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Definizione di integrale per funzioni continue

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Academic year: 2021

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Definizione di integrale per funzioni continue Siano a e b due numeri reali, con a < b, e sia f ∈ C0([a, b]).

Per ogni intero positivo n costruiamo:

• I punti x0, .., xn che suddividono [a, b] in n parti uguali:

xk := a + kb − a

n , k = 0, 1, .., n.

Notiamo esplicitamente che x0= a, che xn = b, e che xk+1−xk =b − a

n per ogni k = 0, .., n−1.

• I valorimassimiM1, .., Mn che la f assume in ciascuno degli n subintervalli ottenuti al punto precedente.

• I valoriminimim1, .., mn che la f assume in ciascuno degli n subintervalli ottenuti al primo punto.

• Le somme

S(n) :=

Xn

r=1

Mr(xr−xr−1) e s(n) :=

Xn

r=1

mr(xr−xr−1).

x x

a= x

0 1 x 2 x3 x4 x5 x6 =b

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Abbiamo ottenuto due applicazioni n → S(n) e n → s(n). Un teorema importante (la cui di- mostrazione non `e richiesta per l’orale di livello medio) garantisce che se f ∈ C0([a, b]) allora le due successioniS eshanno lo stesso limite:

n→+∞lim S(n)= lim

n→+∞s(n).

Tale limite viene detto integrale di f su [a, b] e viene indicato con Z

[a,b]

f (x) dx.

In conclusione quindi, ripetendomi un po’ (tanto per essere noioso come tutti si apettano che sia un matematico decente), abbiamo:

Z

[a,b]

f (x) dx := lim

n→+∞S(n)≡ lim

n→+∞s(n).

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Definizione di integrale per funzioni continue a tratti

Supponiamo ora di avere una fuzione f : [a, b] → R tale che: si possa suddividere [a,b] in un numero finito di subintervalli

[x0, x1], [x1, x2], ...[xn−1, xn],

con a ≡ x0< x1< ... < xn ≡b in modo tale che per ogni subintervallo [xk−1, xk] esista una funzone fk ∈ C0([xk−1, xk]) che coincide con f in ]xk−1, xk[. Allora l’integrale di f su [a, b] sar`a definito

come Z b

a

f (x) dx :=

n−1X

k=0

Z xk

xk−1

fk(x) dx.

Nota la richiesta che esista una funzone fk ∈ C0([xk−1, xk]) che coincide con f in ]xk−1, xk[ non pu`oessere sostituita dalla (pi`u semplice) f ∈ C0(]xk−1, xk[) per ogni k.

Infatti, per un generico intervallo (c, d), le funzioni di C0(]c, d[) sono molto pi`u numerose ( e anche pi`u selvagge!) delle funzioni che coincidono su ]c, d[ con una funzione di C0([c, d]).

Ad esempio, se [c, d] ≡ [0, 1], la funzione g(x) che vale 0 in 0 e 1/x in ]0, 1] risulta continua su ]0, 1[, ma non coincide (su ]0, 1[) con nessuna funzione di C0([0, 1]).

Tornando al nostro caso, non volendo fare intervenire le fk si potrebbe chiedere a f di essere continua su ]xk−1, xk[ e di avere limite finito per x che tende a xk−1 e per x che tende a xk. Che sarebbe ugualmente brutto :-(

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