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Meccanica 6

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(1)

Meccanica 6

21 marzo 2011

Cambiamento di sistema di riferimento

Trasformazioni di coordinate tra sistemi inerziali (Galileo, Lorentz) Trasformazione delle velocita` e delle accelerazioni

Trasformazioni con sistemi non inerziali

Sistema in caduta libera e sistema in rotazione uniforme

(2)

Sistemi di riferimento inerziali

• Si dicono inerziali i sistemi in cui vale il primo principio di Newton

• Nella meccanica newtoniana i sistemi inerziali rivestono un ruolo speciale

• In essi infatti le leggi fisiche assumono la forma più semplice

• È spesso utile, nello studio dei sistemi

fisici, cambiare sistema di riferimento

(3)

Sistemi di riferimento inerziali

• Il cambiamento più frequente è quello che porta da un sistema inerziale ad un sistema in moto rettilineo uniforme rispetto ad esso

• Vedremo tra breve che anche il nuovo sistema è inerziale

• Solitamente gli assi del secondo sistema si scelgono paralleli agli assi corrispondenti del primo

3

(4)

Sistemi di riferimento inerziali

• Le equazioni che permettono di passare dal primo sistema (inerziale) S(O,x,y,z) al

secondo S’(O’,x’,y’,z’) sono le seguenti

R r

r

'

   

O x

y z

O’

x’

y’

z’

R r

r’

Posizione del corpo in S’=

Posizione del corpo in S –

posizione dell’origine O’ (rispetto a S)

4

(5)

Sistemi di riferimento inerziali

• Con la condizione che R sia

• Ove R0 è la posizione dell’origine O’, rispetto ad O al tempo t=0

O x

y z

O’

x’

y’

z’

R R0

V





R   

R

0

 

V t

5

(6)

Sistemi di riferimento inerziali

O z

x y

O’

z’

x’

y’

R

V

• Per semplicità spesso si sceglie R0=0 e la velocità V parallela ad uno degli assi di S, p.e., l’asse x

t V r

r

'

   

 

 

z z

y y

Vt x

x

' ' '

(7)

Trasformazioni di Galileo

• Ad esse possiamo aggiungere l’equazione di trasformazione del tempo t’=t che stabilisce che il

tempo è sempre lo stesso (il tempo è assoluto) e che non cambia col sistema di riferimento

• Le equazioni di trasformazione

trovate sono dette trasformazioni di Galileo





t t

z z

y y

Vt x

x

' '

' '

7

(8)

Trasformazioni inverse

• Tali trasformazioni sono facilmente invertibili: basta

scambiare le coordinate di S con quelle di S’ e cambiare il segno alla velocità

• Si vede quindi che c’è simmetria tra i due sistemi S e S’ e si

intuisce che il sistema S’ debba essere anch’esso inerziale





' '

' '

t t

z z

y y

Vt x

x

(9)

Trasformazioni di Lorentz

• In relativita` le trasformazioni di Galileo sono sostituite da quelle di Lorentz

 







 

 

c x t V t

z z

y y

Vt x

x

2 '

' ' '

 







 

 

' 2 '

' '

'

c x t V

t

z z

y y

Vt x

x

  2

1 1

c V

V

9

(10)

Inerzialità

• Mostriamo ora che il nuovo sistema di riferimento è davvero inerziale

• A tal fine calcoliamo la velocità di un punto materiale in entrambi i sistemi

 





 

z z y y x x

dt v dz dt

v dz

dt v dy dt

v dy

V v

dt V dx dt

Vt x

d dt

v dx

' ' '

' ' '

' ' '

' ' '

Legge di trasformazione delle velocità

10

(11)

Inerzialità

• E l’accelerazione

 









 

z z z

z

y y

y y

x x x

x x

dt a dv dt

a dv

dt a dv dt

a dv

dt a dv dt

V v

d dt

a dv

' ' '

' ' '

' ' '

' '

' '

' '

Legge di trasformazione delle accelerazioni

11

(12)

Inerzialità

• Quindi il punto materiale ha accelerazione

nulla (ovvero velocità costante) nel sistema S’

se e solo se accade lo stesso nel sistema S

• Ovvero S’ è inerziale se e solo se S è inerziale

• Ciò significa anche che dato un sistema

inerziale possiamo trovare una triplice infinità di sistemi inerziali, tanti quante sono le

possibili scelte della velocità di traslazione V

(13)

Trasformazioni più generali

• In linea di principio una qualunque trasformazione di coordinate del tipo

• non può cambiare la fisica di un fenomeno, ma solo la descrizione che ne facciamo

• In pratica però esistono

trasformazioni (cioè sistemi) per cui la descrizione del fenomeno è molto più semplice che per altre

• Sono questi, come già detto, i sistemi inerziali

 

 

 





t z y x h z

t z y x g y

t z y x f x

, , ,

, , ,

, , ,

' ' '

13

(14)

Sistema di riferimento solidale con la terra

• A volte è però conveniente considerare trasformazioni, un po’ più generali, in sistemi accelerati rispetto ad un sistema inerziale

• L’accelerazione può essere dovuta a moto traslatorio non rettilineo uniforme e a moto di rotazione

• È questo, in particolare, il caso importantissimo del sistema di riferimento solidale con la terra, la quale

ruota (attorno al proprio asse) e trasla (moto curvilineo di rivoluzione attorno al sole) rispetto ad un sistema inerziale

• Tale sistema è usato per descrivere i fenomeni atmosferici su larga scala

(15)

Sistemi accelerati

• Invece di considerare il caso più

generale, ci limiteremo a considerare

– il caso di un sistema in moto rettilineo

uniformemente accelerato parallelamente ad un asse coordinato (p.e. z)

– Il caso di un sistema in moto rotatorio uniforme attorno ad un asse coordinato (p.e. z)

15

(16)

Sistema in moto rettilineo uniformemente accelerato

• Le equazioni di trasformazione sono

O y

x

z O’

y’

x’

z’

R

r r’

R r

r

'

   

 







 

  

2 0

0 '

' '

2 1 At t

V Z

z t

Z z

z

y y

x x

(17)

Sistema in moto rettilineo uniformemente accelerato

• Un caso particolare di questa trasformazione si ha per un sistema S’ in caduta libera, cioè che accelera verso il basso (rispetto a S) con accelerazione A=g (sempre rispetto a S) e

che inizialmente (per t=0) è fermo con l’origine O’ coincidente con O





2 '

' '

2

1 At z

z

y y

x

• In altri termini S’ è il sistema x solidale con un grave in

caduta libera

17

(18)

Sistema in moto rettilineo uniformemente accelerato

• Le equazioni di trasformazione per la velocità e l’accelerazione





At v

v

v v

v v

z z y y x x

' ' '

' ' '





A a

a

a a

a a

z z y y x x

' ' '

' ' '

(19)

Sistema in moto rettilineo uniformemente accelerato

• In S’ le coordinate x’, y’, z’ sono costanti,

quindi le componenti della velocità in S’ sono identicamente nulle e lo stesso vale per

l’accelerazione

Ritroviamo così (in S) le leggi della caduta libera di Galileo (ricordiamo che A=g)





At v

v

v v

v v

z z y y x x

' ' '

' ' '

0 0 0





A a

a

a a

a a

z z y y x x

' ' '

' ' '

0 0 0

19

(20)

Dinamica in un sistema accelerato

• Dalle eqq. precedenti vediamo subito che nel sistema S’ il secondo principio di Newton non è valido

• Infatti benché in S’ la forza di gravità terrestre continui ad agire, abbiamo

• Si può però estendere il secondo principio ai

sistemi accelerati introducendo opportune forze

“d’inerzia” Fi accanto alle forze “reali” (Fg

)

tot i

g

z maz mA F F F

ma' '     

z Fg

ma' '  0 

(21)

Dinamica in un sistema accelerato

• In S’ la forza d’inerzia bilancia esattamente la forza di gravità, per cui in S’ (sistema che

trasla di moto uniformemente accelerato con A=g rispetto a S) il grave, inizialmente fermo, continua a rimanere fermo

21

(22)

Sistema in moto rotatorio uniforme

• Consideriamo un sistema S’ con asse z’

coincidente con l’asse z del sistema S, in rotazione (rispetto a S) con velocità angolare attorno a z

• Le equazioni di trasformazione sono

O x

y z

O’

x’

y’

z’

r(t) r(t+dt)

r d

r d r

d

'

      

Spostamento del corpo in S’=

Spostamento del corpo in S – Spost. dovuto alla rotazione di S’

(rispetto a S)

dr dr’

(23)

O’

x’

y’

z’

r’(t) r’(t+dt)

dr’

O x

y z

r(t) r(t+dt) dr

23

(24)

Sistema in moto rotatorio uniforme

• E per la velocità e l’accelerazione r v

dt r d dt

r d dt

r

v d

' '

v dt a

r d dt

v d dt

v

a d

' '

(25)

Sistema in moto rotatorio uniforme

• Un caso particolare di questa trasformazione si ha per un sistema S’ solidale con un corpo che ruota in S

(trattenuto p.e. da una fune) di moto circolare uniforme attorno a z

• In tal caso il corpo ha velocità identicamente nulla in S’

e, di conseguenza, anche accelerazione nulla

• In tal caso le eqq. diventano

Abbiamo ritrovato (nel sistema S) le eqq. del moto circolare uniforme

r v

v      

'

0

v a

a       

'

0

25

(26)

Dinamica in un sistema accelerato

• Di nuovo, le eqq. precedenti nel sistema S’ sono incompatibili col secondo principio di Newton

• Infatti benché in S’ la forza della fune Ff continui ad agire sul corpo in rotazione, abbiamo

• Si può però estendere il secondo principio al

sistema accelerato S’ introducendo un’opportuna forza “d’inerzia” Fi accanto alla forza “reale” Ff

• Fi è la famosa forza centrifuga, che ha diritto

all’esistenza solo nel sistema accelerato e non in S

tot i

f

F F

F v

m a

m a

m

'

            

F

f

a

m

'

 0  

(27)

Dinamica in un sistema accelerato

• In S’ la forza centrifuga bilancia esattamente la forza centripeta della fune, per cui in S’ (sistema che ruota di moto circolare uniforme rispetto a S) il corpo, inizialmente fermo, continua a rimanere

fermo

27

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