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NECROLOGIO 668

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668 RECENSIONI Chiude il libro un’essenziale, quanto utile, appendice

legislativa.

Un volume, dunque, di cui esser grati ad Abrami, desti- nato agli studenti dei corsi di laurea in Scienze forestali ed ambientali, ma anche agli operatori della materia e, di certo, uno strumento prezioso da raccomandare a quanti hanno a cuore la tutela dei nostri beni paesistici ed ambientali. Tutela che non può prescindere dalla conoscenza del dato norma- tivo di riferimento.

PAOLOFRANCALACCI

OSCAR FUGALLI Un forestale internazionale

(1922-2005)

Forse oggi il nome di Oscar Fugalli non dice molto alla maggior parte dei forestali italiani, ma suscita ancora ricordi e vivo apprezzamento negli ambienti internazionali e senti- menti di grande simpatia e gratitudine in molti forestali dei paesi in via di sviluppo.

Giovane allievo dell’allora Accademia Nazionale Forestale negli anni turbolenti della guerra, Fugalli, nomi- nato nel 1946 Ispettore, dopo breve servizio a Macerata ed Ancona ed un periodo di perfezionamento alla Facoltà di Scienze Forestali di Syracuse, New York, viene chiamato a Roma alla Direzione generale delle Foreste, addetto al Servizio Relazioni Internazionali.

Lo ho conosciuto nel 1948 in Trentino, dove accompa- gnava un gruppo di forestali indiani del Colonial Forest Service in viaggio di istruzione: ne ho apprezzato subito l’ampia apertura mentale, la facilità di contatto umano, la perfetta conoscenza dell’inglese approfondita negli Stati Uniti. Da allora ci ha uniti una salda amicizia, cementata da lunga collaborazione a Roma ed attorno al mondo.

Distaccato dalla Direzione generale delle Foreste alla FAO nel 1951, unico funzionario italiano dell’allora Forestry Division, Fugalli si fa apprezzare per la serietà, l’apertura ai grandi problemi forestali del mondo intero, la capacità di comprendere i problemi e la mentalità dei nuovi Paesi. Sotto la guida del nostro compianto Consocio Renè Fontaine affina le sue doti di buon diplomatico, aiutato in ciò dal suo sottile humor. Diviene in breve il «segretario» ideale, efficace coadiutore delle politiche della FAO nelle grandi riunioni come nelle Commissioni regionali quali la nostra «Silva mediterranea». Il suo capolavoro sarà il Congresso Forestale Mondiale in Indonesia nel 1978, da lui organizzato e coordi- nato, che porterà tra l’altro alla piena apertura della FAO ai problemi forestali e sociali dei paesi in via di sviluppo, nonché ad una più stretta collaborazione tra la FAO e l’Unione Internazionale degli Istituti di Ricerca Forestale – IUFRO – .

A riconoscimento dei suoi meriti nel 1964 l’Accademia Italiana di Scienze Forestali lo chiama fra i suoi Soci più apprezzati, stima che gli sarà rinnovata lo scorso anno con la nomina a Socio onorario.

Lasciata la FAO nel 1984 come alto dirigente, quando la IUFRO decide di rafforzare la sua attività per il progresso

della ricerca forestale nei paesi in via di sviluppo Fugalli si trasferisce a Vienna, alla sede centrale della IUFRO, e vi organizza lo «Special Programme for Developing Countries». Grazie alle sue ampie conoscenze internazionali ai più alti livelli ottiene l’appoggio, tecnico e finanziario, delle maggiori organizzazioni internazionali del settore, ed organizza una rete di informazione, incontri, seminari che, con mezzi e metodi semplici ma estremamente efficaci, dà un forte impulso al progresso della ricerca forestale nei nuovi paesi, permettendo l’inserimento di tanti ricercatori, troppo spesso isolati e dimenticati, nel mondo attivo della ricerca forestale.

Per questo prezioso lavoro, altamente apprezzato, nel 1995 sarà nominato dalla IUFRO Socio onorario.

Rientrato a Roma Fugalli riprende la collaborazione con la FAO come «volontario a titolo gratuito»: là collabora al salvataggio ed alla riorganizzazione della Forestry Library e contribuisce a valorizzare quella preziosa fonte di documen- tazione e di informazione. Continua anche, fino a pochi mesi fa, la sua opera di consigliere di tanti forestali vicini e lon- tani.

Ricorderò Oscar Fugalli come valente forestale e fra- terno amico: ma molti forestali dei nuovi paesi ricorderanno in Lui il mentore prezioso e la guida sicura.

RICCARDOMORANDINI

IN MEMORIA DI OSCAR FUGALLI

È con profonda commozione che il mondo forestale annuncia la scomparsa di Oscar Fugalli, un collega leale ed un mentore che ha speso la sua vita con straordinaria dedi- zione alla professione e che si è spento lo scorso sabato 15 ottobre 2005.

Oscar era nato in Italia nel 1922. Si era laureato in Scienze Forestali all’Università di Firenze nel 1945, aveva con- seguito un post graduate al Forestry College della New York State University di Syracuse nel 1948 e aveva cominciato la sua carriera da neo-laureato nel Corpo Forestale dello Stato.

Oscar ha lavorato per la FAO per 32 anni, essendo stato assegnato dal Corpo Forestale alla FAO nel 1951 durante quel difficile periodo di ricostruzione dell’Italia del dopo guerra.

Egli si è sempre considerato fortunato di avere avuto l’oppor- tunità di lavorare con la FAO e dedicare la sua esperienza ai paesi in via di sviluppo, avendo cominciato nella sezione spe- ciale sulle politiche forestali con René Fontaine, uno dei padri fondatori della FAO. In seguito era divenuto Capo della Forest Management Branch, all’interno della Divisione Forest Resources del Dipartimento Forestale. Il suo ruolo è stato fon- damentale nella Commissione Internazionale del Pioppo, essendone stato segretario per 20 anni. Oscar è tra i fondatori del panel FAO di Esperti sulle Risorse Genetiche Forestali, creato nel 1968. Egli è stato Segretario del Comitato di Sylva Mediterranea volto a incoraggiare le attività di ricerca fore- stale nei paesi del bacino mediterraneo e a rafforzare i collega- menti fra le stesse istituzioni di ricerca dei paesi mediterranei.

Fu sempre coinvolto nell’Organizzazione di tutti i Congressi Forestali Mondiali tenutisi durante la sua carriera e fu nomi- nato Segretario Generale Associato del Ottavo Congresso, collaborando con il Governo Indonesiano per la sua realizza- zione a Jakarta nel 1978. Egli fu poi assegnato dalla FAO come consigliere in Economia Forestale al CILSS, il Permanent

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Interstate Committee for Drought Control nel Sahel, incarico che mantenne fino al 1982, quando andò in pensione.

Oscar si è sempre prodigato nel mantere e rinforzare i collegamenti fra la IUFRO e la FAO per applicare la ricerca al mondo forestale specialmente nei paesi in via di sviluppo.

Sempre mentre lavorava con la FAO egli è stato coinvolto nel- l’organizzazione del Primo, del Secondo e del Terzo «World Consultation on Forest Tree Breeding» (1963, 1969, 1977);

del Primo Simposio FAO/IUFRO su «Internationally Dangerous Forest Diseases and Insects» (1964) e del Simposio FAO/IUFRO sulle «Man-Made Forests» nel 1967.

In modo particolare, i simposi del 1963 e del 1967 furono con- siderati innovativi per quel periodo.

Fra il 1983 e il 1991, a conclusione della sua carriera con la FAO, quando era già in pensione, Oscar divenne il Primo Coordinatore IUFRO per il Programma Speciale per i Paesi in via di sviluppo (SPDC). Durante i workshops SPDC sulla pia- nificazione della ricerca in Africa vennero formulati ed ese- guiti dalla FAO e dai paesi donatori una lunga serie di progetti di ricerca nazionali o sub-nazionali sul miglioramento gene- tico e sulle semenze forestali. Dopo il 1991 Oscar continuò a servire il SPDC e la IUFRO da volontario, sia a Vienna che a Roma e in riconoscenza delle sue attività egli fu insignito con lo «IUFRO Distinguished Service Award» nel 1992 e nel 1995 divenne Membro Onorario, il più alto riconoscimento IUFRO per il suo eccezionale servizio professionale reso all’Organizzazione.

Oscar è stato un grande fautore della FAO, dei suoi ideali e del suo operato e si è sempre sentito debitore all’Orga- nizzazione per le opportunità ricevute durante la sua carriera.

Per tutti i 23 anni di pensione egli ha continuato a lavorare come volontario per la FAO senza percepire alcun compenso, mettendo a disposizione il suo senso di praticità quasi a voler ripagare l’Organizzazione servendone i suoi paesi membri.

Egli ha messo a disposizione della Divisone del Forest Resources, la sua grande esperienza e la sua conoscenza con- tribuendo regolarmente al suo lavoro ed in particolare a quello del Forest Resources Development Service e della Commissione Internazionale del Pioppo. Oscar, nei suoi modi semplici e gentili è stato infaticabile nel suo contributo alla biblioteca del Dipartimento, aiutando il personale della biblioteca nella valutazione del valore tecnico e nella cataloga- zione dei diversi documenti. La biblioteca, concepita inizial- mente grazie alla lungimiranza di Oscar e dei suoi colleghi come una stanza di documentazione sul forest management e

la forestazione, nell’ambito della Forest Management Branch, divenne poi, negli anni ’80 la «Forestry Branch Library». In seguito Oscar venne anche coinvolto nel procedimento di riduzione dei documenti della biblioteca quando il numero di libri raccolti continuò a crescere e lo spazio dedicato alla biblioteca si ridusse. Oscar si rammaricò molto per quanto avveniva e riuscì a trovare il modo di archiviare questi docu- menti in modo che potessero essere ritrovati al momento del bisogno, cosa che puntualmente si verificava.

Oscar amava la gente e si sforzava di far lavorare insieme persone di tutte le parti del mondo. Egli godeva in modo parti- colare nel trasferire le sue conoscenze ed il suo bagaglio cultu- rale alle generazioni più giovani e alle persone dei paesi in via di sviluppo. Egli credeva nel lavoro di gruppo e riuscì a trasfe- rire questa attitudine a quelli che lavorarono per lui alla FAO e a molti altri. Egli è sempre stato disponibile con tutti, giovani e anziani, alti funzionari e non. È anche stato un uomo di profonda compassione che si è sempre trovato vicino ad amici e colleghi nel momento del bisogno. Oscar amava le piante, i libri e la letteratura. Il suo ufficio nel Forest Management Branch era così pieno di piante e libri che difficilmente c’era spazio per lavorare. I giardini di casa sua sono pieni di alberi esotici che egli piantò decine di anni fa. Egli aveva anche una memoria fantastica, essendo capace di ricordare con preci- sione pezzi scritti oppure di persone, fatti ed eventi verificatisi anni prima. Egli ha vissuto una vita eccezionalmente produt- tiva, è stato una persona speciale e ha portato un enorme con- tributo al settore forestale nel mondo. Dobbiamo considerarci tutti fortunati che abbia vissuto una vita lunga e piena.

Solo alcune settimane prima che decedesse, Oscar aveva avvertito la Biblioteca, il Forest Resources Development Service e la Commissione Internazionale del Pioppo che l’ag- gravarsi delle sue condizioni di salute non gli avrebbero più permesso di proseguire il suo lavoro di volontario alla FAO.

Egli ne era fortemente rammaricato. La sua dedizione al dovere, la sua infallibile capacità di focalizzare, la sua determi- nazione a continuare il suo lavoro di volontario anche contro le sue condizioni di salute, la sua memoria istituzionale e la sua conoscenza tecnica sono state un riferimento per tutti i col- leghi. Recentemente egli ricordava alle attuali generazioni di forestali di essere orgogliosi del loro lavoro e di quello dei loro predecessori. Sarà difficile venir meno all’immensa eredità di etica del lavoro, dei principi e dei valori che Oscar lascia ai suoi amici della FAO, ai colleghi e alla grande comunità fore- stale.

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