IV Appello di Analisi Stocastica Cognome:
Laurea Magistrale in Matematica Nome:
22 settembre 2009 Matricola:
Nella risoluzione degli esercizi è possibile utilizzare tutti i risultati enunciati a lezione, anche quelli non dimostrati.
Esercizio 1. Sia {Bt}t∈[0,∞) un moto browniano reale, definito su uno spazio di probabilità (Ω, F , P). Per t0, ε ∈ (0, ∞) definiamo gli eventi
At0,ε := {Bt0+h ≤ Bt0, ∀h ∈ [0, ε]} , Mt0 := {t0 è un punto di massimo locale di B} . (a) Si spieghi perché vale l’inclusione di eventi Mt0 ⊆S
n∈NAt0,1/n. (b) Si mostri che P(At0,ε) = 0, per ogni t0, ε ∈ (0, ∞).
[Sugg.: si sfrutti opportunamente la legge del logaritmo iterato.]
(c) Si deduca che P(Mt0) = 0, per ogni t0 ∈ (0, ∞).
(d) Si mostri che P(nessun punto di Q ∩ (0, ∞) è un punto di massimo locale di B) = 1.
(e) (*) Si mostri che P(nessun punto di (0, ∞) è un punto di massimo locale di B) = 0, cioè per q.o. ω ∈ Ω esiste (almeno) un punto t0(ω) ∈ (0, ∞) di massimo locale per B.
Soluzione 1. (a) Se ω ∈ Mt0 significa che t0 è un punto di massimo locale per la funzione t 7→ Bt(ω), cioè esiste ε > 0 tale che Bt0(ω) ≥ Bt(ω) per ogni t ∈ [t0− ε, t0+ ε]. Scegliendo n ∈ N tale che 1/n < ε, si ha in particolare che Bt0+h(ω) ≤ Bt0(ω) per ogni h ∈ [0, 1/n], il che equivale a dire che ω ∈ At0,1/n. Questo mostra l’inclusione Mt0 ⊆S
n∈NAt0,1/n. (b) Se ω ∈ At0,ε si ha per definizione Bt0+h(ω) ≤ Bt0(ω) per ogni h ∈ [0, ε]: in particolare,
lim suph↓0√Bt0+h(ω)−Bt0(ω)
h√
2 log log(1/h) ≤ 0. Questo mostra che vale l’inclusione di eventi At0,ε⊆
lim sup
h↓0
Bt0+h− Bt0
√ h
q
2 log log1h
≤ 0
.
Per la legge del logaritmo iterato, l’evento nel membro destro ha probabilità nulla, da cui segue che P(At0,ε) = 0.
(c) Dai due punti precedenti segue che P(Mt0) ≤P
n∈NP(At0,1/n) = 0.
(d) L’evento {nessun punto di Q ∩ (0, ∞) è un punto di massimo locale di B} coincide con T
t0∈Q∩(0,∞)Mtc0. Dato che P(Mtc
0) = 1, la conclusione segue dal fatto che l’intersezione numerabile di eventi di probabilità 1 ha probabilità 1.
(e) Sappiamo che q.c. il moto browniano cambia segno infinite volte in ogni intorno destro di zero: in particolare, per q.o. ω ∈ Ω esiste t1(ω) ∈ (0, ∞) tale che Bt1(ω)(ω) < 0. Dato che il moto browniano ha traiettorie q.c. continue, per q.o. ω ∈ Ω la funzione t 7→ Bt(ω) ammette massimo nell’intervallo [0, t1(ω)] e tale massimo è strettamente positivo. Se t0(ω) denota un (qualunque) punto di massimo, chiaramente t0(ω) ∈ (0, t1(ω)) (perché il valore del massimo assunto è strettamente positivo) e dunque t0(ω) è un punto di massimo locale.
Esercizio 2. Si consideri la seguente equazione differenziale stocastica:
dXt = 1
2 + cos(Xt)dBt +
1
2 + cos(Xt) + sin(Xt) 2(2 + cos(Xt))3
dt X0 = 0
.
(a) Si mostri che per l’equazione c’è esistenza di soluzioni forti e unicità per traiettorie.
Fissiamo ora uno spazio filtrato standard (Ω, F , {Ft}t∈[0,∞), P) su cui è definito un {Ft}t∈[0,∞)- moto browniano reale B = {Bt}t∈[0,∞). Indichiamo con X = {Xt}t∈[0,∞) l’unico (a meno di indistinguibilità) processo continuo e adattato definito su Ω che risolve l’equazione data.
(b) Si mostri che, per ogni γ ∈ R, il processo Y = {Yt}t∈[0,∞) definito da Yt := Xt + 1
2sin(Xt) − γ t (1)
è un processo di Itô e se ne determini il differenziale stocastico.
(c) Si determini il valore di γ ∈ R per cui il processo Y è una {Ft}t∈[0,∞)-martingala locale e si mostri che, per il valore di γ trovato, si ha in effetti Yt= 12Bt.
(d) Sfruttando opportunamente la relazione (1), si mostri che q.c. limt→+∞Xtt = 12.
Soluzione 2. (a) Entrambe le funzioni ϕ(x) := 1
2 + cos(x), ψ(x) := 1
2 + cos(x) + sin(x) 2(2 + cos(x))3 ,
sono ben definite su tutto R, poiché 2 + cos(x) ≥ 1 per ogni x ∈ R, sono derivabili con continuità su tutto R (in effetti sono C∞) e sono periodiche (di periodo 2π). In particolare, le funzioni ϕ, ϕ0, ψ, ψ0 sono limitate, in quanto continue e periodiche: esiste cioè M ∈ (0, ∞) tale che
|ϕ(x)| ≤ M , |ψ(x)| ≤ M , |ϕ0(x)| ≤ M , |ψ0(x)| ≤ M , ∀x ∈ R . Per il teorema di Lagrange segue dunque che, per y ≥ x,
|ϕ(y) − ϕ(x)| =
Z y x
ϕ0(z) dz
≤ Z y
x
ϕ0(z)
dz ≤ Z y
x
M dz = M |y − x| ,
e analogamente per y ≤ x. Lo stesso vale per ψ, quindi entrambe le funzioni ϕ, ψ sono globalmente lipschitziane. Sono dunque soddisfatte le condizioni del teorema di esistenza di soluzioni forti e di unicità per traiettorie.
(b) Y è un processo di Itô in quanto è funzione C2 (in realtà C∞) di (t, Xt). Applicando la formula di Itô si ottiene
dYt = dXt + 1
2cos(Xt)dXt − 1
4sin(Xt) dhXit − γ dt
= 1 +12cos(Xt)
2 + cos(Xt) dBt +
1 +1
2cos(Xt)
1
2 + cos(Xt) + sin(Xt) 2(2 + cos(Xt))3
dt
− sin(Xt)
4(2 + cos(Xt))2dt − γ dt
= 1
2dBt + 1 2− γ
dt .
(c) Ill termine a variazione finita nel differenziale stocastico di Y si annulla se e solo se γ = 12. In questo caso si ha dYt= 12dBt e dato che Y0 = 0 si ottiene Yt= 12Bt.
(d) Per la legge dei grandi numeri per il moto browniano si ha Bt/t → 0 q.c. per t → ∞ (come segue anche dalla legge del logaritmo iterato). Consideriamo ora la relazione (1) per γ = 12: dividendo ambo i membri di per t e prendendo il limite t → ∞, dal momento che Yt= 12Bt si ottiene q.c.
0 = lim
t→∞
Yt
t = lim
t→∞
Xt+ 12sin(Xt) t
!
− 1
2 = lim
t→∞
Xt t − 1
2, cioè limt→∞Xtt = 12 q.c..