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Integrali su domini illimitati

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Academic year: 2021

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(1)

Integrali su domini illimitati

Martino Bardi

Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata Universit`a di Padova

via Trieste 63, I-35121 Padova [email protected]

In questa nota estendiamo la nozione di funzione Riemann-integrabile in un insieme limitato del piano a insiemi non limitati, ad esempio tutto R2. L’idea `e di approssimare per difetto con integrali fatti su insiemi limitati.

Definizione. 1 Dato Ω ⊆ R2, una successione di insiemi Ωj ⊆ R2, j ∈ N si dice invadente Ω se

1. Ωj ⊆ Ω `e compatto e misurabile ∀ j;

2. Ωj ⊆ Ωj+1 ∀ j, cio`e la successione `e crescente;

3. per ogni K ⊆ Ω compatto esiste j ∈ N tale che K ⊆ Ωj.

Esempio 2 `E facile verificare che la successione Ωj = Bj((xo, yo)) `e in- vadente R2, qualunque sia la scelta del centro (xo, yo). Un’altra successione invadente R2 `e Ωj = [xo− j, xo + j] × [yo− j, yo+ j] (si invita il lettore a verificarlo per esercizio).

Definizione. 3 Una funzione f ∈ C(Ω) si dice assolutamente integrabile, o sommabile, in Ω se esiste una successione Ωj invadente Ω tale che

j→+∞lim Z Z

j

|f (x, y)| dxdy `e finito. (1) Si osservi che, per la propriet`a 1 delle successioni invadenti e per la conti- nuit`a di f , RR

j|f (x, y)| dxdy esiste per ogni j. Inoltre per la propriet`a 2 la successione j 7→RR

j|f (x, y)| dxdy `e crescente (in senso lato). Quindi il teorema sui limiti delle successioni monotone ci dice che il limite (1) esiste e

j→+∞lim Z Z

j

|f (x, y)| dxdy = sup

j∈N

Z Z

j

|f (x, y)| dxdy.

1

(2)

Teorema 4 Se f `e assolutamente integrabile in Ω allora per ogni succes- sione Ωj invadente Ω

j→+∞lim Z Z

j

f (x, y) dxdy esiste finito e non dipende dalla successione invadente Ωj.

Definizione. 5 Se f `e assolutamente integrabile in Ω il suo integrale su Ω si dice convergente ed `e

Z Z

f (x, y) dxdy := lim

j→+∞

Z Z

j

f (x, y) dxdy, dove Ωj `e una qualunque successione invadente Ω.

Per il Teorema 4 precedente l’integrale di f su Ω non dipende dalla partico- lare successione invadente scelta.

Osservazione 6 La nozione analoga per funzioni di una variabile non e’

quella di funzione integrabile in senso improprio ma quella di funzione as- solutamente integrabile (in senso generalizzato). La nozione analoga per le serie numeriche `e quella di assoluta convergenza, non di convergenza sem- plice.

Esempio 7 Integriamo su R2 la funzione (positiva) f (x) = ex2+y22 . Pren- diamo come successione invadente i cerchi chiusi Bj di centro l’origine e raggio j. Usando le coordinate polari si calcola facilmente

Z Z

Bj

ex2+y22 dxdy = 2π(1 − e−j2/2).

Facendo tendere j a infinito si ottiene Z Z

R2

ex2+y22 dxdy = 2π.

Per il Teorema 4 l’integrale non cambia se calcolato con la successione j = [−j, j]2. Allora

Z Z

R2

ex2+y22 dxdy = lim

j→+∞

Z j

−j

Z j

−j

ex22 ey22 dxdy

= lim

j→+∞

Z j

−j

ex22 dx

 Z j

−j

ey22 dy



=

Z +∞

−∞

ex22 dx

2

.

2

(3)

Combinando i due risultati otteniamo l’importante formula per l’integrale della Gaussiana standard

Z +∞

−∞

ex22 dx = 2π.

Esercizio 8 Trovare i valori del parametro α ∈ R per i quali converge l’integrale

Z Z

{(x,y) : x2+y2≥1}

1

(x2+ y2)α/2dxdy e per tali α calcolarlo.

[Risposta: α > 2 e 2π/(α − 2). Si noti l’analogia con Z

(−∞,−1]∪[1,+∞)

1

|x|αdx

che converge se e solo se α > 1, come `e noto dal corso di Analisi 1: in entrambi i casi la soglia critica di α `e uguale alla dimensione dello spazio.

Questo rimane vero anche per dimensioni maggiori.]

3

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