Il conce(o di amministrazione nelle imprese (amministrazioni private) e negli is6tu6 pubblici (amministrazione pubblica)
Si differenzia per i seguen6 profili:
- I fini
L’a@vità di ges6one delle pubbliche amministrazioni si cara(erizza per la produzione e erogazione di servizi pubblici vol6 a soddisfare bisogni colle@vi.
A(raverso le fasi della ges0one, come l’azienda privata, l’azienda pubblica mira alla creazione di valore e al mantenimento delle condizioni di equilibrio duraturo tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili.
SISTEMI CONTABILI
Fini
Le risorse nelle aziende pubbliche devono essere distribuite con equità e impiegate senza spreco.
Nelle aziende pubbliche la ges6one oltre ad essere orientata all’equilibrio duraturo risente dei vincoli orienta6:
- alla salvaguardia degli interessi di ordine pubblico - agli equilibri degli interessi delle diverse classi sociali - alla tutela dei diri7 e doveri della comunità di
riferimento
- allo sviluppo delle condizioni di vita della società
Regole
Il processo economico delle aziende pubbliche si svolge a(raverso
acquisizione di risorse e impiego delle stesse per la produzione dire(a o tramite terzi di beni e servizi da erogare.
L’acquisizione di risorse (finanziamento) e l’impiego (inves6mento e collocamento) possono generare le seguen6 condizioni:
• equilibrio di sviluppo, quando le risorse proprie corren6 sono risparmiate al consumo (spese corren6) e vengono assorbite da impieghi per inves6men6;
• equilibrio di esistenza, quando risorse ed impieghi corren6 si equivalgono e soddisfano condizioni tendenziali di funzionamento dell’azienda pubblica;
• disequilibrio se le risorse proprie corren6 sono insufficien6 a fronteggiare gli impieghi per consumi ordinari (spese corren6).
Cara(eris6che Amministrazioni private Amministrazioni pubbliche
Fini Si persegue il benessere e/o
interesse individuale
Si persegue l’interesse e/o il benessere di una colle@vità Sistema di regole Sistema di mercato Sistema non di mercato
Amministrazioni pubbliche e private a confronto
Acquisto Trasformazione Produzione Collocamento
Vendita Acquisto Trasformazione Produzione
In assenza di orientamento al mercato
In presenza di orientamento al mercato
Il processo eroga0vo determina da un lato
operazioni di raccolta di mezzi dall’altro operazioni di impiego degli stessi.
Il processo eroga6vo
I mezzi finanziari possono provenire da economie esterne (contribu6 coa@vi, contribuzioni volontarie) o possono
essere prodo@ dall’azienda stessa (reddi6 da beni
patrimoniali o da ges6oni produ(rici inserite nell’azienda).
Le operazioni di impiego si configurano nel sostenimento di cos6 e di spese di funzionamento e inves6mento per il
• I prodo@ dell’a@vità dell’amministrazione pubblica sono in toto o in parte cedu6 senza un dire(o
corrispe@vo economico (prezzo) o con corrispe@vi
(tariffe) che sono determinate in base a valutazioni di
opportunità sociale ed economica.
• Natura opera6va dell’a@vità
• Tipologie di professionalità richieste
• Modalità di organizzazione del lavoro
• Criteri di valutazione della a@vità
• Sistemi opera0vi ossia “sistemi delle regole”
tramite cui svolgere l’a7vità
Dalla varietà dei prodo@ consegue
eterogeneità di:
Questo fa venire meno i più 6pici strumen6 di valutazione ges6onale:
ü la reazione della domanda
ü il reddito
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Assenza del fa(ore prezzo…
conseguenze
Recuperi di efficienza che comportano riduzione dei cos6 dai quali ci si può a(endere un effe(o posi6vo sul bilancio
Recuperi di efficienza che si traducono in un miglioramento della qualità dei servizi ma non in riduzione dei cos6
Qualsiasi altro meccanismo di selezione diverso dal prezzo determina un’immediata perdita di consenso da parte di chi la
a5ua che solo in parte può essere bilanciata dall’aumento del consenso dovuto all’immagine di razionalità e professionalità
Conseguenze
I ricavi assumo significa6 diversi non
confrontabili nel corso del tempo per la stessa azienda ne tra aziende diverse.
La valutazione è fa(a considerando i cos6 e solitamente è preferita l’alterna6va a cos6 minori (poiché si ipo6zza parità nelle altre condizioni) correndo il rischio di privilegiare alterna6ve che non necessariamente
presentano il miglior rapporto qualità/prezzo.
Proviamo a trovare
degli esempi…
Gli en6 pubblici, per fornire beni e servizi alla colle@vità, si procurano i mezzi necessari allo
svolgimento delle loro a@vità.
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Il sistema di finanziamento e impiego
Tali mezzi, denomina6 entrate pubbliche, cos6tuiscono l’insieme delle risorse che
affluiscono allo Stato e agli en6 pubblici per far fronte al fabbisogno finanziario della loro
ges6one.
Le entrate pubbliche
• Il finanziamento delle aziende pubbliche può avvenire:
– Dalla ges6one ordinaria
• Cara(eris6ca
• Patrimoniale
– Dalla ges6one straordinaria
• Patrimoniale
• Ricorso al pres6to
Le fon6 del finanziamento
Il sistema di finanziamento e impiego
• tribu6 (imposte e tasse)
• corrispe@vi dei servizi pubblici (tariffe e prezzi)
• trasferimen6 da altri en6 pubblici
• reddi6 da ges6one patrimoniale
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Le fon6 ordinarie
Ges6one cara(eris6ca
Ges6one patrimoniale
Il sistema di finanziamento e impiego
• sono correla6 alla natura is6tuzionale e allo
svolgimento di funzioni che rispondono a bisogni non esclusivi e non divisibili (funzioni indis6nte).
• Il tributo rappresenta:
– Sul piano giuridico un prelievo coa@vo di ricchezza – Sul piano economico, il corrispe@vo indire(o per lo
svolgimento delle funzioni e l’erogazione di servizi indis6n6 per la colle@vità
I tribu6
Il sistema di finanziamento e impiego
I tribu6 si suddividono in:
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I tribu6 secondo le modalità di prelievo :
correlate al reddito, al patrimonio e comunque non
collegate opera6vamente a qualche prestazione
dell’azienda pubblica
collegate ad una prestazione
dell’azienda pubblica a favore del ci(adino
Imposte Tasse
Il sistema di finanziamento e impiego
• fanno riferimento a somme erogate:
– dalla comunità europea allo Stato
– dallo Stato agli en6 locali e alle Regioni
I trasferimen6
Il sistema di finanziamento e impiego
• L’is6tuto pubblico benchè dotato di poteri sovraordina6 può operare come un sogge(o privato e in quanto tale può essere
proprietario di beni mobili e immobili dai quali può o(enere rendite.
Reddi6 da ges6one patrimoniale
Il sistema di finanziamento e impiego
Occorrono saltuariamente in relazione a nuove ed impreviste esigenze di spesa non sostenibili con le entrate ordinarie.
• smobilizzo del patrimonio (priva6zzazioni, ecc.)
• ricorso al pres6to
Le fon6 straordinarie
Il sistema di finanziamento e impiego
art.10 della legge 243/2012:
• il ricorso all'indebitamento da parte delle regioni, dei comuni, delle
province, delle ci(à metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano è consen6to esclusivamente per finanziare spese di
inves6mento;
• le operazioni di indebitamento sono effe(uate solo contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita u6le dell'inves6mento, nei quali sono evidenziate l'incidenza delle
obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri nonché le modalità di copertura degli oneri corrisponden6;
• le operazioni di indebitamento e le operazioni di inves6mento realizzate a(raverso l'u6lizzo dei risulta6 di amministrazione degli esercizi
preceden6 sono effe(uate sulla base di apposite intese concluse in
ambito regionale che garan6scano, per l'anno di riferimento, il rispe(o del saldo di cui all'ar6colo 9, comma 1, del complesso degli en6 territoriali della regione interessata, compresa la medesima regione.
limite della capacità di indebitamento previsto dall’ar6colo 204 del TUEL. e nel rispe(o dell’
art.203 del TUEL.
Entrate corren6 e in conto capitale
• La dis6nzione si effe(ua prendendo a riferimento il cara(ere di con6nuità (entrate corren6) ovvero di
straordinarietà o occasionalità che connota le entrate (entrate in conto capitale).
Il sistema di finanziamento e impiego
• Sono entrate corren0 le entrate tributarie, le entrate per trasferimen6 corren6 e le
entrate extratributarie
• Sono entrate in conto capitale le entrate
per trasferimen6 di capitale, da alienazione
di beni patrimoniali, da indebitamento.
L’ar6colo 25, c. 1, le(era b) della legge 196/2009 e il punto 9.11.3 del principio
contabile applicato 4/2 dis6nguono le entrate ricorren0 da quelle non ricorren0, a seconda che si riferiscano a proven6 la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata a uno o più esercizi.
Una precisazione
è definita “a regime” un’entrata che si presenta con con?nuità in almeno 5 esercizi, per impor? costan? nel tempo.
Tu3 i trasferimen9 in conto capitale sono non ricorren9 a meno che non siano espressamente defini? “con?nua?vi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione.
E' opportuno includere tra le entrate “non ricorren9” anche le entrate
presen9 “a regime” nei bilanci dell’ente, quando presentano impor9 superiori alla media riscontrata nei cinque esercizi preceden9.
In questo caso le entrate devono essere considerate ricorren? fino a quando superano tale importo e devono essere invece considerate non ricorren?
quando tale importo viene superato.
Le entrate da concessioni pluriennali che non garan?scono accertamen?
Una precisazione
• Con tale espressione si intendono le erogazioni di beni economici che lo Stato e gli altri en6 pubblici
effe(uano per la produzione di beni e servizi necessari per il
soddisfacimento dei bisogni della colle@vità.
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Le spese pubbliche
Il sistema di finanziamento e impiego
In relazione al tempo:
– Spese ordinarie
– Spese straordinarie
Classificazione delle spese pubbliche
In relazione alla norma giuridica
n Spese obbligatorie
n Spese facolta6ve Secondo la des6nazione economica:
Spese corren6
In base a chi le effe(ua:
n Spese statali
n Spese locali
Il sistema di finanziamento e impiego
Spese facolta6ve: rivestono un cara(ere discrezionale e possono essere sostenute o
meno, in base al giudizio di opportunità poli6ca ed economica del Governo in carica. 28
Classificazione spese
Spese ordinarie: cd. fisse, cadenzate regolarmente in ogni esercizio finanziario (es. s6pendi)
Spese straordinarie, non si ripetono con periodicità costante (es. spese per calamità naturali)
In base al tempo
In relazione alla norma giuridica
Spese obbligatorie: imposte tassa6vamente al Governo da leggi e regolamen6 (es. spese per interessi del debito pubblico)
Il sistema di finanziamento e impiego
Esempi di regole (vincoli) specifici della ges6one delle aziende pubbliche
- Divieto specifiche 6pologie di spese (immobili, automezzi, a(rezzature informa6che, personale, consulenze ecc.) - Vincoli indebitamento
- Vincolo di copertura spese per servizi a domanda - Vincoli di specifico u6lizzo delle entrate
Entrate
“si protrae per il 2017 il blocco del potere delle
Regioni e degli En? locali di deliberare aumen9 dei tribu9 e delle addizionali ad essi a5ribu? con legge dello Stato.
Il blocco non è generalizzato, sono previste deroghe
ed esclusioni, in casi specifici (tassa sui rifiu?)
Entrate
La legge di bilancio per l’anno 2017 prevede che a par?re dal 1/1/2018 i proven? del contributo per permesso di costruire e rela?ve sanzioni siano des?na? esclusivamente a:
• realizzazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;
• risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate;
• interven? di riuso e di rigenerazione;
• interven? di demolizione di costruzioni abusive;
• acquisizione e realizzazione di aree verdi des?nate ad uso pubblico;
• interven? di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mi?gazione del rischio idrogeologico e
Piano triennale di razionalizzazione e
riqualificazione della spesa ex art. 16, comma 4 del D.L. 98/2011
Piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari ex art. 58, comma 1 della legge 133/2008
Spesa
blocco delle assunzioni se non ha rispe(ato i tempi medi di pagamento di cui all’art. 42,
comma 2 del D.L. 66/2014 e non ha ado(ato il piano delle performance di cui all’art.10 del
D.Lgs.150/2009
Spesa personale
- Vincoli dispos6 dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato, con convenzioni o con contra@ di collaborazione
coordinata e con6nua6va; che obbligano a non superare la spesa dell’anno 2009;
- Obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006 rispe(o a valore medio del triennio 2011/2013;
- limite di spesa per la contra(azione integra6va
disposto dal comma 236 della Legge 208/2015.
• Spese per incarichi di collaborazione
autonoma (art. 46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv. nella Legge 133/2008)
• Spese per organi di indirizzo, direzione e
controllo (art.6, comma 3 del D.L. 78/2010)
Spesa per mobili e arredi limi6 dispos6
dall’art.1 comma 141 della legge 228/2012.
Limitazione acquisto immobili limi6 dispos6 dall?
art.1, comma 138 della Legge n.228 del
24/12/2012.
Spese per acquisto beni e servizi
Vincoli pos6 dal saldo di finanza pubblica
Vincoli piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2, commi da 594 a 599 della Legge 244/2007
Riduzioni di spesa disposte dall’art. 6 del D.L. 78/2010 e di quelle dell’art. 1, commi 146 e 147 della Legge 24/12/2012 n. 228
La Corte cos6tuzionale con sentenza 139 del 2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Con6 con delibera 26 del 20/12/2013, hanno stabilito che deve essere rispe(ato il limite complessivo ed è consen6to che lo stanziamento in bilancio fra le diverse 6pologie avvenga in base alle necessità derivan6 dalle a@vità