetti che implementano lo Use Case.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

52 Anno Accademico 98/99

Esempio di Use Case

Market Analysis Financial Planner

Printing Reports

<<uses>>

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

53 Anno Accademico 98/99

Sequence Diagram per Market Analysis

: Payment History

: Receivables Policy

: Customer : Financial

Planner

: Remote Access

2: recallUntil ( )

3: threshold ( )

4: creditLimit ( ) 1: printReport ( )

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

54 Anno Accademico 98/99

Esempio di Use Case

Student

Billing System

Register for Courses

Select Courses to Teach Professor

Maintain Curriculum

Registrar

(10)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

55 Anno Accademico 98/99

Sequence Diagram per Maintain Curriculum

: Registrar course form :

NewCourseForm Sales 101 :

Course

: Transaction Manager

: DBCourse open

set info

submit for processing newCourse ( )

course created

saveCourse ( ) saveCourse ( )

getInfo ( )

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

56 Anno Accademico 98/99

Activity Diagram

• Un activity diagram è un caso particolare di state diagram per il quale tutti (o la maggior parte) degli stati sono: activity state.

• Il diagramma è collegato, nel modello del sistema, ad:

– una classe

– alla implementazione di una operazione – ad uno Use Case.

• Questo tipo di diagramma permette di concentrarsi sul flusso di controllo definito dalle elaborazioni interne (complementare a quello definito dagli eventi esterni).

• Il diagramma delle attività deve essere utilizzato quando la maggioranza degli eventi da rappresentare sono la terminazione di operazioni

• Lo State diagram deve essere usato nei casi in cui la maggioranza degli eventi da rappresentare sono eventi asincroni generici.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

57 Anno Accademico 98/99

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

58 Anno Accademico 98/99

Action State

Il modo corretto di usare un Action state è la modellazione di un singolo passo durante l’esecuzione di un processo o di un algoritmo.

Un Action state rappresenta uno stato di un processo congiuntamente ad un’azione ed ad almeno una transizione verso l’esterno basata sull’evento implicito di terminazione dell’azione.

Un Action state non dovrebbe avere transizioni interne o esterne basate su eventi diversi da quello di terminazione dell’azione.

Nel caso di eventi esterni si devono usare i normali State diagram.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

59 Anno Accademico 98/99

Decision

In uno State diagram (e di conseguenza in un Activity diagram) una decisone è rappresentata attraverso l’uso delle JXDUGH[SUHVVHVLRQ

Una decisione viene utilizzato quando differenti possibili transizioni dipendono dalla valutazione di una espressione booleana.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

60 Anno Accademico 98/99

Responsabilità

(11)

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

61 Anno Accademico 98/99

Object Flow

• Oggetto responsabile per un azione

– L’oggetto responsabile per l’esecuzione di una azione può essere rappresentato visualizzando la sua linea del tempo di vita e piazzando le azioni di cui è responsabile lungo questa linea.

Possono esserci differenti linee per differenti oggetti della stessa classe o di classi diverse.

• Questa visualizzazione è particolarmente significativa per le attività di Business Process Reengineering.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

62 Anno Accademico 98/99

Object Flow

• Flusso degli oggetti.

– Gli oggetti che sono in ingresso o in uscita ad una azione possono essere rappresentati. Una dipendenza è visualizzata sia per indicare l’associazione in input che quella in output.

– Quando un’azione produce in uscita un oggetto che rappresenta l’ingresso dell’azione seguente, il flusso degli oggetti implica un vincolo sul flusso di controllo.

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

63 Anno Accademico 98/99

Object Flow

• Stato dell’Oggetto.

– Quando uno stesso oggetto viene manipolato da più attività successive è possibile rappresentare tutti i collegamenti da e verso l’oggetto. Per maggiore chiarezza si consiglia di visualizzare lo stesso oggetto più volte in un diagramma, ogni immagine rappresenta l’oggetto in un differente stato.

– Lo stato dell’oggetto può essere descritto in forma testuale al modo seguente:

3XUFKDVH2UGHU>DSSURYHG@

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

64 Anno Accademico 98/99

Object Flow

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

65 Anno Accademico 98/99

³%XLOGWLPH´GHYHORSPHQWDQG SURWRW\SLQJHQYLURQPHQW 5XQWLPHZRUNIORZ HQDFWPHQWV\VWHP V

5XQWLPHXVHU HQYLURQPHQW

Administration &

monitoring tools

:RUNIORZ$3,V  LQWHUFKDQJHIRUPDWV

:RUNIORZ HQJLQH V

Workflow client applications

Applications

& tools

:RUNIORZ HQJLQH V

Interface 3:

Application &

tool invocation Interface 2 *:

Workflow client applications

Interface 5:

Monitoring

& administration

Business process analysis, modeling and definition tools

Interface 1**:

Process definition

Interface 4***:

Format & protocols workflow engine

interchange

* Available

** Initial draft available

*** MIME binding available

BPR e WF

Corso di Basi di Dati Prof. Paolo Atzeni Università degli studi di Roma Tre

Dipartimento di informatica e Automazione

66 Anno Accademico 98/99

BPR e KM

Knowledge Navigation & Mining

WFL Engine WAPI

5 Process Definition

WFL Status P1, P2, P3

Traditional Services

WPDL - PIF

SQL DB

Knowledge Repository

Knowledge Warehouse

Knowledge Work Management Persistent Information

1

2

3 4 Documents

DB Organizational

Model

Process Definition DB

Riferimenti

Documenti correlati

Descrizione dispositivi Micrologic - Micrologic 2x protezione: LI - Micrologic 5x protezione: LSI - Micrologic 6x protezione: LSIG - Micrologic 7x protezione: LSIV - Micrologic E

Acquisire buona conoscenza dei concetti e metodi della teoria elementare dei numeri, con particolare riguardo allo studio delle equazioni diofantee e delle congruenze

Dopo un inquadramento storico sulle origini e lo sviluppo dei sistemi di online education (dal blended learning, al mobile learning, al knowledge mana- gement e all’ultima

Le più significative voci di ricavo che compongono i “Proventi da ricerche con finanziamenti competitivi” sono, invece, costituite dai proventi derivanti da progetti di ricerca

War on children 201); la malnutrizione colpisce ancora 200 milioni di bambini nel mondo; più di 16 mila non sopravvivono al 5° anno di età a causa di ma- lattie evitabili con

Un diverso e in parte nuovo paradigma, che costituisce la cornice entro cui si muovono le riflessioni che seguiranno, è sostanzialmente definito dall’adozione del

Dovendo comunque garantire il regolare svolgimento delle attività di ricerca loro assegnate, previa autorizzazione del Dipartimento, sentito il Responsabile scientifico,

1.  Accorpamento delle entita’ figlie della generalizzazione nella entita’ genitore 2.  Accorpamento della entita’ genitore.. della generalizzazione nelle entita’ figlie