2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE
L’area di interesse è interamente ubicata all’interno del Comune di Grosseto.
La parte del territorio interessata è quella posta a sud-ovest, dove si trovano le frazioni di Marina di Grosseto e Principina a Mare.
I centri di Marina di Grosseto e Principina a Mare, situati sul litorale a circa 10-12 km dal capoluogo, rivestono una notevole importanza dal punto di vista socio-economico, in quanto località che godono di un’elevata presenza turistica nei mesi estivi.
Tutta l’area interessata è pianeggiante e si trova praticamente sul livello del mare: infatti gli impianti di depurazione delle due frazioni si trovano a 1.5 m s.l.m. a Principina a Mare e a 3 m s.l.m. a Marina di Grosseto.
Dal punto di vista urbanistico l’area è caratterizzata da ampi spazi oggi dedicati all’agricoltura, in cui sorgono solo case sparse e la frazione di Principina a Terra. Anche il nuovo regolamento edilizio non prevede nuove importanti aree edificatorie in prossimità dell’intervento proposto.
2.1. Opere esistenti
Di seguito si riporta una breve descrizione dello stato attuale delle opere idrauliche a servizio di entrambe le località :
• Reti di approvvigionamento idrico
• Reti fognarie
• Impianti di depurazione
2.1.1. Stato attuale della rete di approvvigionamento idrico
Come in tutta la Provincia di Grosseto l’acqua ad uso potabile proviene dalla sorgente del Fiora, posta nel Comune di Santa Fiora, per mezzo della Dorsale dell’Acquedotto del Fiora.
Nel tratto finale l’acqua necessaria alla distribuzione nell’abitato di Grosseto capoluogo e frazioni viene recapitata ai serbatoi di Grancia, situati su Poggio Cavolo a quota 110 m s.l.m.
Dal serbatoio parte una condotta in acciaio DN 300 mm, che prosegue verso la città di Grosseto oltrepassando la S.S. Aurelia in tunnel, il Fiume Ombrone su mensole incastrate al Ponte
Mussolini, la ferrovia sotto il ponte esistente, e giunge nella zona del podere Pian di Giugno; da qui si diramano tre condotte in direzione dei centri abitati. In questo nodo fondamentale per la
distribuzione sono collocati dei misuratori di portata per ciascuna condotta.
La prima tubazione, in acciaio DN 300 mm, si dirige verso il depuratore di Grosseto, lo oltrepassa e si collega alla rete di distribuzione dell’abitato di Grosseto.
Le altre due condotte, una realizzata dall’Acquedotto del Fiora e l’altra dal Comune di Grosseto, proseguono verso gli abitati di Marina di Grosseto e Principina a Mare.
In particolare la tubazione per Marina di Grosseto dell’Acquedotto del Fiora segue la strada
vicinale che costeggia Pian di Giugno fino ad attraversare il Fosso dei Molini, arriva nelle vicinanze della Fattoria La Principina e prosegue fra la fattoria e l’Emissario San Rocco.
Presso Principina a Terra la condotta passa in destra idraulica dell’Emissario e attraversa la S.P.
delle Collacchie fra il Km 40 e il Km 41.
A questo punto la condotta attraversa il Fosso Barbanella e prosegue in destra idraulica dell’Emissario San Rocco fino all’altezza del Fosso del Poggiale, oltrepassa la discarica delle Strillaie, attraversando il Fosso Squartapaglia e il Fosso Tanaro, e raggiunge l’incrocio stradale presso il podere Trieste per poi proseguire verso l’abitato di Marina di Grosseto.
Il diametro della condotta nel primo tratto dopo il podere Pian di Giugno è DN 300 mm in acciaio e in cattivo stato, mentre, nel tratto successivo all’attraversamento della S.P. delle Collacchie, il diametro è variabile fra DN 250 mm e DN 160 mm, sempre in acciaio.
Il tratto corrispondente alla deviazione presso la discarica delle Strillaie è in ghisa sferoidale DN 250 mm.
Dopo l’attraversamento del Fosso Tanaro la tubazione è nuovamente in acciaio con diametro variabile fra DN 250 mm e DN 160 mm.
La condotta per Principina a Mare, realizzata dal Comune di Grosseto, segue nel primo tratto l’andamento della tubazione dell’Acquedotto del Fiora fino ad arrivare all’altezza del Fosso dei Molini, dove devia verso Sud, attraversa il fosso e prosegue verso Poggialetto.
A questo punto la tubazione sfrutta la viabilità locale fino ad arrivare alla S.P. della Trappola, dopo aver attraversato il Fosso Tanarozzo.
Dopo l’attraversamento la condotta occupa la banchina sinistra in direzione dell’Emissario San Rocco, che viene attraversato per mezzo di una pedana in carpenteria metallica collegata al ponte stradale.
La condotta è interamente in acciaio DN 300 mm, ad eccezione di un tratto di 3 Km compreso fra Poggialetto e la S.P. della Trappola, in cui la tubazione originaria è stata sostituita con una nuova in ghisa sferoidale DN 300 mm.
Al momento attuale, le due condotte recapitano alle due frazioni una portata massima di 90 l/s, di cui 15 l/s dalla condotta dell’Acquedotto del Fiora s.p.a. e i rimanenti dalla condotta del Comune di Grosseto.
Lo stato delle due condotte risulta molto compromesso, tanto che sia dal serbatoio di Grancia che da Pian di Giugno è necessario compiere regolazioni per mantenere le pressioni in condotta inferiori a 4-5 atm.
2.1.2. Stato attuale della rete di convogliamento delle acque reflue - Marina di Grosseto
L’abitato di Marina di Grosseto possiede una rete fognaria di tipo separato in gres, con diametri variabili fra DN 200 mm e DN 300 mm.
All’impianto di depurazione arrivano due collettori principali, che raccolgono i reflui provenienti dalla zona artigianale e dal centro abitato della frazione.
2.1.3. Stato attuale della rete di convogliamento delle acque reflue - Principina a Mare
L’abitato di Principina a Mare è servito da una rete fognaria di tipo separato, con un collettore che raggiunge l’impianto di trattamento attraversando la pineta del Tombolo.
2.1.4. Il problema delle acque “parassite”
Dai i rilevamenti delle portate, effettuati tramite i totalizzatori quotidiani in esercizio, è stato
verificato che, durante alcuni periodi dell’anno, ci sono portate anomale in ingresso agli impianti di Marina di Grosseto e di Principina a Mare; tale fenomeno appare strano in quanto le due frazioni hanno sistema fognario di tipo separato.
E’ stato verificato che queste anomalie hanno luogo nei periodi piovosi, per cui si è dedotto, con il personale in campo dell’ente gestore, che esiste un problema dovuto ad infiltrazione di acque di pioggia nella rete fognaria.
Il fenomeno in questione crea notevoli difficoltà al corretto funzionamento dei due impianti e impedisce il mantenimento di standard di depurazione accettabili oltre a causare costi aggiuntivi legati alle portate in eccedenza, sia in termini di depurazione che di energia elettrica. Queste infiltrazioni possono essere legate, ad esempio: a rotture di condotte, pozzetti non sigillati, allacci di piazzali e strade non corretti o penetrazioni di radici che creano fessurazioni, etc.
2.1.5. Descrizione degli impianti di depurazione esistenti
In entrambe le località risultano attualmente presenti e funzionanti due impianti di depurazione delle acque reflue.
Entrambi recapitano mediante condotta di sollevamento le acque reflue trattate presso il Fosso Razzo, affluente del fiume Ombrone.
2.1.5.a. L’impianto di depurazione di Marina di Grosseto
L’impianto di Marina di Grosseto è un impianto a letti percolatori con una capacità di 25000 abitanti nel periodo estivo.
La sua entrata in funzione risale al 01/06/1979, la presunta data di chiusura è prevista per l’anno 2020.
E’ stato oggetto nel corso degli anni di vari interventi di adeguamento; allo stadio attuale il comparto per i trattamenti preliminari è costituito da grigliatura media e fine e sedimentazione primaria, che avviene in due fosse Imhoff, dove si procede anche alla digestione anaerobica dei fanghi.
L’ossidazione biologica è realizzata per mezzo di letti percolatori a basso carico con riempimento in pietrisco e braccio distributore rotante.
La sedimentazione secondaria è effettuata per mezzo di di tre vasche meccanizzate a pianta circolare a flusso ascensionale.
Successivamente si procede alla disinfezione mediante ipoclorito di sodio.
All’interno dell’impianto sono situati due bacini per la raccolta dei fanghi di risulta.
Lo scarico avviene per mezzo di una stazione di sollevamento e di una condotta che recapita i reflui trattati presso il Fosso Razzo a circa 5 km di distanza.
Nel comparto primario esiste un troppo pieno che nei momenti di forti afflussi devia le acque nell’emissario San Rocco.
L’impianto presenta problemi gestionali dovuti alla variabilità dei carichi in ingresso nei diversi periodi dell’anno.
In particolare nella stagione estiva si riscontrano problemi dovuti a :
• assenza di un sistema di rimozione della componente azotata;
• superamento dei limiti tabellari di concentrazione dei solidi sospesi totali;
• vetustà dell’impostazione impiantistica;
• formazione di cattivi odori e proliferazione di insetti.
Fase
Caratteristiche tipologiche Valori dimensionali
Grigliatura
n.1 griglia mediana semiautomatica rotante con movimentazione manuale del grigliato n.2 griglie fini a vaglio rotante “idrascreen”
asservite ad ogni fossa Imhoff dotate di tramoggia di raccolta, coclea e pressa conica completamente automatiche
Sedimentazione primaria
n.2 fosse Imhoff che fungono sia da sedimentatori primari che da digestori anaerobici
Volume fossa 1 [mc]=170 Volume fossa 1 [mc]=70
Digestione fanghi
n.2 fosse Imhoff che fungono sia da sedimentatori primari che da digestori anaerobici
Volume fossa 1 [mc]=696 Volume fossa 1 [mc]=220
Ossidazione
n.2 letti percolatori a braccio distributore diametrale rotante, asserviti ad ogni fossa Imhoff dotati di elettroventilatori autonomi
Massa percolante perc.1 [mc]=241
Massa percolante perc.2 [mc]=340
Superficie perc.1 [mq]=804 Superficie perc.2 [mq]=153
Sedimentazione finale
n.3 sedimentatori secondari a flusso ascensionale radiale dotati di carri raschiatori girevoli mono velocità
Superficie vasca [mq]=68 Volume vasca[mc]=113
Disidratazione
fanghi n.2 letti di essiccamento Superficie letto 1 [mq]=868 Superficie letto 2 [mq]=280 Disinfezione n.1 vasca di contatto a setti trasversali Volume vasca [mc]=19.5
2.1.5.b. L’impianto di depurazione di Principina a Mare
L’impianto di Principina a Mare è un impianto a fanghi attivi con una capacità idraulica di 6000 abitanti equivalenti.
La data di avvio dell’impianto risale al 01/01/1986, mentre la sua dismissione è prevista per il 31/12/2020.
E’ costituito da un comparto per i trattamenti preliminari, con sedimentazione primaria effettuata
per mezzo di fossa Imhoff, da un comparto biologico a fanghi attivi realizzato mediante due vasche dotate di aeratori superficiali e da una vasca di sedimentazione secondaria statica tipo Dortmund, con scarico dei fanghi di supero manuale.
Lo scarico dell’impianto viene recapito presso il Fosso Razzo a circa 2 km di distanza.
Non vengono effettuati trattamenti della componente azotata.
In aderenza all’impianto sopra menzionato gestito da Acquedotto del Fiora s.p.a. esiste un impianto di depurazione privata per gli scarichi del Campeggio Cielo Verde.
La disinfezione dei reflui trattati è operata in un vasca di contatto a setti verticali mediante aggiunta di ipoclorito di sodio.
Fase Caratteristiche tipologiche Valori dimensionali
Grigliatura
n.1 griglia mediana semiautomatica rotante con movimentazione manuale del grigliato n.1 griglie fini a vaglio rotante “idrascreen”
asservite ad ogni fossa Imhoff dotate di tramoggia di raccolta, coclea e pressa conica a ciclo automatico
Sedimentazione primaria
n.1 fossa Imhoff che funge sia da
sedimentatore primario che da digestore anaerobico
Volume fossa [mc]=170
Digestione fanghi
n.1 fossa Imhoff che funge sia da
sedimentatore primario che da digestore anaerobico
Volume fossa [mc]=800
Ossidazione
n.2 vasche di aerazione con turbine temporizzabili od asservite ai misuratori di ossigeno
Volume vasca 1 [mc]=250 Volume vasca 2 [mc]=250
Sedimentazione finale
n.1 sedimentatore secondario di tipo Dortmund statico con scarico di fango di supero manuale
Superficie vasca [mq]=70 Volume vasca[mc]=150
Disidratazione
fanghi n.2 letti di essiccamento Superficie letto 1 [mq]=200 Superficie letto 2 [mq]=200
Disinfezione n.1 vasca di contatto a setti trasversali