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Corso di Introduzione alla Topologia Algebrica - a.a. 2006-2007 Prova scritta del 26.2.2007 1. Sia Y uno spazio connesso e localmente connesso per archi. Siano α

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(1)

Corso di Introduzione alla Topologia Algebrica - a.a. 2006-2007 Prova scritta del 26.2.2007

1. Sia Y uno spazio connesso e localmente connesso per archi. Siano α

1

: X

1

→ Y e α

2

: X

2

→ Y rivestimenti. Sia Z ⊂ X

1

× X

2

il sottospazio {(x, y) : α

1

(x) = α

2

(y)}. Indichiamo con β l’applicazione Z → Y definita da β(x, y) = α

1

(x) = α

2

(y), e con p

1

e p

2

le proiezioni da Z su X

1

e X

2

.

(a) Mostrare che β, p

1

e p

2

sono rivestimenti.

(b) Mostrare che, se α

1

ha grado finito h e α

2

ha grado finito k, allora β ha grado hk.

(c) Mostrare con un esempio che Z non ` e necessariamente connesso, anche quando X

1

e X

2

sono connessi.

(d) Supponiamo che α

1

e α

2

abbiano grado finito e che X

1

e X

2

siano connessi. Supponiamo anche che i gradi di α

1

e α

2

siano primi fra loro. Mostrare che Z ` e connesso.

2. (a) Sia X = S ∪ P ⊂ R

4

, dove S ` e la sfera unitaria {(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) : P x

2i

= 1} e P ` e il piano {(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) : x

3

= x

4

= 0}. Calcolare i gruppi di omologia intera e il gruppo fondamentale di X.

(b) Costruire uno spazio topologico Y tale che H

q

(Y ) ∼ = Z se 0 ≤ q ≤ 3 e H

q

(Y ) ∼ = {0} se q > 3.

Soluzioni

1. (a) Sia y un punto di Y , e siano U e U

0

intorni aperti di y uniformemente rivestiti da α

1

e α

2

. Rimpiazzando U e U

0

con la loro intersezione, possiamo supporre che siano uguali.

Allora

α

−11

(U ) = a

i∈I

U

i

, α

−12

(U ) = a

j∈J

V

j

,

dove U

i

(risp., V

j

) ` e omeomorfo a U via α

1

(risp., α

2

). Poniamo W

i,j

= Z ∩ U

i

× V

j

. Allora W

i,j

` e aperto in Z e

β

−1

(U ) = a

i∈I,j∈J

W

i,j

.

Inoltre W

i,j

→ U

i

` e un omeomorfismo. Infatti la sua inversa (continua) ` e y 7→ (γ

i

(y), η

j

(y)), dove γ

i

e η

j

sono inverse di U

i

→ U e V

j

→ U . Infine, sia x un punto di X

1

. Poniamo y = α

1

(x). Il punto x ` e contenuto in U

i

, per qualche i. Allora U

i

` e uniformemente rivestito da p

1

; infatti

p

−11

(U

i

) = a

j

W

i,j

. Si ragiona in modo analogo per p

2

.

(b) Con le notazioni del punto precedente, h ` e la cardinalit` a di I, e k quella di J , mentre il grado di β ` e il numero delle possibili coppie (i, j), cio` e hk.

1

(2)

(c) Consideriamo il caso in cui X

2

= X

1

, α

2

= α

1

e α

1

ha grado > 1. Poniamo X = X

1

e α = α

1

. Poniamo poi A = {(x, x) : x ∈ X} e B = {(x, x

0

) ∈ Z : x 6= x

0

}. ` E chiaro che A non ` e vuoto, che A e B sono disgiunti, e che A ∪ B = Z; inoltre B non ` e vuoto perch` e α ha grado > 1. Mostriamo che A e B sono aperti. Sia (x, x

0

) un punto di Z, sia U un intorno uniformemente rivestito di α(x) = α(x

0

), e scriviamo α

−1

(U ) = ` U

i

, dove gli U

i

sono omeomorfi a U via α. Esistono, unici, i e j tali che x ∈ U

i

e x

0

∈ U

j

. Allora Z ∩ U

i

× U

j

` e contenuto in A se x = x

0

e in B se x 6= x

0

.

Altra soluzione. Scegliamo X

1

= X

2

= S

2

, Y = RP

2

, e sia α

1

= α

2

: S

2

→ RP

2

il rivestimento universale. Z ` e un rivestimento di X

1

di grado 2, perch` e Z → Y ha grado 4. Quindi Z non ` e connesso perch` e X

1

` e semplicemente connesso.

(d) Mostreremo che, dati punti a, b ∈ Z, c’` e un cammino in Z che li congiunge. Sia γ un cammino in Y da β(a) a β(b), sia η un suo sollevamento a Z con punto iniziale in a, e sia a

0

il punto finale di η, di modo che β(a

0

) = β(b). Baster` a mostrare che si possono congiungere con un cammino a

0

e b; in altre parole, si potr` a supporre che β(a) = β(b).

Scriviamo a = (x

1

, x

2

) e b = (ξ

1

, ξ

2

). Baster` a mostrare che c’` e un cammino che congiunge (x

1

, x

2

) a (x

1

, ξ

2

). Infatti, scambiando i ruoli di X

1

e X

2

, questo mostra che esiste anche un cammino da (x

1

, ξ

2

) e (ξ

1

, ξ

2

). Poniamo y

0

= β(x

1

) = β(x

2

) = β(ξ

1

) = β(ξ

2

), G = π

1

(Y, y

0

), H = α

1∗

π

1

(X

1

, x

1

) e K = α

2∗

π

1

(X

2

, ξ

2

). Se poniamo h = [G : H] e k = [G : K], h ` e il grado di α

1

e k quello di α

2

. Ora

[G : H ∩ K] = [G : H][H : H ∩ K] = h[H : H ∩ K] = [G : K][K : H ∩ K] = k[K : H ∩ K] . Visto che h e k sono primi fra loro ne segue che h

[K : H ∩ K] e k

[H : H ∩ K].

D’altra parte si verifica immediatamente che l’applicazione H/(H ∩ K) → G/K data da h(H ∩ K) 7→ hK ` e ben definita e iniettiva, e quindi [H : H ∩ K] ≤ k. Si conclude che [H : H ∩ K] = k, che [K : H ∩ K] = h, e che H/(H ∩ K) → G/K ` e biunivoca. In particolare, H → G/K ` e suriettiva. Visto il significato di G, H e K, questo si traduce nella seguente affermazione: dato un cammino γ in Y con estremi in y

0

, esistono un cammino η in X

1

con estremi in x

1

e un cammino σ in X

2

con estremi in ξ

2

tali che α

1

◦ η sia omotopo con estremi fissi a γ ∗ (α

2

◦ σ). Se scegliamo come γ un cammino della forma α

2

◦ ρ, dove ρ ` e un cammino in X

2

che congiunge x

2

a ξ

2

, questo si pu` o riscrivere come α

1

◦ η ∼ α

2

◦ (ρ ∗ σ). Sia ora τ il sollevamento a X

1

di α

2

◦ (ρ ∗ σ) con estremo iniziale in x

1

. Visto che α

1

◦ τ ∼ α

1

◦ η, anche τ `e un cammino chiuso. Quindi t 7→ (τ (t), ρ ∗ σ(t)) ` e un cammino in Z con estremo iniziale in (x

1

, x

2

) ed estremo finale in (x

1

, ξ

2

).

2. (a) Poniamo Z = S ∪ Q, dove Q = {(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) ∈ R

4

: x

3

= x

4

= 0, P x

2i

≤ 1}. Z ` e un retratto di deformazione di X, quindi ha gli stessi gruppi di omologia e fondamentale di X. Una decomposizione cellulare di Z ` e la seguente: Z

0

= {p}, dove p = (1, 0, 0, 0), Z

1

= {(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) : x

3

= x

4

= 0, x

21

+ x

22

= 1}, Z

2

= Z ∩ {x

4

= 0}. Z

1

` e ottenuto attaccando una 1-cella ` a Z

0

e Z

2

si ottiene da Z

1

attaccando tre 2-celle f

1

, f

2

, f

3

, e cio` e le due calotte {(x

1

, x

2

, x

3

, 0) : x

21

+ x

22

+ x

23

= 1, x

3

> 0} e {(x

1

, x

2

, x

3

, 0) : x

21

+ x

22

+ x

23

= 1, x

3

< 0} e il disco {(x

1

, x

2

, 0, 0) : x

21

+ x

22

< 1}. Infine, Z = Z

3

si ottiene da Z

2

attaccando due 3-celle e

1

, e

2

, e cio` e le due calotte {(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) : P x

2i

= 1, x

4

> 0} e

2

(3)

{(x

1

, x

2

, x

3

, x

4

) : P x

2i

= 1, x

4

< 0}. Gli operatori bordo sono dati da:

∂` = 0 ,

∂f

1

= ∂f

2

= ∂f

3

= ` ,

∂e

1

= ∂e

2

= f

1

− f

2

.

Quindi H

3

(Z) ∼ = Z `e generato dalla classe di e

1

− e

2

, H

2

(Z) ∼ = Z `e generato dalla classe di f

1

− f

3

, che ` e uguale alla classe di f

2

− f

3

, mentre H

1

(Z) = {0}.

Per quanto riguarda il gruppo fondamentale, π

1

(Z

1

, p) → π

1

(Z, p) ` e suriettiva. Il gruppo π

1

(Z

1

, p) ` e ciclico infinito e generato dalla classe di `. D’altra parte l’inclusione di Z

1

in Z si fattorizza Z

1

,→ D ,→ Z, dove D ` e il disco {(x

1

, x

2

, 0, 0) : x

21

+ x

22

≤ 1}. Siccome D

` e semplicemente connesso la classe di ` in π

1

(Z, p) ` e banale. Quindi Z ` e semplicemente connesso.

(b) Sia Y lo spazio topologico ottenuto dall’unione disgiunta di X e S

1

identificando un punto x

0

∈ S

1

a p. Segue immediatamente dalla successione esatta di Mayer-Vietoris applicata a (un intorno di) X e a (un intorno di) S

1

in Y che e H

q

(Y ) = e H

q

(X) ⊕ e H

q

(S

1

) per ogni q. Quindi Y ha le propriet` a cercate.

3

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