Teoria e Stato dell’arte dei Mixer per applicazioni a RF
Introduzione
Il Mixer è l’elemento della catena di ricezione (o di trasmissione) che effettua la traslazione di frequenza. Il suo studio analitico è di fondamentale importanza per la progettazione dell’intero front-end, in quanto ne caratterizza il funzionamento soprattutto dal punto di vista della linearità, del guadagno di conversione e della reiezione della frequenza immagine. Prima di analizzare il comportamento esclusivamente teorico e di descrivere le metriche tipiche ed i parametri progettuali dei Mixer a reiezione, vengono illustrate le tecniche di ricezione a RF e le strutture di riferimento. L’architettura usata per l’integrazione del Mixer è quella proposta da Hartley. Nell’ultima parte sono elencate alcune delle soluzioni circuitali più significative presenti in letteratura, che si distinguono per prestazioni, campi di applicazioni ed originalità.
2.1 Caratterizzazione dei Radioricevitori a RF
La funzione del ricevitore è quella di selezionare il canale utile e traslarlo ad una
frequenza più bassa ( f IF = f RF − f LO ) in modo che possa essere demodulato e quindi reso
disponibile. Il ricevitore è costituito da blocchi che lavorano in regime lineare (i filtri), altri
in regime fortemente nonlineare (il Mixer) ed altri ancora che si comportano linearmente
solo per piccoli segnali (Amplificatori). Lo schema a blocchi è mostrato in Fig. 1.1.
Fig. 2.1: Schematizzazione del Radioricevitore
Il filtro RF (preselect) seleziona la banda B del segnale di interesse (per l’utente di quel ricevitore) attorno alla frequenza f RF della portante ed elimina eventuali interferenti esterni alla banda utile che potrebbero saturare gli stadi a valle. Questo filtro riduce il contributo del rumore e attenua eventuali interferenti esterni alla banda B: entrambi potrebbero essere traslati in frequenza e sovrapporsi al segnale utile. Il filtro RF non è realizzabile in forma integrata per via dell’alta selettività richiesta. Il parametro che la caratterizza è il fattore di merito Q = f 0 B , dove f è la frequenza centrale e B l’ampiezza della banda in cui 0 l’attenuazione è minore di un certo valore (tipicamente 3dB). A parità di banda B, maggiore è f e più è difficile integrare il filtro. Inoltre non è semplice realizzare filtri accordabili 0 (sintonizzabili su più frequenze) con Q elevati. Per questi motivi la selezione del canale non è effettuata a radiofrequenza ma lo si trasla preventivamente ad una frequenza fissa inferiore (Frequenza Intermedia, IF), per poi selezionarlo con un filtro passa banda (BP).
Tale filtro BP sarà altamente selettivo: possiede un alto fattore di merito ed è comunque più facile da realizzare grazie al fatto che la f IF << f RF ; tipicamente la larghezza di banda varia in un range compreso fra 10Hz e 10MHz .
Il Low Noise Amplifier (LNA) deve amplificare segnali con potenze molto basse non introducendo distorsioni o trattare segnali con un’ampia dinamica senza aumentare significativamente il contributo di rumore ( ) 1 .é possibile progettare LNA selettivi in frequenza e che contribuiscono alla reiezione dell’immagine. Il compito del secondo filtro (filtro di selezione del canale) è quello di reiettare il tono a frequenza immagine ( f imm = f LO + f IF ) prima che giunga al mixer; neanche questo filtro è realizzabile on-chip. Il Mixer si occupa di realizzare la conversione di frequenza da f RF a f . L’ultimo IF
( )1