• Non ci sono risultati.

Ipereosinofilia severa: un caso da non dimenticare

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Ipereosinofilia severa: un caso da non dimenticare"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Santi E. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2017; 20(6) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1706_50.html

Pagina 1 di 1

MeB – Pagine Elettroniche

Volume XX

Giugno 2017

numero 6

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

IPEREOSINOFILIA SEVERA: UN CASO DA NON DIMENTICARE

Elisa Santi

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Clinica Pediatrica, AO “Santa Maria della Misericordia”, Perugia

Indirizzo per corrispondenza: smselisa@libero.it Caso clinico

Un ragazzo di 11 anni e 9 mesi, di origine marocchina, presentava, da inizio luglio 2016, cefalea temporale destra pulsante con risvegli notturni, associata ad astenia, inap-petenza e calo ponderale. Per tale sintomatologia eseguiva esami ematici con riscontro di modica leucocitosi (15.060/mm3) e marcata ipereosinofilia (9900/mm3);

re-stanti valori emocromocitometrici e biochimici nella norma. A distanza di un mese comparivano anche febbre prevalentemente serotina e vomito post-prandiale. Con-fermata la severa ipereosinofilia (13.760/mm3), sono stati

avviati esami di approfondimento diagnostico quali stri-scio di sangue periferico, Rx torace ed esame parassitolo-gico fecale: tutti nella norma. Il 14/08/16, per la persi-stenza della sintomatologia, il ragazzo è stato ricoverato presso la Clinica Pediatrica. All’ingresso presentava con-dizioni generali discrete, marcata astenia e cefalea tempo-rale 8/10 su scala VAS. Esame obiettivo nella norma ec-cetto lieve epato-splenomegalia. Durante la degenza sono stati eseguiti: nuovo striscio di sangue periferico, esami infettivologici ad ampio spettro, studio dell’autoimmunità (risultati tutti negativi) ed esami strumentali (ecografia addome, ECG, ecocardiogramma, ecodoppler dei tronchi sovraaortici, TC torace, RM encefalo), che hanno eviden-ziato solo una lieve epato-splenomegalia. Un primo aspi-rato midollare ha evidenziato, solo all’immunofenotipo, la

presenza di un 4,5% di blasti linfoidi B; nel liquor assenza di cellule e negatività delle ricerche infettivologiche.

Trasferito presso il reparto di Oncoematologia Pediatri-ca, alla biopsia osteo-midollare veniva riscontrata un’infiltrazione del 20-30% di blasti linfoidi B CD10+.

Viene posta, pertanto, diagnosi di leucemia linfoblasti-ca acuta B con associata ipereosinofilia, è stata iniziata chemioterapia secondo protocollo AIEOP-BFM ALL 2009, ottenendo rapido miglioramento della sintomatolo-gia clinica e risoluzione dell’ipereosinofilia.

Conclusioni

L’ipereosinofilia come segno di esordio di una leuce-mia linfoblastica acuta è un evento raro (< 1%), ma possi-bile. Questo caso ci insegna che un’ipereosinofilia severa e persistente va sempre indagata attentamente.

Bibliografia di riferimento

• De Cunto A, Geraci C, Rubinato E, et al. L’iper-eosinofilia. Medico e Bambino 2011;30(8):499-504. • Parasole R, Petruzziello F, De Matteo A, et al.

Riferimenti

Documenti correlati

These data demonstrate that Dnmt3a ablation in the hematopoietic system leads to myeloid transformation in vivo, with cell autonomous aberrant tissue tropism and marked

desiderio di carpirne le dinamiche sociali passate e presenti, di capire come fosse composito l'agire delle ambulanti ed il mondo lavorativo di boscaioli, carbonai ed

Agisce a livello mitocondriale dove arresta l’attivita`dell’enzima succinato deidrogenasi del complesso II della respirazione.. Inibisce due importanti vie respiratorie: il

L’epatopatia colestatica da EBV, caratterizzata preva- lentemente da aumento della fosfatasi alcalina e delle GGT, è riconosciuta come causa importante di

Nella seconda parte dello studio, che è stata condotta solo considerando quei 40 pazienti per cui era noto il regime di mobilizzazione pre-aferetica, abbiamo esaminato come la

TOUCHDOWN è a base di glifosate [N-(phosphonomethyl)glicine], una sostanza attiva erbicida caratterizzata da un largo spettro di azione e da una spiccata attività sistemica che

Lo studio conferma come i macrolidi e amoxicillina/clavulanato o cefalosporine rappresentino le classi di antibiotici maggior- mente prescritte per il trattamento ambulatoriale

Un ampio studio di coorte retrospet- tivo californiano su 246.420 bambini nati tra il 1999 e il 2009, di cui 2.471 diagnosticati entro i 5 anni con ASD ha valutato l’